Ascon tecnologic Y39D Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 1
Y39D- Y39SD
TERMOREGOLATORE
DIFFERENZIALE
ISTRUZIONI PER L'USO
Vr. 02 (ITA) - 07/11 - cod.: ISTR-MY39DITA2
ASCON TECNOLOGIC S.r.l.
VIA INDIPENDENZA 56
27029 VIGEVANO (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871
FAX: +39 0381 698730
http:\\www.ascontecnologic.com
PREMESSA
Nel presente manuale sono contenute le
informazioni necessarie ad una corretta
installazione e le istruzioni per l'utilizzo e la
manutenzione del prodotto, si raccomanda
pertanto di leggerlo attentamente e di
conservarlo.
La presente pubblicazione è di esclusiva
proprietà della ASCON TECNOLOGIC la quale pone il divieto
assoluto di riproduzione e divulgazione, anche parziale, se non
espressamente autorizzata.
La ASCON TECNOLOGIC si riserva di apportare modifiche
estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun
preavviso.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio
possa creare situazioni pericolose o dannose per persone, cose o
animali si ricorda che l'impianto deve essere predisposto con
dispositivi aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
La ASCON TECNOLOGIC ed i suoi legali rappresentanti non si
ritengono in alcun modo responsabili per eventuali danni a
persone, cose o animali derivanti da manomissioni, uso
improprio, errato o comunque non conforme alle
caratteristiche dello strumento.
INDICE
1
DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1
DESCRIZIONE GENERALE
1.2
DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
2
PROGRAMMAZIONE
2.1
IMPOSTAZIONE RAPIDA DEL SET POINT
2.2
PROGRAMMAZIONE STANDARD DEI PARAMETRI
2.3
PROTEZIONE DEI PARAMETRI MEDIANTE
PASSWORD
2.4
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
PERSONALIZZATA (LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE
PARAMETRI)
2.5
RIPRISTINO DELLA CONFIGURAZIONE PARAMETRI
DI DEFAULT
2.6
FUNZIONE BLOCCO TASTI
2.7
IMPOSTAZIONE DELL’ORA CORRENTE
2.8
PROGRAMMAZIONE DEGLI EVENTI A ORARI
STABILITI
3
AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1
USO CONSENTITO
3.2
MONTAGGIO MECCANICO
3.3
COLLEGAMENTO ELETTRICO
3.4
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4
FUNZIONAMENTO
4.1
FUNZIONE ON / STAND-BY
4.2
CONFIGURAZIONE INGRESSI DI MISURA E
VISUALIZZAZIONE
4.3
CONFIGURAZIONE INGRESSO DIGITALE
4.4
CONFIGURAZIONE DELLE USCITE E DEL BUZZER
4.5
REGOLATORE DIFFERENZIALE DI TEMPERATURA E
REGOLATORE DI TEMPERATURA AUSILIARIO
4.6
FUNZIONI DI RITARDO SULLE USCITE DI
REGOLAZIONE E RITARDO ALL’ACCENSIONE
4.7
FUNZIONAMENTO DEGLI ALLARMI DI
TEMPERATURA
4.8
DESCRIZIONE GENERALE DI ALCUNE APPLICAZIONI
TIPICHE DI TERMOREGOLAZIONE DIFFERENZIALE
4.8.1
COLLETTORI SOLARI (PANNELLI SOLARI DI TIPO
TERMICO)
4.8.2
CHILLER (RAFFREDDATORI DI FLUIDI)
4.8.3
CLIMATIZZAZIONE NATURALE DEGLI AMBIENTI
4.9
CONDIZIONI DI ALLARME
4.10
FUNZIONAMENTO DEI TASTI “U”, “UP” e “DOWN”
4.11
EVENTI PROGRAMMABILI CON L’OROLOGIO
5
TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
6
PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1
SEGNALAZIONI
6.2
PULIZIA
6.3
GARANZIA E RIPARAZIONI
7
DATI TECNICI
7.1
CARATTERISTICHE ELETTRICHE
7.2
CARATTERISTICHE MECCANICHE
7.3
DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURE E
FISSAGGIO
7.4
CARATTERISTICHE FUNZIONALI
7.5
CODICI MODELLI STRUMENTO
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello Y39 D è un termoregolatore differenziale elettronico a
microprocessore utilizzabile tipicamente per il controllo impianti
dotati di pannelli solari termici ma anche per tutte quelle applicazioni
che richiedono un controllo in funzione della differenza di
temperatura tra due diversi ambienti come ad esempio raffreddatori
di fluido (chiller), sistemi di climatizzazione naturale degli ambienti
attraverso il ricircolo dell’aria e molte altre applicazioni.
Lo strumento prevede sino a 3 uscite a relè, 3 ingressi per sonde di
temperatura PTC, NTC, Pt1000 ed un ingresso digitale (alternativo
alla sonda Pr3) , tutti completamente configurabili .
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 2
Inoltre può essere equipaggiato con un buzzer interno per la
segnalazione acustica degli allarmi e di un orologio interno che
consente la programmazione di vari eventi ad orari stabiliti.
Le 3 uscite sono utilizzabili per il comando del dispositivo di controllo
della temperatura in base al valore differenziale, per il comando di
dispositivo di controllo della temperatura in base ad un valore assoluto
(regolatore ausiliario), per operare in funzione delle soglie di allarme
programmabili e riferite alle misure delle sonde (AL1, AL2) oppure
ancora per operare come uscite ausiliarie in funzione di comandi
manuali o automaticamente a orari programmati
Il modello Y39SD si differenzia dal modello standard per l’estetica e
la tastiera a sfioramento di tipo capacitivo denominata “S-touch”.
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
3
1
5
2
4
6
11
9
10
7rd
rA
12
8
A1
A2
1 - Tasto P : Premuto e rilasciato rapidamente consente l’accesso
all'impostazione del Set point.
Premuto per 5 sec. consente l’accesso alla modalità di
programmazione parametri.
In modalità di programmazione viene utilizzato per accedere
all’editazione dei parametri e per la conferma dei valori.
Sempre in modalità di programmazione può essere utilizzato
insieme al tasto UP per modificare il livello di programmazione dei
parametri (vecchia funzione svolta da tasto U)
Premuto insieme al tasto UP per 5 sec. quando la tastiera è
bloccata consente lo sblocco della tastiera.
2 - Tasto DOWN: Nelle modalità di programmazione viene
utilizzato per il decremento dei valori da impostare e per la
selezione dei parametri.
Se programmato tramite il par. “t.Fb” consente, premuto per 1 sec.
nella normale modalità di funzionamento, l’accensione/spegnimento
dell’uscita ausiliaria o altre funzioni.
3 - Tasto UP: Nelle modalità di programmazione viene utilizzato per
l'incremento dei valori da impostare e per la selezione dei parametri.
Sempre in modalità di programmazione può inoltre essere utilizzato
insieme al tasto P per modificare il livello di programmazione dei
parametri.
Premuto insieme al tasto P per 5 sec. quando la tastiera è bloccata
consente lo sblocco della tastiera.
Se programmato tramite il par. “t.FA” consente, premuto per 1 sec.
nella normale modalità di funzionamento, l’accensione/spegnimento
dell’uscita di regolazione differenziale o altre funzioni.
4 - Tasto U : Premuto e rilasciato rapidamente consente di
visualizzare le variabili dello strumento (temperature misurate, etc.).
Nella modalità di programmazione viene utilizzato per uscire dalla
modalità e tornare al normale funzionamento.
Se programmato tramite il par. “t.UF” consente, premuto per 1 sec.
nella normale modalità di funzionamento, l’accensione/spegnimento
(Stand-by) del controllo o altre funzioni.
5 - Led SET : Nella normale modalità di funzionamento si accende
quando un tasto è premuto per segnalare l’avvenuta pressione del
medesimo.
Nella modalità di programmazione viene utilizzato per indicare il
livello di programmazione dei parametri.
6 - Led rd : Indica lo stato dell’uscita di controllo differenziale; uscita
attivata (acceso), disattivata (spento), inibita (lampeggiante).
7 - Led AL1 : Indica lo stato dell’allarme AL1 attivo.
8 - Led AL2 : Indica lo stato dell’allarme AL2 attivo.
9 - Led rA :Indica lo stato dell’uscita di controllo ausiliaria; uscita
attivata (acceso), disattivata (spento), inibita (lampeggiante).
10 - Led AUX :Indica lo stato dell’uscita Ausiliaria
11 - Led Stand-By: Quando lo strumento viene posto nella
modalità stand-by resta l’unico led acceso.
12 - Led CLOCK : Indica che è attivo l’orologio interno.
Se acceso fisso indica che, dopo essere stato abilitato l’orologio,
non è mai mancata l’alimentazione allo strumento e pertanto l’ora
corrente risulta presumibilmente corretta.
Se lampeggiante indica che, dopo che l’orologio è stato abilitato, è
sicuramente mancata l’alimentazione e pertanto l’ora corrente
potrebbe anche non essere corretta.
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT
La normale modalità di programmazione dei Set Point (differenziale
e ausiliario) avviene premendo e rilasciando rapidamente il tasto P
tuttavia attraverso il par. “t.Ed” è possibile stabilire se e quali Set
sono impostabili con la procedura rapida del tasto P.
Il parametro può assumere un valore compreso tra 0 e 3 il che
significa che:
oF = Nessun Set è impostabile con la procedura rapida del tasto P
(dunque il tasto premuto e rilasciato non ha alcun effetto)
1 = E’ impostabile solo SPd (reg. differenziale)
2 = E’ impostabile solo SPA (reg. ausiliario)
3 = Sono impostabili sia SPd che SPA
Ad esempio, nel caso il parametro “S.Ed” = 1 o 3, la procedura è la
seguente:
Premere il tasto P quindi rilasciarlo e il display visualizzerà “SPd”
alternato al valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo
veloce e, dopo due secondi nella stessa condizione, la velocità
aumenta ulteriormente per consentire il rapido raggiungimento del
valore desiderato.
Se è presente solo il Set Point differenziale (“S.Ed” = 1) una volta
impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce dalla
modalità rapida di impostazione.
Se invece è impostabile anche il Set Point Ausiliario (“S.Ed” = 3)
premendo e rilasciando ancora il tasto P il display visualizzerà
“SPA alternato al valore impostato.
Per modificarlo agire quindi sui tasti UP e DOWN come per il Set
Point 1
Una volta impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce
dalla modalità rapida di impostazione dei Set Point.
L'uscita dal modo di impostazione rapida dei Set avviene pertanto
alla pressione del tasto P dopo la visualizzazione dell’ultimo Set
oppure automaticamente non agendo su alcun tasto per circa 10
secondi, trascorsi i quali il display tornerà al normale modo di
funzionamento.
Il Set point "SPd” è impostabile normalmente con un valore compreso
tra il valore programmato al par. “S.Ld ed il valore programmato al
par. “S.Hd” mentre Il Set point "SPA” è impostabile normalmente con
un valore compreso tra il valore programmato al par. “S.LS e il valore
programmato al par. “S.HS”.
2.2 - PROGRAMMAZIONE STANDARD DEI PARAMETRI
Per avere accesso ai parametri di funzionamento dello strumento
quando la protezione dei parametri non è attiva occorre premere il
tasto P e mantenerlo premuto per circa 5 secondi, trascorsi i quali il
display visualizzerà il codice che identifica il primo parametro e con i
tasti UP e DOWN sarà possibile selezionare il parametro che si
intende editare.
2 sec.
Hold for
Hold for
5 sec.
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Una volta selezionato il parametro desiderato premere il tasto P e
verrà visualizzato il codice del parametro e la sua impostazione che
potrà essere modificata con i tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionare un altro
parametro e modificarlo come descritto.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 30 secondi, oppure premere il tasto U per circa 2 sec. sino
ad uscire dalla modalità di programmazione.
2.3 - PROTEZIONE DEI PARAMETRI MEDIANTE PASSWORD
Lo strumento dispone di una funzione di protezione dei parametri
mediante password personalizzabile attraverso il par. “t.PP”.
Qualora si desideri disporre di questa protezione impostare al
parametro “t.PP” il numero di password desiderato e uscire dalla
programmazione parametri.
Quando la protezione è attiva, per poter aver accesso ai parametri,
premere il tasto P e mantenerlo premuto per circa 5 secondi,
trascorsi i quali, il display visualizzerà “r.P” e premendo ancora il
tasto P il display visualizzerà “0” .
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
di password programmato e premere il tasto P.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice che
identifica il primo parametro e sarà possibile programmare i
parametri con le stesse modalità descritte al paragrafo precedente.
La protezione mediante password è disabilitata impostando il par.
“t.PP” = oF.
Note: Qualora venga dimenticata la Password per accedere ai
parametri utilizzare la seguente procedura: Togliere e ridare
alimentazione allo strumento , premere il tasto P durante il test
iniziale del display mantenendo premuto il tasto oltre 5 sec. Si avrà
cosi accesso ai parametri protetti e si potrà quindi verificare e
modificare anche il parametro “t.PP” .
2.4 - PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI PERSONALIZZATA
(LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI)
Dall’impostazione di fabbrica dello strumento la protezione
mediante password agisce su tutti i parametri.
5 sec.
Hold for
2 sec.
Hold for
Qualora si desideri, dopo aver abilitato la Password mediante il
parametro “t.PP”, rendere programmabili senza protezione alcuni
parametri mantenendo la protezione sugli altri occorre seguire la
seguente procedura.
Accedere alla programmazione attraverso la Password e
selezionare il parametro che si vuole rendere programmabile senza
password.
Un volta selezionato il parametro se il led SET è lampeggiante
significa che il parametro è programmabile solo mediante password
ed è quindi “protetto” (se invece è acceso significa che il parametro
è programmabile anche senza password ed è quindi “non protetto”).
Per modificare la visibilità del parametro premere il P e
mantenendolo premuto premere anche il tasto UP.
Il led SET cambierà stato indicando il nuovo livello di accessibilità
del parametro (acceso = non protetto; lampeggiante = protetto
mediante password).
In caso di Password abilitata e nel caso in cui vengano “sprotetti”
alcuni parametri quando si accede alla programmazione verranno
visualizzati per primi tutti i parametri configurati come “non protetti”
senza alcuna divisione in gruppi e per ultimo il par. “r.P” attraverso
il quale sarà possibile accedere ai parametri “protetti”.
2.5 - RIPRISTINO DELLA CONFIGURAZIONE PARAMETRI DI
DEFAULT
Lo strumento consente il reset dei parametri ai valori impostati in
fabbrica come default.
Per ripristinare ai valori di default i parametri è sufficiente impostare
alla richiesta di “r.P” la password -48.
Pertanto, qualora si desideri realizzare tale reset occorre abilitare la
Password mediante il parametro “t.PP” in modo che venga richiesta
l’impostazione di “r.P” e quindi impostare -48” anzichè la password
di accesso programmata.
Una volta confermata la password con il tasto P il display mostra
per circa 2 sec. - - - quindi lo strumento effettua il reset dello
strumento come all'accensione e ripristina tutti i parametri ai valori
di default programmati in fabbrica.
2.6 - FUNZIONE BLOCCO TASTI
Sullo strumento è possibile il blocco totale dei tasti.
Tale funzione risulta utile quando il controllore è esposto al pubblico
e si vuole impedire qualsiasi comando.
La funzione di blocco della tastiera è attivabile programmando il
parametro “t.Lo” ad un qualsiasi valore diverso da oF .
Il valore impostato al par. “t.Lo” costituisce il tempo di inattività dei
tasti trascorso il quale la tastiera viene automaticamente bloccata.
Pertanto non premendo alcun tasto per il tempo “t.Lo” lo strumento
blocca automaticamente le normali funzioni dei tasti.
Premendo un qualsiasi tasto quando la tastiera è bloccata viene il
display mostra “Ln” per avvisare del blocco attivo.
Per sbloccare la tastiera occorre premere contemporaneamente i
tasti P e UP e mantenerli premuti per 5 sec., trascorsi i quali il
display mostrerà “LF” e tutte le funzioni dei tasti risulteranno di
nuovo operative.
2.7 - IMPOSTAZIONE DELL’ORA CORRENTE
Quando lo strumento è dotato dell' orologio interno è necessario
abilitarlo e programmarlo sull'ora e sul giorno settimanale correnti
attraverso il par. “c.CL”.
Dopo aver selezionato il par. “c.CL” premendo il tasto P più volte
vengono visualizzati nell’ordine:
“h.” e le ore (es. “h.14”)
“n.” e i minuti (es. “n.52”)
“d.” e il giorno della settimana (es. “d.1”)
I giorni sono considerati:
d. 1 = Lunedì
d. 2 = Martedì
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d. 3 = Mercoledì
d. 4 = Giovedì
d. 5 = Venerdì
d. 6 = Sabato
d. 7 = Domenica
+ l’opzione oF che considera l’orologio come disabilitato.
L’accensione del led Clock Indica che è attivo l’orologio interno.
Se acceso fisso indica che, dopo essere stato abilitato l’orologio,
non è mai mancata l’alimentazione allo strumento e pertanto l’ora
corrente risulta presumibilmente corretta.
Se lampeggiante indica che, dopo che l’orologio è stato abilitato, è
sicuramente mancata l’alimentazione e pertanto l’ora corrente
potrebbe anche non essere corretta.
In quasta condizione la pressione di un qualsiasi tasto annulla la
segnalazione ed il led torna ad accendersi in modo permanente.
2.8 - PROGRAMMAZIONE DEGLI EVENTI A ORARI STABILITI
Tutti gli eventi sono programmabili attraverso i parametri contenuti
nel gruppo ]cE”.
Esattamente come per l’ora corrente poichè i parametri relativi alle
funzioni legate all’ora richiedono l’inserimento di più valori la
programmazione di tali parametri avviene nel modo seguente.
Dopo aver selezionato il par. desiderato premendo il tasto P più
volte vengono visualizzati nell’ordine:
“h.” e le ore (es. “h.13”)
“n.” e i minuti (es. “n.40”)
“d.” e il giorno della settimana (es. “d. 1”)
“t.” e il tipo di evento che si desidera venga eseguito all’istante
programmato (es. t.1).
I giorni sono considerati:
d. 1 = Lunedì
d. 2 = Martedì
d. 3 = Mercoledì
d. 4 = Giovedì
d. 5 = Venerdì
d. 6 = Sabato
d. 7 = Domenica
d. 8 = tutti i giorni
d. 9 = Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì
d.10 = Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì,Sabato
d.11 = Sabato e Domenica
d.oF = nessun giorno (evento disabilitato)
Per quanto riguarda le tipologie di eventi programmabili vedere il
relativo paragrafo.
3 - AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 - USO CONSENTITO
Lo strumento è stato concepito come apparecchio di
misura e regolazione in conformità con la norma EN
60730-1 per il funzionamento ad altitudini sino a 2000 m.
L’utilizzo dello strumento in applicazioni non
espressamente previste dalla norma sopra citata deve
prevedere tutte le adeguate misure di protezione.
Lo strumento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata
protezione.
Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le norme relative alla
compatibilità elettromagnetica siano rispettate anche dopo
l’installazione dello strumento, eventualmente utilizzando appositi filtri.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio possa
creare situazioni pericolose o dannose per persone, cose o animali
si ricorda che l'impianto deve essere predisposto con dispositivi
elettromeccanici aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
3.2 - MONTAGGIO MECCANICO
Lo strumento, in contenitore 78 x 35 mm , è concepito per il
montaggio ad incasso a pannello entro un involucro.
Praticare quindi un foro 71 x 29 mm ed inserirvi lo strumento
fissandolo con le apposite staffe fornite.
Si raccomanda di montare l'apposita guarnizione per ottenere il
grado di protezione frontale dichiarato.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in luoghi
soggetti ad alta umidità o sporcizia che possono provocare
condensa o introduzione nello strumento di parti o sostanze
conduttive.
Assicurarsi che lo strumento abbia una adeguata ventilazione ed
evitare l’installazione in contenitori dove sono collocati dispositivi
che possano portare lo strumento a funzionare al di fuori dai limiti di
temperatura dichiarati. Installare lo strumento il più lontano possibile
da fonti che possono generare disturbi elettromagnetici come
motori, teleruttori, relè, elettrovalvole ecc.
3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che la
tensione di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che
l'assorbimento degli attuatori collegati allo strumento non sia
superiore alla corrente massima consentita.
Lo strumento, essendo previsto per collegamento permanente entro
un'apparecchiatura, non è dotato di interruttore di dispositivi
interni di protezione da sovracorrenti.
Si raccomanda pertanto di prevedere l’installazione di un
interruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato come dispositivo di
disconnessione, che interrompa l’alimentazione dell’apparecchio.
Tale interruttore deve essere posto il più possibile vicino allo
strumento e in luogo facilmente accessibile dall’utilizzatore. Inoltre
si raccomanda di proteggere adeguatamente tutti i circuiti connessi
allo strumento con dispositivi (es. fusibili) adeguati alle correnti
circolanti.
Si raccomanda di utilizzare cavi con isolamento appropriato alle
tensioni, alle temperature e alle condizioni di esercizio e di fare in
modo che i cavi relativi ai sensori di ingresso siano tenuti lontani dai
cavi di alimentazione e da altri cavi di potenza al fine di evitare
l’induzione di disturbi elettromagnetici. Se alcuni cavi utilizzati per il
cablaggio sono schermati si raccomanda di collegarli a terra da un
solo lato.
Per la versione dello strumento con alimentazione F o G (12 / 24 V) è
necessario l’uso dell'apposito trasformatore TCTR, o di trasformatore
con caratteristiche equivalenti (Isolamento Classe II); inoltre si
consiglia di utilizzare un trasformatore per ogni apparecchio in quanto
non vi è isolamento tra alimentazione ed ingressi.
Prima di collegare le uscite agli attuatori si raccomanda di
controllare che i parametri impostati siano quelli desiderati e che
l’applicazione funzioni correttamente onde evitare anomalie
nell’impianto che possano causare danni a persone, cose o animali.
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 5
3.4 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
SUPPLY
12...24
VAC/VDC
Out3
NONO
1
C32 4
NC
Out2 Out1
Dig.
Pr2
11
INPUTS
8
VAC
100...240
65NO 7
Pr1
910
INTERNAL
BUZZER
Pr3
12
Y39D
C: 16A MAX
OUT1: 16A-AC1 (6A-AC3) / 250 VAC;
OUT2: 8A-AC1 (3A-AC3) / 250 VAC;
OUT3: 5A-AC1 (2A-AC3) / 250 VAC;
1/8HP 250/125 VAC
1HP 250VAC, 1/2HP 125VAC
1/2HP 250VAC,1/3HP 125VAC
4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - FUNZIONE ON / STAND-BY
Lo strumento, una volta alimentato, può assumere 2 diverse
condizioni:
- ON : significa che il controllore attua le funzioni di controllo
previste.
- STAND-BY : significa che il controllore non attua nessuna
funzione di controllo e il display viene spento ad eccezione del led
Stand-by .
Il passaggio dallo stato di Stand-by allo stato di ON equivale
esattamente all’accensione dello strumento dando alimentazione.
In caso di mancanza di alimentazione quindi al ritorno della stessa il
sistema si pone sempre nella condizione che aveva prima
dell'interruzione.
Il comando di ON/Stand-by può essere selezionato:
- mediante il tasto U premuto per 1 sec. se il par. “t.UF” = 1
- mediante la programmazione di un evento programmabile
attraverso l’orologio (se presente).
4.2 - CONFIGURAZIONE INGRESSI DI MISURA E
VISUALIZZAZIONE
Mediante il par. “i.SE” è possibile selezionare la tipologia di sonda
che si desidera utilizzare e che può essere: termistori PTC KTY81-
121 (Pt), NTC 103AT-2 (nt) oppure Pt1000 (P1).
Invece mediante il parametro “i.uP” è possibile selezionare l’unità
di misura della temperatura e la risoluzione di misura desiderata
(C0=°C / 1° ; C1=°C / 0.1° ; F0= °F / 1°; F1= °F / 0.1°).
Lo strumento consente la calibrazione delle misure, che può essere
utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le necessità
dell’applicazione, mediante i par. “i.C1” (ingresso Pr1) ,“i.C2”
(ingresso Pr2) ,“i.C3” (ingresso Pr3).
Mentre gli ingressi Pr1 e Pr2 sono sempre presenti, l’ingresso Pr3
può essere configurato tramite il par. “i.P3” secondo le seguenti
possibilità:
= Au - Sonda Ausiliaria : la sonda è utilizzabile come valore di
processo per il regolatore ausiliario e per gli allarmi di temperatura
riferiti allo stesso ingresso.
= dG - Ingresso Digitale (vedi Funzioni Ingresso digitale)
Se l’ingresso Pr3 non viene utilizzato impostare “i.P3” = oF.
Mediante il par. “i.Ft” è possibile impostare un filtro software
relativo alla misura dei valori in ingresso in modo da poter diminuire
la sensibilità a rapide variazioni di temperatura (aumentando il
tempo).
Attraverso il par. “i.dS” è possibile stabilire la normale
visualizzazione del display che può essere la misura della sonda
Pr1 (P1), la misura della sonda Pr2 (P2), la misura della sonda Pr3
(P3), la differenza di temperatura Pr1-Pr2 (P1.2), il set point di
regolazione differenziale (SPd), il set point di regolazione ausiliario
(SPA) oppure ancora si può avere il display numerico spento (oF).
Indipendentemente da quanto impostato al par. “i.dS” è possibile
visualizzare tutte le variabili di misura e di funzionamento a
rotazione premendo e rilasciando il tasto U.
Il display mostrerà alternativamente il codice che identifica la
variabile (vedi sotto) e il suo valore.
Le variabili visualizzabili sono:
“Pr1” - Misura Sonda Pr1
“Pr2- Misura Sonda Pr2
“P1.2- Differenza Pr1- Pr2
“Pr3” - Misura Sonda Pr3 (stato on/oF se ingresso digitale)
e, se è abilitato l’orologio:
“h.” - ora corrente
“n.” - minuti correnti
“d.” - giorno corrente
L’uscita dalla modalità di visualizzazione delle variabili avviene
automaticamente dopo 15 secondi circa dall’ultima pressione del
tasto U.
4.3 - CONFIGURAZIONE INGRESSO DIGITALE
In alternativa all’ingresso di misura Pr3 lo strumento può disporre di
in ingresso digitale per contatti liberi da tensione.
Per utilizzare l’ingresso digitale occorre programmare il par. “i.P3” =
dG.
La funzione svolta è invece definita mediante il par. “i.Fi” e l’azione
è ritardabile del tempo impostato al par. “i.ti”.
Il parametro “i.Fi” può essere configurato per i seguenti
funzionamenti:
= 0 - Ingresso digitale non attivo
= 1 - Segnalazione di allarme (AL1) con contatto normalmente
aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza sul display
alternativamente AL e la variabile stabilita al par. “i.dS” e provvede
a commutare l’uscita di allarme AL1 (se configurata).
= 2 - Segnalazione di allarme (AL2) con contatto normalmente
aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza sul display
alternativamente AL e la variabile stabilita al par. “i.dS” e provvede
a commutare l’uscita di allarme AL2 (se configurata).
= 3 - Segnalazione di allarme (AL1 e AL2) con contatto
normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza sul display
alternativamente AL e la variabile stabilita al par. “i.dS” e provvede
a commutare le uscite di allarme AL1 e AL2 (se configurate).
= 4 - Segnalazione di allarme (AL1) e disattivazione uscite “rd” e
“rA” con contatto normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento disabilita le uscite di
regolazione, visualizza sul display alternativamente AL e la variabile
stabilita al par. “i.dS” e provvede a commutare l’uscita di allarme
AL1 (se configurata).
= 5 - Segnalazione di allarme (AL2) e disattivazione uscite “rd” e
“rA” con contatto normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento disabilita le uscite di
regolazione, visualizza sul display alternativamente AL e la variabile
stabilita al par. “i.dS” e provvede a commutare l’uscita di allarme
AL2 (se configurata).
= 6 - Segnalazione di allarme (AL1 e AL2) e disattivazione uscite
“rd” e “rA” con contatto normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento disabilita le uscite di
regolazione, visualizza sul display alternativamente AL e la variabile
stabilita al par. “i.dS” e provvede a commutare le uscite di allarme
AL1 e AL2 (se configurate).
= -1, -2, -3, ecc. - Funzioni identiche alle precedenti ma ottenibili
tramite comandi di contatti normalmente chiusi e quindi con logica
di funzionamento inversa.
Quando un ingresso è configurato come digitale è possibile
verificare il suo stato nella modalità di visualizzazione delle variabili
tramite il tasto U o anche configurando la normale visualizzazione
tramite il par. “i.dS” per l’ingresso Pr3.
Il display mostrerà oF se l’ingresso digitale risulta aperto e on se
risulta chiuso.
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4.4 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE E DEL BUZZER
Le uscite dello strumento possono essere configurate attraverso i
parametri “o.o1”, “o.o2”, “o.o3”.
Le uscite possono essere configurate per i seguenti funzionamenti:
= rd - Per comando del dispositivo di regolazione differenziale
= rA - Per comando del dispositivo di regolazione ausiliario
= A1 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL1 attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= A2 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL2 attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= -A1 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL1 attraverso un contatto normalmente chiuso e
aperto in allarme.
= -A2 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL2 attraverso un contatto normalmente chiuso e
aperto in allarme.
= Au - per il comando di un uscita ausiliaria attivabile manualmente
da tasto o tramite eventi programmabili ad orari.
= At - Per il comando di un dispositivo di allarme tacitabile (come
per il buzzer interno) attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= oF - Nessuna Funzione (uscita disabilitata)
Il par. “o.bu” permette invece la configurazione del buzzer interno
(se presente) come segue:
= oF - il buzzer è disattivato
= 1 - il buzzer si attiva solo per segnalare gli allarmi
= 2 - il buzzer si attiva brevemente solo per segnalare la pressione
dei tasti (non segnala gli allarmi)
= 3 - il buzzer si attiva sia per segnalare gli allarmi che la pressione
dei tasti.
4.5 - REGOLATORE DIFFERENZIALE DI TEMPERATURA E
REGOLATORE DI TEMPERATURA AUSILIARIO
Il modo di regolazione differenziale dello strumento è di tipo
ON/OFF e agisce sull' uscita configurata come “rd” in funzione
della differenza di temperatura tra la sonda Pr1 e la sonda Pr2, del
Set Point “SPd”, dell’isteresi di intervento “r.dd” e del modo di
funzionamento “r.Fd”.
Relativamente al modo di funzionamento programmato al
parametro “r.Fd” l’isteresi viene considerata automaticamente dal
regolatore con valori positivi per un controllo “r.Fd” = C o con valori
negativi per il controllo “r.Fd” = H.
Il regolatore opererà sull’uscita “rd” in modo da mantenere la
differenza Pr1-Pr2 pari al valore “SPd”.
Il modo di funzionamento “r.Fd” = C viene utilizzato per le
applicazioni in cui l’azione dell’attuatore fa diminuire la differenza
Pr1-Pr2 (contrastando quindi la differenza Pr1-Pr2 che tende
naturalmente ad aumentare).
(rd)
SPd
Temp.
r.dd
time
ON ON ON
off off
Pr1-Pr2
Pr1
Pr2
SPd
SPd+r.dd
r.Fd = C
Viceversa il modo “r.Fd” = H viene utilizzato per le applicazioni in
cui l’azione dell’attuatore fa aumentare la differenza Pr1-Pr2
(contrastando quindi la differenza Pr1-Pr2 che tende naturalmente a
diminuire.
r.Fd = H
ONON
(rd)
SPd
off
Temp.
off
ON
time
r.dd
Pr1
Pr2
SPd
SPd-r.dd
Pr1-Pr2
Il regolatore ausiliario è sempre di tipo ON/OFF e agisce sull' uscita
configurata come “rA” in funzione della misura della sonda Pr3, del
Set Point “SPA”, del differenziale di intervento “r.dA e del modo di
funzionamento “r.HC”.
Relativamente al modo di funzionamento programmato al
parametro “r.HC” il differenziale viene considerato automaticamente
dal regolatore con valori positivi per un controllo di Refrigerazione
(“r.HC”=C) o con valori negativi per il controllo di Riscaldamento
(“r.HC”=H).
SPA
off
ON
r.HC=H
time
r.d
SPA
Temp.
r.d
time
r.HC=C
ON ONON ON ON
offoff off
Temp.
(rA) (rA)
Pr3 Pr3
I regolatori possono essere abilitati o disabilitati al funzionamento
manualmente tramite i tasti UP o DOWN se programmati
opportunamente, oppure automaticamente mediante gli eventi
programmabili ad orari stabiliti.
Al momento dell’abilitazione e della disabilitazione dei regolatori il
display mostra per alcuni secondi “r.on” o “r.oF”.
Durante il normale funzionamento se il regolatore risulta disabilitato
e l’uscita dovrebbe attivarsi il led relativo al regolatore disabilitato
lampeggia ad indicarne l’inibizione.
4.6 - FUNZIONI DI RITARDO SULLE USCITE DI REGOLAZIONE
E RITARDO ALL’ACCENSIONE
Poichè gli attuatori normalmente utilizzati sono frequentemente
pompe o compressori lo strumento è dotato di funzioni di controllo a
tempo sulle uscite di regolazione allo scopo di evitare partenze
frequenti e ravvicinate che possono causare surriscaldamenti degli
stessi attuatori.
Tali funzioni prevedono 2 controlli a tempo sull'accensione
dell'uscita configurata come “rd” e 2 analoghi controlli a tempo
sull’uscita configurata come “rA” associati alla richiesta dei
regolatori di temperatura differenziale ed ausiliario.
Le funzioni di protezione consistono nell'impedire che si verifichi
un'attivazione dell'uscita durante il conteggio dei tempi di protezione
impostati e quindi che l’eventuale attivazione si verifichi solo allo
scadere di tutti i tempi di protezione.
Il primo tipo di controllo prevede un ritardo all’attivazione dell’uscita
“rd” secondo quanto impostato al parametro “P.d1” e un analogo
ritardo all’attivazione dell’uscita “rA” secondo quanto impostato al
parametro “P.P1” (ritardo all’accensione)
Il secondo controllo prevede un inibizione all’attivazione dell’uscita
“rd” se, da quando l’uscita è stata disattivata, non è trascorso il
tempo impostato al parametro “P.d2” e un analogo ritardo
all’attivazione dell’uscita “rA” secondo quanto impostato al
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parametro “P.P2” (ritardo dopo lo spegnimento o tempo minimo di
spegnimento).
Temp.
off
ON
SPd
time
r.dd
off off off
ON ON
Pr1-Pr2
(rd)
ON
(rA) off
SPA
off
ON
Pr3
Temp.
ON
off off
time
r.d
ON
off
P.d2 P.d2 P.d2
SPd
Temp.
time
r.dd
ON ON
off off
Pr1-Pr2
(rd)
ON
(rA)
Pr3
SPA
Temp.
ON
P.P2
off
ON
P.P2
off
time
P.P2
off
r.d
esempi con funzionamento di raffreddamento
Durante tutte le fasi di inibizione causate dalle protezioni il led che
segnala l’attivazione dell’uscita di regolazione (rd o rA) è
lampeggiante.
Inoltre è possibile impedire l'attivazione di tutte le uscite dopo
l'accensione dello strumento per il tempo impostato al par. “P.od”.
Durante la fase di ritardo all’accensione il display mostra
l’indicazione od alternata alla normale visualizzazione
programmata.
Le funzioni di temporizzazione descritte risultano disattivate
programmando i relativi parametri = oF.
4.7 - FUNZIONAMENTO DEGLI ALLARMI DI TEMPERATURA
Nel funzionamento degli impianti dotati di regolatore differenziale si
possono verificare alcune condizioni di temperatura sulle sonde
Pr1, Pr2 e Pr3 (se utilizzata) per cui il sistema operi in modo
particolare.
Per queste ragioni lo strumento dispone di 2 soglie di allarme
temperatura assolute (massima e minima) riferite a ciascuna delle
sonde e di alcuni parametri attraverso i quali è possibile
determinare il comportamento delle uscite all’intervento di questi
allarmi.
All’intervento degli allarmi di temperatura lo strumento segnala sul
display, alternativamente alla normale visualizzazione della variabile
stabilita dal par. “i.dS”:
“Hi1” per l’allarme di massima 1
“Lo1” per l’allarme di minima 1
“Hi2” per l’allarme di massima 2
“Lo2” per l’allarme di minima 2
“Hi3” per l’allarme di massima 3
“Lo3” per l’allarme di minima 3
Poichè possono essere concomitanti più segnalazioni di allarme il
display qualora questo avvenga il display segnalerà
alternativamente le condizioni di allarme presenti e la normale
visualizzazione.
Le soglie di allarme sono impostabili ai par.
“1.HA” per l’allarme di massima Pr1
“1.LA” per l’allarme di minima Pr1
“2.HA per l’allarme di massima Pr2
“2.LA” per l’allarme di minima Pr2
“3.HA per l’allarme di massima Pr3
“3.LA” per l’allarme di minima Pr3
e le isteresi di intervento ai par.
“1.Ad” per gli allarmi riferiti a Pr1
“2.Ad” per gli allarmi riferiti a Pr2
“3.Ad” per gli allarmi riferiti a Pr3
Per una maggior versatilità di funzionamento gli allarmi di
temperatura sono ritardabili dei tempi impostati ai par.
“1.At” per gli allarmi riferiti a Pr1
“2.At” per gli allarmi riferiti a Pr2
“3.At” per gli allarmi riferiti a Pr3
e risultano attivi solo dopo che è trascorso il tempo “A.PA
dall’accensione dello strumento qualora all’accensione siano
presenti condizioni di allarme.
Inoltre gli allarmi di temperatura dispongono di una funzione di
attivazione temporizzata e programmabile attraverso i parametri
“1.Ao” per gli allarmi riferiti a Pr1
“2.Ao” per gli allarmi riferiti a Pr2
“3.Ao” per gli allarmi riferiti a Pr3
Tale funzione permette di stabilire il tempo minimo e massimo di
commutazione dell’uscita di allarme.
In pratica all’intervento dell’allarme le uscite configurate vengono
commutate e rimangono commutate per il tempo impostato
indipendentemente dallo stato dell’allarme durante il conteggio.
Pertanto se l’allarme rimane sempre presente durante il conteggio il
tempo impostato sarà il tempo massimo di commutazione se invece
l’allarme dovesse scomparire durante il conteggio le uscite di
allarme configurate non commuteranno e il tempo impostato sarà
pertanto il tempo minimo di commutazione.
L’avvio del timer di attivazione avviene pertanto all’intervento
dell’allarme, il timer rimane attivo indipendentemente dallo stato di
allarme mentre il reset del timer avverrà allo scadere del tempo se
l’allarme non è più presente o alla scomparsa dell’allarme se il
tempo è terminato.
La funzione è disabilitata impostando i parametri = oF
Lo strumento permette la configurazione di 2 uscite di allarme
operanti con logica di chiusura (A1, A2) o logica di apertura (-A1, -
A2).
In pratica l’uscita deve essere attivata all’intervento dell’allarme o
attivarsi all’accensione e disattivarsi all’intervento dell’allarme in
modo che possa essere utilizzata anche per rilevare l’interruzione
dell’alimentazione dello strumento.
Attraverso alcuni parametri (“1.Ar”, “2.Ar”, e “3.Ar”) è possibile
stabilire il comportamento dell’uscita di regolazione differenziale “rd”
quando avviene un’allarme mentre attraverso altri parametri
(“1.AH”, “1.AL”, “2.AH”, “2.AL”, “3.AH”, “3.AL”) è possibile
stabilire il comportamento delle altre due uscite di allarme AL1 e
AL2 (se presenti e configurate).
Poichè sono possibili allarmi contemporanei riferiti alle diverse
sonde si può verificare che che lo strumento venga programmato
per operare azioni sull’uscita di regolazione differenziale “rd”
discordanti tra loro.
(ad esempio un allarme sulla sonda Pr1 che disattiva l’uscita e
un’allarme sulla sonda Pr2 che la attiva).
In questo caso è possibile stabilire la priorità dell’azione da eseguire
mediante il par. “A.Pr” programmando quale degli allarmi (1, 2, o 3)
ha la priorità di azione.
Le uscite di allarme possono operare in funzione degli allarmi di
temperatura (possono perciò essere utilizzate per intervenire
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automaticamente sull’impianto svolgendo la funzione prevista dal
progettista dello stesso) ma possono anche intervenire per
segnalare gli errori delle sonde di misura.
Attraverso il parametro “A.EA” è infatti possibile stabilire il
comportamento delle due uscite di allarme AL1 e AL2 in caso di
errore sonda (in modo da poter segnalare il malfunzionamento del
sistema).
4.8 - DESCRIZIONE GENERALE DI ALCUNE APPLICAZIONI
TIPICHE DI TERMOREGOLAZIONE DIFFERENZIALE
4.8.1 - COLLETTORI SOLARI (PANNELLI SOLARI DI TIPO
TERMICO)
L’applicazione maggiormente diffusa per il regolatore differenziale
consiste nella gestione del funzionamento di impianti a collettori
solari con scambiatore a circolazione forzata.
Questi impianti sono costituiti un circuito idraulico formato dai
pannelli solari e da uno scambiatore di calore posto in un serbatoio
di accumulo dell’acqua.
Il controllo è attuabile con azione di raffreddamento (“r.Fd” = C),
infatti prevede l’attivazione dell’uscita quando la differenza di
temperatura è superiore ad un determinato valore (in pratica
l’azione prevede il raffreddamento del fluido del collettore).
Lo strumento misura la temperatura raggiunta dal liquido in uscita
dai pannelli solari (sonda Pr1) e quella del liquido nella parte
terminale dello scambiatore (sonda Pr2).
Se il liquido nei pannelli (Pr1) è più caldo di quello dello scambiatore
del serbatoio (Pr2), vi è cioè una differenza di temperatura (Pr1-Pr2)
maggiore del valore [SPd+r.dd] , lo strumento provvede ad attivare
l’uscita configurata come “rd” che, comandando una pompa, fa
circolare il liquido nel circuito scambiatore.
Durante il funzionamento della pompa, avvenendo lo scambio
termico, ovviamente la differenza di temperatura diminuirà tendendo
a 0.
Al raggiungimento della differenza stabilita dal set “SPd” l’uscita
“rd” verrà quindi spenta.
Tale Set sarà pertanto quella differenza di temperatura stimata
dall’utilizzatore che permette di trasferire adeguatamente il calore
dal fluido dello scambiatore all’acqua del serbatoio di accumulo e
quindi di sfruttare l’energia termica disponibile prodotta dal pannello.
Pr1
Pr2 Water IN
Water OUT
(OUT)
Pump
Grazie al regolatore ausiliario è possibile comandare tramite l’uscita
“rA un riscaldatore integrativo nel caso in cui il calore apportato
dal collettore solare non fosse sufficiente.
Water OUT
Water IN
( rd )
Pump
Pr2
Pr1
Pr3
Int. Heater
( rA )
In questo caso viene utilizzata la sonda Pr3 come valore di
processo per il regolatore ausiliario che opera con azione di
riscaldamento.
Il Set Point “SPA” risulterà essere la temperatura alla quale si
desidera mantenere la temperatura dell’acqua all’interno del
serbatoio di accumulo.
Per quanto riguarda l’utilizzo degli allarmi lo schema sotto riportato
illustra una tipica applicazione per la quale può essere usata per
esempio l’uscita di allarme AL1 (schema utilizzabile per esempio nei
casi A3, B2, C2).
Grazie alla possibilità di disporre anche dell’uscita di allarme AL2 il
progettista dell’impianto può comunque realizzare applicazioni più
complesse e complete.
Pump
Pr1
Water IN
Pr2
Water OUT
( rd )
Electrovalve
(AL1)
valve
Unidirect.
Attraverso i parametri sopra citati è possibile pertanto configurare il
funzionamento delle uscite all’intervento degli allarmi come
desiderato praticamente con la totalità delle combinazioni possibili.
Senza alcuna pretesa di completezza si elencano di seguito alcuni
dei casi particolari che si possono presentare (anche se i più
frequenti sono solo alcuni dei casi citati) e per cui possono essere
utilizzate le funzioni di allarme (anche in combinazione) seguite
dalla necessaria programmazione dei parametri di comportamento
delle uscite.
Caso A - Allarme di minima sulla sonda Pr1 (Antigelo collettore
solare)
Poichè sul collettore solare è possibile che durante il periodo
invernale la temperatura del liquido scenda eccessivamente è
possibile utilizzare l’allarme di minima in funzione della temperatura
misurata dalla sonda Pr1 la cui soglia è impostabile al par. “1.LA” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale sino a che la temperatura Pr1 non risale
sopra il valore [1.LA+1.Ad]. In questo caso il trasferimento di calore
avverrà dallo scambiatore del serbatoio al pannello solare.
(“1.Ar” = 3)
2) Disattivare la pompa di circolazione indipendentemente dal
regolatore differenziale (perchè si ritiene che il liquido sia troppo
freddo per essere immesso nello scambiatore) sino a che la
temperatura Pr1 non risale sopra al valore [LAL1+ALd1].
(“1.Ar” = 4)
3) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale e l’uscita di allarme (es. AL1) che sarà
utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie che provvederà a
deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore di riscaldamento
esterno anzichè verso lo scambiatore del serbatoio sino a che la
temperatura Pr1 non sarà risalita al di sopra del valore [1.LA+1.Ad].
In questo caso l’uscita di allarme potrà inoltre essere utilizzata per
comandare l’eventuale attuatore di riscaldamento (resistenze
elettriche o altro).
(“1.Ar” = 3; “1.AL” = 1)
Caso B - Allarme di massima sulla sonda Pr2 (Surriscaldamento
scambiatore acqua)
Poichè nel periodo estivo può accadere che la temperatura del
liquido nello scambiatore salga eccessivamente portando di
conseguenza la temperatura dell’acqua nel serbatoio a temperature
troppo elevate è possibile utilizzare l’allarme di massima in funzione
della temperatura misurata dalla sonda Pr2 la cui soglia è
impostabile al par. “2.HA” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (interrompendo
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 9
pertanto lo scambio termico) sino a che la temperatura Pr2 non
scende al di sotto del valore [2.HA-2-Ad].
(“1.Ar” = 2)
2) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale e l’uscita di allarme (es. AL1) che sarà
utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie che provvederà a
deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore di raffreddamento
esterno anzichè verso lo scambiatore del serbatoio sino a che la
temperatura Pr2 non sarà ridiscesa al di sotto del valore [2.HA-
2.Ad].
In questo caso l’uscita di allarme potrà inoltre essere utilizzata per
comandare l’eventuale attuatore di raffreddamento (ventilatore o
altro).
(“2.Ar” = 1; “2.AH” = 1)
Caso C - Allarme di massima sulla sonda Pr1 (Surriscaldamento
collettore solare)
Poichè sul collettore solare è possibile che durante il periodo estivo
la temperatura del liquido salga eccessivamente è possibile
utilizzare l’allarme di massima in funzione della temperatura
misurata dalla sonda Pr1 la cui soglia è impostabile al par. “1.HA” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (perchè si ritiene che
il liquido sia troppo caldo per essere immesso nello scambiatore)
sino a che la temperatura Pr1 non ridiscende sotto il valore [1.HA-
1.Ad].
(“1.Ar” = 2)
2) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale e l’uscita di allarme (es. AL1) che sarà
utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie che provvederà a
deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore di raffreddamento
esterno anzichè verso lo scambiatore del serbatoio sino a che la
temperatura non sarà ridiscesa al di sotto del valore [1.HA-1.Ad].
(funzionamento analogo al caso B2 per il surriscaldamento dello
scambiatore)
(“1.Ar” = 1; “1.AH” = 1)
Caso D - Allarme di minima sulla sonda Pr2 (Antigelo scambiatore
acqua)
Questo è un caso piuttosto raro in quanto usualmente il serbatoio
dell’acqua negli impianti a circolazione forzata viene posto
all’interno dell’edificio ed è, nella maggior parte dei casi, provvisto di
un attuatore per il post-riscaldamento dell’acqua (in pratica il
riscaldatore integrativo a quello ad energia solare realizzabile con lo
stesso strumento con il regolatore ausiliario ).
Per queste ragioni la temperatura misurata dallo sonda Pr2 nello
scambiatore acqua non dovrebbe mai scendere a temperature
prossime a 0°C.
Tuttavia se l’impianto prevede il post-riscaldamento in un altro
serbatoio o in presenza di casi particolari (quali guasti a parti
dell’impianto nel periodo invernale) è possibile utilizzare l’allarme di
minima in funzione della temperatura misurata dalla sonda Pr2 la
cui soglia è impostabile al par. “2.LA” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (perchè il fluido che
sta arrivando dal pannello solare è troppo freddo) sino a che la
temperatura Pr2 non sarà risalita al di sopra del valore [2.LA+2.Ad].
(“2.Ar” = 4)
2) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale e attivare l’uscita di
allarme (es. AL1) tramite la quale attivare un attuatore di
riscaldamento (resistenza elettrica o altro) sino a che la temperatura
Pr2 non sarà risalita al di sopra del valore [2.LA+2.Ad].
(“2.Ar” = 4 ; “2.AL” = 1)
3) Attivare l’uscita della pompa di circolazione e l’uscita di allarme
(es. AL1) che sarà utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie
che provvederà a deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore
di riscaldamento esterno anzichè verso il collettore solare sino a
che la temperatura Pr2 non sarà risalita al di sopra del valore
[2.LA+2.Ad].
In questo caso l’uscita di allarme potrà inoltre essere utilizzata per
comandare l’eventuale attuatore di riscaldamento (resistenze
elettriche o altro).
(“2.Ar” = 3; “2.AL” = 1)
NOTA: In quest’ultimo caso lo schema dell’applicazione risulterà
simile a quello illustrato ma con la valvola a tre vie posta all’uscita
della pompa e quella di non ritorno all’uscita del collettore solare.
Caso E - Allarme di massima sulla sonda Pr3 (Surriscaldamento
acqua in uscita)
Nel periodo estivo può accadere che l’apporto di calore dato dal
pannello solare sia eccessivo e dunque la temperatura del liquido
nel serbatoio di accumulo o in qualsiasi altra parte dell’impianto (per
esempio se l’impianto serve una piscina all’interno della piscina
stessa) salga eccessivamente.
In questo caso è possibile utilizzare l’allarme di massima in funzione
della temperatura misurata dalla sonda Pr3 la cui soglia è
impostabile al par. “3.HA” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (interrompendo
pertanto lo scambio termico) sino a che la temperatura Pr3 non
scende al di sotto del valore [3.HA-3.Ad].
(“3.Ar” = 2)
2) Attivare l’uscita della pompa di circolazione e l’uscita di allarme
(es. AL1) che sarà utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie
che provvederà a deviare il flusso del fluido verso un secondo
scambiatore di accumulo del calore in eccesso sino a che la
temperatura Pr3 non sarà ridiscesa al di sotto del valore [3.HA-
3.Ad].
(“3.Ar” = 1; “3.AL” = 1)
4.8.2 - CHILLER (RAFFREDDATORI DI FLUIDI)
L’azione “r.Fd” = C, è utilizzabile anche per il controllo di un circuito
scambiatore con attuatore di raffreddamento come ad esempio un
Chiller attraverso il quale si desidera raffreddare l’acqua in uscita
rispetto all’acqua in ingresso mantenendo quindi una differenza
negativa di temperatura (“SPd” andrà impostato con valori negativi).
In questa applicazione occorrerà porre la sonda Pr1 in modo che
misuri la temperatura in uscita dal chiller e la sonda Pr2 in modo
che misuri la temperatura in ingresso.
Pr1Pr2 CHILLER
( rd )
Compr.
Se la temperatura dell’acqua in uscita (Pr1) è uguale o maggiore a
quella in ingresso (Pr2), vi è cioè una differenza di temperatura
(Pr1-Pr2) maggiore del valore [SPd+r.dd] lo strumento provvede
ad attivare l’uscita “rd” che, comandando un sistema frigorifero,
raffredderà l’acqua in uscita dal chiller.
Durante il funzionamento del sistema frigorifero la temperatura
misurata dalla sonda Pr1 tenderà pertanto a diminuire.
Al raggiungimento della differenza stabilita dal set “SPd” l’uscita
“rd” verrà quindi spenta.
Mediante le soglie di allarme sarà poi possibile eseguire qualsiasi
azione sull’impianto come ad esempio interrompere l’uscita di
regolazione “rd” se l’acqua in ingresso è troppo fredda o abilitare la
regolazione differenziale solo entro una banda di temperatura
stabilita o ancora altre eventuali combinazioni.
4.8.3 - CLIMATIZZAZIONE NATURALE DEGLI AMBIENTI
Sempre con l’azione “r.Fd” = C, il regolatore può essere utilizzato
nel controllo della climatizzazione naturale degli ambienti attraverso
il ricircolo dell’aria.
Nell’esempio il regolatore è utilizzato per raffrescare un ambiente
interno attraverso l’aria esterna.
In questa applicazione occorrerà porre la sonda Pr1 in modo che
misuri la temperatura interna e la sonda Pr2 in modo che misuri la
temperatura esterna.
Se la temperatura esterna (Pr2) è inferiore a quella interna (Pr1), vi
è cioè una differenza di temperatura (Pr1-Pr2) maggiore del valore
[SPd+r.dd] lo strumento provvede ad attivare l’uscita “rd” che,
comandando una ventola (o una serranda o una
ventola+serranda), provvederà ad raffrescare l’ambiente interno.
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 10
Durante il funzionamento della ventola sistema la temperatura
misurata dalla sonda Pr1 tenderà pertanto a diminuire.
Al raggiungimento della differenza stabilita dal set “SPd” (ad
esempio 0 in modo che la temperatura interna sia uguale a quella
esterna) l’uscita “rd” verrà quindi spenta.
Pr2
Pr1
( rd )
Fan
Mediante le soglie di allarme sarà poi possibile eseguire qualsiasi
azione sull’impianto come ad esempio interrompere l’uscita di
regolazione “rd” se la temperatura esterna è troppo fredda o
abilitare la regolazione differenziale solo entro una banda di
temperatura stabilita o ancora altre eventuali combinazioni.
4.9 - CONDIZIONI DI ALLARME
Le condizioni di allarme dello strumento sono:
- Errori Sonde: “E1”, “-E1”, “E2, “-E2”, “E3, “-E3”
- Allarmi di temperatura: “Hi1”, “Lo1”, “Hi2”, “Lo2”, “Hi3”,
“Lo3”,
- Allarme esterno: “AL”
In caso di errore di una delle sonde Pr1 o Pr2 lo strumento
provvede comunque a disattivare l’uscita configurata come “rd”.
In caso di errore di una della sonda Pr3 lo strumento provvede
comunque a disattivare l’uscita configurata come “rA”.
In caso di errore sonde lo strumento provvede inoltre a commutare
l’uscita o le uscite di allarme desiderate secondo quanto
programmato al parametro “A.EA” (0 = nessuna azione; 1 =
Commuta l’uscita AL1; 2 = Commuta l’uscita AL2; 3 = Commuta
entrambe le uscite AL1 e AL2)
Le funzioni di allarme agiscono sul buzzer interno, se presente e
configurato mediante il par. “o.bu” , e sulle uscite desiderate, se
configurata mediante i par. “o.o1”, “o.o2”, “o.o3”, secondo quanto
impostato ai parametri citati.
Il buzzer (se presente) può essere configurato per segnalare gli
allarmi programmando il par. “o.bu” = 1 o 3 ed opera sempre come
segnalazione di allarme tacitabile.
Questo significa che, quando attivato, può essere disattivato
mediante la breve pressione di un qualsiasi tasto.
Le uscite possono invece operare per segnalare allarmi come le
seguenti programmazioni dei parametri di configurazione uscite:
= A1 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL1 attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= A2 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL2 attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= -A1 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL1 attraverso un contatto normalmente chiuso e
aperto in allarme.
= -A2 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL2 attraverso un contatto normalmente chiuso e
aperto in allarme.
= At - Per il comando di un dispositivo di allarme tacitabile
attraverso un contatto normalmente aperto e chiuso in allarme.
4.10 - FUNZIONAMENTO DEI TASTI “U”, “UP” e “DOWN”
Tre tasti dello strumento, oltre alle loro normali funzioni, possono
essere configurati per operare altri comandi.
La funzione del tasto U può essere definita mediante il parametro
“t.UF” mentre quella dei tasti UP e DOWN mediante i par. “t.FA” e
“t.Fb”.
Il parametro t.UF può essere programmato per i seguenti
funzionamenti:
= oF - Il tasto non esegue nessuna funzione.
= 1 - Accensione/Spegnimento (Stand-by) - Premendo il tasto per
almeno 1 sec. è possibile commutare lo strumento dallo stato di ON
allo stato di Stand-by e viceversa. Nel caso in cui fossero
programmati eventi di accensione/stand-by tramite orologio l’azione
con questa modalità risulta avere priorià sull’evento.
= 2 - Forzatura evento programmato Accensione/Spegnimento
(Stand-by) - Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile
commutare lo strumento dallo stato di ON allo stato di Stand-by e
viceversa. Nel caso in cui fossero programmati eventi di
attivazione/disattivazione del regolatore differenziale tramite
orologio, l’azione con questa modalità risulta forzare l’uscita sino
all’evento di commutazione successivo diversamente la modalità è
identica alla 1.
I parametri “t.FA” e “t.Fb” possono essere invece programmati per i
seguenti funzionamenti:
= oF - Il tasto non esegue nessuna funzione.
= 1 - Forzatura manuale uscita di regolazione “rd” - Premendo il
tasto per almeno 1 sec. è possibile forzare manualmente l’uscita di
regolazione differenziale “r.d”. Al primo comando la forzatura è allo
stato on, al secondo comando allo stato di off e al terzo comando
l’uscita torna ad essere comandata dal regolatore. La forzatura in
corso viene segnalata dal display con i messaggi “on” (forzatura di
attivazione) e “oF (forzatura di disattivazione) alternati alla
normale visualizzazione.
Nel caso in cui fossero programmati eventi di
attivazione/disattivazione del regolatore differenziale tramite
orologio, l’azione con questa modalità risulta avere priorità
sull’evento.
= 2 - Attivazione/Disattivazione Uscita ausiliaria - Premendo il
tasto per almeno 1 sec. è possibile attivare/disattivare l’uscita
ausiliaria se configurata. Nel caso in cui fossero programmati eventi
di attivazione/disattivazione del regolatore differenziale tramite
orologio, l’azione con questa modalità risulta forzare l’uscita sino
all’evento successivo.
= 3 - Attivazione/Disattivazione regolatore ausiliario (“rA”) -
Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile forzare
l’accensione/spegnimento del regolatore ausiliario.
L’avvenuto comando viene segnalato dal display con i messaggi
“r.on” (attivazione) e “r.oF” (disattivazione) alternati alla normale
visualizzazione. Nel caso in cui fossero programmati eventi di
attivazione/disattivazione del regolatore ausiliario tramite orologio,
l’azione con questa modalità risulta forzare l’uscita sino all’evento di
commutazione successivo.
= 4 - Attivazione/Disattivazione regolatore differenziale (“rd”) -
Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile forzare
l’accensione/spegnimento del regolatore differenziale. L’avvenuto
comando viene segnalato dal display con i messaggi “r.on”
(attivazione) e “r.oF” (disattivazione) alternati alla normale
visualizzazione.Nel caso in cui fossero programmati eventi di
attivazione/disattivazione del regolatore differenziale tramite
orologio, l’azione con questa modalità risulta forzare l’uscita sino
all’evento di commutazione successivo.
= 5 - Attivazione/Disattivazione regolatori (“rd” e “rA”) - Premendo
il tasto per almeno 1 sec. è possibile forzare
l’accensione/spegnimento dei regolatori differenziale ed ausiliario.
L’avvenuto comando viene segnalato dal display con i messaggi
“r.on” (attivazione) e “r.oF” (disattivazione) alternati alla normale
visualizzazione. Nel caso in cui fossero programmati eventi di
attivazione/disattivazione dei regolatori tramite orologio, l’azione con
questa modalità risulta forzare l’uscita sino all’evento di
commutazione successivo.
Nota: In tutti i casi di disattivazione dei regolatori gli allarmi risultano
sempre operanti. Gli allarmi risultano disabilitati solo nel caso di
Stand-by dello strumento. Durante il normale funzionamento se il
regolatore risulta disabilitato e l’uscita dovrebbe attivarsi il led
relativo al regolatore disabilitato lampeggia ad indicarne l’inibizione.
4.11 - EVENTI PROGRAMMABILI CON L’OROLOGIO
Lo strumento prevede 14 parametri di programmazione degli eventi
che consentono di schedulare un massimo di 14 x 7 = 98 eventi
settimanali (con. d.8).
In ogni caso gli eventi sono programmabili anche giornalmente
secondo le seguenti impostazioni:
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 11
d.1 = lunedì ... d.7 = domenica
d. 8 = tutti i giorni
d. 9 = Lun, Mar, Mer, Gio, Ven
d.10 = Lun, Mar, Mer, Gio, Ven,Sab
d.11 = Sab e Dom
d.oF = nessuno
Gli eventi programmabili invece sono:
t.1 = Accensione strumento
t.2 = Stand-by strumento
t.3 = Accensione uscita ausiliaria
t.4 = Spegnimento uscita ausiliaria
t.5 = Attivazione regolatore ausiliario (“rA”)
t.6 = Disattivazione regolatore ausiliario (“rA”)
t.7 = Attivazione regolatore differenziale (“rd”)
t.8 = Disattivazione regolatore differenziale (“rd”)
t.9 = Attivazione regolatori (“rd” e “rA”)
t.10 = Disattivazione regolatori (“rd” e “rA”)
Esempio di programmazione eventi
Si desidera attivare il regolatore ausiliario in tutti i giorni feriali
(lun..ven) dalle ore 11.00 alle ore 19.00 e nei giorni festivi (sab-
dom) dalle ore 9.00 alle ore 21.00.
Inoltre si desidera programmare l’uscita ausiliaria per attivarsi tutti i
giorni dalle 8.00 alle 12.00, dalle 14.00 alle 18.00, dalle 20.00 alle
0.00, dalle 2.00 alle 6.00.
Evento
Par.
ora
min.
giorni
even.
attivazione reg.
ausiliario giorni
feriali
c.01
h.11
n.00
d.09
t.05
disattivazione reg.
ausiliario giorni
feriali
c.02
h.09
n.00
d.09
t.06
attivazione reg.
ausiliario giorni
festivi
c.03
h.09
n.00
d.11
t.05
disattivazione reg.
ausiliario giorni
festivi
c.04
h.21
n.00
d.11
t.06
Attivazione 1
uscita Ausiliaria
c.05
h.08
n.00
d.08
t.03
Disattivazione 1
uscita Aus.
c.06
h.12
n.00
d.08
t.04
Attivazione 2
uscita Ausiliaria
c.07
h.14
n.00
d.08
t.03
Disattivazione 2
uscita Aus.
c.08
h.18
n.00
d.08
t.04
Attivazione 3
uscita Ausiliaria
c.09
h.20
n.00
d.08
t.03
Disattivazione 3
uscita Aus.
c.10
h.00
n.00
d.08
t.04
Attivazione 4
uscita Ausiliaria
c.11
h.02
n.00
d.08
t.03
Disattivazione 4
uscita Aus.
c.12
h.06
n.00
d.08
t.04
c.13
h.00
n.00
d.oF
t.oF
c.14
h.00
n.00
d.oF
t.oF
5 - TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non essere
presenti perchè dipendono dal modello di strumento utilizzato.
Par.
Descrizione
Range
Def.
Note
S. - Parametri relativi al Set Point
1
S.Ld
Set Point reg.
differenziale minimo
-99.9 ÷ S.Hd
-99.9
2
S.Hd
Set Point reg.
differenziale massimo
S.Ld ÷ 999
99.9
3
S.LS
Set Point reg. ausiliario
minimo
-99.9 ÷ S.HS
-50.0
4
S.HS
Set Point 2 reg.
ausiliario massimo
S.LS ÷ 999
99.9
5
SPd
Set Point reg.
differenziale
S.Ld ÷ S.Hd
0.0
6
SPA
Set Point reg. ausiliario
S.LS ÷ S.HS
0.0
i. - Parametri relativi agli ingressi
7
i.SE
Tipo di sonde:
Pt = PTC
nt = NTC
P1 = Pt1000
Pt / nt / P1
nt
8
i.uP
Unità di misura e
risoluzione (punto
decimale)
C0 = °C con
risoluzione 1°
F0 = °F con risoluzione
C1 =°C con risoluzione
0,1°
F1 = °F con risoluzione
0,1°
C0 / F0 / C1 /
F1
C1
9
i.Ft
Filtro di misura
oF ÷ 20.0
sec
2.0
10
i.C1
Calibrazione sonda Pr1
-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
0.0
11
i.C2
Calibrazione sonda Pr2
-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
0.0
12
i.C3
Calibrazione sonda Pr3
-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
0.0
13
i.P3
Utilizzo sonda Pr3:
oF = Non utilizzata
Au= reg. Ausiliario
dG = ingresso digitale
oF / Au / dG
oF
14
i.Fi
Funzione e logica di
funzionamento
ingresso digitale:
0 = Nessuna funzione
1 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL1
2 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL2
3 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscite
AL1 e AL2
4 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL1 e disattivazione
uscita “rd”
5 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL2 e disattivazione
uscita “rd”
6 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscite
AL1, AL2 e
disattivazione uscita
“rd”
-6 / -5 / -4 / -3 /
-2/ -1 / 0 / 1 / 2
/ 3 / 4 / 5 / 6
0
15
i.ti
Ritardo ingresso
digitale
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
16
i.dS
Variabile visualizzata
normalmente sul
display:
oF / Pr1 / Pr2 /
Pr3 / P1.2 /
SPd /SPA
P1.2
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 12
oF=Display Spento
Pr1= Misura sonda Pr1
Pr2=Misura sonda Pr2
Pr3=Misura sonda Pr3
P1.2= Differenza Pr1-
Pr2
SPd= Set Point
differenziale
SPA= Set Point reg.
Ausiliario
r. - parametri relativi alla regolazione di temperatura
17
r.dd
Isteresi regolatore
differenziale
0.1 ÷ 30.0
°C/°F
2.0
18
r.dA
Isteresi regolatore
ausiliario
0.1 ÷ 30.0
°C/°F
2.0
19
r.Fd
Modo funzionamento
Regolatore
differenziale:
H= Riscaldamento
(azione inversa)
C= Raffreddamento
(azione diretta)
H / C
C
20
r.HC
Modo funzionamento
Regolatore ausiliario:
HEAt= Riscaldamento
(azione inversa)
C= Raffreddamento
(azione diretta)
H / C
H
P. - parametri relativi ai ritardi uscite di regolazione e ritardo
all’accensione
21
P.d1
Ritardo attivazione
uscita regolatore
differenziale ("rd”)
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
22
P.d2
Ritardo attivazione
dopo lo spegnimento
uscita uscita regolatore
differenziale ("rd”)
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
23
P.P1
Ritardo attivazione
uscita regolatore
ausiliario ("rA”)
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
24
P.P2
Ritardo attivazione
dopo lo spegnimento
uscita uscita regolatore
ausiliario ("rA”)
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
25
P.od
Ritardo attuazione
uscite all'accensione
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
1. parametri relativi agli allarmi riferiti alla sonda Pr1
26
1.HA
Soglia di allarme per
alta temperatura Pr1
oF / -99.9 ÷
999 °C/°F
oF
27
1.LA
Soglia di allarme per
bassa temperatura Pr1
oF / -99.9 ÷
999 °C/°F
oF
28
1.Ad
Isteresi allarmi 1.HA e
1.LA
0.1 ÷ 30.0
°C/°F
1.0
29
1.At
Ritardo allarmi 1.HA e
1.LA
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
30
1.Ao
Tempo di attivazione
allarmi 1.HA e 1.LA
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
31
1.Ar
Azione degli allarmi
1.HA e 1.LA sull’uscita
di regolazione
differenziale “rd”:
0 = nessuna azione
1 = 1.HA Attiva uscita
0 / 1 / 2 / 3 / 4 /
5 / 6 / 7 / 8
0
(1.LA nessuna azione)
2 = 1.HA Disattiva
uscita
(1.LA nessuna azione)
3 = 1.LA Attiva uscita
(1.HA nessuna azione)
4 = 1.LA Disattiva
uscita (1.HA nessuna
azione)
5 = 1.HA e 1.LA
Attivano uscita
6 = 1.HA e 1.LA
disattivano uscita
7 = 1.HA attiva uscita e
1.LA disattiva uscita
8 = 1.HA disattiva
uscita e 1.LA attiva
uscita
32
1.AH
Azione dell’allarme
1.HA sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta
entrambe le uscite AL1
e AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
33
1.AL
Azione dell’allarme
1.LA sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta
entrambe le uscite AL1
e AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
2. parametri relativi agli allarmi riferiti alla sonda Pr2
34
2.HA
Soglia di allarme per
alta temperatura Pr2
oF / -99.9 ÷
999 °C/°F
oF
35
2.LA
Soglia di allarme per
bassa temperatura Pr2
oF / -99.9 ÷
999 °C/°F
oF
36
2.Ad
Isteresi allarmi 2.HA e
2.LA
0.1 ÷ 30.0
°C/°F
1.0
37
2.At
Ritardo allarmi 2.HA e
2.LA
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
38
2.Ao
Tempo di attivazione
allarmi 2.HA e 2.LA
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
39
2.Ar
Azione degli allarmi
2.HA e 2.LA sull’uscita
di regolazione
differenziale “rd”:
0 = nessuna azione
1 = 2.HA Attiva uscita
(2.LA nessuna azione)
2 = 2.HA Disattiva
uscita
(2.LA nessuna azione)
3 = 2.LA Attiva uscita
(2.HA nessuna azione)
4 = 2.LA Disattiva
uscita (2.HA nessuna
azione)
5 = 2.HA e 2.LA
Attivano uscita
0 / 1 / 2 / 3 / 4 /
5 / 6 / 7 / 8
0
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 13
6 = 2.HA e 2.LA
disattivano uscita
7 = 2.HA attiva uscita e
2.LA disattiva uscita
8 = 2.HA disattiva
uscita e 2.LA attiva
uscita
40
2.AH
Azione dell’allarme 2.HA
sulle uscite di allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
41
2.AL
Azione dell’allarme 2.LA
sulle uscite di allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
3. - parametri relativi agli allarmi riferiti alla sonda Pr3
42
3.HA
Soglia di allarme per
alta temperatura Pr3
oF / -99.9 ÷
999 °C/°F
oF
43
3.LA
Soglia di allarme per
bassa temperatura Pr3
oF / -99.9 ÷
999 °C/°F
oF
44
3.Ad
Isteresi allarmi 3.HA e
3.LA
0.1 ÷ 30.0
°C/°F
1.0
45
3.At
Ritardo allarmi 3.HA e
3.LA
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
46
3.Ao
Tempo di attivazione
allarmi 3.HA e 3.LA
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
oF
47
3.Ar
Azione degli allarmi
3.HA e 3.LA sull’uscita
di regolazione
differenziale “rd”:
0 = nessuna azione
1 = 3.HA Attiva uscita
(3.LA nessuna azione)
2 = 3.HA Disattiva
uscita
(3.LA nessuna azione)
3 = 3.LA Attiva uscita
(3.HA nessuna azione)
4 = 3.LA Disattiva
uscita (3.HA nessuna
azione)
5 = 3.HA e 3.LA
Attivano uscita
6 = 3.HA e 3.LA
disattivano uscita
7 = 3.HA attiva uscita e
3.LA disattiva uscita
8 = 3.HA disattiva
uscita e 3.LA attiva
uscita
0 / 1 / 2 / 3 / 4 /
5 / 6 / 7 / 8
0
48
3.AH
Azione dell’allarme
3.HA sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
3 = Commuta
entrambe le uscite AL1
e AL2
49
3.AL
Azione dell’allarme
3.LA sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta
entrambe le uscite AL1
e AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
A. - parametri comuni relativi agli allarmi
50
A.Pr
Priorità allarmi
1 / 2 / 3
1
51
A.EA
Azione dell’errore
sonde sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta l’uscita
AL1
2 = Commuta l’uscita
AL2
3 = Commuta
entrambe le uscite AL1
e AL2
0 / 1 / 2 / 3
0
52
A.PA
Tempo esclusione
allarmi di temperatura
da accensione
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
oF
o. - parametri relativi alla configurazione delle uscite e del
buzzer
53
o.o1
Funzione uscita Out1:
rd= Regolatore
differenziale
rA= Regolatore
Ausiliario
A1= Allarme AL1
A2= Allarme AL2
-A1= Allarme AL1 NC
-A2= Allarme AL2 NC
Au = Ausiliaria
At = Allarme tacitabile
oF = Non utilizzata
oF / rd / rA / A1
/ A2 / -A1 / -A2
/ Au / At
rd
54
o.o2
Funzione uscita Out2:
vedi “o.o1”
oF / rd / rA / A1
/ A2 / -A1 / -A2
/ Au / At
A1
55
o.o3
Funzione uscita Out3:
vedi “o.o1”
oF / rd / rA / A1
/ A2 / -A1 / -A2
/ Au / At
A2
56
o.bu
Funzionamento buzzer
oF = disattivato
1 = solo per allarmi
2 = solo per suono tasti
3 = attivato per allarmi
e tasti
oF / 1 / 2 / 3
2
t. - Parametri relativi alla tastiera (e alla comunicazione
seriale)
57
t.UF
Modo di funzionamento
tasto U
oF= Nessuna Funz.
1=
Accensione/Spegniment
o (Stand-by)
2 = Forzatura evento
Accensione/Spegniment
o (Stand-by)
oF / 1 / 2
oF
58
t.FA
Modo di funzionamento
tasto UP
oF= Nessuna Funz.
1 = Forzatura manuale
oF / 1 / 2 / 3 / 4
/ 5
oF
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 14
uscita di regolazione
“rd”
2 =
Attivazione/Disattivazion
e Uscita ausiliaria
3 =
Attivazione/Disattivazion
e regolatore ausiliario
(“rA”)
4 =
Attivazione/Disattivazion
e regolatore
differenziale (“rd”)
5 =
Attivazione/Disattivazion
e regolatori (“rd” erA”)
59
t.Fb
Modo di funzionamento
tasto DOWN: vedi
“t.FA”
oF / 1 / 2 / 3 / 4
/ 5
oF
60
t.Lo
Blocco automatico tasti
oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
30.0
(min.sec.x10)
oF
61
t.Ed
Visibili Set Point con
procedura rapida tasto P:
oF = Nessuno
1 = SPd
2 = SPA
3 = SPd e SPA
oF / 1 / 2 / 3
1
62
t.PP
Password di accesso
ai parametri di
funzionamento
oF ÷ 999
oF
63
t.Ad
Indirizzo dispositivo per
comunicazione seriale
0 ÷ 255
1
] cE
Gruppo Parametri relativi agli eventi programmabili
tramite l’orologio
64
c.01
Evento programmabile 1
h = ore
n = min.
d = giorno della
settimana
(d.1 = lunedì ... d.7 =
domenica
d. 8 = tutti i giorni
d. 9 = Lun, Mar, Mer,
Gio, Ven
d.10 = Lun, Mar, Mer,
Gio, Ven,Sab
d.11 = Sab e Dom
d.oF = nessuno)
t = evento programmato
t.1 = Accensione
strumento
t.2 = Stand-by strumento
t.3 = Accensione uscita
ausiliaria
t.4 = Spegnimento uscita
ausiliaria
t.5 = Attivazione
regolatore ausiliario (“rA”)
t.6 = Disattivazione
regolatore ausiliario (“rA”)
t.7 = Attivazione
regolatore differenziale
(“rd”)
t.8 = Disattivazione
regolatore differenziale
(“rd”)
t.9 = Attivazione
regolatori (“rd erA)
t.10 = Disattivazione
regolatori (“rd erA)
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
65
c.02
Evento programmabile
2
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
66
c.03
Evento programmabile
3
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
67
c.04
Evento programmabile
4
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
68
c.05
Evento programmabile
5
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
69
c.06
Evento programmabile
6
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
70
c.07
Evento programmabile
7
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
71
c.08
Evento programmabile
8
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
72
c.09
Evento programmabile
9
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
73
c.10
Evento programmabile
10
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
74
c.11
Evento programmabile
11
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
75
c.12
Evento programmabile
12
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
76
c.13
Evento programmabile
13
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
77
c.14
Evento programmabile
14
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 50
d. = oF-1 ÷ 11
t. = oF-1 ÷ 10
h.0
n.0
d.oF
t.oF
c. - Parametri relativi all’orologio
78
c.CL
Ora e giorno
settimanale attuale:
h = ore
n = min.
d = giorno della
settimana
(d.1 = lunedì ... d.7 =
domenica)
d.oF = disabilita
orologio.
h. = 0 ÷ 23
n. = 0 ÷ 59
d. = oF-1 ÷ 7
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 15
6 - PROBLEMI, MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 - SEGNALAZIONI
Errore
Motivo
Azione
E1 -E1
E2 -E2
E3 -E3
La sonda relativa può
essere interrotta (E) o in
cortocircuito (-E), oppure
misurare un valore al di
fuori dal range
consentito
Verificare la corretta
connessione della sonda
relativa con lo strumento
e quindi verificare il
corretto funzionamento
della sonda
EPr
Possibile anomalia nella
memoria EEPROM
Premere il tasto P
Altre segnalazioni:
Segnalazione
Motivo
od
Ritardo all’accensione in corso
Ln
Tastiera bloccata
Hi1
Allarme di alta temperatura 1 in corso
Lo1
Allarme di bassa temperatura 1 in corso
Hi2
Allarme di alta temperatura 2 in corso
Lo2
Allarme di bassa temperatura 2 in corso
Hi3
Allarme di alta temperatura 3 in corso
Lo3
Allarme di bassa temperatura 3 in corso
AL
Allarme esterno in corso
on
Uscita regolatore “rd” forzata ad on
oF
Uscita regolatore “rd” forzata ad off
r.on
Attivazione manuale/automatica regolatore
r.oF
Disattivazione manuale/automatica regolatore
6.2 - PULIZIA
Si raccomanda di pulire lo strumento solo con un panno
leggermente imbevuto d’acqua o detergente non abrasivo e non
contenente solventi.
6.3 - GARANZIA E RIPARAZIONI
Lo strumento è garantito da vizi di costruzione o difetti di materiale
riscontrati entro i 12 mesi dalla data di consegna. La garanzia si
limita alla riparazione o la sostituzione del prodotto. L'eventuale
apertura del contenitore, la manomissione dello strumento o l'uso e
l'installazione non conforme del prodotto comporta
automaticamente il decadimento della garanzia. In caso di prodotto
difettoso in periodo di garanzia o fuori periodo di garanzia contattare
l'ufficio vendite ASCON TECNOLOGIC per ottenere l'autorizzazione
alla spedizione. Il prodotto difettoso, quindi , accompagnato dalle
indicazioni del difetto riscontrato, deve pervenire con spedizione in
porto franco presso lo stabilimento ASCON TECNOLOGIC salvo
accordi diversi.
7 - DATI TECNICI
7.1 - CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Alimentazione: 12 VAC/VDC, 12...24 VAC/VDC, 100...240 VAC +/-
10%
Frequenza AC: 50/60 Hz
Assorbimento: 4 VA circa
Ingresso/i: 3 ingressi per sonde di temperatura NTC (103AT-2, 10
K @ 25 °C) o PTC (KTY 81-121, 990 @ 25° C) o Pt1000 (1000
@ C); 1 ingresso digitale per contatti liberi da tensione in
alternativa all’ingresso Pr3.
Uscita/e : sino a 3 uscite a relè, OUT1 SPST-NO (16A-AC1, 6A-
AC3 250 VAC, 1 HP 250 VAC, 1/2 HP 125 VAC), OUT2 SPDT (8A-
AC1, 3A-AC3 250 VAC, 1/2 HP 250 VAC, 1/3 HP 125 VAC), OUT3
SPST-NO (5A-AC1, 2A-AC3 250 VAC, 1/8 HP 250-125 VAC). 16 A
Max. per Comune Relè (mors. 1), 12 A max per morsetto nel
modello con morsettiera sconnettibile
Vita elettrica uscite a relè: 100000 op.
Azione: tipo 1.B secondo EN 60730-1
Categoria di sovratensione: II
Classe del dispositivo: Classe II
Isolamenti: Rinforzato tra parti in bassa tensione (alimentazione
tipo H e uscite a relè) e frontale; Rinforzato tra parti in bassa
tensione (alimentazione tipo H e uscite a relè) e parti in bassissima
tensione (ingressi); Rinforzato tra alimentazione e uscite a relè;
Nessun isolamento tra alimentazione tipo F o G e ingressi.
7.2 - CARATTERISTICHE MECCANICHE
Contenitore: Plastico autoestinguente UL 94 V0
Categoria di resistenza al calore e al fuoco: D
Dimensioni: 78 x 35 mm, prof. 64 mm
Peso: 130 g circa
Installazione: Incasso a pannello (spessore max. 12 mm) in foro 71
x 29 mm
Connessioni: Morsetti a vite 2,5 mm2 o connettore estraibile con
morsetti a vite 2,5 mm2
Grado di protezione frontale: IP 65 (NEMA 3S) con guarnizione
Grado di inquinamento: 2
Temperatura ambiente di funzionamento: 0 T 50 °C
Umidità ambiente di funzionamento: < 95 RH% senza
condensazione
Temperatura di trasporto e immagazzinaggio: -25 T 60 °C
7.3 - DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURE E FISSAGGIO [mm]
78
35
78
35
rd A1
A2
rA
rd
A1
A2
rA
28
64
64
6
612,2
28
ASCON TECNOLOGIC - Y39D - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 02 - 07/11 - ISTR-MY39DITA2 - PAG. 16
MAX 12 mm
PANEL + GASKET
BRACKETS
34
RECOMMENDED
PANEL CUTOUT
29
min. 15 mm
min. 12 mm
71
7.4 - CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Regolazione Temperatura: ON/OFF
Range di misura: NTC: -50...109 °C / -58...228 °F; PTC: -50...150
°C / -58 ... 302 °F; Pt1000 : -99,9 ... 500 °C / -148 ... 932 °F
Risoluzione visualizzazione: 1 ° o 0,1° (nel campo -99.9 ..99.9 °)
Precisione totale:+/- (0,5 % fs + 1 digit)
Tempo di campionamento misura : 130 ms
Display: 3 Digit Rosso (Blu opzionale) h 15,5 mm
Classe e struttura del software: Classe A
Mantenimento ora orologio interno senza alimentazione: circa 4 ore
Conformita': Direttive 2004/108/CE (EN55022: class B; EN61000-
4-2: 8KV air, 4KV cont.; EN61000-4-3: 10V/m; EN61000-4-4: 2KV
supply, inputs, outputs; EN61000-4-5: supply 2KV com. mode, 1
KV\ diff. mode; EN61000-4-6: 3V), 2006/95/CE (EN 60730-1, EN
60730-2-7, EN 60730-2-9)
7.5 - CODICI MODELLI STRUMENTO
Y39D (strumento con tasti meccanici)
Y39SD (strumento con Sensitive Touch)
a b c d e f g h i j kk ll
a : ALIMENTAZIONE
H = Alim.100..240 VAC
G = Alim. 12..24 VAC/VDC
F = Alim. 12 VAC/VDC
b : OUT1
R = Out1 Relè SPST-NO 16A-AC1
c : OUT2
R = Out2 Relè SPDT 8A-AC1
- = (No)
d : OUT3
R = Out3 Relè SPST-NO 5A-AC1
- = (No)
e: BUZZER
B = Buzzer
- = (No)
f : MORSETTIERA
- = (Standard a vite)
E = Mors. Estraibile
g : DISPLAY
- = Rosso
B = Blu
h : CLOCK
- = (no)
C = CLOCK
i, j, k : CODICI RISERVATI
ll, mm : CODICI SPECIALI
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Ascon tecnologic Y39D Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario