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ogni tendenza al collasso. Quando le condizioni sono
turbolente, siate più attivi ed anticipate i movimenti della
vostra vela. Siate sempre coscienti della vostra altitudine e
non andate in sovra-correzione. Vi raccomandiamo di
tenere sempre i comandi e di non volare in condizioni di
turbolenza.
Atterraggio
Il Buzz Z3 non ha caratteristiche d’atterraggio inusuali, ma giusto
come promemoria, qui trovate un po’ di suggerimenti:
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Preparate sempre il vostro atterraggio con anticipo, e con ampi
margini di sicurezza e opzioni per recuperare gli errori.
A quote inferiori ai 30 metri evitate le virate strette, perché la vela
dovrà picchiare per ritornare alla normale velocità di volo. Se foste
bassi o se incontraste discendenza questo significherebbe che
andreste ad impattare il suolo più rudemente del necessario.
Mettetevi in piedi col busto proiettato in avanti che preme sul
pettorale (specialmente se c'è turbolenza) preparandovi a correre o
ad un possibile atterraggio da paracadutista
Consentite alla vela di planare alla massima velocità di trim durante
il tratto finale (mani alte), finché non sarete ad un metro da terra.
(in condizioni ventose o turbolente dovrete sempre pilotare in modo
attivo). A quel punto applicate i freni lentamente e
progressivamente per rallentare la vela finché non stallerà e sarete
in grado di posare i piedi a terra.
Con venti deboli avrete bisogno di un lungo e progressivo tratto di
raccordo per scaricare tutta la vostra velocità al suolo in eccesso.
Con vento forte, la vostra velocità in avanti è già bassa, perciò
dovrete rallentare solo quanto serve per addolcire il contatto con il
suolo
Una frenata troppo repentina può causare una risalita della vela ed
un suo arretramento, mettendovi in una situazione pericolosa. Se la
vela comincia a risalire, rilasciate gradualmente i comandi (10-20
cm) -non alzate totalmente le mani- poi rallentate nuovamente ma
questa volta con più gradualità. Tenete i comandi a metà velocità,
mettetevi in piedi e siate pronti a correre e frenate a fondo quando
siete prossimi al suolo.
Scegliete lo stile d'approccio più appropriato in funzione dell'area
d'atterraggio e delle condizioni dell'aria.
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fintanto che non raggiungete l'angolo di rollio desiderato. Per
regolare la velocità ed il raggio di virata potrete utilizzare il freno
esterno.
Attenzione: non iniziate mai una virata partendo dalla
velocità minima (es: con i freni completamente trazionati)
perché correreste il rischio di innescare una vite negativa.
Pilotaggio attivo
Per minimizzare il rischio di subire collassi in condizioni di
turbolenza è fondamentale applicare un pilotaggio attivo
Tutti i buoni piloti reagiscono ai segnali che invia loro la vela,
aggiustando costantemente la loro velocità ed il beccheggio per
smorzare i movimenti dell'aria. La chiave del pilotaggio attivo è il
controllo del beccheggio, e della pressione interna della vela.
Se la vela picchia in avanti, usate i freni per rallentarla. Allo stesso
modo, se pendola indietro rilasciate i freni per farle prendere
velocità. Lo scopo è quello di mantenere la vela sempre sopra la
vostra testa.
Volare con i freni appena puntati (circa 20 cm), vi consentirà di
percepire le informazioni che vengono dalla vela, permettendo un
controllo migliore e più rapido. In turbolenza la pressione interna della
vela può cambiare e questo lo potete percepire attraverso i freni. Lo
scopo è quello di mantenere questa pressione costante usando i
comandi. Se sentite una perdita di pressione applicate quel tanto di
freno fino a che viene ristabilita la pressione normale, poi rilasciatelo
sollevando le mani alla posizione originale (tutto questo deve essere
eseguito velocemente). In turbolenza evitate di pilotare frenati a
fondo, perché potreste inavvertitamente stallare la vela. Fate
sempre mente locale alla vostra velocità.
Questi movimenti possono essere simmetrici o asimmetrici perciò, di
volta in volta, sarà necessario applicare entrambi i freni o anche solo
uno. Questi leggeri aggiustamenti mantengono il volo del parapendio
uniforme e stabilizzano la calotta esattamente sopra di voi e
riducono drasticamente il rischio di subire collassi. Queste
conoscenze possono venire apprese anche meglio giocando con la
vela al suolo!
IMPORTANTE: nessun pilota o parapendio è immune da
collassi. Tuttavia, un pilotaggio attivo eliminerà virtualmente