Ascon tecnologic K30 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 1
K30
REGOLATORE E
MINI-PROGRAMMATORE
SENZA DISPLAY
Manuale Ingegneristico
23/05 - Code: ISTR_M_K30-_I_03_--
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) • ITALIA
Tel.: +39 0381 69871/FAX: +39 0381 698730
www.ascontecnologic.com
1. DIMENSIONI E FORATURA (mm)
1.1 Dimensioni
87.50
27.80
78.65
21.55
77.31
1.2 Requisiti per il montaggio
Questi strumenti sono progettati per un’ installazione per-
manente, per uso in ambiente coperto e per il montaggio
in quadri elettrici che proteggano la parte posteriore dello
strumento, la morsettiera e i collegamenti elettrici. Montare lo
strumento in un quadro che abbia le seguenti caratteristiche:
1. Deve essere facilmente accessibile;
2. Non deve essere sottoposto a vibrazioni o impatti;
3. Non devono essere presenti gas corrosivi;
4. Non deve esserci presenza di acqua o altri fluidi (condensa);
5. La temperatura ambiente deve essere tra 0... 50°C;
6. L’umidità relativa deve rimanere all’interno del campo di
utilizzo (20... 85% RH).
2. COLLEGAMENTI
OUT1OUT2OUT3OUT4
Power
supply
RELAY: 8A-AC1 (3A-AC3)/250VAC SSR: 10mA/10VDC
TC/mV
Pt100
4... 20 mA active
PTC-NTC
4... 200 mA
passive
(2 wires) Out 12VDC max. 20mA
Ext.
gen.
0/4... 20 mA active
0... 50/60 mV; 0... 1 V;
0/1... 5 V; 0/2... 10 V
OUT5
RS485
B GND A
IN2IN1
Digital input
2.1 Note generali sui collegamenti elettrici
1. Non cablare i cavi di segnale con i cavi di potenza;
2. Componenti esterni (come le barriere zener) posso-
no causare errori di misura dovuti a resistenze di linea
eccessive o sbilanciate oppure possono dare origine a
correnti di dispersione;
3. Quando si utilizza cavo schermato, lo schermo deve
essere collegato a massa da un solo lato;
4. Si faccia attenzione alla resistenza di linea, una resisten-
za di linea elevata può causare errori di misura.
2.2 Ingressi
2.2.1 Ingresso da termocoppia
2
1
+
-
Resistenza esterna: 100 max., errore massimo 0.5%
dell’ampiezza del campo.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Precisione giunto freddo: 0.1°C/°C dopo un preriscalda-
mento di 20 minuti.
Impdenza di ingresso: > 1 M.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60584-1.
Nota: Utilizzare un cavo compensato corrispondente al tipo
di termocoppia impiegata possibilmente schermato.
2.2.2 Ingresso da sensori all’infrarosso
Exergen
2
1
+
-
Resistenza esterna: Non rilevante.
Giunto freddo: Compensazione automatica fra 0... 50°C.
Precisione giunto freddo: 0.1°C/°C.
Impedenza di ingresso: > 1 M.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 2
2.2.3 Ingresso da termoresistenza Pt100
3
RTD
1
2
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (135 µA).
Resistenza di linea: Compensazione automatica fino a 20/filo,
errore max. ±0.1% dell’ampiezza del campo di ingresso.
Calibrazione: Secondo la normativa EN 60751/A2.
Nota: La resistenza dei 3 fili deve essere la uguale.
2.2.4 Ingresso per temistori
3
PTC/NTC
1
Circuito d’ingresso: Iniezione di corrente (25 µA).
Resistenza di linea: Non compensata.
2.2.5 Ingresso per segnali lineari (V e mV)
mV
V
+
__
2
1
+
Impedenza di ingresso: > 1 M per l’ingresso in mV.
Precisione: ±0.5% dell’ampiezza del campo di ingresso
±1 digit a 25°C.
2.2.6 Ingresso per segnali lineari (mA)
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria interna
+
_
+
_
Trasmettitore
a 2 fili
4... 20 mA
4
1
Impedenza di ingresso: < 51.
Precisione: ±0.5% dell’ampiezza del campo di ingresso
±1 digit a 25°C.
Protezione: NON protetto da corto circuito.
Alimentazione ausiliaria interna: 10 VDC (±10%), 20 mA max..
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per trasmet-
titore passivo con alimentazione ausiliaria esterna
+
+
_
1
2
Trasmettitore
passivo
0/4...20 mA
__ Alimentatore
esterno +
Collegamento ingresso da 0/4... 20 mA per
trasmettitore attivo
+1
2
Trasmettitore
attivo
0/4...20 mA
_-
+
2.2.7 Ingressi digitali
Ingresso digitale comandato da un contatto pulito
7
6
5Ingresso digitale 1
Ingresso digitale 2
2.3 Uscite
Note relative alla sicurezza:
Per evitare scosse elettriche, collegare i cavi di potenza
dopo aver effettuato tutti gli altri collegamenti;
Per il collegamento dell’alimentazione, utilizzare cavi AWG 16
o maggiori e adatti a una temperatura di almeno 75°C;
Utilizzare solo cavi in rame;
Le uscite SSR
NON
sono isolate. Un isolamento
doppio o
rinforzato tra l’uscita dello strumento e la linea di potenza
deve essere assicurato con un relè allo stato solido esterno.
2.3.1 Uscita 1 (OP1)
Uscita a relè
NANCC
24
2322
Portata dei contatti: • 8 A/250 V cosj = 1;
• 3 A/250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
24
23
22
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
2.3.2 Uscita 2 (OP2)
Uscita a relè
NANCC
21
2019
Portata dei contatti: • 8 A /250 V cosj = 1;
• 3 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
SSR
21
20
19
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 3
2.3.3 Uscita 3 (OP3)
Uscita a relè
1817
NAC
Portata dei contatti: • 5 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
18
17
SSR
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
2.3.4 Uscita 4 (OP4)
Uscita a relè
1615
NAC
Portata dei contatti: • 5 A /250 V cosj = 1;
• 1 A /250 V cosj = 0.4.
Vita operativa: 1 x 105.
Uscita SSR
16
15
SSR
+-
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
2.3.5 Uscita 5 (OP5)
SSR
11...
4
+-
Caratteristiche elettrica dell’uscita: 10mA/10VDC;
Livello logico 0: Vout < 0.5 VDC;
Livello logico 1: 12 V ± 20% @ 1 mA;
10 V ± 20% @ 20 mA.
Nota: Questa uscita non è protetta contro i sovraccarichi.
2.4 Interfaccia seriale
10
8
9
10
8
9
A/A’
MASTER
B/B’
C/C’
A/A’
B/B’
GND
A/A’
B/B’
GND
Tipo di interfaccia: - Isolata (50 V) RS-485,
- TTL non isolata;
Livelli di tensione: RS485 secondo standard EIA;
Tipo di protocollo: MODBUS RTU;
Formato dei dati: 8 bit senza parità;
bit di Stop: 1 (uno);
Velocità di linea:
Programmabile tra 1200... 38400 baud;
Indirizzo:
Programmabile tra
1... 255.
Note: 1. L’interfaccia seriale RS-485 permette di collegare
fino a 30 strumenti con un unico master remoto.
2. La lunghezza del cavo non deve superare i 1500 m
alla velocità di comunicazione di 9600 baud.
3. Riportiamo di seguito la definizione data dalle
norme EIA per le interfacce RS-422 e RS-485 in
merito al significato ed al senso della tensione
presente sui morsetti.
Il morsetto “A” del generatore deve essere ne-
gativo rispetto al morsetto “B” per stato binario
1 (MARK o OFF).
Il morsetto “A” del generatore deve essere posi-
tivo rispetto al morsetto “B” per stato binario 0
(SPACE o ON).
4. Questo strumento permette di impostare i para-
metri della configurazione seriale (indirizzo e baud
rate) in 2 modi differenti:
Parametri programmabili: tutti i DIP switch
presenti nella parte posteriore dello strumento
devono essere impostati ad OFF:
1234
ON
5678
Lo strumento utilizzerà i valori programmati ai
parametri [134] Add e [135] bAud;
Parametri fissi: I DIP switch devono essere
impostati in accordo con quanto indicato nella
tabella che segue:
DIP switch Funzione
1 Indirizzo bit 0
2 Indirizzo bit 1
3 Indirizzo bit 2
4 Indirizzo bit 3
5 Indirizzo bit 4
6 Indirizzo bit 5
7 Baudrate bit 0
8 Baudrate bit 1
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 4
In altre parole:
L’indirizzo (Address) è una word di 6 bit e
utilizza una codifica standard: es. l’indirizzo 23
viene codificato impostando a ON i DIP switch
5, 3 e 2 (16 + 4 + 2 + 1 = 23);
La velocità di linea (baud rate) è una word di 2
bit è e il valore può essere ricavato dalla tabel-
la che segue:
Baud rate DIP switch 7 DIP switch 8
2400 OFF OFF
9600 ON OFF
19200 OFF ON
38400 ON ON
I parametri [134] Add e [135] bAud diventano di
sola lettura (Read only).
2.5 Alimentazione
Alimentazione
14
13
Tensione: • 100... 240 VAC/DC (±10%), 50... 60 Hz;
• 24 VAC/DC (±10%).
Consumo: 5VA massimo.
Note: 1. Prima di collegare lo strumento alla rete elettrica,
assicurarsi che la tensione di linea sia corrispon-
dente a quanto indicato nell’etichetta di identifica-
zione dello strumento.
2. Per evitare il rischio di scosse elettriche collegare
l’alimentazione solo dopo aver effettuato tutti gli
altri collegamenti.
3. Per il collegamento alla rete, utilizzare cavi 16 AWG
o maggiori adatti a una temperatura di almeno 75°C.
4. Utilizzare solo conduttori di rame.
5. L’ingresso di alimentazione NON è protetto da
fusibile. È necessario prevedere esternamente un
fusibile tipo T 1A, 250 V.
3. CARATTERISTICHE TECNICHE
3.1 Caratteristiche tecniche
Custodia: Plastica autoestinguente UL94 V0
;
Protezione terminali: IP20 secondo la normativa EN 60070-1;
Installazione: Montaggio retroquadro su guida DIN;
Morsettiera: 24 terminali a vite M3, per cavi Ø0.64... 1.63 mm
(AWG22... AWG14) con schema di collegamento;
Dimensioni: 75 x 33 mm (2.95 x 1.30 in.),
profondità 75.5 mm (2.97 in.);
Peso: 180 g max.;
Alimentazione:
100... 240 VAC (±10% della tensione nominale);
24 VAC/DC (±10% della tensione nominale);
Consumo di corrente: 5 VA max.;
Tensione di isolamento: 2.3 kV rms secondo EN 61010-1;
Display: Opzionale remoto
;
Tempo di campionamento: 130 ms;
Risoluzione: 30000 conteggi;
Precisione totale: ±0.5% F.S.V. ±1 digit a 25°C di tempera-
tura ambiente;
Reiezione in modo comune: 120 dB a 50/60 Hz;
Reiezione in modo normale: 60 dB a 50/60 Hz.
Compatibilità elettromagnetica e requisiti di sicurezza:
Conformità: Direttiva EMC (EN 61326-1),
Direttiva (EN 61010-1);
Categoria di installazione: II;
Grado di inquinamento: 2;
Deriva termica: Compresa nella precisione totale;
Temperatura di funzionamento: 0... 50°C (32... 122°F);
Temperatura di stoccaggio: -30... +70°C (-22... +158°F);
Umidità: 20... 85% RH non condensante;
Protezioni: WATCH DOG (hardware/software) per il ripristi-
no automatico.
4. COME ORDINARE
Modello
K30 - = Regulatore
K30T = Regulatore + timer
K30P = Regulatore + timer + programmatore
Power supply
L = 24 V AC/DC
H = 100 to 240 VAC
Ingresso/Ingresso digitale 2 (standard)
C = J, K, R, S, T, PT100, 0/12...60 mV
E = J, K, R, S, T, PTC, NTC, 0/12...60 mV
I = 0/4... 20 mA
V = 0... 1 V, 0/1... 5 V, 0/2... 10 V
Uscita 1/Uscita 5 SSR (standard)
R = Relè SPDT 8A per carichi resistivi
O = VDC per SSR
Uscita 2
- = Non disponibile
R = Relè SPDT 8A per carichi resistivi
O = VDC per SSR
Comunicazioni
- = TTL Modbus
S = RS 485 e TTL ModBus
Uscita 3
- = Non disponibile
R = Relè SPST-NA 5A per carichi resistivi
O = VDC per SSR
Uscita 4
- = Non disponibile
R = Relè SPST-NA 5A per carichi resistivi
O = VDC per SSR
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 5
5. PROCEDURE DI CONFIGURAZIONE
5.1 Note generali sul K30
K30 è un regolatore cieco (privo di display e tastiera), ma
dotato di due collegamenti seriali.
Il primo collegamento seriale è un RS485 ed è progettato
per un dialogo standard con un’unità master (supervisore,
HMI, PLC, ecc.).
Il secondo collegamento seriale (tipo TTL) è usato per
dialogare con un display remoto.
Sono disponibili tre diversi modelli di display con una o due
file di LED a 4 cifre e quattro tasti.
Tutte le azioni possono essere eseguite dal display remoto o
tramite collegamento seriale.
Le azioni eseguite tramite il collegamento seriale non sono
soggette a timeout o password, hanno un effetto immedia-
to e non producono alcuna visualizzazione.
Le azioni eseguite con la tastiera del display remoto, invece,
seguono le stesse modalità d’uso dei tasti frontali degli
strumenti della serie K.
Nelle pagine seguenti descriveremo tutte le possibili azioni
che è possibile eseguire con un display remoto. Abbiamo
selezionato il tipo con singolo display.
La differenza tra un display a 1 e uno a 2 linee è la possibi-
lità di vedere contemporaneamente due valori anziché uno
alternato al secondo (ad esempio un codice di parametro
viene visualizzato alternato al suo valore).
5.2 Introduzione
Lo strumento, quando viene alimentato, comincia immediata-
mente a funzionare rispettando i valori dei parametri memo-
rizzati in quel momento.
Il comportamento dello strumento e le sue prestazioni sono in
funzione dei valori dei parametri memorizzati.
Alla prima accensione lo strumento utilizzerà i dati di “default”
(parametri di fabbrica). Questo insieme di parametri sono di
tipo generico (esempio: l’ingresso è programmato per una
termocoppia tipo J).
Raccomandiamo di modificare i parametri per adattarli
all’applicazione (es.: impostare il sensore di ingresso corretto,
definire la strategia di controllo, impostare gli allarmi, ecc.).
Per modificare l’impostazione dei parametri è necessario
eseguire la procedura di Configurazione”.
D Il parametro [6] Unit (Unità Ingegneristiche) permette di
impostare l’unità di temperatura (°C/°F) per accordarsi alle
necessità dell’utente. Fate attenzione! L’unità ingegneristi-
ca NON DEVE ESSERE CAMBIATA durante il controllo di
processo in quanto i valori di temperatura inseriti dall’uten-
te (soglie, limiti ecc.) non vengono riscalati dallo strumento.
5.2.1 Livelli di accesso alla modifica dei
parametri e relative password
Lo strumento è dotato di un set completo di parametri. Chia-
meremo questo set Parametri di configurazione”.
L’accesso ai parametri di configurazione è protetto da una
password programmabile (password livello 3).
I parametri di configurazione sono divisi in gruppi. Ogni
gruppo raccoglie tutti i parametri relativi ad una determinata
funzione (esempio: controllo, allarme, uscite).
Nota: Lo strumento visualizza solo i parametri coerenti con
l’hardware presente e con il valore dei parametri
impostati precedentemente (esempio: se impostiamo
un’uscita come “non utilizzata” lo strumento non visua-
lizzerà i parametri relativi a quell’uscita).
5.3 Comportamento dello strumento
all’accensione
All’accensione lo strumento partirà in uno dei seguenti modi,
in funzione della specifica configurazione:
Modo Automatico senza la funzione programmatore:
Il display opzionale visualizza il valore misurato;
Il punto decimale della cifra meno significativa è spento;
Lo strumento sta eseguendo la normale regolazione.
Modo Manuale (oPLo):
Il display opzionale visualizza alternativamente il valore
misurato ed il messaggio oPLo;
Lo strumento non sta eseguendo la regolazione automatica;
La potenza di uscita è pari a 0% e può essere modificata
manualmente tramite i tasti e .
Modo Stand by (St.bY):
Il display visualizza alternativamente il valore misurato ed il
messaggio St.bY oppure od;
Lo strumento non sta eseguendo alcun tipo di regolazione
(le uscite regolanti sono spente);
Lo strumento si comporta come un indicatore.
Modo Automatico con partenza del programma all’accen-
sione:
Il display opzionale visualizza una delle seguenti informazioni:
Il valore misurato;
Il Set Point operativo (quando sta eseguendo una rampa);
ll tempo del segmento in esecuzione (quando sta ese-
guendo una stasi);
Il valore misurato alternato al messaggio St.bY.
In tutti i casi il punto decimale della cifra meno significa-
tiva è acceso.
Noi definiamo una qualunque di queste visualizzazioni
Visualizzazione normale”.
5.4 Accesso al modo configurazione
1. Premere il tasto per più di 3 secondi.
Il display visualizzerà alternativamente PASS e 0.
2. Utilizzando i tasti e impostare la password pro-
grammata.
Note: 1. La password inserita dalla fabbrica è 30.
2. Tutte le modifiche dei parametri sono protette da un
time out. Se nessun tasto viene premuto per un pe-
riodo superiore a 10 secondi, lo strumento torna alla
“Visualizzazione normale”. Il nuovo valore dell’ultimo
parametro selezionato verrà perso e la procedura di
configurazione risulterà terminata.
A volte può essere utile
rimuovere il time out (ad es.
per la prima configurazione di uno strumento), per
farlo è sufficiente impostare una password pari a
1000 più il valore di password impostato
(es.: 1000 + 30 = 1030).
È sempre possibile uscire manualmente dalla
procedura di configurazione (vedere paragrafo
successivo).
3. Durante la modifica dei parametri lo strumento conti-
nua ad eseguire il controllo. In alcuni casi, quando la
modifica dei parametri può generare un’azione forte
sul processo, potrebbe essere conveniente fermare
temporaneamente il controllo durante la procedura di
configurazione (le uscite regolanti vengono spente).
Per fermare la regolazione impostare una password
pari a 2000 + la password programmata
(es. 2000 + 30 = 2030).
La regolazione ripartirà automaticamente all’uscita
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 6
dalla procedura di configurazione.
3. Premere il tasto .
Se la password è corretta il display visualizzerà l’acronimo
del primo gruppo di parametri preceduto dal simbolo “]”.
In altre parole il display visualizzerà: ]inp.
Lo strumento è in modo configurazione.
5.5 Come uscire dal modo configurazione
Premere il tasto per più di 5 secondi. Lo strumento torna
alla “Visualizzazione normale”.
5.6 Funzione dei tasti durante la modifica
dei parametri
Una breve pressione consente di uscire dall’attuale
gruppo di parametri e selezionare quello successivo. La
pressione prolungata del tasto consente di terminare
la procedura di configurazione (lo strumento torna alla
“Visualizzazione normale”).
Quando lo strumento visualizza un gruppo, questo tasto
consente di entrare nel gruppo selezionato.
Quando lo strumento visualizza un parametro, questo ta-
sto consente di memorizzare il valore impostato e passare
al parametro successivo, all’interno dello stesso gruppo.
Incrementa il valore del parametro selezionato.
Decrementa il valore del parametro selezionato.
Nota: La selezione dei gruppi è ciclica così come la selezio-
ne dei parametri all’interno dei gruppi.
5.7 Reset di fabbrica - Procedura di
caricamento dei parametri di default
A volte, ad esempio quando si riconfigura uno strumento
utilizzato in precedenza per un’applicazione diversa, oppure
da altri o si sono fatti test con uno strumento e si desidera
riconfigurarlo, può essere utile poter ricaricare la configura-
zione di fabbrica.
Questa azione consente di riportare lo strumento ad una
condizione definita (come era alla 1ª accensione).
I dati di default sono i dati caricati nello strumento dalla fab-
brica prima della spedizione dell’apparecchio. Per ricaricare
i parametri di default procedere come segue:
1. Premere il tasto per più di 5 secondi;
2. Il display visualizzerà alternativamente PASS e 0;
3. Coi tasti e impostare il valore -481;
4. Premere il tasto ;
5. Lo strumento dapprima spegnerà tutti i LED, poi visua-
lizzerà il messaggio dfLt (default), in seguito accenderà
tutti i LED per 2 secondi ed infine effettuerà un ciclo di
spegnimento/accensione.
La procedura è completa.
Nota: La lista completa dei parametri di default è riportata
nell’Appendice A.
5.8 Tutti i parametri di configurazione
Nelle pagine seguenti descriveremo tutti i parametri dello stru-
mento. Tuttavia lo strumento visualizzerà solo i parametri
relativi alle opzioni hardware presenti e in accordo all’im-
postazione fatta per i parametri precedenti [ad esempio
impostando AL1t (tipo di Allarme 1) uguale a nonE (non utiliz-
zato), tutti i parametri relativi all’allarme 1 verranno omessi).
