Ozone Mag2Lite Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario

Questo manuale è adatto anche per

LA VOSTRA VELA E'' QUI
CONTENUTO
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Manuale pilota
Schema linee
Distanziali
Lunghezza elevatori
Materiali
Specifiche tecniche
Version 1.3 Jan 2013
3
ITALIANO
G
razie per aver scelto di volare con un Ozone.
Come team d’appassionati del volo libero ed amanti dell’avventura, la missione di Ozone è di costruire parapendio
della massima qualità, con un progetto e prestazioni allo stato dell’arte e con la massima sicurezza.
Tutta la nostra ricerca e sviluppo sono concentrate nel creare le migliori caratteristiche di pilotaggio/prestazioni possibili unite
alla sicurezza ottimale. Il nostro team di sviluppo fa base nel sud della Francia. Questa area che include le località di Gourdon,
Monaco e Lachens, ci garantisce oltre 300 giornate volabili l’anno, Questa è una grande ricchezza per lo sviluppo dei prodotti
Ozone.
Come piloti, comprendiamo che investimento rilevante sia l’acquisto di una nuova vela. Noi sappiamo che la qualità ed il valore per il
denaro speso sono considerazioni essenziali quando scegliete la vostra nuova vela, per questa ragione, con lo scopo di mantenere
bassi i costi e alta la qualità, ora fabbrichiamo tutte le nostre vele in una fabbrica di nostra proprietà. Durante i processi
produttivi le nostre vele devono sottostare a rigorosi controlli qualitativi, in questo modo garantiamo che tutti i nostri parapendio
incontrino i medesimi alti standard qualitativi che pretendiamo da noi stessi
Questo manuale vi aiuterà ad ottenere il massimo dal vostro Magnum 2. In esso troverete informazioni dettagliate sul progetto del
Magnum 2, curiosità e consigli su come usarlo al meglio e come averne la miglior cura per assicurarne la maggiore durata e
conservarne il maggior valore come usato. Se necessitate d’ulteriori informazioni riguardanti Ozone, o qualunque dei nostri
prodotti, vi preghiamo di visitare il sito www.flyozone.com oppure di contattare il vostro rivenditore locale, scuola, oppure chiunque
di noi qui in Ozone.
È essenziale che leggiate questo manuale prima di volare con il vostro Magnum 2 per la prima volta.
Volate sicuri!
Team Ozone
Vi invitiamo a trasferire questo manuale al nuovo proprietario se doveste rivendere la vela.
ATTENZIONE
TEAM OZONE
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Il parapendio è uno sport potenzialmente pericoloso che può comportare
gravi infermità incluse invalidità, paralisi e morte. Volare con un para-
pendio Ozone comporta la piena consapevolezza dei rischi insiti nella
pratica del parapendio.
Come proprietari di questo parapendio, vi fate carico dell’esclusiva
responsabilità di tutti i rischi connessi con il suo uso. L’uso inappro-
priato e/o l’abuso del vostro equipaggiamento può aumentare questi
rischi. E’ da escludere ogni pretesa di responsabilità di produttore,
distributore o rivenditore derivante dall’uso di questo prodotto.
Siate predisposti ad esercitarvi il più possibile specialmente nelle
manovre al suolo, perché questo è un aspetto critico del parapendio;
uno scarso controllo al suolo è una delle cause più comuni d’incidenti.
Siate disposti nel continuare ad imparare per seguire l’evoluzione del
nostro sport, perché le tecniche di pilotaggio ed i materiali sono in
continua evoluzione.
Volate esclusivamente con parapendio certificati, imbraghi con protezio-
ni dorsali e paracadute di soccorso che non abbiano subito modifiche ed
utilizzateli solo all’interno dei pesi per i quali sono stati omologati;
ricordate che volare una vela al di fuori delle configurazioni certificate
può invalidare le possibili polizze assicurative di responsabilità civile o
sulla vita che avete stipulato. Come piloti, è vostra responsabilità
verificare le coperture delle vostre polizze assicurative.
Per ogni giornata di volo, accertatevi di effettuare una completa
ispezione pre-volo di tutto il vostro equipaggiamento. Non cercate mai
di volare con un equipaggiamento non idoneo o danneggiato.
Indossate sempre casco, guanti e scarponi.
Tutti i piloti devono essere in possesso dell’appropriato livello di licenza
di volo per i rispettivi paesi ed assicurazione rc
Assicuratevi di essere fisicamente e mentalmente in buone condizioni
prima di volare. Scegliete la vela idonea, imbrago e condizioni meteo
adeguate al vostro livello d’esperienza.
Ponete particolare attenzione al terreno sul quale intendete volare ed
alle condizioni meteo prima del decollo. Se vi sentite incerti non
decollate ed aggiungete sempre un ampio margine di sicurezza alle
vostre decisioni.
Evitate di volare nella pioggia, neve, vento forte, condizioni turbolente o
nubi. Se utilizzerete un prudente grado di giudizio, potrete godere
della bellezza del volo con il parapendio per molti anni.
Ricordate che il PIACERE è lo scopo del nostro sport
Ognuno di noi in Ozone è guidato dalla passione per
il volo. Dall’amore per l’avventura e dalla nostra
ferma intenzione di far che Ozone possa creare
dei parapendio sempre migliori, più sicuri e versatili.
La progettazione dei parapendio è diretta dal riflessivo Dav Dagault;
Dav ha moltissima esperienza sia nelle competizioni che nel volo di
avventura e nella progettazione. Inoltre nel team di progettazione ci
sono anche Russel Ogden, Luc Armant e Fred Pieri
Russ è un pilota top nelle competizioni e un ex istruttore di
parapendio, solitamente lo possiamo trovare mentre mette alla
prova l'ultima invenzione di David in una serie di test.
Luc è un pilota ‘Cross Country dipendente’ ed ha esperienza come
ingegnere navale. E’ lui che apporta ulteriori conoscenze ed idee al
team di progettazione a lavora sullo sviluppo in stretto contatto con
David.
Fred è l'ultimo arrivato nel nostro team. Lui laureato in matematica
ed ingegneria meccanica; specialista del volo bivacco, lavora in
stretto contatto con Dav e Luc
Ritornando all'ufficio: Mike “the Boss” Cavanagh, è quello che
generalmente controlla tutto l'insieme. La promozione e i piloti del
team sono gestiti da Matt Gerdes. Karine Marconi, Jill Devine e
Chloe Vila si assicurano che non spendiamo troppi soldi e
controllano gli ordini
La nostra fabbrica in Vietnam è diretta dal Dr. Dave Pilkington, che
senza sosta è impegnato nella produzione delle vele, dei prototipi ed
anche nella ricerca di nuovi materiali e nello sviluppo di nuovi
processi produttivi per i nostri prodotti futuri. Nel suo impegno è
coadiuvato da Khan e da 700 persone di staff.
IL VOSTRO MAGNUM 2
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ITALIANO
La serie Magnum è stata impiegata negli ultimi 5 anni, in tutto il
mondo, da più piloti professionisti di qualunque altra vela. Siamo
lieti dell’eredità del Magnum, ed è stato un lavoro molto difficile
riuscire a migliorarlo rispetto al progetto originale. Il nostro
obiettivo era mantenere le migliori caratteristiche del Magnum
originale e nelle stesso tempo renderlo ancora più facile da volare.
Il Magnum II è rimasto in sviluppo per oltre tre anni, ed è stato
collaudato intensamente in tutte le condizioni volabili; dai decolli con
vento forte o in discendenza, nell’aria d’alta quota delle montagne, al
veleggiamento nella dinamica di mare ed in tutte le situazioni
intermedie tra queste. Come per la prima versione del Magnum, è
robusto, resistente e versatile quanto serve a qualunque pilota
tandem professionista, ed eccelle in tutte le condizioni.
Quello che i piloti professionisti noteranno per prima cosa, volando
con il Magnum II, è la sua superiore facilità in decollo grazie ad una
calotta molto più leggera. Incredibilmente, senza ridurre la robustez-
za della vela o la sua durata, abbiamo ridotto il peso di 640 grammi.
Questo ha migliorato non solo il gonfiaggio ed il decollo, ma anche il
comportamento in volo. Il successivo ovvio miglioramento è la
diminuita pressione sui freni. I piloti professionisti apprezzeranno la
sensazione di una più agevole virata ed anche la sua maggiore
sensibilità e semplicità nella fase di raccordo per un morbido
atterraggio.
Con un allungamento leggermente aumentato e 6 cassoni in più della
calotta, il Magnum II supera il suo predecessore non solo nel
comfort e facilità d’uso, ma anche nelle prestazioni in planata e nella
resa in termica. Un nuovo piano funi ha consentito una riduzione del
18% della resistenza di forma del fascio funicolare, consentendovi di
rimanere più a lungo in volo, se ne avete voglia, e se non ne avete
voglia il collaudato sistema di “Blocco delle Orecchie” vi permetterà
di scendere velocemente e facilmente.
Quello che i passeggeri noteranno, (o nemmeno se ne accorgeranno
se non è il caso) è il più fluido volo in tandem che abbiamo mai
provato. La migliore efficienza complessiva ha anche aumentato la
“fluidità” del volo, con un miglior comportamento in condizioni attive.
Zaino
Lo zaino del è stato ridisegnato per essere confortevole, e pratico
con una cinta ventrale imbottita e spallacci regolabili). Il suo ampio
volume vi consentirà di caricare tutta l'attrezzatura, incluse le sel-
lette di pilota e passeggero, pur rimanendo comodo da trasportare.
Abbiamo aggiunto anche delle tasche ai lati e sul coperchio, utili per
tutti quei piccoli accessori facili da smarrire. Oltre alla sacca stan-
dard c'è anche l'opzione Easy Bag, utile per un veloce ripiegamento e
per la protezione dagli UV. Basta mettere la vela a fiocco, stivarla
nella sacca e andare, non c'è nulla di più facile e pratico.
Freni
La lunghezza dei freni è stata regolata con attenzione durante i
test. Pensiamo che sia meglio avere i freni leggermente lunghi
e volare con un giro di linea sulle mani Tuttavia, se volete
accorciarli considerate i seguenti punti:
Accertatevi che le linee principali dei freni siano di uguale lunghezza
Se rimuovete la maniglia accertatevi che la linea passi attraverso la
carrucola quando la rimontate.
Quando rilasciate le maniglie dei freni in volo le linee dei freni
devono essere lasche. Devono compiere un evidente arco per
garantire che non ci siano deformazioni del bordo d'uscita.
Deve esserci un minimo di 10 cm di corsa a vuoto prima che i
freni comincino a deformare il bordo d'uscita.
IMPORTANTE: nella remota circostanza in cui una linea del
freno dovesse spezzarsi in volo, oppure si staccasse una
maniglia, la vela può essere pilotata trazionando
leggermente gli elevatori posteriori (D).
Elevatori
Il
Magnum2 è stato progettato con 4 elevatori. Le A sono grigie per
facilitare l'identificazione e sono divise in due parti, L'elevatore più
piccolo posteriore supporta solo una linea ed è la Baby A, è stato
concepito per semplificare l'esecuzione delle grandi orecchie.
Le B, C e D sono NERE
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Trimmers
Il
Magnum2 è equipaggiato con dei trimmers, per regolare la
velocità di trim secondo le preferenze e il carico.
I trimmers hanno una cucitura in filo bianco per indicare la 'velocità
di trim' standard. Questa è la regolazione che consigliamo per volare
con carichi normali, In questa posizione il Magnum2 raggiunge la
miglio planata in aria calma.
In decollo è meglio rilasciare un poco i trim (circa 2 cm) per avere
un gonfiaggio più rapido.
Il tasso di caduta e la pressione sui freni sono minori con i trim nella
posizione di minor velocità (tutto tirato). Questa velocità è utile per
il veleggiamento in dinamica o per termicare, ma se volate vicini al
minimo del carico è raccomandabile non volare così rallentati con i
trim.
Per una migliore penetrazione controvento ed una maggiore
efficienza in discendenza o vento laterale, dovreste volare più veloci
rilasciando i trimmers. Fino a metà-tre quarti di trim aumentate le
vostre prestazioni mentre stabilità ed efficienza non degradano
significativamente, e raggiungerete la termica successiva più
velocemente. Alla massima velocità il Magnum2 è stabile, ma vi
raccomandiamo di non volare alla massima velocità vicino al suolo o
in turbolenza.
Avvicinandovi al decollo è consigliabile riportare i trim regolati sulla
linea bianca.
Attenzione: se volate al minimo del carico non volate con i
trim nella posizione di minima velocità.
Attenzione: non volate con i trim completamente rilascia-
to vicino al suolo o in aria turbolenta.
Distanziali
Il vostro Magnum2 viene consegnato con una coppia di distanziali
Ozone, che incorporano un innovativo sistema di blocco delle grandi
orecchie. Accertatevi di agganciare i distanziali dalla parte giusta,
quello marcato L deve stare a sinistra e quello marcato R deve
andare a destra.
Verificate che il blocco per le orecchie stia all'esterno.
Il distanziale ha un unico punto d'aggancio, (colorato in grigio) su un
lato e un doppio aggancio (colorato in blu) sull'altro. L'anello singolo
(grigio) serve per agganciare l'imbrago pilota. Gli anelli doppi sono
per l'imbrago passeggero. Potete usare quello basso o alto in
funzione della taglia e peso del passeggero, ma verificate che il
passeggero sia agganciato nel medesimo anello dei distanziali sui
due lati.
L'anello al centro del distanziale (in rosso) serve per attaccare la gli
elevatori della vela. I distanziali devono essere agganciati agli
elevatori con gli agganci trapezoidali, in modo che il punto d'aggancio
grigio si trovi dietro, dove si attacca l'imbrago pilota. Se impiegate
dei moschettoni al posto degli agganci trapezoidali, verificate che
siano omologati per l'impiego in tandem.
Vi raccomandiamo di volare sempre il vostro tandem equipaggiati
con un paracadute di riserva adatto al peso massimo in volo.
Dovrebbe essere usata un'emergenza a doppia fune di vincolo con
ognuna delle funi attaccata al punto d'aggancio principale (rosso),
del distanziale, con un moschettone separato (non fornito). Le due
funi devono passare sotto la guaina protettiva in velcro prima di
attaccarle al punto d'aggancio principale.
Vedi a pag 9 e 20
TECNICHE BASE DI VOLO
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ITALIANO
Prima di volare in tandem, è importante che siate piloti esperti e
competenti che hanno ricevuto l'appropriato training ed abbiate
conseguito la necessaria qualificazione. Trasportare un passeggero in
parapendio è un'enorme responsabilità che non va affrontata con
leggerezza. E' importante, in particolare se si tratta di un passeg-
gero che non ha mai volato, che riceva un accurato briefing pre-volo,
in modo che sia cosciente di tutto quello che si può verificare durante
il volo e come affrontarlo.
Per familiarizzare con la vela può essere opportuno effettuare un po'
di gonfiaggi o piccoli voli su un campetto scuola. Questo vi
permetterà di regolare il vostro equipaggiamento correttamente.
Distendete la vela sulla superficie superiore (estradosso) verificando
che il bordo d’attacco compia un arco pronunciato con il centro della
vela più in alto che le estremità. Distendete le linee dei cordini un
lato alla volta. Sollevate gli elevatori e partendo dai freni verificate
che tutte le linee siano libere, dopodiché procedete con gli elevatori
D, C, B ed A, rilasciando il fascio controllato sopra ai precedenti.
Assicuratevi che i cordini non siano attorcigliati, incrociati o annodati
tra loro. Ripetete la stessa procedura sull'altro lato
Checklist di decollo:
Paracadute di riserva: spinotti innestati e maniglia assicurata
Casco indossato e allacciato
Agganci dell'imbrago pilota e passeggero tutti allacciati -
verificate due volte i cosciali
1.
2.
3.
Moschettoni e maillon serrati
4.
Linee libere
5.
Bordo d’attacco aperto
6.
Trimmers regolati nello stesso modo
7.
Allineatevi direttamente con il vento
8.
Spazio aereo e visibilità liberi
9.
Decollo
Il vostro Magnum2 può decollare sia con la tecnica fronte vela che
con vela alle spalle. Una volta agganciati, ed aver eseguito tutti i
controlli pre-volo precedenti, mettetevi al centro della vela per otte-
nere un gonfiaggio più progressivo, rilasciate i trimmers di circa 2cm
per avere un gonfiaggio più veloce. Per gonfiare la vela, dovete affer-
rare entrambi gli elevatori a (a principali e Baby A) di ciascun lato.
Decollo in avanti - vento leggero o nullo
Quando il vento sarà giusto, muovetevi in avanti, i vostri cordini do-
vranno andare in trazione entro 1-2 passi. Il Magnum2 comincerà
immediatamente a gonfiarsi. Dovrete mantenere una pressione cos-
tante sugli elevatori finché la vela non sarà sopra la vostra testa
Non tirate o spingete eccessivamente in avanti gli elevatori, altri-menti
il bordo d’attacco si deformerà rendendo il decollo più difficile.
Muovetevi uniformemente durante tutta la procedura di gonfiaggio.
Non è necessario scattare o strattonare, ed avrete tutto il tempo
per verificare la vostra vela prima di andare in volo. Una volta che
siete soddisfatti del corretto gonfiaggio della vostra vela, accelerate
gradualmente la corsa di decollo.
Decollo rovescio – venti da deboli a forti
Distendete la vostra vela come per un decollo in avanti. A questo pun-
to giratevi con la faccia verso la vela facendo passare un fascio com-
pleto d’elevatori sopra la vostra testa mentre vi girate. Ora potrete
sollevare la vela con le bretelle A. Una volta che la vela sarà sopra la
vostra testa, frenatela leggermente e voltatevi per decollare
Con venti più sostenuti siate pronti a fare alcuni passi verso la vela
quando questa si gonfia. (ricordatevi si spiegare al passeggero cosa
deve fare) Questo toglierà un po’ d’energia alla vela in modo da evitare
che vi sollevi anzitempo. Questa tecnica di decollo rovescio può essere
utilizzata sorprendentemente anche in condizioni di vento debole
IMPORTANTE: NON decollate mai se la vostra vela non è
completamente gonfia o se non avete il controllo del
beccheggio o della direzione della vostra vela
Preparazione
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Virata
Per familiarizzarvi con il vostro Magnum2, le vostre prime virate
dovranno essere graduali e progressive
Per virate coordinate ed efficienti col Magnum2: per prima cosa
guardate nella direzione nella quale intendete andare, poi inclinatevi
verso di lei. Il vostro primo input di cambio di direzione deve essere
lo spostamento del peso seguito da una graduale applicazione del
freno fintanto che non raggiungete l'angolo di rollio desiderato. Per
regola-re la velocità ed il raggio di virata potrete utilizzare il freno
esterno. Facendo collaborare il passeggero nello spostamento del
peso migliorerà le caratteristiche di virata
Attenzione: non iniziate mai una virata partendo dalla
velocità minima (es: con i freni completamente trazionati)
perché rischiereste di innescare una vite negativa.
