Ascon tecnologic TLK31C Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
TLK 31C
REGOLATORE ELETTRONICO
DIGITALE A
MICROPROCESSORE
MULTISTEP
Nel presente manuale sono contenute le informazioni necessarie
ad una corretta installazione e le istruzioni per l'utilizzo e
la manutenzione del prodotto, si raccomanda pertanto di
leggere attentamente le seguenti istruzioni.
Ogni cura è stata posta nella realizzazione di questa
documentazione, tuttavia la Ascon Tecnologic S.r.l. non può
assumersi alcuna responsabilità derivante dall'utilizzo della stessa.
Lo stesso dicasi per ogni persona o società coinvolta
nella creazione del presente manuale.
La presente pubblicazione è di esclusiva proprietà della Ascon
Tecnologic S.r.l. la quale pone il divieto assoluto di riproduzione e
divulgazione, anche parziale, se non espressamente autorizzata.
La Ascon Tecnologic S.r.l. si riserva di apportare modifiche
estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun
preavviso.
INDICE
1 DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 DESCRIZIONE GENERALE
1.2 DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
2 PROGRAMMAZIONE
2.1 IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT
2.2 SELEZIONE DEGLI STATI DI REGOLAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
2.3 LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
2.4 STATI DI REGOLAZIONE
2.5 SELEZIONE DEL SET POINT ATTIVO
3 AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 USO CONSENTITO
3.2 MONTAGGIO MECCANICO
3.3 COLLEGAMENTO ELETTRICO
3.4 SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4 FUNZIONAMENTO
4.1 MISURA E VISUALIZZAZIONE
4.2 CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
4.3 POTENZA CONTROLLATA DALLE USCITE
4.4 CONTROLLO CON REGOLAZIONE ON/OFF
4.5 CONTROLLO CON REGOLAZIONE A ZONA NEUTRA
4.6 CONTROLLO CON REGOLAZIONE PROPORZIONALE
4.7 PRIORITÀ DI ACCENSIONE /SPEGNIMENTO DEI
CARICHI
4.7.1 PRIORITA' DI ACCENSIONE/SPEGNIMENTO DEI
CARICHI IN CASO DI COMPRESSORI PARZIALIZZATI
4.7.2 PRIORITA' DI ACCENSIONE /SPEGNIMENTO DEI
CARICHI PER POTENZA PROGRESSIVA ATTUABILE
4.7.3 PRIORITA' DI ACCENSIONE /SPEGNIMENTO DEI
CARICHI PER ORE DI FUNZIONAMENTO
(ROTAZIONE CARICHI)
4.8 TEMPI DI RITARDO ATTIVAZIONE/DISATTIVAZIONE
USCITE (TEMPI DI PROTEZIONE)
4.9 RITARDO USCITE ALL'ACCENSIONE
4.10 FUNZIONAMENTO DELLE USCITE DI ALLARME
4.11 FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
4.12 INGRESSI DIGITALI
4.13 INTERFACCIA SERIALE RS 485
4.14 CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON A01
5 TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
6 PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 SEGNALAZIONI DI ERRORE
6.2 PULIZIA
6.3 GARANZIA E RIPARAZIONI
7 DATI TECNICI
7.1 CARATTERISTICHE ELETTRICHE
7.2 CARATTERISTICHE MECCANICHE
7.3 DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO
E FISSAGGIO
7.4 CARATTERISTICHE FUNZIONALI
7.5 TABELLA RANGE DI MISURA
7.6 CODIFICA DELLO STRUMENTO
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello TLK 31 C è un regolatore digitale a microprocessore
multistep (a gradini) utilizzabile tipicamente per il controllo di centrali
frigorifere multicompressore ma anche di altri sistemi che
dispongano di più attuatori separati che condizionano la variabile di
processo.
Lo strumento può eseguire il controllo con regolazione ON/OFF, a
Zona Neutra o Proporzionale e offre inoltre la possibilità di disporre
di due ingressi digitali programmabili e di interfaccia di
comunicazione seriale RS485 con protocollo di comunicazione
MODBUS-RTU e velocità di trasmissione sino a 38400 baud.
Il valore di processo viene visualizzato su 4 display rossi mentre lo
stato delle uscite viene segnalato da 4 led.
L’apparecchio dispone inoltre di un indicatore di scostamento
programmabile costituito da 3 led.
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 1
ISTRUZIONI PER L'USO
14/10 - Code: ISTR_M_TLK31C_I_02_--
ASCON TECNOLOGIC S.r.l.
Viale Indipendenza 56
27029 Vigevano (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871 - FAX: +39 0381 698730
http:\\www.ascontecnologic.com
PREMESSA
Lo strumento prevede la memorizzazione di 4 Set-Point di
regolazione e dispone di 4 uscite a relè o per il pilotaggio di relè
statici (SSR).
In funzione della sonda che si desidera collegare all’ingresso sono
disponibili 4 modelli:
C: per termocoppie (J, K, S e Sensori ad infrarosso Ascon
Tecnologic IRS), segnali in mV (0..50/60 mV, 12..60 mV) e
termoresistenze Pt100.
E : per termocoppie (J, K, S e Sensori ad infrarosso Ascon
Tecnologic IRS), segnali in mV (0..50/60 mV, 12..60 mV) e
termistori PTC o NTC.
I : per segnali analogici normalizzati 0/4..20 mA.
V : per segnali analogici normalizzati 0..1 V, 0/1..5V, 0/2..10V
Altre importanti funzioni presenti sono: il controllo di compressori
parzializzati, la rotazione dei carichi comandati anche per tempo di
funzionamento, funzioni di protezione dei compressori comandati,
protezione parametri su vari livelli.
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
AT
ST
TLK31C
4
U
3
10
P
2
Out1 Out2 Out3 Out4
1
5 6 11 12 13 7 8 9
1 - Tasto P : Utilizzato per accedere alla programmazione dei
parametri di funzionamento e per confermare la selezione.
2 - Tasto DOWN : Utilizzato per il decremento dei valori da
impostare e per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto
consente inoltre di passare al precedente livello di programmazione
sino ad uscire dalla modalità di programmazione.
3 - Tasto UP : Utilizzato per l'incremento dei valori da impostare e
per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto consente
inoltre di passare al precedente livello di programmazione sino ad
uscire dalla modalità di programmazione. Quando non ci si trova in
modalità di programmazione consente di visualizzare la potenza di
regolazione in uscita.
4 - Tasto U : Tasto dal funzionamento programmabile tramite il par.
“USrb”. Può essere configurato per: Mettere lo strumento in
regolazione manuale, Tacitare l’allarme, Cambiare il Set Point
attivo, Disattivare la regolazione (ved. par. 4.11). In modalità di
programmazione può essere utilizzato per modificare il livello di
programmazione dei parametri. (ved. par. 2.3).
5 - Led OUT1 : Indica lo stato dell'uscita OUT1
6 - Led OUT2 : Indica lo stato dell'uscita OUT2
7 - Led OUT3 : Indica lo stato dell'uscita OUT3
8 - Led OUT4 : Indica lo stato dell'uscita OUT4
9 - Led SET : Indica l’ingresso nella modalità di programmazione e
il livello di programmazione dei parametri.
10 - Led - Indice di scostamento: Indica che il valore di processo
è inferiore rispetto al Set del valore impostato al par. “AdE”.
11 - Led = Indice di scostamento: Indica che il valore di processo
è all’interno del campo [SP+AdE ... SP-AdE]
12 - Led + indice di scostamento: Indica che il valore di processo
è superiore rispetto al Set del valore impostato al par. “AdE”.
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT
Questa procedura permette di impostare in modo veloce il Set Point
attivo ed eventualmente le soglie di allarme (vedi par. 2.3).
Premere il tasto P quindi rilasciarlo e il display visualizzerà “SP n”
(dove n è il numero del Set Point attivo in quel momento) alternato
al valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo
veloce e, dopo due secondi nella stessa condizione, la velocità
aumenta ulteriormente per consentire il rapido raggiungimento del
valore desiderato.
Una volta impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce
dalla modalità rapida di impostazione oppure si passa alla
visualizzazione delle soglie di allarme (vedi par. 2.3).
L'uscita dal modo di impostazione rapida dei Set avviene alla
pressione del tasto P dopo la visualizzazione dell’ultimo Set oppure
automaticamente non agendo su alcun tasto per circa 15 secondi,
trascorsi i quali il display tornerà al normale modo di funzionamento.
2.2 - SELEZIONE DEGLI STATI DI REGOLAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
Premendo il tasto "P" e mantenendolo premuto per circa 2 sec. si
accede al menù di selezione principale.
Mediante i tasti "UP" o DOWN” è possibile quindi scorrere le
selezioni:
"OPEr" permette di accedere al menù dei parametri operativi
"ConF" permette di accedere al menù dei parametri di
configurazione
"OFF" permette di porre il regolatore nello stato di
regolazione OFF
"rEG" permette di porre il regolatore in stato di regolazione
automatica
"OPLO" permette di porre il regolatore nello stato di
regolazione manuale e quindi di impostare il valore di
regolazione % da attuare mediante i tasti UP e
DOWN
Una volta selezionata la voce desiderata premere il tasto "P" per
confermarla.
Le selezioni "OPEr" e "ConF" fanno accedere a sottomenù
contenenti più parametri e precisamente:
"OPEr" - Menù parametri operativi: contiene normalmente i
parametri di impostazione dei Set point ma può contenere tutti i
parametri desiderati (vedi par. 2.3).
"ConF" - Menù parametri di configurazione: contiene tutti i
parametri operativi e i parametri di configurazione funzionamento
(Configurazione allarmi, regolazione, ingresso, ecc.) .
2 sec.
Hold for
"OFF"
"rEG"
"OPLO"
Per accedere al menù “ConF” selezionare quindi l’opzione “ConF”,
premere il tasto P e il display mostrerà “0” .
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 2
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
riportato all'ultima pagina di questo manuale e premere il tasto "P".
Se si imposta una password errata lo strumento ritorna nello stato di
regolazione in cui si trovava precedentemente.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice che
identifica il primo gruppo di parametri (“ ]SP “) e con i tasti UP e
DOWN sarà possibile selezionare il gruppo di parametri che si
intende editare.
Una volta selezionato il gruppo di parametri desiderato premere il
tasto P e verrà visualizzato il codice che identifica il primo
parametro del gruppo selezionato.
Sempre con i tasti UP e DOWN si può selezionare il parametro
desiderato e, premendo il tasto P, il display visualizzerà
alternativamente il codice del parametro e la sua impostazione che
potrà essere modificata con i tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionare un altro
parametro del gruppo (se presente) e modificarlo come descritto.
Per tornare a selezionare un altro gruppo di parametri mantenere
premuto il tasto UP o il tasto DOWN per circa 2 sec. trascorsi i quali
il display tornerà a visualizzare il codice del gruppo di parametri.