Gruppo ]inp - Configurazione degli ingressi
[2] SEnS - Tipo di ingresso
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando il codice dell’ingresso è uguale a c
(vedere il Capitolo 4 “Codice d’ordine”):
J TC J (0... 1000°C/32... 1832°F);
crAL TC K (0... 1370°C/32... 2498°F);
S TC S (0... 1760°C/32... 3200°F);
r TC R (0... 1760°C/32... 3200°F);
t TC T (0... 400°C/32... 752°F);
ir.J Exergen IRS J (0... 1000°C/32... 1832°F);
ir.cA Exergen IRS K (0... 1370°C/32... 2498°F);
Pt1 RTD Pt 100
(-200... +850°C/-328... +1562°F);
0.50 0... 50 mV lineare;
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
SEr1 Misura da seriale (strategia 1) (**);
SEr2 Misura da seriale (strategia 2) (***);
Quando il codice dell’ingresso è uguale a e:
J TC J (0... 1000°C/32... 1832°F);
crAL TC K (0... 1370°C/32... 2498°F);
S TC S (0... 1760°C/32... 3200°F);
r TC R (0... 1760°C/32... 3200°F);
t TC T (0... 400°C/32... 752°F);
ir.J Exergen IRS J (0... 1000°C/32... 1832°F);
ir.cA Exergen IRS K (0... 1370°C/32... 2498°F);
Ptc
PTC KTY81-121
(-55... +150°C/-67... +302°F);
ntc NTC 103-AT2 (-50... +110°C/-58... +230°F);
0.50 0... 50 mV lineare;
0.60 0... 60 mV lineare;
12.60 12... 60 mV lineare;
SEr1 Misura da seriale (strategia 1) (**);
SEr2 Misura da seriale (strategia 2) (***);
Quando il codice dell’ingresso è uguale a i:
0.20 0... 20 mA lineare;
4.20 4... 20 mA lineare;
SEr1 Misura da seriale (strategia 1) (**);
SEr2 Misura da seriale (strategia 2) (***);
Quando il codice dell’ingresso è uguale a v:
0.1 0... 1 V lineare;
0.5 0... 5 V lineare;
1.5 1... 5 V lineare;
0.10 0... 10 V lineare;
2.10 2... 10 V lineare;
SEr1 Misura da seriale (strategia 1) (**);
SEr2 Misura da seriale (strategia 2) (***).
(**) SEr1
Questa modalità è progettata per i PLC. Richiede che
un master scriva continuamente un valore “misurato”.
Nota: Il master DEVE inviare un comando WRITE all’indirizzo
200H o 1H anche se il valore è lo stesso. Se lo stru-
mento NON riceve un comando di scrittura su uno di
questi due indirizzi per più di 5 s, lo strumento mostra
---- e funziona come per una condizione di rottura
sensore (burn out).
(***) SEr2
La modalità precedente NON è utilizzabile quando si
utilizza un supervisore o un pannello operatore.
Questo tipo di “master” NON “scrive” un valore uguale
al precedente. In altre parole, se il valore non cambia,
il master non scrive nella posizione specifica.
SEr2 funziona come segue:
lo strumento guarda all’attività della linea e:
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 7
Se è presente un’attività di linea corretta, considera
il master come connesso e funziona con l’ultimo
valore “misurato” ricevuto.
Se non viene rilevata alcuna attività o un’attività
errata per più di 5 secondi, lo strumento funziona
come in presenza di una condizione
di rottura senso-
re (burn out).
Note: 1. Quando si seleziona un ingresso da termocoppia
(TC) e si imposta una cifra decimale, il valore massi-
mo visualizzabile risulta essere 999.9°C o 999.9°F.
2. Ogni cambiamento di impostazione del parametro
SEnS produrrà le seguenti forzature:
[3] dP = 0;
[4] SSc = -1999;
[5] FSc = 9999.
[3] dP - Posizione punto decimale
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando [2] SenS = Ingresso lineare: 0... 3;
Quando [2] diverso da ingresso lineare: 0/1.
Nota: Ogni variazione del parametro dP produrrà una varia-
zione dei parametri ad esso collegati (es.: Set Point,
banda proporzionale, ecc.).
[4] SSc - Visualizzazione di inizio scala per
ingressi lineari
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. SSc definisce, per gli ingressi lineari, il valore
visualizzato quando lo strumento misura il minimo
valore misurabile. Lo strumento visualizzerà valori
fino al 5% inferiori al valore impostato per SSc, poi
visualizzerà la segnalazione di underrange (uuuu).
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa:
Es.: 0 mA = 0 mBar, 20 mA = -1000 mBar (vuoto).
[4] SSc - Visualizzazione di inizio scala per
ingressi SEr
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un ingresso SEr1o SEr2.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. SSc definisce il valore di inizio scala accettato
attraverso il collegamento seriale.
2. Quando viene ricevuto un valore inferiore ad SSc, lo
strumento mostrerà “uuuu (fuori campo basso).
[5] FSc - Visualizzazione di fondo scala per
ingressi lineari
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un ingresso lineare.
Campo: -1999... 9999
Note: 1. SSc definisce, per gli ingressi lineari, il valore
visualizzato quando lo strumento misura il
massimo
valore misurabile. Lo strumento visualizzerà valori
fino al 5% superiori al valore impostato per FSc,
visualizzerà la segnalazione di overrange (oooo).
2. È possibile impostare una visualizzazione di inizio
scala inferiore alla visualizzazione di fondo scala
per ottenere usa scala di visualizzazione inversa.
E.g.: 0 mA = 0 mBar, 20 mA = -1000 mBar (vuoto).
[5] FSc - Visualizzazione di fondo scala per
ingressi SEr
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un ingresso SEr1o SEr2.
Campo: -1999... 9999.
Note: 1. FSc definisce il valore di fondo scala accettato
attraverso il collegamento seriale.
2. Quando viene ricevuto un valore superiore ad FSc,
lo strumento mostrerà “oooo (fuori campo basso).
[6] unit - Unità ingegneristiche
Disponibile: Quando, tramite il parametro [2] SEnS, è stato
selezionato un sensore di temperatura.
Campo: °c Celsius;
°F Fahrenheit.
DLo strumento non riscala i valori di temperatura inseriti
dall’utente (soglie, limiti ecc.)
.
[7] FiL - Filtro digitale sul valore visualizzato
Disponibile: Sempre.
Campo: oFF (nessun filtro);
0.1... 20.0 s.
Nota: Questo è un filtro del 1° ordine applicato al valore mi-
surato. Per questa ragione influenza il valore misurato,
l’azione di regolazione e il comportamento degli allarmi.
[8] inE -
Selezione del tipo di fuori campo che
abilita il valore di uscita di sicurezza
Disponibile: Sempre.
Campo: our Quando lo strumento rileva un overrange
o un underrange, forza la potenza di uscita
dello strumento al valore di sicurezza [9]
oPE;
or Quando lo strumento rileva un overrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [9] oPE;
ur Quando lo strumento rileva un underrange,
forza la potenza di uscita dello strumento al
valore di sicurezza [9] oPE.
[9] oPE -
Valore di sicurezza della potenza di uscita
Disponibile: Sempre.
Campo: -100... 100% (dell’uscita).
Note: 1. Quando lo strumento è programmato per eseguire
una sola azione regolante (riscaldamento o raffred-
damento), impostando un valore inferiore al campo
di uscita, lo strumento utilizza il valore zero (0).
Es.: Quando è programmata una azione di solo
riscaldamento e oPE è uguale a -50% (raffredda-
mento) lo strumento utilizzerà il valore zero.
2. Quando è stato selezionato un controllo ON/OFF
e
lo strumento rileva una condizione di fuori campo,
lo strumento utilizzerà un tempo di ciclo pari a 20
secondi per poter fornire la potenza programmata
tramite questo parametro.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 8
[10] diF1 - Funzione dell’ingresso digitale 1
Disponibile: Quando lo strumento è equipaggiato di in-
gressi digitali.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento allarmi (ACK) [stato];
3
Blocco (Hold) del valore misurato [stato].
4 Strumento in Stand by [stato]. Quando il con
tatto è chiuso lo strumento è in Stand by;
5 L’azione riscaldante (HEAt) utilizza SP1, quella
raffreddante (CooL) utilizza SP2 [stato]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
6 Timer Run/Hold/Reset [transizione].
Una breve chiusura del contatto consente di far
partire il timer e di sospenderne l’esecuzione;
una chiusura prolungata (più di 10 s) esegue il
reset del timer;
7 Timer Run [transizione]. Una breve chiusura
del contatto fa partire il conteggio del timer;
8 Timer reset [transizione]. Una breve chiusura
del contatto esegue il Reset del timer;
9 Timer Run/Hold [stato].
- Contatto chiuso = timer RUN;
- Contatto aperto = timer Hold,
10 Run del programma [transizione]. La prima
chiusura del contatto fa partire il programma, le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
11
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
12 Blocco (Hold) del programma [transizione]. La
prima chiusura del contatto sospende l’esecu-
zione del programma, la seconda fa continuare
l’esecuzione del programma;
13 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
14 Program Run/Reset del programma [stato].
- Contatto chiuso = Run del Programma;
- Contatto aperto = Reset del Programma;
15 Modo manuale (Open Loop) [stato];
16
Selezione sequenziale del Set Point [transizione]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
17 Selezione SP1/SP2 [stato];
18 Selezione binaria del Set Point tramite
l’ingres-
so digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso
digitale 2 (bit più significativo)[stato];
19 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto ;
20 Run/Reset del timer (stato) con blocco al termi-
ne del conteggio (necessita di un comando di
Run da seriale o Ingresso digitale per ripartire);
21 Run/Reset del timer (stato) senza blocco.
[11] diF2 - Funzione dell’ingresso digitale DI2
Disponibile: Quando lo strumento è equipaggiato di in-
gressi digitali.
Campo: oFF Nessuna funzione;
1 Reset Allarmi [stato];
2 Riconoscimento allarmi (ACK) [stato];
3
Blocco (Hold) del valore misurato [stato].
4 Strumento in Stand by [stato]. Quando il con
tatto è chiuso lo strumento è in Stand by;
5 L’azione riscaldante (HEAt) utilizza SP1, quella
raffreddante (CooL) utilizza SP2 [stato]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
6 Timer Run/Hold/Reset [transizione].
Una breve chiusura del contatto consente di far
partire il timer e di sospenderne l’esecuzione;
una chiusura prolungata (più di 10 s) esegue il
reset del timer;
7 Timer Run [transizione]. Una breve chiusura
del contatto fa partire il conteggio del timer;
8 Timer reset [transizione]. Una breve chiusura
del contatto esegue il Reset del timer;
9 Timer Run/Hold [stato].
- Contatto chiuso = timer RUN;
- Contatto aperto = timer Hold,
10 Run del programma [transizione]. La prima
chiusura del contatto fa partire il programma, le
chiusure successive fanno ripartire l’esecuzione
del programma dall’inizio;
11
Reset del programma [transizione]. La chiusura
del contatto resetta l’esecuzione del programma;
12 Blocco (Hold) del programma [transizione]. La
prima chiusura del contatto sospende l’esecu-
zione del programma, la seconda fa continuare
l’esecuzione del programma;
13 Run/Hold del programma [stato]. Quando il
contatto è chiuso il programma è in esecuzione;
14 Program Run/Reset del programma [stato].
- Contatto chiuso = Run del Programma;
- Contatto aperto = Reset del Programma;
15 Modo manuale (Open Loop) [stato];
16
Selezione sequenziale del Set Point [transizione]
(vedi le “Note relative agli ingressi digitali”);
17 Selezione SP1/SP2 [stato];
18 Selezione binaria del Set Point tramite
l’ingresso digitale 1 (bit meno significativo) e
l’ingresso digitale 2 (bit più significativo)[stato];
19 L’ingresso digitale 1 opera in parallelo al tasto
mentre l’ingresso digitale 2 opera in paralle-
lo al tasto ;
20 Run/Reset del timer (stato) con blocco al termi-
ne del conteggio (necessita di un comando di
Run da seriale o Ingresso digitale per ripartire);
21 Run/Reset del timer (stato) senza blocco.
Note relative agli ingressi digitali:
1. Quando diF1/diF2 = 5 lo strumento opera come segue:
Quando il contatto è aperto, l’azione di controllo è di
riscaldamento ed il Set Point attivo è SP1.
Quando il contatto è chiuso, l’azione di controllo è di
raffreddamento ed il Set Point attivo è SP2.
2. Quando diF1 = 18, il parametro diF2 viene forzato a 18
e non può eseguire altre funzioni.
3. Quando diF1 = diF2 = 18 la selezione del Set Point
avverrà con le seguenti modalità:
Ingresso digitale 1 Ingresso digitale 2 Set Point operativo
Off Off Set Point 1
On Off Set Point 2
Off On Set Point 3
On On Set Point 4
4. Quando diF1 = 19, il parametro diF2 viene forzato a 19
e non può eseguire altre funzioni.
5. Quando si utilizza l’opzione 16, ogni chiusura del contatto
aumenta di uno il numero di SPAt (Set Point attivo). La
selezione è ciclica -> SP1 -> SP2 -> SP3 -> SP4.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 9
Gruppo ]out - Configurazione delle uscite
[12] o1F - Funzione dell’uscita Out 1
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita può essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - OFF se il timer è in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 1 forzata a ON.
Note: 1. Quando due o più uscite sono programmate allo
stesso modo, le uscite verranno pilotate in parallelo.
2. La segnalazione di mancata alimentazione viene
cancellata quando lo strumento rileva un reset
degli allarmi eseguito tramite il tasto , tramite
ingresso digitale o tramite seriale.
3. Se non viene programmata nessuna uscita re-
golante, gli allarmi relativi (se presenti) verranno
forzati a nonE (non utilizzati).
[13] o1.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 1
Disponibile: Quando [12] o1F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Example 1: Impostando 3 (2 + 1) l’uscita segnalerà l’allarme
1 e 2 (condizione OR).
Example 2: Impostando 13 (8 + 4 + 1) l’uscita segnalerà
l’allarme 1, l’allarme 3 e l’allarme di loop break.
[14] o1Ac - Azione dell’uscita Out 1
Disponibile: Qando [12] o1F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r Azione inversa con indicazione LED invertita.
Note: 1. Azione diretta: L’uscita ripete lo stato della funzio-
ne pilotante.
Esempio: Uscita di allarme con azione diretta.
Quando l’allarme è ON il relè è eccitato (uscita
logica a 1).
2. Azione inversa: Lo stato dell’uscita è l’opposto
dello stato della funzione pilotante.
Esempio: Uscita di allarme con azione inversa.
Quando l’allarme è OFF il relè è eccitato (uscita
logica a 1). Questa impostazione è normalmente
chiamata “fail-safe” ed è normalmente utilizzata in
processi pericolosi per generare un allarme quando
manca la corrente o scatta il watchdog interno.
[15] o2F - Funzione dell’uscita Out 2
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 2.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - OFF se il timer è in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 2 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[16] o2.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 2
Disponibile: Quando [15] o2F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
[17] o2Ac - Azione dell’uscita Out 2
Disponibile: Quando [15] o2F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
[18] o3F - Funzione dell’uscita Out 3
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 3.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - OFF se il timer è in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 10
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 3 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[19] o3.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 3
Disponibile: Quando [18] o3F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
[20] o3Ac - Azione dell’uscita Out 3
Disponibile: Quando [18] o3F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r Azione inversa con indicazione LED invertita.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
[21] o4F - Funzione dell’uscita Out 4
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 4.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - OFF se il timer è in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 4 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[22] o4.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 4
Disponibile: Quando [21] o4F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
[23] o4Ac - Azione dell’uscita Out 4
Disponibile: Quando [21] o4F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
[24] o5F - Funzione dell’uscita Out 5
Disponibile: Quando lo strumento è dotato dell’uscita 5.
Campo: nonE Uscita non utilizzata. Con questa imposta-
zione lo stato di questa uscita puo essere
impostato tramite interfaccia seriale;
H.rEG Uscita di riscaldamento;
c.rEG Uscita di raffreddamento;
AL Uscita di allarme;
t.out Uscita del timer;
t.HoF
Uscita del timer - OFF se il timer è in Hold;
P.End Indicatore di programma in “end”;
P.HLd Indicatore di programma in “hold”;
P. uit Indicatore di programma in “wait”;
P.run Indicatore di programma in “run”;
P.Et1 Evento 1 del programma;
P.Et2 Evento 2 del programma;
or.bo Indicatore di fuori-campo o rottura sensore;
P.FAL Indicatore di mancata alimentazione;
bo.PF Indicatore di fuori-campo, rottura sensore
e/o mancata alimentazione;
diF1
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 1
;
diF2
L’uscita ripete lo stato dell’ingresso digitale 2
;
St.By Indicatore di strumento in stand-by;
on Uscita Out 5 forzata a ON.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [12] O1F.
[25] o5.AL - Allarmi assegnati all’uscita Out 5
Disponibile: Quando [24] o5F = AL.
Campo: 0... 31 con la regola seguente:
+1 Allarme 1;
+2 Allarme 2;
+4 Allarme 3;
+8 Allarme di Loop break;
+16 Allarme di rottura sensore (burn out).
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [13] o1.AL.
[26] o5Ac - Azione dell’uscita Out 5
Disponibile: Quando [24] o5F è diverso da nonE.
Campo: dir Azione diretta;
rEU Azione inversa;
dir.r Azione diretta con indicazione LED invertita;
rEU.r
Azione inversa con indicazione LED invertita
.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [14] o1.Ac.
Gruppo ]AL1 - Configurazione dell’allarme 1
[27] AL1t - Allarme 1 - Tipo di allarme
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra);
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdE Allarme relativo di banda.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 11
Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra).
SE.br Rottura sensore;
Note: 1. Gli allarmi relativi e di deviazione sono riferiti al Set
Point operativo dello strumento.
LodE
OUT
AL1
-AL1
SP
PV
HAL1
HidE
OUT
AL1
AL1
SP
PV
HAL1
LoAb
OUT
AL1
AL1
PV PV
HAL1
tempo
HiAb
OUT
AL1
AL1 HAL1
tempo
offoffoff ON ON offoffoff ON ON
offoffoff ON ON offoffoff ON ON
tempo tempo
2. L’allarme di rottura sensore (SE.br) verrà attivato
quando il display visualizza ----.
[28] Ab1 - Funzione dell’Allarme 1
Disponibile: Quando [27] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attivo all’accensione (mascherato);
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8 Allarme relativo non attivo al cambio di Set
Point (mascherato al cambio di SP).
Esempio: Impostando Ab1 uguale a 5 (1+4) l’allarme 1
risulterà: Non attivo all’accensione e Riconoscibile.
Note: 1. La selezione “Allarme non attivo all’accensione
consente di inibire l’allarme all’accensione dello stru-
mento o quando lo strumento rileva il passaggio:
- Da modo anuale mode (oplo) ad automatico;
- Da modo Stand-by ad automatico.
L’allarme verrà automaticamente attivato quando il
valore misurato raggiunge per la prima volta il suo
valore di soglia più o meno l’isteresi (in altre parole
quando la condizione iniziale di allarme scompare).
PWR ON
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +1
Ab1 = +0
offoff ON
ONON
2. Un “Allarme memorizzato” (reset manuale) è un
allarme che rimane attivo anche quando la con-
dizione di allarme che lo ha generato non è più
presente. Il reset dell’allarme può avvenire solo
tramite un comando esterno (pulsante , ingres-
so logico o interfaccia seriale).
Reset Allarme
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +2
Ab1 = +0
offoff
ON
ON
Reset Allarme
3. Un “Allarme tacitabile” è un allarme che può essere
resettato anche se la condizione che ha generato
l’allarme è ancora presente. Il riconoscimento dell’al-
larme può avvenire solo tramite un comando esterno
(pulsante , ingresso logico o interfaccia seriale).
ACKACK
AL1
PV
tempo
offoff
Ab1 = +4
Ab1 = +0
offoff off
ON
ON ON
4. Un “Allarme relativo non attivo al cambio di Set
Point” è un allarme che risulta mascherato dopo
un cambio di Set Point fino a che il processo non
raggiunge la sua soglia più o meno l’isteresi.
Sp2
Sp1
PV
tempo
Ab1 = +8
Ab1 = +0
ON offoff
AL1
offoffoff
AL1
ON ON ON
ON
5. Lo strumento non memorizza in EEPROM lo stato
degli allarmi. Pertanto, lo stato degli allarmi verrà
perso quando si spegne l’apparecchio.
[29] AL1L - Per allarmi di massima e minima, AL1L
è il limite inferiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile: Quando [27] AL1t è diverso da nonE o
[27] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [30] AL1H in unità ingegneristiche.
[30] AL1H - Per allarmi di massima e minima, AL1H
è il limite superiore del parametro AL1
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile: Quando [27] AL1t è diverso da nonE o
[27] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: Da [29] AL1L a 9999 in unità ingegneristiche.
[31] AL1 - Soglia dell’Allarme 1
Disponibile: Quando:
- [27] AL1t = LoAb Allarme assoluto di minima;
- [27] AL1t = HiAb Allarme assoluto di massima;
- [27] AL1t = LodE Deviazione verso il basso (relativo);
- [27] AL1t = HidE Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [29] AL1L a [30] AL1H in unità ingegneristiche.
[32] HAL1 - Isteresi Allarme 1
Disponibile: Quando [27] AL1t è diverso da nonE o
[27] AL1t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Il valore di isteresi è la differenza tra la soglia di
allarme ed il punto in cui l’allarme si riarmerà auto-
maticamente.
2. Quando la soglia di allarme più o meno l’isteresi
viene impostata fuori dal campo di misura, lo stru-
mento non sarà in grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 1000 (mBar);
- Set Point = 900 (mBar);
- Allarme in deviazione verso il basso = 50 (mBar);
-
Isteresi = 160 (mBar);Il punto di reset risulterebbe
pari a: 900 - 50 + 160 = 1010 (mBar) ma il valore è
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 12
fuori campo. Il reset può essere fatto solo spe-
gnendo lo strumento e riaccendendolo dopo che la
condizione che lo ha generato è stata rimossa.
3. Tutti gli allarmi di banda utilizzano la stessa isteresi
per entrambe le soglie.
4. Quando l’isteresi di un allarme di banda è più larga
della banda programmata, lo strumento non sarà in
grado di resettare l’allarme.
Esempio: Campo di ingresso 0... 500 (°C);
- Set Point = 250 (°C);
- Allarme di banda relativo;
- Soglia inferiore = 10 (°C);
- Soglia superiore = 10 (°C);
- Isteresi = 25 (°C).
[33] AL1d - Ritardo Allarme 1
Disponibile: Quando [27] AL1t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [33] AL1d mentre il
reset è immediato.
[34] AL1o - Abilitazione Allarme 1 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile: Quando [27] AL1t è diverso da nonE.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL2 - Configurazione dell’allarme 2
[35] AL2t - Allarme 2 - Tipo di allarme
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra);
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdE Allarme relativo di banda.
Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra).
SE.br Rottura sensore;
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al Set Point operativo dello
strumento (quando si utilizza la funzione di rampa al Set
Point, il Set Point operativo può essere diverso).
Per ulteriori informazioni vedere il parametro [27] AL1t.
[36] Ab2 - Funzione dell’Allarme 2
Disponibile: Quando [35] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attivo all’accensione (mascherato);
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio:
Impostando Ab2 uguale a 5 (1+4) l’allarme 2 risul-
terà “Non attivo all’accensione” e “Riconoscibile”.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [28] Ab1.
[37] AL2L - Per allarmi di massima e minima, AL2L
è il limite inferiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL2L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile: Quando [35] AL2t è diverso da nonE oppure
[35] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [38] AL2H in unità ingegneristiche.
[38] AL2H - Per allarmi di massima e minima, AL2H
è il limite superiore del parametro AL2
- Per gli allarmi di banda, AL1H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile: Quando [35] AL2t è diverso da nonE oppure
[35] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: Da [37] AL2L a 9999 in unità ingegneristiche.
[39] AL2 - Soglia dell’Allarme
Disponibile: Quando:
- [35] AL2t = LoAb Allarme assoluto di minima;
- [35] AL2t = HiAb Allarme assoluto di massima;
- [35] AL2t = LodE Deviazione verso il basso (relativo);
- [35] AL2t = HidE Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [37] AL2L a [38] AL2H in unità ingegneristiche.
[40] HAL2 - Isteresi Allarme 2
Disponibile: Quando [35] AL2t è diverso da nonE oppure
[35] AL2t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [32] HAL1.
[41] AL2d - Ritardo Allarme 2
Disponibile: Quando [35] AL2t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [41] AL2d mentre il
reset è immediato.
[42] AL2o - Abilitazione Allarme 2 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile: Quando [35] AL2t è diverso da nonE.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]AL3 - Configurazione dell’allarme 3
[43] AL3t - Allarme 3 - Tipo di allarme
Disponibile: Sempre.
Campo: Quando una o più uscite sono programmate
come uscite regolanti:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra);
SE.br Rottura sensore;
LodE Allarme di minima in deviazione (relativo);
HidE Allarme di massima in deviazione (relativo);
LHdE Allarme relativo di banda.
Quando nessuna uscita è impostata come uscita
regolante:
nonE Allarme non utilizzato;
LoAb Allarme assoluto di minima;
HiAb Allarme assoluto di massima;
LHAb Allarme assoluto di banda (finestra).
SE.br Rottura sensore;
Nota: Gli allarmi relativi sono riferiti al Set Point operativo
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 13
dello strumento (quando si utilizza la funzione di rampa
al Set Point, il Set Point operativo può essere diverso)
.
Per ulteriori informazioni vedere il parametro [27] AL1t.
[44] Ab3 - Funzione Allarme 3
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0... 15 con la seguente regola:
+1 Non attivo all’accensione (mascherato);
+2 Allarme memorizzato (riarmo manuale);
+4 Allarme tacitabile;
+8
Allarme relativo non attivo al cambio di Set Point.
Esempio:
Impostando Ab3 uguale a 5 (1+4) l’allarme 3 risul-
terà “Non attivo all’accensione” e “Riconoscibile”.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [28] Ab1.
[45] AL3L - Per allarmi di massima e minima, AL3L
è il limite inferiore del parametro AL3
- Per gli allarmi di banda, AL3L è la
soglia inferiore dell’allarme
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE oppure
[43] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da -1999 a [46] AL3H in unità ingegneristiche.
[46] AL3H - Per allarmi di massima e minima, AL3H
è il limite superiore del parametro AL3
- Per gli allarmi di banda, AL3H è la
soglia superiore dell’allarme
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE oppure
[43] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: Da [45] AL3L a 9999 in unità ingegneristiche.
[47] AL3 - Soglia dell’Allarme
Disponibile: Quando:
- [43] AL3t = LoAb Allarme assoluto di minima;
- [43] AL3t = HiAb Allarme assoluto di massima;
- [43] AL3t = LodE Deviazione verso il basso (relativo);
- [43] AL3t = HidE Deviazione verso l’alto (relativo).
Campo: Da [45] AL3L a [46] AL3H in unità ingegneristiche.
[48] HAL3 - Isteresi Allarme 3
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE oppure
[43] AL3t è diverso da SE.br.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Per ulteriori dettagli, si veda il parametro [32] HAL1.
[49] AL3d - Ritardo Allarme 3
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: Da oFF (0) a 9999 secondi.
Nota: L’allarme verrà attivato solo se la condizione di allarme
persiste per un tempo maggiore di [49] AL3d mentre il
reset è immediato.
[50] AL3o - Abilitazione Allarme 3 durante il modo
stand-by e indicazioni di fuori campo
Disponibile: Quando [43] AL3t è diverso da nonE.
Campo: 0 Mai;
1 Durante lo stand by;
2 Durante il fuori campo alto o basso;
3 Durante il fuori campo alto/basso e lo stand by.
Gruppo ]LbA - Configurazione della funzione
loop break alarm
Nota generali relative all’Allarme LBA
L’Allarme LBA opera come segue:
Quando si applica il 100% di potenza ad un processo, dopo
un tempo che dipende dall’inerzia, la variabile misurata
comincerà a variare in una direzione conosciuta (aumenterà
per un riscaldamento o a diminuirà per un raffreddamento).
Esempio:
Se applico il 100% di potenza ad un forno la
temperatura deve aumentare altrimenti uno o più
elementi del loop sono mal funzionanti (elemento
riscaldante, sensore, alimentazione, fusibile, ecc.).
La stessa filosofia può essere applicata alla potenza minima.
Nel nostro esempio, se tolgo potenza al forno, la temperatu-
ra deve cominciare ad abbassarsi altrimenti l’SSR è in corto
circuito, la valvola è bloccata, ecc..
La funzione LBA si abilita automaticamente quando il PID
richiede la massima o la minima potenza. Se la risposta del
processo risulta più lenta della velocità programmata, lo stru-
mento attiva l’allarme.
Note: 1. Quando lo strumento è in modo manuale la funzio-
ne LBA è disabilitata.
2. Quando l’allarme LBA è attivo lo strumento continua
ad eseguire il controllo. Se la risposta del processo
dovesse rientrare nei limiti impostati, lo strumento
cancellerà automaticamente l’allarme.
3. Questa funzione è disponibile solo quando l’algorit-
mo regolante è di tipo PID (Cont = PID).
[51] LbAt - Tempo della funzione LBA
Disponibile: Quando [55] Cont = PID.
Campo: oFF LBA non utilizzato;
1... 9999 secondi.
[52] LbSt -
Delta di misura utilizzato da LBA quando
è attiva la funzione Soft start
Disponibile: Quando [51] LbAt è diverso da oFF.
Campo: oFF La funzione LBA è inibita durante il soft start;
1... 9999 in unità ingegneristiche.
[53] LbAS - Delta di misura utilizzato da LBA
(loop break alarm step)
Disponibile: Quando [51] LbAt è diverso da oFF.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
[54] LbcA - Condizioni di abilitazione LBA
Disponibile: Quando [51] LbAt è diverso da oFF.
Campo: uP
Abilitato quando il PID richiede la potenza max.;
dn
Abilitato quando il PID richiede la potenza min.;
both
Abilitato in entrambi i casi (sia quando il PID
richiede ma massima potenza sia quando
richiede la minima potenza).
Esempio di applicazione dell’Allarme LBA:
LbAt (tempo LBA) = 120 secondi (2 minuti);
LbAS (delta LBA) = 5°C.
La macchina è stata progettata per raggiungere 200°C in
20 minuti (20°C/min).
Quando il PID richiede il 100% di potenza, lo strumento
attiva il conteggio del tempo. Durante il conteggio, se
il valore misurato aumenta più di 5°C, lo strumento fa
ripartire il conteggio del tempo. Altrimenti, se la variabile
misurata non raggiunge il delta prefissato (5°C in 2 minu-
ti), lo strumento genera l’allarme.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 14
Gruppo ]rEG - Configurazione dei parametri di
regolazione
Il gruppo rEG sarà disponibile solo se una o più uscite sono
programmate come uscite regolanti (H.rEG o C.rEG).
[55] cont - Tipo di controllo
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
Campo: Quando sono state programmate due azioni rego-
lanti (H.rEG e c.rEG):
Pid PID (riscaldamento e raffreddamento);
nr
Controllo ON/OFF a zona neutra (riscalda e
raffredda).
HSEt
HSEt
SP
PV
tempo
OUTH.rEG (risc.)
OUTc.rEG (raff.)
off ON
off off
ON
ON
Quando è stata programmata una sola azione
regolante (H.rEG o c.rEG):
Pid PID (riscalda o raffredda);
On.FA ON/OFF con isteresi asimmetrica;
On.FS
ON/OFF con isteresi simmetrica.
HEAt - On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
tempo
HEAt - On.FA
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
tempo
off off
CooL -On.FS
OUT
H.rEG
SP
PV
HSEt
HSEt
tempo
CooL -On.FA
OUT
C.rEG
SP
PV
HSEt
tempo
ON ON ON
ON ON ON
off off off off
off off
ON ON ON
ON ON ON
Note: 1. Controllo ON/OFF con isteresi Asimmetrica:
- OFF quando PV > SP;
- ON quando PV < (SP - isteresi).
2. Controllo ON/OFF con isteresi Simmetrica:
- OFF quando PV > (SP + isteresi);
- ON quando PV < (SP - isteresi).
[56] Auto - Selezione Autotuning
Ascon Tecnologic ha sviluppato tre tipi di Autotuning:
1. L’ Autotuning oscillatorio è quello classico e:
È più accurato;
Può partire anche quando la misura è vicina al Set Point;
Può essere utilizzato anche quando il Set Point è vicino
alla temperatura ambiente.
2. L’ Autotuning fast è consigliabile quando:
Il processo è molto lento e si desidera essere operativi
in breve tempo;
Quando un overshoot non è ammesso;
In molte macchine multiloop dove l’autotuning Fast riduce
gli errori dovuti all’influenza reciproca dei loop.
Nota: l’Autotuning Fast può partire soltanto quando il valore
misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2 SP).
3. L’ Autotuning EvoTune è consigliabile quando:
Non si hanno informazioni circa il processo;
Non si hanno informazioni circa l’abilità dell’utente;
Si desidera effettuare il calcolo dell’Autotune in modo
indipendente dalle condizioni di partenza (es. cambio
del set point durante l’esecuzione dell’autotune, ecc.).
Nota: L’Autotuning Fast può partire soltanto quando il valore
misurato (PV) è inferiore a (SP + 1/2SP).
Disponibile: Quando [55] cont = PID.
Campo: -4... 8 dove:
-4 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
all’accensione (dopo il soft start) e dopo ogni
cambio di Set Point;
-3 Autotuning oscillatorio con partenza manuale;
-2 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
alla prima accensione soltanto;
-1 Autotuning oscillatorio con partenza automatica
a tutte le accensioni;
0 Non utilizzato;
1 Autotuning Fast con partenza automatica a tutte
le accensioni;
2 Autotuning Fast con partenza automatica alla
prima accensione soltanto;
3 Autotuning Fast con partenza manuale;
4 Autotuning Fast con partenza automatica all’ac-
censione (dopo il soft start) e dopo ogni cambio
di Set Point;
5 EvoTune con ripartenza automatica a tutte le
accensioni;
6 EvoTune con partenza automatica alla prima
accensione soltanto;
7 EvoTune con partenza manuale;
8 EvoTune con ripartenza automatica dopo ogni
cambio di Set Point.
Nota: Tutte le forme di autotune sono inibite durante l’esecu-
zione di un programma.
[57] Aut.r - Attivazione manuale dell’Autotuning
Disponibile: Quando [55] cont = PID.
Campo: oFF
Lo strumento non sta eseguendo l’Autotuning;
on Lo strumento sta eseguendo l’Autotuning.
[58] SELF - Abilitazione del Self-tuning
Il Self-tuning è un algoritmo di tipo adattivo capace di ottimiz-
zare continuamente i valori dei parametro PID.
Questo algoritmo è stato sviluppato per i processi in cui pe-
santi variazioni di carico modificano la risposta del processo.
Disponibile: Quando [55] cont = PID.
Campo: OFF Self-tuning non attivo;
on Self-tuning attivo.
[59] HSEt - Isteresi della regolazione ON/OFF
Disponibile: Quando [55] cont è diverso da PID.
Campo: 0... 9999 in unità ingegneristiche.
[60] cPdt - Tempo protezione compressore
Disponibile: Quando [55] cont = nr.
Campo: OFF Protezione disabilitata;
1... 9999 secondi.
[61] Pb - Banda proporzionale
Disponibile: Quando [55] cont = PID e [58] SELF = no.
Campo: 1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[62] int - Tempo integrale
Disponibile: Quando [55] cont = PID e [58] SELF = no.
Campo: OFF Azione integrale esclusa;
1... 9999 secondi;
inF Azione integrale esclusa.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 15
[63] dEr - Tempo derivativo
Disponibile: Quando [55] cont = PID e [58] SELF = no.
Campo: oFF Azione derivativa esclusa;
1... 9999 secondi.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[64] Fuoc - Fuzzy overshoot control
Questo parametro riduce l’overshoot normalmente presente
dopo una partenza a freddo o dopo un cambio di Set Point e
risulta attivo solo in questi due casi.
Impostando un valore tra 0.00 e 1.00 è possibile ridurre l’a-
zione dello strumento durante l’avvicinamento al Set Point.
Impostando Fuoc = 1 questa funzione è disabilitata.
PV
SP
tempo
2
1
3
Disponibile: Quando [55] cont = PID e [58] SELF = no.
Campo: 0... 2.00.
Nota: Autotuning di tipo Fast calcola il valore del parametro
Fuoc mentre quello oscillatorio lo pone uguale a 0.5.
[65] H.Act - Attuatore dell’uscita riscaldante (H.rEG)
Questo parametro imposta il il valore minimo programmabile
per il tempo di ciclo, in funzione del tipo di attuatore utilizza-
to. Consente di allungare la vita utile dell’attuatore.
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: SSr Comando di relè a stato solido (SSR);
rELY Relè o contattore;
SLou Attuatori lenti (es.: bruciatori).
Nota: Impostando:
SSr = Non viene applicata alcuna limitazione e [66] tcrH
viene preimpostato a 1 secondo;
rELY = Il tempo di ciclo dell’uscita riscaldante [66] tcrH
viene limitato a 20 s e [66] tcrH viene preimpostato a 20 s;
• SLou Il tempo di ciclo dell’uscita riscaldante [66] tcrH viene
limitato a 40 s e [66] tcrH viene preimpostato a 40 s.
[66] tcrH - Tempo di ciclo dell’uscita riscaldante
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: Quando [65] H.Act = SSr: 1.0... 130.0 secondi;
Quando [65] H.Act = reLY: 20.0... 130.0 secondi;
Quando [65] H.Act = SLou: 40.0... 130.0 secondi.
Nota: La funzione di Autotuning calcola questo valore, ma
quando necessario può essere impostato manualmente.
[67] PrAt - Rapporto di potenza tra azione di
riscaldamento e di raffreddamento
(guadagno relativo Freddo)
Lo strumento usa, per il raffreddamento, gli stessi parametri
PID impostati per il riscaldamento, ma l’efficenza delle due
azioni è normalmente diversa.
Questo parametro consente di definire il rapporto tra l’effica-
cia dell’azione riscaldante rispetto a quella raffreddante.
Un esempio ci aiuterà a spiegarne la filosofia.
Consideriamo un loop di un estrusore per plastica.
La temperatura di lavoro (SP) è uguale a 250°C.
Quando vogliamo aumentare la temperatura da 250 a 270°C
(D 20°C) utilizzando il 100% della potenza riscaldante, ab-
biamo bisogno di 60 secondi per raggiungere il nuovo valore.
Al contrario, quando usiamo il 100% della potenza raffred-
dante (ventola) per portare la temperatura da 250°C a 230°C
(D 20 °C), ci bastano solo 20 secondi.
Nel nostro esempio il rapporto è pari a 60/20 = 3 ([63] PrAt = 3)
e questo rapporto ci dice che l’azione di raffreddamento è 3
volte più efficace di quella di riscaldamento.
Disponibile: Quando sono state impostate due azioni regolanti
(H.rEG e c.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: 0.01... 99.99.
Nota: La funzione Autotuning calcola questo valore.
[68] c.Act -
Attuatore dell’uscita raffreddante (c.rEG)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: SSr Comando di relè a stato solido (SSR);
rELY Relè o contattore;
SLou Attuatori lenti (es.: compressori).
Nota: Per maggiori dettagli vedere parametro [65] h.Act.
[69] tcrc - Tempo di ciclo dell’uscita raffreddante
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: Quando [68] c.Act = SSr: 1.0... 130.0 s;
Quando [68] c.Act = reLY: 20.0... 130.0 s;
Quando [68] c.Act = SLou: 40.0... 130.0 s.
Nota: La funzione di Autotuning calcola questo valore, ma
quando necessario può essere impostato manualmente.
[70] rS - Reset manuale (precarica dell’integrale)
Consente di ridurre drasticamente le sottoelongazioni dovute
alle ripartenze a caldo.
Quando il processo è a regime, lo strumento opera con una
potenza di uscita stabile (es. 30%).
In caso di breve caduta di tensione, il processo riparte con una
variabile misurata uguale al Set Point mentre lo strumento parte
con una azione integrale pari a zero.
Impostando un reset manuale pari al valore medio della poten-
za a regime (nel nostro esempio 30%) lo strumento riparte con
una potenza pari al valore medio (invece di zero) e la variazione
diverrà molto piccola (in teoria nulla).
Disponibile: Quando [55] cont = PID e [58] SELF = no.
Campo: -100.0... 100.0%.
[71] roh.L - Minima potenza uscite di riscaldamento
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [55] cont = PID.
Campo: Da 0 a [72] roh.h (%).
[72] roh.h -
Massima potenza uscite di riscaldamento
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [55] cont = PID.
Campo: Da [71] roh.L a 100 (%).
[73] roc.L -
Minima potenza uscite di raffreddamento
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [55] cont = PID.
Campo: Da 0 a [74] roc.h (%).
[74] roc.h -
Massima potenza uscite di raffreddamento
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [55] cont = PID.
Campo: Da [73] roc.L a 100 (%).
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 16
[75] oPSh - Max. tasso di incremento uscite di
riscaldamento
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita riscaldante (H.rEG), [55] cont = PID.
Campo: 1... 50%/s + inF = passaggio a gradino.
[76] oPSc - Max. tasso di incremento uscite di
raffreddamento
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita raffreddante (c.rEG), [55] cont = PID.
Campo: 1... 50%/s + inF = passaggio a gradino.
Note generali sulla funzione SPLIT RANGE
L’utilizzo di questa funzione è possibile quando è stata im-
postata la regolazione PID a doppia funzione e può essere
utilizzata per ritardare o anticipare l’intervento degli attuatori
comandati dallo strumento.
Utilizzando questa funzione è quindi possibile ottimizzare
l’intervento dei due attuatori in modo che le loro azioni non
si sovrappongano oppure si sovrappongano per ottenere un
mix delle azioni degli attuatori.
Fondamentalmente, questo significa selezionare due offset
di potenza (uno per l’azione diretta e uno per l’azione
inversa) che impostano l’inizio dell’intervento dell’attuatore
comandato dall’uscita.
I parametri che possono essere impostati per questa funzio-
ne contenuta nel blocco ]rEg sono:
thr1
Soglia di potenza a cui l’uscita H.rEG inizia a funzionare.
thr2
Soglia di potenza a cui l’uscita C.rEG inizia a funzionare.
In sostanza, se si desidera anticipare l’azione inversa (H.rEG)
e ritardare l’azione diretta (C.rEG) è necessario impostare
valori positivi per il parametro thr1 e valori negativi per thr2.
In questo modo, la zona entro cui le due uscite non vengono
attivate contemporaneamente viene aumentata.
Pb
Pb
-100%
thr1
thr2
100%
H.rEG
(Riscalda)
C.rEG
(Raffredda)
0%
PV
SP
tempo
Viceversa se si desidera ritardare l’azione inversa (H.rEG)
e anticipare l’azione diretta (C.rEG) è necessario impostare
valori negativi per il parametro thr1 e valori positivi per thr2.
In questo modo viene aumentata la zona entro cui le due
uscite vengono attivate contemporaneamente.
Pb
Pb
thr1
thr2
tempo
-100%
100%
0%
PV
SP
H.rEG
(Riscalda)
C.rEG
(Raffredda)
La funzione intervallo parziale è disattivata impostando
thr1 e thr2 = 0.
Pb
Pb
-100%
100%
0%
PV
SP
tempo
H.rEG
(Riscalda)
C.rEG
(Raffredda)
Nota: Per semplificare la spiegazione dei grafici di esempio
è stato considerato un controllo a doppia azione che
è solo proporzionale ([63] dEr e [62] Int = OFF) con
[67] Prat = 1.0 e [70] rS = 0.0.
[77] thrh -
Soglia di potenza a cui l’uscita riscalda-
mento (H.rEG) inizia a funzionare
Disponibile: Quando sono programmate 2 azioni di con-
trollo (H.rEG e c.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: -50... 50%.
[78] thrc -
Soglia di potenza a cui l’uscita raffredda-
mento (C.rEG) inizia a funzionare
Disponibile: Quando sono programmate 2 azioni di con-
trollo (H.rEG e c.rEG), [55] cont = PID e
[58] SELF = no.
Campo: -50... 50%.
[79] od - Ritardo all’accensione
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: oFF: Funzione non utilizzata;
0.01... 99.59 hh.mm.
Note: 1. Questo parametro definisce il tempo durante il
quale (dopo un’accensione) lo strumento rimarrà
in modo stand-by prima di attivare tutte le altre
funzioni (controllo, allarmi, programma, ecc.).
2. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione od”, lo strumento esegue
prima la funzione “od per poi eseguire il programma.
3. Se si programma un Autotuning con partenza
all’accensione e la funzione od”, la funzione “od
viene abortita e lo strumento esegue immediata-
mente l’Autotuning.
[80] St.P - Massima potenza di uscita usata
durante il soft start
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [55] cont = PID.
Campo: -100... 100%.
Note: 1. Quando il parametro St.P ha un valore positivo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di riscaldamento.
2. Quando il parametro St.P ha un valore negativo, la
limitazione risulterà applicata alla/e sola/e uscita/e
di raffreddamento.
3. Quando si impostano un programma con partenza
all’accensione e la funzione soft start, lo strumento
esegue entrambe contemporaneamente. In altre pa-
role lo strumento esegue la prima rampa. Se la poten-
za calcolata dal PID è inferiore al limite programmato,
lo strumento opera con la potenza richiesta. Qualora
il PID calcolasse una potenza maggiore del limite
programmato, lo strumento userà il valore limite.
4. La funzione Autotuning inibisce la funzione soft start.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 17
[81] SSt - Tempo della funzione Soft start
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [55] cont = PID.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
0.01... 7.59 hh.mm;
inF Limitazione sempre attiva.
[82] SS.tH - Soglia di disabilitazione della funzione
soft start
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [55] cont = PID.
Campo: -1999... 9999 in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando il limite della potenza è positivo (ossia la
limitazione è applicata all’azione riscaldante) la
funzione soft start verrà disattivata quando la misu-
ra risulterà maggiore o uguale al valore impostato
per SS.tH.
2. Quando il limite della potenza è negativo (ossia la limi-
tazione è applicata all’azione raffreddante) la funzione
soft start verrà disattivata quando la misura risulterà
minore o uguale al valore impostato per SS.tH.
]SP - Configurazione del Set Point
Il gruppo ]SP sarà disponibile solo se almeno un’uscita è
impostata come uscita regolante (H.rEG o C.rEG).
[83] nSP - Numero di Set Point in uso
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: 1... 4.
Nota: Quando viene modificato il valore di [83] nSp, lo stru-
mento si comporterà come segue:
Il parametro [90] SPAt verrà forzato al valore “SP1”;
Lo strumento verifica che tutti i Set Point utilizzabili
siano all’interno dei limiti impostati tramite i parame-
tri [84] SPLL e [85] SPHL;
Se il valore di un Set Point è fuori dai limiti impostati,
lo strumento forzerà il valore di questo Set Point al
valore limite più vicino.
[84] SPLL - Minimo valore di Set Point
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da -1999 a [85] SPHL in unità ingegneristiche.
Note: 1. Quando si modifica il valore di [84] SPLL, lo strumento
controlla tutti i Set Point locali (parametri SP1, SP2,
SP3 e SP4) e tutti i Set Point del programma (parame-
tri [105] Pr.S1, [110] Pr.S2, [115] Pr.S3, [120] Pr.S4).
2. Se un Set Point risulta risulta inferiore al minimo
valore impostato tramite [84] SPLL, questo Set
Point viene forzato al valore di [84] SPLL.
3. La modifica del parametro [84] SPLL produce le
seguenti azioni automatiche:
Quando [91] SP.rt = SP il valore del Set Point
remoto verrà forzato ad essere uguale al Set
Point attivo;
Quando [91] SP.rt = trim il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero;
Quando [91] SP.rt = PErc il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero.
[85] SPHL - Massimo valore di Set Point
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da [84] SPLL a 9999 (E.U.).
Nota: Per maggiori dettagli vedere le note relative al parametro
[84] SPLL.
[86] SP 1 - Set Point 1
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL (E.U.).
[87] SP 2 - Set Point 2
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [83] nSP > 1.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL in unità ingegneristiche.
[88] SP 3 - Set Point 3
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [83] nSP > 2.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL in unità ingegneristiche.
[89] SP 4 - Set Point 4
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante e [83] nSP = 4.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL in unità ingegneristiche.
[90] SPAt - Selezione del Set Point attivo
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Da SP1 a [83] nSP.
Note: 1. La modifica di [86] SPAt produce le seguenti azioni:
Quando [91] SP.rt = SP il valore del Set Point
remoto verrà forzato ad essere uguale al Set
Point attivo;
Quando [91] SP.rt = trim il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero;
Quando [91] SP.rt = PErc il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero.
2. La selezione di SP2, SP3 e SP4 sarà possibile solo
se il relativo Set Point è abilitato (param. [86] nSP).
[91] SP.rt - Tipo di Set Point remoto
Questi strumenti possono comunicare tra di loro tramite l’inter-
faccia seriale RS485 senza l’ausilio di un PC. Uno strumento
può essere impostato come Master mentre gli altri devono
essere Slave (impostazione usuale). L’unità Master invia il suo
Set Point operativo alle unità Slave.
In questo modo, ad esempio, è possibile modificare il Set Point
di 20 strumenti contemporaneamente modificando il Set Point
dell’unità Master (Es. applicativo: Hot runner).
Il parametro SP.rt definisce come l’unità Slave utilizzerà il Set
Point proveniente da seriale.
Il parametro [136] tr.SP [Selezione del valore da ritrasmette-
re
(Master)] consente di definire sull’unità Master il valore
ritrasmesso.
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata come
uscita regolante e l’interfaccia seriale è pre-
sente.
Campo: rSP Il valore proveniente da seriale è utilizzato
come Set Point remoto (RSP);
trin Il valore proveniente da seriale verrà som-
mato al Set Point locale selezionato tramite
il parametro SPAt e la somma diventa il Set
Point operativo;
PErc Il valore proveniente da seriale verrà con-
siderato come la percentuale del campo di
ingresso ed il valore così calcolato diventa il
Set Point operativo.
Nota: La modifica di [91] SPrt produce le seguenti azioni:
Quando [91] SP.rt = SP il valore del Set Point
remoto verrà forzato ad essere uguale al Set Point
attivo;
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 18
Quando [91] SP.rt = trim il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero;
Quando [91] SP.rt = PErc il valore del Set Point
remoto verrà forzato pari a zero.
Esempio: Forno di rifusione per PCB a 6 zone.
L’unità master invia il suo Set Point ad 5 altre zone (slave).
Le zone slave utilizzano il dato come Set Point “TRIM”
(trin).
La prima zona è la zona master ed utilizza un Set
Point pari a 210°C.
La seconda zona ha un Set Point locale pari a -45 (°C);
La terza zona ha un Set Point locale pari a -45 (°C);
La quarta zona ha un Set Point locale pari a -30 (°C);
La quinta zona ha un Set Point locale pari a +40 (°C);
La sesta zona ha un Set Point locale pari a +50 (°C);
In questo modo, il profilo termico risultante è il seguente:
- Master SP = 210°C;
- Seconda zona SP = 210 -45 = 165°C;
- Terza zona SP = 210 - 45 = 165°C;
- Quarta zona SP = 210 - 30 = 180°C;
- Quinta zona SP = 210 + 40 = 250°C;
- Sesta zona SP = 210 + 50 = 260°C.
Se si modifica il Set Point dell’unità master, anche il
Set Point di tutte le unità slave si modificherà della
stessa quantità.
[92] SPLr - Selezione Set Point locale o remoto
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: Loc
Set Point locale selezionato tramite [90] SPAt;
rEn Set Point remoto (da seriale).
[93] SP.u - Velocità di variazione per incrementi del
Set Point (rampa di salita)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 unità per minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
[94] SP.d - Velocità di variazione per decrementi del
Set Point (rampa di discesa)
Disponibile: Quando almeno un’uscita è programmata
come uscita regolante.
Campo: 0.01... 99.99 Unità al minuto;
inF Rampa disabilitata (passaggio a gradino).
Note generali sul Set Point remoto
Quando si imposta il Set Point remoto con azione trim, il
campo del Set Point locale diventa:
da [84] SPLL + RSP a [85] SPHL - RSP.
Gruppo ]tin - Configurazione del timer
Il timer può funzionare in 5 modi diversi:
Ritardato all’eccitazione con un tempo di ritardo e un tempo
di “fine ciclo”.
Start
OUT ON
off off
Tr.t1 Tr.t2
Impostando tr.t2 = Inf l’uscita del timer rimane in condizio-
ne ON finché lo strumento non rileva un comando di reset.
Start
OUT off
Tr.t2 = inF
off
Reset
Tr.t1
ON
Ritardo all’accensione con un tempo di ritardo e un tempo di
“fine ciclo”.
Start
OUT Power ON
off off
Tr.t1 Tr.t2
ON
Eccitazione passante
Start
OUT off
Reset
Tr.t1
ON
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in pausa
Start
OUT ONoff
Tr.t2
ONoff
Tr.t1Tr.t1 Tr.t2
ONoff
Tr.t1 Tr.t2
Reset
Pausa lavoro (oscillatore) asimmetrico con partenza in lavoro
off off off
Start
OUT ON
Tr.t2 Tr.t1Tr.t1 Tr.t2 Tr.t1 Tr.t2
Reset
ON ON
Note: 1. Lo strumento è in grado di ricevere i comandi di
start, hold e reset tramite il tasto , tramite seria-
le o tramite ingresso logico.
2. Un comando di Hold sospende il conteggio del tempo.
[95] tr.F - Funzione del timer indipendente
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Timer non utilizzato;
i.d.A Ritardato all’eccitazione;
i.uP.d Ritardo all’accensione;
i.d.d Eccitazione passante;
i.P.L Pausa-lavoro asimmetrico, partenza in OFF;
i.L.P Pausa-lavoro asimmetrico, partenza in ON.
[96] tr.u - Unità di tempo del timer
Disponibile: Quando [95] tr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti;
nn.SS Minuti e secondi;
SSS.d Secondi e decimi di secondo.
Nota: Quando il timer è in funzione, questo parametro può
essere visualizzato, ma non modificato.
[97] tr.t1 - Tempo 1
Disponibile: Quando [95] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [96] tr.u = hh.nn 00.01... 99.59;
Quando [96] tr.u = nn.SS 00.01... 99.59;
Quando [96] tr.u = SSS.d 000.1... 995.9.
[98] tr.t2 - Tempo 2
Disponibile: Quando [95] tr.F è diverso da nonE.
Campo: Quando [96] tr.u = hh.nn: 00.01... 99.59 + inF;
Quando [96] tr.u = nn.SS: 00.01... 99.59 + inF;
Quando [96] tr.u = SSS.d: 000.1... 995.9 + inF.
Nota: Impostando [98] tr.t2 = inF, il secondo tempo verrà
interrotto solo da un comando di reset.
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 19
[99] tr.St - Stato del Timer
Disponibile: Quando [95] tr.F è diverso da nonE.
Campo: run Timer Run;
HoLd Timer Hold;
rES Timer reset.
Nota: Questo parametro consente di gestire il timer da para-
metro (senza tasto , ingresso digitale o interfaccia
seriale).
Gruppo ]PrG - Configurazione della funzione
programmatore
Questi strumenti sono in grado di eseguire un profilo termico
composto da 4 gruppi di 2 passi (8 passi totale).
Il primo passo è sempre una rampa (utilizzata per raggiun-
gere il Set Point desiderato) mentre il secondo passo è una
stasi (permanenza sul Set Point desiderato).
Quando viene rilevato un comando di run, lo strumento
allinea il Set Point operativo al valore attualmente misurato e
inizia ad eseguire la prima rampa. Inoltre, ogni stasi è dotata
di una banda di wait che consente di sospendere il conteg-
gio del tempo quando il valore misurato esce dalla banda
definita (guaranteed soak).
Ad ogni passo è possibile assegnare lo stato di due eventi.
Un evento può pilotare un’uscita e quindi fare un’ azione
durante uno o più parti di programma.
Alcuni parametri addi-
zionali consentono di definire la scala dei
tempi ed il compor-
tamento dello strumento alla fine del programma.
Note: 1. Tutti i passi di programma possono essere modificati
durante l’esecuzione del programma.
2. Durante l’esecuzione di un programma lo strumento
memorizza il segmento attualmente in esecuzione e,
ad intervalli di 30 minuti, memorizza anche il tempo di
stasi già eseguito. Se durante l’esecuzione del pro-
gramma si dovesse verificare una caduta di tensione,
alla successiva accensione lo strumento è in grado di
riprendere l’esecuzione del programma dal segmento
che era in esecuzione al momento dello spegnimento
e, se il segmento era una stasi, la ripartenza avverrà
tenendo presente anche il tempo di stasi già eseguito
(con una approssimazione di 30 minuti).
Per ottenere questa funzione è necessario che il
parametro [131] dSPu = AS.Pr (Stato dello strumen-
to all’accensione)(gruppo ]Pan).
Se il parametro [131] dSPu è diverso da AS.Pr la
funzione di memorizzazione sarà inibita.
Accensione
o RUN
Tempo
Spx
Temperatura
OFF
Rampa
a
Spx
Step
Programma
Pr.S1
Pr.S4
Pr.S2
Pr.S3
END
Fine progr.
Rampa 1
Stasi 1
Rampa 2
Stasi 2
Rampa 3
Stasi 3
Rampa 4
Stasi 4
Programma in RUN
[100] Pr.F - Azione del programma all’accensione
Disponibile: Sempre.
Campo: nonE Programma non utilizzato;
S.uP.d
Partenza all’accensione con 1° passo in
stand-by;
S.uP.S
Partenza all’accensione;
u.diG
Partenza al rilevamento di un comando RUN;
U.dG.d Partenza al rilevamento di un comando RUN
con primo passo in stand-by
.
[101] Pr.u - Unità di tempo delle stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: hh.nn Ore e minuti;
nn.SS Minuti e secondi;
Nota: Durante l’esecuzione del programma questo parame-
tro non può essere modificato.
[102] Pr.E - Comportamento dello strumento alla
fine dell’esecuzione del programma
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: cnt Continua (lo strumento continuerà ad utiliz-
zare il Set Point dell’ultima stasi fino al rile-
vamento di un comando di reset o un nuovo
comando di Run);
SPAt Va al Set Point selezionato tramite il para-
metro [90] SPAt;
St.bY Va in modo stand by.
Note: 1. Impostando [102] Pr.E = cnt lo strumento opera
come segue: alla fine del programma lo strumento
continua ad utilizzare il Set Point dell’ultima stasi.
Quando rileva un comando di Reset, lo strumento
va verso il Set Point selezionato tramite il parame-
tro [90] SPAt. Il passaggio sarà a gradino o tramite
rampa in base all’impostazione dei parametri [93]
SP.u - Velocità di variazione per incrementi del Set
Point e [94] SPd Velocità di variazione per decre-
menti del Set Point.
2. Impostando [102] Pr.E = SPAt lo strumento va
immediatamente al Set Point selezionato tramite il
parametro [90] SPAt. Il passaggio sarà a gradino o
tramite rampa in base all’impostazione dei parame-
tri [93] SP.u - Velocità di variazione per incrementi
del Set Point e [94] SPd Velocità di variazione per
decrementi del Set Point.
[103] Pr.Et -
Tempo dell’indicazione di fine programma
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: oFF Funzione non utilizzata;
00.01... 99.59 minuti e secondi;
inF ON all’infinito.
Nota: Impostando [103] Pr.Et = inF l’indicazione di fine pro-
gramma andrà in OFF solo se lo strumento rileva in
comando di Reset o un nuovo comando di Run.
[104] Pr.S1 - Set Point della prima stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE oppure
[100] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: Da [81] SPLL a [82] SPHL.
[105] Pr.G1 - Gradiente della prima rampa
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE oppure
[100] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Trasferimento a gradino.
[106] Pr.t1 - Tempo della prima stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo delle stasi.
[107] Pr.b1 - Banda di Wait della prima stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE oppure
[100] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: OFF/1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: La banda di wait sospende il conteggio del tempo
quando il valore misurato esce dalla banda definita
(guaranteed soak).
Ascon Tecnologic - Serie K30- - MANUALE INGEGNERISTICO - PAG. 20
Temperatura
Pausa
Pausa
Stasi x Stasi x
Rampa x + 1Rampa x
Pausa
Stasi SP
Pausa
SP
Misura
Tempo
[108] Pr.E1 - Eventi del primo gruppo
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE oppure
[100] Pr.F è diverso da S.uP.d.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Evento 1 stato durante la rampa
Evento 2 stato durante la rampa
Evento 1 stato durante la stasi
Evento 2 stato durante la stasi
Display Rampa Stasi
Evento 1 Evento 2 Evento 1 Evento 2
00.00 off off off off
10.00 on off off off
01.00 off on off off
11.00 on on off off
00.10 off off on off
10.10 on off on off
01.10 off on on off
11.10 on on on off
00.01 off off off on
10.01 on off off on
01.01 off on off on
11.01 on on off on
00.11 off off on on
10.11 on off on on
01.11 off on on on
11.11 on on on on
[109] Pr.S2 - Set Point della seconda stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Non è necessario configurare tutti i passi. Quando ad
esempio si desidera utilizzare solo 2 gruppi, è suffi-
ciente impostare il Set Point del terzo gruppo uguale
a OFF. Lo strumento maschererà tutti i rimanenti
parametri relativi al programmatore.
[110] Pr.G2 - Gradiente della seconda rampa
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE e
[109] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[111] Pr.t2 - Tempo della seconda stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE e
[109] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo delle stasi.
[112] Pr.b2
- Banda di Wait della seconda stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE e
[109] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: OFF/1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [107]Pr.b1.
[113] Pr.E2
- Eventi del secondo gruppo
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE e
[109] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [108] Pr.E1.
[114] Pr.S3
- Set Point della terza stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE e
[109] Pr.S2 è diverso da oFF.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [109] Pr.S2.
[115] Pr.G3
- Gradiente della terza rampa
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE,
[109] Pr.S2 è diverso da oFF e
[114] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
[116] Pr.t3 - Tempo della terza stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE,
[109] Pr.S2 è diverso da oFF e
[114] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: 0.00... 99.59 unità di tempo delle stasi.
[117] Pr.b3
- Banda di Wait della terza stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE,
[109] Pr.S2 è diverso da oFF e
[114] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: OFF/1... 9999 in unità ingegneristiche.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [107] Pr.b1.
[118] Pr.E3
- Eventi del terzo gruppo
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE,
[109] Pr.S2 è diverso da oFF e
[114] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: 00.00... 11.11 dove:
0 Evento OFF;
1 Evento ON.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [108] Pr.E1.
[119] Pr.S4
- Set Point della quarta stasi
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE,
[109] Pr.S2 è diverso da oFF e
[114] Pr.S3 è diverso da oFF.
Campo: Da [84] SPLL a [85] SPHL;
oFF Fine programma.
Nota: Per maggiori dettagli vedere il parametro [109] Pr.S2.
[120] Pr.G4
- Gradiente della quarta rampa
Disponibile: Quando [100] Pr.F è diverso da nonE,
[109] Pr.S2 è diverso da oFF,
[114] Pr.S3 è diverso da oFF e
[119] Pr.S4 è diverso da oFF.
Campo: 0.1... 999.9 unità ingegneristiche al minuto;
inF Passaggio a gradino.
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