Motic BA410E Series Manuale utente

Tipo
Manuale utente
0
BA410E Series
Microscopio Biologico
Manuale di Istruzioni
WWW.MOTIC.COM
MOTIC INCORPORATION LTD.
Se lo strumento viene utilizzato in un
modo non specificato dal produttore,
la protezione fornita dallo strumento
Nota
potrebbe essere compromessa
1
Lo sforzo che facciamo per migliorare ed adattare la nostra strumentazione alle esigenze delle
moderne tecniche di ricerca e di sperimentazione è costante. Ciò determina delle modifiche alla
struttura meccanica ed alla progettazione ottica della nostra strumentazione.
Per questo, tutte le descrizioni e le figure di questo manuale di istruzioni, incluse tutte le specifiche,
possono essere suscettibili a cambiamenti senza necessità di notificazione.
2
Sistema Ottico Corretto all’Infinito
Secondo questa concezione ottica, i fasci di luce che partono dall’obiettivo in direzione degli oculari
sono paralleli. Un secondo elemento ottico, la lente del tubo (che si trova di solito nella testata del
microscopio) è utilizzato per far convergere i fasci paralleli, dando come risultato un’immagine
intermedia. L’immagine intermedia viene messa a fuoco dagli oculari, generando l’immagine reale per
l’osservazione visuale.
L’utilizzo della lente del tubo consente di minimizzare l’aberrazione cromatica ed altri “difetti ottici”.
Inoltre, nell’”Ottica Infinita” la distanza tra gli obiettivi e la lente del tubo non è strettamente fissata,
come succedeva nella precedente “Otica Finita” con lunghezza del tubo di 160 mm.
Questo permette di inserire componenti ottici addizionali tra l’obiettivo e la testa del microscopio, come
accessori per la fluorescenza, ponti a discussione, elevatori ottici o altre opzioni senza incidere sulla
qualidell’immagine.
In generale l’”Ottica Infinita” permette flessibilità e la possibilità di aggiungere componenti addizionali.
3
Terminologia del Microscopio
Condensatore Abbe
Condensatore a due lenti situato sotto il tavolino
portaoggetti, che concentra la luce e la dirige
sull’oggetto da esaminare. La sua elevata
apertura numerica lo rende particolarmente
indicato per essere utilizzato con obiettivi a medio
e ad elevato ingrandimento.
Apertura Numerica (N.A.)
L’apertura numerica è un fattore importante che
determina l’efficienza del condensatore e
dell’obiettivo. È rappresentata dalla formula: (N.A.
= ηsinα), in cui η è l’indice di rifrazione di un
mezzo (aria, acqua, olio da immersione etc.) tra
l’obiettivo e il campione o il condensatore, e α è la
metà dell’angolo massimo del cono di luce che
entra o esce dalla lente, provenendo da o
andando verso un punto dell’oggetto messo a
fuoco sull’asse ottico.
Spessore del vetrino coprioggetti
Gli obiettivi a luce trasmessa sono progettati per
osservare campioni coperti da una sottile lastra di
vetro (vetrino coprioggetti). Lo spessore di
questo piccolo vetrino è stato adesso
standardizzato a 0,17 mm per la maggioranza
delle applicazioni.
Diaframma, Condensatore
Il diaframma controlla l’effettiva dimensione
dell’apertura del condensatore. Abbreviazione per
diaframma di apertura di illuminazione del
condensatore.
Ingrandimento
Il numero di volte che la dimensione dell’immagi-
ne è maggiore rispetto a quella dell’oggetto
originale. Spesso si parla di ingrandimento
laterale. È la proporzione tra la distanza tra due
punti nell’immagine e la distanza tra i due punti
corrispondenti nell’oggetto.
Micrometro: um
Unità metrica di misurazione della lunghezza =
1x10
-6
metri o 0.000001 metri
Nanometro (nm)
Unità di lunghezza del sistema metrico = 10
-9
metri
Contrasto di fase (microscopia)
Tecnica di microscopia che trasforma le
differenze di spessore dell’oggetto e l’indice di
rifrazione in differenze in ampiezza e intensità
dell’immagine.
Campo di visione reale
Il diametro in millimetri del campo dell’oggetto.
Campo di
visione reale =
Campo di visione dell’oculare
Ingrandimento dellobiettivo
4
Regolazione diottrica
Regolazione dell’oculare di uno strumento per
compensare le differenze di capacità visiva di
ogni singolo utente.
Profondità di messa a fuoco
Profondità assiale dello spazio ad entrambi i lati
del piano di immagine all’interno della quale
l’immagine appare nitida. Più è ampia la A.N.
dell’obiettivo, minore sarà la profondità di fuoco.
Campo di Visione (F.O.V.)
La parte del campo dellimmagine che viene
visualizzata dalla retina dellosservatore e che
quindi può essere vista in qualsiasi momento.
La grandezza del campo di visione è una delle
notazioni standard indicate sull’oculare.
Filtro
I filtri sono elementi ottici che trasmettono la luce
in maniera selettiva. Il filtro può assorbire parte
dello spettro, ridurre l’intensità della luce o
trasmettere solo specifiche lunghezze d’onda.
Olio da immersione
Qualsiasi liquido che occupi lo spazio tra
l’oggetto e l’obiettivo del microscopio. Un liquido
di questo tipo è solitamente necessario per
obiettivi di 3-mm di lunghezza focale o inferiori.
Potere di Risoluzione
Misura della capacità di un sistema ottico di
generare un’immagine che separi due punti o
linee parallele sull’oggetto.
Risoluzione
Risultato della capacità di mostrare dettagli
minimi in un’immagine.
Ingrandimento Totale
L’ingrandimento totale di un microscopio è
determinato dal potere di ingrandimento
dell’obiettivo moltiplicato per quello dell’oculare.
Distanza di Lavoro
Distanza fra la lente frontale dell’obiettivo e la
superficie del vetrino coprioggetti quando il
campione è a fuoco. Nella maggioranza dei casi
la distanza di lavoro di un obiettivo diminuisce
quanto più aumenta l’ingrandimento.
Asse-X
È l’asse, normalmente orizzontale, in un sistema
di coordinate bi-dimensionale. In microscopia si
considera che l’asse X del tavolino portaoggetti è
quello che va da sinistra verso destra.
Asse-Y
È l’asse, normalmente verticale, in un sistema di
coordinate bi-dimensionale. In microscopia si
considera che l’asse Y del tavolino portaoggetti è
quello che va avanti e indietro.
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Indice
Capitolo Pagina
1. Nomenclatura 7
1.1 Applicazione 7
1.2 Nomenclatura 8
2. Installazione dello strumento 10
2.1 Ambiente di lavoro 10
3. Montaggio del microscopio 11
3.1 Verifica del voltaggio 11
3.2 Illuminazione 11
3.3 Tavolino traslatore senza cremagliere 12
3.4 Pinza portacampioni 12
3.5 Obiettivi 12
3.6 Condensatore 13
3.7 Tubo portaoculari 13
3.8 Oculari 14
3.9 Filtri 14
3.10 Cavo di Alimentazione 15
4. Utilizzo dei component del Microscopio 16
4.1 Messa a fuoco macro e micrometrica 16
4.2 Regolazione corsa manopola macrometrica 16
4.3 Bloccaggio manopola macrometrica 17
4.4 Regolazione del limite superiore del tavolino 17
4.5 Utilizzare campioni più spessi 18
4.6 Levetta ripartitore ottico 18
4.7 Regolazione distanza interpupillare 19
4.8 Regolazione diottrica 19
4.9 Centraggio del condensatore 20
4.10 Utilizzo diaframma di apertura 21
4.11 Utilizzo diaframma di campo 21
4.12 Regolazione luminosità e contrasto 22
6
4.13. Funzione IR 22
4.14 Riproduzione automatica dellintensità luminosa 22
4.15 Cassetto filtri 23
5. Procedura Fotomicrografica 24
6. Utilizzo obiettivi ad olio da immersione 25
7. Risoluzione dei Problemi 26
8. Manutenzione e cura 28
8.1. Non smontare 28
8.2 Pulizia del microscopio 28
8.3 Disinfettare il microscopio 28
8.4 Quando non in uso 28
8.5 Sostituzione lampadina 29
9. Avvertenze 33
7
1. Nomenclatura
1.1 Applicazione
Progettato per molteplici discipline, dal campo universitario a quello clinico, e per applicazioni
nell’investigazione, il BA410E offre una vera qualità professionale, con una gamma completa di
accessori, che lo rendono il complemento ideale per qualsiasi applicazione biologica.
1.2 Nomenclatura
BA410E-50W Alogeno (Binoculare)
8
BA410E-50W Alogeno (Binoculare)
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BA410E-50W Alogeno (Binoculare)
2. Preparazione dello strumento
Evitare l’esposizione diretta del microscopio a luce solare, polvere, vibrazioni, alte temperature ed
elevata umidità; non collocarlo in un luogo in cui risulti complicato staccare il cavo dell’alimentazione.
2.1 Ambiente di lavoro
! Uso interno
! Altitudine: Massimo 2000 metri
! Temperatura ambiente: 5°C a 40°C
! Umidità relativa massima: 80% per temperature fino a 31°C decrescendo linearmente fino a 50%
di umidità relativa a 40°C
! Fluttuazioni voltaggio elettrico: Non deve eccedere ±10% del voltaggio normale.
! Grado di inquinamento: 2 (secondo la normativa IEC60664)
! Installazione / Categoria di sovratensione: 2 (secondo la normativa IEC60664)
! Pressione atmosferica tra 75kPa e 106kPa
! Evitare brina, rugiada, infiltrazioni d’acqua e pioggia
! Installare lo strumento ad almeno 10 cm dalla parete e lontano da qualsiasi sostanza
infiammabile.
3. Montaggio del microscopio
3.1 Verifica del voltaggio
! La selezione automatica del voltaggio funziona con un’ampia gamma di valori. In ogni caso,
utilizzare sempre un cavo di alimentazione tarato sul voltaggio impiegato nella sua zona e che sia
conforme alle norme di sicurezza locali. Luso di un cavo di alimentazione sbagliato potrebbe
provocare un incendio o danni all’apparecchiatura.
! Nel caso di uso di una prolunga, utilizzarne una con messa a terra (PE).
! Per prevenire scariche elettriche, spegnere sempre l’interruttore dell’apparecchio prima di
collegare il cavo d’alimentazione
! Caratteristiche elettriche:
Lampadina alogena 50W
Input: 100-240V~, 70W, 50-60Hz
Lampadina: Alogena 12VDC 50W Halogen
Fusibile: 250V T2.5A (Se il fusibile originale è bruciato, sostituirlo con un fusibile specifico)
Lampadina alogena 100W
Input: 100-240V~, 120W, 50-60Hz
Lampadina: Alogena 12VDC 100W
Fusibile: 250V T2.5A (Se il fusibile originale è bruciato, sostituirlo con un fusibile specifico)
Modulo LED
Input: 100-240V~, 80VA, 50-60Hz
LED: 3.4V 3W
Fusibile: 250V T2.5A (Se il fusibile originale è bruciato, sostituirlo con un fusibile specifico)
! Modulo LED elevata temperatura di colore: 6000K ± 300K
! Modulo LED bassa temperatura di colore: 4500K ± 300K
3.2 Illuminazione
3.2.1 Lampadina alogena
! La lampadina alogena al quarzo, utilizzata come sorgente d’illuminazione, fornisce luminanza e
temperature di colore più elevate delle tradizionali lampadine al tungsteno. La luminanza è circa
quattro volte superiore.
! Finché la tensione elettrica resta costante, la lampadina alogena mantiene lo stesso livello di
illuminazione e temperature di colore indipendentemente dal fatto che sia nuova o stia per
esaurirsi.
3.2.2 Alloggiamento lampadina
! Allentare la vite di fissaggio a coda di rondine circolare sullo stativo del microscopio, inserire
l’alloggiamento della lampadina nella coda di rondine circolare sulla base del microscopio.
! Stringere la vite di fissaggio per fermare l’alloggiamento della lampadina in posizione. Il
microscopio può essere utilizzato solo con lampadine fornite da Motic.
3.2.3 Modulo LED
! Il modulo LED è progettato specificatamente per essere inserito direttamente nella presa della
lampadina alogena, convertendo l’illuminazione alogena in LED. Il LED è più economico e
rispettoso dell’ambiente e combina i vantaggi di una minor dispersione del calore e una maggior
durata.
3.3 Tavolino traslatore senza cremagliere
! Allentare la vite di fissaggio del tavolino; collocare il tavolino sul supporto a coda di rondine
circolare. Un foro di orientamento nella parte posteriore del tavolino deve coincidere con un perno
di orientamento sul tavolino traslatore. Stringere con la vite di fissaggio rivolta in avanti.
! Regolazione della coppia
La corsa del movimento di coppia delle manopole dell’asse-y
e dell’asse-x può essere regolato tramite le manopole di
regolazione della coppia
Per l’asse-y per aumentare (+) o diminuire (-) la coppia,
ruotare la manopola Y tenendo ferma la A
Per l’asse-x per aumentare (+) o diminuire (-) la coppia,
ruotare la manopola X tenendo ferma la B
3.4 Pinza portacampioni
! Fissare la pinza portacampioni, utilizzando I due fori di fissaggio. Se il tavolino verrà usato con i
comandi di controllo per la mano destra, fissare il portacampioni ai fori di sinistra e allo stesso
modo, se si useranno quelli di sinistra, ai fori di destra.
3.5 Obiettivi
! Abbassare completamente il tavolino portacampioni. Avvitare gli obiettivi al revolver in maniera
tale che, ruotandolo in senso orario, si passi da obiettivi con ingrandimento minore a maggiore.
3.6 Condensatore
! Alzare il tavolino portaoggetti utilizzando la manopola macrometrica.
! Alzare il portacondensatore girando la manopola per la messa a fuoco del condensatore.
! Inserire il condensatore nella sua montatura con la scala di apertura rivolta verso l’utente.
Avvitare la vite di fissaggio del condensatore.
! Girare la manopola per la messa a fuoco del condensatore per sollevarlo il più possibile. (Fig.1)
Fig.1
3.7 Tubo portaoculari
! Allentare la vite di fissaggio del tubo portaoculari. Inserire la montatura a coda di rondine curva
del tubo portaoculari in quella corrispondente del braccio del microscopio. Stringere la vite di
fissaggio del tubo portaoculari per avvitarlo correttamente. (Fig.2)
Fig.2
3.8 Oculari
! Utilizzare oculari con lo stesso ingrandimento per entrambi gli occhi.
! Inserire o rimuovere gli oculari facilmente ruotando gli oculari (Fig.3a) quando si inseriscono
dentro o tirano fuori (Fig.3b).
Fig.3a Fig.3b
3.9 Filtri
! Rimuovere il coperchio del collettore (Fig.4a) e posizionare il filtro nell’apposito portafiltro situato
attorno alla lente di campo (Fig.4a), facendo attenzione che sporco, polvere o impronte digitali
non intacchino la superficie del filtro e delle lenti di campo.
Fig.4a Fig.4b
! Selezione filtro:
Filtro
Funzione
ND2 (T=50%)
Per la regolazione della luminosità in fotomicrografia
Filtro Blu (filtro bilanciamento colore)
Per l’utilizzo giornaliero e la fotomicrografia
Verde di interferenza (546nm)
Per la regolazione del contrasto nel contrasto di fase
e per foto in bianco e nero
HE (filtro al didimio)
Per fotomicrografia a colori di un campione tinto con
HE utilizzando pellicola al tungsteno
! Uno speciale sistema diffusore è incorporato sul percorso ottico dell’illuminazione per garantire
una distribuzione della luce omogenea.
3.10 Cavo di alimentazione
! Collegare la presa del cavo di alimentazione all’entrata CA situata sul retro della base del
microscopio. Inserire la spina all’altro capo del cavo ad una presa CA con messa a terra.
4. Utilizzo dei componenti del microscopio
4.1 Messa a fuoco macro e micrometrica (Fig.5)
! La messa a fuoco si effettua utilizzando le manopole macro e micrometriche situate a destra e a
sinistra dello stativo del microscopio
! La direzione del movimento verticale del tavolino portaoggetti corrisponde a quella del giro delle
manopole di messa a fuoco.
! Una rotazione della manopola micrometrica muove il tavolino portaoggetti di 0.1mm. La
graduazione della manopola micrometrica è di 1 micron.
Fig.5
Non effettuare mai nessuna delle azioni seguenti, perché potrebbero danneggiare il
meccanismo di messa a fuoco:
! Ruotare la manopola destra o sinistra tenendo ferma l’altra.
! Girare le manopole macro e micrometriche oltre al loro limite.
4.2 Regolazione corsa manopola macrometrica (Fig.6)
Per aumentare la corsa, girare l’anello per la
regolazione della manopola situato dietro la manopola
macrometrica nella direzione indicata dalla freccia.
Per ridurre il movimento, girare l’anello nella direzione
opposta a quella indicata dalla freccia.
Fig.6
4.3 Bloccaggio manopola macrometrica (Fig.7)
! Il bloccaggio della corsa della manopola macrometrica viene utilizzato come veloce e pratico
sistema per limitare l’altezza della posizione di messa a fuoco, impedendo una collisione tra
l’obiettivo e il campione.
! Mettere a fuoco il campione utilizzando l’obiettivo di minor ingrandimento e la manopola
macrometrica. Mettere in posizione l’obiettivo a massimo ingrandimento. Ruotare delicatamente
la manopola macrometrica elevando il tavolino fino a quando il campione è appena fuori fuoco,
ma il campione e il vetrino portacampioni non toccano l’obiettivo con maggior ingrandimento.
Ruotare la levetta in senso orario come mostrato nella foto qui sotto e bloccare la posizione
attuale come limite superiore.
! Per rilasciare il bloccaggio, ruotare la levetta in senso contrario.
Fig.7
4.4 Regolazione del limite superiore del tavolino: (Fig.8)
(Il limite superiore viene preimpostato in fabbrica; si prega di regolarlo solo se necessario)
! Il limite superiore del tavolino segnala la posizione del tavolino nella quale il campione è a fuoco,
ad esempio limitando il movimento della manopola macrometrica.
! Con il campione messo a fuoco, girare la vite a testa
zigrinata in senso orario fino al raggiungimento del
limite.
! Una volta fissato il limite superiore, il tavolino non
pot essere elevato oltre quella posizione. In ogni
caso, sarà possibile spostare il tavolino con la
manopola macrometrica, indipendentemente dal
limite marcato, ma solo verso il basso .
! Abbassare il tavolino ruotando la manopola
macrometrica in senso antiorario.
Fig.8
4.5 Utilizzare campioni più spessi
! Allentare la vite (Fig.9a)
! Abbassare il tavolino (Fig.9b)
! Se l’intervallo di corsa non è sufficiente per l’utilizzo, rimuovere il coperchio del collettore.
Fig.9a Fig.9b
4.6 Levetta ripartitore ottico (Fig.10)
! Quando la levetta del ripartitore ottico è inserita al massimo, il 100% della luce raggiuge gli
oculari.
Quando viene tirata fuori al massimo, il fascio di luce si dividerà in questo modo:
! 80:20 (visuale: foto; testa standard) 0:100 (visuale: foto; testa per situazioni di bassa luminosità
disponibile come optional)
! La testa a triple posizione (opzionale) è la più flessibile perché offre due posizioni fotografiche:
! 80:20 (visuale: foto; per osservazione simultanea attraverso gli oculari e la videocamera)
0:100 (visuale: foto; per situazioni di bassa luminosità, es. fluorescenza)
Fig.1
4.7 Regolazione distanza interpupillare (Fig.11)
! Prima di regolare la distanza interpupillare, mettere
a fuoco il campione utilizzando l’obiettivo 10x.
! Regolare la distanza interpupillare dimodoc
entrambi i campi di visione destro e sinistro
coincidano.
! Questa regolazione permetterà all’utente di
osservare il campione con entrambi gli occhi.
Fig.11
! I tubi portaoculari possono essere spostati verso il basso o verso l’alto per regolare l’altezza di
visualizzazione a seconda delle preferenze e della comodità di goni utente. Il punto di
osservazione può essere aumentato di 62mm (Fig.12)
Fig.12
4.8 Regolazione diottrica (Fig.13)
! Ogni occhio umano è diverso, per questo potrebbe essere necessario regolare lo strumento per
migliorare le prestazioni per ogni utente.
! Impostare il regolatore diottrico di entrambi gli oculari a “0”.
! Mettere a fuoco l’immagine utilizzando l’obiettivo da 10x e con solo un occhio.
! Utilizzare l’occhio preferito per la prima messa a fuoco.
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