Ascon tecnologic X36P Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 1
X36P
CONTROLLORE ELETTRONICO
DIGITALE PER UNITÀ REFRIGERANTI
CON USCITA IN FREQUENZA/
TENSIONE PER IL CONTROLLO DI
INVERTER PER COMPRESSORI
ISTRUZIONI PER L’USO
20/11 - cod.: ISTR_M_X36P_I_00_--
Ascon Tecnologic S.r.l.
Viale Indipendenza 56, 27029 Vigevano (PV) - ITALY
Tel.: +39 0381 69871 - Fax: +39 0381 698730
Sito: http:\\www.ascontecnologic.com
PREFAZIONE
m
Nel presente manuale sono contenute le infor-
mazioni necessarie ad una corretta installazione
e le istruzioni per l’utilizzo e la manutenzione del
prodotto, si raccomanda pertanto di leggerlo atten-
tamente e di conservarlo.
La presente pubblicazione è di esclusiva proprietà di Ascon
Tecnologic S.r.l. la quale pone il divieto assoluto di riproduzione e
divulgazione, anche parziale, se non espressamente autorizzata.
Ascon Tecnologic si riserva di apportare modifiche estetiche
e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun preavviso.
Ascon Tecnologic ed i suoi legali rappresentanti non si ritengo-
no in alcun modo responsabili per eventuali danni a persone,
cose o animali derivanti da manomissioni, uso improprio, errato
o comunque non conforme alle caratteristiche dello strumento.
m
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell’appa-
recchio possa creare situazioni pericolose o dannose
per persone, cose o animali si ricorda che l’impianto
deve essere predisposto con dispositivi elettromec-
canici aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
Indice
1. Descrizione strumento .............................................. 2
1.1 Descrizione generale ...................................................... 2
1.2 Descrizione dello strumento ........................................... 2
1.3 Descrizione del pannello frontale P34 ............................ 2
2. Programmazione ....................................................... 3
2.1 Configurazione dell’X36P ................................................ 3
2.1.1 Collegamento con P34 ...................................................... 3
2.2 Impostazione rapida dei set point ................................... 3
2.3 Programmazione standard dei parametri ........................ 3
2.4 Protezione dei parametri mediante password ................. 4
2.5 Programmazione dei parametri personalizzata
(livelli di programmazione parametri) .............................. 4
2.6 Ripristino dei parametri di default ................................... 6
2.7 Funzione blocco tasti ...................................................... 5
2.8 Impostazione dell’ora e data corrente ............................. 5
2.9 Programmazione degli eventi attuabili ad orari stabiliti
(solo modelli con RTC) ................................................... 5
2.10 Visualizzazione degli allarmi HACCP
(solo modelli con RTC) ................................................... 6
3. Avvertenze per l’uso ................................................. 6
4. Avvertenze per l’installazione .................................. 7
4.1 Montaggio meccanico ..................................................... 7
4.2 Dimensioni [mm] ............................................................. 7
4.2.1 Dimensioni meccaniche ..................................................... 7
4.3 Collegamenti elettrici....................................................... 8
4.3.1 Schema elettrico di collegamento ...................................... 8
5. Funzionamento .......................................................... 8
5.1 Funzione ON/Stand-by ................................................... 8
5.2 Modo funzionamento “Normale”, “Eco” e “Turbo” ............ 8
5.2.1 Funzionamento modalità Normale/Eco ............................. 8
5.2.2 Funzionamento modalità “Turbo - Normale - Eco” ............. 9
5.3 Configurazione ingressi di misura e visualizzazione ....... 10
5.4 Configurazione ingressi digitali ....................................... 10
5.5 Configurazione uscite a relè e buzzer ............................. 11
5.6 Regolatore di temperatura .............................................. 12
5.6.1 Regolazione ON/OFF con uscite a relè ............................. 12
5.6.2
Regolazione PID con uscita in frequenza o tensione (OUT5)
. 13
5.7 Funzioni di protezione compressore e ritardo
all’accensione ................................................................. 15
5.8 Controllo di sbrinamento ................................................. 16
5.8.1 Avvio sbrinamenti automatici ............................................. 16
5.8.2 Sbrinamenti manuali .......................................................... 17
5.8.3 Fine sbrinamenti ................................................................ 17
5.8.4 Intervalli e durata sbrinamento in caso di errore
sonda evaporatore ............................................................. 19
5.8.5 Blocco display in sbrinamento ........................................... 19
5.8.6 Sbrinamento hot-gas in impianti centralizzati .................... 19
5.9 Controllo ventole evaporatore ......................................... 20
5.10 Funzioni di allarme .......................................................... 21
5.10.1 Allarmi di temperatura ....................................................... 21
5.10.2 Allarmi esterni da ingressi digitali ...................................... 22
5.10.3 Allarme porta aperta .......................................................... 22
5.11 Funzione HACCP (registrazione allarmi) ........................ 22
5.11.1 Allarmi HACCP di temperatura .......................................... 23
5.11.2 Allarmi HACCP di mancanza alimentazione (black-out) .... 23
5.11.3 Allarmi HACCP da ingressi digitali .................................... 23
5.12 Funzionamento dei tasti e /Aux ............................ 23
5.13 Eventi programmabili ad orari stabiliti ............................. 24
5.14 Interfaccia seriale RS485 ................................................ 24
6. Accessori ................................................................... 25
6.1 Configurazione parametri con “A01” ............................... 25
6.2 Visualizzatore remoto TVR Y .......................................... 25
7. Tabella parametri programmabili ............................. 26
7.1 Variabili e comandi Modbus ............................................ 31
8. Problemi e manutenzione ......................................... 38
8.1 Segnalazioni ................................................................... 38
8.1.1 Messaggi di errore ............................................................. 38
8.1.2 Altri messaggi .................................................................... 38
8.2 Pulizia ............................................................................. 38
8.3 Smaltimento .................................................................... 38
9. Garanzia e riparazioni ............................................... 38
10. Dati tecnici ................................................................. 38
10.1 Caratteristiche elettriche ................................................. 38
10.2 Caratteristiche meccaniche ............................................. 39
10.3 Caratteristiche funzionali ................................................. 39
11. Codice d’ordine ......................................................... 39
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 2
1. DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 Descrizione generale
L’ X36P è un controllore elettronico digitale a micropro-
cessore utilizzabile tipicamente per applicazioni di refrige-
razione dotato di controllo di temperatura con regolazione
ON/OFF oppure PID e controllo di sbrinamento ad orari
stabiliti (Real Time Clock Defrosting), a intervalli di tempo, per
raggiungimento temperatura o per tempo di funzionamento
continuo del compressore attraverso fermata compressore,
riscaldamento elettrico o gas caldo/inversione di ciclo.
Lo strumento prevede una uscita digitale modulata in fre-
quenza (9... 12 VDC 250 Hz max.) oppure analogica 0... 5/10
V, sino a 4 uscite a relè, sino a 4 ingressi configurabili per
sonde di temperatura PTC, NTC, Pt1000 e 2 ingressi digitali.
Può essere inoltre dotato di un’interfaccia di comunicazione
seriale RS485 con protocollo di comunicazione MODBUS-RTU,
di una porta di comunicazione LIN alla quale può essere con-
nesso il pannello operatore P34 ed un orologio-calendario.
Attraverso l’orologio è possibile programmare ad orari stabiliti
eventi di sbrinamento, commutazione uscita ausiliaria, commu-
tazioni del Set Point di regolazione, accensione spegnimento
strumento ecc. (max. 14 eventi giornalieri e 98 settimanali).
Sempre nella versione con orologio calendario lo strumento
dispone della funzione HACCP che consente la memorizza-
zione degli ultimi 10 allarmi avvenuti (Tipo di allarme, inizio,
durata e picchi di temperatura raggiunti).
2 ingressi digitali sono sempre disponibili e, in alternativa
agli ingressi per sonde di temperatura Pr3 e Pr4, possono
essere configurati altri 2 ingressi digitali.
L’uscita Out5, utilizzabile per il controllo di velocità del com-
pressore può essere:
Modulata in frequenza sino a 250 Hz per comandare inverter
VFD che utilizzano questo segnale (es. Embraco o Secop).
Di tipo analogico 0...5/10 V per qualsiasi tipo di inverter VFD.
1.2 Descrizione dello strumento
1234
ON
5678
3 2 1
1 DIP SWITCH: Utilizzati per la configurazione della comu-
nicazione RS485;
2 LED ON (rosso): Indica, lampeggiando, il corretto
funzionamento dell’unità di controllo. All’accensione per
qualche secondo il lampeggio è più veloce per indicare
che il controllo si sta avviando mentre successivamente
la frequenza del lampeggio è più lenta.
3 Porta di comunicazione TTL: Può essere utilizzata per
il collegamento dei seguenti dispositivi:
Una chiave A01 per il trasferimento dei parametri di
funzionamento da e verso lo strumento o per la comu-
nicazione MODBUS mediante USB.
Un visualizzatore remoto TVRY.
1.3 Descrizione del pannello frontale P34
P
U
P34
1
5
3
2
4
10
9
12 7
13
6
11
8
4 : Premuto e rilasciato rapidamente consente l’accesso
all’impostazione del Set point. Premuto per 5 s consente
l’accesso alla modalità di programmazione parametri. In
modalità di programmazione viene utilizzato per acce-
dere all’editazione dei parametri e per la conferma dei
valori. Sempre in modalità di programmazione può
essere utilizzato insieme al tasto per modificare il li-
vello di programmazione dei parametri. Premuto insieme
al tasto per 5 s (o da solo per circa 9 s) quando la
tastiera è bloccata consente lo sblocco della tastiera.
5 /Aux: Nelle modalità di programmazione viene utilizza-
to per il decremento dei valori da impostare e per la sele-
zione dei parametri. Se programmato tramite il parametro
tFb consente, tenuto premuto per 1 s nella normale mo-
dalità di funzionamento, di svolgere altre funzioni quali la
selezione della modalità Eco, il comando dell’uscita Aux,
ecc. (vedere “Funzionamento dei tasti / e /Aux”).
6 / : Nella normale modalità di funzionamento premuto
per 5 s consente di attivare/disattivare un ciclo di sbrina-
mento manuale. Nelle modalità di programmazione viene
utilizzato per l’incremento dei valori da impostare e per la se-
lezione dei parametri.
Sempre in modalità di programma-
zione può inoltre essere utilizzato insieme al tasto
per modificare il livello di programmazione dei parametri.
Premuto insieme al tasto per 5 s quando la tastiera è
bloccata consente lo sblocco della tastiera.
7 / : Premuto e rilasciato rapidamente consente di visua-
lizzare le variabili dello strumento (temperature misurate,
ecc.). Nella modalità di programmazione viene utilizzato
per uscire dalla modalità e tornare al normale funzionamen-
to. Se programmato tramite il parametro tUF consente,
tenuto premuto per 1 s nella normale modalità di funziona-
mento, l’accensione/spegnimento (Stand-by) della regola-
zione o altre funzioni, quali il comando dell’uscita Aux, ecc.
(vedere “Funzionamento dei tasti / e /Aux”).
8 LED SET: Nella normale modalità di funzionamento
si accende quando un tasto è premuto per segnalare
l’avvenuta pressione del medesimo. Nella modalità di
programmazione viene utilizzato per indicare il livello di
programmazione dei parametri: non protetto (acceso),
protetto (lampeggiante).
9 LED : Indica lo stato dell’uscita di regolazione (compres-
sore o dispositivo di controllo della temperatura) quando
l’azione operante è quella di raffreddamento; uscita attiva-
ta (acceso), disattivata (spento), inibita (lampeggiante).
10 LED : Indica lo stato dell’uscita di regolazione (compres-
sore o dispositivo di controllo della temperatura) quando
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 3
l’azione operante è quella di riscaldamento; uscita attivata
(acceso), disattivata (spento), inibita (lampeggiante).
11 LED
:
Indica lo stato di sbrinamento in corso (acceso)
o lo stato di gocciolamento (lampeggiante).
12 LED
:
Indica lo stato dell’uscita ventole evaporatore
on (acceso), off (spento) o inibita (lampeggiante).
13 LED
:
Indica lo stato di allarme ON (acceso),
OFF (spento) e tacitato o memorizzato (lampeggiante).
14 Led AUX: Indica lo stato dell’uscita Ausiliaria.
15 Led : Indica che è attivo l’orologio interno. Se lam-
peggia lentamente indica un errore dell’orologio (chip
orologio non funzionante). Se lampeggia rapidamente
indica la batteria dell’orologio scarica.
16 Led Stand-By: Quando lo strumento viene posto nella
modalità stand-by resta l’unico led acceso.
2. PROGRAMMAZIONE
2.1 Configurazione dell’X36P
Lo strumento si configura tramite il pannello operatore P34,
l’interfaccia di comunicazione seriale RS485 oppure median-
te la chiave A01 collegata alla porta TTL.
1234
ON
5678
Attraverso i DIP switch presenti nella parte inferiore dello
strumento è possibile programmare l’indirizzo del dispositivo
e la velocità di comunicazione.
DIP-SW Descrizione Valori
1Selezione Indirizzo Rete AT Lin Non utilizzato
2Selezione Indirizzo Rete AT Lin
3Bit 0 Indirizzo RS485 +1 RS485 Address
4Bit 1 Indirizzo RS485 +2 RS485 Address
5Bit 2 Indirizzo RS485 +4 RS485 Address
6Bit 3 Indirizzo RS485 +8 RS485 Address
7Bit 4 Indirizzo RS485 +16 RS485 Address
8Baud Rate RS485 OFF = 9600 baud
ON = 19200 baud
2.1.1 Collegamento con P34
P
U
P34
13 12 11
+12 VM
D+
AT-LIN Cable
X36P
P34
Quando lo strumento viene utilizzato con pannello operatore
P34 (collegabile alla porta LIN) le modalità di programmazio-
ne delle funzioni sono quelle che seguono.
2.2 Impostazione rapida dei set point
La normale modalità di programmazione dei Set Point avvie-
ne premendo e rilasciando rapidamente il tasto
e il display
visualizzerà SP (o SPE o SPH) alternato al valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti
per incrementare il valore o
per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti
premuti oltre un secondo il valore si incrementa o decremen-
ta in modo veloce e, dopo due secondi nella stessa condizio-
ne, la velocità aumenta ulteriormente per consentire il rapido
raggiungimento del valore desiderato.
Tuttavia attraverso il parametro t.Ed è possibile stabilire se e
quali Set Point sono impostabili con la procedura rapida del
tasto
. Il parametro può assumere un valore compreso tra
oF e 6 il che significa che:
oF Nessun Set è impostabile con la procedura rapida del
tasto
(dunque il tasto
premuto e rilasciato non ha
alcun effetto);
1 È impostabile solo SP (Set Point Normale”);
2 È impostabile solo SPE (Set “Economico” o Eco);
3 Sono impostabili sia SP che SPE;
4 È impostabile il Set Attivo (SP o SPE);
5 Sono impostabili sia SP che SPH (Set Point Turbo” o
Set Point indipendente “Riscaldamento”);
6 Sono impostabili sia SP, sia SPE sia SPH.
Ad esempio, nel caso sia stato programmato il parametro
t.Ed = 1, 3 o 6 la procedura di modifica è la seguente:
Premere il tasto quindi rilasciarlo e il display visualizzerà
SP alternato al valore impostato. Per modificarlo agire sui
tasti per incrementare il valore o per decrementarlo.
Se è impostabile solo il Set Point normale (t.Ed = 1) una
volta impostato il valore desiderato premendo il tasto
si esce dalla modalità rapida di impostazione; se invece è
impostabile anche il Set Point Eco (t.Ed = 3) alla pressione
del tasto il display visualizzerà SPE alternato al valore
impostato. Per modificarlo agire sui tasti
/
come per
il Set Point SP. Impostato il valore desiderato per SPE
premere il tasto
.
Se è impostabile anche il Set Point Turbo o di riscaldamen-
to indipendente (t.Ed = 6) premendo e rilasciando ancora
il tasto
il display visualizzerà SPH alternato al valore
impostato. Per modificarlo agire sui tasti
/
come per
il Set Point SP. Impostato il valore desiderato per SPE
premere il tasto
.
L’uscita dal modo di impostazione rapido dei Set Point avviene
pertanto alla pressione del tasto dopo la visualizzazione
dell’ultimo Set Point programmabile oppure automaticamente
non agendo su alcun tasto per circa 10 secondi, trascorsi i
quali il display tornerà al modo di funzionamento normale.
2.3 Programmazione standard dei parametri
Per avere accesso ai parametri di funzionamento dello stru-
mento quando la protezione dei parametri non è attiva, oc-
corre premere il tasto e mantenerlo premuto per circa 5 s,
trascorsi i quali il display visualizzerà il codice che identifica il
primo gruppo di parametri (1° gruppo =
]
SP) e con i tasti /
sarà possibile selezionare il gruppo desiderato.
Una volta selezionato il gruppo di parametri desiderato pre-
mere il tasto
e verrà visualizzato il codice che identifica il
primo parametro del gruppo selezionato.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 4
Sempre con i tasti
/
si può selezionare il parametro
desiderato e, premendo il tasto
, il display visualizzerà al-
ternativamente il codice del parametro e la sua impostazione
che potrà essere modificata con i tasti
/
.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto
: il nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà
nuovamente solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti
/
è quindi possibile selezionare un
altro parametro del gruppo e modificarlo come descritto.
Per tornare a selezionare un altro gruppo di parametri man-
tenere premuto il tasto
per circa 1 s trascorso il quale il di-
splay tornerà a visualizzare il codice del gruppo di parametri.
A questo punto è possibile selezionare un altro gruppo, ac-
cedere ai parametri e modificarli come descritto.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun
tasto per circa 30 s, oppure premere il tasto
per circa 2 s
sino ad uscire dalla modalità di programmazione.
PARAMETERS
(PROGRAM MODE)
PARAMETERS GROUP
(PROGRAM MODE)
SET PARAMETER
Previous
Parameter
Next
Parameter
Increase
Value
Decrease
Value
-50.0s.ls.
-25.5
NORMAL MODE
Hold
for 2 s
Hold
for 5 s
Previous
Group
Next
Group
]SP
Hold
for 2 s
2.4 Protezione dei parametri mediante password
Lo strumento dispone di una funzione di protezione dei para-
metri mediante password personalizzabile col parametro t.PP.
Qualora si desideri disporre di questa protezione impostare
al parametro t.PP il numero di password desiderato ed uscire
dalla programmazione parametri.
Quando la protezione è attiva, per poter aver accesso ai pa-
rametri, premere il tasto
e mantenerlo premuto per circa
5 s, trascorsi i quali, il display visualizzerà r.p. Premendo
nuovamente il tasto
il display visualizzerà 0.
A questo punto impostare, attraverso i tasti / , il numero
di password programmato e premere il tasto
.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice
che identifica il primo gruppo di parametri e sarà possibile
programmare i parametri con le stesse modalità descritte al
paragrafo precedente. La protezione mediante password è
disabilitata impostando il parametro t.PP = oF.
PARAMETERS
GROUP
(PROGRAM MODE)
INS. CORRECT
PASSWORD
0.R.P.
-25.5
PASSWORD
REQUEST
NORMAL MODE
Hold
for 2 s
Hold for 5 s Increase
Value
Decrease
Value
Nota: Qualora venga dimenticata la Password per accedere
ai parametri utilizzare la seguente procedura: toglie-
re e ridare alimentazione allo strumento , premere il
tasto
durante il test iniziale del display mantenendo
premuto il tasto oltre 5 s. Si avrà cosi accesso ai pa-
rametri protetti e si potrà quindi verificare e modificare
anche il parametro t.PP.
2.5 Programmazione dei parametri persona-
lizzata (livelli di programmazione parametri)
Dall’impostazione di fabbrica dello strumento la protezione
mediante password agisce su tutti i parametri.
Qualora si desideri, dopo aver abilitato la Password mediante
il parametro t.PP, rendere programmabili senza protezione
alcuni parametri mantenendo la protezione sugli altri occorre
seguire la seguente procedura.
Accedere alla programmazione attraverso la Password e
selezionare il parametro che si vuole rendere programmabile
senza password;
Un volta selezionato il parametro, se il LED dp lampeggia
significa che il parametro è programmabile solo median-
te password ed è quindi protetto”; se invece è acceso
significa che il parametro è programmabile anche senza
password ed è quindi “non protetto”;
Per modificare la visibilità del parametro premere
e, man-
tenendolo premuto, premere anche il tasto
;
Il LED dp cambierà stato indicando il nuovo livello di ac-
cessibilità del parametro: non protetto = acceso; protetto
mediante password = lampeggiante.
In caso di Password abilitata e nel caso alcuni parametri
fossero stati in precedenza “sprotetti , quando si accede alla
programmazione verranno visualizzati per primi tutti i para-
metri configurati come non protetti senza alcuna divisione
in gruppi e per ultimo il parametro r.p attraverso il quale sarà
possibile accedere ai parametri protetti”.
Previous
Parameter
Next
Parameter
SET
PA RAMETER
Increase
Value
Decrease
Value
35.0
-25.5
NOT Protected
PA RAMETERS
NORMAL MODE
Hold
for 2 s
Hold for 5 s
PARAMETERS
GROUP
(PROGRAM MODE)
INS. CORRECT
PASSWORD
Increase
Value
Decrease
Value
0.R.P.
PASSWORD
REQUEST
a.HI.
Nella gestione dei parametri non protetti fanno eccezione
i parametri relativi agli allarmi HACCP (H.01, H.02, ecc. i
quali risultano visibili solo in presenza di memorizzazione di
allarmi) il cui livello di visualizzazione è gestibile mediante il
parametro t.HA.
Se t.HA = 1 i parametri relativi agli allarmi HACCP memorizza-
ti sono visibili solo all’interno del gruppo
]
HA (che è visualiz-
zabile come tutti gli altri gruppi senza password se t.PP = oF
oppure con l’inserimento della password t.PP impostata).
Se t.HA = 2 i parametri relativi agli allarmi HACCP memoriz-
zati sono visibili sia all’interno del gruppo
]
HA (che è visualiz-
zabile come tutti gli altri gruppi senza password se t.PP = oF
oppure con l’inserimento della password t.PP impostata) sia
come parametri non protetti se al parametro t.PP è program-
mata una password.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 5
2.6 Ripristino dei parametri di default
Lo strumento consente il reset dei parametri ai valori impo-
stati in fabbrica come default.
Per ripristinare ai valori di default i parametri è sufficiente
impostare alla richiesta di r.p la password -48.
Pertanto, qualora si desideri realizzare tale reset occorre
abilitare la Password mediante il parametro tPP in modo che
venga richiesta l’impostazione di r.p e quindi impostare -48
anziché la password di accesso programmata.
Una volta confermata la password con il tasto
il display
mostra per circa 2 s --- quindi lo strumento effettua il re-
set dello strumento come all’accensione e ripristina ai valori
di default programmati in fabbrica tutti i parametri.
2.7 Funzione blocco tasti
Sullo strumento è possibile il blocco totale dei tasti.
Tale funzione risulta utile quando il controllore è esposto al
pubblico e si vuole impedire qualsiasi comando.
La funzione di blocco della tastiera è attivabile programmando
il parametro
t.Lo
ad un qualsiasi valore diverso da
oF
.
Il valore impostato al parametro
t.Lo
costituisce il tempo di
inattività dei tasti trascorso il quale la tastiera viene automatica-
mente bloccata.
Pertanto non premendo alcun tasto per il tempo
t.Lo
lo stru-
mento blocca automaticamente le normali funzioni dei tasti.
Premendo un qualsiasi tasto quando la tastiera è bloccata il
display mostra
Ln
per avvisare del blocco attivo.
Per sbloccare la tastiera occorre premere contemporaneamen-
te i tasti
+
e mantenerli premuti per 5 s, trascorsi i quali
il display mostrerà
LF
e tutte le funzioni dei tasti risulteranno di
nuovo operative (o mantere pemuto il tasto per almeno 9 s).
2.8 Impostazione dell’ora e data corrente
Quando lo strumento è dotato dell’ orologio/calendario (RTC)
interno è necessario abilitarlo e programmarlo sull’ora e sul
giorno settimanale correnti attraverso il parametro c.CL e sulla
data corrente attraverso il parametro c.dt.
Increase
Value
Decrease
Value
Increase
Value
Decrease
Value
SET DAYSET MINUTES
Increase
Value
Decrease
Value
N.45h.13
SET HOUR
D. 1c.cl
CLOCK/CALENDAR
PA RAMETERS
Increase
Value
Decrease
Value
Increase
Value
Decrease
Value
SET DATESET MONTH
Increase
Value
Decrease
Value
y.10
SET YEAR
d.31c.DT
Dopo aver selezionato il
parametro c.CL
premendo il tasto
più volte vengono visualizzati nell’ordine:
h. + 2 digit per le ore del giorno nel formato 24h (es.: h.13);
n. + 2 digit per i minuti (es.: n.45);
d. + 1 digit per il giorno della settimana (es.: d. 1);
oF Orologio come disabilitato.
I giorni della settimana sono mumerati come segue:
d. 1 Lunedì;
d. 2 Martedì;
d. 3 Mercoledì;
d. 4 Giovedì;
d. 5 Venerdì;
d. 6 Sabato;
d. 7 Domenica;
oF Orologio disabilitato.
Analogamente dopo aver selezionato il
parametro c.dt
pre-
mendo il tasto
più volte vengono visualizzati nell’ordine:
y. + 2 digit per l’anno corrente(es. y.10);
M
. + 2 digit per il mese corrente (es.
M
.05);
d. + 2 digit per la data del mese corrente (es. d.31).
L’accensione del LED
indica che è attivo l’orologio interno.
Se acceso fisso
indica che, dopo essere stato abilitato
l’orologio, non è mai mancata l’alimentazione allo strumento
e pertanto l’ora corrente risulta presumibilmente corretta.
Se lampeggiante indica che, dopo che l’orologio è stato
abilitato, è sicuramente mancata l’alimentazione e pertanto
l’ora corrente potrebbe anche non essere corretta. In questa
condizione la pressione di un qualsiasi tasto annulla la segna-
lazione ed il LED
torna ad accendersi in modo permanente.
2.9 Programmazione degli eventi attuabili ad
orari stabiliti (solo modelli con RTC)
Tutti gli eventi sono programmabili attraverso i 14 parametri
(c.01 ÷ c.14) contenuti nel gruppo
]
CE.
Come per l’ora corrente poiché i parametri relativi alle funzio-
ni legate all’ora richiedono l’inserimento di più valori la pro-
grammazione di tali parametri avviene nel modo seguente.
Previous
Event
Next
Event
SET MINUTES
N.40h.13
SET HOUR
Increase
value
Decrease
value
Increase
value
Decrease
value
c.01
]ce PA RAMETERS
EVENT TYPE
d. 1
SET DAY
T. 1
GROUP ]ce
Increase
value
Decrease
value
Increase
value
Decrease
value
Dopo aver selezionato il parametro desiderato premendo il
tasto
più volte vengono visualizzati nell’ordine:
h. + 2 digit per le ore del giorno nel formato 24h (es.: h.13);
n. + 2 digit per i minuti (es.: n.45);
d. + 2 digit per il giorno della settimana (es.: d. 1);
t. + 1 digit per il tipo di evento che si desidera venga esegui-
to all’istante programmato (es. t.1).
I giorni della settimana sono mumerati come segue:
d. 1 Lunedì;
d. 2 Martedì;
d. 3 Mercoledì;
d. 4 Giovedì;
d. 5 Venerdì;
d. 6 Sabato;
d. 7 Domenica;
d. 8 Tutti i giorni;
d. 9 Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì;
d.10 Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì,Sabato;
d.11 Sabato e Domenica;
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 6
d.oF Nessun giorno (evento disabilitato).
Lo strumento prevede 14 parametri di programmazione degli
eventi che consentono di schedulare un massimo di 14 x 7 = 98
eventi settimanali (utilizzando d. 8).
Per quanto riguarda la tipologia degli eventi programmabili si
consulti il relativo paragrafo.
2.10 Visualizzazione degli allarmi HACCP
(solo modelli con RTC)
La funzione denominata HACCP (Hazard Analysis and
Critical Control Points) prevede la registrazione da parte
dello strumento degli ultimi 10 allarmi avvenuti e le relative
informazioni, utili a determinare la criticità dell’allarme.
La funzione risulta disponibile solo per gli strumenti dotati di
orologio calendario.
Gli allarmi HACCP memorizzabili sono:
Codice allarme
HACCP Allarme
H1 Allarme di massima temperatura H1
L1 Allarme di minima temperatura L1
H2 Allarme di massima temperatura H2
L2 Allarme di minima temperatura L2
bo
Allarme mancata alimentazione (Black-out)
AL Allarme da ingresso digitale
La visualizzazione di tali allarmi avviene secondo la mede-
sima procedura di visualizzazione dei parametri di program-
mazione accedendo ai parametri (H.01 ÷ H.10) contenuti nel
gruppo
]
HA.
Previous
Alarm
Next
Alarm
START MONTHSTART YEAR
y.12a.H1
ALARM TYPE
H.01
HACCP ALARMS
START MINUTESSTART HOUR
d.31
START DATE
n.40
Hi/Lo TEMP. PEAK
e.05
AL.ENDURANCE
(h)
AL.ENDURANCE
(min)
12.5
h.06
GROUP ]HA
Esattamente come per l’ora corrente e gli eventi, poiché i
parametri relativi alle funzioni legate all’ora richiedono l’in-
serimento di più valori, la programmazione di tali parametri
avviene nel modo che segue.
Dopo aver selezionato il parametro desiderato premendo il
tasto
più volte vengono visualizzati nell’ordine:
Tipo allarme (A. + 2 digit del codice allarme HACCP);
Istante di inizio allarme HACCP;
(y. = anno,
M.
= mese, d. = giorno, h. = ora, n. = minuti);
Durata allarme HACCP (E. = ore,
e
. = minuti);
Temperatura critica (picco max. se allarme Hi o min. se
allarme Lo o altro).
Tali parametri vengono ordinati automaticamente dallo stru-
mento dal più recente (H.01) al meno recente (H.10) ogni volta
che viene registrato un allarme o ne viene cancellato uno.
Se gli allarmi superano il numero di 10 lo strumento prov-
vede ad eliminare le informazioni relative all’alarme meno
recente sovrascrivendole con quello più recente.
Quando questo avviene lo strumento provvede ad incre-
mentare di una unità il valore del parametro H.dL attraverso
il quale è possibile visualizzare il numero degli allarmi che lo
strumento è stato costretto a cancellare perchè eccedenti la
memoria consentita.
Una volta selezionato il parametro relativo all’allarme che si
desidera visualizzare se la label risulta lampeggiante significa
che l’allarme non è mai stato visualizzato (quindi riconosciuto).
Per riconoscere un allarme è sufficiente accedere al para-
metro mediante il tasto
e visualizzarlo. Alla successiva
visualizzazione la label del parametro risulterà fissa.
Nel caso in cui l’allarme fosse ancora in corso al momento
della visualizzazione vengono visualizzati i dati ma l’allarme
non viene riconosciuto.
In presenza di allarmi HACCP non riconosciuti (quindi anche
in corso) lo strumento visualizza sul display il messaggio
HAC alternato alla normale visualizzazione.
All’interno del parametro i dati saranno visualizzati sequen-
zialmente attraverso successive pressioni del tasto . L’al-
larme viene cancellato se si mantiene premuto il tasto per
oltre 5 s durante la visualizzazione di uno dei dati dell’allarme.
Analogamente è possibile resettare il valore del parametro
H.dL mantenendo premuto il tasto per oltre 5 s mentre il
display visualizza il numero di allarmi cancellati.
Per quanto riguarda la configurazione e il funzionamento
degli allarmi HACCP vedere il relativo paragrafo.
3. AVVERTENZE PER L’USO
m Lo strumento è stato concepito come apparecchio di mi-
sura e regolazione in conformità con la norma EN60730-1
per il funzionamento ad altitudini sino a 2000 m.
L’utilizzo dello strumento in applicazioni non espressamente
previste dalla norma sopra citata deve prevedere tutte le
adeguate misure di protezione.
Lo strumento NON deve essere utilizzato in ambienti con
atmosfera pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una
adeguata protezione.
Lo strumento, se utilizzato con sonda NTC 103AT11 (ri-
conoscibile dal codice stampato sulla parte sensibile) o
con sonda Pt1000, risulta conforme alla norma EN 13485
(“Termometri la misurazione della temperatura dell’aria e dei
prodotti per il trasporto, la conservazione e la distribuzione
di prodotti alimentari refrigerati, congelati, surgelati e gelati”)
con la seguente designazione: [aria, S, A, 1,- 50°C +90°C].
Si ricorda che tali termometri, quando si trovano in servizio,
devono essere verificati periodicamente a cura dell’utilizzato-
re finale in conformità alla norma EN 13486.
Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le norme
relative alla compatibilità elettromagnetica siano rispettate
anche dopo l’installazione dello strumento, eventualmente
utilizzando appositi filtri.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 7
4. AVVERTENZE PER L’INSTALLAZIONE
4.1 Montaggio meccanico
Lo strumento X36P è concepito per il montaggio entroquadro
con fissaggio su guida modulare DIN.
Il pannello operatore P34, in contenitore 78 x 35 mm, è inve-
ce concepito per il montaggio ad incasso a pannello entro un
involucro. Praticare quindi un foro 71 x 29 mm ed inserirvi lo
strumento fissandolo con le apposite staffe fornite. Si racco-
manda di utilizzare la staffa con tiranti a a vite (opzionale) per
ottenere il grado di protezione frontale dichiarato.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in
luoghi soggetti ad alta umidità o sporcizia che possono
provocare condensa o introduzione nello strumento di parti
o sostanze conduttive.
Assicurarsi che lo strumento abbia una adeguata venti-
lazione ed evitare l’installazione in contenitori dove sono
collocati dispositivi che possano portare lo strumento a
funzionare al di fuori dai limiti di temperatura dichiarati.
Installare lo strumento il più lontano possibile da fonti che
possono generare disturbi elettromagnetici (motori, telerut-
tori, relè, elettrovalvole ecc.).
4.2 Dimensioni [mm]
4.2.1 Dimensioni meccaniche
X36P
1234
ON
5678
12.2
71.3
28 96
87.5
78.65
21.55
P34
P
U
P34B
trb
35
28
63478
Foratura del pannello
15 mm min.
71+0.6 mm
29+0.6
12 mm min.
Montaggio
“Butterfly” type
brackets (#1)
Screw type
bracket (#2)
34
43 86
Panel + gasket max. 2.5 mm (#1)
max. 8.5 mm (#2)
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 8
4.3 Collegamenti elettrici
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che
la tensione di alimentazione sia quella indicata sullo stru-
mento e che l’assorbimento degli attuatori collegati allo stru-
mento non sia superiore alla corrente massima consentita.
Lo strumento, essendo previsto per collegamento perma-
nente entro un’apparecchiatura, non è dotato né di interrut-
tore né di dispositivi interni di protezione da sovracorrenti.
Si raccomanda pertanto di prevedere l’installazione di un in-
terruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato come dispo-
sitivo di disconnessione, che interrompa l’alimentazione
dell’apparecchio. Tale interruttore deve essere posto il più
possibile vicino allo strumento e in luogo facilmente accessi-
bile dall’utilizzatore. Inoltre si raccomanda di:
Proteggere adeguatamente tutti i circuiti connessi allo
strumento con dispositivi (es. fusibili) adeguati alle correnti
circolanti.
Utilizzare cavi con isolamento appropriato alle tensioni,
alle temperature e alle condizioni di esercizio e di fare in
modo che i cavi relativi ai sensori di ingresso siano tenuti
lontani dai cavi di alimentazione e da altri cavi di potenza
al fine di evitare l’induzione di disturbi elettromagnetici.
Se alcuni cavi utilizzati per il cablaggio sono schermati si
raccomanda di collegare la calza di schermatura a terra da
un solo lato.
Per la versione X/G (alimentazione12 VDC/12 ÷ 24 VAC/DC)
è necessario l’uso di un alimentatore/trasformatore TCTR,
o di un alimentatore/trasformatore con caratteristiche equi-
valenti (Isolamento Classe II); inoltre si consiglia di utilizza-
re un trasformatore per ogni apparecchio in quanto non vi
è isolamento tra alimentazione ed ingressi.
m
Prima di collegare le uscite agli attuatori si racco-
manda di controllare che i parametri impostati siano
quelli desiderati e che l’applicazione funzioni cor-
rettamente onde evitare anomalie nell’impianto che
possano causare danni a persone, cose o animali.
4.3.1 Schema elettrico di collegamento
Pr1 Pr2
DI1DI2 D+ D- GND
0 VD+ +12 V
Pr3 Pr4
DI3DI4
Inputs
Outputs
RS485
X36P
NO
NO NO NO
NC
Out2
C
Out1
C
Out3
C
Out4
Power
supply
UL
Out5: Analogue output V/f
EN
61810
EN
60730
10
5
cycles, 0 ÷ 50°C
C
+-
AT LIN RS485
Out1: 16 (9) A 10 (4) A 12 A Res. 30 LRA / 5 FLA
Out2: 8 (3) A 4 (4) A 10 A Res.
Out3,4: 5 (1) A 2 (1) A 2 A Gen.Use
Nota: Per il collegamento dello strumento X36P al pannello
operatore P34, si veda quanto illustrato al paragrafo 2.1.
5. FUNZIONAMENTO
m Nelle descrizioni che seguono inerenti il funzionamen-
to dello strumento, tutto ciò che riguarda il display, i
tasti e il buzzer si intendono riferiti al pannello P34.
5.1 Funzione ON/Stand-by
Lo strumento, una volta alimentato, può assumere 2 diverse
condizioni:
– ON: significa che il controllore attua le funzioni di controllo
previste.
– STAND-BY: significa che il controllore non attua nessuna
funzione di controllo e il display viene spento ad eccezione
del LED Stand-by.
Il passaggio da Stand-by a ON equivale esattamente all’ac-
censione dello strumento dando alimentazione.
In caso di mancanza di alimentazione quindi al ritorno della
stessa il sistema si pone sempre nella condizione che aveva
prima dell’interruzione.
Il comando di ON/Stand-by può essere selezionato:
Premendo per 1 s il tasto
se il parametro t.UF = 3 o 5;
Premendo per 1 s il tasto
se il parametro t.Fb = 3 o 5;
Mediante un ingresso digitale se il parametro i.oF = 7 o 15
(il carattere o indica un ingresso digitale tra 1 e 4);
Mediante la programmazione di un evento programmabile
attraverso l’orologio (se presente).
5.2 Modo funzionamento “Normale”, “Eco” e
“Turbo”
Lo strumento permette di preimpostare 3 diversi Set Point
di regolazione, uno Normale - SP, uno Economico (Eco) -
SPE ed uno Turbo - SPH.
Associato a ciascun SetPoint vi è il relativo differenziale
(isteresi) Normale - rd, Eco - rEd e Turbo - rHd.
La commutazione tra le varie modalità può essere automati-
ca o manuale.
5.2.1 Funzionamento modalità Normale/Eco
Questa funzione può essere utilizzata nel caso sia necessa-
rio commutare tra due diverse temperature di funzionamento
(es. diurna/notturna o feriale/festiva).
La modalità Normale/Eco può essere selezionata manualmente:
Mediante il tasto
se il parametro t.UF = 2;
Mediante il tasto
se il parametro t.Fb = 2;
Mediante un ingresso digitale se il parametro i.oF = 6.
La modalità Normale/Eco può essere selezionata automati-
camente:
Dopo il tempo i.Et di chiusura della porta (commutazione
da Normale a Eco);
All’apertura della porta se è attivo il Set Point SPE da pa-
rametro i.Et (commutazione da Eco a Normale);
Dopo il tempo i.tt di chiusura della porta dall’attivazione
del Set Point SPE da parametro i.Et (commutazione da
Eco a Normale).
Ad orari stabiliti tramite l’orologio mediante la programma-
zione degli eventi t.6 (Commutazione a modalità Eco) e t.7
(Commutazione a modalità normale). Per ulteriori infor-
mazioni vedere il parametro relativo alla programmazione
degli eventi tramite l’orologio.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 9
Temp.
SPE
SP
Door
r.d
r.Ed
i.Et
time“Norm.”
DAY (Shop open) DAY (Shop open)NIGHT (Shop closed)
“Norm.” “ECO”
Pr1
Esempio funzionamento inserimento automatico
modalità Eco - modalità Normale
Durante l’orario di attività la porta viene aperta frequentemen-
te e il controllore rimane nella modalità Normale. Trascorso il
tempo i.Et da quando la porta non viene più aperta lo stru-
mento commuta nella modalità Eco. Alla prima riapertura
della porta il controllore torna nella modalità Normale.
Per questa funzione occorre utilizzare un ingresso digitale
configurato come i.oF = 1, 2 o 3 (ingresso porta aperta).
Se i.Et = oF la selezione della modalità Eco/Normale tramite
l’ingresso digitale configurato come porta risulta disattivata.
Se i.tt = oF la commutazione della modalità da Eco a Nor-
male per time-out risulta disattivata.
L’inserimento della modalità economica è segnalata dalla
scritta Eco.
Se i.ds = Ec lo strumento in modalità economica visualiz-
za sempre Eco diversamente la label Eco appare ogni 10
s circa alternata alla normale visualizzazione impostata al
paragrafo i.dS.
La selezione della modalità Eco risulta sempre abbinata an-
che alla funzione di spegnimento dell’uscita Aux se utilizzata
come luce vetrina (o.Fo = 3).
Temp.
SPE
SP
r.d
r.Ed
i.tt (2) i.Et
time
Normal NormalECO
i.Et (1)
Pr1
Note: 1. Il tempo i.Et viene resettato ad ogni apertura della
porta. Nel caso rappresentato la porta è sempre
chiusa;
2. Il tempo i.tt viene fermato all’apertura della porta
e lo strumento commuta subito nella modalità
Normale. Nel caso rappresentato la porta è
sempre chiusa.
5.2.2 Funzionamento modalità
“Turbo - Normale - Eco”
La modalità Turbo può essere selezionata manualmente:
Mediante il tasto
se il parametro t.UF = 4;
Mediante il tasto
se il parametro t.Fb = 4;
Mediante l’ingresso digitale se il parametro i.Fi = 8.
La modalità Turbo può essere selezionata automaticamente:
All’uscita dalla modalità Eco (solo se r.HC = C3);
Ad ogni accensione dello strumento (solo se r.HC = C3 e
Pr1 > SPE + r.Ed).
L’uscita dalla modalità Turbo avviene automaticamente allo
scadere del tempo r.tC oppure manualmente attraverso il
comando programmato (tasto o ingresso digitale) e lo stru-
mento torna sempre alla modalità normale.
La modalità
Turbo
può essere utilizzata manualmente ad esem-
pio quando è richiesto un rapido abbassamento della tempera-
tura dei prodotti dopo la fase di caricamento del frigorifero.
Viene invece utilizzata automaticamente per consentire il
recupero della temperatura dei prodotti al termine del funzio-
namento della modalità economica.
Impostando r.HC = C3 il ciclo di funzionamento risulta:
Temp.
SPE
Eco
SP
SPH
Turbo
r.Hd
r.Ed
i.tt (2) r.tCr.tC
time
Normal TurboECOTurbo
i.Et (1)
r.d
Pr1 r.Hc = C3
Note: 1. Il tempo i.Et viene resettato ad ogni apertura della
porta e nel caso rappresentato la porta è sempre
chiusa.
2. Il tempo i.tt viene fermato all’apertura della porta e
lo strumento commuta subito nella modalità Turbo.
Nel caso rappresentato la porta è sempre chiusa.
All’accensione lo strumento si pone nella modalità che aveva
al momento dello spegnimento (Normale o Eco) a meno
che la temperatura all’accensione non sia > SPE + r.Ed. In
questo caso (vedi figura) viene avviato automaticamente
un ciclo Turbo. Trascorso il tempo r.tC lo strumento passa
automaticamente alla modalità Normale.
Se la porta viene aperta frequentemente lo strumento rima-
ne nella modalità Normale se invece non viene aperta per il
tempo i.Et commuta automaticamente alla modalità Eco.
Lo strumento rimane nella modalità Eco sino alla riapertura
della porta o, se impostato, sino al time-out i.tt.
All’uscita della modalità Eco lo strumento effettua quindi un
ciclo Turbo per consentire il recupero della temperatura dei
prodotti dopo di che ritorna alla modalità di funzionamento
Normale e così via.
La modalità Turbo in corso è segnalata dal display con l’indica-
zione trb sul display alternata alla normale visualizzazione.
Il Set Point del modo Normale (SP) sarà impostabile con un
valore compreso tra il valore programmato al parametro S.LS
e il valore programmato al parametro S.HS (S.LS < SP < S.HS)
il Set Point del modo Eco (SPE) sarà impostabile con un
valore compreso tra quello di SP e quello di S.HS (SP < SPE <
S.HS) mentre il Set Point del modo Turbo (SPH) sarà imposta-
bile con un valore compreso tra il quello di S.LS e quello di SP
(S.LS < SPH < SP).
Nota: Negli esempi che seguono il Set Point viene indicato
genericamente come SP ed il differenziale come r.d
comunque operativamente lo strumento agirà in base
al Set Point selezionato come attivo e al relativo
differenziale
.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 10
5.3 Configurazione ingressi di misura e
visualizzazione
I paramentri relativi alla configurazione degli ingressi di mi-
sura sono contenuti nel gruppo
]
In.
Mediante il parametro i.SE è possibile selezionare la tipo-
logia di sonda che si desidera utilizzare e che può essere:
termistori PTC KTY81-121 (Pt), NTC 103AT-2 (nt) oppure
Pt1000 (P1).
Mediante il parametroi.uP è possibile selezionare l’unità di
misura della temperatura e la risoluzione di misura desiderata
(C0 = °C/1°; C1 = °C/0.1°; F0 = °F/1°; F1 = °F/0.1°).
Lo strumento consente la calibrazione delle misure, che può
essere utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo
le
necessità dell’applicazione, mediante i parametrii.C1 (in-
gresso Pr1), i.C2 (ingresso Pr2), i.C3 (ingresso Pr3) e i.C4
(ingresso Pr4).
I parametri i.P2, i.P3 e i.P4 permettono di selezionare
l’utilizzo degli ingressi da parte del regolatore secondo le
seguenti possibilità:
EP Sonda Evaporatore: la sonda svolge le funzioni succes-
sivamente descritte allo scopo di controllare gli sbrina-
menti e le ventole evaporatore.
Au Sonda Ausiliaria: può essere utilizzata come sonda di
sola visualizzazione ma è anche possibile associarle
degli allarmi di temperatura (possibili utilizzi: sonda pro-
dotto, sonda anti-freeze etc.)
cd Sonda Condensatore: può essere utilizzata come son-
da di sola visualizzazione ma è anche possibile asso-
ciarle degli allarmi di temperatura in modo da segnalare
allarmi relativi al malfunzionamento del condensatore
(es. condensatore sporco/intasato).
2E Sonda Evaporatore 2: la sonda svolge le funzioni
successivamente descritte allo scopo di controllare gli
sbrinamenti del secondo evaporatore negli impianti a
doppio evaporatore.
dG Ingresso Digitale (si veda: Funzioni Ingressi digitali);
oF Ingresso Digitale i.Po non utilizzato.
Non è possibile impostare i due ingressi per la medesima
funzione. Qualora vengano impostati i due ingressi per la
stessa funzione questa è svolta solo dall’ingresso con il
numero inferiore.
Mediante il parametro i.Ft è possibile impostare un filtro
software relativo alla misura dei valori in ingresso in modo da
poter diminuire la sensibilità a rapide variazioni di temperatu-
ra (aumentando il tempo).
Attraverso il parametro i.dS è possibile stabilire la normale
visualizzazione del display:
P1 La misura della sonda Pr1;
P2 La misura della sonda Pr2;
P3 La misura della sonda Pr3;
P4 La misura della sonda Pr4;
SP Il Set Point di regolazione attivo;
Ec La misura della sonda Pr1 se lo strumento è in modalità
Normale e la label Eco se lo strumento è in modalità Eco;
oF Display numerico spento.
Qualora ad essere visualizzata fosse una delle misure
(i.dS = P1, P2, P3, P4, Ec) il parametro i.CU permette di
impostare un’offset che verrà applicato alla sola visualizza-
zione della variabile (tutti i controlli di regolazione avverranno
sempre in funzione della misura corretta dai soli parametri di
calibrazione).
Indipendentemente da quanto impostato al parametro i.dS è
possibile visualizzare tutte le variabili di misura e di funziona-
mento a rotazione premendo e rilasciando il tasto
.
Il display mostrerà alternativamente il codice che identifica la
variabile e il suo valore. Le variabili visualizzabili sono:
Pr1 + Misura sonda Pr1;
Pr2 + Misura sonda Pr2;
Pr3 + Misura sonda Pr3 (stato on/oF se ingresso digitale);
Pr4 + Misura sonda Pr4 (stato on/oF se ingresso digitale);
Lt + Temperatura minima Pr1 memorizzata;
Ht + Temperatura massima Pr1 memorizzata;
P + Potenza dell’scita Out5;
e, se è abilitato l’orologio:
h. + ora corrente;
n. + minuti correnti;
d. + giorno corrente.
I valori di picco minimo e massimo di Pr1 non vengono
salvati al mancare dell’alimentazione e possono essere re-
settati mediante la pressione mantenuta per 3 s del tasto
durante la visualizzazione del picco. Trascorsi 3 secondi il
display mostrerà “--- per un instante ad indicare l’avvenuta
cancellazione e assumerà come temperatura di picco quella
misurata in quell’istante.
L’uscita dalla modalità di visualizzazione delle variabili
avviene automaticamente dopo 15 secondi circa dall’ultima
pressione del tasto
.
Si ricorda inoltre che la visualizzazione relativa alla sonda
Pr1 può essere modificata anche mediante la funzione di
blocco display in sbrinamento tramite il parametro d.dL (ve-
dere la funzione Sbrinamento).
5.4 Configurazione ingressi digitali
I paramentri relativi alla configurazione degli ingressi digitali
sono contenuti nel gruppo
]
In.
Lo strumento dispone di 2 ingressi digitali per contatti liberi
da tensione la cui funzione è definita mediante i parametri
i.1F e i.2F e la cui azione è ritardabile del tempo impostato
ai parametri i.1t e i.2t.
Inoltre lo strumento può disporre di altri 2 ingressi digitali
per contatti liberi da tensione in alternativa agli ingressi di
misura Pr3 e Pr4. Per utilizzare questi ingressi come digitali
occorre programmare il parametro relativo i.P3 o i.P4 = dG.
La funzione svolta da questi ingressi configurati come digitali
è definita mediante i parametri i.3F e i.4F mentre l’azione
risulta istantanea e non è ritardabile.
I parametri i.1F, i.2F, i.3F, i.4F: possono essere configurati
per i seguenti funzionamenti:
0 Ingresso digitale non attivo;
1 Apertura porta cella mediante contatto NA: alla chiusura
dell’ingresso lo strumento visualizza sul display alterna-
tivamente oP e la variabile stabilita al parametro i.dS.
Con questo modo di funzionamento l’azione dell’ingres-
so digitale attiva anche il tempo impostabile al parametro
A.oA trascorso il quale viene attivato l’allarme per se-
gnalare che la porta è rimasta aperta. All’apertura della
porta lo strumento ritorna alla
modalità
Normale qualora
si trovasse in Eco e fosse abilitata la funzione di inseri-
mento
modalità
Eco tramite parametro i.Et;
2 Apertura porta cella con blocco ventole mediante con-
tatto NA: analogo a i.oF = 1 ma con blocco delle vento-
le evaporatore. Inoltre All’intervento dell’allarme di porta
aperta A.oA le ventole vengono comunque riavviate;
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 11
3 Apertura porta cella con blocco compressore e ventole
mediante contatto NA: analogo a i.oF = 2 ma con bloc-
co di ventole e compressore. All’intervento dell’allarme
di porta aperta A.oA oltre alle ventole viene riavviato
anche il compressore;
4 Segnalazione di allarme esterno con contatto NA: alla
chiusura dell’ingresso viene attivato l’allarme e lo stru-
mento visualizza sul display alternativamente AL e la
variabile stabilita al parametro i.dS;
5 Segnalazione di allarme esterno con disattivazione di
tutte le uscite di controllo (escluse uscite allarme e luce)
mediante contatto NA: alla chiusura dell’ingresso ven-
gono disattivate tutte le uscite di controllo, viene attivato
l’allarme e lo strumento visualizza sul display alternati-
vamente AL e la variabile stabilita al parametro i.dS.
6
Selezione modalità Normale/Economica con contatto NA:
alla chiusura dell’ingresso viene resa operativa la moda-
lità Eco. Quando l’ingresso è invece aperto ad essere
operativa è la modalità Normale;
7 Accensione/Spegnimento (Stand-by) strumento median-
te contatto NA: alla chiusura dell’ingresso viene acceso
lo strumento mentre alla sua apertura viene posto nello
stato di Stand-by;
8 Comando di attivazione ciclo Turbo con contatto NA: alla
chiusura dell’ingresso viene avviato un ciclo Turbo;
9 Comando remoto uscita ausiliaria AUX con contatto NA:
alla chiusura dell’ingresso viene attivata l’uscita ausilia-
ria come descritto nel modo di funzionamento o.Fo = 2
dell’uscita ausiliaria;
10 Disabilitazione registrazione allarmi HACCP: alla chiu-
sura dell’ingresso viene disabilitata la registrazione degli
allarmi HACCP;
11
Reset registrazioni allarmi HACCP: alla chiusura dell’in-
gresso vengono cancellati tutti gli allarmi HACCP registrati;
12 Segnalazione di allarme esterno PrA con disattivazione
uscita ot mediante contatto NA: alla chiusura dell’ingresso
viene disattivata l’uscita configurata come ot, viene attiva-
to l’allarme e lo strumento visualizza sul display alternati-
vamente PrA e la variabile stabilita al parametro i.dS;
13
Segnalazione di allarme esterno HP con disattivazione
uscita ot mediante contatto NA: alla chiusura dell’ingresso
viene disattivata l’uscita configurata come ot, viene attiva-
to l’allarme e lo strumento visualizza sul display alternati-
vamente HP e la variabile stabilita al parametro i.dS;
14
Segnalazione di allarme esterno LP con disattivazione
uscita ot mediante contatto NA: alla chiusura dell’ingresso
viene disattivata l’uscita configurata come ot, viene attiva-
to l’allarme e lo strumento visualizza sul display alternati-
vamente LP e la variabile stabilita al parametro i.dS;
15 Forzatura evento programmato Accensione/Spegni-
mento (Stand-by) - Premendo un tasto collegato all’in-
gresso digitale per almeno 1 s è possibile commutare
lo strumento dallo stato di ON allo stato di Stand-by e
viceversa. Nel caso in cui fossero programmati eventi di
attivazione/disattivazione del regolatore differenziale tra-
mite orologio, l’azione con questa modalità risulta forzare
l’uscita sino all’evento di commutazione successivo.
16
Comando di inizio sbrinamento con contatto NA: alla chiu-
sura dell’ingresso (e dopo il ritardo i.ti) viene attivato un
ciclo di sbrinamento.
17 Comando di fine sbrinamento con contatto NA: alla
chiusura dell’ingresso
(e dopo il ritardo i.ti)
viene termi-
nato lo sbrinamento se questo è in corso o viene inibito
lo sbrinamento;
18 Comando ciclo Turbo con contatto normalmente aper-
to e comando monostabile: alla chiusura dell’ingresso
viene avviato un ciclo Turbo. La modalità Turbo rimane
quindi attiva sino a quando l’ingresso digitale rimane
attivo e non è scaduto il tempo r.tC. Nel caso in cui il
contatto venga aperto durante il conteggio del tempo
r.tC il ciclo viene interrotto. Allo scadere del tempo r.tC
per avviare un nuovo ciclo è quindi necessario disattiva-
re e poi riattivare l’ingresso digitale.
-1, -2, -3, ecc.
Funzioni identiche alle precedenti ma ottenibili
tramite comandi di contatti NC e quindi con logica di
funzionamento inversa.
Nota: Nel caso in cui vengano configurati più ingressi digitali
per la stessa funzione lo strumento considererà i con-
tatti come se fossero i parallelo (considerando quindi il
risultato di una funzione OR).
5.5 Configurazione uscite a relè e buzzer
I paramentri relativi alla configurazione delle uscite sono
contenuti nel gruppo
]
Ou.
Le uscite dello strumento possono essere configurate attra-
verso i parametri o.o1, o.o2, o.o3, o.o4. Le uscite possono
essere configurate per i seguenti funzionamenti:
ot Per comando del dispositivo di controllo della temperatu-
ra (es. compressore). Nel caso di controllo a zona neutra
(r.HC = nr) per il comando del dispositivo di controllo del
raffreddamento. Questa uscita è operativa solo se non è
presente o non viene utilizzata l’uscita Out5 (r.Ao = 0);
dF Per comando del dispositivo di sbrinamento;
Fn Per il comando delle ventole evaporatore;
Au Per il comando di un dispositivo ausiliario;
At
Per il comando di un dispositivo di allarme tacitabile attra-
verso un contatto NA e chiuso in allarme;
AL Per il comando di un dispositivo di allarme non tacitabile
attraverso un contatto NA e chiuso in allarme;
An
Per il comando di un dispositivo di allarme con funzione di
memoria attraverso un contatto NA e chiuso in allarme;
-t
Per il comando di un dispositivo di allarme tacitabile attra-
verso un contatto NC e aperto in allarme;
-L Per il comando di un dispositivo di allarme non tacitabile
attraverso un contatto NC e aperto in allarme;
-n Per il comando di un dispositivo di allarme con funzione
di memoria attraverso un NC e aperto in allarme;
on
Per il comando di un dispositivo che deve risultare attivato
quando lo strumento risulta acceso. L’uscita risulta pertanto
disattivata quando lo strumento non è alimentato o risulta
nello stato di stand-by. Questo modo di funzionamento può
essere utilizzato come comando dell’illuminazione della
vetrina, di resistenze antiappannamento o di altre utenze;
HE Per comando del dispositivo di controllo di riscaldamen-
to in caso di controllo a zona neutra (r.HC = nr);
2d Per comando del dispositivo di sbrinamento 2;
L1 Luce vetrina collegata alla modalità Normale/Eco. L’u-
scita risulta accesa quando è attiva la modalità Normale
mentre risulta spenta quando è attiva la modalità Eco;
L2 Luce interna cella. L’uscita è sempre spenta e si accen-
de solo da ingresso digitale configurato come apertura
porta (i.oF = 1, 2, 3);
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 12
CS Uscita attivata quando il compressore a velocità varia-
bile è in marcia e ritardata allo spegnimento mediante il
tempo programmabile al parametro r.CS. Questa uscita
può essere utilizzata per esempio per il comando della
ventola di raffreddamento del condensatore;
oF Nessuna Funzione (uscita disabilitata).
Disattivando le uscite mdiante i parametri o.oo = oF le uscite
possono essere comandate da porta seriale ai seguenti
indirizzi Modbus:
Indirizzo
Hex. Descrizione Azione
28E Abilita/disabilita Out1 quando
o.o1 = oF 0 Disabilita Out1
1 Abilita Out1
28F Abilita/disabilita Out2 quando
o.o2 = oF 0 Disabilita Out2
1 Abilita Out2
290 Abilita/disabilita Out3 quando
o.o3 = oF 0 Disabilita Out3
1 Abilita Out3
291 Abilita/disabilita Out4 quando
o.o4 = oF 0 Disabilita Out4
1 Abilita Out4
Se una delle uscite viene configurata come uscita ausiliaria
(Au) la sua funzione viene invece stabilita dal parametro
o.Fo e il funzionamento può essere condizionato dal tempo
impostato al parametro o.tu. Il parametro o.fo può essere
configurato per i seguenti funzionamenti:
oF Nessuna funzione;
1 Uscita di regolazione ritardata. L'uscita ausiliaria viene
attivata con ritardo impostabile al parametro o.tu rispetto
all'uscita configurata come ot. L'uscita verrà poi spen-
ta in concomitanza con la disattivazione dell'uscita ot.
Questo modo di funzionamento può essere utilizzato
come comando di un secondo compressore o comunque
di altre utenze funzionanti secondo le stesse condizioni
dell'uscita di regolazione, ma che devono essere ritar-
date rispetto all'accensione del compressore per evitare
eccessivi assorbimenti di corrente;
2 Attivazione da tasto frontale (
o
), da ingresso
digitale o da orologio. L’uscita viene attivata mediante
la pressione dei tasti
o
opportunamente configu-
rati (t.UF o t.Fb = 1) oppure tramite l'attivazione dell'in-
gresso digitale sempre se opportunamente configurato
(i.oF = 9) oppure ancora tramite eventi programmabili
ad orari stabiliti. I comandi da tasti e da ingresso digitale
hanno un funzionamento bistabile, il che significa che
alla prima pressione del tasto l'uscita viene attivata men-
tre alla seconda viene disattivata.
L'uscita configurata come ausiliaria può essere anche
spenta in modo automatico dopo un certo tempo imposta-
bile al parametro o.tu. Con o.tu = oF l'uscita viene attiva-
ta e disattivata solo manualmente tramite il tasto frontale
(
o
) o tramite l'ingresso digitale o da eventi di attiva-
zione o disattivazione ad orari programmati, diversamente
l'uscita, una volta attivata, viene spenta automaticamente
dopo il tempo impostato. Questo funzionamento può
essere utilizzato ad esempio come comando luce cella, di
resistenze antiappannamento o di altre utenze.
Nel caso in cui fossero programmati eventi di attivazio-
ne/disattivazione dell’uscita ausiliaria tramite orologio,
l’azione dei tasti o dell’ingresso digitale con questa mo-
dalità risulta forzare l’uscita sino all’evento successivo.
3 Uscita elettrovalvola Aspirazione. L'uscita viene uti-
lizzata per il comando dell'elettrovalvola di aspirazione
nella modalità con sbrinamento HOT-GAS in impianti
centralizzati (d.dt = HG). L'uscita così configurata
risulta sostianzialmente sempre attivata durante il fun-
zionamento di regolazione temperatura mentre viene
disattivata durante lo sbrinamento e nella fase di post-
sbrinamento per evitare l'introduzione del gas caldo
nella linea di aspirazione.
Il parametro o.bu permette invece la configurazione del buz-
zer interno (se presente) come segue:
oF Il buzzer è disattivato;
1 Il buzzer si attiva solo per segnalare gli allarmi;
2 Il buzzer si attiva brevemente solo per segnalare la
pressione dei tasti (non segnala gli allarmi);
3 Il buzzer si attiva sia per segnalare gli allarmi che la
pressione dei tasti.
5.6 Regolatore di temperatura
I paramentri relativi alle funzioni di controllo temperatura sono
prevalentemente contenuti nel gruppo nel gruppo
]
re e, per
la regolazione PID con controllo di velocità del compressore,
nel gruppo
]Cs
.
5.6.1 Regolazione ON/OFF con uscite a relè
Il metodo di regolazione dello strumento, per le uscite a relè,
è di tipo ON/OFF e agisce sulle uscite configurate come ot e
come HE in funzione della misura della sonda Pr1, del/dei Set
Point attivo/i SP (o SPE e/o SPH), del differenziale di interven-
to r.d (o r.ed e/o rH.d) e del modo di funzionamento r.HC.
Relativamente al modo di funzionamento programmato col
parametro r.HC il differenziale viene considerato automati-
camente dal regolatore con valori positivi per il controllo di
Raffreddamento (r.HC = C) o con valori negativi per il control-
lo di Riscaldamento (r.HC = H).
Attraverso il parametro r.HC è possibile ottenere i seguenti
funzionamenti:
C Raffreddamento o
H Riscaldamento)
SP
Temp.
r.d
time
offoff
SP r.d
time
ON
rHC
= C
rHC
= H
offoffON ON ON ON ON
Output
ot
Output
ot
Pr1
Temp.
Pr1
nr Zona Neutra o Raffreddamento e Riscaldamento con un
unico Set Point
Nel caso in cui venga programmato il parametro
r.HC = nr, l’uscita configurata come ot opera con azione
di raffreddamento (come r.HC = C) mentre l’uscita confi-
gurata come HE opera con azione di riscaldamento.
In questo caso il Set Point di regolazione per entram-
be le uscite risulta quello attivo tra SP, SPE o SPH
ed il differenziale di intervento (r.d o r.Ed o r.Hd) viene
considerato automaticamente dal regolatore con valori
positivi per l’azione di raffreddamento e con valori nega-
tivi per l’azione di riscaldamento.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 13
SP
off off
ON
Temp.
time
r.d
r.d
offoff
r.Hc
= nr
ON
ON
HE
ot
Outputs
Pr1
HC Raffreddamento e Riscaldamento con due Set Point
indipendenti
Analogamente nel caso in cui venga programmato il pa-
rametro r.HC = HC l’uscita configurata come ot opera con
azione di raffreddamento (come r.HC = C) mentre l’uscita
configurata come HE opera con azione di riscaldamento.
In questo caso il Set Point di regolazione per l’uscita
ot risulta quello attivo tra SP, SPE o SPH mentre per
l’uscita HE risulta il Set Point SPH.
Il differenziale di intervento per l’uscita ot sarà quello legato
al Set Point attivo (r.d o r.ed o r.Hd) e verrà considerato au-
tomaticamente dal regolatore con valori positivi (trattandosi
di Raffreddamento) mentre per l’uscita HE sarà r.Hd consi-
derato con valori negativi (trattandosi di Riscaldamento).
In questa modalità l’attivazione del ciclo Turbo porta lo
strumento ad operare con regolazione a zona neutra a
Set Point SPH.
SP
SPH
off off off
Temp.
time
r.d
r.Hd
offoff off
R.HC
= HC
ON ON ON
ONON
HE
ot
Pr1
Outputs
C3 Raffreddamento con tre modalità automatiche
Lo strumento opera sempre in raffreddamento ma que-
sta selezione attiva la commutazione automatica tra le
tre modalità Normale-Eco-Turbo già descritta al paragra-
fo relativo alle modalità di funzionamento.
Temp.
SPE
Eco
SP
SPH
T
urbo
r.Hd
r.Ed
i.tt (2) r.tCr.tC
time
Normal TurboECOTurbo
i.Et (1)
r.d
Pr1 r.Hc = C3
Tutte le protezioni a tempo descritte al paragrafo
successivo (P.P1, P.P2, P.P3) agiscono sempre e solo
sull’uscita configurata come ot.
In caso di errore sonda è possibile fare in modo che
l’uscita configurata come ot continui a funzionare cicli-
camente secondo i tempi programmati ai parametro r.t1
(tempo di attivazione) e r.t2 (tempo di disattivazione).
Al verificarsi di un errore della sonda Pr1 lo strumento
provvede ad attivare l’uscita ot per il tempo r.t1 , quindi
a disattivarla per il tempo r.t2 e così via sino al per-
manere dell’errore. Programmando r.t1 = oF l’uscita
in condizioni di errore sonda resterà sempre spenta.
Programmando invece r.t1 ad un qualsiasi valore e
r.t1 = oF l’uscita in condizioni di errore sonda resterà
sempre accesa.
Nota: Si ricorda che il funzionamento del regolatore di
temperatura può essere condizionato dalle seguenti
funzioni: Protezioni compressore e ritardo all’accen-
sione, Sbrinamento, Porta aperta e Allarme esterno
con blocco uscite da ingresso digitale.
5.6.2 Regolazione PID con uscita in frequenza o
tensione (OUT5)
I parametri relativi alla configurazione e al funzionamento
dell’uscita Out5 per il comando dell’inverter sono contenuti
nel gruppo
]
CS.
L’uscita Out5 consente il comando di un inverter per la rego-
lazione della velocità del compressore dell’impianto.
Essa regola secondo l’algoritmo PID di seguito descritto e sosti-
tuisce l’uscita di regolazione ON/OFF prima descritta come ot.
Essa è disponibile un due configurazioni HW:
F Uscita in frequenza max. 250 Hz con ampiezza 9…12 V.
V Uscita configurabile in tensione 0…10 V, 0…5 V, in fre-
quenza max. 250 Hz con ampiezza 10 V oppure 5 V.
L’uscita in frequenza è compatibile con i più diffusi inverter
progettati per il pilotaggio dei compressori mentre l’uscita in
tensione per gli inverter di uso generale.
123456789101112 13 14 15 16
171819 20 21 22 23 24 25 26 27 28
Pr1 Pr2
DI1DI2 D+ D- GND
Pr3 Pr4
DI3DI4
Inputs RS485
Internal
Buzzer
X35P
NO
NO NO NO
NC
Out2
C
Out1
C
Out3
C
Out4
Power
supply
Out5: Analogue output V/f
C
+-
Compressor speed vs. Frequency signal
Frequency [Hz]
Speed [RPM]
0 20 40 60 80 100 120 140 160
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
60Hz
1800RPM
150Hz
4500RPM
66Hz
2000RPM
50Hz
2000RPM
50Hz
1800RPM
Signal control shape
Time [ms]
Amplitude [V]
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22
15
10
5
0
Duty cycle: 50%
Esempio di collegamento con inverter Embraco
Configurazione dell’uscita OUT5 per il comando
dell’inverter
L’uscita Out5 per il comando dell’inverter in frequenza o
analogica di tipo V (Uscita in frequenza 250 Hz max. o in
tensione 0... 5 VDC) è configurabile mediante il parametro
r.Ao come:
0 Non utilizzata;
1 Frequenza 0... 250 Hz ampiezza 5 V;
2 Frequenza 0... 250 Hz ampiezza 10 V;
3 Analogica 0… 5 V;
4 Analogica 0… 10 V.
Nota: Se l’uscita Out 5 è solo in frequenza (tipo F = 9...12 VDC
250 Hz max.) il parametro r.Ao non è visibile.
Impostando il parametro r.OP = on lo strumento opera sul
segnale di uscita in modalità manuale in modo da permette-
re, per esempio, l’esecuzione di test sul sistema.
Una volta programmato r.OP = on la modalità di impostazio-
ne rapida del Set Point (tasto
premuto e rilasciato) con-
sentirà, anziché l’impostazione del Set Point di temperatura,
l’impostazione del valore che si desidera attuare sull’uscita.
Poiché il controllo dei compressori normalmente prevede
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 14
una velocità operativa minima occorre stabilire a quale
valore di potenza da erogare in uscita deve corrispondere la
velocità minima che l’azionamento deve attuare.
Per questo sono previsti i parametri:
r.LP Soglia potenza segnale minimo di regolazione. Utiliz-
zato per stabilire quando attuare in uscita il segnale
minimo (ad esempio 30%). Ad r.LP si abbina, nel
caso di uscita in frequenza, il parametro r.LS che ser-
ve a stabilire il segnale minimo da attuare in uscita per
avviare il compressore (ad esempio 50 Hz).
Nel caso di uscita analogica il segnale attuato sarà
invece quello proporzionalmente corrispondente e
quindi il valore risultante dal calcolo:
R.LS x 5/100 (nel caso di uscita 0… 5 V output);
R.LS x 10/100 (nel caso di uscita 0… 10 V output).
Analogamente nel caso si desideri modificare la dinamica di
funzionamento di regolazione anche relativamente al valore
massima sono previsti i parametri:
r.HP Soglia potenza corrispondente al segnale massimo di
regolazione. Utilizzato per stabilire la potenza oltre la
quale il segnale di uscita si porta al valore massimo
previsto (normalmente è comunque il 100%). Ad r.HP
si abbina, nel caso di uscita in frequenza, il parame-
tro r.HS - che serve a stabilire il segnale massimo
da attuare in uscita per ottenere la massima velocità
prevista per il compressore (ad esempio 150 Hz).
Nel caso di uscita analogica il segnale attuato sarà
invece quello massimo (5 o 10 V).
Ou
t5
Vmax
PW
r.HP = 100%
r.P
0
Vmin
r.LS
r.LS x 5/100
r.LS x 10/100
r.HS [Hz]
5 [V]
10 [V]
Ou
t5
Vmax
PW
100%
r.P
0
r.HP
Vmin
r.LS
r.LS x 5/100
r.LS x 10/100
r.HS [Hz]
5 [V]
10 [V]
Regolatore di temperatura PID
Come detto il modo di regolazione dello strumento attuato
dall’uscita Out5 è di tipo PID.
Lo strumento opera sull’uscita Out 5 con l’azione di Raffred-
damento (Cooling) o Riscaldamento (Heating) configurata al
parametro r.HC (nel caso si configuri r.HC = nr o HC l’uscita
Out5 opera con azione di Raffreddamento).
Il regolatore PID determina quindi la potenza da attuare
sull’uscita Out5 in funzione della temperatura Pr1, del Set
Point attivo e dei parametri:
r.Pb Banda proporzionale;
r.td Tempo derivativo;
r.ti Tempo Integrale.
Questi parametri possono essere impostati manualmente
oppure essere calcolati dallo strumento mediante la funzione
di Autotuning che permette la sintonizzazione automatica dei
parametri sopra citati.
Dopo aver impostato l’azione ed il Set Point desiderato per
attivare la funzione di Autotuning programmare il parametro
r.At come:
1 Se si desidera che l’Autotuning venga avviato automati-
camente ogni volta che si accende lo strumento.
2 Se si desidera che l’Autotuning venga avviato automa-
ticamente all’accensione successiva dello strumento
e, una volta terminata la sintonizzazione, venga posto
automaticamente il parametro r.At = oF.
3 Se si desidera avviare l’Autotuning manualmente median-
te la pressione contemporanea per 10 s dei tasti
+
.
Lo strumento attuerà una serie di cicli di funzionamento con
il compressore operante al 100% della potenza e senza
tenere conto dei ritardi e delle limitazioni di velocità di varia-
zione della potenza imposti, al termine delle quali calcolerà
e memorizzerà automaticamente i valori dei parametri di
regolazione r.Pb, r.td, r.ti.
Impostando r.At = oF l’Autotuning è sempre disabilitato.
Nel caso in cui il processo non sia terminato nell’arco di 12 ore
lo strumento visualizzerà EAt.
Nel caso si dovesse verificare un errore della sonda durante
l’Autotuning lo strumento naturalmente interromperà il ciclo
in esecuzione.
L’Autotuning in corso è segnalato dalla label At alternata
ogni 10 s alla normale visualizzazione.
Nota: Normalmente in un processo di raffreddamento con-
trollato da un compressore non si consigliano frequen-
ti e ravvicinati avviamenti del compressore. Pertanto
si consiglia di sperimentare un autotuning manuale
sorvegliando il comportamento dell’impianto. Inoltre,
essendo normalmente i processi di refrigerazione
abbastanza lenti, per ottimizzare la regolazione non è
necessario effettuare l’autotuning ma è probabilmente
sufficiente il solo contributo proporzionale.
Il valore di potenza calcolato dal regolatore PID sarà quin-
di attuato sull’uscita Out5 secondo le regole stabilite dai
parametri di configurazione dell’uscita r.LP, r.LS, r.HP, r.HS
descritti precedentemente.
Oltre a queste regole di attuazione lo strumento mette a
disposizione ulteriori parametri per ottimizzare il funziona-
mento del controllo e che sono:
r.Su Velocità variazione segnale in uscita per incremento
potenza [%/s];
r.Sd Velocità variazione segnale in uscita per decremento
potenza [%/s];
r.1t Tempo di mantenimento Potenza minima in uscita
della banda di regolazione dopo raggiungimento del
Set Point;
r.2t Tempo di mantenimento Potenza minima in ingresso
della banda di regolazione dopo raggiungimento del
Set Point;
r.Pd Comportamento al pull-down (Primo raggiungimento
del Set Point)
1 Attuazione potenza calcolata all’interno della banda
proporzionale;
2
100% della potenza sino al raggiungimento del Set Point.
Anche in caso di regolazione PID tutte le protezioni di ritardo
P.od, P.P1, P.P2, P.P3 risultano comunque operative sull’attua-
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 15
zione del segnale di regolazione in uscita (per esempio se
il parametro P.od è diverso da oF all’accensione il segnale
in uscita viene ritardato del tempo impostato; oppure se il
compressore si spegne, non puotrà ripartire se prima non è
trascorso il tempo P.P2).
Lo strumento che utilizza il controllo di velocità del compres-
sore potrebbe avere necessità inoltre di poter disporre di un’u-
scita digitale che risulti attivata quando è in marcia il compres-
sore (uscita configurata come CS), per esempio per pilotare le
ventole del condensatore e fare in modo che si spengano con
un certo ritardo rispetto allo spegnimento del compressore.
Per questo l’uscita configurata come CS è ritardabile allo
spegnimento del tempo impostato al parametro r.CS.
time
Temp. r.Pd= 1
PV
Output
CS
SP
r.HP
r.LP
0%
r.Pb
OFF
ON ON
PW
r.CS
r.1t r.2t
time
Temp.
r.Pd
= 2
PV
Output
CS
SP
r.HP
r.LP
0%
r.Pb
OFF
ON ON
PW
r.CS
r.1t r.2t
Esempi di funzionamento con il solo contributo Proporzionale
In casi particolari l’uscita di regolazione Out5 deve potersi
porre in condizioni prestabilite indipendentemente dalla
potenza calcolata dal regolatore PID. Queste condizioni
risultano essere:
Sonda Pr1 in errore;
Defrost con gas caldo/inversione di ciclo (d.dt = in);
Blocco compressore a porta aperta (i.oF = 3).
Per queste condizioni è possibile stabilire la potenza da
attuarsi quando esse si verificano attraverso i parametri:
r.F1 Potenza in uscita in caso di sonda guasta
r.in Potenza in uscita in caso di defrost con gas caldo
inversione di ciclo (d.dt = in);
r.dc Potenza in uscita in caso di blocco compressore a
porta aperta (i.oF = 3).
Come già detto precedentemente la potenza attuata sull’u-
scita Out5 è visualizzabile con l’indicazione P tra le variabili
di misura premendo e rilasciando il tasto
.
5.7 Funzioni di protezione compressore e
ritardo all’accensione
I paramentri relativi alle funzioni di protezione compressore
sono contenuti nel gruppo
]
pr.
Le funzioni di protezione compressore svolte dall’apparec-
chio hanno lo scopo di evitare partenze frequenti e ravvicina-
te del compressore comandato dallo strumento nelle applica-
zioni di refrigerazione o comunque possono essere utilizzate
per aggiungere un controllo a tempo sull’uscita destinata al
comando dell’attuatore. Tale funzione prevede 3 controlli a
tempo sull’accensione dell’uscita configurata come ot o, se
utilizzata, dell’uscita Out5, associati alla richiesta del regola-
tore di temperatura. La protezione consiste nell’impedire che
si verifichi un’attivazione dell’uscita durante il conteggio dei
tempi di protezione impostati e quindi che l’eventuale attiva-
zione si verifichi solo allo scadere di tutti i tempi di protezione.
Il primo controllo prevede un ritardo all’attivazione dell’uscita
ot/Out5 secondo quanto impostato al parametro P.P1 (ritardo
all’accensione).
SP
Temp.
time
offoff off off
ON
ON
r.d
P.P1
P.P1
ot
ON
Pr1
Output
P.P1 P.P1
Il secondo controllo prevede l’inibizione all’attivazione dell’u-
scita ot/Out5 se, da quando l’uscita è stata disattivata, non è
trascorso il tempo impostato al parametro P.P2 (ritardo dopo
lo spegnimento o tempo minimo di spegnimento).
offoff off
ON
SP
time
r.d
P.P2
ON ON
Temp.
ot
Pr1
Output
P.P2 P.P2 P.P2
Il terzo controllo prevede l’inibizione all’attivazione dell’uscita
ot/Out5 se, da quando l’uscita è stata attivata l’ultima volta,
non è trascorso il tempo impostato al parametro P.P3 (ritardo
tra le accensioni).
offoffoff
ON
SP time
r.d
P.P3 P.P3 P.P3
P.P3
ON ON
Temp.
ot
Pr1
Output
Durante tutte le fasi di inibizione causate dalle protezioni
il LED che segnala l’attivazione dell’uscita di regolazione
(Cool o Heat ) lampeggia.
Inoltre è possibile impedire l’attivazione di tutte le uscite
dopo l’accensione dello strumento per il tempo impostato al
parametro P.od.
Durante la fase di ritardo all’accensione il display mostra l’indi-
cazione od alternata alla normale visualizzazione programmata.
Le funzioni di temporizzazione descritte risultano disattivate
programmando i relativi parametri P.P1, P.P2, P.P3 = oF.
Nel caso di funzionamento con modalità di sbrinamento
HOT-GAS per impianti centralizzati (d.dt = HG) i parametri
P.P1 e P.P2 vengono utilizzati per l’impostazione di: ritardo
attivazione dell’elettrovalvola Liquido e ritardo disattiva-
zione elettrovalvola Aspirazione (vedere Funzionamento
sbrinamento HOT-GAS per impianti centralizzati).
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 16
5.8 Controllo di sbrinamento
I paramentri relativi alle funzioni inerenti il controllo sbrina-
mento sono contenuti nel gruppo
]
df.
Il metodo di controllo dello sbrinamento agisce normalmente
sulle uscite configurate come ot/Out5 e dF.
Il tipo di sbrinamento che lo strumento deve effettuare viene
stabilito dal parametro d.dt che può essere programmato:
EL Con riscaldamento elettrico (o comunque per fermata
compressore)
Con questa modalità durante lo sbrinamento l’uscita ot/
Out5 è disattivata mentre l’uscita dF è attivata. Non
utilizzando l’uscita dF si otterrà uno sbrinamento per
fermata compressore.
in Con gas caldo o Inversione di ciclo
Con questa modalità durante lo sbrinamento le uscite
ot/Out5 e dF sono attivate.
In caso di controllo del compressore mediante l’uscita
Out5 la potenza è programmabile al parametro r.in
contenuto nel gruppo
]
CS.
no Senza condizionamento dell’uscita compressore
Con questa modalità durante lo sbrinamento l’uscita ot/
Out5 continua ad operare in funzione del regolatore di
temperatura mentre l’uscita dF è attivata.
Et Con riscaldamento elettrico e termostatazione
Con questa modalità durante lo sbrinamento l’uscita ot/
Out5 è disattivata mentre l’uscita dF opera come rego-
latore di temperatura dell’evaporatore in sbrinamento.
Con questa selezione il termine dello sbrinamento risulta
essere sempre a tempo (d.dE). Durante lo sbrinamento
l’uscita dF si comporta come un regolatore di temperatura
in funzione di riscaldamento con Set Point = d.tE e istere-
si fissa a 1°C e con riferimento alla temperatura misurata
dalla sonda configurata come sonda evaporatore (EP).
In questa modalità, se la sonda evaporatore non è abili-
tata o risulta in errore, lo sbrinamento si comporta come
con selezione EL (quindi l’uscita dF durante lo sbrina-
mento deve rimanere sempre attivata).
HG Con gas caldo (HOT GAS) in impianti centralizzati
Con questa modalità occorre configurare 3 uscite per
svolgere le funzioni di elettrovalvola Liquido (uscita ot),
elettrovalvola Gas Caldo (uscita dF) ed elettrovalvola
Aspirazione (uscita Au con configurazione Fo = 3).
Durante lo sbrinamento viene attivata solo l’uscita dF
mentre prima e dopo lo sbrinamento le valvole eseguo-
no una sequenza di operazioni temporizzate successi-
vamente descritte.
5.8.1 Avvio sbrinamenti automatici
Gli sbrinamenti possono essere avviati automaticamente:
Ad orari stabiliti (se è presente e abilitato l’orologio interno);
Ad intervalli (regolari o dinamici);
Per temperatura evaporatore;
Per tempo continuo di funzionamento compressore.
Allo scopo di evitare inutili sbrinamenti quando la tempera-
tura evaporatore risulta elevata il parametro d.tS permette di
stabilire la temperatura riferita alla sonda evaporatore (sonda
configurata come EP) al di sotto della quale gli sbrinamenti
sono possibili.
Pertanto, nelle modalità indicate, se la temperatura misurata
dalla sonda evaporatore è superiore a quella impostata al
parametro d.tS gli sbrinamenti sono inibiti.
Sbrinamento ad orari stabiliti - Real Time Clock Defrost
Impostando il parametri d.dC = cL vengono disabilitati gli
sbrinamenti ad intervalli (parametri d.di e d.Sd) ed abilitati
eventuali eventi di sbrinamento programmati ad orari stabiliti
tramite i parametri c.01, c.02, c.03, c.04, c.05, c.06, c.07, c.08,
c.09, c.10, c.11, c.12, c.13, c.14.
In questa modalità lo strumento può quindi gestire sino ad
un massimo di 14 eventi giornalieri di sbrinamento
(14 x 7 = 98 sbrinamenti settimanali con d.8).
In ogni caso gli eventi sono programmabili a piacere anche
giornalmente secondo le seguenti impostazioni:
d.1 Lunedì ÷ d.7 = domenica;
d.8 Tutti i giorni;
d.9 Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì;
d.10 Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato;
d.11 Sabato e domenca;
d.oF Nessuno.
Queste opzioni permettono di gestire l’avvio di sbrinamenti di-
versificati per i giorni feriali e festivi secondo le proprie esigenze.
Per ulterioni informazioni dettagliate ed esempi di programma-
zione vedere il paragrafo relativo agli eventi programmabili.
Nota: Si ricorda che per il funzionamento del Real Time
Clock Defrost occorre programmare d.dC = cL e deve
essere presente ed abilitato l’orologio interno.
Sbrinamento ad intervalli regolari
In alternativa agli sbrinamenti programmbili ad orario lo stru-
mento permette l’esecuzione degli sbrinamenti ad intervallo.
Attraverso il parametro d.dC è possibile stabilire le modalità
di conteggio dell’intervallo di sbrinamento di tale intervallo
come segue:
rt Ad intervalli per tempo reale di accensione. L’intervalllo
d.di è conteggiato come tempo totale di accensione
strumento. Questa modalità risulta quella tipicamente
usata attualmente nei sistemi frigoriferi.
ct Ad intervalli per tempo funzionamento compressore.
L’intervallo d.di è conteggiato come somma dei tempi
di funzionamento dell’uscita di regolazione (uscita ot
attivata). Questa modalità viene usata solitamente nei
sistemi frigoriferi a temperatura positiva dotati di sbrina-
mento per fermata compressore.
cS Sbrinamento ad ogni fermata del compressore. Lo stru-
mento avvia un ciclo di sbrinamento allo spegnimento
uscita ot al raggiungimento del Set Point, o comunque
allo scadere dell’intervallo d.di impostato. Se d.di = oF
lo sbrinamento avviene solo alla fermata del compres-
sore. Questa modalità viene usata solo su macchine
frigorifere particolari nelle quali si desidera avere l’eva-
poratore sempre alle condizioni di massima efficienza
ad ogni ciclo del compressore.
Dopo aver sezionato il parametro d.dC nel modo desiderato
tra rt, ct o cS impostare al parametro d.di il tempo che deve
intercorrere tra la fine di uno sbrinamento e l’inizio del succes-
sivo per abilitatare lo sbrinamento automatico ad intervalli.
In queste modalità il primo sbrinamento dall’accensione del-
lo strumento può essere stabilito dal parametro d.Sd.
Questo permette di eseguire il primo sbrinamento ad un
intervallo diverso da quello impostato al parametro d.di.
Se si desidera che ad ogni accensione dello strumento venga
realizzato un ciclo di sbrinamento (sempre che vi siano le
condizioni stabilite dal parametro d.te. nei casi indicati e de-
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 17
scritti successivamente) programmare il parametro d.Sd = oF.
Questo consente di avere l’evaporatore sempre sbrinato
anche quando dovessero verificarsi frequenti interruzioni
dell’alimentazione che potrebbero causare l’annullamento di
vari cicli di sbrinamento.
Se invece si desidera l’esecuzione di tutti gli sbrinamenti allo
stesso intervallo impostare d.Sd = d.di.
Impostando d.di = oF gli sbrinamenti ad intervallo sono
disabilitati (compreso il primo, indipendentemente dal tempo
impostato al parametro d.Sd.
Sbrinamento ad intervalli dinamici -
“Dynamic Defrost Intervals System”
Nota: Per questa funzione risulta necessario utilizzare la
sonda evaporatore.
Impostando d.dC nel modo desiderato tra rt, ct o cS e d.dd
ad un qualsiasi valore la funzione Dynamic Defrost Inter-
vals System risulta operativa.
Impostando d.dd = 0 gli intervalli di sbrinamento risultano
quelli impostati e dunque la funzione Dynamic Defrost Inter-
vals System risulta disabilitata.
Questa funzione permette allo strumento di ridurre dinami-
camente il conteggio dell’intervallo in corso (d.di o d.Sd se si
tratta del primo sbrinamento), anticipando così l’esecuzione
di uno sbrinamento quando fosse necessario, in funzione di
un algoritmo che permette di rilevare un calo di prestazioni
dello scambio termico nel frigorifero.
L’algoritmo permette di stimare una riduzione dello scambio
termico in base all’aumento della differenza di temperatura
tra Pr1 (regolazione cella) e sonda evaporatore (sonda confi-
gurata come EP) che viene memorizzata dallo strumento in
prossimità del Set Point di regolazione.
Il vantaggio dello sbrinamento ad intervalli dinamici è che
consente di programmare intervalli di sbrinamento più lunghi
del normale e fare in modo che siano le condizioni del siste-
ma determinate dallo strumento ad anticiparne l’esecuzione
se necessario.
Se il sistema risulta tarato correttamente consente di non effet-
tuare molti sbrinamenti non necessari (e quindi risparmiare di
energia) che potrebbero invece verificarsi con il normale funzio-
namento quando, per garantire con maggior certezza l’efficen-
za del sistema, l’intervallo di sbrinamento viene programmato
con un tempo che spesso risulta troppo breve.
Attraverso il parametro d.dd - “Percentuale riduzione tempo
mancante allo sbrinamento è possibile stabilire la percen-
tuale di riduzione del tempo mancante allo sbrinamento da
eseguire quando si presentano le condizioni per la riduzione.
Impostando d.dd = 100% alla prima rilevazione di aumento
della differenza di temperatura tra cella ed evaporatore (> 1°)
avviene immediatamente uno sbrinamento.
Lo strumento necessita di un valore di riferimento della
differenza di temperatura tra cella ed evaporatore, ma ogni
variazione del valore del Set Point Attivo, del differenziale di
regolazione o l’esecuzione di uno sbrinamento annulla tale
riferimento, quindi non è possibile eseguire la riduzione di
tempo sino all’acquisizione di un nuovo valore di riferimento.
Phase
off off
ON
01 2 3
Temp.
d.di/d.Sd time to defrost Phases 0, 1
Defrost
off off
T0
d.tE
d.tS
Cool
ot
Defrost
dF
SP + r.d
SP
Pr1
r.d
EP
T1 T2 T3
time to defrost Phase 2
time to defrost Phase 3
time
ON ON ON
Esempio funzionamento “Dynamic defrost intervals system”
con riduzione d.dd = 40% e fine sbrinamento per temperatura.
Sbrinamento per temperatura evaporatore
Lo strumento avvia un ciclo di sbrinamento quando la tem-
peratura evaporatore (sonda configurata come EP) scende
al di sotto del valore programmato al parametro d.tF per il
tempo d.St per garantire uno sbrinamento qualora l’evapo-
ratore raggiunga temperature molto basse che sono spesso
sintomatiche di un basso scambio termico rispetto alle con-
dizioni normali di funzionamento.
Impostando d.tf = -99.9 la funzione è sostanzialmente
disabilitata.
La funzione risulta operativa sia nel caso di funzionamento
con sbrinamenti a orari (d.dc= cL) sia nel caso di funziona-
mento con sbrinamenti ad intervallo (d.dc= rt, ct, cS).
Sbrinamento per tempo continuo di funzionamento
compressore
Lo strumento avvia un ciclo di sbrinamento quando il com-
pressore risulta attivato ininterrottamente per il tempo d.cd.
Tale funzione viene utilizzata in quanto il funzionamento
continuo del compressore per un lungo periodo è spesso
sintomo di un basso scambio termico tipicamente causato
dalla brina sull’evaporatore.
Impostando d.dc= oF la funzione è disabilitata.
La funzione risulta operativa sia nel caso di funzionamento
con sbrinamenti a orari (d.dc= cL) sia nel caso di funziona-
mento con sbrinamenti ad intervallo (d.dc= rt, ct, cS).
5.8.2 Sbrinamenti manuali
Per avviare un ciclo di sbrinamento manuale premere il tasto
/ nella normale modalità di funzionamento e mantenerlo
premuto per circa 5 s trascorsi i quali, se vi sono le condizioni
per eseguire lo sbrinamento, il LED si accenderà e lo stru-
mento realizzerà un ciclo di sbrinamento. Per interrompere un
ciclo di sbrinamento in corso premere il tasto / e mante-
nerlo premuto per circa 5 s durante il ciclo di sbrinamento.
5.8.3 Fine sbrinamenti
Gestione con 1 evaporatore
La durata del ciclo di sbrinamento può essere a tempo oppu-
re, se si utilizza la sonda evaporatore (sonda Pr2 configurata
come EP), per raggiungimento di temperatura.
Nel caso non venga utilizzata la sonda evaporatore la durata
del ciclo viene stabilita dal parametro d.dE. Impostando
d.dE = oF gli sbrinamenti ad intervallo o manuali risultano
disabilitati.
Se invece la sonda evaporatore viene utilizzata, il termine
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 18
dello sbrinamento avviene quando la temperatura misurata
da questa sonda configurata come EP supera la temperatu-
ra impostata al parametro d.tE. Qualora questa temperatura
non venga raggiunta nel tempo impostato al parametro d.dE
lo sbrinamento viene comunque interrotto.
Allo scopo di evitare inutili sbrinamenti quando la temperatura
evaporatore è elevata nelle modalità d.dC = rt, ct, cS il parame-
tro d.tS permette di stabilire la temperatura riferita alla sonda
evaporatore al di sotto della quale gli sbrinamenti sono possibili.
Pertanto, nelle modalità indicate, se la temperatura misurata
dallo sonda evaporatore è superiore a quella impostata al
parametro d.tS e comunque al parametro d.tE gli sbrinamen-
ti sono inibiti.
d.tE
d.ts
Defrost
dF
offoffoffON ON
AB
Temp.
time
C
(NO defrost)
d.de
d.di (Defrost) d.di d.di d.di
(Defrost)
EP
Esempio di fine sbrinamento
Lo sbrinamento indicato come A termina per raggiungimento
della temperatura d.tE, lo sbrinamento B termina allo sca-
dere del tempo d.dE in quanto la temperatura d.tE non viene
raggiunta, lo sbrinamento C non avviene in quanto la tempe-
ratura è superiore a d.tS.
d.tE
d.ts
offoffoff off
d.di
ON ON ON
time
d.di
(Defrost)
d.de
Defrost
dF
Temp.
EP
Esempio di sbrinamento elettrico termostatato (d.dt = Et)
Lo sbrinamento termina allo scadere del tempo d.dE. Durante
lo sbrinamento l’uscita configurata come dF si accende/spe-
gne come un regolatore di temperatura ON/OFF in funzione
di riscaldamento con isteresi di 1° allo scopo di mantenere co-
stante la temperatura di sbrinamento al valore d.tE impostato.
Gestione con 2 evaporatori
Lo strumento permette la gestione degli sbrinamenti anche
negli impiati dotati di doppio evaporatore (o volendo di eva-
poratori unici ma particolarmente grandi da necessitare di
due zone di controllo dello sbrinamento) attraverso due usci-
te di sbrinamento e due ingressi sonde per i due evaporatori.
L avvio degli sbrinamenti è sempre contemporaneo per en-
trambi gli evaporatori e pertanto l’uscita configurata come 2d
viene sempre attivata in concomitanza con l’uscita configura-
ta come dF.
TEP
Evaporator 1
Evaporator 2
T2P
dF
2d
Esempio schematico di impianto a due evaporatori con sbri-
namento elettrico.
Nel caso in cui non vengano utilizzate le due sonde evapora-
tore il termine dello sbrinamento, inteso come disattivazione
delle uscite di sbrinamento, avviene separatamente al termine
dei tempi stabiliti rispettivamente ai parametri d.dE (per l’uscita
dF che gestisce lo sbrinatore dell’evaporatore 1) e d.d2 (per
l’uscita 2d che gestisce lo sbrinatore dell’evaporatore 2).
Il termine dello sbrinamento intesa come fase del controllore
avviene invece sempre quando entrambi i tempi sono terminati.
Se si desidera dotare i due evaporatori delle rispettive sonde
occorre configurare un ingresso come sonda evaporatore 1
(i.Po = EP) e un ingresso come sonda evaporatore 2
(i.Po = 2E). In questo caso lo strumento provede a gestire
gli sbrinamenti secondo i criteri seguenti:
Lo sbrinamento risulta abilitato quando almeno una delle
due misure risulta al di sotto della temperatura impostata
al parametro d.tS;
Lo sbrinamento per temperatura viene avviato quando al-
meno una delle due misure rimane al di sotto della tempe-
ratura impostata al parametro d.tF per il tempo d.St.
Il termine dello sbrinamento inteso come disattivazione del-
le uscite di comando degli sbrinatori dF e 2d nelle modalità
d.dt = EL, in, no avviene separatamente per i due evapo-
ratori quando le rispettive temperature misurate dalle sonde
salgono al di sopra dei valori impostati in d.tE (evaporatore
1 con sonda EP) e d.t2 (evaporatore 2 con sonda 2E).
Qualora queste temperature non vengano raggiunte nei
tempi impostati ai parametri d.dE e d.d2 le rispettive azioni di
sbrinamento vengono comunque interrotte.
Il termine dello sbrinamento inteso come fase del controllore
avviene invece quando entrambe le misure superano i valori
previsti (oppure in alternativa al mancato raggiungimento
della temperatura quando i relativi tempi di durata massima
sono terminati).
Nel caso in cui la modalità di sbrinamento selezionata sia del
tipo con riscaldamento elettrico e termostatazione (d.dt = Et)
le due uscite di sbrinamento dF e 2d si comportano come
regolatori di temperatura in funzione di riscaldamento con i
rispettivi Set Point = d.tE (evaporatore 1) e d.t2 (evaporato-
re 2) entrambi con isteresi fissa a 1° e con riferimento alle
rispettive temperature misurate sui due evaporatori.
Se una delle due sonde evaporatore non è abilitata o risulta
in errore, lo sbrinamento relativo si comporta come con se-
lezione EL (quindi l’uscita di sbrinamento durante lo sbrina-
mento deve rimanere sempre attivata).
Nota: La funzione “Dynamic Defrost e la funzione di ter-
mostatazione delle ventole operano sempre e solo in
funzione della sonda configurata come EP (evaporato-
re 1). Nel caso in cui non non si utilizzi il controllo con
il doppio evaporatore è opportuno impostare d.d2 = oF
in modo da evitare influenze indesiderate sulla durata
totale dello sbrinamento.
Il ciclo di sbrinamento in corso è segnalato dall’accensione
del LED .
Al termine dello sbrinamento è possibile ritardare la ripartenza
del compressore (uscita ot) del tempo impostato al parametro
d.td in modo da permettere lo sgocciolamento dell’evaporatore.
Durante questo ritardo il LED lampeggia ad indicare lo
stato di sgocciolamento.
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 19
5.8.4 Intervalli e durata sbrinamento in caso di
errore sonda evaporatore
In caso di errore sonda evaporatore gli sbrinamenti avvengo-
no con intervallo d.Ei e con durata d.Ee.
Nel caso in cui avvenga un errore sonda quando il tempo
mancante all’avvio dello sbrinamento o alla fine dello sbri-
namento conteggiato normalmente fosse inferiore a quello
impostato ai parametri relativi alle condizioni di errore sonda,
l’inizio o la fine avvengono con il tempo minore.
Le funzioni sono previste in quanto quando viene utilizzata
la sonda evaporatore il tempo di durata dello sbrinamento
viene normalmente impostato più lungo del necessario in
quanto opera come sicurezza (il valore di temperatura misu-
rato dalla sonda provvede a terminare prima lo sbrinamento)
e, nel caso venga utilizzata la funzione “Dynamic Defrost
Intervals System l’intervallo di sbrinamento è normalmente
impostato molto più lungo di quello che viene normalmente
programmato negli strumenti non dotati della funzione.
Nota: In caso di impianti con doppio evaporatore la funzione
di commutazione della durata sbrinamento opera solo
sul parametro d.dE relativo all’evaporatore 1 (d.d2 ri-
mane allo stesso valore anche se la sonda configurata
come 2P è in errore).
5.8.5 Blocco display in sbrinamento
Mediante i parametri d.dL e A.dA è possibile stabilire il com-
portamento del display durante lo sbrinamento.
Il parametro d.dL consente il blocco della visualizzazione del
display sull’ultima misura di temperatura della sonda Pr1
(d.dL = on) prima dell’inizio di uno sbrinamento, durante tutto
il ciclo e sino a quando, finito lo sbrinamento, la temperatura
non è tornata al di sotto del valore dell’ultima misura, oppure
del valore [SP + r.d], oppure è scaduto il tempo impostato al
parametro A.dA.
Il parametro d.dL permette de visualizzare la sola scritta
dEF (d.dL = Lb) durante lo sbrinamento e, dopo il termine
dello sbrinamento, della scritta PdF sino a quando, finito lo
sbrinamento, la temperatura Pr1 non è tornata al di sotto del
valore dell’ultima lettura, oppure del valore [SP + r.d] oppure
è scaduto il tempo impostato al parametro A.dA.
Diversamente (d.dL = oF) il display durante lo sbrinamento
continuerà a visualizzare la temperatura misurata effettiva-
mente dalla sonda Pr1.
5.8.6 Sbrinamento hot-gas in impianti centralizzati
Per abilitare il funzionamento descritto, si deve impostare
d.dt = HG.
Con questa modalità occorre configurare 3 uscite per
svolgere le funzioni di: Elettrovalvola Liquido (uscita ot),
Elettrovalvola Gas Caldo (uscita dF) ed Elettrovalvola
Aspirazione (uscita Au con configurazione o.Fo = 3).
In questa configurazione durante lo sbrinamento vero e
proprio viene attivata solo l’uscita dF mentre prima e dopo lo
sbrinamento le valvole ot ed Au eseguono una sequenza di
operazioni temporizzate successivamente descritte.
Come in tutti gli sbrinamenti di tipo Hot Gas anche questi
sistemi utilizzano il calore del gas di scarico del compresso-
re per realizzare lo sbrinamento.
Tuttavia data la conformazione di questi impianti in cui gli eva-
poratori sono tutti in parallelo ed i compressori, essendo cen-
tralizzati, non sono sono comandati dallo strumento (per rego-
lare la temperatura lo strumento comanda l’Elettrovalvola del
Liquido) si rende necessario l’uso di una uscita che comandi
una Elettrovalvola di aspirazione in modo che l’evaporatore
che esegue lo sbrinamento venga isolato dall’impianto.
Analogamente durante lo sbrinamento deve essere chiusa
anche l’Elettrovalvola del Liquido (la stessa utilizzata per la
regolazione della temperatura) sempre per isolare l’evaporatore.
Evaporator n
Liquid
(ot)Fan (Fn)
Hot Gas (dF)
Suction (Au)
Suction (Au)
Evaporator 2
Liquid
(ot)Fan (Fn)
Hot Gas (dF)
Suction (Au)
Evaporator 1
Liquid
(ot)Fan (Fn)
Hot Gas (dF)
Suction line
Hot Gas line
Liquid line
Compressor Rack Unit
Nota: Per maggiore chiarezza nello schema sono stati
volutamente omessi alcuni particolari inerenti il circu-
ito idraulico (valvole di non ritorno etc.) perchè non
controllati dallo strumento ma comunque necessari al
corretto funzionamento dell’impianto.
Per evitare bruschi sbalzi di pressione nell’impianto le fasi
dello sbrinamento vengono eseguite rispettando una precisa
sequenza sotto rappresentata.
r.d
Liquid
(ot)
SP
Temp.
time
P.P1
Pr1
Suction
(Au o.fo=3)
off
off
L’impianto configurato per lo sbrinamento a gas caldo in
impianti centralizzati si comporta nel modo seguente:
All’accensione l’Elettrovalvola di aspirazione viene attivata
immediatamente (eventualmente rispettando il ritardo P.od se
impostato) dopo di che, se vi è richiesta di raffreddamento, vie-
ne attivata con il ritardo P.P1 anche l’Elettrovalvola Liquido.
Durante la fase di regolazione l’elettrovalvola di aspirazio-
ne rimane quindi sempre attivata mentre l
l’Elettrovalvola
Liquido
viene attivata in funzione del comando del regola-
tore di temperatura.
A L’esecuzione dello sbrinamento avviene anzitutto con
l’immediata disattivazione (se questa è attivata) dell’Elet-
trovalvola del liquido (uscita ot);
B Quindi, dopo il ritardo impostato con P.P2 viene disat-
tivata anche l’Elettrovalvola di aspirazione (uscita Au
configurata con o.Fo = 3 e, se F.FE = oF, viene disattivata
anche l’uscita ventole (uscita Fn);
Nota: In questo tempo il funzionamento delle ventole ed
il mantenimento dell’apertura dell’Eletrovalvola di
aspirazione sono normalmente necessari per favo-
rire la completa evaporazione del fluido contenuto
nell’evaporatore).
Ascon Tecnologic - X36P - MANUALE UTENTE - PAG. 20
Nel caso in cui la richiesta di esecuzione dello sbrina-
mento dovesse arrivare quando l’uscita dell’Elettroval-
vola del liquido è già chiusa ed è già trascorso il tempo
P.P2 (il cui conteggio parte sempre dallo spegnimento
dell’uscita ot) la disattivazione dell’Elettrovalvola di aspi-
razione ed eventualmente delle ventole è immediata.
Diversamente se avviene all’interno del conteggio del
tempo P.P2 la loro disattivazione avviene allo scadere
del tempo. A questo punto viene attivata l’Elettrovalvola
della linea di Gas Caldo (uscita dF) ed ha inizio lo sbri-
namento vero e proprio;
C
Al termine dello sbrinamento (stabilito sempre per tempo
d.dE o per temperatura evaporatore d.tE o per comando
manuale) l’uscita dF viene quindi disattivata e vengono
attivati i tempi di ritardo d.td (tempo di sgocciolamento) e
F.Fd (ritardo ventole dopo sbrinamento);
D Al termine del tempo d.td viene riattivata, come all’ac-
censione dello strumento, l’uscita dell’Elettrovalvola di
aspirazione.
E Nel caso in cui, come probabile, vi fosse quindi richiesta
da parte del regolatore di temperatura, dopo il tempo
P.P1 verrà attivata l’elettrovalvola Liquido e lo strumento
torna alla normale modalità di regolazione temperatura.
F Al termine del tempo F.Fd vengono eventualmente riatti-
vate le ventole sempre che la temperatura sull’evapora-
tore sia inferiore a quella impostata al parametro F.FL.
Fan
(Fn)
F.Fd
d.tdP.P2
Suction
(Au, o.fo=3)
off
Liquid
(ot) off
Defrost
(dF)
offoff
off
AB CDEF
d.dE
P.P1
Esempio di sbrinamento di tipo Hot Gas per impianti centra-
lizzati con inizio sbrinamento quando l’elettrovalvola Liquido
è aperta.
Fan
(Fn)
Suction
(Au, o.fo=3)
off
Liquid
(ot) off
Defrost
(dF)
offoff
off
BCDEF
P.P1
d.tdP.P2
F.Fd
d.dE
Esempio di sbrinamento di tipo Hot Gas per impianti centra-
lizzati con inizio sbrinamento quando l’elettrovalvola Liquido
è chiusa da oltre il tempo P.P2.
5.9 Controllo ventole evaporatore
I paramentri relativi alle funzioni inerenti il controllo ventole
sono contenuti nel gruppo
]
Fn.
Il controllo delle ventole evaporatore opera sull’uscita confi-
gurata come Fn in funzione di determinati stati di controllo
dello strumento e della temperatura misurata dalla sonda
evaporatore (sonda configurata come EP).
Nel caso la sonda evaporatore non venga utilizzata oppure
sia in errore, l’uscita configurata come Fn risulta attivata solo
in funzione dei parametri F.tn, F.tF e F.FE.
Tramite i parametri F.tn e F.tF è possibile stabilire il compor-
tamento delle ventole evaporatore quando l’uscita di regola-
zione configurata come ot/Out5 (compressore) è spenta.
Quando l’uscita ot/Out5 risulta disattivata è possibile fare in
modo che l’uscita configurata come Fn continui a funzionare
ciclicamente secondo i tempi programmati ai parametro F.tn
(tempo di attivazione ventole evaporatore a compressore
spento) e F.tF (tempo di disattivazione ventole evaporatore a
compressore spento).
All’arresto del compressore lo strumento provvede a mante-
nere accese le ventole evaporatore per il tempo F.tn, quindi
a disattivarla per il tempo F.tF e così via sino a che l’uscita
ot rimane disattivata.
Programmando F.tn = oF l’uscita Fn verrà disattivata alla disatti-
vazione dell’uscita ot (ventole evaporatore spente a compresso-
re spento o funzionamento ventole agganciate al compressore).
Programmando invece F.tn ad un qualsiasi valore e F.tF = oF
l’uscita Fn rimarrà attivata anche alla disattivazione dell’usci-
ta ot (ventole evaporatore accese a compressore spento).
Il parametro F.FE permette invece di stabilire se le ventole
devono essere sempre accese indipendentemente dallo sta-
to dello sbrinamento (F.FE = on) oppure spegnersi durante lo
sbrinamento (F.FE = oF).
In quest’ultimo caso è possibile ritardare la ripartenza delle
ventole anche dopo il termine dello sbrinamento del tempo
impostato F.Fd.
Quando è attivo questo ritardo il LED lampeggia per se-
gnalare il ritardo in corso.
Quando la sonda evaporatore è utilizzata le ventole, oltre ad
essere condizionate dai parametri F.tn, F.tF e F.FE risultano
condizionate anche da un controllo di temperatura.
Fn
F.LF
Ep
F.FL
Temp.
F.dF
F.dF
time
offoff offON ON
È infatti possibile stabilire la disabilitazione delle ventole
quando la temperatura misurata dalla sonda evaporatore è
superiore a quanto impostato al parametro F.FL (temperatu-
ra troppo calda) oppure anche quando è inferiore a quanto
impostato con F.LF (temperatura troppo fredda).
Associato a questi parametri vi è anche il relativo differenzia-
le impostabile al parametro F.LF.
Nota: Occorre prestare particolare attenzione all’utilizzo
corretto delle funzioni di controllo delle ventole in base
alla temperatura in quanto in una tipica applicazione
di refrigerazione l’arresto delle ventole evaporatore
blocca lo scambio termico.
Si ricorda che il funzionamento delle ventole evaporatore
può essere condizionato anche dalla funzione porta aperta
operato dell’ingresso digitale.
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Ascon tecnologic X36P Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario