Compex Mi-Fitness Manuale utente

Tipo
Manuale utente
I. AVVERTENZE 61
1. Controindicazioni 61
2. Misure di sicurezza 61
II. PRESENTAZIONE 63
1. Materiale fornito ed accessori 63
2. Garanzia 64
3. Manutenzione 64
4. Condizioni di stoccaggio e di trasporto 64
5. Condizioni di utilizzo 64
6. Smaltimento 64
7. Norme 65
8. Brevetto 65
9. Simboli standard 65
10. Caratteristiche tecniche 65
III. COME FUNZIONA L’ELETTROSTIMOLAZIONE? 66
IV. PRINCIPI D’USO 68
1. Posizionamento degli elettrodi 68
2. Posizioni di elettrostimolazione 68
3. Regolazione delle energie di elettrostimolazione 69
4. Progressione nei livelli 69
5. Alternanza tra sedute di stimolazione e allenamenti volontari 70
V. CHE COS’È LA TECNOLOGIA
m?71
1. Regole pratiche per l’uso del sistema m-4 72
2. Regole pratiche per l’uso con il modo m-1 74
VI. ISTRUZIONI PER L'USO 78
1. Descrizione dell'apparecchio 78
2. Collegamenti 79
3. Regolazioni preliminari della lingua, del contrasto dello schermo
e del volume 80
4. Selezione di una categoria di programmi 81
5. Selezione di un programma 81
6. Personalizzazione di un programma 82
7. Durante la seduta di elettrostimolazione 83
8. Consumo elettrico e ricarica 86
9. Problemi e soluzioni 87
SOMMARIO
Italiano
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1. Controindicazioni
Controindicazioni importanti
Stimolatore cardiaco (pace-maker)
Epilessia
Gravidanza (nessuna applicazione
nella regione addominale)
Importanti disturbi circolatori a
carico delle arterie degli arti inferiori
Ernia addominale o della regione
inguinale
Precauzioni per l’uso del Compex
Dopo un trauma o un intervento
chirurgico recente (meno di 6 mesi)
Atrofia muscolare
Dolori persistenti
Necessità di riabilitazione muscolare
Mezzi d’osteosintesi
La presenza di mezzi d’osteosintesi
(mezzi di sintesi metallici a livello
osseo come viti, protesi, placche, ecc.) non
costituiscono una controindicazione
all’utilizzo dei programmi del Compex.
Infatti le correnti elettriche del Compex
sono concepite al fine di non produrre
alcun effetto negativo sui materiali
d’osteosintesi.
In tutti questi casi si raccomanda:
di non utilizzare mai il Compex in
modo prolungato senza aver prima
consultato il medico;
di consultare il medico se avete
anche un minimo dubbio;
di leggere attentamente il presente
manuale e il manuale di applicazioni
che dà informazioni utili su ogni
programma di elettrostimolazione
e sui relativi effetti.
2. Misure di sicurezza
Cosa non si deve fare con il
Compex e il sistema
m-4
Non utilizzare il Compex o il sistema
m—4 in acqua o in ambienti umidi
(sauna, idroterapia, etc.).
Non effettuare la prima seduta di
elettrostimolazione in piedi. Nei primi
cinque minuti eseguire l’elettrostimo-
lazione seduti o sdraiati. In alcuni rari
casi, è possibile che persone molto
emotive abbiano una reazione vagale.
Tale reazione ha un'origine psicologica
ed è legata al timore dell’elettrostimo-
lazione, nonché alla sorpresa nel
vedere uno dei propri muscoli con-
trarsi senza il controllo della volontà.
La reazione vagale si traduce in una
sensazione di debolezza con tendenza
alla lipotimia, un rallentamento del
battito cardiaco e una diminuzione della
pressione arteriosa. In questi casi,
basterà interrompere l’elettrostimola-
zione, sdraiandosi con le gambe alzate,
per avere il tempo (da 5 a 10 minuti)
di riprendersi dalla sensazione di
debolezza.
Non permettere mai il movimento
risultante dalla contrazione muscolare
durante una seduta di elettrostimola-
zione. È sempre necessario procedere
all’elettrostimolazione in isometria;
con le estremità dell’arto, di cui si
stimola un muscolo, saldamente
bloccate, in modo da impedire il
movimento di riflesso conseguente
alla contrazione.
Non utilizzare a meno di 1,5 metri
da un apparecchio ad onde corte, da
un apparecchio a microonde o da
un’attrezzatura chirurgica ad alta
frequenza (H.F.), per evitare di provo-
care irritazioni o bruciature cutanee
nella zona in cui sono posizionati gli
elettrodi.
I. AVVERTENZE
Italiano
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Utilizzare esclusivamente i cavi per
elettrodi forniti da Compex.
Non scollegare i cavi dall’elettrosti-
molatore durante la seduta mentre
l’apparecchio è ancora acceso. Prima
di procedere, spegnere sempre
l’elettrostimolatore.
Non collegare mai i cavi di
elettrostimolazione ad una fonte
elettrica esterna. Potrebbe esserci il
rischio di uno shock elettrico.
Non utilizzare pile ricaricabili
diverse da quelle fornite da Compex.
Non ricaricare mai l’apparecchio
quando i cavi sono collegati all’elet-
trostimolatore.
Non ricaricare mai le batterie con
un altro caricatore. Utilizzare quello
fornito da Compex.
Non utilizzare il Compex o il carica-
batteria se un elemento è danneggiato
(custodia, cavi, etc.) o se lo scompar-
timento delle batterie è aperto. Esiste
il rischio di scarica elettrica.
Disinserire immediatamente il
caricabatteria se il Compex emette un
suono continuo, in caso di surriscal-
damento anormale, d’odore sospetto
o di fumo preveniente dal caricabatte-
ria o dal Compex. Non ricaricare le
batterie in ambienti limitati (valigia,
etc.). Esiste il rischio di incendio o
scarica elettrica.
Tenere il Compex, così come tutti i
suoi accessori, lontano dalla portata
dei bambini.
Badare che nessun corpo estraneo
(terra, acqua, metallo, etc.) penetri nel
Compex, nello scomparto delle batterie
e nel caricabatteria.
I bruschi cambiamenti di tempera-
tura possono provocare la formazione
di goccioline di condensa all’interno
dell’apparecchio. Utilizzare l’apparec-
chio soltanto quando lo stesso è
conservato a temperatura ambiente.
Non utilizzare il Compex guidando
o lavorando su una macchina.
È sconsigliato utilizzare l’apparecchio
in montagna ad un’altitudine superiore
a 3.000 metri.
Dove non si devono mai
applicare gli elettrodi e la
penna ricerca punti motori...
Sulla testa.
In modo controlaterale: non utilizzare
i due poli di uno stesso canale da una
parte e dall’altra della linea mediana
del corpo (per es.: braccio destro /
elettrodo collegato sul polo positivo/
rosso e braccio sinistro / elettrodo
collegato sul polo negativo/nero).
A contatto o in prossimità di lesioni
cutanee di qualsiasi natura (piaghe,
infiammazioni, bruciature, irritazioni,
eczemi, ecc.).
Precauzioni per l’uso del
sistema
m-4
Per accedere alle funzioni della
tecnologia m del Compex, è indispen-
sabile collegare alla macchina il cavo
per elettrodi dotato del sistema
m—4 prima di accendere
l’apparecchio.
Evitare di collegare il cavo per
elettrodi dotato del sistema m—4
mentre il Compex è sotto tensione.
Non scollegare il cavo per elettrodi
dotato del sistema m—4 durante
l’utilizzo.
Per garantire il funzionamento
corretto, il sistema m—4 non deve
essere fermato né subire alcuna
pressione.
Precauzioni per l’uso degli
elettrodi e della penna ricerca
punti motori...
Impiegare esclusivamente gli
elettrodi/la penna forniti da Compex.
Altri elettrodi/penne possono presen-
tare caratteristiche elettriche inadatte
all’elettrostimolatore Compex.
Spegnere l’apparecchio prima di
togliere o spostare gli elettrodi nel
corso di una seduta.
Italiano
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Non immergere gli elettrodi/la penna
nell’acqua.
Non applicare sugli elettrodi/sulla
penna un solvente di qualsiasi tipo.
Prima di applicare gli elettrodi, si
consiglia di lavare e sgrassare la pelle,
e poi di asciugarla.
Fare aderire perfettamente tutta la
superficie degli elettrodi alla pelle.
Non impiegare gli stessi elettrodi su
persone diverse. Per ragioni igieniche
molto importanti, ogni utente deve
avere il proprio set di elettrodi.
Non impiegare un set di elettrodi
per più di quindici/venti sedute, poi-
ché la qualità del contatto tra l’elet-
trodo e la pelle – fattore importante
per il confort e l’efficacia dell’elettros-
timolazione – si altera progressiva-
mente.
In alcune persone con pelle molto
sensibile, si può osservare un arrossa-
mento della zona sotto gli elettrodi,
dopo una seduta di elettrostimolazione.
Questo arrossamento è del tutto nor-
male e scompare dopo 10-20 minuti.
Si eviterà, tuttavia, di ricominciare una
seduta di elettrostimolazione applicando
gli elettrodi nella stessa posizione, fin-
ché l’arrossamento non è scomparso.
Ogni volta, prima di utilizzare la
penna ricerca punti motori, è neces-
sario pulire e disinfettare l’estremità
che viene a contatto con la pelle.
Il set è fornito con:
Un elettrostimolatore
Un caricabatterie
Un set di cavi per elettrodi con indicazione dei
colori (blu, verde, giallo, rosso)
Un cavo per elettrodi dotato del sistema m-4
Buste di elettrodi (elettrodi piccoli (5 x 5 cm) e
grandi (5 x 10 cm))
Un manuale d’uso
II. PRESENTAZIONE
1. Materiale fornito ed accessori
Un manuale di applicazioni con posizionamento
degli elettrodi
Una cintura a clip
Uno stiletto punto motore e relativo campione di
gel
Una guida d’avvio rapido “Prova del Compex in 5
minuti”
Borsa da trasporto
Italiano
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2. Garanzia
Vedi il volantino inserito nel manuale.
3. Manutenzione
Per pulire l'apparecchio, utilizzare
uno straccio morbido ed un prodotto
per pulizia a base di alcool, che però
non contenga solvente.
L’utente non deve effettuare alcuna
riparazione dell’apparecchio o di uno
dei suoi accessori. Non smontare mai
il Compex o il suo caricabatteria, che
contiene parti ad alta tensione. Può
esserci il rischio di scarica elettrica.
Compex Médical SA declina ogni
responsabilità per danni e conseguenze
derivanti dal tentativo di aprire, modifi-
care o riparare l’apparecchio o uno dei
suoi componenti da parte di una persona
o di un servizio assistenza che non
siano ufficialmente autorizzati da
Compex Médical SA.
Gli elettrostimolatori Compex non
necessitano di taratura o verifica delle
prestazioni. Le caratteristiche di ogni
apparecchio fabbricato vengono
puntualmente verificate e convalidate.
Tali caratteristiche sono stabili e non
variano, se la macchina è utilizzata
correttamente e in ambiente standard.
Se, per qualsiasi causa, il vostro
apparecchio presentasse una disfun-
zione, contattate il servizio assistenza
clienti citato e autorizzato da Compex
Médical SA.
Il professionista o il terapista hanno il
dovere di attenersi alla legislazione del
paese riguardo alla manutenzione del
dispositivo. A intervalli regolari, devono
verificarne le prestazioni e la sicurezza.
4. Condizioni di stoccaggio e
di trasporto
Il Compex contiene degli accumula-
tori ricaricabili. Va conservato alle
seguenti condizioni:
Temperatura di stoccaggio e di trasporto:
da -20°C a 45°C
Umidità relativa massima: 75%
Pressione atmosferica: da 700 hPa a 1060 hPa
5. Condizioni di utilizzo
Temperatura: da 0°C a 40°C
Umidità relativa massima: da 30% a 75%
Pressione atmosferica: da 700 hPa a 1060 hPa
Non utilizzare in una zona che
presenta rischi di esplosione.
6. Smaltimento
La direttiva 2002/96/CEE (RAEE) reca
misure miranti in via prioritaria a pre-
venire la produzione di rifiuti di
apparecchiature elettroniche ed elet-
triche, ed inoltre, al loro reimpiego,
riciclaggio e ad altre forme di recupero
in modo da ridurre il volume dei rifiuti
da smaltire. Il disegno con il cassonetto
dei rifiuti sbarrato sta ad indicare che
l’oggetto in questione non puo’ essere
gettato con i rifiuti ordinari perche’
fa parte di una raccolta destinata al
riciclaggio.
Attraverso questo semplice gesto
contribuirete alla riserva delle risorse
naturali e alla protezione della salute
umana. L’oggetto deve essere deposi-
tato in un luogo appositamente previsto.
Per smaltire le pile, rispettare la rego-
lamentazione in vigore nel vostro
paese.
Italiano
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7. Norme
Il Compex nasce da ricerche tecniche
nel campo medicale.
Per garantire la vostra sicurezza, la
progettazione, la fabbricazione e la
distribuzione del Compex sono
conformi alle esigenze della Direttiva
europea 93/42/CEE.
L'apparecchio è conforme alla norma
sulle regole generali di sicurezza degli
apparecchi elettromedicali CEI 60601-
1. Esso adempie alla norma sulla
compatibilità elettromagnetica CEI
60601-1-2 e alla norma inerente le
regole particolari di sicurezza per
elettrostimolatori di nervi e muscoli
CEI 60601-2-10.
Le norme internazionali in vigore (IEC
60601-2-10 AM1 2001) impongono la
segnalazione relativa all’applicazione
degli elettrodi a livello del torace
(aumento del rischio di fibrillazione
cardiaca).
Direttiva 2002/96/CEE Sui rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettro-
niche (RAEE).
8. Brevetto
m-4:
Brevetto US 6,324,432. Brevetti in
corso di deposito negli Stati Uniti, in
Giappone e in Europa
Elettrodo a snaps:
Brevetto in corso di deposito
9. Simboli standard
Attenzione: in determinate con-
dizioni, il valore efficace degli
impulsi di elettrostimolazione può
superare i 10 mA e 10 V. Si raccomanda
di rispettare scrupolosamente le infor-
mazioni fornite in questo manuale.
Il Compex è un apparecchio di
classe II ad alimentazione elettrica
interna con parti applicate di tipo
BF.
Sui rifiuti di apparecchiature
elettriche ed elettroniche (RAEE)
Il tasto “on/off” è un tasto
multifunzione:
Funzione Simbolo N° (secondo CEI 878)
On/off (due posizioni stabili) 01-03
Attesa o stato preparatorio per una parte
dell'apparecchio 01-06
Arresto (messa fuori servizio) 01-10
10. Caratteristiche tecniche
Generalità
Alimentazione: Accumulatore nickel-
metallo-idrato (NIMH) ricaricabile
(4,8 V 1200 mA/h).
Caricabatterie: Gli unici tipi di carica-
batterie utilizzati per la ricarica sono
contrassegnati dai seguenti riferimenti:
Type TR503-02-E-133A03
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.5A max.
Output 9V / 400mA / 6W
Type TR1509-06-E-133A03
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.5A max.
Output 9V / 1.4A / 15W
Type TR503-02-A-133A03
Input 90-264 VAC /47-63Hz / 0.5A max.
Output 9V / 400mA / 6W
EUROPA
Italiano
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USA
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Type TR1509-06-A-133A03
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.5A max.
Output 9V / 1.4A / 15W
Type TR503-02-U-133A03
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.5A max.
Output 9V / 400mA / 6W
Type TR1509-06-U-133A03
Input 90-264 VAC / 47-63Hz / 0.5A max.
Output 9V / 1.4A / 15W
Neurostimolazione
Tutte le specifiche elettriche sono
fornite per un carico compreso tra 500
e 1000 ohm per canale.
Uscite: Quattro canali indipendenti, isolati elettri-
camente singolarmente l’uno dall’altro e da terra
Forma degli impulsi: Rettangolari; corrente cos-
tante compensata, così da escludere qualsiasi
componente galvanico continuo ed evitare polariz-
zazioni residue della pelle
Corrente massima di un impulso: 120 mA
Passo d’incremento dell’intensità: Regolazione
manuale dell’intensità di elettrostimolazione:
0-999 (energia). Passo minimo: 0.5 mA
Durata di un impulso: Da 60 a 400 microsecondi
Quantità di elettricità massima per impulso:
96 microcoulombs (2 x 48 µC compensato)
Tempo di salita tipico di un impulso:
3 microsecondi (tra il 20% e l’80% del valore
massimo)
Frequenza degli impulsi: 1 a 150 Hertz
UK
Il principio dell’elettrostimolazione
consiste nello stimolare le fibre ner-
vose mediante degli impulsi elettrici
trasmessi attraverso appositi elettrodi.
Gli impulsi elettrici generati dagli elet-
trostimolatori Compex sono impulsi
di alta qualità che offrono sicurezza,
confort ed efficacia, e permettono di
elettrostimolare diversi tipi di fibre
nervose:
1. i nervi motori, per impostare un lavoro musco-
lare la cui quantità e benefici dipendono dai p
arametri di elettrostimolazione; si parla quindi di
elettrostimolazione muscolare (ESM).
2. alcuni tipi di fibre nervose sensitive per ottenere
un effetto antalgico.
III. COME FUNZIONA
L’ELETTROSTIMOLAZIONE?
1. Elettrostimolazione del
nervo motorio (ESM)
A livello volontario, l’ordine del lavoro
muscolare proviene dal cervello che
invia un comando alle fibre nervose
sotto forma di segnale elettrico. Questo
segnale viene trasmesso alle fibre
muscolari che si contraggono.
Il principio dell’elettrostimolazione
riproduce fedelmente il processo
attivato durante una contrazione
volontaria. L'elettrostimolatore invia
un impulso di corrente elettrica alle
fibre nervose, che provoca un’eccita-
zione su queste fibre. Questa eccita-
zione viene poi trasmessa alle fibre
muscolari, che attivano una risposta
meccanica elementare (= scossa
muscolare). Quest’ultima costituisce
l’elemento di base per la contrazione
muscolare.
Questa risposta muscolare è identica
in tutto e per tutto al lavoro muscolare
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comandato dal cervello. In altre parole,
il muscolo non è in grado di distinguere
se l’ordine proviene dal cervello o
dall’elettrostimolatore.
I parametri dei vari programmi Compex
(numero di impulsi al secondo, durata
di contrazione, durata del riposo,
durata totale del programma) permet-
tono d’imporre ai muscoli diversi tipi
di lavoro, in funzione delle fibre mus-
colari. In effetti, si distinguono diversi
tipi di fibre muscolari a seconda delle
loro velocità di contrazione: le fibre
lente, intermedie e rapide. Le fibre
rapide predomineranno in uno sprin-
ter, mentre in un maratoneta ci saranno
più fibre lente.
La conoscenza della fisiologia umana
e la perfetta familiarità con i parametri
di elettrostimolazione dei programmi
permettono di orientare con grande
precisione il lavoro muscolare verso
l’obiettivo desiderato (potenziamento
muscolare, aumento del flusso sangui-
gno, rassodamento, ecc.).
2. Elettrostimolazione dei
nervi sensitivi
Gli impulsi elettrici possono anche
eccitare le fibre nervose sensitive, per
ottenere un effetto antalgico.
L’elettrostimolazione delle fibre nervose
della sensibilità tattile blocca la trasmis-
sione del dolore attraverso il sistema
nervoso. L’elettrostimolazione di un
altro tipo di fibre sensitive provoca un
aumento della produzione di endorfine
e, di conseguenza, una diminuzione
del dolore.
Con i programmi antidolore, l’elettro-
stimolazione permette di trattare i
dolori localizzati acuti o cronici, come
pure i dolori muscolari.
Attenzione: non utilizzare i programmi
antidolore per periodi prolungati
senza consultare un medico.
Impulso
elettrico
Nervo
motore
Muscolo
stimolato
Riposta meccanica elementare = Scossa
Eccitazione
Trasmissione
dell’eccitazione
I benefici dell’elettrostimolazione
L’elettrostimolazione offre un modo molto efficace
per fare lavorare i vostri muscoli:
con un significativo miglioramento delle varie
qualità muscolari,
senza sforzo cardiovascolare o fisico,
con poche tensioni a livello di articolazioni e
tendini.
In tale modo, l’elettrostimolazione permette
d’imporre ai muscoli una maggiore quantità di
lavoro rispetto all’attività volontaria.
Per essere efficace, questo lavoro deve essere
imposto al maggior numero possibile di fibre mus-
colari. Il numero di fibre che lavorano dipende
dall’energia di elettrostimolazione. Occorrerà quindi
utilizzare la massima energia sopportabile. Come
si può capire, è l’utilizzatore stesso ad essere
responsabile di questo aspetto dell’elettrostimola-
zione. Più l’energia di elettrostimolazione è elevata,
maggiore sarà il numero di fibre muscolari coin-
volte e, di conseguenza, più progressi si faranno.
Per beneficiare al massimo dei risultati ottenuti,
Compex raccomanda di completare le vostre
sedute di elettrostimolazione con:
un’attività fisica regolare,
un’alimentazione sana e varia,
uno stile di vita equilibrato.
Italiano
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1.Posizionamento degli
elettrodi
Si raccomanda di rispettare le posi-
zioni indicate. In questo caso, fare ri-
ferimento ai disegni e alle immagini
riportati sulla pagina di copertina del
manuale delle applicazioni specifiche.
Un cavo di elettrostimolazione è com-
posto da due poli:
un polo positivo (+) = connessione rossa
un polo negativo (–) = connessione nera
O
gnuno dei due poli deve essere
collegato ad un solo elettrodo.
Ricorda: In alcuni casi di posiziona-
mento degli elettrodi può succedere
che un’uscita degli elettrodi resti vuota,
ma questa è una condizione del tutto
normale.
Secondo le caratteristiche specifiche
del tipo di corrente utilizzato per ogni
programma, l’elettrodo collegato al
polo positivo (connessione rossa) può
beneficiare di una posizione “strategica”.
Per tutti i programmi di elettrostimola-
zione muscolare, cioè per i programmi
che si avvalgono delle contrazioni
muscolari, è importante posizionare
l’elettrodo positivo sul punto motore
del muscolo.
La scelta della misura degli elettrodi
(grande o piccola) e il loro corretto
posizionamento sul gruppo muscolare
da elettrostimolare sono fattori deter-
minanti ed essenziali per l’efficacia
dell’elettrostimolazione. Di conseguenza,
rispettate sempre la misura degli elet-
trodi mostrata nei disegni. Salvo parere
medico contrario, rispettare sempre le
posizioni mostrate nei disegni. All’
occorrenza scegliere la posizione mi-
gliore, spostando leggermente l’elet-
trodo positivo, in modo da ottenere la
contrazione muscolare migliore o il
posizionamento che sembra essere più
confortevole.
Nell’ottica di una stimolazione con il
sistema m—4, tutte le varianti
consigliate propongono un posiziona-
mento ottimale di questo sistema. Si
raccomanda quindi di attenersi stret-
tamente a queste indicazioni.
Il Gruppo Compex declina ogni res-
ponsabilità per posizioni diverse.
2.Posizioni di
elettrostimolazione
Per determinare la posizione di
elettrostimolazione da adottare in
funzione del posizionamento degli elettrodi
e del programma scelto, fare riferimento ai
disegni e alle immagini riportati sulla
pagina di copertina del manuale delle
applicazioni specifiche.
La posizione della persona durante
l’elettrostimolazione dipende dal
gruppo muscolare che si vuole trattare
e dal programma selezionato.
Per i programmi che impongono delle
contrazioni muscolari di una certa
intensità, si raccomanda di lavorare
sempre con il muscolo in isometria.
Quindi, è necessario bloccare salda-
mente le estremità della o delle parti
stimolate. Così facendo, si oppone la
massima resistenza al movimento e si
impedisce l’accorciamento del muscolo
durante la contrazione, e gli eventuali
crampi e l’indolenzimento successivi
alla seduta. Per esempio, nel caso di
elettrostimolazione dei quadricipiti, il
soggetto sarà in posizione seduta con
le caviglie fermate da cinghie per
IV. PRINCIPI D’USO
I principi d’uso esposti in questa rubrica equivalgono a delle regole generali.
Per tutti i programmi si raccomanda di leggere attentamente le informazioni e i
consigli per l’uso riportati nel manuale delle applicazioni specifiche.
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impedire l'estensione del ginocchio.
Per gli altri tipi di programmi (per
esempio, i programmi Antalgico e
Recupero), che non comportano
contrazioni muscolari di una certa
intensità, mettetevi nella posizione
più comoda.
3.Regolazione delle energie
di elettrostimolazione
In un muscolo stimolato il numero di
fibre che lavorano dipende dalle energie
di stimolazione. Quindi, occorre asso-
lutamente utilizzare le massime energie
di stimolazione, in modo tale da coin-
volgere il maggior numero possibile
di fibre. Al di sotto di energie di sti-
molazione significativa, è inutile, per
un soggetto medio, effettuare delle
sedute di stimolazione. In tal caso il
numero di fibre reclutate a livello del
muscolo stimolato è troppo esiguo per
consentire un miglioramento signifi-
cativo delle prestazioni di questo
muscolo.
Il progresso di un muscolo stimolato
sarà tanto più evidente quanto più sarà
elevata il numero di fibre che svolgono
il lavoro generato dal Compex. Se
durante la stimolazione lavora soltanto
un decimo delle fibre di un muscolo,
soltanto quel decimo potrà progredire;
i risultati sarebbero di gran lunga più
evidenti se lavorassero i 9/10 delle
fibre. Cercate quindi di lavorare con
energie di stimolazione significative,
cioè sempre al limite di quello che
potete sopportare..
Evidentemente, non si devono rag-
giungere le energie di stimolazione
massime fin dalla prima contrazione
della prima seduta del primo ciclo. Chi
non ha mai provato la stimolazione
Compex, nelle prime 3 sedute eseguirà
solo metà del programma desiderato
con energie sufficienti a produrre delle
vigorose contrazioni muscolari per
familiarizzare con la tecnica dell’elet-
trostimolazione.
Successivamente, il soggetto potrà
definire il suo primo ciclo di stimola-
zione con il programma e il livello
specifici. Dopo il riscaldamento, che
deve produrre delle scosse muscolari
ben definite, occorre aumentare pro-
gressivamente le energie di stimolazione,
di contrazione in contrazione, durante
i primi tre o quattro minuti della
sequenza di lavoro. Bisogna anche
progredire nelle energie utilizzate di
seduta in seduta, soprattutto durante
le prime tre sedute di un ciclo. Un
soggetto normalmente predisposto
raggiungerà delle energie di stimola-
zione molto significative già nel corso
della quarta seduta.
4.Progressione nei livelli
In linea generale, non è consigliabile
superare rapidamente i livelli e pre-
tendere di arrivare al più presto al
livello 5. In effetti, i diversi livelli
corrispondono ad un avanzamento
progressivo nell'allenamento mediante
elettrostimolazione.
Un errore riscontrato frequentemente
è il passaggio di livello in livello, via
via che si affronta una stimolazione
con energie più elevate. Il numero di
fibre che sono interessate dalla stimo-
lazione dipende dalle energie di
stimolazione; la natura e la quantità di
lavoro svolta da queste fibre dipendono
dal programma scelto e dal suo livello.
Lo scopo primario è quello di progre-
dire nelle energie elettriche di stimo-
lazione, e poi nei livelli. In questo modo,
maggiori sono le fibre stimolate e più
numerose saranno le fibre che regis-
treranno dei progressi. La rapidità del
progresso di queste fibre e la loro
capacità di lavorare ad un regime più
elevato, dipendono dal tipo di
programma e dal livello utilizzati, dal
numero delle sedute settimanali, dalla
durata di queste sedute e da fattori
intrinseci personali.
Il procedimento più semplice e più
Italiano
69
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consueto prevede di iniziare dal
livello 1 e, quando si passa ad un
nuovo ciclo di elettrostimolazione,
salire di livello.
Alla fine di un ciclo, si può sia iniziare
un nuovo ciclo con il livello imme-
diatamente superiore, sia effettuare
un allenamento di mantenimento di
1 seduta alla settimana con l’ultimo
livello utilizzato.
5.Alternanza tra sedute di
stimolazione e allenamenti
volontari
Le sedute di stimolazione possono
essere effettuate sia al di fuori dell'
allenamento volontario che nel corso
di questo.
Quando si effettuano sia l’allenamento
volontario che la stimolazione nella
stessa seduta, si raccomanda di solito
di praticare prima l'allenamento
volontario e poi la stimolazione. In
questo modo, l'allenamento volontario
non viene eseguito su fibre muscolari
già affaticate. Ciò è particolarmente
importante per gli allenamenti dedicati
alla forza e alla forza esplosiva.
Tuttavia, negli allenamenti di forza
resistente può essere utile procedere
in senso inverso. Prima dell'allenamento
volontario si effettua, grazie alla stimo-
lazione in resistenza alla forza, un
“lavoro preliminare specifico” delle
fibre muscolari senza affaticamento
generale e cardiovascolare. In questo
modo, lo sforzo volontario permetterà,
sulle fibre “preparate”, di accelerare e
intensificare il metabolismo glicolitico.
Italiano
70
Manuel MI-FITNESS:MI-FITNESS-ME 0706 4/04/08 11:17 Page 70
m—4
È il sensore che rileva tramite la MMG
(meccanomiografia) le caratteristiche
fisiologiche dei muscoli e le trasmette
all’apparecchio che si adatta in modo
automatico al muscolo da stimolare.
m—3
Legge e memorizza automaticamente
il tempo di risposta “personale” del
proprio muscolo alla sollecitazione
elettrica (cronassia) adattandola alle
caratteristiche di ciascun individuo,
prima di iniziare la seduta di lavoro.
Si tratta di una vera e propria misura-
zione personalizzata.
m—1
Con m—1 l’utente diventa protago-
nista, decidendo con una semplice
contrazione volontaria l’inizio di quella
data dall’elettrostimolatore. In questo
modo è possibile associare il lavoro
volontario all’elettrostimolazione. La
seduta di lavoro, perfettamente control-
lata, diventa più confortevole (a livello
psicologico e muscolare), più efficace
(si reclutano un maggiore numero di
fibre) e più completa (miglioramento
delle facoltà di coordinazione e della
propriocettività).
m—5
Trova e utilizza le energie di stimola-
zione ottimali durante tutto l’arco del
programma
TENS (antalgico). Basan-
dosi sulle misurazioni registrate rego-
larmente nel corso della seduta,
l’apparecchio adatta in modo continuo
e automatico le energie di stimolazione,
così da evitare qualsiasi comparsa di
contrazione muscolare, del tutto
controindicata per i programmi di
questo tipo e per consentire il migliore
effetto terapeutico.
m—6
Questa funzione indica la zona ideale
di regolazione delle energie per i
programmi alle basse frequenze.
Grazie alla funzione m—6, non è
più necessario chiedersi se sono state
scelte delle energie troppo alte o
troppo basse: questa funzione indica
il valore giusto, ottimizzando così
l’efficacia del vostro trattamento o
allenamento.
… i muscoli parlano. Lui ascolta ...
V. CHE COS’È LA TECNOLOGIA ?
m significa “muscle intelligence”™ (tutti gli elementi abbinati a questa tecnologia sono
preceduti dal simbolo m).
Questa tecnologia è in grado di analizzare le specificità di ognuno dei nostri muscoli,
facendo in modo che sia la macchina ad adattarsi ad essi e non viceversa, offrendo così
una stimolazione adatta alle loro caratteristiche.
È semplice… perché tutto avviene automaticamente: la trasmissione dei dati allo stimola-
tore e il suo adattamento alla fisiologia di ciascuno.
È “personale”... perché ognuno dei nostri muscoli è unico.
È lo stimolatore muscolare vero e proprio.
Italiano
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m
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Funzione m-3
La funzione m-3 è accessibile
unicamente per i programmi che
richiedono la selezione di un gruppo
muscolare. In tali casi non è necessario
selezionare la zona da stimolare.
La funzione m-3 permette di
adattare le caratteristiche degli impulsi
di stimolazione alle specificità indivi-
duali dei singoli soggetti e alle carat-
teristiche di eccitabilità del muscolo
stimolato. Questa funzione si concre-
tizza, all’inizio del programma, attra-
verso una breve sequenza nel corso
della quale si effettuano delle misura-
zioni (una barra orizzontale scorre
sulla piccola figura (omino) situata
alla sinistra dello schermo).
Durante l’intero svolgimento del
test di misurazione, è indispensabile
rimanere assolutamente immobili e
perfettamente rilassati. Il sistema m—
4 è molto sensibile: la più piccola
contrazione o il minimo movimento
può compromettere la validità delle
misurazioni.
La durata del test m—3 varia a
seconda del muscolo interessato e
delle caratteristiche individuali di ogni
persona. Questo test dura in media 12
secondi e non supera mai i 21 secondi.
Nel corso del test, può succedere
che alcuni soggetti percepiscano una
sgradevole sensazione di pizzicore.
Quando il test è terminato si può
iniziare il programma.
Modo m—1
Il modo m—1 permette al soggetto
di attivare direttamente la fase di
contrazione muscolare contraendo in
modo volontario il muscolo stimolato.
In questo modo viene offerta la possi-
bilità di associare il lavoro volontario
alla stimolazione.
Il modo m—1 è accessibile
unicamente per quei programmi che
consentono questo modo di lavoro.
I programmi che supportano il modo
m—1 sono sempre preceduti dal
test di misurazione m—3 (vedere la
rubrica precedente).
Il modo di lavoro m—1 è opera-
tivo durante le fasi di riposo attivo di
una sequenza di lavoro, ma non lo è
durante le sedute di riscaldamento e
rilassamento.
Dopo la fase di riscaldamento si
attiva automaticamente la prima
contrazione muscolare.
L’attivazione volontaria di una
contrazione (nel corso di una fase di
riposo attivo) è possibile unicamente
in un determinato intervallo di tempo
che varia in funzione del programma
utilizzato. Un’alternanza di segnali
acustici delimita questo intervallo nella
sequenza seguente:
Un primo segnale acustico (composto di “bip”
sempre più ravvicinati) indica che è possibile
l’attivazione della fase di contrazione volontaria.
Il segnale acustico è continuo: è il momento ideale
per attivare la fase di contrazione volontaria.
Il segnale acustico diminuisce: l’attivazione è sempre
possibile e il ritmo di lavoro e ancora soddisfacente.
1. Regole pratiche per l’uso del sistema
m—4
Per accedere alle funzioni della tecnologia m del Compex, è indispensabile aver
collegato il cavo per elettrodi dotato del sistema m—4 prima di accendere
l’apparecchio.
Evitare di collegare il cavo per elettrodi dotato del sistema
m—4 quando il Compex è
sotto tensione. Per garantire il funzionamento corretto, il sistema m—4 non deve
essere bloccato né subire alcuna pressione. Quando si effettuano le sedute di stimolazione,
alcuni elettrodi adesivi devono sempre essere “fissati” sul cavo per elettrodi dotato del
sistema m—4.
Italiano
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Dopo un certo intervallo di tempo – variabile a
seconda dei programmi -– durante il quale vengono
emessi dei “bip” sonori molto rallentati, l’apparecchio
passa automaticamente al modo “Pausa” se non è
stata attivata alcuna fase di contrazione.
Il modo m—1 richiede che il
muscolo alla fine di ogni contrazione
ritrovi le stesse condizioni della fase di
riposo precedente. Quindi, è necessa-
rio fare in modo di ritrovare sempre
con precisione le stesse situazioni di
rilassamento e di posizionamento
precedenti, dalla fine di ogni contra-
zione. Se queste condizioni non ven-
gono soddisfatte, il cronometro si
ferma. Per farlo ripartire, è sufficiente
aumentare le energie di elettrostimo-
lazione o attendere che l’elettrostimo-
latore rilevi la nuova posizione del
muscolo in questione (questo avviene
dopo 6 secondi).
Per poter innescare una contrazione
muscolare durante la fase di riposo
attivo, il sistema m—4 deve perce-
pire delle scosse muscolari di una certa
intensità. A questo scopo, l’apparecchio
vi invita, all’occorrenza, ad aumentare
le energie di stimolazione nel corso
della fase di riposo attivo. Se, nonos-
tante questo, il sistema m—4 non
percepisce alcuna scossa muscolare
sufficiente in un intervallo di tempo
di 20 secondi, l'apparecchio passa al
modo “Pausa”.
Funzione m—5
La funzione m—5 permette di limitare
considerevolmente la comparsa di
contrazioni muscolari indesiderate,
assicurando così il massimo del
comfort e dell’efficacia.
La funzione m—5 è accessibile
solo per i programmi
TENS modulato
ed Epicondilite.
Per questi programmi, la funzione
m—5 permette il controllo delle
energie di stimolazione mantenendole
ad un livello efficace, limitando
considerevolmente la comparsa di
contrazioni muscolari.
Durante l’intera durata del programma
vengono effettuati regolarmente dei
brevi test di misurazione (da 2 a 3
secondi).
Dopo ogni aumento delle energie
di stimolazione si innesta automatica-
mente una fase di test. Per permettere
il regolare svolgimento di questi test,
è indispensabile rimanere perfettamente
immobili in questo lasso di tempo.
Il livello delle energie di stimolazione
può essere leggermente diminuito in
modo automatico, a seconda dei risultati
dei test di misurazione registrati dall’
apparecchio.
È importante adottare sempre la
posizione di stimolazione più confor-
tevole possibile e cercare di mante-
nersi immobili evitando di contrarre i
muscoli della regione stimolata.
Funzione m6
Questa funzione indica la zona
ideale di regolazione delle energie per
i programmi la cui efficacia richiede
l’ottenimento di vigorose scosse mus-
colari.
La funzione m6 è quindi
accessibile solo per i programmi che
utilizzano delle basse frequenze di
elettrostimolazione (inferiori a 10 Hertz).
Per i programmi compatibili con la
funzione
m6, l’elettrostimolatore
controlla se ci si trova nella zona di
energia ideale. Se si è al di sotto di
questa zona, l’elettrostimolatore richiede
di aumentare le energie mediante la
visualizzazione dei simboli .
Quando l’elettrostimolatore ha rile-
vato la zona ideale di regolazione, a
destra della barra del canale sul quale
è collegato il sistema m—4 viene
visualizzata una parentesi quadra.
Questa parentesi indica il campo di
energia nel quale si deve lavorare per
ottenere un’elettrostimolazione ottimale.
Se si regolano le energie di elettros-
timolazione al di sotto della zona
ideale di trattamento, l’elettrostimola-
tore invita ad aumentarle di nuovo
+
Italiano
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nuovo facendo lampeggiare in conti-
nuo i simboli .
+
2. Regole pratiche per l’uso con il modo
m—1
Al fine di ottenere la massima efficacia, il modo di lavoro m—1 richiede il
possesso di buone qualità muscolari. In alcuni casi, muscoli scarsamente sviluppati
possono ostacolare l’attivazione volontaria della contrazione.
Il modo di lavoro
m—1, abbinato ad esercizi svolti in modo dinamico (con un movimento
associato), deve essere riservato agli sportivi abituati a gestire gli allenamenti volontari di
culturismo e che praticano già l’allenamento muscolare mediante elettrostimolazione.
Alcuni di questi esercizi (per esempio gli “squat”) sono difficilmente realizzabili con il modo
m—1, a causa della concatenazione particolare delle sequenze motorie specifiche
dell’esercizio.
In caso di insuccessi ripetuti con il modo m—1, si raccomanda di svolgere un ciclo
completo di lavoro nel modo “classico”, prima di effettuare un nuovo tentativo con il
modo m—1.
Per poter sfruttare al meglio questi
vantaggi, è particolarmente importante
rispettare alcune regole per l’uso.
La tabella che segue fornisce una
panoramica dei vari gruppi muscolari
e contiene preziose indicazioni
riguardanti la posizione di stimolazione
migliore da adottare e il modo di
attivare volontariamente una contra-
zione per ottenere “l'ingrandimento
del muscolo”.
L'elettrostimolazione realizzata con i
programmi di tipo “classico” del
Compex dà risultati indiscutibili. La
tecnologia m di cui è dotato il vostro
stimolatore si spinge ancora più in là
ed offre numerosi vantaggi supple-
mentari. I programmi del tipo m—1
delle categorie
Fitness, Cross-training
e Bellezza, presentano infatti delle
proprietà innegabili:
Assicurano un lavoro ancora più efficace, poiché
associano esercizi volontari ed elettrostimolazione,
che insieme permettono di sollecitare maggiormente
le fibre muscolari.
Permettono all’utente di scegliere liberamente
l’attivazione di una contrazione, rendendo ancora
più confortevole la pratica dell'elettrostimolazione.
Richiedono una partecipazione attiva e stimolano
l’utente ad impegnarsi al massimo nel suo tratta-
mento.
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Gruppi
muscolari
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria della
fase di contrazione
Posizionamento
degli elettrodi
Muscoli
della pianta
del piede
Mettersi seduti con i piedi
appoggiati al pavimento
Contrarre i muscoli della volta
plantare, cercando di spingere
vigorosamente le dita dei piedi
sul pavimento
Peronei
laterali
Mettersi seduti con i piedi
appoggiati al pavimento
Contrarre i peronei laterali
esercitando con l’alluce un
appoggio vigoroso sul pavimento,
cercando di sollevare le altre dita
del piede
Tibiali
anteriori
Mettersi seduti con i piedi
sistemati sotto un mobile, in
modo da evitare la flessione
delle caviglie
Contrarre i tibiali anteriori
cercando di sollevare con forza la
punta del piede contro una
resistenza che ostacola questo
movimento
Gemelli
Mettersi seduti, con la schiena
e i piedi saldamente sistemati
contro degli appoggi
Questa posizione si ottiene
facilmente sedendosi, per
esempio, tra gli stipiti di
una porta
Contrarre vigorosamente
i muscoli dei polpacci, cercando
di spingere energicamente la
punta del piede contro una
resistenza che ostacola questo
movimento
Ischio-crurali
Allungarsi sulla pancia con le
caviglie fissate nel modo più
comodo
Contrarre vigorosamente
i muscoli della parte posteriore
della coscia (ischio-tibiali),
cercando di piegare le ginocchia
Adduttori
Mettersi proni con le caviglie
fissate nel modo più comodo
Contrarre con forza gli adduttori,
cercando di chiudere
vigorosamente le ginocchia
(spingendo un ginocchio
contro l’altro)
Quadricipiti
Mettersi seduti
Questo lavoro può essere
realizzato in due modi diversi:
in modo statico, se si è provve-
duto a bloccare il movimento delle
ginocchia
in modo dinamico, se si vuole
privilegiare il lavoro con il movimento,
contro una resistenza mediante
carichi pesanti
Contrarre energicamente
i quadricipiti, cercando di
distendere le gambe
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Gruppi
muscolari
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria della
fase di contrazione
Posizionamento
degli elettrodi
Glutei
Sdraiarsi proni oppure stare
in piedi
Raccomandazioni particolari:
Il modo m—1 per i glutei esige
delle ottime condizioni muscolari
ed è poco compatibile con
determinate configurazioni
morfologiche
In caso di insuccessi ripetuti con
il modo m—1, si raccomanda i
procedere al lavoro sui glutei nel
modo “classico”
Contrarre vigorosamente
i muscoli dei glutei, cercando
di chiudere energicamente i
glutei e cercando di spingere le
cosce più indietro del tronco
Lombari
Mettersi seduti
Raccomandazioni particolari:
In funzione della specificità anato-
mica e morfologica dei muscoli
della regione lombare, è necessario
disporre di muscoli particolarmente
prestanti per lavorare nel modo
m—1
In caso di insuccessi ripetuti con
questo modo di lavoro, si consiglia
di lavorare nel modo “classico” o di
adeguarsi al posizionamento racco-
mandato per la stimolazione congiunta
dei muscoli lombari e degli erettori
del rachide (disegno n° 14); in
questo caso, accertarsi di posizionare
sempre il sistema m—4 a livello
dei muscoli della regione dorsale,
come indicato sul disegno
Contrarre vigorosamente
i muscoli della parte bassa
della schiena, cercando di fare
uno sforzo per ingrandirli
Addominali
Sdraiarsi sulla schiena, tenendo
quest’ultima leggermente
sollevata
Questo lavoro può essere
realizzato in due modi diversi:
in modo statico, se si cerca
semplicemente di iniziare
volontariamente la fase di
contrazione muscolare
in modo dinamico, se si vuole
associare un esercizio con il
movimento che consiste nel
portare il tronco verso le cosce;
in questo caso, accertarsi di non
accentuare l’inarcamento della
regione lombare (lordosi); per
poter procedere con l’esercizio
è indispensabile lavorare sempre
mantenendo le ginocchia
fortemente flesse
Contrarre energicamente
i muscoli della cintura addominale,
cercando di staccare con forza la
testa e le spalle dal loro appoggio
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Gruppi
muscolari
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria della
fase di contrazione
Posizionamento
degli elettrodi
Erettori del
rachide
Mettersi seduti Contrarre vigorosamente
i muscoli della regione dorsale,
cercando di fare uno sforzo
per ingrandirli
Muscoli
cervicali
Mettersi seduti Contrarre vigorosamente
i muscoli della regione dorsale,
cercando di fare uno sforzo
per ingrandirli
Trapezi
Mettersi seduti Contrarre energicamente
i trapezi, cercando di sollevare
con forza le spalle
Deltoidi
Mettersi seduti, con i gomiti
posizionati all’interno dei
braccioli, in modo da creare
una resistenza delle braccia
all’allontanamento del corpo
Contrarre vigorosamente
i deltoidi, cercando di allontanare
con forza i gomiti dal corpo
Gran
dorsali
Mettersi seduti, con i gomiti
posizionati all’esterno dei
braccioli, in modo da creare
una resistenza delle braccia
all’avvicinamento del corpo
Contrarre vigorosamente i grandi
dorsali, cercando di spingere con
forza i gomiti contro il corpo
Pettorali
Mettersi seduti, tenendo una
contro l’altra le palme delle mani
Contrarre vigorosamente
i pettorali, cercando di premere
con forza una contro l’altra le
palme delle mani
Tricipiti
Mettersi seduti, con avambracci
e mani appoggiati sui braccioli
Contrarre vigorosamente i
tricipiti, cercando di spingere
energicamente le palme delle
mani contro i braccioli
Le norme europee in vigore impongono la segnalazione relativa all’applicazione degli
elettrodi a livello del torace: aumento del rischio di fibrillazione cardiaca
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VI. ISTRUZIONI PER L'USO
Prima di qualsiasi impiego, è importante leggere con attenzione le controindicazioni
e le misure di sicurezza descritte all'inizio di questo manuale (capitolo I:“Avvertenze”),
perché questo potente elettrostimolatore non è né un giocattolo né un gadget!
Gruppi
muscolari
Posizioni
di stimolazione
Attivazione volontaria della
fase di contrazione
Posizionamento
degli elettrodi
Bicipiti
Mettersi seduti, con gli
avambracci appoggiati sui
braccioli e le palme delle
mani obbligatoriamente
rivolte verso l’alto
Adottare un sistema di bloccaggio
per impedire il movimento dei
gomiti durante la stimolazione
Contrarre vigorosamente
i bicipiti, cercando di avvicinare
con forza le palme delle mani
verso le spalle
Estensori
della mano
IMettersi seduti, con gli
avambracci e le palme dell
mani appoggiati sui braccioli
Tenere le mani saldamente
bloccate sui braccioli
Contrarre vigorosamente
gli estensori della mano,
cercando di sollevare le mani
Flessori
della mano
Mettersi seduti, con gli
avambracci appoggiati sui
braccioli
Tenere tra le mani un
oggetto indeformabile, in
modo da tenere le dita
leggermente flesse
Contrarre vigorosamente
i flessori della mano, cercando
di stringere energicamente
l’oggetto precedentemente
preso fra le mani
A – Tasto “on/off”
B – Tasto “i”:
- o aumenta contemporaneamente l’energia
sui diversi canali
- o per accedere al menù top 5 (gli ultimi
5
programmi utilizzati)
- o per accedere al menù info contrazione
(tempo e numero di contrazioni)
1. Descrizione dell’apparecchio
C – Connessione dei 4 cavi per elettrodi
D – Cavi per elettrodi
canale 1 = blu canale 2 = verde
canale 3 = giallo canale 4 = rosso
E – Cavo per elettrodi dotato del sistema
m—4
F – Tasti dei 4 canali di elettrostimolazione
G – Scomparto del blocco batteria
Italiano
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2. Collegamenti
Gli impulsi elettrici generati dal
Compex vengono trasmessi ai nervi
mediante elettrodi autoadesivi. La scelta
della misura, il collegamento e il posizio-
namento corretto di questi elettrodi sono
estremamente importanti per garantire un’
elettrostimolazione efficace e confortevole.
Si raccomanda di prestare la massima
attenzione a questo aspetto. In questo caso
– e per conoscere le posizioni raccomandate
per l’elettrostimolazione – fate riferimento
ai disegni e ai pittogrammi riportati sulla
pagina di copertina del manuale delle
applicazioni specifiche. Le applicazioni
specifiche vi forniscono altre preziose infor-
mazioni sull’argomento.
1a Prese per i quattro cavi per elettrodi
1b Presa per il caricabatterie del blocco di
accumulatori
Collegamento degli elettrodi
e dei cavi
I cavi per elettrodi sono collegati
all’elettrostimolatore mediante le
prese situate davanti all'apparecchio.
Sui quattro canali dell’apparecchio è
possibile collegare simultaneamente
quattro cavi.
Per un impiego più agevole e una
migliore identificazione dei quattro
canali, suggeriamo di rispettare i colori
sui cavi per elettrodi e sulle prese
dell’elettrostimolatore:
blu = canale 1 giallo = canale 3
verde = canale 2 rosso = canale 4
O
ltre ai quattro cavi per elettrodi
classici, il vostro Compex viene fornito
completo di un quinto cavo per elet-
trodi. Questo cavo dispone del sistema
m—4 che permette di accedere a
tutte le funzioni m (muscle intelligence)
del vostro stimolatore.
Il cavo dotato del sistema m—4 si
collega indifferentemente ad una delle
quattro prese dei canali di stimolazione
situate nella parte anteriore dell’appa-
recchio. Come avviene per un cavo di
tipo classico bisogna collegare i due
elettrodi.
Fig.1 – Parte anteriore
dell’apparecchio
1a 1a
1b
1a
1a
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B
A
F
C
D
1
1
2
2
3
3
4
4
E
G
H
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