Behringer DEQ2496 Manuale del proprietario

Categoria
Mixer audio
Tipo
Manuale del proprietario
Istruzioni per l’uso
ULTRACURVE PRO DEQ2496
Ultra-High Precision 24-Bit/96 kHz Equalizer, Analyzer,
Feedback Destroyer and Mastering Processor
2 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Indice
Istruzioni di sicurezza importanti ................................ 3
Diniego Legale ................................................................ 3
1. Introduzione .............................................................. 4
1.1 Prima di cominciare ............................................................ 4
1.2 Il manuale .............................................................................. 4
2. Elementi di Comando ................................................ 4
2.1 Il lato frontale ....................................................................... 4
2.2 Il retro...................................................................................... 5
3. Struttura dei Menu ed Elaborazione ....................... 5
3.1 Comando generale e rappresentazione
deldisplay ..................................................................................... 5
3.2 Il modulo equalizzatore ................................................... 6
3.3 Il menu WIDTH ..................................................................... 9
3.4 Il menu DYN .......................................................................... 9
3.5 Il menu UTILITY ................................................................. 10
3.6 Il menu I/O ........................................................................... 11
3.7 Il menu BYPASS .................................................................. 12
3.8 Il menu RTA (Real Time Analizer) ................................ 13
3.9 La funzione AUTO EQ (AEQ) .......................................... 13
3.10 Il menu MEMORY ............................................................ 14
3.11 Il menu METER ................................................................. 14
3.12 L’ingresso RTA/MIC ......................................................... 15
4. Applicazioni ............................................................. 15
4.1 Equalizzatore di somma nel
funzionamentodal vivo ......................................................... 15
4.2 L’impiego dell’ULTRACURVE PRO in studio ............. 16
5. Connettori ................................................................ 17
5.1 Connettori MIDI ................................................................. 17
5.2 Connettori analogici ........................................................ 17
5.3 Connettori digitali (AES/EBU e S/PDIF) ..................... 17
5.4 Connessione WORDCLOCK ........................................... 18
6. Software Operativo ................................................. 18
7. Speciche ................................................................. 18
7.1 MIDI-Implementation ......................................................20
3 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Istruzioni di sicurezza
importanti
DINIEGO LEGALE
Attenzione
I terminali contrassegnati con il simbolo
conducono una corrente elettrica
su ciente a costituire un rischio di scossa elettrica.
Usareunicamente cavi per altoparlanti (Speaker) d’elevata
qualità con connettori jack TS da ¼"pre-installati.
Ognialtra installazione o modi ca deve essere e ettuata
esclusivamente da personale tecnico quali cato.
Questo simbolo, avverte, laddove appare,
della presenza di importanti istruzioni
perl‘uso e per la manutenzione nella
documentazione allegata. Si prega di consultare
ilmanuale.
Attenzione
Per ridurre il rischio di scossa elettrica
non rimuovere la copertura superiore
(olasezione posteriore). All‘interno non sono contenute
parti che possono essere sottoposte a riparazione da
parte dell‘utente. Interventi di riparazione possono essere
eseguiti solo da personale quali cato.
Attenzione
Al  ne di ridurre il rischio di incendi o
di scosse elettriche, non esporre questo
dispositivo alla pioggia ed all’umidità. Lapparecchionon
deve essere esposto a sgocciolamenti o spruzzi,
esull’apparecchio non devono essere posti oggetti
contenenti liquidi, ad esempio vasi.
Attenzione
Queste istruzioni per l’uso sono destinate
esclusivamente a personale di servizio
quali cato. Per ridurre il rischio di scosse elettriche non
e ettuare operazioni all’infuori di quelle contenute nel
manuale istruzioni. Interventi di riparazione possono
essere eseguiti solo da personale quali cato.
1. Leggere queste istruzioni.
2. Conservare queste istruzioni.
3. Fare attenzione a tutti gli avvertimenti.
4. Seguire tutte le istruzioni.
5. Non usare questo dispositivo vicino all’acqua.
6. Pulire solo con uno stro naccio asciutto.
7. Non bloccare alcuna fessura di ventilazione.
Installare conformemente alle istruzioni del produttore.
8. Non installare nelle vicinanze di fonti di calore
come radiatori, caloriferi, stufe o altri apparecchi
(ampli catoricompresi) che generano calore.
9. Non annullare l’obiettivo di sicurezza delle spine
polarizzate o con messa a terra. Le spine polarizzate
hanno due lame, con una più larga dell’altra. Unaspina
con messa a terra ha due lame e un terzo polo di terra.
La lama larga o il terzo polo servono per la sicurezza
dell’utilizzatore. Se la spina fornita non è adatta alla
propria presa, consultate un elettricista per la sostituzione
della spina.
10. Disporre il cavo di alimentazione in modo tale da
essere protetto dal calpestio e da spigoli taglienti e che
non possa essere danneggiato. Accertarsi che vi sia una
protezione adeguata in particolare nel campo delle
spine, del cavo di prolunga e nel punto in cui il cavo di
alimentazione esce dall’apparecchio.
11. L’apparecchio deve essere costantemente collegato
alla rete elettrica mediante un conduttore di terra in
perfette condizioni.
12. Se l’unità da disattivare è l’alimentatore o un
connettore per apparecchiature esterne, essa dovrà
rimanere costantemente accessibile.
13. Usare solo dispositivi opzionali/accessori speci cati
dal produttore.
14. Usare solo con
carrello, supporto,
cavalletto, sostegno o
tavola speci cate dal
produttore o acquistati con
l’apparecchio. Quandosi
usa un carrello, prestare
attenzione, muovendo il
carrello/la combinazione di apparecchi, anon ferirsi.
15. Staccare la spina in caso di temporale o quando non
si usa l’apparecchio per un lungo periodo.
16. Per l’assistenza tecnica rivolgersi a personale
quali cato. Lassistenza tecnica è necessaria nel caso in cui
l’unità sia danneggiata, per es. per problemi del cavo di
alimentazione o della spina, rovesciamento di liquidi od
oggetti caduti nell’apparecchio, esposizione alla pioggia
o all’umidità, anomalie di funzionamento o cadute
dell’apparecchio.
17. Smaltimento corretto di
questo prodotto: Questo simbolo
indica che questo prodotto non
deve essere smaltito con i ri uti
domestici, conformemente alle
disposizioni WEEE (2002/96/ CE)
e alle leggi in vigore nel vostro
paese. Questo prodotto deve essere consegnato ad
un centro autorizzato alla raccolta per il riciclaggio dei
dispositivi elettrici ed elettronici (DEE). Una gestione
inadeguata di questo tipo di ri uti potrebbe avere un
impatto negativo sull’ambiente e sulla salute a causa
delle sostanze potenzialmente pericolose generalmente
associate ai DEE. Al tempo stesso, lavostra collaborazione
per un corretto smaltimento di questo prodotto
contribuirà ad uno sfruttamento più e cace delle
risorse naturali. Per maggiori informazioni sui centri
di raccolta per il riciclaggio vi invitiamo a contattare
le autorità comunali della vostra città, gli enti addetti
allo smaltimento o il servizio per lo smaltimento dei
ri utidomestici.
LE SPECIFICHE TECNICHE E LASPETTO ESTETICO DEL
PRODOTTO POSSONO ESSERE SOGGETTI A VARIAZIONI
SENZA ALCUN PREAVVISO. LE INFORMAZIONI
CONTENUTE NELLA PRESENTE DOCUMENTAZIONE
SONO DA RITENERSI CORRETTE AL MOMENTO DELLA
STAMPA. TUTTI I MARCHI SONO DI PROPRIETÀ DEI
RISPETTIVI PROPRIETARI. MUSICGROUP NON SI
ASSUME ALCUNA RESPONSABILITÀ PER EVENTUALI
MANCANZE O PERDITE SUBITE DA CHIUNQUE ABBIA
FATTO AFFIDAMENTO COMPLETAMENTE O IN PARTE
SU QUALSIVOGLIA DESCRIZIONE, FOTOGRAFIA O
DICHIARAZIONE CONTENUTA NELLA PRESENTE
DOCUMENTAZIONE. I COLORI E LE SPECIFICHE
POTREBBERO VARIARE LEGGERMENTE RISPETTO AL
PRODOTTO. I PRODOTTI MUSICGROUP SONO VENDUTI
ESCLUSIVAMENTE DA RIVENDITORI AUTORIZZATI.
IDISTRIBUTORI E I NEGOZIANTI NON COSTITUISCONO
IL RUOLO DI AGENTE MUSICGROUP E NON
POSSIEDONO ALCUNA AUTORITÀ NELLASSUNZIONE
DI IMPEGNI O OBBLIGHI A NOME DI MUSICGROUP,
ESPRESSAMENTE O IN MODO IMPLICITO. IL PRESENTE
MANUALE D’USO È COPERTO DA COPYRIGHT. È VIETATA
LA RIPRODUZIONE O LA TRASMISSIONE DEL PRESENTE
MANUALE IN OGNI SUA PARTE, SOTTO QUALSIASI
FORMA O MEDIANTE QUALSIASI MEZZO, ELETTRONICO
O MECCANICO, INCLUSA LA FOTOCOPIATURA O LA
REGISTRAZIONE DI OGNI TIPO E PER QUALSIASI SCOPO,
SENZA ESPRESSO CONSENSO SCRITTO DA PARTE DI
MUSICGROUPIPLTD.
TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
© 2013 MUSICGroupIPLtd.
Trident Chambers, Wickhams Cay, P.O. Box 146,
Road Town, Tortola, Isole Vergini Britanniche
4 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
1. Introduzione
Molte grazie per la ducia che ci avete dimostrato con lacquisto dell’ULTRACURVE
PRO DEQ2496. Questo apparecchio rappresenta un processore audio digitale di
alta qualità, su base DPS, con convertitori A/D e D/A da 24 bit/96 Hz integrati,
ottimale per applicazioni sia dal vivo che in studio.
L’ULTRACURVE PRO ore un gran numero di dierenti EQ (EQ graci,
EQparametrici ed EQ dinamici) e un analizzatore in tempo reale con funzione
Auto EQ, processori dinamici come compressore, espansore e limitatore di picco,
nonché numerose opzioni di collegamento digitali ed analogiche.
Ciò e molto altro ancora rendono il DEQ2496 una parte integrante del vostro
studio di registrazione o di masterizzazione dall’impiego assolutamente
universale e un vero e proprio arricchimento del vostro equipaggiamento live.
Le seguenti istruzioni sono state scritte per rendervi famigliari i termini
specialistici in modo che possiate conoscere l’apparecchio in tutte le
sue funzioni. Dopo aver letto attentamente le istruzioni, conservatele,
in modo da poterle rileggere ogni volta che ne abbiate bisogno.
1.1 Prima di cominciare
1.1.1 Consegna
LULTRACURVE PRO è stato imballato accuratamente in fabbrica, in modo tale
da garantirne un trasporto sicuro. Se ciononostante il cartone è danneggiato,
controllate immediatamente che l’apparecchio non presenti danni esterni.
Nel caso di eventuali danni, NON rispediteci indietro l’apparecchio,
ma avvisate assolutamente per prima cosa il venditore e l’impresa
di trasporti, in quanto altrimenti potete perdere ogni diritto
all’indennizzo dei danni.
1.1.2 Messa in funzione
Fate in modo che vi sia un’areazione suciente e non ponete il DEQ2496 in
uno stadio nale o nelle vicinanze di fonti di calore, in modo da evitarne
ilsurriscaldamento.
È assolutamente necessario sostituire i fusibili bruciati con fusibili del
valore corretto indicato nel capitolo “Specifiche”.
Il collegamento in rete avviene tramite il cavo di rete accluso con il collegamento
standard IEC ed è conforme alle norme di sicurezza vigenti.
Tutti gli apparecchi devono essere assolutamente collegati a massa.
Per la vostra sicurezza personale non dovete in nessun caso eliminare o
rendere inefficace il collegamento a massa degli apparecchi o del cavo
di alimentazione.
1.1.3 Garanzia
Trovate il tempo di spedirci la cartolina di garanzia, completa in tutti i campi,
entro 14 giorni dalla data dacquisto. Il numero di serie si trova sul lato superiore
dell’apparecchio. È anche possibile eettuare una registrazione online tramite la
nostra pagina Internet (behringer.com).
1.2 Il manuale
Questo manuale è realizzato in modo tale da darvi una panoramica degli
elementi di comando e da informarvi al contempo dettagliatamente sul loro
impiego. Se desiderate spiegazioni dettagliate su determinati argomenti,
visitateil nostro sito, http://behringer.com, dove troverete per esempio
chiarimenti più precisi su applicazioni di amplicazione di eetti e di regolazione.