Atterraggio
Il Magnum2 non ha caratteristiche d’atterraggio inusuali, ma giusto
come promemoria, qui trovate un po’ di suggerimenti
Preparate sempre il vostro atterraggio con anticipo, e con ampi
margini di sicurezza e opzioni per recuperare gli errori.
A quote inferiori ai 30 metri evitate le virate strette, perché la
vela dovrà picchiare per ritornare alla normale velocità di volo. Se
foste bassi o se incontraste discendenza questo significherebbe
che andreste ad impattare il suolo più rudemente del normale
Mettetevi in piedi col busto proiettato in avanti e spostate il
passeggero su un lato prima dell'atterraggio. Questo permette a
entrambi di correre o camminare senza inciampare l'uno nell'altro.
Non rallentate gradualmente, piuttosto, date massima velocità
alla vela per il finale. Quando sarete ad un metro da terra frenate
lentamente e progressivamente per rallentare la vela fino al punto
di stallo quando potrete poggiare i piedi in terra. Tenere in mano un
giro di freno vi permetterà di dare più energia alla frenata.
State attenti a non rallentare troppo velocemente perché può
causare una risalita della vela prima dello stallo. Se la vela comin-
cia a risalire, rilasciate gradualmente i comandi (10-20cm) -non
alzate totalmente le mani- poi rallentate nuovamente ma questa
volta con più gradualità. Tenete i comandi a metà velocità, mette-
tevi in piedi e siate pronti a correre e frenate a fondo quando
Esercitatevi molto con le manovre al suolo! È un grande divertimento
e vi darà una migliore sensibilità sulle caratteristiche di volo della
vostra vela. Questo migliorerà anche il vostro gradimento generale
del volo rendendo i decolli più semplici
Pilotaggio attivo
Per minimizzare il rischio di subire collassi in condizioni di turbolenza è
fondamentale applicare un pilotaggio attivo
Tutti i buoni piloti reagiscono ai feedback he la vela invia loro, e
regolano costantemente la velocità ed il beccheggio, per adattarsi ai
movimenti dell'aria. Gli elementi chiave del pilotaggio attivo sono il
controllo del beccheggio e della pressione interna. Se la vela pic-
chia in avanti, usate i freni per rallentarla. Allo stesso modo, se
pendola indietro rilasciate i freni per farle prendere velocità.
Volare con i freni appena puntati (circa 20 cm), vi consentirà di
percepire le informazioni che vengono dalla vela, permettendo un
controllo migliore e più rapido. In turbolenza la pressione interna della
vela può cambiare e questo lo potete percepire attraverso i freni. Lo
scopo è quello di mantenere questa pressione costante usando i
comandi. Se sentite una perdita di pressione applicate quel tanto di
freno fino a che viene ristabilita la pressione normale, poi rilasciatelo
sollevando le mani alla posizione originale (tutto questo deve essere
eseguito velocemente). In turbolenza evitate di pilotare frenati a
fondo, perché potreste inavvertitamente stallare la vela. Fate sempre
mente locale alla vostra velocità.
Questi movimenti possono essere simmetrici o asimmetrici perciò, di
volta in volta, sarà necessario applicare entrambi i freni o anche solo
uno. Questi leggeri aggiustamenti mantengono il volo del parapendio
uniforme e stabilizzano la calotta esattamente sopra di voi e riducono
drasticamente il rischio di subire collassi Queste conoscenze possono
venire apprese anche meglio giocando con la vela al suolo!
IMPORTANTE: nessun pilota o parapendio è immune da
collassi. Tuttavia, un pilotaggio attivo eliminerà virtualmente
ogni tendenza al collasso. Quando le condizioni sono
turbolente, siate più attivi ed anticipate i movimenti della
vostra vela. Siate sempre coscienti della vostra altitudine e
non andate in sovra-correzione. Vi raccomandiamo di
tenere sempre i comandi e di non volare in condizioni di
turbolenza.
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ITALIANO
TECNICHE AVANZATE DI VOLO
Tecniche di discesa rapida
Ozone vi ricorda che l’esecuzione di queste manovre andrebbe appre-
sa sotto la supervisione d’istruttori qualificati e sempre eseguite
con prudenza. Non trascurate di considerare che un’attenta valuta-
zione delle condizioni meteo effettuata sempre prima del decollo, evi-
terà di dover poi mettere in pratica queste tecniche.
Grandi orecchie
Ripiegando le estremità della vostra vela (orecchie), incrementate il suo
il tasso di caduta. Questo serve per mantenersi fuori da una nube o
per scendere rapidamente. Per trazionare le grandi orecchie tenete i
freni, ed afferrate le linee A esterne (elevatori Baby A), poi tirate verso
il basso (meglio un lato alla volta) finché gli stabilo si ripiegano
Non usate i freni se non per rigonfiare la vela. Per controllare la
direzione con le orecchie chiuse usate lo spostamento del peso
Per riaprire le orecchie, rilasciate contemporaneamente entrambi le
A esterne. Per aiutare il gonfiaggio frenate delicatamente un lato per
volta finché gli stabilo non si rigonfiano. Evitate di frenare a fondo e
simmetricamente, perché potreste innescare uno stallo o andare in
paracadutale
IMPORTANTE: potete atterrare con le orecchie (rilasciandole
prima del raccordo finale). Vi consigliamo di non farlo in
turbolenza o vento sostenuto, per via della possibilità di
stallo e della mancanza di precisione nel pilotaggio.
Sistema di blocco delle orecchie
Per usare il sistema di blocco delle orecchie, dopo aver ripiegato le
grandi orecchie, semplicemente agganciate il cordino esterno delle A
sotto la pallina rossa sul distanziale. Tenete sempre le A e le vostre
mani sul lato esterno del distanziale, non provate ad usare questo
sistema dall'interno del distanziale perché potreste provocare un
pericoloso groviglio. Verificate che la linea passi ordinatamente sotto
la pallina, ed accertatevi che non possa accidentalmente sfuggire.
Una volta agganciato, le vostre mani sono libere, potete continuare a
sarete prossimi al suolo.
Scegliete lo stile d'approccio più appropriato in funzione dell'area
d'atterraggio e delle condizioni dell'aria.
Atterrate sempre controvento!
Con venti deboli avrete bisogno di un lungo e progressivo tratto
di raccordo per scaricare tutta la vostra velocità al suolo in
eccesso.Con vento forte, la vostra velocità in avanti è già
bassa, perciò dovrete rallentare solo quanto serve per addolcire
il contatto con il suolo
Con vento forte sarà necessario che vi giriate verso la vela
l’istante stesso in cui i vostri piedi toccheranno il suolo. Una
volta girati, trazionate gradualmente e simmetricamente i freni
per stallare la vela. Se la vela vi trascinerà, correte verso di lei
Se il vento fosse veramente molto forte e rischiaste di essere
trascinati, stallate la vela con gli elevatori C. Questo stallerà la
vela in modo molto rapido e controllabile e vi trascinerà di meno
che se usaste i freni
TRAINO
IL Magnum2 può decollare al traino.
È responsabilità del pilota
utilizzare attacchi all’imbrago e meccanismi di rilascio adeguati ed
assicurarsi di essere trainati in modo idoneo agli equipaggiamenti ed
al sistema impiegato. Tutti i piloti trainati dovrebbero essere abilitati
al traino, appoggiarsi a trainatori qualificati dotati di attrezzature
appropriate e certificate ed accertarsi che le regole di traino siano
rispettate.
Quando partite al traino, dovete accertarvi che la vela sia completa-
mente sopra la vostra testa prima di decollare. In ogni caso, la mas-
sima forza di traino deve corrispondere al peso del corpo del pilota.
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Grandi Orecchie e spirale
Sebbene sia possibile innescare una spirale mentre sono trattenu-
te le orecchie, gli sforzi applicati alle linee inferiori possono ecce-
dere i loro carichi di rottura provocando il collasso della struttura!
OZONE raccomanda di NON FARE questa manovra!
Stallo di B
Lo stallo B è utilizzabile solo per discese rapide in condizioni
d’emergenza. Lo stallo B si effettua trazionando simmetricamente
verso il basso gli elevatori B.
Per innescare uno stallo di B, ponete le vostre dita tra i cordini al
di sopra dei maillons degli elevatori B. Non rilasciate le maniglie
dei freni. Appena trazionerete le B il flusso dell'aria sulla vela si
romperà e la vela perderà la sua velocità di avanzamento ma
rimarrà aperta e voi scenderete con un tasso di circa 6 m/sec.
Se trazionerete troppo le B, la vela assumerà una forma a corolla e
diverrà instabile
Per uscire dallo stallo B bisogna rilasciare le B simmetricamente
con un movimento graduale e progressivo. La vela ritornerà al
normale volo traslato senza bisogno di alcun comando aggiuntivo.
Assicuratevi sempre che la vela sia tornata al volo normale prima di
usare ancora i freni.
IMPORTANTE: il movimenti di beccheggio all’uscita dello
stallo B è minimo ma necessario. Vi raccomandiamo di
non frenare la vela fintanto che non siate sicuri che abbia
ripreso a volare.
Il carico applicato sulle B durante questa manovra è molto elevato
e stressante per la vela. usate lo stallo di B solo in situazioni
d'emergenza.
Spirale (vite)
Se eseguirete una serie di virate a 360 gradi sempre più strette,
innescherete una discesa in spirale (vite). Questo porterà ad una
rapida perdita di quota. Per iniziare una vite guardate e inclinatevi
nella direzione dove volete andare, poi applicate gradualmente il
freno interno. Il Magnum2 eseguirà almeno un giro di 360° prima di
tenere i freni e fare leggere correzioni di rotta, ma il controllo princi-
pale della direzione deve sempre essere fatto con lo spostamento del
peso. Sappiate che con il blocco delle orecchie innescato, è possibile
che l'escursione dei freni si riduca (velocità di stallo più elevata) e
cambi la risposta delle vela sul rollio. Per questa ragione dovete
pilotare la vela con prudenza, usando piccoli e leggeri input e non
grandi azioni di comando.
IMPORTANTE: per le prime volte esercitatevi ad usare il
sistema delle orecchie in condizioni tranquille, fate pratica
nel blocco/sblocco delle linee in modo fluido e controllato.
ATTENZIONE: con le grandi orecchie innescate, le caratteri-
stiche di volo di qualunque vela cambiano. Mantenete una
buona velocità ed evitate profonde affondate di freno o
virate repentine. Questo ridurrà la possibilità di entrare in
stallo o negativo.
Le orecchie dovrebbero essere liberate ad una quota elevata, ben
prima del finale d'atterraggio. Se avete bisogno di fare le orecchie
per perdere quota in atterraggio, allora fatelo 'manualmente' senza
usare il sistema di blocco.
Per rilasciare le orecchie, semplicemente levate la linea dalla pallina
rossa, Spingete la linea verso l'esterno usando il palmo della mano;
in alternativa per spingere la linea fuori dalla pallina potete usare il
pollice. La linea sfuggirà agevolmente dalla pallina e la vela comincerà
a rigonfiarsi spontaneamente.
Se lo stabilo non si rigonfia spontaneamente, aiutatelo nel gonfiaggio
usando una piccola trazione di comando
Grandi orecchie e trimmers
Quando le grandi orecchie sono innescate potete incrementare
ulteriormente il tasso di caduta rilasciando i trimmers.
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ITALIANO
INCONVENIENTI DI VOLO
Chiusure
A causa della struttura flessibile del parapendio, le turbolenze pos-
sono causare un improvviso collasso di una porzione di vela. Questo
può variare da una piccola asimmetrica del 30% della vela ad un col-
lasso totale (stallo frontale).
La maggior parte dei collassi si può prevenire con una buona
esperienza nel pilotaggio attivo, ma se succedesse, la cosa più
importante è niente panico!
In caso di collasso, la prima cosa è mantenere il controllo della vostra
direzione: dovrete allontanarvi dal terreno e dagli altri piloti. Una chiu-
sura asimmetrica può essere facilmente controllata spostando il peso
verso la parte aperta ed applicando una piccola quantità di freno ne-
cessaria a controllare la direzione. Queste azioni, nella maggior parte
dei casi saranno sufficienti a recuperare completamente il volo normale.
Quando la vela è parzialmente sgonfia diventa effettivamente più pic-
cola, perciò il carico alare e la velocità di stallo sono maggiori ed en-
trerà in vite negativa o in stallo con un minore input di comando ris-
petto al volo normale. Nel vostro sforzo per evitare che la vela giri dalla
parte chiusa, dovrete essere molto attenti a non stallare la semiala
che sta ancora volando. Se non siete in grado di fermare la rotazione
della vela senza rischiare il negativo, lasciate che giri mentre voi ria-
prite la chiusura.
Se avete subito un’asimmetrica che non si recupera autonomamente,
per riaprire la semiala chiusa, applicate una lunga e progressiva pom-
pata dalla parte della chiusura. Questa azione dovrà durare circa due
secondi per ogni pompata. Pompare troppo velocemente non rigonfierà
la vela, e pompando troppo lentamente potreste portare la vela molto
vicino od oltre il punto di stallo. Una grossa chiusura richiederà molte
e decise pompate.
Le chiusure simmetriche si riaprono autonomamente senza intervento
del pilota, tuttavia, 15-20 cm di freni applicati simmetricamente
agevoleranno il rigonfiaggio. Quando la vela si rigonfia date massima
velocità per essere sicuri che la vela recuperi velocità e non vada in
paracadutale.
entrare in vite. Una volta in vite dovrete applicare una leggera
pressione di freno sul lato esterno per mantenere l’estremità in
pressione e gonfia.
In vite è possibile raggiungere in sicurezza dei tassi di caduta di 8
m/sec, ma queste alte velocità ed accelerazioni possono essere
disorientanti, specialmente per il passeggero, perciò ponete
particolare attenzione alla vostra quota.
Per uscire dalla spirale, riportate il peso al centro, rilasciate
lentamente il freno interno ed applicate una piccola quantità di freno
esterno. Mentre il Magnum2 rallenta, consentitegli di continuare la
virata finché non ha smaltito abbastanza energia per ritornale al
volo livellato senza eccessive pendolate. Il Magnum2 non mostra
alcuna propensione a rimanere in spirale stabile, tuttavia, alcuni
parametri possono interferire con il suo comportamento: - Errata
regolazione del pettorale (troppo aperto) - Peso totale in volo
superiore alla gamma omologata oppure l’innesco di una spirale
affondata a tassi di caduta molto elevati. Dovrete sempre essere
preparati a pilotare la vostra vela fuori dalla spirale. Per farlo
spostate gradualmente il peso all'esterno, e frenate abbastanza con
l'esterno per costringere la vela ad uscire dalla vite; così la vela
comincerà a tornate al volo normale. Non provate mai a recuperare
una spirale applicando violentemente e velocemente il comando
esterno, perché questo provocherà un aggressiva ripresa e
pendolata.
IMPORTANTE: Viti con tassi di caduta superiori agli 8 m/
sec sono possibili ma andrebbero evitate. Sono pericolose
e sottopongono la vela a sollecitazioni non necessarie. La
vite causa disorientamento e richiede tempo e quota per
essere recuperata. Non effettuate questa manovra vicino
al terreno.
12
atterrate immediatamente.éNON FATE le grandi orecchie,
con la vela bagnata perchè aumenta la possibilità che si
verifichi uno stallo paracadutale. Cercate di perdere quota
con delicati 360° e cercate di mantenere un'elevata
velocità all'aria durante il finale. Rilasciate un po' i
trimmers se necessario.
CURA DELLA VELA
Immagazzinamento
Riponete sempre la vostra attrezzatura in un ambiente asciutto,
protetto dal calore diretto.
La vostra vela deve essere asciutta prima di essere riposta. Il
calore e l’umidità sono i principali fattori d’invecchiamento
per la vostra vela. (riporre una vela umida nella vostra auto
sotto il sole è il peggiore esempio).
Fate asciugare la vela all'ombra in un luogo ventilato. Non usate
mai asciugacapelli ecc.
Se atterrate in acqua salata dovrete sciacquarla a fondo con
acqua dolce prima di farla asciugare.
Prestate attenzione che nessun insetto sia impacchettato con
la vela. Alcuni insetti possono bucare il tessuto nel tentativo di
scappare oppure, se muoiono, si decompongono rilasciando
sostanze acide che possono causare dei buchi
IMPORTANTE: mai ripiegare la vostra vela bagnata
Ripiegamento
Per prolungare la vita della vostra vela e mantenere i rinforzi in
plastica nelle condizioni migliori possibili, è molto importante ripiegare
la vela attentamente.
Ozone raccomanda di usare il metodo di ripiegamento concertina
come mostrato, così che tutte le celle restino allineate l'una all'altra
e non si pieghino i rinforzi in plastica. Usando la Ozone Saucisse si
semplificherà il ripiegamento e si preserverà la vela prolungandone la
sua durata nel tempo.
Cravatte
Se un’estremità della vostra vela dovesse incastrarsi tra i cordini,
questa situazione è chiamata cravatta. Questo può indurre la vostra
vela in una rotazione difficile da controllare. La prima soluzione per
uscire da questa situazione è stabilizzare la vela in volo livellato
controllando la direzione e poi trazionando la linea dello stabilo
(linea rossa attaccata all'elevatore B).
Se non dovesse funzionare provate a dare delle pompate sul lato
della cravatta (con una metodologia simile alla chiusura
asimmetrica)In alternativa potete provocare un collasso dalla parte
della cravatta, altrimenti il post-stallo è l'unico metodo efficace.
IMPORTANTE: una cattiva preparazione del decollo, fare
acrobazie, volare una vela di livello troppo elevato o in
condizioni troppo forti per le vostre capacità, sono le cause
principali delle cravatte
Stallo paracadutale
E' possibile che dopo un rilascio molto lento in uscita dallo stallo-B la
vela recuperi la sua forma ma scenda verticalmente senza
avanzamento. Questa situazione si chiama stallo paracadutale.
E' improbabile che capiti ad una vela Ozone, ma se dovesse
succedere, per prima cosa dovete rilasciare immediatamente
entrambi i freni, questo permetterà alla vela di tornare al volo
normale. Se, dopo qualche secondo, ancora non dovesse accadere
nulla, spingete in avanti gli elevatori A oppure rilasciate i trimmers,
finché la vela non ritorna al volo normale.
Assicuratevi che la vela stia volando regolarmente (verificate la sua
velocità) prima di usare nuovamente i freni.
IMPORTANTE: solo pochi cm di trazione dei freni possono
tenere la vostra vela in stallo. Se li avete, rilasciate
sempre i giri di comando sulle mani!
IMPORTANTE: non volate mai sotto la pioggia, perché
aumenta la possibilità di incorrere in uno stallo paraca-
dutale. Se foste sorpresi da uno scroscio di pioggia
13
ITALIANO
Passo 1 appoggiare a terra la vela a
fiocco oppure adagiarla sopra la Saucisse
pack. E' sempre meglio partire con la vela
a fiocco per evitare il trascinamento del
bordo d'attacco sul terreno
Passo 2 raggruppare i rinforzi in plastica sul
bordo d'attacco mantenendo le
fettucce delle “A” allineate
e assicurandosi che i rinforzi
in plastica siano disposti
uno di fianco all'altro
Passo 3 Legare il bordo d'attacco. (La
vela non deve essere piegata a metà ma
con tutte le centine parallele da stabiliz-
zatore a stabilizzatore. E' molto impor-
tante non piegare il cassone centrale o il
rinforzo in plastica.
Passo 4 Raggruppare il bordo
d'uscita usando le fettucce
delle linee B,C e D.
Se usate la Saucisse andate al Passo 8
Passo 5 Una volta che il bordo
d'attacco e il resto della vela sono
stati sistemati, girare tutta la vela
su un lato.
Passo 6 piegare la vela in 3 o 4
parti facendo attenzione a non
piegare il bordo d'attacco
Passo 7 Ora posizionate la vela
ripiegata all'interno della sacca di
contenimento
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Cura della vela
Manovre al suolo eseguite senza attenzione danneggiano molte vele.
Queste sono le azioni da evitare per prolungare la vita della vostra
vela:
È raccomandabile effettuare delle ISPEZIONI PERIODICHE alla vostra
vela, specialmente dopo un intenso periodo d’uso o dopo un inciden-
te o un lungo periodo d'immagazzinamento
Pulizia
Ogni genere d’abrasione o sfregamento può danneggiare il
trattamento del tessuto. Pertanto, è meglio non pulire la vostra
vela se non sia assolutamente necessario. Vi raccomandiamo di
usare un panno morbido inumidito con acqua, facendo piccoli
movimenti lungo la superficie.
IMPORTANTE: mai usare detergenti o solventi chimici.
Step 8. Se usate la Saucisse Pack, chiu-
detela facendo attenzione a non incastra-
re il tessuto della vela nella cerniera.
Step 9. Girare su un lato la Saucisse e
fate la prima piega appena dopo i rinforzi
del bordo d'attacco. Non piegare i rinforzi
in plastica. Piegare la vela in 3 o 4 parti
IMPORTANTE: Non lasciare la vela stesa sul terreno prima di
piegarla, questo potrebbe causare danni da abrasione
all'estradosso mentre tirate la vela dal centro. Ripiegare
SEMPRE dal “fiocco” e sollevare la vela se la dovete spostare
per raggruppare il bordo d'attacco.
IMPORTANTE: Non piegare la vela al centro, pieghereste i
rinforzi in plastica. Piegate la vela con in metodo concertina
da stabilo a stabilo prima di riporla nella sacca.
NON trascinate la vela per spostarla, perché danneggereste il
tessuto. Sollevatela e trasportatela.
NON aprite la vela con vento forte senza prima aver liberato il
fascio funicolare - per non indurre inutili sollecitazioni ai cordini.
NON camminate sulla vela o i cordini.
NON gonfiare la vela e lasciare che poi crolli indietro al suolo.
Fatelo il più dolcemente possibile, smorzando la caduta quando
si abbatte muovendovi verso la vela.
NON consentire che la vela vada ad impattare il suolo con il
bordo d'attacco! Questo stressa la vela e le sue cuciture e può
persino provocare l'esplosione di un cassone.!
Volare in aria salmastra, in zone con suolo abrasivo (sabbia,
rocce...), come per le manovre con vento forte, tutto
questo accelera il processo d'invecchiamento della vela.
Se volate con un giro di freno sulle mani, periodicamente dovete
liberare i giri che si formano sul cordino principale, Questi
giri accorciano la linea e in volo provocano una costante tensione
sul bordo d'uscita che può causare problemi in decollo,
stalli o far volare storta la vela.
Sostituite le linee dei freni se sono danneggiate
15
ITALIANO
Il tessuto ed i cordini non invecchiano alla stesso modo: è possibile
che dobbiate sostituire una parte o tutte le linee durante la vita
della vostra vela. Questa è la ragione per la quale è importante
effettuare dei regolari controlli allo scopo di conoscere le condizioni
di tutti i componenti del vostro parapendio. Vi raccomandiamo che le
ispezioni periodiche siano effettuate da personale qualificato
Voi siete i responsabili del vostro equipaggiamento di volo e la vostra
sicurezza dipende da lui. Abbiatene cura e ispezionatene con regola-
rità tutti i suoi componenti. Anche i cambiamenti nel comportamento
in volo di una vela sono segnali del suo invecchiamento, se notate una
qualunque differenza, sarà opportuno far ispezionare la vela prima di
volarla nuovamente
Questi sono i criteri fondamentali per un controllo. Tutti i dettagli sul
servizio sono disponibili sul nostro sito.
La porosità viene misurata con il porosimetro, ed è il tempo impiega-to
da un determinato volume d’aria a passare attraverso ad una de-
terminata superficie di tessuto. Il risultato è il tempo in sec. La mi-
sura viene eseguita in molti punti della vela, lungo tutta la sua aper-
tura, a ridosso del bordo d'attacco, sia su estradosso che intradosso.
La resistenza del tessuto viene verificata con una prova non
distruttiva secondo lo standard TS-108 che specifica la resistenza
minima allo strappo per le calotte da sky diving e si esegue usando un
Bettsometer. (B.M.A.A. Ap-proved Patent No. GB 2270768 Clive
Betts Sails)
La resistenza delle linee si verifica sottoponendo a trazione i cordini
centrali di A, B, C, superiori, mediani e inferiori (anche D se applicabi-
le). Ogni linea viene tirata fino a rompersi ed il valore viene registrato.
Il valore minimo accettabile è di 8g per le linee inferiori degli elevatori A
e B e di 6g per tutte le altre linee inferiori rimanenti, calcolato in base
al peso massimo d’omologazione della vela. Gli stessi criteri si applica-
no anche alle linee mediane e sommitali. Se il carico di rottura è
troppo vicino al carico minimo calcolato, l’ispettore vi fornirà il periodo
di tempo oltre il quale dovrete effettuare una nuova ispezione o la
sostituzione.
Riparazioni della vela
Riparazioni dilettantesche possono fare più male che bene. Per le
riparazioni Vi raccomandiamo di inviare sempre la vostra vela da un
rivenditore, o un laboratorio professionale o dal produttore
Se danneggiate le vela:
Se lo strappo è piccolo e lontano da una cucitura o da un compo-
nente strutturale, potete ripararlo voi stessi. Troverete quello che
vi serve nel kit di riparazione, un strappo può essere aggiustato con
una pezza autoadesiva di rip-stop. Quando ritagliate le pezze arro-
tondate gli angoli e ricordate di concedere un ampio margine attor-
no allo strappo.
Potrete trovare maggiori informazioni sul modo di riparare la vostra
vela sul sito web di Ozone, con le istruzioni passo per passo e le foto.
Se danneggiate un cordino:
Ogni linea danneggiata deve essere sostituita. È importante che il
sostituito sia fabbricato con lo stesso materiale, abbia la stessa
resistenza e la stessa lunghezza . Potete controllarne la lunghezza
confrontandola con quella della sua controparte sull’altro lato della
vela, per verificare che siano simmetrici. Una volta sostituito il
cordino, gonfiate e controllate la vela prima del volo. Se non avete
possibilità di contattare un rivenditore Ozone, potete ordinare ogni
singola linea presso il sito www.flyozone.com
CONTROLLI PERIODICI
La vostra vela, come un’autovettura, dovrebbe essere ispezionata
periodicamente per garantirne l’adeguatezza al suo utilizzo in volo
La vostra vela dovrebbe essere controllata per la prima volta da
personale qualificato dopo 24 mesi o 100 ore, ma se siete volatori
frequenti (più di 80 ore l'anno) vi raccomandiamo di farla controllare
annualmente. Il lab autorizzato è: http://www.checkpointcornizzolo.it/
Il laboratorio d'ispezione vi dovrà dire le condizioni della vela, e se
alcune parti hanno bisogno di essere verificate o sostituite
anticipatamente rispetto ai tempi d'ispezione.
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MODIFICHE
Il vostro Ozone Magnum2 è stato progettato e regolato per fornirvi
l’ottimo compromesso tra prestazioni, maneggevolezza e sicurezza.
Ogni modifica comporta la perdita della sua certificazione e proba-
bilmente diverrà anche più difficile da pilotare.
Per queste ragioni vi raccomandiamo caldamente di non
modificare la vostra vela in alcun modo.
QUALITA' OZONE
In Ozone teniamo in seria considerazione la qualità dei nostri
prodotti, tutte le nostre vele sono fabbricate nella nostra fabbrica
secondo gli standard più elevati. Ogni vela fabbricata supera una
serie di rigorosi processi di controllo qualità e tutti i componenti
utilizzati per la fabbricazione della vostra vela sono tracciabili. Ogni
commento/suggerimento da parte del cliente è sempre benvenuto e
noi siamo impegnati a fornirgli il miglior servizio.
Ci impegneremo sempre per risolvere problemi che non siano causati
dalla normale usura o da un uso inappropriato. Se avete dei problemi
con la vostra vela, vi preghiamo di contattare il vostro rivenditore/
distributore, che sarà in grado di decidere riguardo alle azioni più
opportune. Se non siete in grado di contattare il vostro rivenditore,
scrivete direttamente noi all’email: [email protected]
La lunghezza totale delle linee (linee degli elevatori + linee mediane
+ linee superiori) deve essere verificata con un carico di tensione di
5DaN. La differenza tra lunghezza misurata e lunghezza originale
non deve eccedere i +/- 10mm
Le alterazioni più frequenti della lunghezza del fascio sono dei leggeri
accorciamenti delle C-D e leggeri allungamenti di A, B. Le conse-
guenze di queste alterazioni possono includere una minore velocità di
trim, difficoltà di gonfiaggio ecc.
Controllo generale- deve essere effettuato anche un approfondito
controllo generale a vista di tutti i componenti della vela: cuciture,
centine, diagonali, linee, attacchi, ecc. per verificare che non ci
siano danneggiamenti.
Infine, se permangono dei dubbi, è opportuno effettuare un test di
volo da parte di un professionista, per confermare che la vela si
comporti in modo normale
IMPORTANTE: abbiate cura della vostra vela ed assicu-
ratevi che venga ispezionata secondo lo schema riportato
qui sopra. Questo vi garantirà molte ore di volo sicuro
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ITALIANO
GARANZIA OZONE
Ozone garantisce i suoi prodotti da ogni difetto di fabbricazione.
Ozone riparerà o sostituirà gratuitamente ogni prodotto difettoso.
Ozone ed i suoi distributori forniscono il più elevato livello d'assisten-
za e riparazione. I danni di un prodotto dovuti a impiego ed usura
saranno riparati ad un costo ragionevole.
SUMMARY
La sicurezza è il punto più importante del nostro sport. Per rispet-
tare i parametri di sicurezza dobbiamo essere addestrati, allenati e
coscienti dei pericoli intorno a noi. Per raggiungere questo dobbiamo
volare il più regolarmente possibile, fare il più possibile pratica con
manovre al suolo e tenere sempre d’occhio la meteo. Se siete
carenti in una di queste aree, vi esporrete ad un pericolo maggiore
del necessario.
Volare è una cosa grandissima che richiede anni per essere appreso.
Perciò lasciate che la vostra esperienza cresca lentamente, non
abbiate fretta, avete moltissimo tempo per imparare visto che
moltissimi piloti volano bene in età avanzata. Se le condizioni non
sono perfette allora ripiegate e andate a casa, ci sarà sempre un
domani.
Non sovrastimate le vostre capacità, siate onesti con voi stessi.
Come dice il saggio: "E' meglio essere a terra con la voglia di essere
in volo, che essere in volo con la voglia di essere a terra".
Ogni anno molti piloti subiscono incidenti durante la fase di decollo;
non diventate uno di loro. Il decollo è la fase che vi espone al maggior
pericolo, perciò esercitatevi molto in questo. Alcuni luoghi di decollo
sono piccoli e le condizioni non sono sempre perfette. Se siete
capaci di effettuare bene le manovre al suolo, sarete in grado di
decollare in sicurezza nonostante le difficoltà dove altri saranno
intimoriti...Esercitatevi il più possibile, avrete meno possibilità di
farvi male e più possibilità di godervi una fantastica giornata di volo.
Anche le manovre al suolo costituiscono una forma di volo. Vi
insegna ad essere sensibili su quello che fa la vostra vela ed a
comprendere i segnali che vi manda, perciò praticatele il più
possibile
Infine RISPETTATE la meteo, essa ha molta più forza di quanto
possiate mai immaginare. Rendetevi conto di quali siano le condizioni
adatte ad un pilota del vostro livello e mantenetevi all’interno di
quella finestra.
Buon volo & godetevi il vostro Magnum2.
Team Ozone
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Ozone Mag2Lite Manuale del proprietario

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