6 - ISTRUZIONI PER L’USO
063_01 - CUCINE A GAS
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03/2006
6.6.1 Comportamento in caso di guasto e misure in
caso di prolungata interruzione dell'uso
Qualora l'apparecchio non venga utilizzato per periodi prolungati, è
necessario pulirlo a fondo, chiudere il rubinetto del gas dell'impian-
to ed interrompere l'eventuale alimentazione elettrica.
In caso di guasto del funzionamento o di funzionamento irregolare,
è necessario chiudere il rubinetto del gas dell'impianto. In presenza
di malfunzionamenti informare il servizio assistenza.
6.7 Cura dell’apparecchio e intervalli di
manutenzione
Attenzione! Durante la pulizia evitare accuratamente di
lavare l’apparecchio mediante l’uso di getti d’acqua
diretti o a pressione!
La pulizia deve essere effettuata ad apparecchiatura
fredda.
Un'accurata pulizia quotidiana dopo la disattivazione dell'apparec-
chio ne garantisce la perfetta funzionalità ed una lunga durata. Le
componenti in acciaio inossidabile devono essere pulite con un
panno imbevuto di acqua e detergente; non devono essere utilizzate
sostanze aggressive o abrasive.
Non è consentito usare lana d'acciaio perché potrebbe causare la
formazione di ruggine.
Per lo stesso motivo è necessario evitare il contatto con materiali fer-
rosi. Per la pulizia evitare carta vetrata e carta con gel lubrificante.
In casi particolari è possibile utilizzare polvere di pietra a pomice.
In presenza di forte sporcizia si raccomanda l'uso di spugne di mate-
riale plastico (es. spugna Scotch).
Dopo la pulizia, risciacquare con acqua pulita e passare con un
panno.
Qualora si renda necessaria la pulizia del bruciatore principale, pro-
cedere come segue:
• Rimuovere supporto pentola, coperchio, corone e coppa del bru-
ciatore;
• Pulire i componenti del bruciatore con acqua e detersivo, utiliz-
zando un utensile adatto, quindi risciacquare e asciugare;
• In sede di rimontaggio, assicurarsi di ricollocare le diverse parti
nella giusta posizione.
Tutti gli interventi di manutenzione e riparazione devono essere rea-
lizzati solo da un tecnico specializzato titolare di licenza.
L'apparecchio non deve in alcun caso essere passato
con apparecchi a getto d'acqua o ad alta pressione!
L'apparecchio deve essere fatto controllare almeno una volta l'anno;
per questo si consiglia di stipulare un contratto di manutenzione.
6.8 Raccomandazioni per il trattamento di
cucine industriali in "acciaio inossidabile"
6.8.1 Informazioni utili sull’"acciaio inossidabile"
Generalmente le cucine industriali vengono costruite con i tipi di
acciaio inossidabile aventi i seguenti codici materiale:
• 1.4016 o 1.4511 = acciai al cromo magnetizzabili
• 1.4301, 1.4401 e 1.4571 = acciai al cromo-nichel non magnetizza-
bili
Gli acciai al cromo presentano caratteristiche termotecniche favore-
voli. Infatti, hanno una minore tendenza a deformarsi per effetto
del calore.
Gli acciai al cromo-nichel, invece, presentano buone caratteristiche di
resistenza alla corrosione.
La resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili deriva da una
patina passiva che si forma sulla superficie entrando in contatto con
l'ossigeno.
L'ossigeno contenuto nell'aria è già sufficiente per formare la patina
passiva che consente la rimozione automatica di anomalie o danneg-
giamenti causati da azioni meccaniche. La patina passiva si costitui-
sce o si ricostituisce più velocemente se l'acciaio entra in contatto
con acqua corrente contenente ossigeno.
Un effetto ulteriormente potenziato si ottiene mediante acidi ad
effetto ossidante (acido nitrico, acido ossalico). Questi acidi vengono
utilizzati se l'acciaio è stato sottoposto a forti sollecitazioni chimiche
e, pertanto, ha perso in larga misura la propria patina passiva.
Lo strato passivo può essere danneggiato o compromesso chimica-
mente mediante agenti ad azione riducente (che consumano ossige-
no), se entrano in contatto con l'acciaio concentrati o ad alte tem-
perature. Fra queste sostanze aggressive figurano per esempio:
• sostanze saline e solforose
• cloruri (sali)
• concentrati di spezie come senape, essenza di aceto, dadi, solu-
zioni con sale da cucina, ecc.
Altri danni possono essere causati da:
• ruggine esterna (ad es. di altri componenti, utensili o ruggine
incipiente)
• particelle di ferro (ad es. limatura)
• contatto con metalli non ferrosi (formazione di elementi)
• carenza di ossigeno (ad es. nessuna presa d’aria, acqua povera di
ossigeno).
6.8.2 Avvertenze e consigli per la manutenzione delle
apparecchiature in “acciaio inossidabile"
• La superficie delle apparecchiature in acciaio inossidabile deve
essere mantenuta sempre pulita e a contatto con l’aria. Quando
non è in funzione, tenere gli sportelli dell’apparecchiatura aper-
ti, in modo da consentire un buon accesso dell’aria.
• Rimuovere regolarmente incrostazioni di calcare, grassi, amido e
albume sotto i quali, in difetto d'aria, può formarsi della ruggi-
ne. Per la pulizia non devono essere utilizzati prodotti sbiancanti
o contenenti cloro. Attenersi alle eventuali indicazioni della ditta
in merito a detersivi speciali e a metodi di pulizia da adottare
per l'apparecchiatura. In assenza di raccomandazioni specifiche
per la pulizia, è comunque necessario utilizzare detersivi a scarso
contenuto di cloruro.
Dopo la pulizia, rimuovere eventuali residui di detersivo con
abbondante acqua pulita ed asciugare accuratamente le superfici.
• Limitare al minimo il contatto dell'acciaio inossidabile con acidi
concentrati, spezie, sali, ecc. Anche i vapori acidi che si formano
nel pulire la piastrellatura favoriscono la corrosione dell'"acciaio
inossidabile".
• In particolare per quanto riguarda pentole e apparecchiature
multiple, non è consigliabile caricare la camera di cottura esclusi-
vamente con cibi ad elevato contenuto di sale.
È preferibile cucinare insieme cibi diversi, ad es. pietanze grasse
o verdure contenenti acidi.
• Evitare di danneggiare la superficie di acciaio inossidabile, in
particolare con metalli diversi. I residui di altri metalli inducono
la formazione di microelementi chimici che possono ingenerare
corrosione. In ogni caso è opportuno evitare il contatto tra ferro
e acciaio, in quanto provoca la ruggine.
L'eventuale contatto dell'acciaio inossidabile con il ferro (lana
d’acciaio, trucioli di condutture, acqua ferruginosa) può innesca-
re fenomeni di corrosione.
Per la pulizia meccanica si consiglia, pertanto, di utilizzare esclu-
sivamente lana d’acciaio o spazzole con setole naturali, di plasti-
ca o di acciaio. La lana d’acciaio o le spazzole con acciaio inox
portano alla ruggine per sfregamento. Zone di ruggine appena
formata possono essere eliminate con detersivi liquidi legger-
mente abrasivi o con della carta vetrata fine.
Macchie di ruggine più estese possono essere rimosse con una
soluzione calda di acido ossalico al 2-3%. Se questi prodotti per
la pulizia non fossero sufficienti, è necessario un trattamento
con acido nitrico al 10%.
Attenzione! Questi trattamenti possono essere effet-
tuati solo da personale tecnico qualificato nel rispetto
della normativa vigente!