2. Elementi di Comando
2.1 Il lato frontale
(1)
(2)
(3)
(4)
(5)
Fig. 2.1: Indicazione a LED e tasti di menu
(1) Il LED METER mostra il segnale d’ingresso del DEQ2496. Il LED CLIP superiore
si accenda non appena tale segnale è troppo alto oppure non appena entra in
azione il limitatore di picco del menu Dynamics (vedi cap. 3.4).
(2) Con il tasto METER richiamate il menu METER (vedi cap. 3.10).
(3) Per la rappresentazione di tutti gli intervalli di frequenza, il DEQ2496 dispone
di un analizzatore in tempo reale integrato. Con il tasto RTA accedete al
relativo menu, nel quale potete eettuare tutte le impostazioni necessarie
(vedi cap. 3.8).
(4) Con il tasto COMPARE potete paragonare gli uni agli altri o tutti i preset o
i singoli moduli, indipendentemente dal menu attualmente selezionato.
Laseguente tabella vi mostra il modo di funzionamento del tasto COMPARE
per i singoli moduli:
COMPARE
(preset completo)
COMPARE
(solo modulo)
GEQ X
PEQ X
DEQ X
FBD X
WIDTH X
DYN X
UTIL X
I/O X
BYPASS X
RTA non attivo
MEMORY X
METER non attivo
Tab. 2.1: Funzione COMPARE per i singoli moduli ULTRACURVE PRO
(5) Per passare nel menu MEMORY azionate il tasto MEMORY (vedi cap. 3.9).
Qui potete memorizzare o richiamare preset completi oppure singoli moduli
di un preset (per es. GEQ, PEQ ecc.). Il LED MEMORY si accende non appena
le impostazioni del preset che selezionate nel menu MEMORY sono diverse
dalle impostazioni al momento attive.
(6) (9)(8)
(7)
Fig. 2.2: Tasti, display e regolatori
(6) Con il tasto PAGE potete selezionare diverse pagine all’interno di un menu.
(7) Le funzioni dei tasti A e B dipendono dal menu selezionato e vengono
visualizzate sul display.
5 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
(8) La visualizzazione a LCD dell’ULTRACURVE PRO.
(9) Il DEQ2496 possiede tre Datawheels (rotelle per i dati) con le quali potete
selezionare e modicare i diversi parametri, anche in questo caso in
dipendenza del menu selezionato e alle quali in molti casi è assegnata un
funzione doppia, vale a dire che girando e premendo si possono eettuare
delle modiche. Premendo le Datawheels si possono commutare le
suddivisioni (larghezza di passo) di molti parametri e si possono confermare
o annullare le immissioni eettuate.
(10) (11)
Fig. 2.3: Tasti di modulo del DEQ2496
(10) I tasti di menu permettono di richiamare i singoli menu dei diversi moduli
e servono inoltre per selezionare le singole pagine all’interno di tali menu
(come il tasto PAGE). Ognuno di questi tasti è dotato di un LED che si accende
non appena il relativo modulo interviene sullo spettro acustico. Quando il
DEQ2496 riceve dati MIDI, si accende brevemente il LED del tasto UTILITY.
Premendo a lungo i tasti (per circa 1 secondo), i moduli attivi si possono
commutare sul modo bypass oppure riattivare. Ciò vale solo per quei moduli
che si possono anche modicare nel menu BYPASS (vedi cap. 3.7).
(11) Con l’interruttore POWER mettete in funzione il DEQ2496. Quando realizzate
il collegamento alla rete di corrente l’interruttore POWER si deve trovare
nella posizione “O.
2.2 Il retro
(12)
(13) (14) (15)
Fig. 2.4: Collegamento di rete, connettori MIDI e word clock
(12) Sul PORTAFUSIBILE del DEQ2496 si possono sostituire i fusibili. Se dovete
sostituire il fusibile usatene assolutamente uno dello stesso tipo. Rispettate
in questo caso i dati del capitolo 7 “Speciche”.
(13) Il collegamento in rete avviene tramite una presa standard IEC. Un cavo di
rete adeguato fa parte della fornitura.
(14) I connettori MIDI servono per la comunicazione del DEQ2496 con un
computer o con altri apparecchi con implementazione MIDI. Tramite il
connettore MIDI IN vengono ricevuti i dati MIDI, tramite il MIDI OUT si
possono trasmettere i comandi MIDI. I comandi MIDI ricevuti vengono emessi
sulla prese MIDI THRU e si possono trasmettere ad altri apparecchi.
(15) Tramite l’ingresso WORDCLOCK si può introdurre un segnale di word
clock esterno per la sincronizzazione del DEQ2496 per mezzo di un altro
apparecchio. Questo connettore è realizzato come presa coassiale BNC.
(16) (17) (18) (19) (20)
Fig. 2.5: Interfaccia digitale e ingresso microfono RTA
(16) Il DEQ2496 dispone di un’interfaccia ottica digitale. Qui si possono immettere
ed emettere i dati sia in formato AES/EBU che in formato S/PDIF.
(17) Sull’interfaccia digitale AES/EBU con connettori XLR vengono anche emessi
e immessi dati in formato AES/EBU o in formato S/PDIF.
(18) Il connettore jack AUX OUT è un’uscita stereo addizionale sulla quale si p
prelevare ancora una volta, in forma analogica, il segnale audio presente
sulle uscite digitali.
(19) La presa XLR RTA/MIC IN è prevista per la connessione di un microfono
di misura. Il segnale può essere impiegato come segnale d’ingresso per
l’analizzatore in tempo reale o per il misuratore SPL. Il connettore dispone
di un phantom power attivabile da +15 V per microfoni a condensatore e
si può impostare a scelta per la sensibilità d’ingresso di un microfono o line
(vedicap. 3.11).
(20) L’interruttore MAX aumenta il livello massimo sugli ingressi e sulle uscite
MAIN da +12 dBu a +22 dBu.
(21) (22)
Fig. 2.6: Connettori d’ingresso e di uscita
(21)
Sui connettori XLR bilanciati si trova il segnale di uscita analogico del DEQ2496.
(22) Gli ingressi XLR bilanciati servono per la connessione di un segnale
d’ingressoanalogico.
3. Struttura dei Menu ed Elaborazione
Questo capitolo contiene la spiegazione dettagliata di come utilizzare tutte le
funzioni e le diverse pagine di menu. Durante il lavoro con il DEQ2496 si consiglia
di tenere sempre il manuale d’istruzioni a portata di mano, in modo da poterlo
consultare immediatamente in caso di problemi.
3.1 Comando generale e rappresentazione
deldisplay
Quando con i tasti GEQ, PEQ; DYN ecc. richiamate il corrispondente menu,
suldisplay viene visualizzata la relativa rappresentazione. Sul margine sinistro e
destro si trovano rispettivamente funzioni e parametri per la modica dei preset
che sono assegnate ai tasti A e B (a sinistra) e alle tre datawheels (a destra).
Tramite questi si può eettuare qualsiasi tipo di modica.
I menu consistono in gran parte di più pagine, il cui numero totale si può leggere
a sinistra in alto nel display o sotto alla denominazione dei menu. Con il relativo
tasto di menu o con il tasto PAGE a sinistra del display si possono sfogliare le
diverse pagine.
Dal momento che i tasti A e B e le datawheels hanno diverse funzioni a seconda
del menu attualmente selezionato, nelle seguente istruzioni verranno descritti
dettagliatamente tutti i passi operativi. I menu vengono elencati secondo il loro
ordine e ogni funzione e parametro degli stessi viene spiegato esplicitamente.
Ricordatevi che nel modo STEREO LINK vengono sempre modificati
contemporaneamente il canale destro e il sinistro.
6 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
3.2 Il modulo equalizzatore
3.2.1 Il menu GEQ
Premendo il tasto GEQ accedete al menu GEQ. Questo consiste di una singola
pagina sulla quale si possono realizzare tutte le impostazioni dei ltri.
Fig. 3.1: Il menu GEQ
Girando la datawheel superiore, con il parametro FREQ si può selezionare una
banda di frequenza che si vuole modicare. Sono a disposizione 31 bande che
ricoprono l’intero intervallo di frequenza da 20 Hz a 20 kHz. Con la datawheel
grande potete impostare, sotto GAIN, un innalzamento o un abbassamento
dell’intervallo desiderato. L’intervallo dei valori va da -15 a +15 dB.
Funzione VPQ (Virtual Paragraphic Equalizer)
Con il parametro BW/OCT si può assegnare addizionalmente ai ltri, con la
datawheel inferiore, la larghezza di banda desiderata. Ciò signica che le bande
di frequenza si possono esaltare o attenuare a campana intorno ad una frequenza
media. Per mezzo della larghezza di banda si determina quanti intervalli di
frequenza intorno vengono inuenzati. L’intervallo dei valori va da 1/3 a 59/3.
Non appena viene eettuata una modica di questo parametro, cambiano le
indicazioni RESET GEQ (a sinistra in basso del display) e ACCEPT VALUES. Se ora
azionate il tasto B (o se premete la datawheels grande) questa impostazione
viene memorizzata e potete eettuare ulteriori impostazioni di ltri.
Con una pressione sulla datawheel inferiore il parametro BW/OCT passa su MODE.
Girando la datawheel potete selezionare un ltro Shelving HIGH oppure LOW.
Con questo modo d’impiego il parametro GAIN passa a dB/OCT. Con la datawheel
grande potete adesso impostare la pendenza laterale da -15 a +15 dB/ottava.
Nelmodo HIGH vengono esaltate o attenuate tutte le bande di frequenza al di
sopra della frequenza selezionata, mentre nel modo LOW vengono inuenzate
tutte le bande al si sotto della relativa frequenza. Questo procedimento deve
anche essere confermato con il tasto B (ACCEPT VALUES).
Il tasto A alla sinistra del display serve nel modo DUAL MONO per la
commutazione fra il segnale audio destro e quello sinistro. Con una pressione
lunga vengono visualizzate, e si possono modicare simultaneamente,
leimpostazioni dei due lati. Nel modo STEREO LINK i due canali si possono solo
modicare insieme.
Con il tasto B potete annullare le impostazioni dei ltri (RESET EQ).
Premendobrevemente, la frequenza di banda attualmente selezionata viene
resettata sul guadagno di 0,0 dB, mentre se si tiene premuto per un secondo
circa, vengono resettate tutte le bande di frequenza. Le singole bande si possono
anche resettare con una pressione della datawheel grande.
3.2.2 Il menu PEQ
Per impiegare gli EQ parametrici per lelaborazione del segnale, premete il tasto
PEQ. Sono a vostra disposizione per ogni lato stereo dieci EQ, che si possono
attivare a scelta come PEQ oppure come FBD (Feedback Destroyer, vedi cap.
3.2.4). Addizionalmente ai ltri passabanda, in questo menu potete selezionare
i ltri Shelving (High oppure Low). La pendenza laterale di questi ltri si può
scegliere di 6 oppure di 12 dB/ottava.
Fig. 3.2: Il menu PEQ (pagina 1)
Questo menu contiene due pagine (riconoscibili a sinistra in alto del display).
Sulla pagina 1 del menu PEQ, analogamente al menu GEQ, vengono rappresentati
i ltri sull’intero spettro di frequenza. Delle modiche di parametri si possono
eettuare anche qui con le relative rotelle (FREQ: datawheel superiore,
GAIN:datawheel grande, BW/OCT: datawheel inferiore).
Per resettare il PEQ selezionato, tenete premuto per circa un secondo il tasto
B che si trova a sinistra, accanto al display. Con una pressione breve potete
selezionare fra i diversi ltri parametrici.
Fig. 3.3: Il menu PEQ (pagina 2)
Premendo il tasto PEQ oppure PAGE passate alla seconda pagina del
menu. Seprecedentemente non avete attivato alcun EQ parametrico,
passatedirettamente a pagina 2, sulla quale sono elencate in una tabella dieci
posizioni da assegnare con i relativi parametri. La selezione dei singoli ltri
può essere eettuata sia girando la datawheel inferiore che premendo quella
inferiore e quella superiore (UP/DOWN). Sotto MODE potete attivare ora il ltro
selezionato per mezzo della datawheel grande (premendo o girando) (PARAM).
Aquesto punto appaiono i parametri assegnati FREQ, BW(OCT) e GAIN. Questisi
possono selezionare girando la datawheel superiore. Le modiche dei valori
possono essere immesse con la datawheel grande. L’intervallo di valori GAIN è
compreso fra -15 e +15 dB, mentre l’intervallo di frequenza (FREQ) è compreso fra
20 e 20000 Hz. Il parametro FREQ si può regolare su due suddivisioni. Nella prima
ci si muove più velocemente (1/6 di ottava per passo) attraverso gli intervalli
di frequenza, mentre nella seconda ci si muove in modo decisamente più lento
(1/60di ottava per passo). Premendo la datawheel grande è possibile commutare
fra queste due suddivisioni.
Con il parametro Bandwidth BW(OCT) potete impostare la larghezza di banda
per il ltro passabanda. Da questo valore dipende la larghezza della curva
del ltro a campana risultante (da 1/10 ottava a 10 ottave). Inoltre qui potete
selezionare ltri Shelving con una pendenza a scelta fra 6 oppure 12 dB/ottava
(peres.L=Low, 6dB / H=High 12 dB ecc.).
Spiegazione:
Il ltro Low-Shelving aumenta (guadagno positivo) o diminuisce
(guadagno negativo) il livello della banda di frequenza al di sotto della
frequenza impostata.
Il ltro High-Shelving, invece, aumenta (guadagno positivo)
odiminuisce (guadagno negativo) il livello della banda di frequenza
aldi sopra della frequenza impostata.
Il ltro Band-Pass (passa banda) aumenta o diminuisce il livello della
banda di frequenza intorno alla frequenza impostata.
7 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Per ciò che riguarda GAIN e BW(OCT) il valore può essere resettato premendo
sulla datawheel grande.
Con il tasto A potete commutare, anche in questo menu, fra il segnale sinistro
e quello destro. Quando sotto il menu UTILITIES (cap. 3.5) è selezionato il modo
STEREO LINK, i valori dei parametri valgono contemporaneamente per tutte e
due le pagine.
Per passare alla prima pagina del menu PEQ, deve essere attivato
almeno un filtro sulla pagina 2.
3.2.3 Il menu DEQ
Per passare nel menu dei ltri dinamici, DEQ, premete il tasto DEQ. A causa della
complessità degli EQ dinamici, le impostazioni sono suddivise su tre pagine.
Spiegazione:
Un EQ dinamico inuenza un determinato intervallo di frequenza di
un segnale a seconda del livello del volume. Determinati intervalli
si possono esaltare o attenuare: ciò dipende dall’impostazione del
guadagno (GAIN) che avete impostato.
Se con la regolazione del guadagno si determina un’attenuazione
del relativo intervallo di frequenze e se si supera una soglia di
livello (THRESHOLD) predeterminata, l’EQ inuenza lo spettro
sonoro e diminuisce il livello dell’intervallo di frequenze desiderato.
Lentitàdellat-tenuazione viene denita dal valore RATIO. Se si passa
nuovamente al di sotto del valore THRESHOLD, la risposta in frequenza
viene “riappiattita”. Ciò signica che l’EQ dinamico non interviene più.
Se con la regolazione GAIN avete determinato un’esal-tazione,
unintervallo di frequenza viene esaltato a seconda del livello di
volume. Se il livello della banda di frequenza selezionata passa al
di sotto di un determinato valore THRESHOLD, tale livello viene
amplicato di una certa misura (RATIO). Se si supera nuovamente di
questo valore, l’EQ dinamico non interviene più sullo spettro sonoro.
Sulle pagine 1 e 2 del menu DEQ vengono eettuate le impostazioni necessarie
a determinare il punto d’intervento e il modo di elaborazione dello spettro
sonoro. Inoltre qui viene rappresentata gracamente la curva di regolazione
relativamente a THRESHOLD, GAIN e RATIO. Al centro del display si trovano
un misuratore LEVEL (indicazione sinistra) per il segnale d’ingresso DEQ
(segnaledicomando) e un misuratore GAIN (indicazione destra) che visualizza
l’esaltazione o l’attenuazione.
A pagina 3 si trova un diagramma di frequenze che mostra le curve di frequenza
in dipendenza da frequenza e soglia di livello (THRESOLD). Potete leggere il livello
d’ingresso DEQ attuale sul misuratore LEVEL posto vicino a destra.
Fig. 3.4: Il menu DEQ (pagina 1)
Con il parametro M-GAIN (Make-Up-Gain) di pagina 1 determinate, con la
datawheel superiore, l’amplicazione o l’attenuazione per il ltro. L’intervallodi
valori si estende da -15 dB a +15 dB. Con il parametro THRESHOLD, conl’aiuto della
datawheel grande, si denisce un valore di soglia a partire dal quale interviene il
ltro. Se è stata impostata per in ltro un’attenuazione (M-GAIN<0), l’intervallo di
frequenze desiderato (vedi pagina 3) vieneattenuato non appena si supera il livello
THRESHOLD. Se è stata selezionata un’amplicazione (M-GAIN > 0), l’intervallo di
frequenze viene amplicato non appena si passa al di sotto del valore THRESHOLD.
Il parametro RATIO (datawheelinferiore) determina in quale misura il relativo
intervallo di frequenze deve essere attenuato/amplicato quando si passa al di
sopra/al di sotto del valore THRESHOLD. L’intervallo dei valori va da 1:2 no a 1:100.
Fig. 3.5: Il menu DEQ (pagina 2)
Sulla seconda pagina del menu DEQ (pressione del tasto DEQ oppure PAGE)
èpossibile ora determinare due ulteriori valori dei parametri dinamici.
Tramite ATTACK (datawheel superiore) determinate la velocità con cui l’EQ
dinamico interviene sullo spettro sonoro, non appena viene superato, versolalto
o verso il basso, il valore THRESHOLD. I tempi ATTACK si possono sceglie fra
0 e 200 millisecondi. Premendo sul regolatore potete selezionare fra una
suddivisione grossolana e una ne.
Con il parametro RELEASE (datawheel inferiore) potete determinare il tempo di
ripristino di cui ha bisogno l’EQ per disattivarsi dopo che è avvenuto il passaggio
al di sotto o al di sopra (a seconda del guadagno) del valore THRESHOLD.
Itempi di RELEASE sono compresi fra 20 e 4000 millisecondi. Anche qui potete
selezionare, premendo su questo regolatore, fra una suddivisione grossolana e
una ne.
Anche su questa pagina avete la possibilità modicare il valore THRESHOLD
(datawheel grande), così potete aggiustarne semplicemente il valore senza
dovercambiare la pagina.
Fig. 3.6: Il menu DEQ (pagina 3)
A pagina 3 trovate, come già accennato, un diagramma di frequenza e
l’indicazione Gain Reduction. Inoltre sotto MODE si determina (con la datawheel
superiore) il tipo di ltro. È possibile scegliere fra i seguenti tipi di ltro:
HighShelving, Low Shelving e passa banda.
Il parametro FREQUENCY determina la frequenza media del ltro
(datawheelgrande). Nel caso di ltro Low.Shelving o High-Shelving viene
qui denita la frequenza limite, a partire dalla quale vengono elaborate le
frequenze rispettivamente basse o alte. L’intervallo di frequenze complessivo va
da 20Hz no a 20000 Hz. Premendo sulla datawheel potete selezionare fra una
suddivisione grossolana e una ne (1/6 oppure 1/60 di ottava per passo).
Se sotto MODE avete selezionato l’impostazione passa banda, a destra in basso
appare il parametro BW(OCT). Qui potete impostare la larghezza di banda
desiderata con la datawheel inferiore. Da questo valore dipende la larghezza
della curva del ltro a campana risultante (ad 1/10 Okt. a 10 Okt.).
Con il tasto B potete selezionare quale EQ dinamico deve essere visualizzato.
Quisono a vostra disposizione tre EQ per ogni lato stereo. Con una
pressione piuttosto lunga vengono resettate le impostazioni del DEQ
attualmenteselezionato.
Questa tabella mostra un esempio con impostazioni estreme, per chiarire il modo
di lavoro di un EQ dinamico:
8 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Valori impostati
MODE BP
FREQ 1.00 kHz
M-GAIN
+15 dB > linea continua
0 dB > linea tratteggiata
-15 dB > linea punteggiata
BW(OCT) 0.1
THRESHOLD -40 dB
RATIO 1:100
Tab. 3.1: Impostazioni passabasso con valori estremi (vedi anche g. 3.7)
0 dB
0 dB
-40 dB
Positive gain > gain boost
after dropping below threshold
-40 dB
Threshold
Negative gain >
gain reduction
after exceeding
threshold
Fig. 3.7: Curve dei ltri al passaggio del valore di soglia
3.2.4 Il menu FBD
Il DEQ2496 possiede una funzione Feedback Destroyer, che corrisponde quasi
completamente (nel comando e nel tipo di parametri) al menu PEQ. Il menu FBD
possiede però anche alcune funzioni supplementari e non è perciò suddiviso solo
in due pagine, ma in tre.
Un Feedback Destroyer permette un’elevata attenuazione (ma nessuna
amplicazione) di intervalli di frequenza che servono ad eliminare in modo
mirato delle frequenze che provocano feedback. Tramite i ltri a banda
estremamente stretta, l’intero spettro del segnale viene quasi lasciato inalterato.
Fig. 3.8: Il menu FBD (pagina 1)
La prima pagina mostra una rappresentazione graca dei ltri e corrisponde,
per struttura e trattamento, alla prima pagina del menu PEQ. Dal momento che
in questo menu si possono impostare solo attenuazioni, la linea dei 0 dB si trova
nella parte superiore della rappresentazione. Qua vi sono delle dierenze negli
intervalli di valori dei parametri GAIN e BW(OCT). Per ottenere ltri con una
banda particolarmente stretta e un’elevata attenuazione, l’intervallo di valori
della larghezza di banda va da 1/10 a 1/60 di ottava e il GAIN da 0 a -60 dB.
Per passare alla prima pagina del menu FBD, deve essere attivato
almeno un filtro sulla pagina 2.
Fig. 3.9: Il menu FBD (pagina 2)
Sulla pagina 2 trovate un elenco, sotto forma di tabella, delle dieci posizioni che
si possono assegnare. Se nel menu PEQ sono stati attivati degli EQ parametrici,
in questa tabella vengono attivati anche questi. Ciò dipende dal fatto che le dieci
posizioni di memoria possibili comprendono FBD e PEQ.
Gli EQ parametrici attivati del modulo PEQ non possono essere
modificati nel menu del Feedback Destroyer (FBD) e viceversa.
Generalmente potete selezionare due tipi di ltri di feedback: il modo SNGL
(Single Shot) e il modo AUTO. Per localizzare un feedback, il Feedback Destroyer
suddivide l’intera banda di frequenza (da 20 Hz a 20 kHz) in bande di 1/60 di
ottava e ne rileva il relativo livello, confrontando poi il valore così ottenuto in
rapporto al livello del segnale complessivo. La dierenza di questi due livelli
determina se si interviene con un ltro. Non appena viene attivato un ltro nel
modo AUTO oppure SNGL, vengono cercate automaticamente le frequenze di
feedback e il ltro attivato viene posto su queste frequenze.
Modo AUTO
Nel caso di microfoni che durante uno spettacolo vengono mossi (per es.
ilmicrofono del cantante) in conseguenza della posizione mutevole possono
presentarsi delle frequenze di feedback che variano. Tali retroazioni si devono
sopprimere con il modo AUTO. Un ltro nel modo AUTO cerca autonomamente
l’impostazione ideale dei parametri per sopprimere i feedback. Nei casi di un
cambiamento in frequenza dei feedback, i ltri AUTO sono in grado di seguire
le frequenze di feedback e di sopprimerle. Viene così sempre selezionata la
frequenza ottimale e il ltro viene congurato corrispondentemente stretto,
in modo da inuenzare il meno possibile il segnale. Quando tutti i ltri sono
occupati, il ltro che si trova sulla frequenza di feedback più vecchia viene
rilasciato in modo da sopprimere il “nuovo” feedback che si presenta. Se un nuovo
feedback si presenta molto vicino ad una frequenza già riconosciuta, allora il
ltro già impiegato viene adattato nei suoi parametri, vale a dire che si aumenta
la larghezza di banda o l’attenuazione.
Modo SNGL
Un ltro che lavora nel modo SNGL (Single Shot) cerca anche autonomamente
i feedback presenti nel segnale musicale. Se trova un feedback, il ltro si
congura sull’impostazione ideale dei parametri per la soppressione della
frequenza di feedback. Al contrario del modo AUTO, il ltro viene in questo caso
ssato sulla frequenza individuata (LOCK FBD), mentre sia la larghezza che la
profondità del ltro vengono anche in questo caso adattati al feedback. Se la
frequenza di feedback si sfalsa leggermente, la larghezza viene aumentata.
L’attenuazione viene aumentata corrispondentemente se il feedback continua a
presentarti. Perevitare un nuovo presentarsi del feedback non viene eettuato
un annullamento dellattenuazione. Così questo tipo di funzionamento si adatta
in modo ideale alla soppressione di frequenze di feedback costanti, che possono
presentarsi con microfoni a installazione ssa.
Con l’aiuto della funzione LOCK FBD in basso a sinistra del display (tasto B)
potete bloccare manualmente la frequenza del ltro SNGL (SNGL ). Ciò signica
che questo ltro può essere solo più modicato nella larghezza di banda e
nell’attenuazione. Con la funzione UNLOCK FBD (tasto B), i ltri si possono di
nuovo sbloccare.
Fig. 3.10: Il menu FBD (pagina 3)
Sulla terza pagina si trovano tre parametri dinamici addizionali che valgono per
tutti i ltri FBD.
9 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Con SENS (datawheel superiore) si può determinare il punto d’intervento per
l’attivazione della soppressione del feedback (descrive la dierenza fra il segnale
di feedback e il livello complessivo). Un segnale che raggiunge questa dierenza
viene attenuato. L’intervallo dei valori va da -3.0 a -9.0 dB. Con THRESHOLD
(datawheel grande) selezionate la soglia di livello a partire dalla quale una
frequenza viene riconosciuta come feedback. Il parametro MAX DEPTH che
si trova al di sotto di questo determina l’attenuazione massima di un ltro
(da-18a-60 dB) in passi da 6 dB e in questo modo determina anche l’intervallo
divalori del GAIN sulla prima e sulla seconda pagina (datawheel inferiore).
Con il tasto A attivate il LEARN MODE. Con questa funzione vengono generati
dei brevi impulsi e l’amplicazione complessiva viene aumentata gradualmente
per provocare dei feedback. Quando questi si ripresentano all’ingresso del
DEQ2496, vi vengono riconosciuti e vengono soppressi. Questa funzione si ore
particolarmente prima di una manifestazione dal vivo, per es. per impostare
automaticamente il ltro SNGL (“schio” dell’impianto).
I seguenti simboli vi informano sullo stato attuale del ltro:
in questa impostazione il ltro AUTO o SNGL è pronto al funzionamento
(RUN), per reagire al segnale in ingresso ed eettuare delle impostazioni.
questo simbolo indica un ltro AUTO oppure SNGL (ltro SNGL nel
modo LOCK) che in questo momento sopprime una frequenza di
feedbackindividuata.
questo simbolo signica che il ltro AUTO e SNGL si trovano nel modo
STOP. Le impostazioni nora rilevate vengono mantenute e sono attive.
Nonvengono però rilevati dei nuovi feedback che si presentano.
Il ltro che è stato attivato sullultima frequenza di feedback rilevato è
contrassegnato con questo simbolo.
Per la selezione e la modica dei parametri si procede quasi nello
stesso modo che nel menu PEQ! Un’eccezione è rappresentata dal
funzionamento del tasto B, con il quale, premendolo a lungo,
possonoessere resettati tutti i ltri (pagina di menu 2) oppure solo
illtro AUTO(pagina di menu 3).
3.3 Il menu WIDTH
La funzione WIDTH del DEQ2496 rappresenta uno Stereo Imager per
l’elaborazione di segnali stereo. Tale funzione è solo attiva nel modo
STEREOLINK.
Un segnale diuso in modo stereo suona decisamente più interessante,
dalmomento che il nostro udito può rilevare maggiori dierenze fra due
lati stereo. Impiegato con moderazione, uno Stereo Imager può migliorare
decisamente l’impressione sonora della vostra musica.
Sui due lati del menu WIDTH vengono rappresentati, a destra, i parametri da
modicare. Sul margine sinistro si trova la funzione RESER IMAGE (tasto B) con la
quale, con una pressione lunga, si possono annullare le impostazioni eettuate.
Nel centro sono rappresentate, sotto forma di diagramma, la larghezza stereo del
segnale (triangolo) e il segnale mono (trattino).
Fig. 3.11: Il menu WIDTH (pagina 1)
Il parametro STEREOWIDTH determina la larghezza stereo nell’intervallo da 0
a 3,0 (datawheel grande) e in questo modo la chiarezza di separazione fra il lato
stereo sinistro e quello destro.
Con la datawheel superiore modicate il parametro ASYMMETRY, che vi
permette di regolare, nell’intervallo di valori da -90° a +90°, il volume relativo
del segnale stereo sinistro e di quello destro, senza inuenzare il segnale mono
centrale. A 90° e -90° si sovrappongono al segnale mono rispettivamente il
segnale stereo sinistro e quello destro, in modo che il segnale stereo diventa
anche un segnale mono.
Con il parametro ROTATION (datawheel inferiore) potete posizionare nello
spettro il segnale complessivo (stereo e mono), senza inuenzare il rapporto
di volume fra il segnale mono e quello stereo. Ciò è utile se volete per
esempio posizionare un segnale stereo singolo in un missaggio complessivo
(regolazionepanoramica “True Stereo”).
Fig. 3.12: Il menu WIDTH (pagina 2)
La seconda pagina di questo menu contiene delle possibilità per l’elaborazione
sonora del segnale. Così la funzione SHUFFLE (datawheel inferiore)
permetteun’ulteriore diusione stereo delle frequenze basse, dal momento
che una suddivisione del segnale sul lato stereo sinistro e su quello destro
nell’intervallo delle frequenze basse non è udibile così chiaramente come
nell’intervallo delle frequenze alte. La spazialità del suono diventa in questo
modo ancora più intensa. L’intervallo di valori si estende da 1,0 a 3,0.
Con BASS TRIM (datawheel superiore) potete correggere il volume dell’intervallo
dei bassi di ±3 dB e in questo modo compensare l’inuenza della funzione
SHUFFLE sul volume percepibile delle frequenze basse.
Il parametro FREQUENCY (datawheel grande) determina la frequenza limite al
di sotto della quale lavora la funzione SHUFFLE (da 350 a 1400 Hz). Per normali
applicazioni stereo, generalmente impostazioni fra 600 e 700 Hz suonano nel
modo migliore.
Tutti i parametri ASYMMETRY, ROTATION e FREQUENCY si possono
regolare a scelta in una suddivisione ne e una grossolana (pressione delle
corrispondentidatawheel).
3.4 Il menu DYN
Per l’elaborazione dinamica il DE2496 possiede numerosi processori dinamici per
l’ottimizzazione del suo segnale audio. Sulla seconda pagina potete eettuare
le impostazioni per le applicazioni di compressore ed espansore. Un’ulteriore
funzione LIMITER ore la possibilità di sopprimere il presentarsi di picchi eccessivi
del segnale.
Fig. 3.13: Il menu DYN (pagina 1)
Sulla prima pagina, con il tasto B, potete selezionare fra funzione di compressore
e quella di espansore. Il tasto A serve, come in tutti gli altri menu, per la
commutazione fra il lato stereo sinistro e quello destro. Nel modo STEREO LINK
tutte le modiche si riferiscono anche qui a tutte e due i lati.
10 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Spiegazione:
Un compressore diminuisce il livello di volume al di sopra di una soglia
di livello selezionata (THRESOLD) e produce in tal modo un suono
ispessito e più incisivo.
Un espansore diminuisce il livello di volume al di sotto di una soglia di
livello selezionata (THRESOLD) e permette in tal modo un’attenuazione
di rumori di disturbo a basso volume come fruscii o diafonie.
Delleimpostazioni estreme permettono l’impiego di un espansore
come Noise Gate. Qui i livelli del segnale al di sotto del valore di soglia
vengono oscurati completamente.
La rappresentazione sul display è molto simile a quella del menu DEQ,
dalmomento che anche qui si tratta di un’elaborazione del segnale dipendente
dal volume. A destra si trovano i parametri da modicare, vicino a questi
il misuratore LEVEL per il segnale d’ingresso DYN, il misuratore GAIN per
la rappresentazione di esaltazione/attenuazione e addizionalmente la
rappresentazione graca della curva di regolazione.
Il parametro GAIN serve per la correzione di volume del segnale compresso o
espanso, che si imposta con la datawheel superiore. Anche qui l’intervallo di
valori va da -15 a +15 dB. Il valore THRESHOLD determina per i DEQ la soglia
d’intervento, a partire dalla quale compressore/espansore cominciano con
l’elaborazione del segnale (da 0 a -60 dB). Tale valore si regola con la datawheel
grande. Il parametro RATIO determina la misura dellattenuazione, non appena
si passa al di sopra/al di sotto del valore THRESHOLD (datawheel inferiore).
L’intervallo dei valori va da 1:1,1 no a 1:100.
Fig. 3.14: Il menu DYN (pagina 2)
Con l’aiuto dei tasti PAGE e DYN passate alla seconda pagina di questo menu.
Quiimpostate i parametri addizionali per il compressore/espansore.
Con la datawheel superiore potete determinare, come per i DEQ, il tempo
di reazione (ATTACK: da 0 a 200 ms). Il tempo di rilascio (RELEASE: da 20 a
4000ms) viene impostato con la datawheel inferiore. Premendo sul relativo
regolatore potete selezionare fra una suddivisione grossolana e una ne.
Solo compressore:
Per il compressore è presente una funzione KNEE addizionale che permette di
ispessire del programma musicale senza brusche variazioni. Con il parametro
KNEE determinate in quale intervallo intorno al livello THRESHOLD viene
arrotondata la curva del compressore.
L’intervallo di valori del parametro KNEE va da 0 a 30 dB e deve essere regolato
con la datawheel grande.
Con una lunga pressione sul tasto B, vengono annullate le impostazioni
delle pagine dinamiche, ma non le impostazioni del LIMITER (vedi capitolo
successivo,3.4.1).
3.4.1 Menu LIMITER
Fig. 3.15: Il menu LIMITER
Con il tasto B, se vi trovate sulla pagina due del menu DYN, potete commutare
sulla pagina LIMITER. Nel modo di funziona-mento generale, il LIMITER
corrisponde al compressore, solo che lavora sempre con l’attenuazione massima.
Sopprime ecacemente tutti i picchi di livello di un segnale e protegge gli stadi
nali collegati e gli altoparlanti da sovramodulazioni e possibili danni. Anche qui
trovate una rappresentazione graca della limitazione del segnale, un misuratore
LEVEL (in questo caso per l’indicazione del segnale di uscita) e un misuratore
LEVEL per la rappresentazione dell’attenuazione di livello.
La funzione HOLD determina quanto a lungo viene ridotto il livello del
segnale, non appena si passa al di sopra del valore THRESHOLD (datawheel
superiore). Soloalla scadenza di tale tempo (da 0 a 1000,0 ms) interviene il
processo di RELEASE. L’intervallo di regolazione del parametro THRESHOLD
(datawheelgrande) va da 0 a -24 dB, quello del parametro RELEASE da 20 a
4000ms (datawheel inferiore). Premendo a lungo il tasto B, le impostazioni
LIMITER si possono annullare.
La funzione LIMITER è fondamentalmente sempre attiva e non può
essere disattivata. Tale funzione è anche attiva nel modo bypass
e lavora esclusivamente a un valore limite di 0 dB, per evitare una
sovramodulazione digitale sulle uscite.
3.5 Il menu UTILITY
Nel menu UTILITY si possono determinare su due pagine le preimpostazioni
fondamentali (GENERAL SETUP) e le congurazioni MIDI (MIDI SETUP).
Poteteselezionare i parametri con la datawheel superiore e con quella inferiore
epotete modicarne i valori con la datawheel grande.
Se tenete premuto per circa un secondo il tasto UTILITY, viene bloccato
ogni accesso all’ULTRACURVE PRO (PANEL LOCKED). Tenete di nuovo il
tasto premuto, se desiderate sbloccarlo di nuovo (PANEL UNLOCKED).
GENERAL SETUP (pagina 1)
Fig. 3.16: Il menu UTILITY (pagina 1)
CONTRAST
Qui determinate il contrasto del display, per adattarlo in modo ottimale alle
condizioni luminose dell’ambiente (datawheel grande).
CHANNEL MODE
Come già accennato più volte, qui potete scegliere fra il modo DUAL MONO
e quello STEREO LINK. Nel modo DUAL MONO si possono eettuare tutte le
impostazioni per il lato stereo sinistro e per quello destro in modo separato l’uno
dall’altro. Se passate nel modo STEREO LINK, le impostazioni di un lato stereo
vengono copiate sullaltro lato. Potete selezionare se desiderate copiare il lato
sinistro sul lato destro o il lato destro sul sinistro (“COPY LEFT -> BOTH” oppure
“COPY RIGHT -> BOTH”). Tutte le modiche vengono quindi eettuate nel seguito
contemporaneamente per i due lati stereo. Per poter quindi attivare un CHANNEL
MODE, dovete confermare l’immissione con il tasto B (“ACCEPT MODE”).
MODO GEQ (“TRUE RESPONSE”)
Nei normali equalizzatori, a causa della loro struttura, sussiste sempre una
dierenza fra la curva impostata e l’andamento in frequenza che ne risulta.
Tale dierenza dipende dalla frequenza e dall’amplicazione o attenuazione.
Degli intervalli di frequenza vicini si inuenzano a vicenda, avvenendo che le
amplicazioni e/o le attenuazioni si sommano.
11 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Fig. 3.17: Equalizzatore graco senza correzione in frequenza (UNCORRECTED)
Nell’impostazione UNCORRECTED è contenuta questa inuenza reciproca.
Tramiteun algoritmo sviluppato appositamente, l’ULTRACURVE PRO può
correggere tale comportamento. Selezionate a questo scopo l’impostazione
TRUERESPONSE.
Fig. 3.18: Equalizzatore graco con correzione in frequenza (TRUE RESPONSE)
L’andamento in frequenza che ne risulta realmente corrisponde ora esattamente
alle impostazioni eettuate con lequalizzatore graco.
GAIN OFFSET (EQ)
Qui si può correggere l’amplicazione complessiva dei moduli EQ.
RTA NOISE CORRECTION
Tramite l’algoritmo dell’RTA (Real-Time Analyzer, “warped” FFT) per i rumori
diusi su tutto lo spettro (come per es. il fruscio) nasce un’imprecisione dovuta
alla sovrapposizione asimmetrica dei singoli intervalli di frequenza. A generatore
di rumore interno attivo o impostazione AVRG nel menu RTA, questa correzione
viene attivata automaticamente e non deve essere impostata manualmente.
Pertutti gli altri segnali questa funzione deve essere però disattivata,
dalmomento che altrimenti può provocare un’indicazione leggermente
erratadelle singole bande di frequenza.
SHOW MESSAGE BOX
In questo punto potete selezionare se devono essere visualizzate oppure no
nestre di avviso occasionali.
RTA/MIC INPUT
Determina la sensibilità d’ingresso dell’ingresso RTA/MIC. Potete scegliere fra
LINE-LEVEL, MIC-LEVEL e MIC-LEVEL +15V (phantom power).
RTA/MIC LINE-LEVEL
Se l’ingresso RTA/MIC è congurato su LINE, determinate qui il livello d’ingresso
massimo (per 0 dBFS (full scale) da -14 a +22 dBu).
RTA/MIC MIC-LEVEL
Se l’ingresso RTA/MIC è congurato su MIC, qui determinate la sensibilità in
dipendenza dal microfono collegato (sensibilità d’ingresso: da -42 a -6 dBV/Pa).
MIDI SETUP (pagina 2)
Fig. 3.19: Il menu UTILITY (pagina 2)
Il DEQ2496 è in grado di ttrasmettere e di ricevere dati MIDI e di comunicare così
in modo ottimale con altri apparecchi ad implementazione MIDI.
MIDI
Se attivate questo parametro (ON), al di sotto di esso appaiono tutte le altre
categorie relative alla congurazione MIDI. Nell’impostazione OFF, il DEQ2496
non reagisce ai comandi MIDI.
MIDI CHANNEL
Qui selezionate il canale MIDI (da 1 a 16) sul quale l’ULTRACURVE PRO trasmette
e riceve i dati.
CONTROL CHANGE
Lo scambio di dati CONTROL CHANGE riguarda solo il modulo GEQ
(CONTROLCHANGE 1 - 31: canale sinistro / CONTROL CHANGE 33 - 63:
canaledestro).
PROGRAM CHANGE
La trasmissione e la ricezione di comandi PROGRAM CHANGE serve per richiamare
i preset da 1 a 64 e le impostazioni di default (preset 0: INITIAL DATA).
SYSTEM EXCLUSIVE
Il DEQ2496 è in grado di trasmettere e di ricevere i dati SYSEX (System Exclusive).
Le disponibilità alla ricezione e alla trasmissione di dati MIDI si possono attivare o
disattivare singolarmente (ON/OFF). Per la ricezione di aggiornamenti software il
RECEIVE SYSTEM EXCLUSIVE deve essere attivato (ON).
DUMP EDIT (tasto A)
Con questa funzione si possono trasmettere tramite MIDI delle impostazioni
attuali ad un altro ULTRACURVE PRO o ad un altro computer con interfaccia MIDI.
DUMP ALL (tasto B)
Il contenuto completo della memoria dell’ULTRACURVE PRO si può trasmettere
tramite MIDI ad un altro ULTRACURVE PRO o ad un altro computer con
interfacciaMIDI.
Attenzione: alla ricezione del contenuto completo di una memoria,
le presenti impostazioni vengono sovrascritte! Tutti i preset salvati
vengono mantenuti.
Ulteriori informazioni sul tema MIDI si trovano nel capitolo 5.1
“Collegamenti MIDI” e 7.1 “Imple-mentazione MIDI”.
3.6 Il menu I/O
In questo menu potete determinare le prime tre pagine delle congurazione
d’ingresso e di uscita. Sulla quarta pagina congurate la funzione Delay,
chepermette di ritardare i segnali di uscita. In questo modo si possono
compensare dierenze di tempi di percorrenza che sorgono ad esempio con
l’utilizzo di più torri di altoparlanti separate le une dalle altre da grandi distanze.
12 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Fig. 3.20: Il menu I/O (pagina 1)
Sulla prima pagina selezionate, con la datawheel grande, la sorgente d’ingresso
per il DEQ2496. Potete scegliere fra l’ingresso analogico MAIN IN, gli ingressi
digitali (DIGITAL XLR o DIGITAL OPT) e il generatore di rumore PINK NOISE
integrato. Con il parametro NOISE GAIN impostate il livello d’ingresso del
generatore di rumore (datawheel inferiore). L’intervallo dei valori va da -60a
0 dB. Sulla datawheel superiore determinate, sotto CLOCK, la velocità di
campionamento alla quale lavora l’apparecchio. Se avete selezionato l’ingresso
digitale, la frequenza di campiona mento non si può modicare, dal momento che
si adegua a quella del segnale d’ingresso. Se il generatore PINK NOISE è attivo,
vengono disattivati i moduli DEQ e DYN, ma non il LIMITER.
Fig. 3.21: Il menu I/O (pagina 2)
Sulla seconda pagina di menu potete determinare la sorgente di segnale
per l’uscita AUX e per le uscite digitali. Potete selezionare a scelta il segnale
d’ingresso non elaborato (MAIN IN o DIG. IN), il segnale elaborato a valle degli EQ
graci e parametrici (BEHIND GEQ/PEQ), il segnale elaborato a valle degli EQ e del
modulo dinamico (DYN), o il segnale elaborato a valle di tutti i moduli, cioè a valle
del modulo Stereo Imager (BEHIND WIDTH).
Con il tasto A scegliete fra il formato consumer (S/PDIF) e il formato digitale
professionale (AES/EBU). Con la datawheel superiore potete determinare
la risoluzione DITHER (OFF, 24 bit, 20 bit oppure 16 bit). La funzione NOISE
SHAPER, che può essere attivata per mezzo del tasto B, riduce il rumore generato
tramite il “Dithering” ad un intervallo che si percepisce meno chiaramente.
Se la SAMPLERATE (frequenza di campionamento) non corrisponde a
quella del DEQ2496, in questo campo appare l’indicazione UNLOCKED.
Inoltre le uscite del DEQ2496 vengono silenziate.
Fig. 3.22: Il menu I/O (pagina 3)
Sulla terza pagina determinate il segnale d’ingresso per lanalizzatore in tempo
reale (Real-Time Analyser). Qui potete scegliere fra MAIN IN (oppure DIG. IN),
MAIN OUT, AUX OUT/DIG. OUT (XLR e ottico) e l’ingresso RTA/MIC. Se avete
selezionato l’ingresso microfonico RTA, con il tasto A potete commutare la
sensibilità d’ingresso fra MIC e LINE. Con il tasto B potete attivare il phantom
power per lalimentazione di un microfono a condensatore (MIC +15 V), se la
sensibilità d’ingresso è posta su MIC.
Fig. 3.23: Il menu I/O (pagina 4)
Sulla quarta pagina dei menu I/O, l’ULTRA CURVE PRO DEQ2496 vi ore la
possibilità di ritardare, a scelta, il segnale di uscita MAIN oppure il segnale AUX.
Ciò ha senso se per es. gli altoparlanti collegati sono traslati luno rispetto allaltro
di una distanza spaziale e da ciò risultano delle dierenze di tempi di percorrenza
udibili e/o delle cancellazioni di fase.
Con il tasto A potete scegliere fra il lato stereo sinistro e il destro.
Indipendentemente dal modo STEREO LINK si possono sempre elaborare i due lati
stereo separatamente. Se tenete premuto il tasto piuttosto a lungo, le due pagine
si possono modicare contemporaneamente. Con il tasto B determinate se volete
elaborare il segnale di uscita MAIN oppure AUX. Se tenete questo tasto premuto,
le impostazioni di delay vengono resettate.
Con la datawheel superiore determinate in quale unità di misura devono
essere eettuate le impostazioni del display. Qui sono a vostra disposizione
i millisecondi (0 - 300 ms), i piedi (0 - 326,04 ft) oppure i metri (0 - 99,37).
Seavete scelto come unità i piedi oppure i metri, con la datawheel inferiore
potete impostare l’attuale temperatura ambientale in °Fahrenheit oppure
°Celsius(T E MP.), in modo da garantire un rapporto di delay ottimale. Ciò è
necessario in quanto la velocità del suono viene decisamente inuenzata dalla
temperatura ambientale. Ad una temperatura ambientale di 20 °C tale velocità
è di 343,6 m/s, mentre a temperature più alte sale anche la velocità del suono di
0,6m/s per ogni °C.
Con la datawheel grande regolate ora, a seconda del canale selezionato, il lato
stereo sinistro o quello destro del segnale di uscita (DELAY LEFT e DELAY RIGHT)
oppure entrambi contemporaneamente. Premendo su questo regolatore potete
selezionare fra una suddivisione grossolana e una ne.
Impiegando l’uscita AUX avete la possibilità di trasmettere
contemporaneamente il segnale ritardato e quello non ritardato.
Senza apparecchi ausiliari potete così installare una Delay Line
(vedi anche cap. 4.4).
3.7 Il menu BYPASS
Il menu BYPASS consiste di una pagina sulla quale si possono selezionare diverse
impostazioni BYPASS, per realizzare confronti sonori diretti.
Fig. 3.24: Il menu BYPASS
Nel modo DUAL MONO, tramite pressione sulla relativa datawheel, attivate
il Relais Bypass per il lato stereo sinistro (in alto: BYPASS LEFT) o per quello
destro (in basso: BYPASS RIGHT). In questo modo il relativo ingresso analogico
dell’apparecchio viene posto direttamente sulla relativa uscita analogica e si
evitano i moduli che provocano il ritardo. Nel modo STEREO LINK, con l’aiuto delle
datawheel superiore o inferiore, vengono disattivati contemporaneamente i
moduli dei due lati e si sente il segnale d’ingresso non elaborato (BYPASS ALL).
Se tenete premuto il tasto BYPASS, sia nel modo DUAL MONO
che nel modo STEREO LINK vengono attivati i relais di bypass di
entrambi i canali.
Ruotando la datawheel grande potete selezionare i singoli moduli e premendo
la stessa potete eliminarli dal percorso del segnale. Lo stesso vale anche
con l’azionamento del tasto B (BYPASS MODULE). Se tenete questo tasto
premuto piuttosto a lungo, tutte le impostazioni di BYPASS vengono annullate.
Premendoa lungo i relativi tasti dei moduli (GEQ, PEQ ecc.) è possibile attivare o
disattivare il bypass per i singoli moduli.
Ricordatevi che nel modo DUAL MONO la funzione WIDTH
(Stereo Imager) non può essere attivata e che perciò tale funzione
non può essere visualizzata nel menu BYPASS.
13 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
3.8 Il menu RTA (Real Time Analizer)
L’ULTRACURVE PRO DEQ2496 dispone di un analizzatore in tempo reale FFT per la
rappresentazione graca di tutti gli intervalli di frequenza (61 bande). Inoltre in
questo menu trovate una funzione AUTO EQ (AEQ) per la correzione automatica
dello spettro di frequenza (vedi cap. 3.8.1).
Fig. 3.25: Il menu RTA (pagina 1)
Sulla prima pagina selezionate, con il tasto A, il segnale d’ingresso per
l’analizzatore. Queste impostazioni corrispondono a quelle che si possono
anche eettuare nel menu I/O a pagina 3. Potete scegliere fra MAIN IN o DIG IN
(L+RIN), MAIN OUT (L + R OUT), AUX. OUT/DIG. OUT (L + R DIGOUT) eRTAIN
(MIC/LINE). Tale selezione viene eettuata con il tasto A. Premendo a lungo sul
tasto determinate se deve essere visualizzato dall’analizzatore solo il segnale
d’ingresso sinistro, solo quello destro o quello complessivo (ciò non vale a
RTAINselezionato).
Nell’impostazione RTA MIC/LINE IN viene visualizzato il segnale sull’ingresso
RTA/MIC (vedi cap. 3.11).
Con il parametro MAX. potete selezionare, a seconda dell’altezza del livello del
segnale, un intervallo dell’intero spettro di livello che volete venga visualizzato
(datawheel superiore). Il valore in dB impostato (da 0 a -60 dB) descrive qui il
limite superiore della rappresentazione. Con una pressione sul regolatore attivate
la funzione AUTO, dove il valore MAX si imposta ora automaticamente sul livello
nale solo in dipendenza del livello di volume del segnale. Con il parametro
RANGE, tramite la datawheel inferiore, potete scegliere uno fra quattro livelli
della portata dinamica da visualizzare (15, 30, 60 oppure 90 dB). Partendo dal
valore MAX selezionato viene quindi rappresentato verso il basso un intervallo
dinamico corrispondentemente grosso.
Con i parametri LEVEL oppure PEAKH potete selezionare, tramite la datawheel
grande, ogni banda singola di frequenza delle 61 disponibili, dopodiché lattuale
livello di volume (LEVEL) oppure il valore PEAK viene visualizzato al di sopra
della frequenza impostata. Le frecce a cursore ad di sopra o al di sotto della
rappresentazione mostrano l’intervallo di frequenza attualmente impostato.
Il livello di volume del segnale complessivo viene rappresentato sul misuratore
LEVEL a sinistra vicino all’indicazione RTA.
Fig. 3.26: Il menu RTA (pagina 2)
Sulla seconda pagina del menu RTA potete impostare con il tasto A (RATE) uno di
quattro livelli del tempo di ritorno (FAST, MID, SLOW e AVRG). Nell’impostazione
FAST, MID oppure SLOW, l’RTA del DEQ2496 lavora con i rilevatori di picco.
Nell’impostazione AVRG vengono invece calcolati i valori medi dei livelli del
segnale. Il modo di lavoro dell’analizzatore ha perciò un eetto molto lento.
Sotto PEAK potete stabilire, tramite il tasto B, uno di cinque livelli per la
velocità di decadimento dell’indicazione dei picchi di livello (FAST, MID, SLOW,
HOLD e OFF). Nell’impostazione HOLD vengono tenuti ssi i valori massimi
delle bande di frequenza. Se ora il tasto B viene tenuto premuto per circa un
secondo, ipicchi di segnale precedentemente “congelati” vengono resettati e si
possononuovamente rilevare.
Se avete selezionato l’impostazione HOLD sotto a PEAK,
la denominazione del parametro LEVEL diventa PEAKH.
Fig. 3.27: Il menu RTA (pagina 3)
Se desiderate una rappresentazione maggiore dell’indicazione RTA, passatea
pagina 3, dove viene visualizzato solo l’analizzatore, occupando l’intero
display. Tutte le altre funzioni di pagina 2 (RATE, PEAK ecc.) si possono però
continuareadelaborare.
3.9 La funzione AUTO EQ (AEQ)
All’interno del menu RTA (pagina 1) è presente una funzione AUTO EQ che
permette una misurazione e una correzione di frequenza automatiche.
Questomodulo è suddiviso in altre tre pagine. Ricordatevi che se volete usare
la funzione AEQ, dovete collegare un microfono di misura all’ingresso RTA/MIC
(vedicap. 3.11).
Fig. 3.28: Il menu AEQ (pagina 1)
La pagina 1 corrisponde, per quanto riguarda la rappresentazione e le funzioni,
al menu GEQ (vedi cap. 3.2.1). Qui determinate in modo manuale la curva di
destinazione secondo la quale deve essere eettuata la correzione automatica
dello spettro di frequenza sul corrispondente segnale d’ingresso o di uscita.
Nonappena avete determinato la curva desiderata, passate alla seconda pagina
del menu AEQ.
All’attivazione del menu AEQ vengono assunte come curva di
destinazione le impostazioni GEQ attuali.
Premendo la datawheel grande è possibile escludere delle singole bande di
frequenza dal modo AEQ. Queste non vengono poi prese in considerazione nella
correzione automatica dello spettro di frequenza. È ragionevole escludere dal
procedimento dell’AUTO EQ l’intervallo delle frequenze basse (no a circa 100Hz),
perché in questo intervallo si possono vericare delle imprecisioni nel calcolo
dello spetto di frequenza e perciò non si avrebbe un risultato soddisfacente.
Fig. 3.29: Il menu AEQ (pagina 2)
Su questa pagina viene visualizzato, come nel menu RTA, il segnale da elaborare.
Con il parametro MAX. potete selezionare anche qui, a seconda dellaltezza del
livello del segnale, un intervallo dell’intero spettro di livello che volete venga
visualizzato (datawheel superiore). Il valore RANG di questa visualizzazione è
ssato a 30 dB. Con una pressione sulla datawheel superiore attivate la funzione
AUTO, dopodiché viene impostata automaticamente la sezione visualizzata
solo in base al livello del segnale. Con il parametro NOISE GAIN (da -60 a -10)
impostate l’entità del livello di rumore. Con AUTO EQ (datawheel inferiore)
determinate la velocità alla quale devono essere eettuate le misure dell’EQ e
in base alla quale vengono calcolate le impostazioni dell’EQ. Potete scegliere fra
FAST, MID e SLOW.
14 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Con il tasto B potete attivare la funzione di correzione spaziale (ROOM CORR.).
Questa provoca un’attenuazione degli alti e un’esaltazione dei bassi del segnale
tramite l’inclinazione della curva di destinazione di 1 dB/ottava.
Quando azionate il tasto A (START AUTO EQ), inizia il procedimento di misura e
il calcolo delle impostazioni AEQ. Dalle seguenti indicazioni potete ricavare che
adesso viene dapprima misurato il livello dei rumori ambientali e quindi quello
del segnale in ingresso. In questo modo l’ULTRACURVE PRO corregge ora i valori
dell’EQ. Con STOP AUTO EQ potete interrompere loperazione.
Fig. 3.30: Il menu AEQ (pagina 3)
La pagina 3 del menu contiene di nuovo la rappresentazione dell’EQ graco con
le impostazioni eettuate a pagina 1. Con START AUTO EQ potete avviare anche
qui il procedimento di misurazione. Qui si può modicare anche il parametro
NOISE GAIN (datawheel grande). Su questa pagina trovate inoltre due ulteriori
parametri. Sotto MAX si possono impostare le dierenze massime di due ltri
connanti da 0 a +15 dB (datawheel superiore). Con il parametro MAX. SPAN,
tramite la datwheel inferiore, viene impostata la distanza massima in dB che può
esservi fra la curva di destinazione e la curva reale (da 0 a 30 dB). Se si supera
questo valore, il relativo intervallo non viene elaborato. Se azionate il tasto B
(DONE), il procedimento viene concluso e viene mantenuta la curva impostata.
Premendo il tasto RTA il procedimento viene interrotto. Ricordatevi che l’AUTO EQ
non termina automaticamente il procedimento di misura.
Non appena uscite dalla prima pagina del menu AEQ, non vi è più
possibile ritornare indietro. A questo scopo dovete innanzitutto
uscire dal menu e poi richiamarlo.
3.10 Il menu MEMORY
Il menu MEMORY vi permette di memorizzare e richiamare dei preset completi
(pagina 1) oppure di caricare e di memorizzare singoli moduli di un determinato
preset (pagina 2). I moduli attivi nel preset vengono contrassegnati con le
corrispondenti lettere (G = GEQ, P = PEQ, D = DEQ, W = WIDTH, Y = DYN). Se le
impostazioni I/O memorizzate dieriscono da quelle attuali, accanto alla lettera
corrispondente al relativo modulo, appare la lettera I (=I/O).
Fig. 3.31: Il menu MEMORY (pagina 1)
Sulla prima pagina di questo menu si possono memorizzare e richiamare dei
preset completi. Se volete memorizzare un preset modicato, potete selezionare
con la datawheel grande una posizione di memoria della tabella rappresentata
(massimo 64 posizioni per l’utente).
Preset 0 (INITIAL DATA) è un’impostazione neutra che non si può
sovrascrivere (READONLY).
Potete selezionare una posizione vuota (EMPTY) oppure sovrascrivere un preset
esistente, ammesso che questo non sia bloccato (PROTEC ON). Quando avete
selezionato una posizione di memoria, premete il tasto A (STORE PRESET).
Se sovrascrivete un preset esistente, dopo l’attivazione del tasto A vi
viene richiesto se si vogliono sovrascrivere i dati esistenti (OVERWRITE
DATA?). Con il tasto A potete interrompere il procedimento (CANCEL),
mentre con il tasto B (oppure premendo la datawheel grande) potete
confermarlo (OK).
Se avete azionato STORE PRESET, appare un successivo menu, nel quale potete
assegnare al preset una denominazione di massimo 16 caratteri. Con la
datawheel grande (girando) e con la datawheel superiore (girando e premendo)
potete selezionare i caratteri desiderati in direzione orizzontale e verticale.
Premendo la datawheel centrale potete selezionare il carattere, dopo di che
il cursore nel campo d’immissione inferiore salta nella successiva posizione.
Girando la datawheel inferiore potete qui selezionare le singole posizioni, mentre
premendola potete cancellare dei singoli caratteri. Se tenete premuta questa
rotella per circa un secondo, vengono cancellati tutti i caratteri. Con il tasto PAGE,
determinate se nell’assegnazione del nome devono essere sovrascritti i caratteri
selezionati (OVR) oppure se i caratteri devono essere inseriti (INS). Con i tasti A e B
potete confermare il procedimento (OK) oppure interromperlo (CANCEL).
Per richiamare un preset esistente, selezionatelo come prima spiegato con la
datawheel grande e confermate il richiamo premendo la datawheel e il tasto B
(RECALL PRESET). Appare quindi un richiesta di conferma, se si vuole eseguire il
procedimento, dal momento che le impostazioni dellattuale preset selezionato,
se non sono state memorizzate, vanno perse (RECALL ALL DATA?). Con i tasti A
e B potete confermare il procedimento (OK) oppure interromperlo (CANCEL).
Premendo sulla datawheel grande potete anche continuare il procedimento.
Ilpreset desiderato viene quindi caricato.
Non appena le impostazioni di un preset selezionato nel menu MEMORY
differiscono dalle impostazioni attuali, si accende il LED MEMORY.
I preset che si trovano nel modo STEREO LINK vengono contrassegnati
nella tabella dei preset con un carattere stereo (oo ).
Premendo piuttosto a lungo sulla datawheel inferiore, il preset selezionato
si può bloccare o rilasciare (PROTEC ON/OFF), per evitare di sovrascriverlo
accidentalmente. Il corrispondente preset che è stato bloccato viene
contrassegnato sul display con un lucchetto.
Fig. 3.32: Il menu MEMORY (pagina 2)
Per caricare i singoli moduli di un preset esistente, passate con il tasto PAGE sulla
seconda pagina del menu MEMORY. Qui potete selezionare, come a pagina 1,
unpreset dal quale desiderate caricare un modulo. Girando la datawheel inferiore
determinate il modulo che desiderate impostare (GEQ, PEQ, DEQ, WIDTH, DYN e
I/O). Inne potete caricare il modulo premendo la datawheel grande oppure il
tasto B (RECALL MODULE). Anche qui appare una richiesta di conferma.
Inoltre con la funzione STORE MODULE (tasto A) potete memorizzare dei moduli
singoli in un preset esistente.
Eccezione:
I moduli DUAL MONO non possono essere memorizzati in un preset STEREO.
3.11 Il menu METER
Con i tasti METER al di sotto delle indicazioni a 2 LED da 7 segmenti, raggiungete
il menu METER. Questo consiste di tre pagine e vi permette di mantenere in ogni
momento sotto controllo il livello d’ingresso e di uscita del DEQ2496.
Fig. 3.33: Il menu METER (pagina 1)
15 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Con la pagina 1 del menu METER vengono visualizzati i livelli della pagina stereo
destra e di quella sinistra. Con il tasto A (SOURCE) determinate se il segnale
che si trova in ingresso, in uscita oppure sull’uscita digitale o AUX deve essere
visualizzato. Le due barre mediane del display rappresentano il livello medio
dei relativi segnali nella caratteristica dei misuratori VU. Ciò signica che le
indicazioni reagiscono al livello del segnale con una certa inerzia. In questo modo
non vengono visualizzati picchi di livello molto brevi che si trovano al di sopra
della media (RMS).
Le due indicazioni esterne sono misuratori di picco che rappresentano il livello del
segnale, compresi tutti i picchi, e che indicano perciò sempre un livello superiore
dei misuratori VU. A destra delle indicazioni vengono visualizzati i picchi di
livello di tutte le indicazioni di livello con la funzione di mantenimento dei picchi
(PEAK). Per resettare i valori PEAK e rilevarli nuovamente, premere il tasto B
(CLEAR PEAK).
Se il segnale d’ingresso o di uscita satura, sotto a PEAK appare,
sul corrispondente misuratore di livello, l’indicazione “CLIP”. In questo
caso occorre diminuire il livello d’ingresso o di uscita.
Fig. 3.34: Il menu METER (pagina 2)
Sulla pagina 2 del menu trovate il misuratore SPL (Sound Pressure Level), con il
cui aiuto, unitamente ad un microfono di misura (per es. BEHRINGER ECM8000),
potete eettuare una misurazione del volume. Qui trovate anche l’indicazione
Peak Hold per la rappresentazione del livello massimo e con il tasto B potete
resettare anche qui il valore PEAK, in modo da poterlo nuovamente rilevare
(CLEAR PEAK).
Fate attenzione alla corretta impostazione della sensibilità del
microfono (vedi cap. 3.11). Consigliamo l’impiego del microfono
di misura BEHRINGER ECM8000 con una sensibilità d’ingresso di
-37 dBV/Pa.
Con il tasto A (WEIGHT) potete eettuare le diverse ponderazioni in dB con le
quali può essere calcolato il livello del segnale (dB (A), dB (C) oppure OFF).
Fig. 3.35: Il menu METER (pagina 3)
La terza pagina del menu METER contiene una rappresentazione virtuale di un
vero misuratore VU, come si conosce dai processori o dai mixer analogici.
3.12 L’ingresso RTA/MIC
Tramite questo ingresso potete addurre all’RTA oppure all’SPL meter un
segnale microfonico oppure line separati dall’ingresso principale. Eettuate le
impostazioni necessarie alla pagina 1 del menu UTILITY.
3.12.1 Connessione di un microfono di misura
Per il parametro RTA/MIC INPUT selezionate come sensibilità d’ingresso
MICLEVEL. Se usate un microfono a condensatore attivate addizionalmente
il phantom power (MIC-LEVEL +15 V). Sotto il parametro RTA/MIC MIC-LEVEL
impostate la sensibilità del microfono collegato. Se si utilizza il BEHRINGER
ECM8000 tale valore è pari a -37 dBV/Pa.
3.12.2 Connessione di un segnale line
Per il parametro RTA/MIC INPUT selezionate come sensibilità d’ingresso LINE
LEVEL. Sotto il parametro RTA/MIC LINE-LEVEL impostate la sensibilità d’ingresso
desiderata. Il valore qui impostato corrisponde a 0 dBFS oppure a 120 dB SPL.
4. Applicazioni
La concezione universale del BEHRINGER ULTRACURVE PRO con le sue
svariate possibilità di elaborazione audio vi apre un’ampia gamma di campi
d’applicazione. Ve ne presenteremo solo alcuni, con le relative impostazioni
tipiche dell’apparecchio, a titolo di esempio.
4.1 Equalizzatore di somma nel
funzionamentodal vivo
Questo campo d’impiego è quello in cui l’ULTRACURVE PRO viene usato
piùfrequentemente.
XENYX 2222FX
Stereo output L + R
ULTRACURVE PRO DEQ2496
Inputs L + R
Outputs L + R
EP2000
Left Right
B1520 PRO B1520 PRO
Fig. 4.1: L’ULTRACURVE PRO come equalizzatore addizionale
Per ottenere dei risultati ottimali devono essere osservate le seguenti indicazioni.
Prima di cominciare con la correzione dello spettro di frequenza dell’impianto,
si è rivelato utile nella pratica, introdurre precedentemente nell’impianto la
musica e il programma parlato “non corretti. Se si presentano distorsioni sono
innanzitutto queste saturazioni che si devono eliminare all’interno dell’impianto.
È anche molto importante la collocazione degli altoparlanti. Nessun equalizzatore
è in grado di migliorare in modo fondamentale un suono “sbiadito” a causa
delle riessioni di pareti e sotti. Molto spesso si possono però ottenere drastici
miglioramenti modicando la posizione e l’orientamento degli altoparlanti.
Nel caso di un impianto attivo multivia devono anche essere eettuate
inizialmente le correzioni di tempo di percorrenza e di fase (il nostro multiplexer
digitale ULTRADRIVE PRO DCX2496 ore tutte le funzioni in tal caso necessarie).
Solo adesso arriva il turno del DEQ2496. La procedura di misura-zione automatica
(funzione AEQ) permette di raggiungere velo-cemente un’impostazione di
base utile. Controllate che il microfono di misura sia in una posizione corretta.
16 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Ilmicrofono deve essere sempre posto direttamente nel campo di sonorizzazione
dell’impianto e non deve essere disturbato da particolari condizioni acustiche.
Una posizione dietro a tende, ad una distanza inferiore ad un metro da pareti
laterali e posteriori o su un balcone aperto non è ottimale, dal momento che il
risultato della misura viene falsato. I rumori di fondo devono essere di almeno
12 dB inferiori al livello di misura, dal momento che non può altrimenti avvenire
alcuna misurazione adabile.
Dopo la misurazione automatica con la funzione AEQ avete un’impostazione di
base, partendo dalla quale potete eettuare la compensazione ne manuale.
Per questa vale:
Non per ogni scopo d’impiego è ideale una curva di trasmissione lineare.
Nelcaso delle trasmissioni del parlato il punto più importante è la comprensione.
Nell’intervallo dei bassi la curva di trasmissione dovrebbe perciò decrescere
rapidamente, dal momento che al di sotto dell’intervallo dei toni vocali principali
si possono solo più trasmettere dei disturbi (suono a propagazione mista).
Frequenze estremamente basse ed estremamente alte vengono generalmente
trasmesse molto attenuate. Non ha senso voler costringere in una piccola cassa
per canto uno spettro di frequenze no al di sotto dei 50 Hz, il cui risultato
sarebbe, oltrea maggior consumo di energia, riparazioni di altoparlanti
estremamente care.
Per tutte le impostazioni tenete conto dei limiti fisici del vostro sistema.
Se il tempo lo permettere, si possono tranquillamente eettuare parecchie
misure con diverse posizioni del microfono di misura.
XENYX 2222FX
ULTRACURVE PRO DEQ2496
B1520 PRO
Stage
Position 1
B1520 PRO
Position 3
Position 5 Position 6
Position 2
Position 4
Fig. 4.2: Posizionamento del microfono di misura
Le posizione 1 e 3 si trovano a circa un metro davanti agli altoparlanti in
direzione assiale, ad altezza media fra i sistemi dei toni medi e degli alti.
Talimisure servono per il controllo del funzionamento del sistema di altoparlanti.
Laposizione 2 si trova circa 2 metri davanti al centro del palco. La misura
dovrebbe avere per l’intervallo al di sopra dei 250 Hz lo stesso risultato che nella
posizione 1 e 3. Al di sotto dei 250 Hz dovrebbe prodursi da parte della somma
nell’intervallo dei bassi, un innalzamenti di livello di circa 3 dB.
La posizione 4 è direttamente davanti alla console di missaggio PA.
Lamisurazione dovrebbe presentare in questo caso la stessa curva della
posizione2, naturalmente con livello inferiore a causa della distanza maggiore.
Le posizioni 5 e 6 si trovano di nuovo esattamente sull’asse del sistema
di altoparlanti, questa volta però circa un metro prima della supercie di
limitazione dello spazio posteriore. Tali misurazioni sveleranno eventuali
problemi di riessioni o di onde stazionarie.
Le curve di equalizzatore risultanti si devono memorizzare volta per volta e
dopo confrontare. Una forte deviazione fra le impostazioni registrate indica
errori di fase nell’impianto o problemi nell’acustica spaziale. Se riuscite in alcun
modo a risolvere tali problemi, vi rimane l’unica possibilità di trovare il miglior
compromesso possibile. Il confronto delle curve di equalizzazione memorizzate
dà valide informazioni al proposito.
Quando avete impostato il sistema nel modo più preciso possibile sulla curva di
trasmissione desiderata, passate in rassegna la zona di ascolto, in modo da farvi
un’idea dell’impressione sonora da tutte le posizioni. Non dimenticate di fare
delle pause durante il test di ascolto e di trasmettere diversi programmi musicali
e parlati in modo da ricevere una sensazione anche spaziale del comportamento
di trasmissione dell’impianto.
Per buone impostazioni di equalizzazione sono necessari molto tempo e
pazienza! Se per ottenere uno spettro di frequenza decente sono necessarie delle
impostazioni estreme dell’equalizzatore, questo è un campanello di allarme che
indica un grave errore nell’impianto di sonorizzazione o nellacustica spaziale.
Un equalizzatore non può risolvere dei problemi di cattivi impianti sonori,
ma è uno strumento sonoro estremamente utile ed ecace nel campo della
regolazione musicale ne. Nel campo della regolazione ne si riescono spesso ad
ottenere miglioramenti stupefacenti per ciò che riguarda la trasparenza acustica
e la qualità sonora complessiva di un impianto.
4.2 L’impiego dell’ULTRACURVE PRO in studio
In studio risultano innumerevoli possibilità di applicazione per il DEQ2496.
Nonsono posti limiti alla fantasia. Qui di seguito solo alcuni esempi di applicazione.
Come equalizzatore per gli altoparlanti monitor: oltre all’usuale soppressione
graca di distorsioni (GEQ) si possono impiegare in modo molto ecace i ltri
parametrici (PEQ) per la soppressione di risonanze spaziali a banda stretta.
Addizionalmente il DEQ2496 si può impiegare come convertitore A/D e D/A per la
conversione di segnali digitali e analogici.
Come equalizzatore per la masterizzazione: tramite la funzione Stereo Couple
avete bisogno di eettuare solo una volta le impostazioni sullequalizzatore
graco. Anche qui si possono impiegare i ltri parametrici ausiliari in modo molto
ecace e ben dosato. Tramite gli ingressi e le uscite AES/EBU (opzionali) potete
eettuare un’elaborazione sonora senza dover abbandonare il livello digitale.
Per l’elaborazione sonora generale: la possibilità di commutare i programmi
tramite MIDI e di modicare tutte le impostazioni tramite MIDI Controller,
rendono particolarmente essibile l’ULTRACURVE PRO in unione con un
programma di sequenziazione MIDI. In questo modo potete modicare le
impostazioni, che rimangono sempre riproducibili, durante un mixdown.
17 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
5. Connettori
5.1 Connettori MIDI
Il DEQ2496 possiede un’interfaccia MIDI integrata che permette la trasmissione e
la ricezione di dati MIDI. In questo modo l’apparecchio si può integrare in modo
ottimale negli studi di registrazione e si può comandare tramite il sequenziatore
del vostro computer.
I connettori MIDI sul lato posteriore dell‘apparecchio sono dotati della presa DIN
a 5 poli conforme alle norme internazionali. Per il collegamento dell’ULTRACURVE
PRO con altri apparecchi MIDI avete bisogno di un cavo MIDI.
MIDI IN: questo ingresso serve per la ricezione dei dati di comando MIDI. Il canale
di ricezione viene impostato nel menu UTIL.
MIDI THRU: alla presa MIDI THRU si può prelevare il segnale MIDI ricevuto non
modicato. Si possono così collegare a catena più ULTRACURVE PRO.
MIDI OUT: tramite MIDI OUT possono essere trasmessi dei dati ad un computer
o ad altri apparecchi ULTRACURVEPRO connessi. Vengono trasmessi dati di
programma, nonché informazioni di stato per l’elaborazione del segnale.
5.2 Connettori analogici
Il BEHRINGER ULTRACURVE PRO DEQ2496 dispone nella versione standard di
ingressi ed uscite bilanciati elettronicamente. Il concetto di circuito presenta
una soppressione automatica dei ronzii per i segnali bilanciati e permette
un funzionamento senza problemi anche a livello molto alto. Vengonoper
es. soppressi ecacemente dei ronzii di rete provenienti dall’esterno.
Laservofunzione, che lavora anche automaticamente, riconosce la connessione
di prese sbilanciate ed imposta internamente il livello nominale, in modo che
non si presenti nessuna dierenza di livello fra segnale di ingresso e di uscita
(correzione di 6 dB).
L’installazione e l’uso dell’apparecchio devono assolutamente essere
eseguiti solo da personale qualificato. Durante e dopo l’installazione
bisogna sempre prestare attenzione ad una messa a terra sufficiente
della persona (delle persone) che lo maneggiano, dal momento
che altrimenti le caratteristiche di funzionamento possono essere
compromesse per esempio a causa di scariche elettrostatiche.
output
For unbalanced use, pin 1 and pin 3
have to be bridged
1 = ground/shield
2 = hot (+ve)
3 = cold (-ve)
input
12
3
1
2
3
Balanced use with XLR connectors
Fig. 5.1: Connettori XLR
strain relief clamp
sleeve
tip
sleeve
(ground/shield)
Unbalanced ¼" TS connector
tip
(signal)
Fig. 5.2: Presa jack mono 6,3 mm
strain relief clamp
sleeve
ring
tip
sleeve
ground/shield
For connection of balanced and unbalanced plugs,
ring and sleeve have to be bridged at the stereo plug.
Balanced ¼" TRS connector
ring
cold (-ve)
tip
hot (+ve)
Fig. 5.3: Presa jack stereo 6,3 mm
5.3 Connettori digitali (AES/EBU e S/PDIF)
L’interfaccia AES/EBU, il cui nome è dovuto alla cooperazione della Audio
Engineering Society e della European Broadcasting Union, viene impiegata
prevalentemente nell’ambiente degli studi professionali e degli studi di
radioemittenti per la trasmissione di segnali digitali anche su grosse distanze.
La connessione avviene tramite un cavo XLR bilanciato con un’impedenza
caratteristica di 110 Ohm. La lunghezza del cavo può arrivare a 100m.
Conmodiche minime sono possibili persino cavi dalla lunghezza di 1 km
(nonrari nell’ambiente della radiodiusione e della televisione).
L’interfaccia corrisponde al formato AES3, che permette la trasmissione a due
canali di segnali con una risoluzione no a 24 bit. Il segnale si temporizza e si
sincronizza da solo (importante per la connessione di più apparecchi digitali).
Unaconnessione word clock opzionale fra DEQ2496 e i dispositivi AES/EBU
connessi non è perciò necessaria. La velocità di campionamento non è ssata e
può essere selezionata liberamente. Valori tipici sono 44,1 kHz, 48 kHz. 88,2kHz
e 96 kHz. L’interfaccia AES/EBU è ampliamente compatibile con le interfacce
molto comuni S/PDIF. La connessione si può creare tramite un adattatore.
NellaULTRACURVE PRO il formato è commutabile su S/PDIF.
Addizionalmente sono a disposizione ingressi e uscite digitali tramite
connettoriottici.
18 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
5.4 Connessione WORDCLOCK
Se in un sistema di registrazione digitale vengono collegati diversi apparecchi per
es. con un mixer digitale, tutti gli apparecchi digitali devono essere sincronizzati
fra di loro per mezzo di un segnale di word clock unitario. A questo scopo il
DEQ2496 possiede un ingresso di word clock, attraverso il quale può essere
controllato per mezzo del segnale di word clock di un apparecchio esterno.
Quivengono supportate le velocità di campionamento di 44,1 kHz, 48 kHz,
88,2 kHz e 96 kHz. Questo ingresso di word clock può essere solo attivato con
l’impiego degli ingressi analogici.
6. Software Operativo
Il software operativo dell’ULTRACURVE PRO DEQ2496 è in continuo sviluppo per
migliorare ulteriormente le sue capacità e adattarne l’impiego alle necessita.
Perciò vi preghiamo di comunicarci i vostri desideri e suggerimenti. Faremo di
tutto per tenere conto delle vostre proposte di miglioramento nella prossima
versione software. Le informazioni sulle nuove versioni software si possono
ricevere sulla stampa specializzata in materia, presso il vostro rivenditore
specializzato, al nostro sito web, behringer.com, oppure direttamente presso la
BEHRINGER (Tel. +492154 92064166).
L’attuale versione software del vostro ULTRACURVE PRO DEQ2496 viene
visualizzata in alto a destra della pagina 1 del menu UTILITY.
7. Speciche
Ingressi Analogici
Tipo bilanciati elettronicamente
Connettore XLR
Impedenza 22 kΩ a 1 kHz
Max. livello d’ingresso +12 oppure +22 dBu commutabile
CMRR tipicamente 40 dB
Uscite Analogiche (Main)
Tipo servobilanciate
Connettore XLR
Impedenza 100 kΩ a 1 kHz
Max. livello d’uscita +12 oppure +22 dBu commutabile
Uscite Analogiche (Aux)
Tipo servobilanciate
Connettore jack stereo da 6,3 mm
Impedenza 100 Ω a 1 kHz
Max. livello d’uscita +12 dBu
Dati di Sistema
Risposta in frequenza da 10 Hz a 35 kHz (-1 dB)
frequenza campionamento a 96 kHz.
Rapporto S/N > 113 dB main input/output
> 107 dB Auxiliary Output
THD 0,007 % tip. a +4 dBu,
1 kHz, amplicazione 1
Diafonia < -92 dB/-95 dB
Bypass
Tipo relais, hard bypass per caduta corr.
Ingresso Microfono di Misura
Tipo ingresso bilanciato elettronicam.
Impedenza d’ingresso 2 kΩ
Max. livello d’ingresso (LINE) variabile da -14 dBu a +22 dBu
Max. livello d’ingresso (MIC) variabile da -42 dBV/Pa a -6dBV/Pa
Phantom power +15 V, commutabile
Ingresso Digitale 1
Tipo XLR, bilanciate con trasformatore
Standard AES/EBU o S/PDIF
Impedenza d’ingresso 110 Ω
Livello d’ingresso nominale da 0,2 a 5 V peak-to-peak
19 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Ingresso Digitale 2
Tipo TOSLINK ottico
Standard AES/EBU o S/PDIF
Uscita Digitale 1
Tipo XLR, bilanciata con trasformatore
Standard AES/EBU o S/PDIF
Impedenza 110 Ω
Livello di uscita 3,5 V peak-to-peak
Uscita Digitale 2
Tipo TOSLINK ottico
Standard AES/EBU o S/PDIF
Ingresso di Sincronizzazione
Tipo BNC
Standard word clock (1 x Sample Rate)
Impedenza d’ingresso 50 kΩ
Livello nominale da 2 a 6 V peak-to-peak
Interfaccia MIDI
Tipo prese DIN a 5 poli In/Out/Thru
Implementazione vedi tabella d’implementazione MIDI
Elaborazione Digitale
Convertitori Sigma-Delta a 24 bit, oversampling di
64/128 volte (AKM®)
Velocità campionamento 44,1 kHz/ 48 kHz/ 88,2 kHz/ 96 kHz
Equalizzatore Graco (GEQ)
Tipo equalizzatore digitale, banda di 1/3
Intervallo di frequenze da 20 Hz a 20 kHz in banda di un terzo
su frequenze ISO normalizzate
Larghezza di banda 1/3 di ottava
Intervallo di regolazione da +15 a -15 dB
Equalizzatore Parametrico (PEQ)
Tipo max. 10 ltri totalmente parametrici
per ogni canale
Intervallo di frequenze da 20 Hz a 20 kHz
Larghezza di banda da 1/10 a 10 ottave, ltro Shelving
(da 6 e 12 dB)
Intervallo di regolazione da +15 a -15 dB
Equalizzatore Dinamico (DEQ)
Tipo max. 10 ltri totalmente parametrici
per ogni canale
Intervallo di frequenze da 20 Hz a 20 kHz
Larghezza di banda da 1/10 a 10 ottave, ltro Shelving
(da 6 e 12 dB)
Intervallo di regolazione da +15 a -15 dB
Soglia variabile (da 0 a -60 dB)
Attack da 0 a 200 msec.
Release da 20 a 4000 msec.
Rapporto da 1:2 a 1:100
Feedback Destroyer (FBD)
Tipo analisi digitale del segnale il
riconoscimentodi feedback
Filtri max. 10 ltri notch digitali per canale,
ascelta programmabili in modo sso
o comesistema automatico per la
soppressione di feedback
Intervallo di frequenze da 20 Hz a 20 kHz
Larghezza di banda da 1/10 a 1/60 di ottava
Intervallo di regolazione da 0 a -60 dB
Delay Digitale
Tipo ritardo digitale stereo
Massimo tempo di ritardo 300 msec, impostazione indipendente
perogni canale
Risoluzione minima 0,02 ms
Unità di ritardo secondi, metri o piedi
Misuratori di Livello
Tipo display digitale di modulazione con
rappresentazione graca di valori sia di
picco che RMS e misuratori VU analogici
virtuali
Misuratori SPL
ponderazione dB (A), dB (C) oppure OFF
Calibrazione microfoni da -42 dBV/Pa a -6 dBV/Pa
Dinamici
Tipo espansore o compressore con IGC
digitale (Interactive Gain Control)
soglia variabile (da 0 a -60 dB)
Attack da 0 a 200 msec.
Release da 20 a 4000 msec.
Rapporto da 1:1,1 a 1:100
20 ULTRACURVE PRO DEQ2496 Istruzioni per l’uso
Limitatore
Tipo Limitatore di picco (zero attack)
Hold da 0 a 1000 msec.
soglia variabile (da 0 a -24 dB)
Release da 20 a 4000 msec.
Analizzatore in Tempo Reale
Tipo analizzatore FFT digitale a 61 bande
Intervallo di frequenze da 20 Hz a 20 kHz in 61 bande su
frequenze ISO normalizzate
Rilevatori picco e media
Generatore di rumore rumore rosa, livello da 0 a -60 dB
Display
Tipo Liquid Cristal Display, 320 x 80 dot
Retroilluminazione LED, arancione
Contrasto impostabile
Possibilità di Memorizzazione
Preset 64 posizioni di memoria con nome a
16caratteri, moduli singoli richiamabili
ememorizzabili
Alimentazione
Tensione di rete da 85 a 250 V~, 50/60 Hz
Consumo tip. 10 W
Fusibile T 1 A H
Collegamento in rete Collegamento standard IEC
Dimensioni / Peso
Dimensioni (A x L x P): 44,5 x 482,6 x 215 mm
(1,75 x 19 x 8,5")
Peso circa 2,24 kg (4,9 lbs)
Peso di trasporto circa 3,09 kg (6,8 lbs)
La ditta BEHRINGER è costantemente impegnata a garantire il più alto standard qualitativo. Le modifiche
necessarie verranno prese senza preavviso. Specifiche e aspetto dell’apparecchio possono pertanto discostarsi
dai dati forniti o dalle illustrazioni.
7.1 MIDI-Implementation
Funzione Trasmissione Ricezione Note
Midi Channel 1 ... 16 1 ... 16
Mode N N
Note Number N N
Velocity N N
After Touch N N
Pitch Bender N N
Control Change
1-31 Y (Range: 0-61) Y (Range: 0-61) GEQ a sinistra (20 Hz ... 20 kHz)
33-63 Y (Range: 0-61) Y (Range: 0-61) GEQ a destra (20 Hz ... 20 kHz)
Program Change Y (Range: 0-64) Y (Range: 0-64) Presets (1-64) a Initial Data (0)
System Exclusive Y Y vedi documentazione SysEx*
System Common N N
System Real Time N N
*Download sotto behringer.com
  • Page 1 1
  • Page 2 2
  • Page 3 3
  • Page 4 4
  • Page 5 5
  • Page 6 6
  • Page 7 7
  • Page 8 8
  • Page 9 9
  • Page 10 10
  • Page 11 11
  • Page 12 12
  • Page 13 13
  • Page 14 14
  • Page 15 15
  • Page 16 16
  • Page 17 17
  • Page 18 18
  • Page 19 19
  • Page 20 20
  • Page 21 21

Behringer DEQ2496 Manuale del proprietario

Categoria
Mixer audio
Tipo
Manuale del proprietario