Quando questo accade rilasciare il tasto premuto e con i tasti UP e
DOWN sarà possibile selezionare un’altro gruppo ed accedere ai
suoi parametri come descritto precedentemente.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 20 secondi, oppure mantenere premuto il tasto UP o
DOWN oltre 2 secondi sino ad uscire dalla modalità di
programmazione.
Le modalità di programmazione e di uscita dalla programmazione
del menù “OPEr” sono le stesse descritte per il menù “ConF” con la
differenza che per accedere al menù “OPEr” non è richiesta la
Password.
Longer
Hold
2 sec.
Hold for
2 sec.
Hold for
ATTENZIONE: Lo strumento viene programmato in fabbrica con
tutti i parametri, ad eccezione del Set Point “SP1” (e 2,3,4),
programmabili nel menù “ConF” allo scopo di prevenire errate
programmazioni accidentali da parte di utenti non esperti.
2.3 - LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
Il menù “OPEr” contiene normalmente i parametri di impostazione
dei Set point, tuttavia è possibile fare comparire o scomparire a
questo livello tutti i parametri desiderati mediante la seguente
procedura:
Accedere al menù “ConF” e selezionare il parametro che si vuole
rendere o non rendere programmabile nel menù “OPEr”.
Un volta selezionato il parametro se il led SET è spento significa
che il parametro è programmabile solo nel menù “ConF” se invece
è acceso significa che il parametro è programmabile anche nel
menù “OPEr”.
Per modificare la visibilità del parametro premere il tasto U: il led
SET cambierà stato indicando il livello di accessibilità del parametro
(acceso = menù ”OPEr” e “ConF”; spento = solo menù “ConF”).
Al livello di impostazione rapida dei Set Point descritto al par. 2.1
saranno resi visibili il Set Point Attivo e le soglie di allarme solo se i
relativi parametri sono configurati come operativi (sono cioè
presenti nel menù “OPEr”).
La possibile modifica di questi Set con la procedura descritta al par.
2.1 è invece subordinata a quanto programmato al par. “Edit”
(contenuto nel gruppo “ ]PAn “).
Questo parametro può essere impostato come:
= SE: Il Set point attivo risulta editabile mentre le soglie di allarme
non sono editabili .
= AE : Il Set point attivo risulta non editabile mentre le soglie di
allarme sono editabili.
= SAE: Sia il Set point attivo che le soglie di allarme sono editabili.
= SAnE: Sia il Set point attivo che le soglie di allarme non sono
editabili.
2.4 - STATI DI REGOLAZIONE
Il controllore può assumere 3 diversi stati : regolazione automatica
(rEG), regolazione disattivata (OFF) e regolazione manuale
(OPLO).
Lo strumento può passare da uno stato di regolazione all'altro:
- Da tastiera selezionando lo stato desiderato nel menù di selezione
principale.
- Da tastiera tramite il tasto U programmando opportunamente il
par. “USrb” (“USrb” = OPLO; “USrb” = OFF) si può passare dallo
stato “rEG” allo stato programmato al parametro e viceversa.
- Mediante l’ingresso digitale 1 opportunamente programmato
attraverso il par. “diF” (“diF” = OFF) si può passare dallo stato “rEG”
allo stato “OFF”.
All'accensione, lo strumento si porta automaticamente nello stato
che aveva al momento dello spegnimento.
REGOLAZIONE AUTOMATICA (rEG) - Lo stato di regolazione
automatica è il normale stato di funzionamento del controllore.
Durante la regolazione automatica è possibile visualizzare la
potenza di regolazione sul display premendo il tasto "UP".
I valori visualizzabili per la potenza variano da H100 (100% di
potenza in uscita con azione inversa) a C100 (100% di potenza in
uscita con azione diretta).
REGOLAZIONE DISATTIVATA (OFF) - Lo strumento può essere
messo in stato di "OFF" , il che significa che la regolazione e le
relative uscite vengono disattivate.
Le uscite di allarme invece risultano normalmente operative.
REGOLAZIONE MANUALE BUMPLESS (OPLO) - Tramite questa
opzione è possibile impostare manualmente la percentuale di
potenza fornita in uscita dal regolatore disattivando la regolazione
automatica.
Quando lo strumento viene messo in regolazione manuale la
percentuale di potenza attuata è l’ultima fornita in uscita e può
essere editata mediante i tasti UP e DOWN. In caso di regolazione
di tipo ON/OFF lo 0% corrisponde all’uscita disattivata mentre un
qualsiasi valore diverso da 0 corrisponde all’uscita attivata.
Come nel caso della visualizzazione i valori impostabili per la
potenza variano da H100 (+100%) a C100 (-100%).
Per riportare il regolatore nello stato di regolazione automatica,
selezionare "rEG" nel menù di selezione.
2.5 - SELEZIONE DEL SET POINT ATTIVO
Lo strumento permette di preimpostare fino a 4 diversi Set point di
regolazione (“SP1”, “SP2”, “SP3”, “SP4”) e poi di selezionare
quale rendere attivo.
Il numero massimo di set point viene determinato dal parametro
"nSP" nel gruppo di parametri “ ]SP “.
Il set point attivo può essere selezionato :
- Attraverso il parametro "SPAt" nel gruppo di parametri “ ]SP “.
- Mediante il tasto U se il parametro "USrb" = CHSP.
- Mediante gli ingressi digitali opportunamente programmati
attraverso il par. “diF” (“diF” = CHSP , = SP1.2, =SP1.4)
I Set point "SP1", "SP2", "SP3", "SP4", saranno visibili in funzione
del numero massimo di Set point selezionato al parametro "nSP" e
saranno impostabili con un valore compreso tra il valore
programmato al par. “SPLL” e il valore programmato al par.
“SPHL”.
Nota: negli esempi che seguono il Set point viene indicato
genericamente come "SP", comunque operativamente lo strumento
agirà in base al Set point selezionato come attivo.
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 3
3 - AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 - USO CONSENTITO
Lo strumento è stato concepito come apparecchio di misura e
regolazione in conformità con la norma EN61010-1 per il
funzionamento ad altitudini sino a 2000 m.
L’utilizzo dello strumento in applicazioni non espressamente
previste dalla norma sopra citata deve prevedere tutte le adeguate
misure di protezione.
Lo strumento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata
protezione.
Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le norme relative
alla compatibilità elettromagnetica siano rispettate anche dopo
l’installazione dello strumento, eventualmente utilizzando appositi
filtri. Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio
possa creare situazioni pericolose o dannose per persone, cose o
animali si ricorda che l'impianto deve essere predisposto con
dispositivi elettromeccanici aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
3.2 - MONTAGGIO MECCANICO
Lo strumento, in contenitore 33 x 75 mm , è concepito per il
montaggio ad incasso a pannello entro un involucro.
Praticare quindi un foro 29 x 71 mm ed inserirvi lo strumento
fissandolo con l’ apposita staffa fornita.
Si raccomanda di montare l'apposita guarnizione per ottenere il
grado di protezione frontale dichiarato.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in luoghi
soggetti ad alta umidità o sporcizia che possono provocare
condensa o introduzione nello strumento di parti o sostanze
conduttive.
Assicurarsi che lo strumento abbia una adeguata ventilazione ed
evitare l’installazione in contenitori dove sono collocati dispositivi
che possano portare lo strumento a funzionare al di fuori dai limiti di
temperatura dichiarati.
Installare lo strumento il più lontano possibile da fonti che possono
generare disturbi elettromagnetici come motori, teleruttori, relè,
elettrovalvole ecc.
3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che la
tensione di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che
l'assorbimento degli attuatori collegati allo strumento non sia
superiore alla corrente massima consentita.
Lo strumento, essendo previsto per collegamento permanente entro
un'apparecchiatura, non è dotato nè di interruttore nè di dispositivi
interni di protezione da sovracorrenti.
Si raccomanda pertanto di prevedere l’installazione di un
interruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato come dispositivo di
disconnessione, che interrompa l’alimentazione dell’apparecchio.
Tale interruttore deve essere posto il più possibile vicino allo
strumento e in luogo facilmente accessibile dall’utilizzatore.
Inoltre si raccomanda di proteggere adeguatamente tutti i circuiti
connessi allo strumento con dispositivi (es. fusibili) adeguati alle
correnti circolanti.
Si raccomanda di utilizzare cavi con isolamento appropriato alle
tensioni, alle temperature e alle condizioni di esercizio e di fare in
modo che i cavi relativi ai sensori di ingresso siano tenuti lontani dai
cavi di alimentazione e da altri cavi di potenza al fine di evitare
l’induzione di disturbi elettromagnetici.
Se alcuni cavi utilizzati per il cablaggio sono schermati si
raccomanda di collegarli a terra da un solo lato.
Per l’alimentazione dello strumento si raccomanda l’uso
dell'apposito trasformatore TCTR, o di trasformatore con
caratteristiche equivalenti, e si consiglia di utilizzare un
trasformatore per ogni apparecchio in quanto non vi è isolamento
tra alimentazione ed ingresso.
Infine si raccomanda di controllare che i parametri impostati siano
quelli desiderati e che l’applicazione funzioni correttamente prima di
collegare le uscite agli attuatori onde evitare anomalie nell’impianto
che possano causare danni a persone, cose o animali.
La Ascon Tecnologic S.r.l. ed i suoi legali
rappresentanti non si ritengono in alcun modo
responsabili per eventuali danni a persone, cose
o animali derivanti da manomissioni, uso
improprio, errato o comunque non conforme alle
caratteristiche dello strumento.
3.4 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
0/1..5 V
0..50/60 mV
0/4..20 mA ACTIVE
OUT 12 VDC
Max 20 mA
C
OUT4
RELAY:8A-AC1(3A-AC3)/250VAC
SUPPLY
1413 15
Pt100
TC/mV
123
PASSIVE
4..20 mA
(2 wires)
PTC-NTC
-
gen.
ext.
I
NO
NC
CNCCNOCNO NO 221716 OUT3
18 OUT2
2019 21 OUT1
23 24
4..20 mA
A
10
SSR:10mA/10VDC
IN2
54 6
IN1
78
B
9
GND
DIGDIG
ACTIVE
RS 485
11 12
0...1 V
0/2..10 V
TLK31C
4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - MISURA E VISUALIZZAZIONE
Tutti i parametri riguardanti la misura sono contenuti nel gruppo
]InP”.
Per quanto riguarda il tipo di ingresso sono disponibili 4 modelli:
C: per termocoppie (J, K, S e Sensori ad infrarosso Ascon
Tecnologic IRS), segnali in mV (0..50/60 mV, 12..60 mV) e
termoresistenze Pt100.
E : per termocoppie (J, K, S e Sensori ad infrarosso Ascon
Tecnologic IRS), segnali in mV (0..50/60 mV, 12..60 mV) e
termistori PTC o NTC.
I : per segnali analogici normalizzati 0/4..20 mA.
