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modello si muove in una zona pericolosa, a poca
distanza da terra, e spesso, per correzioni non c’è
tempo.
Prova di ricezione (anche per esperti!)
Le batterie della radio e del modello devono essere
caricate secondo le prescrizioni. Prima d’accendere la
radio, accertarsi che il canale usato sia libero. La
bandierina sull’antenna è obbligatoria, ed indica agli
altri piloti il canale usato! Se ci sono altri piloti sul
campo di volo, comunicare loro chiaramente la
frequenza che si intende usare.
Prima del primo volo, effettuare assolutamente un test
di ricezione del impianto radio! Il test deve essere fatto,
di principio, all’inizio di ogni giornata di volo. Tenere il
modello in modo da non influenzare la ricezione,
possibilmente sulla punta della fusoliera.
Un aiutante si allontana con la radio. L’antenna del
radiocomando deve essere completamente inserita.
Durante l’allontanamento muovere uno stick.
Controllare i servi. I servi che non vengono comandati,
devono rimanere fermi fino ad una distanza di almeno
80 m, mentre quello che viene comandato deve
muoversi normalmente, senza ritardi. Ripetere il
controllo con il motore acceso.
Questo test deve essere effettuato solo quando non ci
sono altri radiocomandi accesi,
neanche su altre
frequenze, e quando non ci sono interferenze sulla
propria frequenza! In alta montagna il test non da
risultati ottimali per colpa delle forti intensità di campo
e per la forte influenza di altre radio.
Non decollare assolutamente se dovessero sorgere
dei problemi. Controllare ancora una volta che il canale
sia effettivamente libero; in caso positivo fare
controllare la propria radio (con batterie, interruttore,
servi) dalla ditta produttrice.
I problemi non si risolvono da soli!
Il primo volo
In pendio o in pianura.
Accendere il motore dell’Alpina-4001 Elektro e lanciare il
modello con forza. Correggere prima l’angolo di cabrata
e poi il volo rettilineo. Certe motorizzazioni richiedono
anche la miscelazione con l’elevatore.
In pendio aspettare buone correnti ascensionali, e
lanciare il modello con la punta rivolta verso il basso,
picchiare leggermente - la velocità è essenziale! Se
necessario, regolare i trim, in modo che il modello voli
diritto ed abbia la giusta velocità. Provare il
comportamento del modello in curva, controllare le
regolazioni dei timoni alettoni / elevatore / direzionale e
la differenziazione degli alettoni. In ogni caso provare
per un attimo anche gli aerofreni e/o la configurazione
Butterfly.
Controllo del baricentro (sempre con motore spento:)
Il sistema, descritto qui di seguito, consente una
regolazione molto precisa del baricentro. Questo
sistema può essere usato solo con poco vento e con il
modello bilanciato precisamente; il metodo non
funziona con vento forte e / o con gravi errori di
bilanciamento. Con vento forte è molto difficile regolare
la normale velocità del modello, non riuscendola a
valutare con precisione.
Con il trim, regolare la velocità normale del modello,
che è di molto superiore a quella di stallo. Il modello
non deve in nessun caso volare in modo “ondulato” o
essere difficilmente governabile - flaps in posizione
neutrale.
Adesso - naturalmente solo ad un’altezza di sicurezza -
picchiare un attimo, mettendo il modello in una
picchiata verticale. Rimettere immediatamente gli stick
in posizione neutrale e controllare il comportamento. Il
baricentro è giusto se il modello si livella
autonomamente dopo un’ampia curva (100 m), non
superando però la linea orizzontale.
Il baricentro è troppo in avanti se il modello livella
immediatamente, acquistando rapidamente quota.
Togliere piombo dalla punta (min. 20, max. 40
grammi), e picchiare leggermente, con il trim.
Il baricentro si trova troppo indietro, se il modello non si
livella, o se passa ad una picchiata ancora più ripida.
Usare gli aerofreni e livellare immediatamente. Mettere
piombo nella punta (min. 20, max. 50 grammi) e
fissarlo, cabrare leggermente con il trim.
Regolare successivamente il baricentro impostato
prima con il piombo, spostando - se possibile - il
pacco batteria.
Volo in pianura
Partiamo dal presupposto che il motore venga usato
per decollare e poi successivamente spento per
veleggiare.
Lo sfruttamento delle termiche presuppone però
esperienza. Le termiche - per via della maggiore quota
del modello - sono difficilmente riconoscibili, a
differenza dal pendio, dove spesso si vola ad una
quota minore. Solo i piloti esperti riescono a
riconoscere una termica in pianura “sopra la loro testa”
e farsi portare in quota - volare perciò sempre
trasversalmente davanti alla propria posizione.
Un campo ascendente si riconosce dal
comportamento del modello; le buone termiche fanno
salire velocemente il modello, le piccole, invece,
richiedono tutta l’esperienza del pilota.
Con qualche esercizio si riuscirà a riconoscere i punti
di distacco delle termiche nell’area di volo. L’aria si
riscalda, a seconda della capacità del terreno di
trasmettere il calore del sole, viene spostata dal vento
a poca distanza da terra. La “bolla” d’aria calda può
staccarsi da terra e cominciare a salire per colpa di un
cespuglio, di una siepe, per un bosco o di una collina,
per una macchina che passa nelle vicinanze, anche
per un aeromodello in atterraggio. Un bell’ esempio,
però in senso inverso, si ha quando una goccia scivola
sotto ad un soffitto, rimane dapprima attaccata, cade
però appena incontra un ostacolo.
Anche in alta montagna, sul confine con zone innevate
si possono facilmente trovare termiche. Sopra la zona
innevata, l’aria fredda scende verso il basso,
incontrando al confine dell’area l’aria calda che sale
dalla valle; questa porta ad un distaccamento di forti,
ma anche “turbolente” termiche. Si tratta di trovare l’aria
calda che sale, e di “centrarla”. A tale scopo è
importante tenere il modello, con piccole correzioni, al