Ascon tecnologic TLS35 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 1
TERMOREGOLATORE
DIFFERENZIALE ELETTRONICO A
MICROPROCESSORE
ISTRUZIONI PER L'USO
Vr. 03 (ITA) - cod.: ISTR-MTLS35ITA03
ASCON TECNOLOGIC Srl
VIA INDIPENDENZA 56
27029 VIGEVANO (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871
FAX: +39 0381 698730
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PREMESSA
Nel presente manuale sono contenute le
informazioni necessarie ad una corretta
installazione e le istruzioni per l'utilizzo e la
manutenzione del prodotto, si raccomanda
pertanto di leggerlo attentamente e di
conservarlo.
La presente pubblicazione è di esclusiva
proprietà della ASCON TECNOLOGIC Srl la quale pone il
divieto assoluto di riproduzione e divulgazione, anche
parziale, se non espressamente autorizzata.
La ASCON TECNOLOGIC Srl si riserva di apportare modifiche
estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun
preavviso.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio
possa creare situazioni pericolose o dannose per persone,
cose o animali si ricorda che l'impianto deve essere
predisposto con dispositivi aggiuntivi atti a garantire la
sicurezza.
La ASCON TECNOLOGIC Srl ed i suoi legali rappresentanti
non si ritengono in alcun modo responsabili per eventuali
danni a persone, cose o animali derivanti da manomissioni,
uso improprio, errato o comunque non conforme alle
caratteristiche dello strumento.
INDICE
1 DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1
DESCRIZIONE GENERALE
1.2
DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
2 PROGRAMMAZIONE
2.1
IMPOSTAZIONE DEL SET POINT DI REGOLAZIONE
DIFFERENZIALE
2.2
PROGRAMMAZIONE STANDARD DEI PARAMETRI
2.3
PROTEZIONE RAPIDA DEI PARAMETRI MEDIANTE
PASSWORD
2.4
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
PERSONALIZZATA E LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE
PARAMETRI
2.5
FUNZIONE ON / STAND-BY
2.6
FORZATURA MANUALE DELL’USCITA OUT
3 AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1
USO CONSENTITO
3.2
MONTAGGIO MECCANICO
3.3
COLLEGAMENTO ELETTRICO
3.4
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4 FUNZIONAMENTO
4.1
MISURA E VISUALIZZAZIONE
4.2
CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
4.3
REGOLATORE DIFFERENZIALE DI TEMPERATU
RA E
DESCRIZIONE DI DUE TIPICHE APPLICAZIONI
4.3.1
COLLETTORI SOLARI (PANNELLI SOLARI TERMICI)
4.3.2
CHILLER (RAFFREDDATORI DI FLUIDI)
4.4
FUNZIONI DI RITARDO ATTIVAZIONE USCITE
4.5
FUNZIONI DI ALLARME
4.6
INGRESSO DIGITALE
4.7
CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON A01
5 TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
6 PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1
SEGNALAZIONI
6.2
PULIZIA
6.3
GARANZIA E RIPARAZIONI
7 DATI TECNICI
7.1
CARATTERISTICHE ELETTRICHE
7.2
CARATTERISTICHE MECCANICHE
7.3
DIMENSIONI MECCANICHE
7.4
CARATTERISTICHE FUNZIONALI
7.5
CODIFICA DELLO STRUMENTO
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello TLS 35 è un termoregolatore differenziale elettronico a
microprocessore utilizzabile tipicamente per il controllo impianti
dotati di pannelli solari termici ma anche per tutte quelle
applicazioni che richiedono un controllo in funzione della differenza
di temperatura tra due diversi ambienti come ad esempio
raffreddatori di fluido (chiller), sistemi di climatizzazione naturale
degli ambienti attraverso il ricircolo dell’aria e molte altre
applicazioni.
Lo strumento prevede sino a 3 uscite a relè, due ingressi per
sonde di temperatura PTC o NTC ed un ingresso digitale, tutti
completamente configurabili .
Le 3 uscite sono utilizzabili per il comando del dispositivo di
controllo della temperatura (OUT) e per operare in funzione delle
soglie di allarme programmabili e riferite alle misure delle due
sonde (AL1, AL2) .
TLS 35
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 2
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
4
3 2
1
9
5
6
11
8
10
AL1OUT OK
7
AL2
TLS 35
- +
1 - Tasto P : Utilizzato per l'impostazione del Set point e per la
programmazione dei parametri di funzionamento
2 - Tasto DOWN : Utilizzato per il decremento dei valori da
impostare e per la selezione dei parametri. Inoltre può essere
utilizzato per forzare la disattivazione dell’uscita OUT se la funzione
è abilitata tramite il par. “Fbud”.
3 - Tasto UP : Utilizzato per l'incremento dei valori da impostare e
per la selezione dei parametri. Inoltre può essere utilizzato per
forzare l’attivazione dell’uscita OUT se la funzione è abilitata
tramite il par. “Fbud”. In modali di programmazione può essere
utilizzato insieme con il tasto P per modificare il livello di
programmazione dei parametri.
4 - Tasto U : Utilizzato per visualizzare le temperature misurate
dalle sonde (Pr1 e Pr2) e la loro differenza (Pr1-Pr2). Inoltre può
essere programmato tramite il par. “USrb” per eseguire
l’accensione e lo spegnimento (stand-by) dello strumento.
5 - Led OUT : Indica lo stato dell'uscita di regolazione on (acceso),
off (spento) o inibita (lampeggiante)
6 - Led AL1 : Indica lo stato dell’allarme AL1 attivo.
7 - Led AL2 : Indica lo stato dell’allarme AL2 attivo.
8 - Led SET : Indica l’ingresso nella modalidi programmazione e
il livello di programmazione dei parametri. Inoltre serve a indicare lo
stato di Stand-by.
9 - Led - : Indica che è in corso un allarme di bassa temperatura .
10 - Led OK : Indica che non vi sono allarmi in corso
11 - Led + : Indica che è in corso un allarme di alta temperatura.
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - IMPOSTAZIONE DEL SET POINT DI REGOLAZIONE
DIFFERENZIALE
Premere il tasto P quindi rilasciarlo e il display visualizzerà “SPd e
il valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo
veloce per consentire il rapido raggiungimento del valore
desiderato.
L'uscita dal modo di impostazione del Set avviene alla pressione
del tasto P oppure automaticamente non agendo su alcun tasto per
circa 15 secondi, trascorsi i quali il display tornerà al normale modo
di funzionamento.
2.2 - PROGRAMMAZIONE STANDARD DEI PARAMETRI
Per avere accesso ai parametri di funzionamento dello strumento
quando la protezione dei parametri non è attiva occorre premere il
tasto P e mantenerlo premuto per circa 5 secondi, trascorsi i quali il
display visualizzerà il codice che identifica il primo parametro e con
i tasti UP e DOWN sarà possibile selezionare il parametro che si
intende editare.
Una volta selezionato il parametro desiderato premere il tasto P e
verrà visualizzato il codice del parametro e la sua impostazione che
potrà essere modificata con i tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionare un
altro parametro e modificarlo come descritto.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 20 secondi, oppure premere il tasto U per circa 1 sec.
sino ad uscire dalla modalità di programmazione.
5 s e c .
H o ld fo r
H old fo r
1 s e c .
2.3 - PROTEZIONE RAPIDA DEI PARAMETRI MEDIANTE
PASSWORD
Lo strumento dispone di una funzione di protezione dei parametri
mediante password personalizzabile attraverso il par. “PASS”.
Qualora si desideri disporre di questa protezione impostare al
parametro “PASS” il numero di password desiderato e uscire dalla
programmazione parametri.
Quando la protezione è attiva, per poter aver accesso ai parametri,
premere il tasto P e mantenerlo premuto per circa 3 secondi,
trascorsi i quali, il display visualizzerà la richiesta della password
“r.PAS” e premendo ancora il tasto P il display visualizzerà “0” .
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
di password programmato e premere il tasto P.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice che
identifica il primo parametro e sarà possibile programmare i
parametri con le stesse modalità descritte al paragrafo precedente.
La protezione mediante password è disabilitata impostando il par.
“PASS” = OFF.
H o ld fo r
5 s e c .
1 s e c .
H o ld fo r
2.4 - PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI PERSONALIZZATA
E LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
Dall’impostazione di fabbrica dello strumento la protezione
mediante password agisce su tutti i parametri.
Qualora di desideri, dopo aver abilitato la Password mediante il
parametro “PASS”, rendere programmabili senza protezione alcuni
parametri mantenendo la protezione sugli altri occorre seguire la
seguente procedura.
Accedere alla programmazione attraverso la Password e
selezionare il parametro che si vuole rendere programmabile senza
password.
Un volta selezionato il parametro se il led SET è lampeggiante
significa che il parametro è programmabile solo mediante password
ed è quindi “protetto” (se invece è acceso significa che il
parametro è programmabile anche senza password ed è quindi
“non protetto”).
Per modificare la visibilità del parametro premere il P e
mantenendolo premuto premere anche il tasto UP.
Il led SET cambierà stato indicando il nuovo livello di accessibilità
del parametro (acceso = non protetto; lampeggiante = protetto
mediante password).
In caso di Password abilitata e nel caso in cui vengano “sprotetti”
alcuni parametri quando si accede alla programmazione verranno
visualizzati per primi tutti i parametri configurati come “non protetti”
e per ultimo il par. “r.PAS” attraverso il quale sarà possibile
accedere ai parametri “protetti”.
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 3
H o ld fo r
5 s e c.
H old f o r
1 s ec .
NOTA: In caso di smarrimento della password togliere
alimentazione allo strumento, premere il tasto P e ridare
alimentazione allo strumento mantenendo premuto il tasto per circa
5 sec.
Si avrà co accesso a tutti i parametri e sarà possibile pertanto
verificare e modificare il parametro “PASS”.
2.5 - FUNZIONE ON / STAND-BY
Lo strumento, una volta alimentato, può assumere 2 diverse
condizioni:
- ON : significa che il controllore attua le funzioni di controllo.
- STAND-BY : significa che il controllore non attua nessuna
funzione, e il display viene spento ad eccezione del led verde SET.
In caso di mancanza di alimentazione quindi al ritorno della stessa
il sistema si pone sempre nella condizione che aveva prima
dell'interruzione.
Il comando di ON/Stand-by può essere selezionato mediante il
tasto U premuto per circa 1 sec. se configurato mediante il
parametro "USrb" = 1.
2.6 - FORZATURA MANUALE DELL’USCITA OUT
Allo scopo di verificare il funzionamento dell’impianto lo strumento
prevede inoltre la possibilità di azionare manualmente l’uscita del
regolatore differenziale.
La funzione di forzatura manuale dell’uscita è abilitata
programmando il par. “Fbud” =1
Una volta abilitata la funzione la forzatura dell’uscita si ottiene
mediante la pressione mantenuta per circa 5 sec. dei tasti UP
(attivazione forzata) o DOWN (disattivazione forzata).
La forzatura in corso viene segnalata dal display con i messaggi
“On” (forzatura di attivazione) e “OFF” (forzatura di disattivazione)
alternati alla normale visualizzazione.
Per uscire dalla modalità di forzatura è sufficiente ripremere
brevemente uno dei tasti UP o DOWN.
3 - AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 - USO CONSENTITO
Lo strumento è stato concepito come apparecchio
di misura e regolazione in conformità con la norma
EN61010-1 per il funzionamento ad altitudini sino a
2000 m. L’utilizzo dello strumento in applicazioni
non espressamente previste dalla norma sopra
citata deve prevedere tutte le adeguate misure di protezione. Lo
strumento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata
protezione. Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le
norme relative alla compatibilità elettromagnetica siano rispettate
anche dopo l’installazione dello strumento, eventualmente
utilizzando appositi filtri. Qualora un guasto o un malfunzionamento
dell'apparecchio possa creare situazioni pericolose o dannose per
persone, cose o animali si ricorda che l'impianto deve essere
predisposto con dispositivi elettromeccanici aggiuntivi atti a
garantire la sicurezza.
3.2 - MONTAGGIO MECCANICO
Lo strumento, in contenitore 4 moduli , è concepito per il montaggio
su guida OMEGA DIN entro un involucro.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in luoghi
soggetti ad alta umidità o sporcizia che possono provocare
condensa o introduzione nello strumento di parti o sostanze
conduttive.
Assicurarsi che lo strumento abbia una adeguata ventilazione ed
evitare l’installazione in contenitori dove sono collocati dispositivi
che possano portare lo strumento a funzionare al di fuori dai limiti
di temperatura dichiarati.
Installare lo strumento il più lontano possibile da fonti che possono
generare disturbi elettromagnetici come motori, teleruttori, relè,
elettrovalvole ecc.
3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che la
tensione di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che
l'assorbimento degli attuatori collegati allo strumento non sia
superiore alla corrente massima consentita.
Lo strumento, essendo previsto per collegamento permanente
entro un'apparecchiatura, non è dotato nè di interruttore di
dispositivi interni di protezione da sovracorrenti.
Si raccomanda pertanto di prevedere l’installazione di un
dispositivo di protezione da sovracorrenti e di un
interruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato come dispositivo
di disconnessione, che interrompa l’alimentazione dell’apparecchio.
Tale interruttore deve essere posto il più possibile vicino allo
strumento e in luogo facilmente accessibile dall’utilizzatore. Inoltre
si raccomanda di proteggere adeguatamente l’alimentazione di tutti
i circuiti connessi allo strumento con dispositivi (es. fusibili)
adeguati alle correnti circolanti.
Si raccomanda di utilizzare cavi con isolamento appropriato alle
tensioni, alle temperature e alle condizioni di esercizio e di fare in
modo che i cavi relativi ai sensori di ingresso siano tenuti lontani
dai cavi di alimentazione e da altri cavi di potenza al fine di evitare
l’induzione di disturbi elettromagnetici.
Se alcuni cavi utilizzati per il cablaggio sono schermati si
raccomanda di collegarli a terra da un solo lato.
Per la versione dello strumento con alimentazione a 12 V si
raccomanda l’uso dell'apposito trasformatore TCTR, o di
trasformatore con caratteristiche equivalenti, e si consiglia di
utilizzare un trasformatore per ogni apparecchio in quanto non vi è
isolamento tra alimentazione ed ingresso.
Infine si raccomanda di controllare che i parametri impostati siano
quelli desiderati e che l’applicazione funzioni correttamente prima
di collegare le uscite agli attuatori onde evitare anomalie
nell’impianto che possano causare danni a persone, cose o
animali.
3.4 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
TLS 35
1 2 3 4 5 6 121110987
13 14 15 16 17 18 19 24222120 23
OUT1 OUT2
SUPPLY
INPUTS
SPST-NO 16A-AC1
SPDT 16A-AC1(NO) 8A-AC1(NC)
NCNO
NO
CC NONC
SPDT 8A-AC1
C
NC NOC
SPDT 8A-AC1
OUT3
Pr 2
DIG.
IN. Pr 1
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 4
4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - MISURA E VISUALIZZAZIONE
Mediante il par. SEnS” è possibile selezionare la tipologia di
sonde che si desidera utilizzare e che può essere: termistori PTC
KTY81-121 (Ptc) o NTC 103AT-2 (ntc).
Una volta selezionato il tipo di sonde utilizzate, mediante il
parametro “Unit” è possibile selezionare l’unità di misura della
temperatura C o °F) e, mediante il parametro “dP”, la risoluzione
di misura desiderata (OFF=1°; On =0,1°).
Lo strumento consente la calibrazione delle misure, che può
essere utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le
necessità dell’applicazione, mediante i par. “OFS1” (per la sonda
Pr1) e “OFS2” (per la sonda Pr2).
Mediante il par. “FiL” è possibile impostare la costante di tempo
del filtro software relativo alla misura dei valori in ingresso in modo
da poter diminuire la sensibilità ai disturbi di misura (aumentando il
tempo).
Attraverso il par. “diSP” è possibile stabilire la normale
visualizzazione del display che può essere la misura della sonda
Pr1 (Pr 1), la misura della sonda Pr2 (Pr 2), la differenza di
temperatura Pr1-Pr2 (P1-2), il set point di regolazione differenziale
(SPd), oppure ancora si può avere il display numerico spento
(OFF).
Indipendentemente da quanto impostato al par. “diSP” è possibile
visualizzare tutte le variabili a rotazione premendo e rilasciando il
tasto U, il display mostrerà alternativamente il codice che identifica
la variabile (Pr 1, Pr 2, P1-2) e il suo valore.
L’uscita da questa modalità di visualizzazione avviene
automaticamente dopo 15 secondi circa dall’ultima pressione del
tasto U.
In caso di errore di una delle sonde lo strumento provvede
comunque a disattivare l’uscita OUT e, se lo si desidera, a
commutare l’uscita o le uscite di allarme desiderate secondo
quanto programmato al parametro EAL” (0 = nessuna azione; 1 =
Commuta l’uscita AL1; 2 = Commuta l’uscita AL2; 3 = Commuta
entrambe le uscite AL1 e AL2).
4.2 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
Le uscite dello strumento possono essere configurate mediante
parametri “Out1” , “Out2” e “Out3”.
Le uscite possono essere configurate per i seguenti funzionamenti:
= Out - Per comando del dispositivo di controllo della temperatura
= AL1 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL1 attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= AL2 - Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL2 attraverso un contatto normalmente aperto e
chiuso in allarme.
= -AL1 -Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL1 attraverso un contatto normalmente chiuso e
aperto in allarme.
= -AL2 -Per il comando di un dispositivo attivabile in funzione
dell’allarme AL2 attraverso un contatto normalmente chiuso e
aperto in allarme.
= OFF - Uscita disabilitata
4.3 - REGOLATORE DIFFERENZIALE DI TEMPERATURA E
DESCRIZIONE DI DUE TIPICHE APPLICAZIONI
Il modo di regolazione differenziale dello strumento è di tipo
ON/OFF e agisce sull' uscita configurata come “Out” in funzione
della differenza di temperatura tra la sonda Pr1 e la sonda Pr2, del
Set Point “SPd”, dell’isteresi di intervento “HSEt” e del modo di
funzionamento “Func” .
Il regolatore opere sull’uscita Out in modo da mantenere la
differenza Pr1-Pr2 pari al valore “SPd”.
Il modo di funzionamento “Func” = CooL viene utilizzato per le
applicazioni in cui l’azione dell’attuatore fa diminuire la differenza
Pr1-Pr2 (contrastando quindi la differenza Pr1-Pr2 che tende
naturalmente ad aumentare).
Viceversa il modo “Func” = HEAt viene utilizzato per le applicazioni
in cui l’azione dell’attuatore fa aumentare la differenza Pr1-Pr2
(contrastando quindi la differenza Pr1-Pr2 che tende a diminuire).
4.3.1 - COLLETTORI SOLARI (PANNELLI SOLARI TERMICI)
L’applicazione maggiormente diffusa per il regolatore differenziale
consiste nella gestione del funzionamento di impianti a collettori
solari con scambiatore a circolazione forzata.
Questi impianti sono costituiti un circuito idraulico formato dai
pannelli solari e da uno scambiatore di calore posto in un serbatoio
di accumulo dell’acqua.
Il controllo è attuabile con azione di raffreddamento (“Func =
CooL), infatti prevede l’attivazione dell’uscita quando la differenza
di temperatura è superiore ad un determinato valore (in pratica
l’azione prevede il raffreddamento del fluido del collettore).
Lo strumento misura la temperatura raggiunta dal liquido in uscita
dai pannelli solari (sonda Pr1) e quella del liquido nella parte
terminale dello scambiatore (sonda Pr2).
P r1
P r2
W ate r IN
W ate r O U T
( O u t )
P um p
Se il liquido nei pannelli (Pr1) è più caldo di quello dello
scambiatore del serbatoio (Pr2), vi è ci una differenza di
temperatura (Pr1-Pr2) maggiore del valore [SPd+HySt] , lo
strumento provvede ad attivare l’uscita configurata come Out che,
comandando una pompa, fa circolare il liquido nel circuito
scambiatore.
Durante il funzionamento della pompa, avvenendo lo scambio
termico, ovviamente la differenza di temperatura diminuirà
tendendo a 0.
O u t
SPd
T e m p .
H S E t
t i m e
O N O N O N
o f f o f f
P r 1 - P r 2
P r 1
P r 2
SPd
SPd+HSEt
Al raggiungimento della differenza stabilita dal set SPd” l’uscita
Out verrà quindi spenta.
Tale Set sarà pertanto quella differenza di temperatura stimata
dall’utilizzatore che permette di trasferire adeguatamente il calore
dal fluido dello scambiatore all’acqua del serbatoio di accumulo e
quindi di sfruttare l’energia termica disponibile prodotta dal
pannello.
4.3.2 - CHILLER (RAFFREDDATORI DI FLUIDI)
Lo stesso tipo di azione (“Func” = CooL) è utilizzabile anche per il
controllo di un circuito scambiatore con attuatore di raffreddamento
come ad esempio un Chiller attraverso il quale si desidera
raffreddare l’acqua in uscita rispetto all’acqua in ingresso
mantenendo quindi una differenza negativa di temperatura (“SPd”
andrà impostato con valori negativi).
In questa applicazione occorrerà porre la sonda Pr1 in modo che
misuri la temperatura in uscita dal chiller e la sonda Pr2 in modo
che misuri la temperatura in ingresso.
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 5
Pr1Pr2 CHILLER
( Out )
Compr.
Se la temperatura dell’acqua in uscita (Pr1) è uguale o maggiore a
quella in ingresso (Pr2), vi è cioè una differenza di temperatura
(Pr1-Pr2) maggiore del valore [SPd+HySt] lo strumento provvede
ad attivare l’uscita Out che comandando un sistema frigorifero
raffredderà l’acqua in uscita dal chiller.
Durante il funzionamento del sistema frigorifero la temperatura
misurata dalla sonda Pr1 tenderà pertanto a diminuire.
Al raggiungimento della differenza stabilita dal set SPd” l’uscita
Out verrà quindi spenta.
O N
S P d
O u t o f f
O N
o f f
O N
T e m p .
P r 1 - P r 2
P r 1
P r 2
SPd
SPd+HSEt
H S E t
t i m e
4.4 - FUNZIONI DI RITARDO ATTIVAZIONE USCITE
Lo strumento permette di attuare tre controlli a tempo
sull’attivazione dell’uscita Out.
Il primo controllo prevede un ritardo all’attivazione dell’uscita del
tempo impostato al parametro “Ptd” .
Il secondo controllo prevede un inibizione all’attivazione dell’uscita
relativa se non è trascorso il tempo impostato al parametro “PtS”.
Infine il terzo controllo permette di stabilire il tempo minimo di
attivazione dell’uscita OUT attraverso il parametro “LtC” in modo
da evitare accensioni troppo brevi dell’attuatore comandato dallo
strumento.
Tali funzioni possono risultare utili allo scopo di evitare frequenti
interventi delle uscite in particolare quando queste comandano dei
compressori o in generale dei motori.
Se durante le fasi di ritardo la richiesta del regolatore dovesse
venire a mancare naturalmente viene annullata la prevista
attuazione dell'uscita.
Le funzioni di ritardo risultano disattivate programmando i relativi
parametri = OFF.
Durante le fasi di ritardo, il led relativo all’uscita è lampeggiante allo
scopo di segnalare la protezione in corso.
P V
O U T
P td
o ff
O N
S P
P tdP td
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H S E
o ff o ff o ff
O N O N
Esempio funzionamento “Ptd” con “Func” = CooL
O N
O U T o f f
P t S P t S P t S
S P
P V
t im e
H S E
O N O N
o f f o f f
Esempio funzionamento “PtS” con “Func” = CooL
Oltre a questi ritardi è possibile impedire l'attivazione di tutte le
uscite dopo l'accensione dello strumento per il tempo impostato al
par. “od”.
La funzione risulta disattivata per “od” = OFF.
Durante la fase di ritardo all’accensione il display mostra
l’indicazione od alternata alla normale visualizzazione
programmata.
4.5 - FUNZIONI DI ALLARME
Lo strumento dispone di 2 soglie di allarme assolute (massima e
minima) per ciascuna delle due sonde e di alcuni parametri
attraverso i quali è possibile determinare il comportamento delle
uscite all’intervento di questi allarmi.
Gli allarmi agiscono in funzione delle misure delle sonde (Pr1 e
Pr2), delle soglie di allarme impostate ai par. “HAL1” (allarme di
massima riferito a Pr1), “LAL1” (allarme di minima riferito a Pr1),
“HAL2” (allarme di massima riferito a Pr2), “LAL2” (allarme di
minima riferito a Pr2), e dei relativi differenziali di intervento
“dAL1” e “dAL2”.
Mediante alcuni parametri è possibile ritardare l’abilitazione e
l’intervento di questi allarmi.
Questi parametri sono:
“PAL” - è il tempo di esclusione di tutti gli allarmi di temperatura
dall’accensione dello strumento qualora lo strumento
all’accensione si trovi in condizioni di allarme.
“ALd1” - è il tempo di ritardo attuazione allarmi di temperatura
riferiti alla sonda Pr1
“ALd2” - è il tempo di ritardo attuazione allarmi di temperatura
riferiti alla sonda Pr2
Inoltre gli allarmi di temperatura dispongono di una funzione di
attivazione temporizzata e programmabile attraverso i parametri
“ALt1” (per gli allarmi della sonda Pr1) e ALt2” (per gli allarmi
della sonda Pr2).
Tale funzione permette di stabilire il tempo minimo e massimo di
commutazione dell’uscita di allarme.
In pratica all’intervento dell’allarme le uscite configurate vengono
commutate e rimangono commutate per il tempo impostato
indipendentemente dallo stato dell’allarme durante il conteggio.
Pertanto se l’allarme rimane sempre presente durante il conteggio
il tempo impostato sarà il tempo massimo di commutazione se
invece l’allarme dovesse scomparire durante il conteggio le uscite
di allarme configurate non commuteranno e il tempo impostato
sarà pertanto il tempo minimo di commutazione.
L’avvio del timer di attivazione avviene pertanto all’intervento
dell’allarme, il timer rimane attivo indipendentemente dallo stato di
allarme mentre il reset del timer avverrà allo scadere del tempo se
l’allarme non è più presente o alla scomparsa dell’allarme se il
tempo è terminato.
La funzione è disabilitata impostando i parametri “ALt1” e “ALt2”=
OFF
Lo strumento permette la configurazione di 2 uscite di allarme (AL1
e AL2) operanti con logica di chiusura (AL1, AL2) o logica di
apertura (-AL1, -AL2).
All’intervento degli allarmi di temperatura lo strumento provvede a
commutare le uscite di allarme configurate e segnala sul display,
alternativamente alla normale visualizzazione della variabile
stabilita dal par. “diSP”:
“HI 1” per l’allarme di massima 1
“LO 1” per l’allarme di minima 1
“HI 2” per l’allarme di massima 2
“LO 2” per l’allarme di minima 2
Attraverso alcuni parametri (OHA1”, “OLA1”, “OHA2” e “OLA2”)
è possibile stabilire il comportamento dell’uscita di regolazione Out
quando avviene un’allarme (0 = nessuna azione, 1= attiva l’uscita
Out ; 2 = disattiva l’uscita Out)
mentre attraverso altri parametri (“AHA1”, “ALA1”, “AHA2” e
“ALA2”) è possibile stabilire il comportamento delle due uscite di
allarme AL1 e AL2 (0 = nessuna azione; 1 = Commuta solo l’uscita
AL1 ; 2 = Commuta solo l’uscita AL2 ; 3 = Commuta entrambe le
uscite AL1 e AL2).
Inoltre, poichè è possibile la contemporaneità di un allarme riferito
alla sonda Pr1 ed uno riferito alla sonda Pr2, ed è possibile
programmare azioni discordanti sull’uscita Out (par. “OLA1”,
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 6
“OHA1”, “OLA2”, “OHA2”), attraverso il par. ALP” si può stabilire
la priorità di azione dell’allarme sull’ uscita Out (1 = priorità allarmi
Pr1 ; 2 = priorità allarmi Pr2).
Le uscite di allarme possono operare solo in funzione degli allarmi
di temperatura (possono perciò essere utilizzate per intervenire
automaticamente sull’impianto svolgendo una funzione prevista)
ma possono anche intervenire per segnalare gli errori delle sonde
di misura.
Attraverso il parametro “EAL” è quindi possibile stabilire il
comportamento delle due uscite di allarme AL1 e AL2 in caso di
errore sonda (in modo da poter segnalare oltre a temperature
anomale anche il malfunzionamento del sistema).
Senza alcuna pretesa di completezza si elencano di seguito alcuni
dei casi particolari che utilizzano le funzioni di allarme nella tipica
applicazione di controllo di pannelli solari.
Lo schema sotto riportato illustra una tipica applicazione per la
quale può essere utilizzata l’uscita di allarme AL1 (schema
utilizzabile nei casi A3, B2, C2).
Pump
Pr1
Water IN
Pr2
Water OUT
(OUT)
Electrovalve
(AL1)
valve
Unidirect.
Grazie alla possibilità di disporre anche dell’uscita di allarme AL2 il
progettista dell’impianto può comunque realizzare applicazioni p
complesse e complete.
Caso A - Allarme di minima sulla sonda Pr1 (Antigelo collettore
solare)
Poichè sul collettore solare è possibile che durante il periodo
invernale la temperatura del liquido scenda eccessivamente è
possibile utilizzare l’allarme di minima in funzione della temperatura
misurata dalla sonda Pr1 la cui soglia è impostabile al par. “LAL1” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale sino a che la temperatura Pr1 non risale
sopra il valore [LAL1+ALd1]. In questo caso il trasferimento di
calore avverrà dallo scambiatore del serbatoio al pannello solare.
(“OLA1” = 1)
2) Disattivare la pompa di circolazione indipendentemente dal
regolatore differenziale (perchè si ritiene che il liquido sia troppo
freddo per essere immesso nello scambiatore) sino a che la
temperatura Pr1 non risale sopra al valore [LAL1+ALd1]. (“OLA1” =
2)
3) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale e l’uscita di allarme (es. AL1) che sarà
utilizzatabile per commutare una valvola a 3 vie che provvederà a
deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore di riscaldamento
esterno anzichè verso lo scambiatore del serbatoio sino a che la
temperatura Pr1 non sarà risalita al di sopra del valore
[LAL1+ALd1].
In questo caso l’uscita di allarme potrà inoltre essere utilizzata per
comandare l’eventuale attuatore di riscaldamento (resistenze
elettriche o altro). (“OLA1” = 1; “ALA1” = 1)
Caso B - Allarme di massima sulla sonda Pr2 (Surriscaldamento
scambiatore acqua)
Poichè nel periodo estivo può accadere che la temperatura del
liquido nello scambiatore salga eccessivamente portando di
conseguenza la temperatura dell’acqua nel serbatoio a
temperature troppo elevate è possibile utilizzare l’allarme di
massima in funzione della temperatura misurata dalla sonda Pr2 la
cui soglia è impostabile al par. “HAL2” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (interrompendo
pertanto lo scambio termico) sino a che la temperatura Pr2 non
scende al di sotto del valore [HAL2-ALd2]. (“OHA2” = 2)
2) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale e l’uscita di allarme (es. AL1) che sarà
utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie che provvederà a
deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore di raffreddamento
esterno anzichè verso lo scambiatore del serbatoio sino a che la
temperatura Pr2 non sarà ridiscesa al di sotto del valore [HAL2-
ALd2].
In questo caso l’uscita di allarme potrà inoltre essere utilizzata per
comandare l’eventuale attuatore di raffreddamento (ventilatore o
altro). (“OHA2” = 1; “AHA2” = 1)
Caso C - Allarme di massima sulla sonda Pr1 (Surriscaldamento
collettore solare)
Poichè sul collettore solare è possibile che durante il periodo estivo
la temperatura del liquido salga eccessivamente è possibile
utilizzare l’allarme di massima in funzione della temperatura
misurata dalla sonda Pr1 la cui soglia è impostabile al par. “HAL1” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (perchè si ritiene
che il liquido sia troppo caldo per essere immesso nello
scambiatore) sino a che la temperatura Pr1 non ridiscende sotto il
valore [HAL1-ALd1]. (“OHA1” = 2)
2) Attivare l’uscita della pompa di circolazione indipendentemente
dal regolatore differenziale e l’uscita di allarme (es. AL1) che sarà
utilizzabile per commutare una valvola a 3 vie che provvederà a
deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore di raffreddamento
esterno anzichè verso lo scambiatore del serbatoio sino a che la
temperatura non sarà ridiscesa al di sotto del valore [HAL1-ALd1].
Tale funzionamento risulta analogo al caso B2 per il
surriscaldamento dello scambiatore. (“OHA1” = 1; “AHA1” = 1)
Caso D - Allarme di minima sulla sonda Pr2 (Antigelo scambiatore
acqua)
Questo è un caso piuttosto raro in quanto usualmente il serbatoio
dell’acqua negli impianti a circolazione forzata viene posto
all’interno dell’edificio ed è, nella maggior parte dei casi, provvisto
di un attuatore per il post-riscaldamento dell’acqua (in pratica il
riscaldatore integrativo a quello ad energia solare).
Per queste ragioni la temperatura misurata dallo sonda Pr2 nello
scambiatore acqua non dovrebbe mai scendere a temperature
prossime a 0°C.
Tuttavia se l’impianto prevede il post-riscaldamento in un altro
serbatoio o in presenza di casi particolari (quali guasti a parti
dell’impianto nel periodo invernale) è possibile utilizzare l’allarme di
minima in funzione della temperatura misurata dalla sonda Pr2 la
cui soglia è impostabile al par. “LAL2” .
All’intervento di questo allarme lo strumento può:
1) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale (perchè il fluido che
sta circolando è troppo freddo) sino a che la temperatura Pr2 non
sarà risalita al di sopra del valore [LAL2+ALd2]. (“OLA2” = 2)
2) Interrompere il funzionamento della pompa di circolazione
indipendentemente dal regolatore differenziale e attivare l’uscita di
allarme (es. AL1) tramite la quale attivare un attuatore di
riscaldamento (resistenza elettrica o altro) sino a che la
temperatura Pr2 non sarà risalita al di sopra del valore
[LAL2+ALd2]. (“OLA2” = 2 ; “ALA2” = 1)
3) Attivare l’uscita della pompa di circolazione e l’uscita di allarme
(es. AL1) che sarà utilizzatabile per commutare una valvola a 3 vie
che provvederà a deviare il flusso del fluido verso uno scambiatore
di riscaldamento esterno anzichè verso il collettore solare sino a
che la temperatura Pr2 non sarà risalita al di sopra del valore
[LAL2+ALd2].
In questo caso l’uscita di allarme potrà inoltre essere utilizzata per
comandare l’eventuale attuatore di riscaldamento (resistenze
elettriche o altro). (“OLA2” = 1; “ALA2” = 1)
NOTA: In quest’ultimo caso lo schema dell’applicazione risulterà
simile a quello illustrato ma con la valvola a tre vie posta all’uscita
della pompa e quella di non ritorno all’uscita del collettore solare.
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 7
4.6 - INGRESSO DIGITALE
L’ingresso digitale presente sullo strumento accetta contatti liberi
da tensione, la funzione svolta è definita mediante il par. “diF” e
l’azione è ritardabile del tempo impostato al par. “did”.
Il parametro “diF” può essere configurato per i seguenti
funzionamenti:
= 0 - Ingresso digitale non attivo
= 1 - Segnalazione di allarme (AL1) con contatto normalmente
aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza sul display
alternativamente AL e la variabile stabilita al par. “diSP” e provvede
a commutare l’uscita di allarme AL1 (se configurata).
= 2 - Segnalazione di allarme (AL2) con contatto normalmente
aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza sul display
alternativamente AL e la variabile stabilita al par. “diSP” e provvede
a commutare l’uscita di allarme AL2 (se configurata).
= 3 - Segnalazione di allarme (AL1 e AL2) con contatto
normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza sul display
alternativamente AL e la variabile stabilita al par. “diSP” e provvede
a commutare le uscite di allarme AL1 e AL2 (se configurate).
= 4 - Segnalazione di allarme (AL1) e disattivazione uscita OUT
con contatto normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento disabilita l’uscita di
regolazione OUT, visualizza sul display alternativamente AL e la
variabile stabilita al par. “diSP” e provvede a commutare l’uscita di
allarme AL1 (se configurata).
= 5 - Segnalazione di allarme (AL2) e disattivazione uscita OUT
con contatto normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento disabilita l’uscita di
regolazione OUT, visualizza sul display alternativamente AL e la
variabile stabilita al par. “diSP” e provvede a commutare l’uscita di
allarme AL2 (se configurata).
= 6 - Segnalazione di allarme (AL1 e AL2) e disattivazione uscita
OUT con contatto normalmente aperto.
All’intervento dell’allarme lo strumento disabilita l’uscita di
regolazione OUT, visualizza sul display alternativamente AL e la
variabile stabilita al par. “diSP” e provvede a commutare le uscite di
allarme AL1 e AL2 (se configurate).
= -1, -2, -3, -4, -5, -6 - analoghi ai precedenti ma con logica di
funzionamento inversa (contatto normalmente chiuso)
4.7 - CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “A01”
Lo strumento è dotato di un connettore che permette il
trasferimento da e verso lo strumento dei parametri di
funzionamento attraverso il dispositivo A01 con connettore a 5
poli.
Questo dispositivo è utilizzabile per la programmazione in serie di
strumenti che devono avere la stessa configurazione dei parametri
o per conservare una copia della programmazione di uno
strumento e poterla ritrasferire rapidamente.
Per l’utilizzo del dispositivo A01 è possibile alimentare solo il
dispositivo o solo lo strumento.
Strumento alimentato e dispositivo non alimentato
31 2 64 5 7 8 9
SUPPLY
AL TLY 35
Out Def OK Aux Fan Aux
Strumento alimentato dal dispositivo
AC SUPPLY
SUPPLY ADAPTER
12 VDC
754 621 3 98
DefOut OK Fan
Aux Aux
AL TLY 35
Per maggiori informazioni consultare il manuale d’uso relativo al
dispositivo A01.
5 - TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non
essere presenti o perchè dipendono dal tipo di strumento utilizzato
o perchè sono automaticamente disabilitati in quanto parametri non
necessari.
Par. Descrizione Range Def. Note
1 SPLL
Set Point minimo -99.9 ÷ SPHL
-99.9
2 SPHL
Set Point massimo SPLL ÷ 99.9 99.9
3 SEnS
Tipo di sonda Ptc - ntc Ptc
4 OFS1
Calibrazione sonda Pr1
-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
0.0
5 OFS2
Calibrazione sonda Pr2
-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
0.0
6 Unit Unità di misura °C - °F °C
7 dP Punto decimale On - OFF On
8 FiL Filtro di misura OFF ÷ 20.0
sec
2.0
9 Func
Modo di funzionamento
Regolatore
differenziale:
CooL= Raffreddamento
(azione diretta)
HEAt= Riscaldamento
(azione inversa)
HEAt / CooL CooL
10
HSEt
Isteresi regolatore
differenziale
0.0 ÷ 30.0
°C/°F
2.0
11
Ptd
Ritardo attivazione
uscita OUT
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
12
PtS
Ritardo attivazione
dopo lo spegnimento
uscita OUT
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
13
LtC
Tempo minimo di
funzionamento uscita
OUT
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
14
od
Ritardo attuazione
uscite all'accensione
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
15
HAL1
Soglia di allarme per
alta temperatura Pr1
OFF / - 58 ÷
302 °C/°F
OFF
16
LAL1
Soglia di allarme per
bassa temperatura Pr1
OFF / - 58 ÷
302 °C/°F
OFF
17
dAL1
Isteresi allarmi HAL1 e
LAL1
0 ÷ 30
°C/°F
1.0
18
ALd1
Ritardo allarmi HAL1 e
LAL1
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
19
ALt1 Tempo di attivazione
allarmi HAL1 e LAL1
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
20
OHA1
Azione dell’allarme
HAL1 sull’uscita OUT:
0 = nessuna
1 = Attiva uscita OUT
2 = Disattiva uscita
OUT
0 / 1 / 2 0
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 8
21
OLA1
Azione dell’allarme
LAL1 sull’uscita OUT:
0 = nessuna
1 = Attiva uscita OUT
2 = Disattiva uscita
OUT
0 / 1 / 2 0
22
AHA1
Azione dell’allarme
HAL1 sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3 0
23
ALA1
Azione dell’allarme
LAL1 sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3 0
24
HAL2
Soglia di allarme per
alta temperatura Pr2
OFF / - 58 ÷
302 °C/°F
OFF
25
LAL2
Soglia di allarme per
bassa temperatura Pr2
OFF / - 58 ÷
302 °C/°F
OFF
26
dAL2
Isteresi allarmi di
temperatura Pr2
0 ÷ 30
°C/°F
1.0
27
ALd2
Ritardo allarmi di
temperatura Pr2
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
28
ALt2 Tempo di attivazione
allarmi HAL2 e LAL2
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
29
OHA2
Azione dell’allarme
HAL2 sull’uscita OUT:
0 = nessuna
1 = Attiva uscita OUT
2 = Disattiva uscita
OUT
0 / 1 / 2 0
30
OLA2
Azione dell’allarme
LAL2 sull’uscita OUT:
0 = nessuna
1 = Attiva uscita OUT
2 = Disattiva uscita
OUT
0 / 1 / 2 0
31
AHA2
Azione dell’allarme
HAL2 sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3 0
32
ALA2
Azione dell’allarme
LAL2 sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta solo
l’uscita AL1
2 = Commuta solo
l’uscita AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3 0
33
ALP Priorità allarmi su
forzatura uscita Out
1 / 2 1
34
EAL Azion
e dell’errore
sonde sulle uscite di
allarme:
0 = nessuna
1 = Commuta l’uscita
AL1
2 = Commuta l’uscita
AL2
3 = Commuta entrambe
le uscite AL1 e AL2
0 / 1 / 2 / 3 0
35
PAL
Tempo esclusione
allarmi di temperatura
da accensione
OFF ÷ 24.00
hrs.min
OFF
36
USrb
Modo di funzionamento
tasto U:
0= Nessuno
1= ON/STAND-BY
0 / 1 OFF
37
Fbud
Modo di funzionamento
tasti UP e DOWN:
0 = Nessuno
1 = Forzatura manuale
uscita OUT
0 / 1 1
38
diSP
Variabile visualizzata
normalmente sul
display:
OFF=Display Spento
Pr1= Misura sonda Pr1
Pr2=Misura sonda Pr2
P1-2= Differenza Pr1-
Pr2
SPd= Set Point
differenziale
OFF / Pr1 /
Pr2 / P1-2 /
SPd
P1-2
39
Out1
Configurazione Uscita
OUT1
OFF / Out /
AL1 / AL2 / -
AL1 / -AL2
Out
40
Out2
Configurazione Uscita
OUT2
OFF / Out /
AL1 / AL2 / -
AL1 / -AL2
AL1
41
Out3
Configurazione Uscita
OUT3
OFF / Out /
AL1 / AL2 / -
AL1 / -AL2
AL2
42
diF
Funzione e logica di
funzionamento ingresso
digitale:
0= Nessuna funzione
1 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL1
2 = Segn
alazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL2
3 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscite
AL1 e AL2
4 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL1 e disattivazione
Out
5 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscita
AL2 e
disattivazione
Out
6 = Segnalazione di
allarme AL con
commutazione uscite
AL1, AL2 e
disattivazione Out
-6 / -5 / -4 / -3
/ -2/ -1 / 0 / 1
/ 2 / 3 / 4 / 5 /
6
0
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 9
43
did
Ritardo ingresso
digitale:
OFF ÷ 99.59
min.sec
OFF
44
PASS
Password di accesso ai
parametri di
funzionamento
OFF ÷ 9999 OFF
45
SPd
Set Point di
regolazione
differenziale
SPLL ÷ SPHL
0.0
6 - PROBLEMI, MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 - SEGNALAZIONI
Segnalazioni di errore:
Errore Motivo Azione
E1
-E1
La sonda Pr1 può essere
interrot
ta o in cortocircuito,
oppure misurare un valore al di
fuori dal range consentito
Verificare la corretta
connessione della
sonda con lo
strumento e quindi
verificare il corretto
funzionamento della
sonda
E2
-E2
La sonda Pr2 può essere
interrotta o in cor
tocircuito,
oppure misurare un valore al di
fuori dal range consentito
EEPr Errore di memoria interna
Verificare e se
necessario
riprogrammare i
parametri di
funzionamento.
Altre segnalazioni:
Segnalazione Motivo
od Ritardo all’accensione in corso
HI 1 Allarme di massima temperatura Pr1
LO 1 Allarme di minima temperatura Pr1
HI 2 Allarme di massima temperatura Pr2
LO 2 Allarme di minima temperatura Pr2
On Forzatura manuale On dell’uscita Out
OFF Forzatura manuale OFF dell’uscita Out
6.2 - PULIZIA
Si raccomanda di pulire lo strumento solo con un panno
leggermente imbevuto d’acqua o detergente non abrasivo e non
contenente solventi.
6.3 - GARANZIA E RIPARAZIONI
Lo strumento è garantito da vizi di costruzione o difetti di materiale
riscontrati entro 12 mesi dalla data di consegna.
La garanzia si limita alla riparazione o la sostituzione del prodotto.
L'eventuale apertura del contenitore, la manomissione dello
strumento o l'uso e l'installazione non conforme del prodotto
comporta automaticamente il decadimento della garanzia. In caso
di prodotto difettoso in periodo di garanzia o fuori periodo di
garanzia contattare l'ufficio vendite ASCON TECNOLOGIC per
ottenere l'autorizzazione alla spedizione.
Il prodotto difettoso, quindi , accompagnato dalle indicazioni del
difetto riscontrato, deve pervenire con spedizione in porto franco
presso lo stabilimento ASCON TECNOLOGIC salvo accordi
diversi.
7 - DATI TECNICI
7.1 - CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Alimentazione: 12, 24 VAC/VDC, 100..240 VAC +/- 10%
Frequenza AC: 50/60 Hz
Assorbimento: 5 VA circa
Ingresso/i: 2 ingressi per sonde di temperatura PTC (KTY 81-121,
990 @ 25° C) o NTC (103AT-2, 10 K @ 25 °C). 1 ingresso
digitale per contatti liberi da tensione.
Uscita/e : sino a 3 uscite a relè. OUT1: SPST-NO (16A-AC1, 6A-
AC3 250 VAC,1HP 250VAC, 1/2HP 125 VAC) o SPDT (16A-AC1-
NO, 8A-AC1-NC, 6A-AC3 250 VAC,1HP 250VAC, 1/2HP 125
VAC); OUT2 e 3: SPDT (8A-AC1, 3A-AC3 250 VAC,1/2HP
250VAC, 1/3HP 125 VAC).
Vita elettrica uscite a relè: OUT1 SPST-NO: 100000 op. ; OUT1
SPDT: 50000 op. (om. VDE); OUT2,3: 100000 op.
Categoria di installazione: II
Categoria di misura : I
Classe di protezione contro le scosse elettriche: Frontale in Classe
II
Isolamenti: Rinforzato tra parti in bassa tensione (alimentazione
tipo H e uscite a relè) e frontale; Rinforzato tra parti in bassa
tensione (alimentazione tipo H e uscite a relè) e parti in bassissima
tensione (ingressi); Rinforzato tra alimentazione e uscite a relè;
Nessun isolamento tra alimentazione tipo F e ingressi.
7.2 - CARATTERISTICHE MECCANICHE
Contenitore: Plastico autoestinguente UL 94 V0
Dimensioni: 4 moduli DIN 70 x 84 mm, prof. 60 mm
Peso: 180 g circa
Installazione: Entroquadro su guida OMEGA DIN
Connessioni: Morsettiera a vite 2,5 mm2
Grado di protezione frontale: IP 40 (morsettiera IP20)
Grado di polluzione: 2
Temperatura ambiente di funzionamento: 0 T 50 °C
Umidità ambiente di funzionamento: < 95 RH% senza
condensazione
Temperatura di trasporto e immagazzinaggio: -10 T 60 °C
7.3 - DIMENSIONI MECCANICHE [mm]
84
2770
31 2 64 5 7 8 9
45
60
21 12
TLS 35
+- AL2OKAL1OUT
7.4 - CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Regolazione Temperatura: ON/OFF
Range di misura: PTC: -50 T 150 °C / -58 T 302 °F;
NTC: -50 T 109 °C / -58 T 228 °F;
Range misura differenziale: -360 T 360 / -99.9 T 360
Risoluzione visualizzazione: 1 ° o 0,1°
Precisione totale: +/- (0,5 % fs + 1 digit)
Tempo di campionamento misura : 130 ms
Display: 4 Digit Rosso h 12 mm
Conformita': Direttiva CEE EMC 2004/108/CE (EN 61326), Direttiva
CEE BT 2006/95/CE (EN 61010-1)
7.5 - CODIFICA DELLO STRUMENTO
TLS 35 a b c d ee f
a : ALIMENTAZIONE
H = 100...240 VAC
L = 24 VAC/VDC
F = 12 VAC/VDC
b : USCITA OUT1
S = Relè SPDT 16A-AC1
R = Relè SPST-NO 16A-AC1
c : USCITA OUT2
- = Non presente
R = Relè
ASCON TECNOLOGIC - TLS 35 - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 03 - ISTR-MTLS35ITA03 - PAG. 10
d : USCITA OUT3
- = Non presente
R = Relè
ee : CODICI SPECIALI
f : VERSIONI SPECIALI
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Ascon tecnologic TLS35 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario