Ozone Buzz Z3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
YOUR WING IS HERE
CONTENUTO
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Manuale Pilota (Ita)
Schema Linee
Elevatori/Lunghezze
Specifiche Tecniche
Version 1.1 May 2013
3
ITALIANO
G
razie per aver scelto di volare con un Ozone.
Come team d’appassionati del volo libero ed amanti dell’avventura, la missione di Ozone è di costruire parapendio maneggevoli dal pilotaggio
gradevole, in grado di darvi un progetto e prestazioni allo stato dell’arte pur mantenendovi in assoluta sicurezza.
Confidenza e fiducia nel vostro parapendio sono di gran lunga i vantaggi principali rispetto a piccoli incrementi nelle prestazioni - chiedetelo a qualunque
dei piloti Ozone del vostro sito di volo, oppure a coloro che hanno portato le nostre vele in avventure senza confini o che sono saliti sul podio nelle
competizioni di tutto il mondo. Tutta la nostra ricerca e sviluppo sono concentrate nel creare le migliori caratteristiche di pilotaggio/prestazioni
possibili unite alla sicurezza ottimale. Il nostro team di sviluppo fa base nel sud della Francia. Questa area che include le località di Gourdon, Monaco e
Lachens, ci garantisce oltre 300 giornate volabili l’anno, Questa è una grande ricchezza per lo sviluppo dei prodotti Ozone.
Come piloti, comprendiamo che investimento rilevante sia l’acquisto di una nuova vela. Noi sappiamo che la qualità ed il valore per il denaro speso sono
considerazioni essenziali quando scegliete la vostra nuova vela, per questa ragione, con lo scopo di mantenere bassi i costi e alta la qualità, ora
fabbrichiamo tutte le nostre vele in una fabbrica di nostra proprietà. Durante i processi produttivi le nostre vele devono sottostare a rigorosi controlli
qualitativi, in questo modo garantiamo che tutti i nostri parapendio incontrino i medesimi alti standard qualitativi che pretendiamo da noi stessi
Questo manuale vi aiuterà ad ottenere il massimo dal vostro Buzz Z3. In esso troverete informazioni dettagliate sul progetto del Buzz Z3, curiosità e
consigli su come usarlo al meglio e come averne la miglior cura per assicurarne la maggiore durata e conservarne il maggior valore come usato. Se
necessitate d’ulteriori informazioni riguardanti Ozone, il Buzz Z3, o qualunque dei nostri prodotti, vi preghiamo di visitare il sito www.flyozone.com
oppure di contattare il vostro rivenditore locale, scuola, oppure chiunque di noi qui in Ozone.
È essenziale che leggiate questo manuale prima di volare con il vostro Buzz Z3 per la prima volta.
Vi invitiamo a garantire che questo manuale venga trasferito al nuovo proprietario nel caso in cui doveste rivendere questo parapendio.
Volate sicuri!
Team Ozone
ATTENZIONE
TEAM OZONE
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Il parapendio è uno sport potenzialmente pericoloso che può comportare
gravi infermità incluse invalidità, paralisi e morte. Volare con un parapendio
Ozone comporta la piena consapevolezza dei rischi insiti nella pratica del
parapendio.
Come proprietari di questo parapendio, vi fate carico dell’esclusiva
responsabilità di tutti i rischi connessi con il suo uso. L’uso inappropriato
e/o l’abuso del vostro equipaggiamento può aumentare questi rischi
I parapendio Ozone sono indicati solamente per piloti qualificati o piloti che
stanno frequentando un corso sotto la supervisione di un istruttore. E’ da
escludere ogni pretesa di responsabilità di produttore, distributore o
rivenditore derivante dall’uso di questo prodotto.
Accertatevi di frequentare un corso dalle caratteristiche di professionalità
e presso una scuola dotata di una buona reputazione. Siate predisposti ad
esercitarvi il più possibile specialmente nelle manovre al suolo, perché
questo è un aspetto critico del parapendio; uno scarso controllo al suolo è
una delle cause più comuni d’incidenti. Siate disposti nel continuare ad
imparare per seguire l’evoluzione del nostro sport, perché le tecniche di
pilotaggio ed i materiali sono in continua evoluzione.
Volate esclusivamente con parapendio certificati, imbraghi con protezioni
dorsali e paracadute di soccorso che non abbiano subito modifiche ed
utilizzateli solo all’interno dei pesi per i quali sono stati omologati; ricordate
che volare una vela al di fuori delle configurazioni certificate può invalidare le
possibili polizze assicurative di responsabilità civile o sulla vita che avete
stipulato. Come piloti, è vostra responsabilità verificare le coperture delle
vostre polizze assicurative
Per ogni giornata di volo, accertatevi di effettuare una completa ispezione
pre-volo di tutto il vostro equipaggiamento. Non cercate mai di volare con
un equipaggiamento non idoneo o danneggiato.
Indossate sempre casco, guanti e scarponi.
Tutti i piloti devono essere in possesso dell’appropriato livello di licenza di
volo per i rispettivi paesi ed assicurazione rc.
Assicuratevi di essere fisicamente e mentalmente in buone condizioni prima
di volare. Scegliete la vela idonea, imbrago e condizioni meteo adeguate al
vostro livello d’esperienza.
Ponete particolare attenzione al terreno sul quale intendete volare ed alle
condizioni meteo prima del decollo. Se vi sentite incerti non decollate ed
aggiungete sempre un ampio margine di sicurezza alle vostre decisioni.
Evitate di volare nella pioggia, neve, vento forte, condizioni turbolente o
nubi. Se utilizzerete un prudente grado di giudizio, potrete godere della
bellezza del volo con il parapendio per molti anni..
Ricordate che il PIACERE è lo scopo del nostro sport
Ognuno di noi in Ozone è guidato dalla passione per il
volo. Dall’amore per l’avventura e dalla nostra ferma
intenzione di far che Ozone possa creare dei
parapendio sempre migliori, più sicuri e versatili.
La progettazione dei parapendio è diretta dal riflessivo Dav Dagault;
Dav ha moltissima esperienza sia nelle competizioni che nel volo di
avventura e nella progettazione. Inoltre nel team di progettazione ci
sono anche Russel Ogden e Luc Armant. Russ è un pilota top nelle
competizioni e un ex istruttore di parapendio, solitamente lo
possiamo trovare mentre mette alla prova l'ultima invenzione di David
in una serie di test. Luc è un pilota ‘Cross Country dipendente’ ed
ha esperienza come ingegnere navale. E’ lui che apporta ulteriori
conoscenze ed idee al team di progettazione a lavora sullo sviluppo in
stretto contatto con David.
Ritornando all'ufficio: Mike “the Boss” Cavanagh, è quello che
generalmente controlla tutto l'insieme. La promozione e i piloti del
team sono gestiti da Matt Gerdes. Karine Marconi, Jill Devine e
Chloe Vila si assicurano che non spendiamo troppi soldi e controllano
gli ordini
La nostra fabbrica in Vietnam è diretta dal Dr. Dave Pilkington, che
senza sosta è impegnato nella produzione delle vele, dei prototipi ed
anche nella ricerca di nuovi materiali e nello sviluppo di nuovi processi
produttivi per i nostri prodotti futuri. Nel suo impegno è coadiuvato
da Ngan e da 400 persone di staff.
IL VOSTRO BUZZ
Z3
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ITALIANO
Zaino
Lo zaino è stato disegnato espressamente per il Buzz Z3, è leggero
confortevole e pratico, (con una cinta ventrale imbottita e spallacci
regolabili) Offre un ampio volume che vi consente di stipare tutto il
vostro materiale pur rimanendo confortevole nel trasporto.
Abbiamo aggiunto anche alcune tasche sui lati e sul cappuccio, utili
per tutti quei piccoli accessori facili da smarrire.
Freni
La lunghezza dei freni è stata regolata con attenzione durante i
test. Pensiamo che sia meglio avere i freni leggermente lunghi e
volare con un giro di linea sulle mani Tuttavia, se volete accorciarli
considerate i seguenti punti:
Accertatevi che le linee principali dei freni siano di uguale
lunghezza Se rimuovete la maniglia accertatevi che la linea passi
attraverso la carrucola quando la rimontate.
Quando rilasciate le maniglie dei freni in volo le linee dei freni
devono essere lasche. Devono compiere un evidente arco per
garantire che non ci siano deformazioni del bordo d'uscita.
Deve esserci un minimo di 10 cm di corsa a vuoto prima che i
freni comincino a deformare il bordo d'uscita. Questo evita che il
bordo d'uscita si deformi quando viene trazionato lo speed.
IMPORTANTE: nella remota circostanza in cui una linea del
freno dovesse spezzarsi in volo, oppure si staccasse una
maniglia, la vela può essere pilotata trazionando legger-
mente gli elevatori posteriori (C) .
Elevatori
Il Buzz Z3 è stato progettato con 3 elevatori. Le A sono marcate
con un fettuccia colorata, per facilitarne l'identificazione.
Le A sono grigie e noterete che sono divise in due elevatori. Quello
più piccolo sostiene una sola linea (quella più esterna) ed è la ‘Baby
A’, è stato fatto così per agevolare l'esecuzione delle orecchie.
Le B e le c sono NERE.
Con una sicurezza passiva ed un comfort adatti a piloti neo-brevettati e
con un pilotaggio e prestazioni in efficienza che soddisferanno i piloti più
esperti, Il Buzz Z3 è una vela di grandi capacità, che costituisce il
perfetto compromesso per un'ampia gamma di piloti: i principianti di
talento troveranno una vela con la quale progredire per molti anni,
mentre i piloti con più esperienza sperimenteranno la sua completa
fruibilità in condizioni di turbolenza, in termica e per lunghi voli di cross.
Il Buzz Z3 è una vela che trasmette una sensazione di compattezza e
coordinamento, che ne fanno una vela agile e piacevole senza essere
troppo dinamica. I feedback al pilota attraverso la raggiera dei freni sono
moderati, e forniscono informazioni utili per salire agevolmente in
termica. Il beccheggio del nuovo profilo fa che il Buzz Z3 riesca a
centrare i core senza essere spinto all'indietro, e la maneggevolezza vi
consente di condurre la vela in termica esattamente come volete, senza
scivolare in fuori o non riuscire a mantenere il giusto angolo di rollio.
Un profilo accuratamente rifinito ed una tensione della calotta
perfettamente bilanciata, sono gli ingredienti chiave per le prestazioni in
aria attiva. Il Buzz Z3 è estremamente solido in aria attiva, e ne
apprezzerete immediatamente la stabilità in turbolenza e nel volo
accelerato. Le nuove mini-centine sul bordo d'uscita lo rendono più
levigato e privo di resistenze parassitiche, mentre il nuovo piano funi ha
ridotto la resistenza di forma complessiva delle linee del 12% rispetto la
suo predecessore il Buzz Z. Le nostre ricerche più recenti sulle vele
leggere ci hanno aiutato a contenere il peso. Il Buzz Z3 è circa 400g più
leggero del Buzz Z, questa riduzione di peso ha portato molti benefici:
miglior gonfiaggio, migliore comportamento in volo e miglior
maneggevolezza e sicurezza; infine è anche più leggero da trasportare!
Il Buzz Z3 è la scelta ideale per piloti che volano circa 30-50 ore l’anno,
o per piloti con maggiore esperienza che sono alla ricerca di una vela
dotata di sicurezza passiva e comfort centrata nella classe 1-2/B.
Abbiamo riversato un grande sforzo di tempo ed energie nel progetto e
nel test del nuovo Buzz Z3, e speriamo che vi divertiate a volarlo quanto
noi ci siamo divertiti nel collaudarlo!
TECNICHE BASE DI VOLO
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Speed System (acceleratore)
Per regolare l'acceleratore prima del volo, chiedete ad un amico di
tenere gli elevatori in posizione di volo mentre voi siete seduti
nell'imbrago come se steste volando. Ora regolate la lunghezza del
cavo in modo che la barra principale si trovi esattamente sotto la
seduta. Dovreste essere in grado di agganciare il vostro tallone
nell'anello secondario (inferiore) dell'acceleratore.
L’acceleratore deve avere un gioco sufficiente ad assicurare che gli
elevatori anteriori non siano trazionati verso il basso durante il volo
normale, ma non così lungo da impedire l’utilizzo completo della
gamma di velocità della vostra vela. Tirando a fondo l’anello
secondario (inferiore) dell’acceleratore, porterete la vela a circa la
metà della sua gamma di velocità accelerata. Questa velocità è tutta
quella di cui bisogno per il volo normale. Se aveste bisogno di velocità
maggiori, dovrete spingere con i vostri piedi la barra superiore che
potrete estendere fino al punto in cui le pulegge sugli elevatori si
toccheranno
Una volta regolato, provate l’estensione completa dell’acceleratore
in aria calma, verificando che durante la razione le carrucole degli
elevatori si abbassino in maniera uguale. Una regolazione più precisa
potrà essere eseguita una volta ritornati a terra.
IMPORTANTE: Trazionando lo speed, si diminuisce l’angolo
d’incidenza e può aumentare la propensione della vela a
subire collassi. Pertanto andrebbe evitato l’uso del sistema
d’accelerazione vicino al suolo o in turbolenza.
Imbrago
Sarà nel vostro imbrago che godrete del vostro volo... Perciò, vi
raccomandiamo di applicare tutto il tempo necessario per regolare
tutte le sue cinghie, in modo che il vostro volo sia più piacevole
proprio perché siete più comodi
Gli spallacci ed il ventrale sono quelli da curare maggiormente (assi-
curatevi che gli spallacci non siano troppo corti, altrimenti troverete
difficoltoso sedervi dopo il decollo). La posizione ideale nel vostro
imbrago dovrà essere con le vostre ginocchia orizzontali e la posi-
zione del vostro corpo leggermente all'indietro con la vostra testa
dietro le bretelle
Il ventrale dovrà essere regolato tra i 42 cm e 46 cm (dal centro
delle bretelle. Le taglie XS/S sono state certificate con ventrale a
42cm, le MS/ML a 44cm e le L/XL a 46cm.
Peso totale in volo
Ogni vela Ozone è stata certificata per una precisa gamma di peso.
Vi raccomandiamo di rispettare questi limiti di peso. Se vi trovate
tra due taglie, le seguenti informazioni vi potranno aiutare nel definire
quale taglia acquistare:
Se volete una migliore velocità, un pilotaggio preciso, o se volate
spesso in montagna e/o in condizioni forti, dovrete scegliere di volare
nella fascia alta della gamma di peso. Se volete un buon tasso di
caduta, se generalmente volate sulle pianure, e/o in condizioni deboli,
dovrete scegliere di volare nella parte inferiore della gamma di peso.
Ricordate che potete sempre aggiungere zavorra per quando le
condizioni sono più forti.
Per familiarizzare con la vela può essere opportuno effettuare un po' di
gonfiaggi o piccoli voli su un campetto scuola. Questo vi permet-terà di
regolare il vostro equipaggiamento correttamente. Se avete un
qualunque dubbio, vi preghiamo di informarvi presso il vostro
rivenditore locale o istruttore.
Preparazione
Distendete la vela sulla superficie superiore (estradosso) verificando
che il bordo d’attacco compia un arco pronunciato con il centro della
vela più in alto che le estremità. Distendete le linee dei cordini un lato
alla volta. Sollevate gli elevatori e partendo dai freni verificate che tutte
le linee siano libere, dopodiché procedete con gli elevatori C, B, A,
rilasciando il fascio controllato sopra ai precedenti. Assicuratevi che i
cordini non siano attorcigliati, incrociati o annodati tra loro. Ripetete la
stessa procedura sull'altro lato
Checklist di decollo
1.
Paracadute di riserva: spinotti innestati e maniglia assicurata
2.
Casco indossato e allacciato
3.
Agganci dell'imbrago tutti allacciati - verificate due volte i cosciali
4.
Moschettoni e maillon serrati
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5.
Afferrate le A e le maniglie dei freni
6.
Bordo d’attacco aperto
7.
Allineatevi direttamente con il vento
8.
Spazio aereo e visibilità liberi
Decollo
Il vostro Buzz Z3 può decollare sia con la tecnica fronte vela che con
vela alle spalle.
Decollo in avanti - vento leggero o nullo
Quando il vento sarà giusto, muovetevi in avanti, i vostri cordini
dovranno andare in trazione entro un due passi. Il Buzz Z3
comincerà immediatamente a gonfiarsi. Dovrete mantenere una
pressione costante sugli elevatori finché la vela non sarà sopra la
vostra testa. Non tirate o spingete eccessivamente in avanti gli
elevatori, altrimenti il bordo d’attacco si deformerà con la possibilità
di collassi rendendo il decollo più difficile e potenzialmente pericoloso.
Muovetevi uniformemente durante tutta la procedura di gonfiaggio.
Non è necessario scattare o strattonare, ed avrete tutto il tempo
per verificare la vostra vela prima di andare in volo. Una volta che
siete soddisfatti del corretto gonfiaggio della vostra vela, accelerate
gradualmente la corsa di decollo.
Decollo rovescio – venti da deboli a forti
Distendete la vostra vela come per un decollo in avanti. A questo
punto giratevi con la faccia verso la vela facendo passare un fascio
completo d’elevatori sopra la vostra testa mentre vi girate. Ora
potrete sollevare la vela con le bretelle A. Una volta che la vela sarà
sopra la vostra testa, frenatela leggermente se necessario e
voltatevi per decollare
Con venti più sostenuti siate pronti a fare alcuni passi verso la vela
quando questa si gonfia. Questo toglierà un po’ d’energia alla vela in
modo da evitare che vi sollevi anzitempo. Questa tecnica di decollo
rovescio può essere utilizzata sorprendentemente anche in
condizioni di vento debole
IMPORTANTE: NON decollate mai se la vostra vela non è
completamente gonfia o se non avete il controllo del
beccheggio o della direzione della vostra vela
Esercitatevi molto con le manovre al suolo! È un grande divertimento
e vi darà una migliore sensibilità sulle caratteristiche di volo della
vostra vela. Questo migliorerà anche il vostro gradimento generale
del volo rendendo i decolli più semplici e meno stressanti.
Caratteristiche in volo
Il Buzz Z3 mostra di non avere caratteristiche di volo inusuali, di
conseguenza è adatto ad una vasta gamma di piloti. La virata è
uniforme e coordinata, nella planata rimane solido e ben in pressione
anche attraverso la gamma di velocità con l’acceleratore e possiede
una resistenza veramente elevata ad asimmetriche e stallo
Tuttavia, per ottenere il massimo dal vostro Buzz Z3 vi suggeriamo
di considerare queste informazioni:
Volo normale
Volando alla velocità di trim (mani alte), Il Buzz Z3 raggiunge il rateo
di massima efficienza in aria calma. Questa è la velocità da impiegare
planando con vento in coda o quando l'aria non è eccessivamente
discendente.
Per una miglior penetrazione in controvento e una migliore efficienza
in aria discendente, laterale o frontale, dovreste volare più veloce
della velocità di trim usando l'acceleratore. Usando fino a metà
pedalina non si peggiora di molto l'angolo di planata o la stabilità ma
aumenterà le vostre prestazioni. Raggiungerete la prossima termica
più velocemente e più alti. A velocità massima il Buzz Z3 è stabile;
comunque raccomandiamo di non volare a piena velocità vicino al
terreno o in turbolenza.
Applicando circa 30 cm di freno, il Buzz Z3 raggiungerà il minimo
tasso di caduta; questa è la velocità per la miglior resa in termica o
per veleggiare in dinamica.
Virata
Per familiarizzarvi con il vostro Buzz Z3, le vostre prime virate
dovranno essere graduali e progressive
Per virate coordinate ed efficienti col Buzz Z3: per prima cosa
guardate nella direzione nella quale intendete andare, poi inclinatevi
verso di lei. Il vostro primo input di cambio di direzione deve essere lo
spostamento del peso seguito da una graduale applicazione del freno
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ogni tendenza al collasso. Quando le condizioni sono
turbolente, siate più attivi ed anticipate i movimenti della
vostra vela. Siate sempre coscienti della vostra altitudine e
non andate in sovra-correzione. Vi raccomandiamo di
tenere sempre i comandi e di non volare in condizioni di
turbolenza.
Atterraggio
Il Buzz Z3 non ha caratteristiche d’atterraggio inusuali, ma giusto
come promemoria, qui trovate un po’ di suggerimenti:
Preparate sempre il vostro atterraggio con anticipo, e con ampi
margini di sicurezza e opzioni per recuperare gli errori.
A quote inferiori ai 30 metri evitate le virate strette, perché la vela
dovrà picchiare per ritornare alla normale velocità di volo. Se foste
bassi o se incontraste discendenza questo significherebbe che
andreste ad impattare il suolo più rudemente del necessario.
Mettetevi in piedi col busto proiettato in avanti che preme sul
pettorale (specialmente se c'è turbolenza) preparandovi a correre o
ad un possibile atterraggio da paracadutista
Consentite alla vela di planare alla massima velocità di trim durante
il tratto finale (mani alte), finché non sarete ad un metro da terra.
(in condizioni ventose o turbolente dovrete sempre pilotare in modo
attivo). A quel punto applicate i freni lentamente e
progressivamente per rallentare la vela finché non stallerà e sarete
in grado di posare i piedi a terra.
Con venti deboli avrete bisogno di un lungo e progressivo tratto di
raccordo per scaricare tutta la vostra velocità al suolo in eccesso.
Con vento forte, la vostra velocità in avanti è già bassa, perciò
dovrete rallentare solo quanto serve per addolcire il contatto con il
suolo
Una frenata troppo repentina può causare una risalita della vela ed
un suo arretramento, mettendovi in una situazione pericolosa. Se la
vela comincia a risalire, rilasciate gradualmente i comandi (10-20
cm) -non alzate totalmente le mani- poi rallentate nuovamente ma
questa volta con più gradualità. Tenete i comandi a metà velocità,
mettetevi in piedi e siate pronti a correre e frenate a fondo quando
siete prossimi al suolo.
Scegliete lo stile d'approccio più appropriato in funzione dell'area
d'atterraggio e delle condizioni dell'aria.
fintanto che non raggiungete l'angolo di rollio desiderato. Per
regolare la velocità ed il raggio di virata potrete utilizzare il freno
esterno.
Attenzione: non iniziate mai una virata partendo dalla
velocità minima (es: con i freni completamente trazionati)
perché correreste il rischio di innescare una vite negativa.
Pilotaggio attivo
Per minimizzare il rischio di subire collassi in condizioni di
turbolenza è fondamentale applicare un pilotaggio attivo
Tutti i buoni piloti reagiscono ai segnali che invia loro la vela,
aggiustando costantemente la loro velocità ed il beccheggio per
smorzare i movimenti dell'aria. La chiave del pilotaggio attivo è il
controllo del beccheggio, e della pressione interna della vela.
Se la vela picchia in avanti, usate i freni per rallentarla. Allo stesso
modo, se pendola indietro rilasciate i freni per farle prendere
velocità. Lo scopo è quello di mantenere la vela sempre sopra la
vostra testa.
Volare con i freni appena puntati (circa 20 cm), vi consentirà di
percepire le informazioni che vengono dalla vela, permettendo un
controllo migliore e più rapido. In turbolenza la pressione interna della
vela può cambiare e questo lo potete percepire attraverso i freni. Lo
scopo è quello di mantenere questa pressione costante usando i
comandi. Se sentite una perdita di pressione applicate quel tanto di
freno fino a che viene ristabilita la pressione normale, poi rilasciatelo
sollevando le mani alla posizione originale (tutto questo deve essere
eseguito velocemente). In turbolenza evitate di pilotare frenati a
fondo, perché potreste inavvertitamente stallare la vela. Fate
sempre mente locale alla vostra velocità.
Questi movimenti possono essere simmetrici o asimmetrici perciò, di
volta in volta, sarà necessario applicare entrambi i freni o anche solo
uno. Questi leggeri aggiustamenti mantengono il volo del parapendio
uniforme e stabilizzano la calotta esattamente sopra di voi e
riducono drasticamente il rischio di subire collassi. Queste
conoscenze possono venire apprese anche meglio giocando con la
vela al suolo!
IMPORTANTE: nessun pilota o parapendio è immune da
collassi. Tuttavia, un pilotaggio attivo eliminerà virtualmente
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ITALIANO
TECNICHE AVANZATE DI VOLO
Tecniche di discesa rapida
Ozone vi ricorda che l’esecuzione di queste manovre andrebbe appre-
sa sotto la supervisione d’istruttori qualificati e sempre eseguite
con prudenza. Non trascurate di considerare che un’attenta valuta-
zione delle condizioni meteo effettuata sempre prima del decollo,
eviterà di dover poi mettere in pratica queste tecniche.
Grandi Orecchie
Ripiegando le estremità della vostra vela (orecchie), incrementate il
suo il tasso di caduta. Questo serve per mantenersi fuori da una
nube o per scendere rapidamente. Per trazionare le grandi orecchie
tenete i freni, ed afferrate le linee A esterne (elevatori Baby A), poi
tirate verso il basso (meglio un lato alla volta) finché gli stabilo si
ripiegano Le linee A esterne sono attaccate agli elevatori Baby A per
identificarle meglio e facilitare la manovra.
Non usate i freni se non per rigonfiare la vela. Per controllare la
direzione con le orecchie chiuse usate lo spostamento del peso
Per riaprire le orecchie, rilasciate contemporaneamente entrambi le
A esterne. Per aiutare il gonfiaggio frenate delicatamente un lato per
volta finché gli stabilo non si rigonfiano. Evitate di frenare a fondo e
simmetricamente, perché potreste innescare uno stallo o andare in
paracadutale
IMPORTANTE: potete atterrare con le orecchie (rila-
sciandole prima del raccordo finale). Vi consigliamo di non
farlo in turbolenza o vento sostenuto, per via della pos-
sibilità di stallo e della mancanza di precisione nel
pilotaggio.
Grandi orecchie con acceleratore
Una volta che le grandi orecchie sono ripiegate, potete incrementare
il tasso di caduta spingendo la barra dell’acceleratore
MAI provare a fare le grandi orecchie con l'acceleratore già
tirato. Questo potrebbe portare ad una chiusura asim-
metrica molto importate. Prima chiudere le grandi orecchie
e poi tirare la speed bar. Sempre!
Con vento forte sarà necessario che vi giriate verso la vela l’istante
stesso in cui i vostri piedi toccheranno il suolo. Una volta girati,
trazionate gradualmente e simmetricamente i freni per stallare la
vela. Se la vela vi trascinerà, correte verso di lei
Se il vento fosse veramente molto forte e rischiaste di essere
trascinati, stallate la vela con gli elevatori C. Questo stallerà la vela
in modo molto rapido e controllabile e vi trascinerà di meno che se
usaste i freni
Atterrate sempre controvento!
Ripiegamento
Stendete la vela sull'estradosso, verificate che i cordini siano liberi
dopodiché depositateli sulla vela senza aggrovigliarli. Gli elevatori
saranno posizionati al centro del bordo d’uscita l'uno vicino all'altro
Afferrate una delle bandelle all’estremità della vela e ripiegatela
ponendola al centro della vela, continuate fintanto che la vela sia
ripiegata con un larghezza di circa 60 cm.
Fate lo stesso con l’altra estremità. Verificate sempre che il
bordo d’attacco sia mantenuto su una linea rettilinea, questo è
importante per non spiegazzare malamente il tessuto di rinforzo del
bordo d’attacco
Non ripiegate la vela sempre sulle stesse linee di piegatura; ogni
genere di ripiegamento riduce la resistenza del tessuto nel tempo.
Espellete l’aria rimasta tra le centine comprimendo la vela
ripiegata a partire dal bordo d’uscita verso quello d'attacco
Eseguite quattro-cinque pieghe partendo dal bordo d'uscita verso
quello d'attacco fintanto che il pacco non abbia approssimativamente
le dimensioni del vostro zaino
Riponete sempre il vostro parapendio ripiegato il meno stretto
possibile, perché ogni piega indebolisce il tessuto
Infine, legate la banda di velcro intorno alla vela e riponetela nella
sua sacca
Piegando la vostra vela con il metodo a fisarmonica potrete tenere
più piatti i rinforzi in mylar del bordo d'attacco, prolungando la vita
della vostra vela.
IMPORTANTE: Non ripiegate e riponete la vostra vela
bagnata, questo causerà un invecchiamento prematuro del
tessuto e dei cordini e ridurrà la vita totale della vostro
parapendio.
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Spirale (vite)
Se eseguirete una serie di virate a 360 gradi sempre più strette,
innescherete una discesa in spirale (vite). Questo porterà ad una
rapida perdita di quota. Per iniziare una vite guardate e inclinatevi
nella direzione dove volete andare, poi applicate gradualmente il freno
interno. Il Buzz Z3 eseguirà almeno un giro di 360° prima di entrare
in vite. Una volta in vite dovrete ricentrare il vostro peso ed applicare
una leggera pressione di freno sul lato esterno per mantenere
l’estremità in pressione e gonfia.
In vite è possibile raggiungere in sicurezza dei tassi di caduta di 8 m/
sec, ma queste alte velocità ed accelerazioni possono essere diso-
rientanti, perciò ponete particolare attenzione alla vostra quota.
Per uscire dalla spirale, riportate il peso al centro, rilasciate
lentamente il freno interno ed applicate una piccola quantità di freno
esterno. Mentre il Buzz Z3 rallenta, consentitegli di continuare la
virata finché non ha smaltito abbastanza energia per ritornale al volo
livellato senza eccessive pendolate
Il Buzz Z3 non ha propensione a rimanere in spirale stabile, tuttavia,
alcuni parametri possono interferire con il suo comportamento: -
Errata regolazione del pettorale (troppo aperto) - Peso totale in volo
superiore alla gamma omologata oppure l’innesco di una spirale
affondata a tassi di caduta molto elevati. Dovrete sempre essere
preparati a pilotare la vostra vela fuori dalla spirale. Per farlo
spostate gradualmente il peso all'esterno, e frenate abbastanza con
l'esterno per costringere la vela ad uscire dalla vite; così la vela
comincerà a tornate al volo normale. Non provate mai a recuperare
una spirale applicando violentemente e velocemente il comando
esterno, perché questo provocherà un aggressiva ripresa e
pendolata. Siate delicati e progressivi, e lasciatele tutta la quota
necessaria per smaltire l'energia e recuperare il volo livellato
IMPORTANTE: Viti con tassi di caduta superiori agli 8 m/
sec sono possibili ma andrebbero evitate. Sono pericolose e
sottopongono la vela a sollecitazioni non necessarie. La
vite causa disorientamento e richiede tempo e quota per
essere recuperata. Non effettuate questa manovra vicino al
terreno.
Grandi Orecchie e spirale
Sebbene sia possibile innescare una spirale mentre sono tratte-
nute le orecchie, gli sforzi applicati alle linee inferiori possono ecce-
dere i loro carichi di rottura provocando il collasso della struttura!
OZONE consiglia fortemente di NON FARE questa manovra!
Wingovers
Le virate coordinate con forte inclinazione comunemente chiamate
wingovers non devono eccedere i 90° d'angolo di banco
ATTENZIONE: wingovers scoordinati possono causare
ampie chiusure asimmetriche e cravatte, perciò non
vanno mai eseguiti in prossimità del terreno
Stallo di B
Lo stallo B è utilizzabile solo per discese rapide in condizioni
d’emergenza. Lo stallo B si effettua trazionando simmetricamente
verso il basso gli elevatori B.
Per innescare uno stallo di B, ponete le vostre dita tra i cordini al di
sopra dei maillons degli elevatori B. Non dovete lasciare le maniglie
dei freni durante la manovra di stallo B. Appena trazionerete le B il
flusso dell'aria sulla vela si romperà e la vela perderà la sua velocità
di avanzamento ma rimarrà aperta e voi scenderete con un tasso di
circa 6 m/sec.
Se trazionerete troppo le B, la vela assumerà una forma a corolla e
diverrà instabile.
Per uscire dallo stallo B bisogna rilasciare le B simmetricamente
con un movimento graduale e progressivo. La vela ritornerà al
normale volo traslato senza bisogno di alcun comando aggiuntivo.
Assicuratevi sempre che la vela sia tornata al volo normale prima di
usare ancora i freni.
IMPORTANTE: il movimenti di beccheggio all’uscita dello
stallo B è minimo ma necessario. Vi raccomandiamo di
non frenare la vela fintanto che non siate sicuri che abbia
ripreso a volare.
11
ITALIANO
uscire da questa situazione è stabilizzare la vela in volo livellato
controllando la direzione e poi trazionando la linea rossa dello stabilo
(attaccata all'elevatore C) finché lo stabilo non si libera da solo.
Dovrete essere molto prudenti con ogni input dei freni per non
stallare la semiala opposta. Se non funzionasse, l’unica soluzione è
un post stallo (simmetrico o asimmetrico). Non fatelo se non siete
più che pratici sul come eseguirlo ed agite solamente con un ampio
margine di quota.
Ricordate che se la rotazione dovesse accelerare senza che voi siate
in grado di controllarla, dovrete usare subito il paracadute di
soccorso fintanto che avrete quota sufficiente per farlo.
IMPORTANTE: una cattiva preparazione del decollo, fare
acrobazie, volare una vela di livello troppo elevato o in
condizioni troppo forti per le vostre capacità, sono le cause
principali delle cravatte
Stallo paracadutale
E' possibile che la vela entri in stallo paracadutale. Questo può
essere provocato da molte cause come: un rilascio molto lento in
uscita dallo stallo-B, volare con le vela bagnata, o dopo un collasso
asimmetrico/fontale. Spesso sembra che la vela si sia rigonfiata
regolarmente ma continua a scendere verticalmente senza
avanzamento. Questa situazione si chiama stallo paracadutale.
E' improbabile che capiti ad una vela Ozone, ma se dovesse
succedere, per prima cosa dovete rilasciare immediatamente
entrambi i freni, questo permetterà alla vela di tornare al volo
normale. Se ancora non dovesse accadere nulla, spingete in avanti
gli elevatori A oppure spingete lo speed, finché la vela non ritorna al
volo normale. Assicuratevi che la vela stia volando regolarmente
(verificate la sua velocità) prima di usare nuovamente i freni.
IMPORTANTE: solo pochi cm di trazione dei freni possono
tenere la vostra vela in stallo. Se li avete, rilasciate sempre
i giri di comando sulle mani!
INCONVENIENTI DI VOLO
Chiusure
A causa della struttura flessibile del parapendio, le turbolenze
possono causare un improvviso collasso di una porzione di vela.
Questo può variare da una piccola asimmetrica del 30% della vela ad
un collasso totale (stallo frontale). Se subite un collasso, per prima
cosa mantenete il controllo della vostra direzione: dovrete
allontanarvi dal terreno e dagli altri piloti, o almeno non volare verso
di loro... Una chiusura asimmetrica può essere facilmente
controllata spostando il peso verso la parte aperta ed applicando una
piccola quantità di freno necessaria a controllare la direzione.
Queste azioni, nella maggior parte dei casi saranno sufficienti a
recuperare completamente il volo normale. Quando la vela è
parzialmente sgonfia diventa effettivamente più piccola, perciò il
carico alare e la velocità di stallo sono maggiori ed entrerà in vite
negativa o in stallo con un minore input di comando rispetto al volo
normale. Nel vostro sforzo per evitare che la vela giri dalla parte
chiusa, dovrete essere molto attenti a non stallare la semiala che
sta ancora volando. Se non siete in grado di fermare la rotazione
della vela senza rischiare il negativo, la-sciate che giri mentre voi
riaprite la chiusura.
Se avete subito un’asimmetrica che non si recupera
autonomamente, per riaprire la semiala chiusa, applicate una lunga e
progressiva pompata dalla parte della chiusura. Questa azione dovrà
durare circa due secondi per ogni pompata. Pompare troppo
velocemente non rigonfierà la vela, e pompando troppo lentamente
potreste portare la vela molto vicino od oltre il punto di stallo
Le chiusure simmetriche si riaprono autonomamente senza
intervento del pilota, tuttavia, 15-20 cm di freni applicati
simmetricamente agevoleranno il rigonfiaggio
Se il vostro Z3 collassa durante il volo a speed, rilasciate subito
l'acceleratore, per tornare alla velocità di trim, e dopo circa 90° di
rotazione la vela si rigonfierà e tornerà a volare.
Cravatte
Se un’estremità della vostra vela dovesse incastrarsi tra i cordini,
questa situazione è chiamata cravatta. Questo può indurre la vostra
vela in una rotazione difficile da controllare. La prima soluzione per
12
NON gonfiare la vela e lasciare che poi crolli indietro al suolo.
Fatelo il più dolcemente possibile, smorzando la caduta quando si
abbatte muovendovi verso la vela.
NON consentire che la vela vada ad impattare il suolo con il bordo
d'attacco! Questo stressa la vela e le sue cuciture e può persino
provocare l'esplosione di un cassone.!
NON volare in aria salmastra, in zone con suolo abrasivo (sabbia,
rocce...), Come per le manovre con vento forte, tutto questo
accelera il processo d'invecchiamento della vela.
È raccomandabile effettuare delle ISPEZIONI PERIODICHE alla vostra
vela, specialmente dopo un intenso periodo d’uso o dopo un incidente
o un lungo periodo d'immagazzinamento
Immagazzinamento
Riponete sempre la vostra attrezzatura in un luogo asciutto protet-
to dal calore diretto.
Il calore e l’umidità sono i principali fattori d’invecchiamento per la
vostra vela. (riporre una vela umida nella vostra auto sotto il sole è il
peggiore esempio). Fate asciugare la vela all'ombra in un luogo
ventilato. Non usate mai asciugacapelli ecc. Se atterrate in acqua
salata dovrete sciacquarla a fondo con acqua dolce prima di farla
asciugare.
Prestate attenzione che nessun insetto sia impacchettato con la
vela. Alcuni insetti possono bucare il tessuto nel tentativo di
scappare oppure, se muoiono, si decompongono rilasciando sostanze
acide che possono causare dei buchi
IMPORTANTE: mai usare detergenti o solventi chimici.
Pulizia
Ogni genere d’abrasione o sfregamento può danneggiare il
trattamento del tessuto. Pertanto, per pulire la vela vi
raccomandiamo di usare un panno morbido inumidito con acqua,
facendo piccoli movimenti lungo la superficie.
IMPORTANTE: mai usare detergenti o solventi chimici.
VOLO ACROBATICO
Il Buzz Z3 è stato progettato come vela intermedia da cross e non è
adatto a manovre acrobatiche.
Non esiste ancora uno standard di certificazione per il volo acroba-
tico. Sebbene le vele Ozone siano state progettate secondo i gli
standard più elevati, non sono comunque certificate per questo
genere di volo. Le manovre acrobatiche sono molto difficili e se
eseguite in modo errato possono sottoporre la vela a sforzi anormali
e possono porre il parapendio al di fuori del controllo del pilota
Ozone raccomanda fortemente di non intraprendere questo
stile di volo.
TRAINO
Il Buzz Z3 può decollare al traino. È responsabilità del pilota utilizzare
attacchi all’imbrago e meccanismi di rilascio adeguati ed assicurarsi
di essere trainati in modo idoneo agli equipaggiamenti ed al sistema
impiegato. Tutti i piloti trainati dovrebbero essere abilitati al traino,
appoggiarsi a trainatori qualificati dotati di attrezzature appropriate
e certificate ed accertarsi che le regole di traino siano rispettate.
Quando partite al traino, dovete accertarvi che la vela sia completa-
mente sopra la vostra testa prima di decollare. In ogni caso, la
massima forza di traino deve corrispondere al peso del corpo del
pilota.
C
URA DELLA VELA
NON trascinate la vela per spostarla, perché danneggereste il
tessuto. Sollevatela e trasportatela.
NON aprite la vela con vento forte senza prima aver liberato il
fascio funicolare - per non indurre inutili sollecitazioni ai cordini.
NON camminate sulla vela o i cordini.
Molte vele si danneggiano a causa di manovre al suolo eseguite senza
cura. Questo è un elenco di cose da non fare per prolungare la vita
della vostra vela:
13
ITALIANO
CONTROLLI PERIODICI
La vostra vela, come un’autovettura, dovrebbe essere ispezionata
periodicamente per garantirne l’adeguatezza al suo utilizzo in volo
La vostra vela dovrebbe essere controllata per la prima volta da
personale qualificato dopo 24 mesi e successivamente ogni 12, ma
se siete volatori frequenti (più di 80 ore l'anno) vi raccomandiamo di
farla controllare annualmente. Il lab autorizzato è:
http://www.checkpointcornizzolo.it/
Il laboratorio d'ispezione vi dovrà dire le condizioni della vela, e se
alcune parti hanno bisogno di essere verificate o sostituite antici-
patamente rispetto ai tempi d'ispezione.
Il tessuto ed i cordini non invecchiano alla stesso modo: è possibile
che dobbiate sostituire una parte o tutte le linee durante la vita della
vostra vela. Questa è la ragione per la quale è importante effettuare
dei regolari controlli allo scopo di conoscere le condizioni di tutti i
componenti del vostro parapendio. Vi raccomandiamo che le ispezioni
periodiche siano effettuate da personale qualificato
Voi siete i responsabili del vostro equipaggiamento di volo e la vostra
sicurezza dipende da lui. Abbiatene cura e ispezionatene con
regolarità tutti i suoi componenti. Anche i cambiamenti nel
comportamento in volo di una vela sono segnali del suo
invecchiamento, se notate una qualunque differenza, sarà opportuno
far ispezionare la vela prima di volarla nuovamente
Questi sono i criteri fondamentali per un controllo. Tutti i dettagli sul
servizio sono disponibili sul nostro sito.
La porosità viene misurata con il porosimetro, ed è il tempo impiega-
to da un determinato volume d’aria a passare attraverso ad una de-
terminata superficie di tessuto. Il risultato è il tempo in sec. La
misura viene eseguita in molti punti della vela, lungo tutta la sua
apertura, a ridosso del bordo d'attacco, sia su estradosso che
intradosso.
La resistenza del tessuto viene verificata con una prova non
distruttiva secondo lo standard TS-108 che specifica la resistenza
minima allo strappo per le calotte da sky diving e si esegue usando
Riparazioni della vela
Riparazioni dilettantesche possono fare più male che bene, inviate
sempre la vostra vela da un rivenditore, a un laboratorio
professionale o dal produttore per le riparazioni più importanti
Se danneggiate le vela:
Se lo strappo è piccolo e lontano da una cucitura o da un compo-
nente strutturale, potete ripararlo voi stessi. Troverete quello che vi
serve nel kit di riparazione, un strappo può essere aggiustato con
una pezza autoadesiva di rip-stop. Quando ritagliate le pezze arro-
tondate gli angoli e ricordate di concedere un ampio margine attor-
no allo strappo. Potrete reperire maggiori informazioni sul modo di
riparare la vostra vela sul sito web di Ozone, con le istruzioni passo
per passo e le foto.
Se danneggiate un cordino:
Ogni linea danneggiata deve essere sostituita. È importante che il
sostituito sia fabbricato con lo stesso materiale, abbia la stessa
resistenza e la stessa lunghezza . Potete controllarne la lunghezza
confrontandola con quella della sua controparte sull’altro lato della
vela, per verificare che siano simmetrici. Una volta sostituito il
cordino, gonfiate e controllate la vela prima del volo. Se non avete
possibilità di contattare un rivenditore Ozone, potete ordinare ogni
singola linea presso il sito www.flyozone.com
Suggerimenti per la cura della vela
La vostra vela Ozone ha un'apertura fermata con del velcro sul
bordo d'uscita dello stabilo chiamato ‘butt hole’. Questo è stato
concepito pere svuotare agevolmente la vela da tutte quelle cose che
possono accumularvisi (sabbia, foglie, sassi, telefonini ecc...)
Se volate con un giro sulle mani dovreste togliere con regolarità
gli attorcigliamenti che compaiono sulle linee principali dei freni.
Attorcigliando le linee, queste diventano più corte e possono portare
ad una costante trazione sul bordo d'uscita, (che può portare a
problemi in decollo, stallo, oppure la vela che non vola in modo
simmetrico ecc...)
Cambiate le linee dei freni se sono danneggiate
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MODIFICHE
Il vostro Ozone Buzz Z3 è stato progettato e regolato per fornirvi
l’ottimo compromesso tra prestazioni, maneggevolezza e sicurezza.
Ogni modifica comporta la perdita della sua certificazione e probabil-
mente diverrà anche più difficile da pilotare. Per queste ragioni vi
raccomandiamo caldamente di non modificare la vostra vela in alcun
modo.
QUALITA'
In Ozone teniamo in seria considerazione la qualità dei nostri prodot-
ti, tutte le nostre vele sono fabbricate nella nostra fabbrica secondo
gli standard più elevati. Ogni vela fabbricata supera una serie di rigo-
rosi processi di controllo qualità e tutti i componenti utilizzati per la
fabbricazione della vostra vela sono tracciabili. Ogni commento/
suggerimento da parte del cliente è sempre benvenuto e noi siamo
impegnati a fornirgli il miglior servizio.
Ci impegneremo sempre per risolvere problemi che non siano causati
dalla normale usura o da un uso inappropriato. Se avete dei problemi
con la vostra vela, vi preghiamo di contattare il vostro rivenditore/
distributore, che sarà in grado di decidere riguardo alle azioni più
opportune. Se non siete in grado di contattare il vostro rivenditore,
scrivete direttamente noi all’email: [email protected]
un Bettsometer. (B.M.A.A. Ap-proved Patent No. GB 2270768 Clive
Betts Sails)
La resistenza delle linee si verifica sottoponendo a trazione i cordini
centrali di A, B, C, superiori, mediani e inferiori (anche D se applica-
bile). Ogni linea viene tirata fino a rompersi ed il valore viene regi-
strato. Il valore minimo accettabile è di 8g per le linee inferiori degli
elevatori A e B e di 6g per tutte le altre linee inferiori rimanenti,
calcolato in base al peso massimo d’omologazione della vela. Gli
stessi criteri si applicano anche alle linee mediane e sommitali.
Se il carico di rottura è troppo vicino al carico minimo calcolato,
l’ispettore vi fornirà il periodo di tempo oltre il quale dovrete
effettuare la sostituzione.
La lunghezza totale delle linee (linee degli elevatori + linee mediane +
linee superiori) deve essere verificata con un carico di tensione di
5DaN. La differenza tra lunghezza misurata e lunghezza originale non
deve eccedere i +/- 10mm
Le alterazioni più frequenti della lunghezza del fascio sono dei leggeri
accorciamenti delle C e leggeri allungamenti di A, B. Le conseguenze
di queste alterazioni possono includere una minore velocità di trim,
difficoltà di gonfiaggio ecc.
Controllo generale- deve essere effettuato anche un approfondito
controllo generale a vista di tutti i componenti della vela: cuciture,
centine, diagonali, linee, attacchi, ecc. per verificare che non ci siano
danneggiamenti.
Infine, se permangono dei dubbi, è opportuno effettuare un test di
volo da parte di un professionista, per confermare che la vela si
comporti in modo normale
IMPORTANTE: abbiate cura della vostra vela ed assicura-
tevi che venga ispezionata secondo lo schema riportato qui
sopra. Questo vi garantirà molte ore di volo sicuro
15
ITALIANO
MATERIALI
Tutte le vele Ozone sono fatte coi materiali della migliore qualità
disponibile
Tessuto
Estradosso
Porcher Skytex 40 9017 E77
Intradosso
Oztex DOKDO 30D MF
Centine
Skytex 9017 E29A / Oztex DOKDO FM 30D & 70D
Rinforzi del bordo d'attacco
P25 plastic pipe
Linee
Inferiori - Edelrid 6843 - 200/160kg Aramid
Mediane - Liros DSL - 140/70kg Dyneema
Superiori - Edelrid 8000UV - 90/70 kg
Elevatori & hardware
Parti metalliche
Micro maillons di alta qualità da Maillon Rapide.
Fettuccia degli elevatori
Fettuccia inestensibile da 20mm in polyestere
Carrucole
Austri Alpin in alluminio
SOMMARIO
La sicurezza è il punto più importante del nostro sport. Per rispet-
tare i parametri di sicurezza dobbiamo essere addestrati, allenati e
coscienti dei pericoli intorno a noi. Per raggiungere questo dobbiamo
volare il più regolarmente possibile, fare il più possibile pratica con
manovre al suolo e tenere sempre d’occhio la meteo. Se siete
carenti in una di queste aree, vi esporrete ad un pericolo maggiore
del necessario.
Il volo è un argomento immenso, che richiede anni per essere
appreso, perciò consentite che la vostra esperienza si costruisca
lentamente, non forzatevi, avrete moltissimo tempo per
apprendere, perché molltissimi piloti volano meglio in età avanzata.
Se le condizioni non sono buone, rifate la vostra sacca e tornate a
casa, ci sarà sempre un domani.
Non sovrastimate le vostre capacità, siate onesti con voi stessi.
Come dice il saggio: "è meglio essere a terra von la voglia di volare ,
che essere in volo con la voglia di essere a terra".
Ogni anno molti piloti subiscono incidenti durante la fase di decollo;
non diventate uno di loro. Il decollo è la fase che vi espone al
maggior pericolo, perciò esercitatevi molto in questo. Alcuni luoghi
di decollo sono piccoli e le condizioni non sono sempre perfette. Se
siete capaci di effettuare bene le manovre al suolo, sarete in grado
di decollare in sicurezza nonostante le difficoltà dove altri saranno
intimoriti...Esercitatevi il più possibile, avrete meno possibilità di
farvi male e più possibilità di godervi una fantastica giornata di volo.
Anche le manovre al suolo sono una forma di volo che vi insegna ad
essere sensibili, nei confronti della vostra vela, ed a comprendere i
segnali che vi invia, perciò esercitatevi il più possibile.
Infine RISPETTATE la meteo, essa ha molta più forza di quanto
possiate mai immaginare. Rendetevi conto di quali siano le condizioni
adatte ad un pilota del vostro livello e mantenetevi all’interno di
quella finestra.
Buon volo & godetevi il vostro Buzz Z3.
Team Ozone
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ITALIANO
SCHEMA LINEE
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A1
A2
A3
A4
B1B2
BM1
BM2
AM1
AM2
BM3
BM4
B3B4
C1C2
C3
C4
D1D2
D3D4
C5C6
C7
C8
C9
C10
C11
C12
C13
B5B6
B7B8
A5
A6
A7
A8
A9
A10
A11
A13
A12
A15
B15
C15
D15
B9
B10
B11
B12
B13
BM5
BM6
MSA
MSB
D5D6
D7D8
D9
D10
D11
D13
CM1
CM2
DM1
DM2
CM3
CM4
CM5
CM6
AM3
AM4
AM5
AM6
DM3
DM4
DM5
DM6
AR1
AR2
AR3
CR1
CR2CR3
A Riser
B Riser
C Riser
BR1
BR3
K1
K2
K3
K4
K5
K6
K7
K8
K9
K10
K11
KMU4
KMU3
KMU2
KMU1
KML3
KML2
KML1
KR1
A14
B14
BR2
Buzz Z3 Rigging Diagram
CR4
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Ozone Buzz Z3 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario