6 - ISTRUZIONI PER L’USO
0803_IT_42 - CUCINE A GAS CON PILOTA 04/2008
Qualora si renda necessaria la pulizia del bruciatore principale, pro-
cedere come segue:
• Rimuovere supporto pentola, coperchio, corone;
• Pulire i componenti del bruciatore con acqua e detersivo, utiliz-
zando un utensile adatto, quindi risciacquare e asciugare;
• In sede di rimontaggio, assicurarsi di ricollocare le diverse parti
nella giusta posizione.
Tutti gli interventi di manutenzione e riparazione devono essere rea-
lizzati solo da un tecnico specializzato titolare di licenza.
L'apparecchio deve essere fatto controllare almeno una volta l'anno;
per questo si consiglia di stipulare un contratto di manutenzione.
6.9 Raccomandazioni per il trattamento di
cucine industriali in “acciaio inossidabile”
6.9.1 Informazioni utili sull’”acciaio inossidabile”
Generalmente le cucine industriali vengono costruite con i tipi di
“acciaio inossidabile” aventi i seguenti codici materiale:
• 1.4016 o 1.4511 = acciai al cromo magnetizzabili
• 1.4301, 1.4401 e 1.4571 = acciai al cromo-nichel non magnetizza-
bili
Gli acciai al cromo presentano caratteristiche termotecniche favore-
voli. Infatti, hanno una minore tendenza a deformarsi per effetto
del calore.
Gli acciai al cromo-nichel, invece, presentano buone caratteristiche di
resistenza alla corrosione.
La resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili deriva da una
patina passiva che si forma sulla superficie entrando in contatto con
l'ossigeno.
L'ossigeno contenuto nell'aria è già sufficiente per formare la patina
passiva che consente la rimozione automatica di anomalie o danneg-
giamenti causati da azioni meccaniche. La patina passiva si costitui-
sce o si ricostituisce più velocemente se l'acciaio entra in contatto
con acqua corrente contenente ossigeno.
Un effetto ulteriormente potenziato si ottiene mediante acidi ad
effetto ossidante (acido nitrico, acido ossalico). Questi acidi vengono
utilizzati se l'acciaio è stato sottoposto a forti sollecitazioni chimiche
e, pertanto, ha perso in larga misura la propria patina passiva.
Lo strato passivo può essere danneggiato o compromesso chimica-
mente mediante agenti ad azione riducente (che consumano ossige-
no), se entrano in contatto con l'acciaio concentrati o ad alte tempe-
rature. Fra queste sostanze aggressive figurano per esempio:
• sostanze saline e solforose
• cloruri (sali)
• concentrati di spezie come senape, essenza di aceto, dadi, solu-
zioni con sale da cucina, ecc.
Altri danni possono essere causati da:
• ruggine esterna (ad es. di altri componenti, utensili o ruggine
incipiente)
• particelle di ferro (ad es. limatura)
• contatto con metalli non ferrosi (formazione di elementi)
• carenza di ossigeno (ad es. nessuna presa d’aria, acqua povera di
ossigeno).
6.9.2 Avvertenze e consigli per la manutenzione delle
apparecchiature in “acciaio inossidabile”
• La superficie delle apparecchiature in “acciaio inossidabile” deve
essere mantenuta sempre pulita e a contatto con l’aria. Quando
non è in funzione, tenere gli sportelli dell’apparecchiatura aperti,
in modo da consentire un buon accesso dell’aria.
• Rimuovere regolarmente incrostazioni di calcare, grassi, amido e
albume sotto i quali, in difetto d'aria, può formarsi della ruggine.
Per la pulizia non devono essere utilizzati prodotti sbiancanti o
contenenti cloro. Attenersi alle eventuali indicazioni della ditta in
merito a detersivi speciali e a metodi di pulizia da adottare per
l'apparecchiatura. In assenza di raccomandazioni specifiche per
la pulizia, è comunque necessario utilizzare detersivi a scarso
contenuto di cloruro. Dopo la pulizia, rimuovere eventuali resi-
dui di detersivo con abbondante acqua pulita ed asciugare accu-
ratamente le superfici.
• Limitare al minimo il contatto dell'”acciaio inossidabile” con
acidi concentrati, spezie, sali, ecc. Anche i vapori acidi che si for-
mano nel pulire la piastrellatura favoriscono la corrosione
dell'”acciaio inossidabile”.
• In particolare per quanto riguarda pentole e apparecchiature
multiple, non è consigliabile caricare la camera di cottura esclusi-
vamente con cibi ad elevato contenuto di sale. È preferibile cuci-
nare insieme cibi diversi, ad es. pietanze grasse o verdure conte-
nenti acidi.
• Evitare di danneggiare la superficie di “acciaio inossidabile”, in
particolare con metalli diversi. I residui di altri metalli inducono
la formazione di microelementi chimici che possono ingenerare
corrosione. In ogni caso è opportuno evitare il contatto tra ferro
e acciaio, in quanto provoca la ruggine. L'eventuale contatto
dell'”acciaio inossidabile” con il ferro (lana d’acciaio, trucioli di
condutture, acqua ferruginosa) può innescare fenomeni di corro-
sione. Per la pulizia meccanica si consiglia, pertanto, di utilizzare
esclusivamente lana d’acciaio o spazzole con setole naturali, di
plastica o di acciaio. La lana d’acciaio o le spazzole con acciaio
inox portano alla ruggine per sfregamento. Zone di ruggine
appena formata possono essere eliminate con detersivi liquidi
leggermente abrasivi o con della carta vetrata fine.
Macchie di ruggine più estese possono essere rimosse con una
soluzione calda di acido ossalico al 2-3%. Se questi prodotti per
la pulizia non fossero sufficienti, è necessario un trattamento
con acido nitrico al 10%.
Attenzione! Questi trattamenti possono essere effet-
tuati solo da personale tecnico qualificato nel rispetto
della normativa vigente!
6.9.3 La Direttiva 2002/96/EC (RAEE):
informazioni agli utenti
Questa nota informativa è rivolta esclusi-
vamente ai possessori di apparecchi che
presentano il simbolo di (fig. A) nell’eti-
chetta adesiva riportante i dati tecnici
applicata sul prodotto stesso (etichetta
matricolare).
Questo simbolo indica che il prodotto è classificato secondo le
norme vigenti, come apparecchiatura elettrica od elettronica ed è
conforme alla Direttiva EU 2002/96/EC (RAEE) quindi, alla fine della
propria vita utile, dovrà obbligatoriamente essere trattato separata-
mente dai rifiuti domestici, consegnandolo gratuitamente in un cen-
tro di raccolta differenziata per apparecchiature elettriche ed elet-
troniche oppure riconsegnandolo al rivenditore al momento dell’ac-
quisto di una nuova apparecchiatura equivalente.
L’utente è responsabile del conferimento dell’apparecchio a fine vita
alle appropriate strutture di raccolta, pena le sanzioni previste dalla
vigente legislazione sui rifiuti.
L’adeguata raccolta differenziata per l’avvio successivo dell’apparec-
chio dismesso al riciclaggio, al trattamento e allo smaltimento
ambientalmente compatibile contribuisce ad evitare possibili effetti
negativi sull’ambiente e sulla salute e favorisce il riciclo dei materiali
di cui è composto il prodotto.
Per informazioni più dettagliate inerenti i sistemi di raccolta dispo-
nibili, rivolgersi al servizio locale di smaltimento rifiuti, o al negozio
in cui è stato effettuato l’acquisto.
I produttori e gli importatori ottemperano alla loro responsabilità
per il riciclaggio, il trattamento e lo smaltimento ambientale compa-
tibile sia direttamente sia partecipando ad un sistema collettivo.
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Fig. A