V : per segnali analogici normalizzati 0..1 V, 0/1..5V, 0/2..10V
In funzione del modello a disposizione impostare al par. “SEnS” il
tipo di sonda in ingresso che può essere:
- per termocoppie J (J), K (CrAL), S (S) o per sensori all’infrarosso
Ascon Tecnologic serie IRS con linearizzazione J (Ir.J) o K (Ir.CA)
- per termoresistenze Pt100 IEC (Pt1)
- per termistori PTC KTY81-121 (Ptc) o NTC 103AT-2 (ntc)
- per segnali in mV: 0..50 mV (0.50), 0..60 mV (0.60), 12..60 mV
(12.60)
- per segnali normalizzati in corrente 0..20 mA (0.20) o 4..20 mA
(4.20)
- per segnali normalizzati in tensione 0..1 V (0.1), 0..5 V (0.5), 1..5 V
(1.5), 0..10 V (0.10) o 2..10 V (2.10).
Al cambio di questo parametro si raccomanda di spegnere e
riaccendere lo strumento per ottenere una misura corretta.
Per gli strumenti con ingresso per sonde di temperatura è possibile
selezionare, mediante il parametro “Unit” l’unità di misura della
temperatura (°C, °F) e, mediante il parametro “dP” (solo per Pt100,
PTC e NTC) la risoluzione di misura desiderata (0=1°; 1=0,1°).
Per quanto riguarda gli strumenti configurati con ingresso per
segnali analogici normalizzati è invece necessario innanzi tutto
impostare la risoluzione desiderata al parametro “dP” (0=1; 1=0,1;
2=0,01; 3=0,001) e quindi al parametro "SSC" il valore che lo
strumento deve visualizzare in corrispondenza dell'inizio scala (0/4
mA, 0/12 mV, 0/1 V o 0/2 V) e al parametro "FSC" il valore che lo
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 4
strumento deve visualizzare in corrispondenza del fondo scala (20
mA, 50 mV, 60 mV, 1V, 5 V o 10 V).
Lo strumento consente la calibrazione della misura, che può essere
utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le necessità
dell’applicazione, mediante i par. “OFSt” e “rot”.
Impostando il par. “rot”=1,000, al par. “OFSt” è possibile impostare
un offset positivo o negativo che viene semplicemente sommato al
valore letto dalla sonda prima della visualizzazione e che risulta
costante per tutte le misure.
Se invece si desidera che l’offset impostato non sia costante per
tutte le misure è possibile effettuare la calibrazione su due punti a
piacere. In questo caso, per stabilire i valori da impostare ai
parametri “OFSt” e “rot”, occorrerà applicare le seguenti formule:
“rot” = (D2-D1) / (M2-M1) “OFSt” = D2 - (“rot” x M2)
dove:
M1 =valore misurato 1
D1 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M1
M2 =valore misurato 2
D2 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M2
Ne deriva che lo strumento visualizzerà:
DV = MV x “rot” + “OFSt”
dove: DV = Valore visualizzato MV= Valore misurato
Esempio1: Si desidera che lo strumento visualizzi il valore
realmente misurato a 20 ° ma che a 200° visualizzi un valore
inferiore di 10° (190°).
Ne deriva che : M1=20 ; D1=20 ; M2=200 ; D2=190
“rot” = (190 - 20) / (200 - 20) = 0,944
“OFSt” = 190 - (0,944 x 200) = 1,2
Esempio2: Si desidera che lo strumento visualizzi 10° quando il
valore realmente misurato è 0° ma che a 500° visualizzi un valore
superiore di 50° (550°).
Ne deriva che : M1=0 ; D1=10 ; M2=500 ; D2=550
“rot” = (550 - 10) / (500 - 0) = 1,08
“OFSt” = 550 - (1,08 x 500) = 10
Mediante il par. “FiL” è possibile impostare la costante di tempo
del filtro software relativo alla misura del valore in ingresso in modo
da poter diminuire la sensibilità ai disturbi di misura (aumentando il
tempo).
In caso di errore di misura lo strumento provvede a fornire in uscita
la potenza impostata al par. “OPE”.
Questa potenza sarà calcolata in base a quanto programmato ai
parametri relativi alla potenza controllata dalle uscite “P1”, “P2”,
“P3” e “P4” (vedi par. 4.3)
Mediante il par. “InE” è possibile anche stabilire quali sono le
condizioni di errore dell’ingresso che portano lo strumento a fornire
in uscita la potenza impostata al par. “OPE”.
Le possibilità del par. “InE” sono:
=Or : la condizione è determinata dall’overrange o dalla rottura della
sonda.
= Ur : la condizione è determinata dall’underrange o dalla rottura
della sonda.
= Our : la condizione è determinata dall’overrange o dall’underrange
o dalla rottura della sonda.
Attraverso il par. “diSP” presente nel gruppo ]PAn” è possibile
stabilire la normale visualizzazione del display che può essere la
variabile di processo (dEF), la potenza di regolazione (Pou), il Set
Point attivo (SP.F) o la soglia di allarme AL1,2 (AL1, AL2).
Sempre nel gruppo ]PAn” è presente il par. “AdE” che stabilisce
Il funzionamento dell’indice di scostamento a 3 led.
L’accensione del led verde = Indica che il valore di processo è
all’interno del campo [SP+AdE ... SP-AdE], l’accensione del led -
che il valore di processo è inferiore al valore [SP-AdE] e
l’accensione del led + che il valore di processo è superiore al valore
[SP+AdE].
4.2 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
Le uscite dello strumento possono essere configurate nel gruppo di
parametri ]Out” dove si trovano, in funzione del numero di uscite
disponibili sullo strumento, i parametri :
“O1F” , “O2F” , “O3F” , “O4F” - Funzione uscite
"nC" - Numero di compressori (o ventole o elementi
indipendenti non parzializzati)
"S1" - numero di gradini compressore n.1
"S2" - numero di gradini compressore n.2
"S3" - numero di gradini compressore n.3
"S4" - numero di gradini compressore n.4
Le uscite possono essere configurate attraverso i parametri “O1F”,
“O2F” ,“O3F” ,“O4F” per i seguenti funzionamenti:
- Prima Uscita di regolazione (1.rEG)
- Seconda Uscita di regolazione (2.rEG)
- Terza Uscita di regolazione (3.rEG)
- Quarta Uscita di regolazione (4.rEG)
- Uscita di allarme normalmente aperta (ALno)
- Uscita di allarme normalmente chiusa (ALnc)
- Uscita di allarme normalmente chiusa ma con indicazione del led
frontale dello strumento negata (ALni)
- Uscita disabilitata (OFF)
L’abbinamento numero uscita-numero allarme viene invece
effettuata nel gruppo relativo all’allarme (“]AL1” o ”]AL2”)
Nel caso di applicazioni su centrali frigorifere le uscite di regolazione
(1.rEG, 2.rEG, 3.rEG e 4.rEG) possono essere tipicamente
compressori o compressori ed elettrovalvole di parzializzazione
qualora si controlli la pressione/temperatura di aspirazione oppure
ventilatori che raffreddano il condensatore qualora si controlli la
pressione/temperatura di mandata.
Nel caso di applicazioni in cui l’accensione di alcune uscite NON
debba essere condizionato dall’accensione di altre uscite (ad
esempio gruppi di soli compressori, ventilatori o elementi
riscaldandanti) è sufficiente programmare al parametro “nC” il
numero delle uscite di regolazione configurate e i parametri “S1”,
“S2”, S3” e “S4” tutti =1.
Diverso è il caso in cui vengano comandati compressori ed
elettrovalvole di parzializzazione,
Infatti in questo tipo di applicazione l’uscita che comanda il motore
del compressore deve essere sempre attivata prima delle
elettrovalvole relative e spenta per ultima rispetto alle elettrovalvole.
Pertanto in questi casi al parametro “nC” andrà impostato il numero
dei compressori mentre ai parametri “S1”, “S2”, “S3” e “S4” il
numero dei gradini dei relativi compressori.
Nota: i compressori maggiormente parzializzati devono essere
connessi alle prime uscite.
Allo scopo di facilitare meglio la comprensione della configurazione
delle uscite si riportano di seguito tre esempi.
ESEMPIO DI CONFIGURAZIONE n.1
Si supponga voler regolare la pressione (o la temperatura) di
aspirazione di un impianto frigorifero attraverso il comando dei
seguenti compressori:
C1) compressore con 2 parzializzazioni
C2) compressore non parzializzato
C3) compressore non parzializzato
In base al principio che i compressori maggiormente parzializzati
devono essere connessi alle prime uscite ne deriva che le uscite
comanderanno rispettivamente:
OUT1 : Motore compressore C1 (1°gradino)
OUT2 : Elettrovalvola C1 (2° gradino)
OUT3 : Motore compressore C2
OUT4 : Motore compressore C3
La programmazione dei parametri sarà la seguente:
“O1F”= 1.rEG “O2F”= 2.rEG “O3F”= 3.rEG “O4F”= 4.rEG
"nC" = 3
"S1" = 2 "S2" = 1 "S3" = 1 "S4" = 0
C1
OUT2 (2.rEG)OUT1 (1.rEG)
M
OUT3 (3.rEG)
M
EVAP.
OUT4 (4.rEG)
M
C2 C3
COND.
ESEMPIO DI CONFIGURAZIONE n.2
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 5
Si supponga voler regolare la pressione di aspirazione (o la
temperatura) di un impianto attraverso il comando del seguente
compressore:
C1) compressore con 3 parzializzazioni
Ed inoltre di voler disporre di un’uscita di allarme normalmente
aperta.
Le uscite comanderanno rispettivamente:
OUT1 : Motore compressore C1 (1°gradino)
OUT2 : Elettrovalvola C1 (2° gradino)
OUT3 : Elettrovalvola C1 (3° gradino)
OUT4 : ALLARME AL1
La programmazione dei parametri sarà la seguente:
“O1F”= 1.rEG “O2F”= 2.rEG “O3F”= 3.rEG “O4F”= ALno
"nC" = 1
"S1" = 3 "S2" = 0 "S3" = 0 "S4" = 0
e per l’allarme
“OAL1”= Out4
(agli altri parametri del gruppo “]AL1” si programmerà poi il
funzionamento che si desidera per l’allarme)
OUT1 (1.rEG)
M
EVAP.
OUT2 (2.rEG) OUT3 (3.rEG)
C1
COND.
ESEMPIO DI CONFIGURAZIONE n.3
Si supponga voler regolare la pressione (temperatura) di
condensazione di un impianto attraverso il controllo dei seguenti
ventilatori:
F1) Ventola 1 F2) Ventola 2
F3) Ventola 3 F4) Ventola 4
ne deriva che le uscite comanderanno rispettivamente:
OUT1 : Motore Ventola 1
OUT2 : Motore Ventola 2
OUT3 : Motore Ventola 3
OUT4 : Motore Ventola 4
La programmazione dei parametri sarà la seguente:
“O1F”= 1.rEG “O2F”= 2.rEG “O3F”= 3.rEG “O4F”= 4.rEG
"nC" = 4
"S1" = 1 "S2" = 1 "S3" = 1 "S4" = 1
F2F1
EVAP.
M
OUT1 (1.rEG)
M
OUT2 (2.rEG)
COND.
F4F3
M
OUT3 (3.rEG)
M
OUT4 (4.rEG)
Nota: Lo stesso esempio potrebbe valere per il controllo di 4
compressori o 4 elementi riscaldanti.
4.3 - POTENZA CONTROLLATA DALLE USCITE
Per varie ragioni (condizioni delle uscite in caso di errore sonde,
regolazione proporzionale o inserimento graduale della potenza) è
indispensabile impostare ai parametri “P1”, “P2”, “P3” e “P4”
(contenuti nel gruppo ]Out”) un numero che stabilisca una
proporzione tra le potenze o portate controllate dalle singole uscite.
Ovviamente l'installatore dovrà conoscere un parametro comune
rapportabile (Potenza in KW o in CV oppure la portata oppure altro).
Ad esempio se sono utilizzati 3 compressori così strutturati:
il primo da 11 KW parzializzato con 2 gradini di uguale portata
(comandato dalle uscite configurate come 1.rEG e 2.rEG)
il secondo da 2,5 KW non parzializzato (comandato dall’uscita
configurata come 3.rEG)
il terzo da 2,5 KW non parzializzato (comandato dall’uscita
configurata come 4.rEG)
imposterà i parametri nel seguente modo:
"P1" = 55 "P2" = 55 "P3" = 25 "P4" = 25
Poichè P1 + P2 + P3 + P4 = 100 % della potenza = nel nostro caso
160
il controllore potrà calcolare la potenza controllata dalle singole
uscite:
1.rEG = 100 * 55 / 160 = 34,375%
2.rEG = 100 * 55 / 160 = 34,375%
3.rEG = 100 * 25/ 160 = 15,625%
4.rEG = 100 * 25 / 160 = 15,625%
Qualora invece tutte le uscite comandino carichi di uguale potenza
impostare ai parametri lo stesso numero.
4.4 - CONTROLLO CON REGOLAZIONE ON/OFF
Tutti i parametri riguardanti la regolazione ON/OFF sono contenuti
nel gruppo ]rEG”.
Il controllo ON/OFF è il sistema di regolazione più elementare e
viene usato quando non è necessario prevenire continue accensioni
e spegnimenti dei carichi.
Pertanto non è particolarmente consigliato per il controllo di motori
ma può essere utilizzato in altri casi.
Questo modo di regolazione è attuabile impostando il parametro
"Cont" = On.FS ed agisce sulle uscite di regolazione in funzione
della misura, del Set point "SP" attivo, dell'isteresi "HSEt", del reset
manuale sull’isteresi “rS” programmati e naturalmente dell'azione
che deve eseguire impostata al par. "Func".
In caso di azione diretta , o di raffreddamento (“FunC”=CooL) il
regolatore provvederà a richiedere l'attivazione delle uscite di
regolazione quando il valore di processo è superiore a [SP - HSEt/2
+ rS] mentre provvederà a richiedere la disattivazione delle stesse
uscite quando il valore di processo è inferiore a [SP + HSEt/2 + rS].
In caso di azione inversa, o di riscaldamento (“FunC”=HEAt) il
regolatore provvederà a richiedere l'attivazione delle uscite di
regolazione quando il valore di processo è inferiore a [SP - HSEt/2
+ rS] mentre provvederà a richiedere la disattivazione delle stesse
uscite quando il valore di processo è superiore a [SP + HSEt/2 +
rS].
Lo scostamento della banda di isteresi o reset manuale è inteso
come offset della banda di isteresi rispetto al Set Point e ha quindi
un range [-HSEt/2 ... +HSEt/2].
Il funzionamento può essere esemplificato nel seguente grafico
(esempio di azione diretta e con "rS" positivo):
ACTIVATION
HSEt/2
HSEt/2
SP
REQUEST
OUTPUTS
SP-HSEt/2+rS
DEACTIVATIONACTIVATION
SP+HSEt/2+rS
PV
rS
time
HSEt
4.5 - CONTROLLO CON REGOLAZIONE A ZONA NEUTRA
Tutti i parametri riguardanti la regolazione a zona neutra sono
contenuti nel gruppo ]rEG”.
Il controllo a ZONA NEUTRA viene utilizzato quando si vuole
evitare, per quanto possibile, frequenti accensioni e spegnimenti dei
carichi a scapito però di un preciso mantenimento del valore di
processo ed è quindi indicato quando nell’impianto vi sono pochi
compressori di elevata potenza.
Questo modo di regolazione è attuabile impostando il parametro
"Cont" = nr e, come il controllo ON/OFF, agisce sulle uscite di
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 6
regolazione in funzione della misura, del Set point "SP" attivo,
dell'isteresi "HSEt", del reset manuale sull’isteresi “rS”
programmati e naturalmente dell'azione che deve eseguire
impostata al par. "Func".
In caso di azione diretta , o di raffreddamento (“FunC”=CooL) il
regolatore provvederà a:
- richiedere l'attivazione delle uscite di regolazione quando il valore
di processo è superiore a [SP - HSEt/2 + rS]
- richiedere la disattivazione delle stesse uscite quando il valore di
processo è inferiore a [SP + HSEt/2 + rS]
- mantenere le uscite nello stesso stato in cui si trovavano al
momento di ingresso del valore di processo nella banda
[SP + HSEt/2 + rS] ... [SP - HSEt/2 + rS]
In caso di azione inversa, o di riscaldamento (“FunC”=HEAt) il
regolatore provvederà a:
- richiedere l'attivazione delle uscite di regolazione quando il valore
di processo è inferiore a [SP - HSEt/2 + rS],
- richiedere la disattivazione delle stesse uscite quando il valore di
processo è superiore a [SP + HSEt/2 + rS]
- mantenere le uscite nello stesso stato in cui si trovavano al
momento di ingresso del valore di processo nella banda
[SP + HSEt/2 + rS] ... [SP - HSEt/2 + rS]
Lo scostamento della banda di isteresi o reset manuale è inteso
come offset della banda di isteresi rispetto al Set Point e ha quindi
un range [-HSEt/2 ... +HSEt/2].
Il funzionamento può essere esemplificato nel seguente grafico
(esempio di azione diretta e con "rS" positivo):
DEAC= DEACTIVATION
rS
PV
REQUEST
OUTPUTS
SP-HSEt/2+rS
SP+HSEt/2+rS
SP
NO= NO REQUESTACT= ACTIVATION
ACT NO DEAC NO ACT
HSEt/2
time
ZONE 2
HSEt/2
HSEt ZONE 3
ZONE 1
Zona 1 : PV > [SP + HSEt/2 + rS]
Richiede l'attivazione (Func=CooL) o la disattivazione (Func=HEAt)
delle uscite
Zona 2 : PV < [SP - HSEt/2 + rS]
Richiede la disattivazione (Func=CooL) o l'attivazione (Func=HEAt)
delle uscite
Zona 3 : [SP + HSEt/2 + rS] < PV < [SP - HSEt/2 + rS]
Mantiene inalterato lo stato delle uscite che si presentava
all'ingresso della variabile di processo nella banda di isteresi.
(Nota: PV = Valore di Processo)
Con questo sistema (a differenza del sistema ON/OFF) è
prevedibile che le attivazioni e le disattivazioni siano poco frequenti
in quanto, dopo che il sistema ha compiuto una o più oscillazioni,
che valore di processo è all'interno della banda di isteresi e il carico
termico dell'impianto si mantiene costante, non vi dovrebbe essere
necessità di attivazioni o disattivazioni delle uscite.
4.6 - CONTROLLO CON REGOLAZIONE PROPORZIONALE
Tutti i parametri riguardanti la regolazione proporzionale sono
contenuti nel gruppo ]rEG”.
Il controllo PROPORZIONALE quando si vuole mantenere costante
il più possibile il valore di processo a scapito però di possibili
frequenti richieste di accensioni e spegnimenti degli attuatori ed è
quindi indicato quando nell’impianto vi sono molti compressori (o
comunque gradini).
Questo modo di regolazione è attuabile impostando il parametro
"Cont" = ProP e agisce sulle uscite di regolazione in funzione della
misura, del Set point "SP" attivo, della banda proporzionale "Pb",
del reset manuale “rS” programmati e naturalmente dell'azione che
deve eseguire impostata al par. "Func".
Con questo tipo di regolazione è assolutamente indispensabile che
il controllore conosca la percentuale di potenza comandata dalle
singole uscite in modo da poter fornire all'impianto solo la potenza
necessaria e richiesta dal regolatore proporzionale.
Il regolatore proporzionale si comporta esattamente come il
regolatore a Zona Neutra quando la variabile di processo si trova
nelle Zone 1 o 2 (richiedendo quindi l'attivazione o la disattivazione
delle uscite, fornendo cioè all'impianto 100% o 0% di potenza)
mentre nella zona 3 (cioè all'interno della banda proporzionale)
anzichè mantenere disattivate le uscite come nella regolazione a
Zona Neutra provvederà a fornire la potenza stabilita in funzione
dello scostamento [Valore di Processo - Set Point].
Il funzionamento può essere esemplificato nel seguente grafico
(esempio di azione diretta e con "rS" positivo):
rS
PV
REQUEST
OUTPUTS
SP-Pb/2+rS
POWER
SP+Pb/2+rS
SP
100% 0% 100%
Pb/2
time
ZONE 2
Pb/2
Pb ZONE 3
ZONE 1
Il regolatore dopo aver calcolato esattamente la potenza necessaria
in uscita provvederà quindi ad attivare le uscite che permettono di
fornire la potenza che più si avvicina a quella richiesta.
4.7 - PRIORITA' DI ACCENSIONE /SPEGNIMENTO DEI CARICHI
Tutti i parametri riguardanti le priorità di accensione e spegnimento
dei carichi, che sono concepite principalmente per ottimizzare
applicazioni su centrali frigorifere, sono contenuti nel gruppo
]rEG”.
Dopo che il regolatore ha stabilito che occorre accendere o
spegnere degli attuatori prima che questo accada occorre
obbligatoriamente che il controllore verifichi innanzi tutto la
configurazione in modo da stabilire le combinazioni di attivazione
possibili, e successivamente consideri le condizioni di seguito
descritte.
4.7.1 - PRIORITA' DI ACCENSIONE/SPEGNIMENTO DEI
CARICHI IN CASO DI COMPRESSORI PARZIALIZZATI
Come già detto, in caso di compressori parzializzati è necessario
fare in modo che vengano attivate le uscite di comando dei motori
prima delle uscite di comando delle relative valvole di
parzializzazione e analogamente quando vengono spente le uscite
è necessario fare in modo che vengano spente prima le valvole di
parzializzazione e, quando queste sono tutte spente, il motore
relativo.
Inoltre, una volta avviato un motore, prima di avviarne altri, vanno
prima attivate anche tutte le relative valvole di parzializzazione di
quel motore in modo da non avere tutti i motori in funzione non a
pieno carico.
Per quanto riguarda lo spegnimento invece potrebbe essere
preferibile (a parità di potenza per il regolatore proporzionale),
anzichè spegnere completamente un gruppo mantenere il motore in
funzione e spegnere la valvola di un altro gruppo in modo da avere,
in caso di richiesta di attivazione, disponibile sempre una valvola
anzichè un motore in modo da prevenire avviamenti dei motori.
Oppure potrebbe essere preferibile (sempre a parità di potenza)
spegnere completamente un gruppo perchè si prevede che non vi
saranno immediate richieste di attivazione in modo da ottenere un
risparmio di energia.
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 7
Ricapitolando:
- Lo spegnere un motore anzichè una valvola significa risparmiare
l'energia consumata dal motore ma occorre tener presente che alla
prossima richiesta di potenza il regolatore sarà costretto ad avviare
il motore (non risparmio quindi sul numero di avviamenti)
- Lo spegnere una valvola anzichè un motore significa invece
risparmiare un'accensione del motore in quanto alla prossima
richiesta di potenza il regolatore attiverebbe la valvola anzichè il
motore (non risparmio però l' energia consumata dal motore).
La funzione è attivabile tramite il par.:
"ES" : Risparmio funzionamento motori con parzializzazione
OFF = Priorità spegnimento valvole (risparmio avviamenti)
On = Priorità spegnimento motori (risparmio energia)
Il parametro è ovviamente ininfluente se non vi sono compressori
parzializzati (tutti i parametri S1, S2, S3, S4 sono = 1 o 0)
4.7.2 - PRIORITA' DI ACCENSIONE /SPEGNIMENTO DEI
CARICHI PER POTENZA PROGRESSIVA ATTUABILE
E' attiva solo quando non vi sono carichi parzializzati.
Tale funzione potrebbe permettere, per regolazioni ON/OFF o a
Zona Neutra di evitare incrementi o decrementi troppo elevati
quando la variabile di processo si trova in prossimità delle soglie di
intervento (consentendo una migliore stabilizzazione del processo in
particolare con regolazione a Zona Neutra) e, in caso di regolazione
proporzionale consente di cercare di attuare la potenza
effettivamente richiesta (avendo ovviamente potenze diverse
controllate dalle uscite) non considerando spegnimenti e accensioni
frequenti.
La funzione è attivabile tramite il par.:
"PS " - Priorità accensione spegnimento per potenza progressiva
attuabile
On = Priorità accensione spegnimento per potenza progressiva
In caso di richiesta di attivazione/disattivazione il regolatore
provvede a inserire/disinserire le uscite in modo da ottenere la
combinazione che consente di aggiungere/togliere all'impianto la
minor potenza.
Quindi se la richiesta di attivazione/disattivazione permane ancora,
provvede ad aggiungere/togliere la minor potenza possibile anche
se per fare questo è necessario spegnere e quindi successivamente
accendere le uscite.
OFF = Nessuna Priorità
L'attivazione o la disattivazione tiene conto solo dell'uscita
disponibile ad essere attivata/disattivata che presenta la minor
potenza e non di tutte le combinazioni possibili, evitando così di
dover spegnere e riaccendere varie uscite.
In pratica comunque se le potenze controllate dalle uscite sono
tutte uguali il parametro non ha alcuna influenza sulla priorità di
attivazione /disattivazione.
In caso di compressori parzializzati con qualsiasi tipo di regolazione
e naturalmente con potenze diverse, la priorità di
accensione/spegnimento è sempre stabilita partendo dalle potenze
minori disponibili ma viene escluso il funzionamento descritto dal
par. "PS"=On perchè l'attuazione della combinazione potrebbe
necessitare di troppe operazioni e quindi di troppo tempo per essere
attuata, in quanto sono prioritariamente da rispettare le condizioni
per non avere tutti i motori in funzione non a pieno carico.
4.7.3 - PRIORITA' DI ACCENSIONE /SPEGNIMENTO DEI
CARICHI PER ORE DI FUNZIONAMENTO (ROTAZIONE
CARICHI)
E' attivo in tutte le condizioni e consente di eguagliare per quanto
possibile le ore di funzionamento dei vari motori attraverso il
parametro:
"rtLd": Rotazione carichi per ore di funzionamento
On = Rotazione attiva
Qualora si richieda un'attivazione, a parità di potenza richiesta,
viene accesa l'uscita di comando di un motore che presenta minori
ore di funzionamento e, qualora si richieda uno spegnimento, viene
spenta quella che presenta maggiori ore di funzionamento.
A parità di potenza e di ore di funzionamento comunque non viene
accesa l'ultima attivata o spenta l'ultima accesa.
OFF = Sequenza Fissa di accensione
Prevede la priorità dell'accensione della prima uscita nell'ordine
numerico (1.rEG, 2.rEG, ecc.) e la priorità di spegnimento
dell'ultima uscita attivata. A patto naturalmente che, essendo le
potenze diverse, non vi sia una priorità per potenza, nel qual caso
verrà attivata/disattivata l'uscita che dispone della potenza minore.
Quando il par. "rtLd" è = On inoltre, per evitare un eccessivo
squilibrio di funzionamento tra i vari compressori attraverso il par.
"Hh" (Massimo funzionamento continuo di un motore) è possibile
impostare il massimo numero di ore di funzionamento continuo di
un motore, trascorse le quali il controllore provvede, dopo aver
verificato che è disponibile all'accensione un altro motore (o gruppo
se il compressore è parzializzato) della medesima potenza,
comunque a spegnere il motore in funzione e ad accendere quello
disponibile.
4.8 - TEMPI DI RITARDO ATTIVAZIONE/DISATTIVAZIONE
USCITE (TEMPI DI PROTEZIONE)
Tutti i parametri riguardanti le priorità di accensione e spegnimento
dei carichi, che sono concepite principalmente per ottimizzare
applicazioni su centrali frigorifere, sono contenuti nel gruppo
]rEG”.
Questi tempi di ritardo, detti anche di protezione, sono utilizzabili
per evitare principalmente partenze ravvicinate dei carichi
(principalmente compressori) comandati dal controllore e
comunque, in generale, per evitare l'attivazione ravvicinata delle
utenze controllate.
L'attivazione/disattivazione delle uscite comunque non è mai
contemporanea ma è sempre sequenziale con intervallo minimo di
un secondo tra un intervento (accensione o spegnimento) e il
successivo (tempi "t4" e "t5")
Quindi dopo aver individuato attraverso il regolatore se attivare o
disattivare le uscite e secondo quale priorità, prima di attuare
l'azione sulle uscite, il controllore verificherà le condizioni imposte
dai tempi di protezione che sono:
"t1" - Tempo minimo tra avviamenti dello stesso compressore o
ritardo tra le accensioni (in min.)
"t2" - Tempo minimo tra spegnimento e riaccensione dello stesso
compressore o ritardo dopo lo spegnimento (in min.)
I tempi “t1” e “t2” agiscono comunque solo sulle uscite che
comandano i motori dei compressori (individuabili dalla
configurazione).
"t3" - Tempo minimo di funzionamento di un'uscita (in sec.). Da
quando viene attivata un'uscita funziona comunque per il tempo
impostato anche se cessa la richiesta di attivazione.
"t4" - Tempo di ritardo tra accensioni successive di due diverse
uscite (in sec.). Ritardo, da quando viene attivata un'uscita,
all'attivazione dell'uscita successiva
"t5" - Tempo di ritardo tra spegnimenti successivi di due diverse
uscite (in sec.). Ritardo da quando viene disattivata un'uscita, alla
disattivazione dell'uscita successiva.
I tempi “t3”, ”t4”, “t5” agiscono invece sempre su tutte le uscite
indipendentemente che comandino motori o valvole di
parzializzazione.
Qualora il regolatore richieda l'attivazione o la disattivazione
dell'uscita ma questa risulti inibita da uno dei tempi di protezione, il
led relativo all'uscita lampeggia.
4.9 - RITARDO USCITE ALL'ACCENSIONE
La funzione di ritardo attivazione uscite all’accensione è attivabile
mediante il par. “od” (contenuto nel gruppo ]rEG”).
Impostando al parametro il valore di tempo desiderato (in min.) è
possibile ritardare l’eventuale attivazione di tutte le uscite di
controllo dopo l'accensione dello strumento e quando si passa dallo
stato di OFF allo stato di rEG
Lo stato di ritardo è segnalato dal display che mostra, durante il
ritardo alternativamente "od" e il valore di processo.
4.10 - FUNZIONAMENTO DELLE USCITE DI ALLARME (AL1,
AL2)
Per la configurazione di funzionamento degli allarmi il cui intervento
è legato al valore di processo (AL1, AL2) è necessario prima
stabilire a quale uscita deve corrispondere l’allarme.
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 8
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nel gruppo di
parametri ]Out” i parametri relativi alle uscite che si desiderano
utilizzare come allarmi (“O1F” , “O2F” ,“O3F”, O4F”) programmando
il parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo (in questo
caso il led frontale dello strumento segnala lo stato dell’allarme)
= ALni se si desidera lo stesso funzionamento di ALnc ma con
funzionamento del led frontale negato (in questo caso il led frontale
dello strumento segnala lo stato dell’uscita)
Nota: In tutti gli esempi che seguono viene fatto riferimento
all’allarme AL1. Naturalmente il funzionamento degli altri allarmi
risulta analogo.
Accedere quindi al gruppo ]AL1” e programmare al parametro
“OAL1” , su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di
allarme.
Il funzionamento dell’allarme AL1 è invece stabilito dai parametri:
"AL1t " - TIPO DI ALLARME
"Ab1" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME
“AL1” - SOGLIA DI ALLARME
“AL1L” - SOGLIA INFERIORE ALLARME (per allarme a finestra) O
LIMITE INFERIORE DEL SET DI ALLARME “AL1” (per allarmi di
minima o di massima)
“AL1H” - SOGLIA SUPERIORE ALLARME (per allarme a finestra)
O LIMITE SUPERIORE DEL SET DI ALLARME “AL1” (per allarmi
di minima o di massima)
“HAL1” - ISTERESI DEGLI ALLARMI
“AL1d” - RITARDO ATTIVAZIONE DELL’ALLARME (in sec.)
"AL1i" - COMPORTAMENTO ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA
AL1t" - TIPO DI ALLARME: Si possono avere 6 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme.
LoAb = ALLARME ASSOLUTO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1" per disattivarsi quando sale al
di sopra della soglia [AL1 + HAL1].
Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L” e AL1H” i
limiti entro i quali è possibile programmare la soglia “AL1”.
HiAb = ALLARME ASSOLUTO DI MASSIMA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo sale al di sopra della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1" per disattivarsi quando
scende al di sotto della soglia [AL1 - HAL1]. Con questa modalità è
possibile impostare ai par. “AL1L” e AL1H” i limiti entro i quali è
possibile programmare la soglia “AL1”.
LoAb
off
ON
AL1
AL1
PV
HiAb
HAL1
time
off
ON
AL1
PV
time
HAL1
off off
ON
OUT off off
ON
OUT
AL1
LodE = ALLARME RELATIVO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto del valore [SP + AL1]
per disattivarsi quando sale al di sopra della soglia [SP + AL1 +
HAL1]. Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L” e
AL1H” i limiti entro i quali è possibile programmare la soglia “AL1”.
HidE = ALLARME RELATIVO DI MASSIMA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo sale al di sopra del valore [SP
+AL1] per disattivarsi quando scende al di sotto della soglia [SP +
AL1 - HAL1]. Con questa modalità è possibile impostare ai par.
“AL1L” e AL1H” i limiti entro i quali è possibile programmare la
soglia “AL1”.
LodE
ON
off
PV
SP
-AL1 HAL1
time
off
ON
SP
AL1
PV
HidE
time
HAL1
ON
off off off off
ON
OUT
AL1 OUT
AL1
LHAb = ALLARME ASSOLUTO A FINESTRA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo scende al di sotto della soglia
di allarme impostata al parametro "AL1L" oppure sale al di sopra
della soglia di allarme impostata al parametro "AL1H" e si disattiva
quando rientra nel campo [AL1H - HAL1 ... AL1L + HAL1].
LHdE = ALLARME RELATIVO A FINESTRA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo scende al di sotto del valore
[SP + AL1L] oppure quando il valore di processo sale al di sopra del
valore [SP + AL1H] e si disattiva quando rientra nel campo [SP +
AL1H - HAL1 ... SP + AL1L + HAL1].
LHAb
ON
off
AL1H
AL1L
PV
ON
time
off
HAL1
HAL1 SP
- AL1L
AL1H
PV
time
LHdE
HAL1
HAL1
off off
ON ON
off off
OUT
AL1 OUT
AL1
"Ab1" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME: Il parametro può
assumere un valore compreso tra 0 e 31.
Il numero da impostare, che corrisponderà al funzionamento
desiderato, viene ottenuto sommando i valori riportati nelle seguenti
descrizioni:
COMPORTAMENTO ALLARME ALL'ACCENSIONE: Si possono
avere 2 differenti comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda
del valore sommato al par. “Ab1”.
+0 = COMPORTAMENTO NORMALE: L'allarme viene attivato
sempre quando vi sono le condizioni di allarme.
+1 = ALLARME NON ATTIVO ALL'AVVIAMENTO: Se
all'avviamento lo strumento si trova nelle condizioni di allarme
questo non viene attivato. L'allarme si attiverà solo quando il valore
di processo, dopo l'accensione, non si è portato nelle condizioni di
non allarme e successivamente nelle condizioni di allarme.
PV
+1
+0
tim e
AL1
ON
ON
ON
off off
offoff
Ab1
Nell’esempio il comportamento è rappresentato con un allarme di
minima assoluto
RITARDO ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Ab1”.
+0 = ALLARME NON RITARDATO: L'allarme si attiva
immediatamente al verificarsi delle condizioni di allarme.
+2 = ALLARME RITARDATO: Al verificarsi delle condizioni di
allarme viene fatto partire il ritardo impostato al par. “AL1d”
(espresso in sec.) e solo trascorso tale tempo l’allarme verrà
attivato.
MEMORIA ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Ab1”.
+ 0 = ALLARME NON MEMORIZZATO: L'allarme rimane attivo solo
nelle condizioni di allarme
+ 4 = ALLARME MEMORIZZATO: L'allarme si attiva quando vi
sono le condizioni di allarme e rimane attivo anche se tali
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 9
condizioni non permangono sino a quando non viene premuto il
pulsante U se opportunamente programmato (“USrb”=Aac).
AL1
PV
ON
ON tim e
+0
Ab1
+4
off
off
off
Nell’esempio il comportamento è rappresentato con un allarme di
massima assoluto
TACITAZIONE ALLARME: Si possono avere 2 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato
al par. “Ab1”.
+0 = ALLARME NON TACITABILE: L'allarme rimane sempre attivo
nelle condizioni di allarme
+ 8 = ALLARME TACITABILE: L'allarme si attiva quando vi sono le
condizioni di allarme e può essere disattivato mediante il pulsante
U, se opportunamente programmato (“USrb”=ASi) anche se le
condizioni di allarme permangono.
COMPORTAMENTO ALLARME AL CAMBIO DEL SET POINT
(SOLO PER ALLARMI RELATIVI): Si possono avere 2 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato
al par. “Ab1”.
+0 = COMPORTAMENTO NORMALE: L'allarme viene attivato
sempre quando vi sono le condizioni di allarme.
+16 = ALLARME NON ATTIVO AL CAMBIO DEL SET POINT: Se
dopo il cambio del Set Point lo strumento si trova nelle condizioni di
allarme questo non viene attivato. L'allarme si attiverà solo quando
il valore di processo, dopo il cambio del Set, non si è portato nelle
condizioni di non allarme e successivamente nelle condizioni di
allarme.
"AL1i" - ATTIVAZIONE ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA: consente di stabilire in che condizione si deve porre
l’allarme quando lo strumento ha un errore di misura (yES=allarme
attivo; no=allarme disattivato)
4.11 - FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
La funzione del tasto U può essere definita mediante il parametro
“USrb” contenuto nel gruppo ]PAn”.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : Il tasto non esegue nessuna funzione.
= OPLO : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile passare
dal modo di regolazione automatica (rEG) a quello manuale (OPLO)
e viceversa.
= Aac : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile resettare un
allarme memorizzato (vedi par. 4.10)
= ASi :Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile tacitare un
allarme attivo (vedi par. 4.10)
= CHSP : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile
selezionare a rotazione uno dei 4 Set Point memorizzati.
= OFF : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile passare dal
modo di regolazione automatica (rEG) a quello di regolazione
disattivata (OFF) e viceversa.
4.12 - INGRESSI DIGITALI
Lo strumento può essere dotato di due ingressi digitali il cui
funzionamento è configurabile mediante i parametri "diF1" e
“diF2” contenuti nel gruppo ]InP”.
I parametri possono essere programmati come:
= noF : nessuna funzione
= AaC : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale è
possibile resettare un allarme memorizzato (vedi par. 4.10)
= ASi :Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale è
possibile tacitare un allarme attivo (vedi par. 4.10)
= HoLd : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale viene
bloccata l’acquisizione della misura in quell’istante (N.B.: non la
lettura sul display, quindi l’indicazione potrebbe stabilizzarsi con un
ritardo proporzionale al filtro di misura). Con la funzione di hold
inserita lo strumento opera la regolazione in funzione della misura
memorizzata. Riaprendo il contatto lo strumento riprende la normale
acquisizione della misura.
= OFF : Quando lo strumento è nello stato “rEG” chiudendo il
contatto connesso all’ingresso digitale lo strumento viene posto
nello stato di OFF. Riaprendo il contatto lo strumento ritorna nello
stato di regolazione automatica “rEG”.
= CHSP : Chiudendo e riaprendo il contatto connesso all’ingresso
digitale è possibile selezionare a rotazione uno dei 4 Set Point
memorizzati.
= SP1.2 : La chiusura del contatto connesso all’ingresso digitale
seleziona come attivo il set point SP2 mentre l’apertura del contatto
seleziona come attivo il set point SP1. La funzione è attuabile solo
con “nSP” = 2 , inoltre quando è attivata disabilita la selezione del
set attivo tramite il parametro “SPAt” e tramite il tasto U.
=ALG: La chiusura del contatto connesso all’ingresso digitale attiva
la segnalazione di allarme sul display “ALG”. Tale funzione
potrebbe essere utilizzata per segnalare l’intervento delle protezioni
degli attuatori.
= SP1.4 : La programmazione di entrambi i par. “diF1” e “diF2”
permette la selezione del Set point attivo secondo la seguente
combinazione di chiusura dei contatti connessi ai due ingressi
digitali. DIG IN1 DIG IN2 SET POINT
off off SP1
on off SP2
off on SP3
on on SP4
Quando la funzione è attivata disabilita la selezione del set attivo
tramite il parametro “SPAt” e tramite il tasto U.
4.13 - INTERFACCIA SERIALE RS 485
Lo strumento può essere dotato di una interfaccia di comunicazione
seriale del tipo RS 485 attraverso la quale è possibile collegarlo ad
un rete in cui sono inseriti altri strumenti (regolatori o PLC) e facente
capo tipicamente ad un personal computer utilizzato come
supervisore dell'impianto.
Attraverso il personal computer è quindi possibile acquisire tutti i
dati di funzionamento e programmare tutti i parametri di
configurazione dello strumento.
Il protocollo software adottato nel TLK 31 C è del tipo MODBUS-
RTU largamente utilizzato in molti PLC e programmi di supervisione
disponibili sul mercato (il manuale del protocollo di comunicazione
degli strumenti della serie TLK 31 C è disponibile a richiesta). Il
circuito d'interfaccia consente di collegare sino a 32 strumenti sulla
stessa linea.
Per mantenere la linea in condizioni di riposo, è richiesto il
collegamento di una resistenza (Rt) al termine della linea del valore
di 120 Ohm.
Lo strumento è dotato di due morsetti chiamati A e B che devono
essere connessi a tutti i morsetti omonimi della rete.
Per il cablaggio della linea è sufficiente quindi un doppino intrecciato
di tipo telefonico.
Tuttavia, in particolare quando la rete risulta molto lunga o
disturbata, e in presenza di differenze di potenziale tra i vari
morsetti GND, è consigliabile adottare un cavo a 3 poli intrecciato e
schermato collegato come in figura.
TLK31 n.2TLK31 n.1
10
GND
8
AB
9
AB
TLK31 n.N
GND A GNDB
shield
A
Interface
RS485
GND
B
HOST
(PC/PLC)
120 ohm
Rt
10 8 9 10 8 9
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 10
Se lo strumento è dotato di interfaccia seriale devono essere
programmati i seguenti parametri tutti disponibili nel gruppo di
parametri ]SEr” :
"Add" : Indirizzo della stazione. Impostare un numero diverso per
ogni stazione, da 1 a 255
"baud" : Velocità di trasmissione (baud-rate), impostabile da 1200
a 38400 baud. Tutte le stazioni devono avere la stessa velocità di
trasmissione.
"PACS" : Accesso alla programmazione. Se impostato come
"LoCL" significa che lo strumento è programmabile solo da tastiera,
se impostato come "LorE" significa che è programmabile sia da
tastiera che tramite linea seriale.
Quando si tenta di entrare in programmazione da tastiera mentre è
in corso una comunicazione tramite la porta seriale lo strumento
visualizza "buSy" ad indicare lo stato di occupato.
4.14 - CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “A01”
Lo strumento è dotato di un connettore che permette il trasferimento da
e verso lo strumento dei parametri di funzionamento attraverso il
dispositivo A01 con connettore a 5 poli.
Questo dispositivo è utilizzabile per la programmazione in serie di
strumenti che devono avere la stessa configurazione dei parametri
o per conservare una copia della programmazione di uno strumento
e poterla ritrasferire rapidamente.
Per l’utilizzo del dispositivo A01 è possibile alimentare solo il
dispositivo o solo lo strumento.
N.B.: Per gli strumenti dotati di porta di comunicazione seriale
RS485 è indispensabile che il parametro “PACS” sia impostato =
LorE.
Per trasferire la configurazione di uno strumento sul dispositivo
(UPLOAD) procedere nel modo seguente:
1) posizionare entrambi i dip switch del dispositivo A01 nella
posizione OFF.
2) collegare il dispositivo allo strumento TLK inserendo l’apposito
connettore.
3) accertarsi che lo strumento o il dispositivo siano alimentati
4) osservare il led di segnalazione della A01: se risulta verde
significa che sul dispositivo è già caricata una configurazione
mentre se risulta verde lampeggiante o rosso lampeggiante significa
che sul dispositivo non è stata caricata nessuna configurazione
valida.
5) premere il pulsante posto sul dispositivo.
6) osservare il led di segnalazione: dopo aver premuto il pulsante il
led diventa rosso e quindi, al termine del trasferimento dei dati,
diventa verde.
7) a questo punto è possibile disinserire il dispositivo.
Per trasferire la configurazione caricata sul dispositivo ad uno
strumento della stessa famiglia (DOWNLOAD), procedere nel modo
seguente:
1) posizionare entrambi i dip switch del dispositivoA01 nella
posizione ON.
2) collegare il dispositivo ad uno strumento TLK che abbia le stesse
caratteristiche di quello da cui è stata ricavata la configurazione che
si desidera trasferire inserendovi l’apposito connettore.
3) accertarsi che lo strumento o il dispositivo siano alimentati.
4) osservare il led di segnalazione della A 01: il led deve risultare
verde, poichè se il led risulta verde lampeggiante o rosso
lampeggiante significa che sul dispositivo non è stata caricata
nessuna configurazione valida e quindi è inutile proseguire.
5) se il led risulta verde premere il pulsante posto sul dispositivo.
6) osservare il led di segnalazione: dopo aver premuto il pulsante il
led diventa rosso e quindi, al termine del trasferimento dei dati,
ritorna verde.
7) a questo punto è possibile disinserire il dispositivo.
Strumento alimentato e dispositivo non alimentato
SUPPLY
Strumento alimentato dal dispositivo
SUPPLY ADAPTER
12 VDC AC SUPPLY
Per maggiori informazioni e le indicazioni delle cause di errore
vedere il manuale d’uso relativo al dispositivo A01.
5 - TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non essere
presenti o perchè dipendono dal tipo di strumento utilizzato o
perchè sono automaticamente disabilitati in quanto parametri non
necessari.
Gruppo “ ] SP” (parametri relativi al Set Point)
Par. Descrizione Range Def. Note
1 nSP Numero Set point
programmabili 1 ÷ 4 1
2 SPAt Set point Attivo 1 ÷ nSP 1
3 SP1 Set Point 1 SPLL ÷ SPHL 0
4 SP2 Set Point 2 SPLL ÷ SPHL 0
5 SP3 Set Point 3 SPLL ÷ SPHL 0
6 SP4 Set Point 4 SPLL ÷ SPHL 0
7 SPLL Set Point minimo -1999 ÷ SPHL -1999
8 SPHL Set Point massimo SPLL ÷ 9999 9999
Gruppo “ ] InP” (parametri relativi all’ingresso di misura)
Par. Descrizione Range Def. Note
9 SEnS Tipo sonda in ingresso:
J= termocoppia J
CrAL= termocoppia K
S= termocoppia S
Ir.J= sens. infrarosso
IRS J
Ir.CA= sens. infrarosso
IRS K
Pt1= termoresistenza
Pt100
0.50= 0..50 mV
0.60= 0..60 mV
12.60= 12..60 mV
Ptc= termistore PTC
KTY81-121
ntc= termistore NTC
103-AT2
0.20= 0..20 mA
4.20= 4..20 mA
0.1= 0..1 V
0.5=0..5 V
1.5= 1..5 V
0.10= 0..10 V
2.10= 2..10 V
input C :
J / CrAL / S /
Ir.J / Ir.CA /
Pt1 / 0.50 /
0.60 / 12.60
input E :
J / CrAL / S /
Ir.J / Ir.CA /
Ptc / ntc /
0.50 / 0.60 /
12.60
input I :
0.20 / 4.20
input V :
0.1 /
0.5 / 1.5 /
0.10 / 2.10
J
Ptc
4.20
0.10
10 SSC Limite inferiore scala
ingresso segnali V / I -1999 ÷ FSC 0
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 11
11 FSC Limite superiore scala
ingresso segnali V / I SSC ÷ 9999 100
12 dP Numero di cifre decimali Pt1 / Ptc / ntc:
0 / 1
norm sig.:
0 ÷ 3
0
13 Unit Unità di misura della
temperatura °C / °F °C
14 FiL Filtro digitale ingresso 0FF÷ 20.0
sec. 1.0
15 OFSt Offset della misura -1999 ÷ 9999 0
16 rot Rotazione della retta di
misura 0.000 ÷ 2.000 1.000
17 InE Condizioni per funz.
“OPE” in caso di errore
di misura
OUr / Or / Ur OUr
18 OPE Potenza in uscita in
caso di errore di misura -100 ÷ 100
% 0
19 diF1 Funzione ingresso
digitale 1:
noF = nessuna funzione
Aac= Reset memoria
allarmi
ASi= Tacitazione
allarmi
HoLd = Blocco misura
OFF= messa in OFF
CHSP= Selezione Set
point a rotazione
SP1.2 = Selezione Set
“SP1” e “SP2”
ALG = Segnalazione
allarme ALG
SP1.4= Selezione Set
mediante DIG IN 1 e 2
noF / Aac /
ASi / HoLd /
OFF / CHSP /
SP1.2 / ALG /
SP1.4
noF
20 diF2 Funzione ingresso
digitale 2:
vedi “diF1”
noF / Aac /
ASi / HoLd /
OFF / CHSP /
SP1.2 / ALG /
SP1.4
noF
Gruppo “ ] Out” (parametri relativi alle uscite)
Par. Descrizione Range Def. Note
21 O1F Funzione dell’uscita 1:
1.rEG= Uscita di
regolazione 1
2.rEG= Uscita di
regolazione 2
3.rEG= Uscita di
regolazione 3
4.rEG= Uscita di
regolazione 4
ALno= Uscita di allarme
normalmente aperta
ALnc= Uscita di allarme
normalmente chiusa
ALni= Uscita di allarme
normalmente chiusa
con funz. led negato
1.rEG / 2.rEG
3.rEG/4.rEG
ALno / ALnc
ALni / OFF
1.rEG
22 O2F Funzione dell’uscita 2:
vedi “O1F” 1.rEG / 2.rEG
3.rEG/4.rEG
ALno / ALnc
ALni / OFF
2.rEG
23 O3F Funzione dell’uscita 3:
vedi “O1F” 1.rEG / 2.rEG
3.rEG/4.rEG
ALno / ALnc
ALni / OFF
3.rEG
24 O4F Funzione dell’uscita 4:
vedi “O1F” 1.rEG / 2.rEG
3.rEG/4.rEG
ALno / ALnc
ALni / OFF
4.rEG
25 nC Numero dei motori
(compressori) 1 ... 4 4
26 S1 Numero gradini
compressore 1 1 ... 4 1
27 S2 Numero gradini
compressore 2 0 ... 2 1
28 S3 Numero gradini
compressore 3 0 ... 1 1
29 S4 Numero gradini
compressore 4 0 ... 1 1
30 P1 Potenza controllata
dall'uscita 1.rEG 0 ... 999 1
31 P2 Potenza controllata
dall'uscita 2.rEG 0 ... 999 1
32 P3 Potenza controllata
dall'uscita 3.rEG 0 ... 999 1
33 P4 Potenza controllata
dall'uscita 4.rEG 0 ... 999 1
Gruppo “ ]AL1 (parametri relativi all’allarme AL1)
Par. Descrizione Range Def. Note
34 OAL1 Uscita destinata
all’allarme AL1 Out1 / Out2
Out3 / Out4
OFF
OFF
35 AL1t Tipo allarme AL1:
LoAb= minima assoluto
HiAb= massima
assoluto
LHAb= a finestra
assoluti
LodE= minima relativo
HidE= massima relativo
LHdE= a finestra relativi
LoAb / HiAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
LoAb
36 Ab1 Configurazione
funzionamento AL1:
+1 = non attivo
all’avviamento
+2 = ritardato
+4 = memorizzato
+8 = tacitabile
+16 = non attivo al
cambio Set (All. relativi)
0 ÷ 31 0
37 AL1 Soglia allarme AL1 AL1L÷ AL1H 0
38 AL1L Soglia inferiore allarme
AL1 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL1H -1999
39 AL1H Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
AL1L ÷ 9999 9999
40 HAL1 Isteresi allarme AL1 OFF ÷ 9999 1
41 AL1d Ritardo attivazione
allarme AL1 OFF ÷ 9999
sec. OFF
42 AL1i Attivazione allarme AL1
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo “ ]AL2 (parametri relativi all’allarme AL2)
Par. Descrizione Range Def. Note
43 OAL2 Uscita destinata
all’allarme AL2 Out1 / Out2
Out3 / Out4
OFF
OFF
44 AL2t Tipo allarme AL2:
vedi “AL1t” LoAb / HiAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
LoAb
45 Ab2 Configurazione
funzionamento allarme
AL2: vedi “Ab1”
0 ÷ 31 0
46 AL2 Soglia allarme AL2 AL2L÷ AL2H 0
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 12
47 AL2L Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL2H -1999
48 AL2H Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
AL2L ÷ 9999 9999
49 HAL2 Isteresi allarme AL2 OFF ÷ 9999 1
50 AL2d Ritardo attivazione
allarme AL2 OFF ÷ 9999
sec. OFF
51 AL2i Attivazione allarme AL2
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo “ ] rEG” (parametri relativi alla regolazione)
Par. Descrizione Range Def. Note
52 Cont Tipo di regolazione:
ProP = Proporzionale
On.FS = ON/OFF
nr = A Zona Neutra
ProP / On.FS/
nr ProP
53 Func Modo di funzionamento
regolatore:
HEAt= Riscaldamento
(o inversa)
CooL= Raffreddamento
(o diretta)
HEAt / CooL CooL
54 HSEt Isteresi regolazione
ON/OFF 0 ÷ 9999 1
55 Pb Banda proporzionale 0 ÷ 9999 10
56 rS Reset manuale -Pb/2 ÷ Pb/2 0
57 ES Risparmio
funzionamento motori OFF - On OFF
58 PS Priorità accensione /
spegnimento per
potenza progressiva
OFF - On OFF
59 rtLd Rotazione carichi per
ore di funzionamento OFF - On On
60 Hh Massimo
funzionamento continuo
di un motore
0 ... 9999 hrs 0
61 t1 Tempo minimo tra due
avviamenti successivi
dello stesso motore
0 ... 999 min. 1
62 t2 Tempo minimo tra
spegnimento e
riaccensione dello
stesso motore
0 ... 999 min. 1
63 t3 Tempo minimo di
funzionamento uscita 0 ... 999 sec. 10
64 t4 Tempo di ritardo tra
accensioni successive 1 ... 999 sec. 10
65 t5 Tempo di ritardo tra
spegnimenti successivi 1 ... 999 sec. 10
66 od Ritardo attivazione
uscite all'accensione 0 ... 999 min. 0
Gruppo “ ] PAn” (parametri relativi all’ interfaccia operatore)
Par. Descrizione Range Def. Note
67 USrb Funzione del tasto “U”:
noF = nessuna funzione
OPLO= Regolazione
manuale (open loop)
Aac= Reset memoria
allarmi
ASi= Tacitazione
allarmi
OFF= messa in OFF
noF / OPLO /
Aac / ASi /
CHSP / OFF
noF
68 diSP Variabile visualizzata
sul display:
dEF= Valore di
misuraPou= Potenza di
regolazione
SP.F= Set attivo
AL1 = Soglia AL1
AL2 = Soglia AL2
dEF / Pou /
SP.F / AL1 /
AL2
dEF
69 AdE Valore di scostamento
per funzionamento
indice
OFF...9999 2
70 Edit Modifica Set Point attivo
e allarmi con procedura
rapida:
SE= Set editabile e
Allarmi non editabili
AE= Allarmi editabili e
Set non editabile
SAE= Set e allarmi
editabili
SAnE= Set e allarmi
non editabili
SE / AE /
SAE / SAnE SAE
Gruppo “ ] SEr” (parametri relativi alla comunicazione seriale)
Par. Descrizione Range Def. Note
71 Add Indirizzo della stazione
per comunicazione
seriale
0 … 255 1
72 baud Baud rate porta seriale 1200 / 2400 /
9600 / 19.2 /
38.4
9600
73 PACS Accesso alla
programmazione
tramite porta seriale:
LoCL = No, progr. solo
da tastiera
LorE= Si, progr. sia da
seriale che da tastiera
LoCL / LorE LorE
6 - PROBLEMI, MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 - SEGNALAZIONI DI ERRORE
Errore Motivo Azione
- - - - Interruzione della sonda Verificare la corretta
onnessione della
sonda con lo strumento
e quindi verificare il
orretto funzionamento
della sonda
c
c
uuuu Variabile misurata al
disotto dei limiti della
sonda (underrange)
oooo Variabile misurata al
disopra dei limiti della
sonda (overrange)
ErEP Possibile anomalia nella
memoria EEPROM Premere il tasto P
In condizioni di errore di misura lo strumento provvede a fornire in
uscita la potenza programmata al par. “OPE” e provvede ad attivare
le uscite di allarme se il relativo par. “ALni” è programmato = yES.
6.2 - PULIZIA
Si raccomanda di pulire lo strumento solo con un panno
leggermente imbevuto d’acqua o detergente non abrasivo e non
contenente solventi.
6.3 - GARANZIA E RIPARAZIONI
Lo strumento è garantito da vizi di costruzione o difetti di materiale
riscontrati entro i 18 mesi dalla data di consegna.
La garanzia si limita alla riparazione o la sostituzione del prodotto.
L'eventuale apertura del contenitore, la manomissione dello
strumento o l'uso e l'installazione non conforme del prodotto
comporta automaticamente il decadimento della garanzia.
In caso di prodotto difettoso in periodo di garanzia o fuori periodo di
garanzia contattare l'ufficio vendite ASCON TECNOLOGIC per
ottenere l'autorizzazione alla spedizione.
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 13
Il prodotto difettoso, quindi , accompagnato dalle indicazioni del
difetto riscontrato, deve pervenire con spedizione in porto franco
presso lo stabilimento ASCON TECNOLOGIC salvo accordi diversi.
7 - DATI TECNICI
7.1 - CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Alimentazione: 12 VAC/VDC +/- 10%
Frequenza AC: 50/60 Hz
Assorbimento: 4 VA circa
Ingresso/i: 1 ingresso per sonde di temperatura: tc J,K,S ; sensori
all’infrarosso Ascon Tecnologic IRS J e K; RTD Pt 100 IEC; PTC
KTY 81-121 (990 Ω @ 25 °C); NTC 103AT-2 (10KΩ @ 25 °C), per
segnali in mV 0...50 mV, 0...60 mV, 12 ...60 mV o segnali
normalizzati 0/4...20 mA, 0..1 V, 0/1...5 V , 0/2...10 V.
2 ingressi digitali per contatti liberi da tensione
Impedenza ingresso segnali normalizzati: 0/4..20 mA: 51 Ω; mV e
V: 1 MΩ
Uscita/e: 4 uscite. A relè 2 SPDT e 2 SPST-NO (8 A-AC1, 3 A-AC3
/ 250 VAC) ; o in tensione per pilotaggio SSR (10mA/ 10VDC).
Uscita alimentazione ausiliaria: 12 VDC / 20 mA Max
Vita elettrica uscite a relè: 100000 operaz.
Categoria di installazione: II
Categoria di misura: I
Classe di protezione contro le scosse elettriche: Frontale in Classe
II
Isolamenti: Rinforzato tra parti in bassa tensione (uscite a relè) e
frontale; Rinforzato tra parti in bassa tensione (uscite a relè) e parti
in bassissima tensione (alimentazione, ingresso e uscite statiche);
Rinforzato tra alimentazione e uscite a relè; Nessun isolamento tra
alimentazione e ingresso. Nessun isolamento tra alimentazione,
ingresso e uscite statiche; Isolamento a 50 V tra RS485 e parti in
bassissima tensione.
7.2 - CARATTERISTICHE MECCANICHE
Contenitore: Plastico autoestinguente UL 94 V0
Dimensioni: 33 x 75 mm, prof. 75,5 mm
Peso: 150 g circa
Installazione: Incasso a pannello in foro 29 x 71 mm
Connessioni: Morsettiera a vite 2,5 mm2
Grado di protezione frontale: IP 65 con guarnizione
Grado di polluzione: 2
Temperatura ambiente di funzionamento: 0 ... 50 °C
Umidità ambiente di funzionamento: 30 ... 95 RH% senza
condensazione
Temperatura di trasporto e immagazzinaggio: -10 ... 60 °C
7.3 - DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO[mm]
RECOMMENDED
PANEL CUTOUT
29
71
min. 15 mm
min. 12 mm
TYPE 1
PANEL + GASKET
PANEL + GASKET
TYPE 2
BRACKET
TYPE 1
BRACKETS
TYPE 2
86
74
43
31
34
MAX 12 mm
MAX 29 mm
7.4 - CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Regolazione: ON/OFF, Zona Neutra, Proporzionale
Range di misura: Secondo la sonda utilizzata (vedi tabella)
Risoluzione visualizzazione: Secondo la sonda utilizzata.
1/0,1/0,01/0,001
Precisione totale: +/- 0,5 % fs (tc S +/- 1 % fs)
Massimo errore di compensazione del giunto freddo (in tc) : 0,1
°C/°C con temperatura ambiente 0 ... 50 °C dopo un tempo di
warm-up (accensione strumento) di 20 min.
Tempo di campionamento misura : 130 ms
Tipo interfaccia seriale : RS 485 isolata
Protocollo di comunicazione: MODBUS RTU (JBUS)
Velocità di trasmissione seriale: selezionabile 1200 ... 38400 baud
Display: 4 Digit Rosso h 12 mm
Conformita': Direttiva CEE EMC 2004/108/CE (EN 61326), Direttiva
CEE BT 2006/95/CE (EN 61010-1)
Omologazioni: C-UL (file n. E206847)
7.5 - TABELLA RANGE DI MISURA
INPUT “dP” = 0 “dP”= 1, 2, 3
tc J
“SEnS” = J 0 ... 1000 °C
32 ... 1832 °F - - - -
tc K
“SEnS” = CrAl 0 ... 1370 °C
32 ... 2498 °F - - - -
tc S
“SEnS” = S 0 ... 1760 °C
32 ... 3200 °F - - - -
Pt100 (IEC)
“SEnS” = Pt1 -200 ... 850 °C
-328 ... 1562 °F -99.9 ... 850.0 °C
-99.9 ... 999.9 °F
PTC (KTY81-121)
“SEnS” = Ptc -55 ... 150 °C
-67 ... 302 °F -55.0 ... 150.0 °C
-67.0 ...302.0 °F
NTC (103-AT2)
“SEnS” = ntc -50 ... 110 °C
-58 ... 230 °F -50.0 ... 110.0 °C
-58.0 ... 230.0 °F
0..20 mA
“SEnS” = 0.20
-1999 ... 9999 -199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
4..20 mA
“SEnS” = 4.20
0 ... 50 mV
“SEnS” = 0.50
0 ... 60 mV
“SEnS” = 0.60
12 ... 60 mV
“SEnS” = 12.60
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 14
AT
ST
TLK31c
U
P
Out1Out2 Out3 Out4
Ascon Tecnologic - TLK 31 C - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 15
0 ... 1 V
“SEnS” = 0.1 -1.999 ... 9.999
0 ... 5 V
“SEnS” = 0.5
1 ... 5 V
“SEnS” = 1.5
0 ... 10 V
“SEnS” = 0.10
2 ... 10 V
“SEnS” = 2.10
7.6 - CODIFICA DELLO STRUMENTO
TLK 31 a b c d e f g hh C
a : INGRESSO
C = termocoppie (J, K, S, I.R), mV, termoresistenze (Pt100)
E = termocoppie (J, K, S, I.R.), mV, termistori (PTC, NTC)
I = segnali normalizzati 0/4..20 mA
V = segnali normalizzati 0..1 V, 0/1..5V, 0/2..10V.
b : USCITA OUT1
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
c : USCITA OUT2
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
d : USCITA OUT3
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
e : USCITA OUT4
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
f : INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
S = Interfaccia Seriale RS 485
-= Nessuna Interfaccia
g : INGRESSI DIGITALI
I = Presenti
-= Non presenti
hh : CODICI SPECIALI
TLK 31 C PASSWORD = 381
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Ascon tecnologic TLK31C Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario