Dado dello scafo in plastica—Stringete esclusivamente a ma-
no. Non stringete in modo eccessivo.
Dado dello scafo in bronzo—Stringete con le pinze a pappagallo.
Scafo in vetroresina con nucleo—Evitate di stringere eccessiva-
mente rompendo lo scafo.
Scafo in legno—Lasciate che il legno si gonfi prima di stringere il
dado dello scafo.
4. Rimuovete ogni traccia di sigillante marino in eccesso dalla parte
esterna dello scafo per garantire un flusso omogeneo dell'acqua
sotto il sensore.
5. Per realizzare un fissaggio a tenuta stagna, gli O-ring devono es-
sere intatti e perfettamente lubrificati. Dopo l'asciugatura del sigil-
lante, ispezionate gli O-ring sull'inserto (sostituendoli se
necessario) e lubrificateli con il lubrificante al silicone fornito.
6. Fate scivolare l'inserto nell'alloggiamento con la freccia in alto rivol-
ta verso la prua. Avvitate il dado cieco con vari giri finché i filetti non
si incastrano. Ruotate l'inserto finché la chiavetta non si incastra
nella tacca dell'alloggiamento. La freccia in cima all'inserto, l'uscita
del cavo, la tacca nell'alloggiamento e la freccia sula flangia saran-
no allineate. Continuate a stringere il dado cieco. Prestate atten-
zione a non ruotare l'alloggiamento e a non staccare il sigillante.
Stringete esclusivamente a mano. Non stringete in modo ecces-
sivo.
7. Collegate il filo di sicurezza per evitare che l'inserto si ritragga
nell'eventualità improbabile in cui il dado cieco si rompano o non
vengano avvitati correttamente.
Alloggiamento in plastica—Collegato il cavo di sicurezza a un
occhiello nel dado dello scafo. Mantenendo il cavo completamente
teso, guidatelo in senso antiorario. Fatelo passare attraverso un
occhiello del dado cieco, occhiello nell'inserto, il secondo occhiello
nel dado cieco, e il secondo occhiello nel dado cieco. Ruotate il
cavo saldamente su se stesso.
Alloggiamento in bronzo—Avvolgete strettamente un'estremità
del filo di sicurezza intorno allo stelo dell'alloggiamento e ruotatela
insieme all'estremità lunga. Mantenendo il filo completamente teso,
portatelo in alto e fatelo passare attraverso un occhiello del dado
cieco. Infilate il filo nell'occhiello una seconda volta. Conducete il
filo in direzione antioraria e fatelo passare attraverso l'occhiello
dell'inserto. Ruotate il cavo saldamente su se stesso.
Instradamento e Connessione Cavi
ATTENZIONE: Se il sensore é dotato di un morsetto, non rimuovetelo
anche se la rimozione potrebbe facilitare l'instradamento dei cavi. Se
il cavo deve essere tagliato e impiombato, utilizzate la Scatola di
Giunzione N.33-035 della Airmar, che é protetta contro gli spruzzi, e
seguite le istruzioni fornite. Rimuovere il morsetto impermeabile o
tagliare il cavo, se non si usa una scatola di giunzione a tenuta
stagna, invalida la garanzia.
1. Stendete il cavo fino allo strumento facendo attenzione a non ta-
gliarne la guaina nel passarlo attraverso la paratia e altre parti
dell'imbarcazione. Utilizzate gli anelli passacavo per contrastare l'at-
trito. Per ridurre le interferenze elettriche, separate il cavo del sen-
sore dagli altri cavi elettrici e dal motore. Nel caso in cui la lunghezza
di qualsiasi cavo sia eccessiva, avvolgetelo a spirale e fissatelo sul
posto con fascette per cavi in modo da evitare che si danneggi.
2. Per collegare il sensore allo strumento, fate riferimento al manuale
utente dell'ecoscandaglio.
Verifica delle infiltrazioni
Non appena l'imbarcazione viene posta in acqua, verificate immedia-
tamente la presenza di infiltrazioni in prossimità del sensore. Le infil-
trazioni molto piccole potrebbero non essere immediatamente visibili.
Non lasciate l'imbarcazione in acqua per più di 3 ore prima di verifi-
care nuovamente. Una piccola infiltrazione potrebbe provocare un
notevole accumulo di acqua in sentina dopo 24 ore. Se è presente
un'infiltrazione, ripetete le procedure di assestamento immediata-
mente (vedi pagina 2).
Installazione su scafo sandwich in
vetroresina
Il nucleo (legno o schiuma) deve essere tagliato e sigillato accurata-
mente. È necessario proteggere il nucleo dalle infiltrazioni d'acqua e
rinforzare lo scafo per evitare che si rompa sotto il dado dello scafo e
consenta all'alloggiamento di allentarsi.
ATTENZIONE: Sigillate completamente lo scafo per evitare
infiltrazioni d'acqua nel nucleo.
1. Praticate un foro guida utilizzando una punta da 3mm o 1/8" dall'in-
terno dello scafo. Se vicino al punto scelto per il montaggio sono
presenti nervature, puntoni o altre irregolarità dello scafo, praticate
il foro dall'esterno. (Se avete praticato il foro in una posizione errata,
praticatene un altro in un punto migliore. Applicate del nastro ade-
sivo in carta all'esterno dello scafo sul foro errato e sigillatelo con re-
sina epossidica.)
2.
Utilizzando una sega a tazza da 51mm o 2", ritagliate il foro dall'esterno
dello scafo attraversando esclusivamente la pelle esterna (vedi Figura
3).
3. Dall'interno dello scafo, utilizzando una sega a tazza 60mm o
2-3/8", tagliate la pelle interna e gran parte del nucleo. Il materiale
del nucleo può essere molto morbido. Applicare solo una pressione
leggera alla sega a tazza dopo avere tagliato attraverso la pelle in-
terna per evitare di tagliare accidentalmente la pelle esterna.
4. Rimuovete il tappo contenente il materiale del nucleo in modo che
la parte interna della pelle esterna e la cavità interna dello scafo
siano completamente visibili. Carteggiate e pulite la pelle interna, il
nucleo e la pelle esterna intorno al foro.
5. Se siete esperti nell'uso della vetroresina, applicate uno strato di
resina di fibra di vetro a un panno dello stesso materiale e colloca-
telo nel foro per sigillare e rinforzare il nucleo. Aggiungete strati fin-
ché il foro abbia il diametro corretto.
In alternativa, rivestite di cera un cilindro cavo o pieno del diametro
corretto e assicuratelo alla sua posizione con il nastro adesivo.
Riempite lo spazio vuoto tra il cilindro e lo scafo con resina epossi-
dica fusa. Dopo che la resina si sarà indurita, rimuovete il cilindro.
6. Carteggiate e pulite la zona intorno al foro, all'interno e all'esterno,
affinché il sigillante marino aderisca correttamente allo scafo. Se
sono presenti residui di petrolio all'interno dello scafo, rimuoveteli
con un detergente domestico non aggressivo o con un solvente de-
licato (ad esempio alcool) prima di carteggiare.
7. Procedente con l'assestamento seguendo le istruzioni a pagina 2.
Uso e manutenzione
Funzionamento della valvola
La valvola non è un fissaggio a tenuta stagna! Nel sensore è in-
corporata una valvola con arresto automatico, che riduce al minimo il
flusso dell'acqua nell'imbarcazione quando l'inserto viene rimosso. La
valvola curva a cerniera è attivata da una molla e dalla pressione
dell'acqua. L'acqua spinge la valvola a cerniera verso l'alto per bloc-
care l'apertura, in modo da evitare che entri acqua nell'imbarcazione.
Per realizzare un fissaggio a tenuta stagna, installate sempre l'inserto
o l'otturatore fissato con il dado cieco e il filo di sicurezza.
Uso dell'otturatore
Per proteggere l'inserto, utilizzate l'otturatore:
• Quando l'imbarcazione deve stazionare in acqua salata per più di 1
settimana.
• Quando l'imbarcazione deve essere tolta dall'acqua.
• Quando lo strumento restituisce valori inesatti, facendo sospettare
la formazione di vegetazione marina sulla l’inserto.
3
Figura 3. Preparazione di uno scafo in vetroresina con nucleo
pelle interna
nucleo
pelle esternacilindro cavo o pieno
versare
resina
epossidica
9-12 mm
(3/8-1/2")
più ampio del foro
nella pelle esterna
dello scafo
spessore dello
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fusa
scafo