Ascon tecnologic TLI40 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 1
VISUALIZZATORE
ELETTRONICO DIGITALE
A MICROPROCESSORE
Nel presente manuale sono contenute le informazioni necessarie ad
una corretta installazione e le istruzioni per l'utilizzo e la
manutenzione del prodotto, si raccomanda pertanto di leggere
attentamente le seguenti istruzioni.
Ogni cura è stata posta nella realizzazione di questa
documentazione, tuttavia la ASCON TECNOLOGIC non può
assumersi alcuna responsabilità derivante dall'utilizzo della stessa.
Lo stesso dicasi per ogni persona o società coinvolta nella
creazione del presente manuale.
La presente pubblicazione è di esclusiva proprietà della ASCON
TECNOLOGIC la quale pone il divieto assoluto di riproduzione e
divulgazione, anche parziale, se non espressamente autorizzata. La
ASCON TECNOLOGIC si riserva di apportare modifiche
estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun
preavviso.
INDICE
1 DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 DESCRIZIONE GENERALE
1.2 DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
2 PROGRAMMAZIONE
2.1 PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
2.2 LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
2.3 IMPOSTAZIONE RAPIDA DELLE SOGLIE DI ALLARME
3 AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 USO CONSENTITO
3.2 MONTAGGIO MECCANICO
3.3 COLLEGAMENTO ELETTRICO
3.4 SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4 FUNZIONAMENTO
4.1 MISURA E VISUALIZZAZIONE
4.2 MEMORIA DEI VALORI DI PICCO E FUNZIONE DI HOLD
4.3 CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
4.4 FUNZIONAMENTO DEGLI ALLARMI
4.4.1 CONFIGURAZIONE DELLE USCITE DI ALLARME
4.4.2 ISTERESI DEGLI ALLARMI
4.5 FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
4.6 INGRESSO DIGITALE
4.7 INTERFACCIA SERIALE RS 485
4.8 CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON A01
5 PARAMETRI PROGRAMMABILI
5.1 TABELLA PARAMETRI
5.2 DESCRIZIONE DEI PARAMETRI
6 PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 SEGNALAZIONI DI ERRORE
6.2 PULIZIA
6.3 GARANZIA E RIPARAZIONI
7 DATI TECNICI
7.1 CARATTERISTICHE ELETTRICHE
7.2 CARATTERISTICHE MECCANICHE
7.3
DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO
7.4 CARATTERISTICHE FUNZIONALI
7.5 TABELLA RANGE DI MISURA
7.6 CODIFICA DELLO STRUMENTO
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello TLI 40 è un visualizzatore digitale a microprocessore con
ingresso configurabile:
Per sonde di temperatura
- Termocoppie J, K, S, B, C, E, L, N , R, T ;
- Termoresistenze Pt100;
- Termistori PTC, NTC;
- Sensori ad infrarosso ASCON TECNOLOGIC IRS
Per segnali analogici normalizzati
- 0/4..20 mA, 0/1..5 V, 0/2..10 V, 0..50/60 mV, 12..60 mV
Per potenziometri
- con valore superiore ad 1 K.
Lo strumento può avere sino a 4 uscite a relè o per il pilotaggio di
relè statici (SSR) utilizzabili per la segnalazione di allarmi.
Una di queste (OUT1) può anche essere di tipo analogico (0/4..20
mA o 0/2..10 V) e può essere utilizzata per la ritrasmissione del
segnale di misura.
In alternativa all’uscita OUT4 è possibile disporre di un ingresso
digitale configurabile.
Lo strumento offre inoltre la possibilità di disporre di interfaccia di
comunicazione seriale RS485 con protocollo di comunicazione
MODBUS-RTU e con velocità di trasmissione sino a 38400 baud.
Il valore di processo viene visualizzato su 4 display rossi mentre lo
stato delle uscite viene segnalato da 4 led.
Altre importanti funzioni presenti sono: la memoria dei picchi di
misura massimo e minimo, la funzione di Hold, la possibilità di
impostare il valore di zero e/o effettuare la taratura mediante
autoapprendimento per ingresso da potenziometro, la possibilità di
stabilire la velocità di campionamento della misura (da 8 a 64
acquisizioni al sec.) e la protezione dei parametri di funzionamento
su vari livelli.
TLI40
ISTRUZIONI PER L'USO
12/01 - Code: ISTR_M_TLI40_I_03_--
ASCON TECNOLOGIC S.r.l.
Viale Indipendenza 56
27029 Vigevano (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871 - FAX: +39 0381 698730
http:\\www.ascontecnologic.com
PREMESSA
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 2
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
1 - Tasto P : Utilizzato per accedere alla programmazione dei
parametri di funzionamento e per confermare la selezione.
2 - Tasto DOWN : Utilizzato per il decremento dei valori da
impostare e per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto
consente inoltre di passare al precedente livello di programmazione
sino ad uscire dalla modalidi programmazione. Quando non ci si
trova in modalità di programmazione consente di visualizzare il
picco di misura minimo.
3 - Tasto UP : Utilizzato per l'incremento dei valori da impostare e
per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto consente
inoltre di passare al precedente livello di programmazione sino ad
uscire dalla modalità di programmazione. Quando non ci si trova in
modalità di programmazione consente di visualizzare il picco di
misura massimo.
4 - Tasto U : Tasto dal funzionamento programmabile tramite il par.
“USrb”.
5 - Led OUT1 : Indica lo stato dell'uscita OUT1
6 - Led OUT2 : Indica lo stato dell'uscita OUT2
7 - Led OUT3 : Indica lo stato dell'uscita OUT3
8 - Led OUT4 : Indica lo stato dell'uscita OUT4
9 - Led SET : Lampeggiando indica l’ingresso nella modalità di
programmazione
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
Premendo il tasto "P" e mantenendolo premuto per circa 2 sec. si
accede al menù di selezione principale.
Mediante i tasti "UP" o DOWN” è possibile quindi scorrere le
selezioni:
"OPEr" permette di accedere al menù dei parametri operativi
"ConF" permette di accedere al menù dei parametri di
configurazione
"rEt" permette di ritornare immediatamente alla normale
visualizzazione senza attendere l’uscita a tempo.
Una volta selezionata la voce desiderata premere il tasto "P" per
confermarla.
Le selezioni "OPEr" e "ConF" fanno accedere a sottomenù
contenenti più parametri e precisamente:
"OPEr" - Menù parametri operativi: è accessibile senza password e
può contenere tutti i parametri desiderati (vedi par. 2.2).
"ConF" - Menù parametri di configurazione: è accessibile attraverso
una password e contiene tutti i parametri di configurazione dello
strumento.
Per accedere al menù “ConF” selezionare l’opzione “ConF” e
premere il tasto P e il display visualizzerà 0.
A questa richiesta impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, la
password numerica riportata all'ultima pagina di questo manuale e
premere quindi il tasto "P".
Se si imposta una password errata lo strumento ritorna al normale
funzionamento.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice che
identifica il primo gruppo di parametri (“ ]InP “) e con i tasti UP e
DOWN sarà possibile selezionare il gruppo di parametri che si
intende editare (vedi tabella parametri).
Una volta selezionato il gruppo di parametri desiderato premere il
tasto P e verrà visualizzato il codice che identifica il primo
parametro del gruppo selezionato.
Sempre con i tasti UP e DOWN si può selezionare il parametro
desiderato e, premendo il tasto P, il display visualizzerà
alternativamente il codice del parametro e la sua impostazione che
potrà essere modificata con i tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionarne un
altro parametro (se presente) e modificarlo come descritto.
Per tornare a selezionare un altro gruppo di parametri mantenere
premuto il tasto UP o il tasto DOWN per circa 2 sec. trascorsi i quali
il display tornerà a visualizzare il codice del gruppo di parametri.
Rilasciare quindi il tasto premuto e con i tasti UP e DOWN sarà
possibile selezionare un altro gruppo .
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 30 secondi, oppure mantenere premuto il tasto UP o
DOWN sino ad uscire dalla modalità di programmazione.
2.2 - LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
Tutti i parametri sono contenuti nel menù “ConF” (quindi protetto
da password), tuttavia è possibile fare comparire tutti i parametri
desiderati nel menù “OPEr” (non protetto da password) mediante la
seguente procedura:
Accedere al me “ConF e selezionare il parametro che si vuole
rendere o non rendere programmabile nel menù “OPEr”.
Un volta selezionato il parametro se il led SET è spento significa
che il parametro è programmabile solo nel menù “ConF” se invece
è acceso significa che il parametro è programmabile anche nel
menù “OPEr”.
Per modificare la visibilità del parametro premere il tasto U: il led
SET cambierà stato indicando il livello di accessibilità del parametro
(acceso = menù ”OPEr” e “ConF”; spento = solo menù “ConF”).
Una volta operate le scelte di livello dei parametri per accedere al
menù “OPEr” selezionare l’opzione “OPEr” e premere il tasto P.
A questo punto il display visualizzerà il codice che identifica il primo
gruppo di parametri presente e con i tasti UP e DOWN sarà
possibile selezionare il gruppo di parametri che si intende editare.
Le modalità di programmazione e di uscita dalla programmazione
del menù “OPEr” sono le stesse descritte per il menù “ConF”.
2.3 - IMPOSTAZIONE RAPIDA DELLE SOGLIE DI ALLARME
Se vengono utilizzate le uscite di allarme questa procedura
permette di impostare in modo veloce le soglie di allarme.
La procedura di impostazione rapida degli allarmi è possibile solo
se i relativi parametri di soglia sono configurati come operativi (sono
cioè presenti nel menù “OPEr”).
La possibile modifica delle soglie degli allarmi con la procedura
descritta è invece subordinata a quanto programmato al par. “Edit”
(contenuto nel gruppo “ ]PAn “).
Questo parametro può essere impostato come:
= AE : Le soglie di allarme sono editabili.
= AnE: Le soglie di allarme vengono visualizzate ma non sono
editabili.
Una volta configurate le soglie di allarme desiderate come
parametri operativi per accedere alla loro
visualizzazione/impostazione premere e rilasciare il tasto P durante
il normale modo di funzionamento dello strumento.
Il display visualizzerà “AL n (dove n è il numero del primo allarme
configurato) alternato al valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo (possibile solo se “Edit”=AE).
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 3
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo
veloce e, dopo due secondi nella stessa condizione, la velocità
aumenta ulteriormente per consentire il rapido raggiungimento del
valore desiderato.
Una volta impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce
dalla modalità rapida di impostazione oppure si passa alla
visualizzazione delle soglie di allarme successive.
L'uscita dal modo di impostazione rapida delle soglie di allarme
avviene alla pressione del tasto P dopo la visualizzazione dell’ultimo
set oppure automaticamente non agendo su alcun tasto per circa 30
secondi, trascorsi i quali il display tornerà al normale modo di
funzionamento.
3 - AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 - USO CONSENTITO
Lo strumento è stato concepito come apparecchio
di misura e regolazione in conformità con la norma
EN61010-1 per il funzionamento ad altitudini sino a
2000 m.
L’utilizzo dello strumento in applicazioni non
espressamente previste dalla norma sopra citata deve prevedere
tutte le adeguate misure di protezione.
Lo strumento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata
protezione.
Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le norme relative
alla compatibilità elettromagnetica siano rispettate anche dopo
l’installazione dello strumento, eventualmente utilizzando appositi
filtri.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio possa
creare situazioni pericolose o dannose per persone, cose o animali
si ricorda che l'impianto deve essere predisposto con dispositivi
elettromeccanici aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
3.2 - MONTAGGIO MECCANICO
Lo strumento, in contenitore DIN 48 x 48 mm , è concepito per il
montaggio ad incasso a pannello entro un involucro.
Praticare quindi un foro 45 x 45 mm ed inserirvi lo strumento
fissandolo con l’ apposita staffa fornita.
Si raccomanda di montare l'apposita guarnizione per ottenere il
grado di protezione frontale dichiarato.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in luoghi
soggetti ad alta umidità o sporcizia che possono provocare
condensa o introduzione nello strumento di parti o sostanze
conduttive.
Assicurarsi che lo strumento abbia una adeguata ventilazione ed
evitare l’installazione in contenitori dove sono collocati dispositivi
che possano portare lo strumento a funzionare al di fuori dai limiti di
temperatura dichiarati.
Installare lo strumento il più lontano possibile da fonti che possono
generare disturbi elettromagnetici come motori, teleruttori, relè,
elettrovalvole ecc.
Lo strumento è estraibile frontalmente dal proprio contenitore.
Quando si attua questa operazione si raccomanda di disconnettere
dall'alimentazione tutti i morsetti.
3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che la
tensione di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che
l'assorbimento degli attuatori collegati allo strumento non sia
superiore alla corrente massima consentita.
Lo strumento, essendo previsto per collegamento permanente entro
un'apparecchiatura, non è dotato di interruttore di dispositivi
interni di protezione da sovracorrenti.
Si raccomanda pertanto di prevedere l’installazione di un
interruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato come dispositivo di
disconnessione, che interrompa l’alimentazione dell’apparecchio.
Tale interruttore deve essere posto il più possibile vicino allo
strumento e in luogo facilmente accessibile dall’utilizzatore.
Inoltre si raccomanda di proteggere adeguatamente tutti i circuiti
connessi allo strumento con dispositivi (es. fusibili) adeguati alle
correnti circolanti.
Si raccomanda di utilizzare cavi con isolamento appropriato alle
tensioni, alle temperature e alle condizioni di esercizio e di fare in
modo che i cavi relativi ai sensori di ingresso siano tenuti lontani dai
cavi di alimentazione e da altri cavi di potenza al fine di evitare
l’induzione di disturbi elettromagnetici.
Se alcuni cavi utilizzati per il cablaggio sono schermati si
raccomanda di collegarli a terra da un solo lato.
Infine si raccomanda di controllare che i parametri impostati siano
quelli desiderati e che l’applicazione funzioni correttamente prima di
collegare le uscite agli attuatori onde evitare anomalie nell’impianto
che possano causare danni a persone, cose o animali.
La ASCON TECNOLOGIC s.r.l. ed i suoi legali rappresentanti
non si ritengono in alcun modo responsabili per eventuali
danni a persone, cose o animali derivanti da manomissioni,
uso improprio, errato o comunque non conforme alle
caratteristiche dello strumento.
3.4 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - MISURA E VISUALIZZAZIONE
Tutti i parametri riguardanti la misura sono contenuti nel gruppo
]InP”.
Mediante il par. “HCFG” è possibile selezionare il tipo di segnale in
ingresso che può essere: da termocoppia (tc), da termoresistenza o
termistore (rtd), da trasduttore con segnale normalizzato in corrente
(I), in tensione o da potenziometro (UoLt) oppure ancora
proveniente dalla linea seriale di comunicazione dello strumento
(SEr).
Una volta selezionato il tipo di segnale occorre impostare al par.
“SEnS” il tipo di sonda in ingresso che può essere:
- per termocoppie J (J), K (CrAL), S (S), B (b), C (C), E (E), L (L), N
(n), R (r), T (t), o per sensori all’infrarosso TECNOLOGIC serie IRS
range A con linearizzazione J (Ir.J) o K (Ir.CA)
- per termoresistenze Pt100 IEC (Pt1) o termistori PTC KTY81-121
(Ptc) o NTC 103AT-2 (ntc)
- Per segnali normalizzati in corrente 0..20 mA (0.20) o 4..20 mA
(4.20)
- Per segnali normalizzati in tensione 0..50 mV (0.50), 0..60 mV
(0.60), 12..60 mV (12.60), 0..5 V (0.5), 1..5 V (1.5), 0..10 V (0.10) o
2..10 V (2.10) o da potenziometro (Pot) con un valore maggiore di 1
K.
La possibilità di utilizzare l’ingresso con potenziometro è
subordinata dal disporre dell’uscita di alimentazione ausiliaria dello
strumento a 2,5 VDC (vedi codifica dello strumento al par. 7.6).
Al cambio di questi parametri si raccomanda di spegnere e
riaccendere lo strumento per ottenere una misura corretta.
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 4
Per gli strumenti con ingresso da segnali normalizzati o da
potenziometro è possibile selezionare, mediante il par. SaSP”, il
tempo di campionamento della misura, che influenza anche la
risoluzione della stessa.
Le possibilità di impostazione del parametro sono:
= 8: 8 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
32.000 punti.
= 16: 16 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
16.000 punti.
= 32: 32 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
8.000 punti.
= 64: 64 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
4.000 punti.
Per gli strumenti con ingresso per sonde di temperatura (tc, rtd) è
possibile selezionare, mediante il parametro “Unit” l’unità di misura
della temperatura C, °F) e, mediante il parametro “dP” la
risoluzione di misura desiderata (0=1°; 1=0,1°)
Per quanto riguarda gli strumenti configurati con ingresso per
segnali analogici normalizzati o da potenziometro è invece
necessario innanzi tutto impostare la risoluzione desiderata al
parametro “dP” (0=1; 1=0,1; 2=0,01; 3=0,001) e quindi al
parametro "SSC" il valore che lo strumento deve visualizzare in
corrispondenza dell'inizio scala (0/4 mA, 0/12 mV, 0/1 V o 0/2 V) e
al parametro "FSC" il valore che lo strumento deve visualizzare in
corrispondenza del fondo scala (20 mA, 50 mV, 60 mV, 5 V o 10 V).
Solo per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro i
parametri “SSC” e “FSC” stabiliscono il range di misura mentre il
valore di indicazione 0 (zero) è impostabile al par. “0.Pot” con un
valore compreso nel campo di indicazione “SSC” ... “FSC”.
Sempre per gli strumenti con ingresso da potenziometro è possibile
effettuare la taratura mediante autoapprendimento (vedi
funzionamento tasto U), in questo caso i valori dei parametri “SSC”,
“FSC” e “0.Pot” vengono calcolati automaticamente dallo strumento.
Nel caso invece vengano utilizzati sensori di temperatura ald
infrarossi (ASCON TECNOLOGIC IRS range “A”), configurando il
sensore come “Ir.J” o “Ir.CA” è presente anche il par. rEFL” che
consente la correzione di eventuali errori di misura causati
dall’illuminazione dell’ambiente e dalla riflessività del materiale.
Impostare tale parametro ad un valore alto quando il materiale da
misurare risulta particolarmente chiaro/riflettente e ridurlo quando la
superficie risulta particolarmente scura/non riflettente, tenendo
presente però che per la maggior parte dei materiali il valore
consigliato è compreso nel campo 1.00 ... 0.80.
Lo strumento consente la calibrazione della misura, che può essere
utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le necessità
dell’applicazione, mediante i par. “OFSt” e “rot”.
Impostando il par. “rot”=1,000, al par. “OFSt” è possibile impostare
un offset positivo o negativo che viene semplicemente sommato al
valore letto dalla sonda prima della visualizzazione e che risulta
costante per tutte le misure.
Se invece si desidera che l’offset impostato non sia costante per
tutte le misure è possibile effettuare la calibrazione su due punti a
piacere.
In questo caso, per stabilire i valori da impostare ai parametri
“OFSt” e “rot”, occorrerà applicare le seguenti formule:
“rot” = (D2-D1) / (M2-M1) “OFSt” = D2 - (“rot” x M2)
dove:
M1 =valore misurato 1
D1 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M1
M2 =valore misurato 2
D2 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M2
Ne deriva che lo strumento visualizzerà:
DV = MV x “rot” + “OFSt”
dove: DV = Valore visualizzato MV= Valore misurato
Esempio1: Si desidera che lo strumento visualizzi il valore
realmente misurato a 20 ° ma che a 200° visualizzi un valore
inferiore di 10° (19).
Ne deriva che : M1=20 ; D1=20 ; M2=200 ; D2=190
“rot” = (190 - 20) / (200 - 20) = 0,944
“OFSt” = 190 - (0,944 x 200) = 1,2
Esempio2: Si desidera che lo strumento visualizzi 10° quando il
valore realmente misurato è ma che a 500° visualizzi un valore
superiore di 50° (550°).
Ne deriva che : M1=0 ; D1=10 ; M2=500 ; D2=550
“rot” = (550 - 10) / (500 - 0) = 1,08
“OFSt” = 550 - (1,08 x 500) = 10
Mediante il par. “FiL” è possibile impostare la costante di tempo
del filtro software relativo alla misura del valore in ingresso in modo
da poter diminuire la sensibilità ai disturbi di misura (aumentando il
tempo).
Attraverso il par. “diSP” presente nel gruppo ]PAn” è possibile
stabilire la normale visualizzazione del display che p essere la
variabile misurata (dEF) oppure la soglia di allarme AL1, 2, 3, 4
(AL1, AL2, AL3 o AL4).
4.2 - MEMORIA DEI VALORI DI PICCO E FUNZIONE DI HOLD
Lo strumento memorizza i valori di picco di misura massimo e
minimo.
Per visualizzare tali valori è sufficiente premere, durante il normale
funzionamento dello strumento, il tasto UP per visualizzare il picco
massimo oppure il tasto DOWN per il picco minimo.
Allo spegnimento dello strumento tali valori vengono sempre
resettati.
E’ comunque possibile resettare tali valori anche a strumento
acceso mediante il tasto U opportunamente programmato (vedi par.
tasto U con funzionamento “USrb” = r.Pic) oppure attraverso
l’ingresso digitale opportunamente programmato (vedi par. ingresso
digitale con funzionamento “dIF” = r.Pic).
Sempre mediante il tasto U o l’ingresso digitale opportunamente
programmati è possibile visualizzare sul display la differenza tra i
due picchi ( vedi par. tasto U e ingresso digitale con funzionamento
“USrb” = d.Pic e “dIF” = d.Pic).
Oltre alla funzione dei valori di picco lo strumento dispone della
funzione di HOLD attraverso la quale è possibile bloccare la
visualizzazione del display sul valore misurato.
Tale funzione è ottenibile mediante il tasto U o l’ingresso digitale
opportunamente programmati ( vedi par. tasto U e ingresso digitale
con funzionamento “USrb” = HoLd e “dIF” = HoLd).
Con la funzione di hold inserita lo strumento opera sugli allarmi in
funzione della misura memorizzata.
4.3 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
Lo strumento può disporre sino a 4 uscite digitali utilizzabili come
allarmi.
In alternativa all’uscita OUT1 di tipo digitale è possibile avere
un’uscita di tipo analogico.
Tali uscite possono essere configurate nei gruppi di parametri
]O1”, ]O2”, ]O3”, ]O4”, dove si trovano, in funzione del tipo di
uscita presente (digitale o analogica) diversi parametri.
N.B.: In tutti gli esempi che seguono il numero dell’uscita è indicato
genericamente con n
- USCITE DIGITALI a relè o per SSR:
All’interno del gruppo selezionato sarà presente solo il parametro
“OnF”.
Tale parametro può essere programmato per i seguenti
funzionamenti:
= ALno : Uscita di allarme normalmente aperta
= ALnc : Uscita di allarme normalmente chiusa
= OFF : Uscita disabilitata
L’abbinamento [numero uscita - numero allarme] viene invece
effettuata nel gruppo relativo all’allarme (“]AL1”, ]AL2”, ]AL3”,
]AL4”).
- USCITA ANALOGICA 0/4..20 mA o 0/2..10 V (solo OUT1):
All’interno del gruppo ]O1” sarà presente il parametro Aor1” con il
quale è possibile impostare l’inizio scala utilizzato per l’uscita.
Si imposterà quindi questo parametro:
= 0 : se si intende utilizzare l'inizio scala uguale a 0 (0 mA se l'
uscita è 0/4...20 mA, o 0 V se l'uscita è 0/2...10 V)
= no_0 : se si intende utilizzare l'inizio scala diverso da 0 (4 mA se
l' uscita è 0/4...20 mA, o 2 V se l'uscita è 0/2...10 V)
Sarà poi presente il par. “Ao1F” con il quale è possibile configurare
il funzionamento dell’uscita analogica come:
= r.inP : Uscita di ritrasmissione della misura
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 5
= r.SEr : Uscita pilotata tramite la linea seriale di comunicazione
dello strumento
= OFF : Uscita disabilitata
Infine si rende necessario programmare altri due parametri
attraverso i quali impostare i valori di riferimento minimo e
massimo.
Pertanto occorre impostare al parametro "Ao1L" il valore al quale
lo strumento deve fornire in uscita il valore minimo (0/4 mA o 0/2 V)
e al parametro "Ao1H" il valore al quale lo strumento deve fornire in
uscita il valore massimo (20 mA o 10 V).
4.4 - FUNZIONAMENTO DEGLI ALLARMI (AL1, AL2, AL3, AL4)
4.4.1 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE DI ALLARME
Per la configurazione di funzionamento degli allarmi il cui intervento
è legato al valore misurato (AL1, AL2, AL3, AL4) è necessario prima
stabilire a quale uscita deve corrispondere l’allarme.
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nei gruppi di
parametri ]O ” i parametri relativi alle uscite che si desiderano
utilizzare come allarmi (“O1F” , “O2F” ,“O3F” ,“O4F”) programmando
il parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo.
N.B.: In tutti gli esempi che seguono il numero dell’allarme è
indicato genericamente con n
Accedere al gruppo ]ALn” relativo all’allarme che si desidera
configurare e programmare al parametro “OALn” , su quale uscita
dovrà essere destinato il segnale di allarme.
Il funzionamento dell’allarme è invece stabilito dai parametri:
"ALnt " - TIPO DI ALLARME
"Abn" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME
“ALn” - SOGLIA DI ALLARME
“ALnL” - SOGLIA INFERIORE ALLARME (per allarme a finestra) O
LIMITE INFERIORE DEL SET DI ALLARME “ALn” (per allarmi di
minima o di massima)
“ALnH” - SOGLIA SUPERIORE ALLARME (per allarme a finestra)
O LIMITE SUPERIORE DEL SET DI ALLARME “ALn” (per allarmi di
minima o di massima)
“ALnd” - RITARDO ATTIVAZIONE DELL’ALLARME (in sec.)
"ALni" - COMPORTAMENTO ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA
"ALnt" - TIPO DI ALLARME: Si possono avere 3 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme.
LoAb = ALLARME ASSOLUTO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto della soglia di
allarme impostata al parametro "ALn". Con questa modalità è
possibile impostare ai par. “ALnL” e ALnH” i limiti entro i quali è
possibile programmare la soglia “ALn”.
HiAb = ALLARME ASSOLUTO DI MASSIMA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo sale al di sopra della soglia di
allarme impostata al parametro "ALn". Con questa modalità è
possibile impostare ai par. “ALnL” e ALnH” i limiti entro i quali è
possibile programmare la soglia “ALn”.
LHAb = ALLARME ASSOLUTO A FINESTRA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo scende al di sotto della soglia
di allarme impostata al parametro "ALnL" oppure sale al di sopra
della soglia di allarme impostata al parametro "ALnH"
"Abn" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME: Il parametro può
assumere un valore compreso tra 0 e 15.
Il numero da impostare, che corrisponderà al funzionamento
desiderato, viene ottenuto sommando i valori riportati nelle seguenti
descrizioni:
COMPORTAMENTO ALLARME ALL'ACCENSIONE: Si possono
avere 2 differenti comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda
del valore sommato al par. “Abn”.
+0 = COMPORTAMENTO NORMALE: L'allarme viene attivato
sempre quando vi sono le condizioni di allarme.
+1 = ALLARME NON ATTIVO ALL'AVVIAMENTO: Se
all'avviamento lo strumento si trova nelle condizioni di allarme
questo non viene attivato. L'allarme si attiverà solo quando il valore
di processo, dopo l'accensione, non si è portato nelle condizioni di
non allarme e successivamente nelle condizioni di allarme.
RITARDO ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Abn”.
+0 = ALLARME NON RITARDATO: L'allarme si attiva
immediatamente al verificarsi delle condizioni di allarme.
+2 = ALLARME RITARDATO: Al verificarsi delle condizioni di
allarme viene fatto partire il ritardo impostato al par. ALnd”
(espresso in sec.) e solo trascorso tale tempo l’allarme verrà
attivato.
MEMORIA ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Abn”.
+ 0 = ALLARME NON MEMORIZZATO: L'allarme rimane attivo solo
nelle condizioni di allarme
+ 4 = ALLARME MEMORIZZATO: L'allarme si attiva quando vi sono
le condizioni di allarme e rimane attivo anche se tali condizioni non
permangono sino a quando non viene premuto il pulsante U se
opportunamente programmato (“USrb”=Aac)
TACITAZIONE ALLARME: Si possono avere 2 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato
al par. “Abn”.
+ 0 = ALLARME NON TACITABILE: L'allarme rimane sempre attivo
nelle condizioni di allarme
+ 8 = ALLARME TACITABILE: L'allarme si attiva quando vi sono le
condizioni di allarme e può essere disattivato mediante il pulsante
U, se opportunamente programmato (“USrb”=ASi), anche se le
condizioni di allarme permangono.
"ALni" - ATTIVAZIONE ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA: consente di stabilire in che condizione si deve porre
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 6
l’allarme quando lo strumento ha un errore di misura (yES=allarme
attivo; no=allarme disattivato)
4.4.2 - ISTERESI DEGLI ALLARMI
Il funzionamento degli allarmi è influenzato dall'isteresi degli allarmi
(par. "HALn"), che opera in modo asimmetrico.
In caso di allarme di minima, l'allarme si attiverà quando il valore di
processo scende al di sotto del valore della soglia di allarme per
disattivarsi quando sale al di sopra della soglia di allarme + "HALn" ;
nel caso di allarme di massima, l'allarme si attiverà quando il valore
di processo sale al di sopra della soglia di allarme per disattivarsi
quando scende al di sotto della soglia di allarme - "HALn".
Per gli allarmi a finestra l'esempio dell'allarme di minima si applica
alla soglia inferiore ("ALnL") mentre l'esempio dell'allarme di
massima si applica alla soglia superiore ("ALnH").
4.5 - FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
La funzione del tasto U può essere definita mediante il parametro
“USrb” contenuto nel gruppo ]PAn”.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : Il tasto non esegue nessuna funzione.
= Aac : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile resettare un
allarme memorizzato (vedi funz. Allarmi).
= ASi :Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile tacitare un
allarme attivo (vedi funz. Allarmi).
= Hold : Premendo il tasto viene bloccata l’acquisizione della
misura in quell’istante. Con la funzione di hold inserita lo strumento
opera sugli allarmi in funzione della misura memorizzata.
Rilasciando il tasto lo strumento riprende la normale acquisizione
della misura.
= d.Pic: Premendo il tasto viene visualizzato sul display la
variazione massima della misura registrata dall’accensione dello
strumento (picco di massima - picco di minima).
= 0.Pot: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero”.
Premendo il tasto per almeno 1 sec. il display mostrerà per 1 sec.
circa la scritta “0.Pot” e quindi “0” assumendo come 0 il valore
misurato in quell’istante.
= r.Pic: Premendo il tasto vengono resettati i valori di picco di
massima e minima.
= r.P0P: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero” e
contemporaneamente resettare i valori di picco di massima e
minima. Premendo il tasto per almeno 1 sec. il display mostrerà per
1 sec. circa la scritta r.P0P” e quindi “0” assumendo come 0 il
valore misurato in quell’istante e resettando i valori di picco
memorizzati.
= t.Pot: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare i punti di misura del
potenziometro mediante una procedura di autoapprendimento
attraverso la quale vengono ricalcolati automaticamente i parametri
“SSC”, “FSC” e “0.Pot”.
Premendo il tasto per almeno 1 sec. il display mostrerà “P1
alternativamente al valore del primo punto di taratura. A questo
punto posizionare il potenziometro nel primo punto di taratura e
impostare il valore desiderato per quel punto mediante i tasti UP e
DOWN. Una volta impostato il valore premere il tasto P, lo
strumento memorizzerà il valore e il display mostrerà “P2
alternativamente al valore del secondo punto di taratura.
Posizionare quindi il potenziometro nel secondo punto di taratura e
impostare il valore desiderato per quel punto sempre mediante i
tasti UP e DOWN. Premendo il tasto P anche il secondo valore
viene acquisito e lo strumento uscirà dalla modali di
autoapprendimento ricalcolando automaticamente il range di
misura.
4.6 - INGRESSO DIGITALE
In alternativa all’uscita OUT4, lo strumento può essere dotato di un
ingresso digitale il cui funzionamento è configurabile mediante il
parametro "diF" contenuto nel gruppo ]InP”.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : L’ingresso non esegue nessuna funzione
= AaC : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale è
possibile resettare un allarme memorizzato (vedi funz. Allarmi).
= ASi :Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale è
possibile tacitare un allarme attivo (vedi funz. Allarmi).
= HoLd : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale viene
bloccata l’acquisizione della misura in quell’istante. Con la funzione
di hold inserita lo strumento opera sugli allarmi in funzione della
misura memorizzata. Riaprendo il contatto lo strumento riprende la
normale acquisizione della misura.
= r.Pic:Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale vengono
resettati i valori di picco di massima e minima.
= 0.Pot: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero”.
Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale lo strumento
assumerà come 0 il valore misurato in quell’istante.
= r.P0P: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero” e
contemporaneamente resettare i valori di picco di massima e
minima. Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale lo
strumento assumerà come 0 il valore misurato in quell’istante e
contemporaneamente resetterà i valori di picco memorizzati.
4.7 - INTERFACCIA SERIALE RS 485
Lo strumento può essere dotato di una interfaccia di comunicazione
seriale del tipo RS 485 attraverso la quale è possibile collegarlo ad
un rete in cui sono inseriti altri strumenti (regolatori o PLC) e facente
capo tipicamente ad un personal computer utilizzato come
supervisore dell'impianto.
Attraverso il personal computer è quindi possibile acquisire tutti i
dati di funzionamento e programmare tutti i parametri di
configurazione dello strumento.
Il protocollo software adottato nel TLI 40 è del tipo MODBUS-RTU
largamente utilizzato in molti PLC e programmi di supervisione
disponibili sul mercato (il manuale del protocollo di comunicazione
degli strumenti della serie TLI è disponibile a richiesta).
Il circuito d'interfaccia consente di collegare sino a 32 strumenti
sulla stessa linea.
Per mantenere la linea in condizioni di riposo, è richiesto il
collegamento di una resistenza (Rt) al termine della linea del valore
di 120 Ohm.
Lo strumento è dotato di due morsetti chiamati A e B che devono
essere connessi a tutti i morsetti omonimi della rete.
Per il cablaggio della linea è sufficiente quindi un doppino
intrecciato di tipo telefonico e la connessione a terra di tutti i
morsetti GND .
Tuttavia, in particolare quando la rete risulta molto lunga o
disturbata, e in presenza di differenze di potenziale tra i vari morsetti
GND, è consigliabile adottare un cavo a 3 poli intrecciato e
schermato collegato come in figura.
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 7
Se lo strumento è dotato di interfaccia seriale devono essere
programmati i seguenti parametri tutti disponibili nel gruppo di
parametri ]SEr” :
"Add" : Indirizzo della stazione. Impostare un numero diverso per
ogni stazione, da 1 a 255
"baud" : Velocità di trasmissione (baud-rate), impostabile da 1200
a 38400 baud. Tutte le stazioni devono avere la stessa velocità di
trasmissione.
"PACS" : Accesso alla programmazione. Se impostato come
"LoCL" significa che lo strumento è programmabile solo da tastiera,
se impostato come "LorE" significa che è programmabile sia da
tastiera che tramite linea seriale.
Quando si tenta di entrare in programmazione da tastiera mentre è
in corso una comunicazione tramite la porta seriale lo strumento
visualizza "buSy" ad indicare lo stato di occupato.
4.8 - CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “A01”
Lo strumento è dotato di un connettore a 5 poli che permette il
trasferimento dei parametri di funzionamento da e verso lo
strumento attraverso il dispositivo A01 dotato di connettore a 5 poli.
l dispositivo A01 è utilizzabile per la programmazione in serie di
strumenti che devono avere la stessa configurazione dei parametri
o per conservare una copia della programmazione di uno strumento
e poterla ritrasferire rapidamente.
Lo stesso dispositivo consente la connessione tramite porta USB ad
un PC con il quale, attraverso l’apposito software di configurazione
per strumenti “TECNOLOGIC UniversalConf”, è possibile
configurare i parametri di funzionamento.
Per l’utilizzo del dispositivo A01 è possibile alimentare solo il
dispositivo o solo lo strumento.
Per maggiori informazioni fare riferimento al manuale d’uso del
dispositivo A01.
5 - PARAMETRI PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non essere
presenti o perchè dipendono dal tipo di strumento utilizzato o
perchè sono automaticamente disabilitati in quanto parametri non
necessari.
5.1 - TABELLE PARAMETRI
Gruppo “InP” (parametri relativi all’ingresso di misura)
Par. Descrizione Range Def. Note
1
HCFG
Tipo di segnale in
ingresso
tc / rtd / I /
UoLt / SEr
tc
2 SaSP
Numero di
campionamenti al
secondo per segnali V/I
e Pot
8-16-32-64 8
3
SEnS
Tipo sonda in ingresso tc :
J / CrAL / S /
Ir.J / Ir.CA
rtd :
Pt1 / Ptc / ntc
I :
0.20 / 4.20
UoLt :
0.50 / 0.60 /
12.60 / 0.5 /
1.5 / 0.10 /
2.10 / Pot
J
4rEFL
Coefficiente riflessione
per sensori IRS
0.10 ÷ 1.00 1.00
5
SSC Limite inferiore scala
ingresso segnali V / I
-1999 ÷ FSC 0
6
FSC Limite superiore scala
ingresso segnali V / I
SSC ÷ 9999 0
7 0.Pot
Valore di 0 per ingresso
da potenziometro
SSC ÷ FSC 0
8
dP Numero di cifre
decimali
tc/rtd :
0 / 1
UoLt / I / SEr:
0 ÷ 3
0
9
Unit Unità di misura della
temperatura
tc/rtd :
°C / °F
°C
10
FiL Filtro digitale ingresso 0FF÷ 20.0
sec.
0.2
11
OFSt
Offset della misura -1999 ÷ 9999 0
12
rot Rotazione della retta di
misura
0.000 ÷ 2.000
1.000
13
dIF
Funzione ingresso
digitale
noF / Aac /
ASi / HoLd /
r.Pic / 0.Pot /
r.P0P
noF
Gruppo “O1” (parametri relativi all’uscita 1)
Par. Descrizione Range Def. Note
14
O1F
Funzione dell’uscita 1
se di tipo digitale
ALno / ALnc
Ser / OFF
ALno
15
Aor1
Inizio scala uscita 1 se
di tipo analogico
0 / no_0 0
16
Ao1F
Funzione dell’uscita 1
se di tipo analogico
r.inP / r.SEr
OFF
r.inP
17
Ao1L
Riferimento minimo
uscita analogica 1 per
ritrasmissione del
segnale
-1999 ÷ Ao1H 0
18
Ao1H
Riferimento massimo
uscita analogica 1 per
ritrasmissione del
segnale
Ao1L ÷ 9999
0
Gruppo “O2” (parametri relativi all’uscita 2)
Par. Descrizione Range Def. Note
19
O2F
Funzione dell’uscita 2
se di tipo digitale
ALno / ALnc
Ser / OFF
ALno
Gruppo “O3” (parametri relativi all’uscita 3)
Par. Descrizione Range Def. Note
20
O3F
Funzione dell’uscita 3
se di tipo digitale
ALno / ALnc
Ser / OFF
ALno
Gruppo “O4” (parametri relativi all’uscita 4)
Par. Descrizione Range Def. Note
21
O4F Funzione dell’uscita 4 ALno / ALnc
Ser / OFF
ALno
Gruppo “AL1” (parametri relativi all’allarme AL1)
Par. Descrizione Range Def. Note
22
OAL1
Uscita destinata
all’allarme AL1
Out1 / Out2
Out3 / Out4
OFF
OFF
23
AL1t
Tipo allarme AL1 LoAb / HiAb
LHAb
LoAb
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24
Ab1 Configurazione
funzionamento allarme
AL1
0 ÷ 15 0
25
AL1 Soglia allarme AL1 AL1L÷ AL1H
0
26
AL1L
Soglia inferiore allarme
AL1 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL1H -1999
27
AL1H
Soglia inferiore allarme
AL1 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
AL1L ÷ 9999
9999
28
HAL1
Isteresi allarme AL1 OFF ÷ 9999 1
29
AL1d
Ritardo attivazione
allarme AL1
OFF ÷ 9999
sec.
OFF
30
AL1i
Attivazione allarme AL1
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo “AL2” (parametri relativi all’allarme AL2)
Par. Descrizione Range Def. Note
31
OAL2
Uscita destinata
all’allarme AL2
Out1 / Out2
Out3 / Out4
OFF
OFF
32
AL2t
Tipo allarme AL2 LoAb / HiAb
LHAb
LoAb
33
Ab2 Configurazione
funzionamento allarme
AL2
0 ÷ 15 0
34
AL2 Soglia allarme AL2 AL2L÷ AL2H
0
35
AL2L
Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del
set AL2 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL2H -1999
36
AL2H
Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
AL2L ÷ 9999
9999
37
HAL2
Isteresi allarme AL2 OFF ÷ 9999 1
38
AL2d
Ritardo attivazione
allarme AL2
OFF ÷ 9999
sec.
OFF
39
AL2i
Attivazione allarme AL2
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo “AL3” (parametri relativi all’allarme AL3)
Par. Descrizione Range Def. Note
40
OAL3
Uscita destinata
all’allarme AL3
Out1 / Out2
Out3 / Out4
OFF
OFF
41
AL3t
Tipo allarme AL3 LoAb / HiAb
LHAb
LoAb
42
Ab3 Configurazione
funzionamento allarme
AL3
0 ÷ 15 0
43
AL3 Soglia allarme AL3 AL3L÷ AL3H
0
44
AL3L
Soglia inferiore allarme
AL3 a finestra o limite
inferiore del set AL3 per
alla
rmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL3H -1999
45
AL3H
Soglia inferiore allarme
AL3 a finestra o limite
inferiore del set AL3 per
allarmi di minima o
massima
AL3L ÷ 9999
9999
46
HAL3
Isteresi allarme AL3 OFF ÷ 9999 1
47
AL3d
Ritardo attivazione
allarme AL3
OFF ÷ 9999
sec.
OFF
48
AL3i
Attivazione allarme AL3
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo “AL4” (parametri relativi all’allarme AL4)
Par. Descrizione Range Def. Note
49
OAL4
Uscita destinata
all’allarme AL4
Out1 / Out2
Out3 / Out4
OFF
OFF
50
AL4t
Tipo allarme AL4 LoAb / HiAb
LHAb
LoAb
51
Ab4 Configurazione
funzionamento allarme
AL4
0 ÷ 15 0
52
AL4 Soglia allarme AL4 AL4L÷ AL4H
0
53
AL4L
Soglia inferiore allarme
AL4 a finestra o limite
inferiore del set AL4 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL4H -1999
54
AL4H
Soglia inferiore allarme
AL4 a finestra o limite
inferiore del set AL4 per
allarmi di minima o
massima
AL4L ÷ 9999
9999
55
HAL4
Isteresi allarme AL4 OFF ÷ 9999 1
56
AL4d
Ritardo attivazione
allarme AL4
OFF ÷ 9999
sec.
OFF
57
AL4i
Attivazione allarme AL4
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo “PAn” (parametri relativi all’ interfaccia operatore)
Par. Descrizione Range Def. Note
58
USrb
Funzione del tasto “U” noF / Aac
ASi / HoLd
d.Pic / 0.Pot /
r.Pic / r.P0P /
t.Pot
noF
59
diSP
Variabile visualizzata
sul display
dEF / AL1
AL2 / AL3 /
AL4
dEF
60
Edit
Modifica Set allarmi con
procedura rapida
AE / AnE AE
Gruppo “SEr” (parametri relativi alla comunicazione seriale)
Par. Descrizione Range Def. Note
61
Add
Indirizzo della stazione
per comunicazione
seriale
0 … 255 1
62
baud
Baud rate porta seriale 1200 / 2400 /
9600 / 19.2 /
38.4
9600
63
PACS
Accesso alla
programmazione
tramite porta seriale
LoCL / LorE LorE
5.2 - DESCRIZIONE DEI PARAMETRI
Gruppo ]InP” (PARAMETRI RELATIVI ALL’INGRESSO DI
MISURA): Permettono di stabilire le caratteristiche della misura
effettuata dallo strumento.
HCFG - TIPO DI INGRESSO: Permette di selezionare il tipo di
segnale in ingresso: per termocoppie (tc), per termoresistenze o
termistori (rtd), per segnali normalizzati in corrente (I), per segnali
normalizzati in tensione o potenziometri (UoLt) o per una misura
proveniente dalla linea seriale (SEr).
SaSP - NUMERO DI CAMPIONAMENTI AL SECONDO PER
SEGNALI V/I E POTENZIOMETRO: Permette l’impostazione del
numero di campionamenti al secondo della misura per gli strumenti
con ingresso da segnali normalizzati o da potenziometro e che
influenza anche la risoluzione della stessa. Le possibilità di
impostazione del parametro sono:
= 8: 8 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
32.000 punti.
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 9
= 16: 16 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
16.000 punti.
= 32: 32 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
8.000 punti.
= 64: 64 campionamenti al secondo con risoluzione migliore di
4.000 punti.
SEnS - SONDA IN INGRESSO: In funzione di quanto programmato
al par. “HCFG” permette di selezionare il tipo di sonda in ingresso:
- per termocoppie (“HCFG”=tc): J (J), K (CrAL), S (S) o per sensori
all’infrarosso TECNOLOGIC serie IRS J (Ir.J) o K (Ir.CA)
- per termoresistenze/termistori (“HCFG”=rtd): Pt100 IEC (Pt1) o
termistori PTC KTY81-121 (Ptc) o NTC 103AT-2 (ntc)
- Per segnali normalizzati in corrente (“HCFG”=I): 0..20 mA (0.20) o
4..20 mA (4.20)
- Per segnali normalizzati in tensione (“HCFG”=UoLt): 0..50 mV
(0.50), 0..60 mV (0.60), 12..60 mV (12.60), 0..5 V (0.5), 1..5 V (1.5),
0..10 V (0.10) o 2..10 V (2.10), o da potenziometro (Pot) con un
valore > 1 K.
rEFL - COEFFICIENTE DI RIFLESSIONE PER SENSORI IRS: E’
utilizzabile solo quando “SEnS” = Ir.J o Ir.CA e consente la
correzione di eventuali errori di misura causati dall’illuminazione
dell’ambiente e dalla riflessività del materiale. Impostare tale
parametro ad un valore alto quando il materiale da misurare risulta
particolarmente chiaro/riflettente e ridurlo quando la superficie
risulta particolarmente scura/non riflettente, tenendo presente pe
che per la maggior parte dei materiali il valore consigliato è
compreso nel campo 1.00 ... 0.80.
SSC - LIMITE INFERIORE SCALA INGRESSO ANALOGICO PER
SEGNALI NORMALIZZATI : Valore che lo strumento deve
visualizzare quando in ingresso è presente il valore minimo
misurabile della scala (0/4 mA, 0/12 mV, 0/1 V o 0/2 V).
FSC - LIMITE SUPERIORE SCALA INGRESSO ANALOGICO PER
SEGNALI NORMALIZZATI: Valore che lo strumento deve
visualizzare quando in ingresso è presente il valore massimo
misurabile della scala (20 mA, 50 mV, 60 mV, 5 V o 10 V).
0.Pot - VALORE DI ZERO PER INGRESSO DA
POTENZIOMETRO: E’ utilizzabile solo quando “SEnS”= Pot e
consente di stabilire il valore, all’interno del range SSC ... FSC, al
quale l’indicazione dello strumento è 0.
dP - NUMERO DI CIFRE DECIMALI: Permette di stabilire la
risoluzione della misura come 1 (0), 0.1 (1), 0.01 (2), 0.001 (3). Per
sonde di temperatura le risoluzioni consentite sono 1° (0) e 0.1° (1).
Unit - UNITA' DI MISURA DELLA TEMPERATURA: Quando si
usano sonde per la misura della temperatura stabilisce la
visualizzazione in gradi Centigradi (°C) o Fahrenheit F).
Filt - COSTANTE DEL FILTRO DIGITALE DELL'INGRESSO :
Permette di impostare la costante di tempo del filtro software
relativo alla misura del valore in ingresso ( in sec.) in modo da poter
diminuire la sensibilità ai disturbi di misura (aumentando il tempo).
OFSt - OFFSET DELLA MISURA: Offset positivo o negativo che
viene sommato al valore letto dalla sonda.
rot - ROTAZIONE DELLA RETTA DI MISURA: Consente di fare in
modo che l’offset impostato al par. “OFSt” non sia costante per tutte
le misure. Impostando “rot”=1.000, il valore “OFSt” viene
semplicemente sommato al valore letto dalla sonda prima della
visualizzazione e risulta costante per tutte le misure. Se invece si
desidera che l’offset impostato non sia costante per tutte le misure è
possibile effettuare la calibrazione su due punti a piacere.
In questo caso, per stabilire i valori da impostare ai parametri
“OFSt” e “rot”, occorrerà applicare le seguenti formule:
“rot” = (D2-D1) / (M2-M1) “OFSt” = D2 - (“rot” x M2)
dove: M1 =valore mis. 1; D1 = valore da visualizzare con misura M1
M2 =valore mis. 2; D2 = valore da visualizzare con misura M2
Ne deriva che lo strumento visualizzerà: DV = MV x “rot” + “OFSt”
dove: DV = Valore visualizzato; MV= Valore misurato
dIF - FUNZIONE INGRESSO DIGITALE: Consente di definire il
funzionamento dell’ingresso digitale come:
= noF : L’ingresso non esegue nessuna funzione
= Aac : Chiudendo l’ingresso è possibile resettare un allarme
memorizzato
= ASi :Chiudendo l’ingresso è possibile tacitare un allarme attivo
= HoLd : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale viene
bloccata l’acquisizione della misura in quell’istante. Con la funzione
di hold inserita lo strumento opera sugli allarmi in funzione della
misura memorizzata. Riaprendo il contatto lo strumento riprende la
normale acquisizione della misura.
= r.Pic: Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale vengono
resettati i valori di picco di massima e minima.
= 0.Pot: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero”.
Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale lo strumento
assumerà come 0 il valore misurato in quell’istante.
= r.P0P: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero” e
contemporaneamente resettare i valori di picco di massima e
minima. Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale lo
strumento assumerà come 0 il valore misurato in quell’istante e
contemporaneamente resetterà i valori di picco memorizzati.
GRUPPO “ ] O1” (PARAMETRI RELATIVI ALL’USCITA OUT1):
Permettono di configurare il funzionamento dell’uscita OUT1.
O1F - FUNZIONE DELL’USCITA OUT 1 DI TIPO DIGITALE:
Stabilisce il funzionamento dell’uscita OUT 1 come: uscita di allarme
normalmente aperta (ALno), uscita di allarme normalmente chiusa
(ALnc), uscita non utilizzata (OFF).
Aor1 - INIZIO SCALA USCITA OUT 1 DI TIPO ANALOGICO:
Permette di determinare l'inizio scala dell’uscita analogica OUT1. Si
imposterà quindi a questo parametro: "0" se si intende utilizzare
l'inizio scala uguale a 0 (0 mA, o 0 V) o "no_0" se si intende
utilizzare l'inizio scala diverso da 0 (4 mA, o 2 V).
Ao1F - FUNZIONE DELL’USCITA OUT1 DI TIPO ANALOGICO:
Stabilisce il funzionamento dell’uscita OUT 1 come: uscita di
ritrasmissione della misura (r.inP), uscita pilotata tramite la linea
seriale di comunicazione dello strumento (rSEr), uscita non
utilizzata (OFF).
Ao1L - RIFERIMENTO MINIMO USCITA OUT 1 ANALOGICA PER
RITRASMISSIONE DEL SEGNALE: Nel caso il funzionamento
dell’uscita analogica venga configurato per la ritrasmissione del
segnale impostare a questo parametro il valore al quale lo
strumento deve fornire in uscita il valore minimo (0/4 mA o 0/2 V)
Ao1H - RIFERIMENTO MASSIMO USCITA OUT 1 ANALOGICA
PER RITRASMISSIONE DEL SEGNALE: Nel caso il funzionamento
dell’uscita analogica venga configurato per la ritrasmissione del
segnale impostare a questo parametro il valore al quale lo
strumento deve fornire in uscita il valore massimo (20 mA o 10 V).
GRUPPO “ ] O2” (PARAMETRI RELATIVI ALL’USCITA OUT2):
Permettono di configurare il funzionamento dell’uscita OUT2.
O2F - FUNZIONE DELL’USCITA OUT 2 DI TIPO DIGITALE:
Analogo a “O1F” ma riferito all’uscita OUT2.
GRUPPO “ ] O3” (PARAMETRI RELATIVI ALL’USCITA OUT3):
Permettono di configurare il funzionamento dell’uscita OUT3.
O3F - FUNZIONE DELL’USCITA OUT 3 DI TIPO DIGITALE:
Analogo a “O1F” ma riferito all’uscita OUT3.
GRUPPO “ ] O4” (PARAMETRI RELATIVI ALL’USCITA OUT4):
Permettono di configurare il funzionamento dell’uscita OUT4.
O3F - FUNZIONE DELL’USCITA OUT 4 DI TIPO DIGITALE:
Analogo a “O1F” ma riferito all’uscita OUT4.
GRUPPO “ ]AL1” (PARAMETRI RELATIVI ALL’ALLARME AL1):
Permettono di configurare il funzionamento dell’allarme di
processo AL1.
OAL1 - USCITA DESTINATA ALL’ALLARME AL1: Stabilisce su
quale uscita deve operare l’allarme AL1.
AL1t - TIPO ALLARME AL1: Permette di stabilire il tipo dell'allarme
AL1 attraverso 6 possibili selezioni:
= LoAb - ALLARME ASSOLUTO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1"
= HiAb - ALLARME ASSOLUTO DI MASSIMA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo sale al di sopra della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1"
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 10
= LHAb - ALLARME ASSOLUTO A FINESTRA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo scende al di sotto della soglia
di allarme impostata al parametro "AL1L" oppure sale al di sopra
della soglia di allarme impostata al parametro "AL1H"
Ab1 - CONFIGURAZIONE FUNZIONAMENTO ALLARME AL1 :
Permette di stabilire il funzionamento dell'allarme AL1 attraverso
l’impostazione di un numero compreso tra 0 e 15.
Il numero da impostare, che corrisponderà al funzionamento
desiderato, viene ottenuto sommando i valori riportati nelle seguenti
descrizioni:
COMPORTAMENTO ALLARME ALL'ACCENSIONE:
+0 - COMPORTAMENTO NORMALE: L'allarme viene attivato
sempre quando vi sono le condizioni di allarme.
+1 - ALLARME NON ATTIVO ALL'AVVIAMENTO: Se all'avviamento
lo strumento si trova nelle condizioni di allarme questo non viene
attivato. L'allarme si attiverà solo quando il valore di processo, dopo
l'accensione, non si è portato nelle condizioni di non allarme e
successivamente nelle condizioni di allarme.
RITARDO ALLARME:
+0 = ALLARME NON RITARDATO: L'allarme si attiva
immediatamente al verificarsi delle condizioni di allarme.
+2 = ALLARME RITARDATO: Al verificarsi delle condizioni di
allarme viene fatto partire il ritardo impostato al par. AL1d”
(espresso in sec.) e solo trascorso tale tempo l’allarme verrà
attivato.
MEMORIA ALLARME:
+ 0 = ALLARME NON MEMORIZZATO: L'allarme rimane attivo solo
nelle condizioni di allarme
+ 4 = ALLARME MEMORIZZATO: L'allarme si attiva quando vi sono
le condizioni di allarme e rimane attivo anche se tali condizioni non
permangono sino a quando non viene premuto il pulsante U se
opportunamente programmato (“USrb”=Aac)
TACITAZIONE ALLARME:
+ 0 = ALLARME NON TACITABILE: L'allarme rimane sempre attivo
nelle condizioni di allarme
+ 8 = ALLARME TACITABILE: L'allarme si attiva quando vi sono le
condizioni di allarme e può essere disattivato mediante il pulsante
U, se opportunamente programmato (“USrb”=ASi), anche se le
condizioni di allarme permangono.
AL1 - SOGLIA ALLARME AL1 : Soglia di intervento dell'allarme AL1
per allarmi di minima o di massima.
AL1L - SOGLIA INFERIORE ALLARME AL1 : Soglia di intervento
dell'allarme AL1 come allarme di minima quando l'allarme è del tipo
a finestra o limite inferiore del set “AL1” quando l’allarme è del tipo
di massima o di minima.
AL1H - SOGLIA SUPERIORE ALLARME AL1 : Soglia di intervento
dell'allarme AL1 come allarme di massima quando l'allarme è del
tipo a finestra o limite superiore del set “AL1” quando l’allarme è del
tipo di massima o di minima.
HAL1 - ISTERESI ALLARME AL1: Semibanda asimmetrica relativa
alle soglia dell'allarme AL1 che stabilisce il valore di disattivazione
dell' allarme AL1.
AL1d - RITARDO ATTIVAZIONE ALLARME AL1: Permette di
stabilire il ritardo all’attivazione dell’allarme AL1 quando viene
attivata la funzione di ritardo allarme al par. “Ab1”.
AL1i - COMPORTAMENTO ALLARME AL1 IN CASO DI ERRORE
DI MISURA: Permette di stabilire se in condizioni di errore di misura
l'allarme AL1 deve essere attivato ("yES") o non attivato ("no").
GRUPPO “ ]AL2” (PARAMETRI RELATIVI ALL’ALLARME AL2):
Permettono di configurare il funzionamento dell’allarme di
processo AL2.
OAL2 - USCITA DESTINATA ALL’ALLARME AL2: Stabilisce su
quale uscita deve operare l’allarme AL2.
AL2t - TIPO ALLARME AL2: Analogo a “AL1t” ma riferito all’allarme
AL2.
Ab2 - CONFIGURAZIONE FUNZIONAMENTO ALLARME AL2 :
Analogo a “Ab1” ma riferito all’allarme AL2.
AL2 - SOGLIA ALLARME AL1 : Analogo a “AL1 ma riferito
all’allarme AL2.
AL2L - SOGLIA INFERIORE ALLARME A2 : Analogo a “AL1L” ma
riferito all’allarme AL2.
AL2H - SOGLIA SUPERIORE ALLARME AL2 : Analogo a “AL1H”
ma riferito all’allarme AL2.
HAL2 - ISTERESI ALLARME AL2: Analogo a “HAL1” ma riferito
all’allarme AL2.
AL2d - RITARDO ATTIVAZIONE ALLARME AL2: Analogo a “AL1d”
ma riferito all’allarme AL2.
AL2i - COMPORTAMENTO ALLARME AL2 IN CASO DI ERRORE
DI MISURA: Analogo a “AL1i” ma riferito all’allarme AL2.
GRUPPO “ ]AL3” (PARAMETRI RELATIVI ALL’ALLARME AL3):
Permettono di configurare il funzionamento dell’allarme di
processo AL3.
OAL3 - USCITA DESTINATA ALL’ALLARME AL3: Stabilisce su
quale uscita deve operare l’allarme AL3.
AL3t - TIPO ALLARME AL3: Analogo a “AL1t” ma riferito all’allarme
AL3.
Ab3 - CONFIGURAZIONE FUNZIONAMENTO ALLARME AL3 :
Analogo a “Ab1” ma riferito all’allarme AL3.
AL3 - SOGLIA ALLARME AL1 : Analogo a “AL1 ma riferito
all’allarme AL3.
AL3L - SOGLIA INFERIORE ALLARME A3 : Analogo a “AL1L” ma
riferito all’allarme AL3.
AL3H - SOGLIA SUPERIORE ALLARME AL3 : Analogo a “AL1H”
ma riferito all’allarme AL3.
HAL3 - ISTERESI ALLARME AL3: Analogo a “HAL1” ma riferito
all’allarme AL3.
AL3d - RITARDO ATTIVAZIONE ALLARME AL3: Analogo a “AL1d”
ma riferito all’allarme AL3.
AL3i - COMPORTAMENTO ALLARME AL3 IN CASO DI ERRORE
DI MISURA: Analogo a “AL1i” ma riferito all’allarme AL3.
GRUPPO “ ]AL4” (PARAMETRI RELATIVI ALL’ALLARME AL4):
Permettono di configurare il funzionamento dell’allarme di
processo AL4.
OAL4 - USCITA DESTINATA ALL’ALLARME AL4: Stabilisce su
quale uscita deve operare l’allarme AL4.
AL4t - TIPO ALLARME AL4: Analogo a “AL1t” ma riferito all’allarme
AL4.
Ab4 - CONFIGURAZIONE FUNZIONAMENTO ALLARME AL4 :
Analogo a “Ab1” ma riferito all’allarme AL4.
AL4 - SOGLIA ALLARME AL1 : Analogo a “AL1 ma riferito
all’allarme AL4.
AL4L - SOGLIA INFERIORE ALLARME A4 : Analogo a “AL1L” ma
riferito all’allarme AL4.
AL4H - SOGLIA SUPERIORE ALLARME AL4 : Analogo a “AL1H”
ma riferito all’allarme AL4.
HAL4 - ISTERESI ALLARME AL4: Analogo a “HAL1” ma riferito
all’allarme AL4.
AL4d - RITARDO ATTIVAZIONE ALLARME AL4: Analogo a “AL1d”
ma riferito all’allarme AL4.
AL4i - COMPORTAMENTO ALLARME AL4 IN CASO DI ERRORE
DI MISURA: Analogo a “AL1i” ma riferito all’allarme AL4.
GRUPPO “ ]PAn” (PARAMETRI RELATIVI ALL’ INTERFACCIA
OPERATORE): contiene i parametri relativi al funzionamento
del tasto U e al funzionamento del display.
Usrb - FUNZIONE DEL TASTO U : Permette di stabilire la funzione
che deve svolgere il tasto U. Le possibili selezioni sono:
= noF : nessuna funzione.
= Aac : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile resettare un
allarme memorizzato
= ASi :Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile tacitare un
allarme attivo
= HoLd : Premendo il tasto viene bloccata l’acquisizione della
misura in quell’istante.
= d.Pic: Premendo il tasto viene visualizzato sul display la
variazione massima della misura registrata dall’accensione dello
strumento (picco di massima - picco di minima).
= 0.Pot: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero”.
Premendo il tasto per almeno 1 sec. il display mostrerà per 1 sec.
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 11
circa la scritta “0.Pot” e quindi “0” assumendo come 0 il valore
misurato in quell’istante.
= r.Pic: Premendo il tasto vengono resettati i valori di picco di
massima e minima.
= r.P0P: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare il valore di “zero” e
contemporaneamente resettare i valori di picco di massima e
minima. Premendo il tasto per almeno 1 sec. il display mostrerà per
1 sec. circa la scritta “r.P0P” e quindi “0” assumendo come 0 il
valore misurato in quell’istante e resettando i valori di picco
memorizzati.
= t.Pot: Per gli strumenti configurati con ingresso da potenziometro
con questa funzione è possibile impostare i punti di misura del
potenziometro mediante una procedura di autoapprendimento.
Premendo il tasto per almeno 1 sec. il display mostrerà “P1”
alternativamente al valore del primo punto di taratura. A questo
punto posizionare il potenziometro nel primo punto di taratura e
impostare il valore desiderato per quel punto mediante i tasti UP e
DOWN. Una volta impostato il valore premere il tasto P, lo
strumento memorizzerà il valore e il display mostrerà “P2”
alternativamente al valore del secondo punto di taratura.
Posizionare quindi il potenziometro nel secondo punto di taratura e
impostare il valore desiderato per quel punto sempre mediante i
tasti UP e DOWN. Premendo il tasto P anche il secondo valore
viene acquisito e lo strumento uscirà dalla modali di
autoapprendimento.
diSP - VARIABILE VISUALIZZATA SUL DISPLAY: Parametro
attraverso il quale è possibile stabilire la normale visualizzazione del
display che può essere la variabile di processo (= dEF) o la soglia di
allarme AL1, 2, 3 o 4 (= AL1, AL2, AL3, AL4).
Edit - MODIFICA SET ALLARMI CON PROCEDURA RAPIDA:
Permette di stabilire se i Set visualizzabili con la procedura rapida di
impostazione sono anche modificabili. Il parametro può essere
impostato come:
= AE : le soglie di allarme sono editabili.
= AnE: le soglie di allarme sono visibili ma non sono editabili.
Gruppo ]SEr” (PARAMETRI RELATIVI ALLA
COMUNICAZIONE SERIALE): Se lo strumento è dotato di
interfaccia seriale RS 485 questi parametri consentono la
configurazione del dispositivo per la comunicazione.
Add - INDIRIZZO DELLA STAZIONE PER COMUNICAZIONE
SERIALE: Serve per definire l'indirizzo dello strumento nella rete di
comunicazione. Impostare quindi un numero diverso per ogni
stazione, da 1 a 255
baud - BAUD RATE PORTA SERIALE: Impostare la velocità di
trasmissione dei dati (Baud-rate) della rete in cui è inserito lo
strumento. Le possibili selezioni sono 1200, 2400, 9600, 19.2
(19200), 38.4 (38400). Tutte le stazioni devono avere la stessa
velocità di trasmissione.
PACS ACCESSO ALLA PROGRAMMAZIONE TRAMITE PORTA
SERIALE : Se impostato come "LoCL" significa che lo strumento è
programmabile solo da tastiera, se impostato come "LorE" significa
che è programmabile sia da tastiera che tramite porta seriale.
6 - PROBLEMI, MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 - SEGNALAZIONI DI ERRORE
Errore Motivo Azione
- - - - Interruzione della sonda
uuuu Variabile misurata al
disotto dei limiti della
sonda (underrange)
oooo Variabile misurata al
disopra dei limiti della
sonda (overrange)
Verificare la corretta
connessione della sonda
con lo strumento e quindi
verificare il corretto
funzionamento della
sonda
ErEP Possibile anomalia nella
memoria EEPROM
Premere il tasto P
In condizioni di errore di misura lo strumento provvede ad attivare
gli allarmi desiderati se i relativi par. “ALni sono programmati =
yES.
6.2 - PULIZIA
Si raccomanda di pulire lo strumento solo con un panno
leggermente imbevuto d’acqua o detergente non abrasivo e non
contenente solventi.
6.3 - GARANZIA E RIPARAZIONI
Lo strumento è garantito da vizi di costruzione o difetti di materiale
riscontrati entro i 18 mesi dalla data di consegna.
La garanzia si limita alla riparazione o la sostituzione del prodotto.
L'eventuale apertura del contenitore, la manomissione dello
strumento o l'uso e l'installazione non conforme del prodotto
comporta automaticamente il decadimento della garanzia.
In caso di prodotto difettoso in periodo di garanzia o fuori periodo di
garanzia contattare l'ufficio vendite Ascon Tecnologic per
ottenere l'autorizzazione alla spedizione.
Il prodotto difettoso, quindi , accompagnato dalle indicazioni del
difetto riscontrato, deve pervenire con spedizione in porto franco
presso lo stabilimento Ascon Tecnologic salvo accordi diversi.
7 - DATI TECNICI
7.1 - CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Alimentazione: 24 VAC/VDC, 100... 240 VAC +/- 10%
Frequenza AC: 50/60 Hz
Assorbimento: 8 VA circa
Ingresso/i: 1 ingresso per sonde di temperatura: tc J,K,S,B,C,E,L,N,
R,T; sensori all’infrarosso TECNOLOGIC IRS J e K range A ; RTD
Pt 100 IEC; PTC KTY 81-121 (990 @ 25 °C); NTC 103AT-2
(10K @ 25 °C) o segnali in mV 0...50 mV, 0...60 mV, 12 ...60 mV
o segnali normalizzati 0/4...20 mA, 0/1...5 V , 0/2...10 V o
potenziometri con valore maggiori di 1 K;
1 ingresso digitale per contatti liberi da tensione.
Impedenza ingresso segnali normalizzati: 0/4..20 mA: 51 ; mV e
V: 1 M
Uscita/e: Sino a 4 uscite digitali: a relè SPST-NO (5 A-AC1, 2 A-
AC3 / 250 VAC) o in tensione per pilotaggio SSR (7mA/ 14VDC).
di cui una (OUT1) può anche essere di tipo analogico : 0/4 ..20 mA
o 0/2 ..10 V.
Uscita alimentazione ausiliaria: 12 VDC / 20 mA Max. oppure, per
utilizzo con potenziometri : 2,5 VDC / 2,5 mA Max.
Vita elettrica uscite a relè: 100000 operaz.
Categoria di installazione: II
Categoria di misura: I
Classe di protezione contro le scosse elettriche: Frontale in Classe
II
Isolamenti: Rinforzato tra parti in bassa tensione (alimentazione e
uscite a relè) e frontale; Rinforzato tra parti in bassa tensione
(alimentazione e uscite a relè) e parti in bassissima tensione
(ingresso, uscite statiche, uscite analogiche); Uscite statiche e
analogiche optoisolate rispetto all’ingresso; Isolamento a 50 V tra
RS485 e parti in bassissima tensione.
7.2 - CARATTERISTICHE MECCANICHE
Contenitore: Plastico autoestinguente UL 94 V0
Dimensioni: 48 x 48 mm DIN, prof. 98 mm
Peso: 190 g circa
Installazione: Incasso a pannello in foro 45 x 45 mm
Connessioni: Morsettiera a vite 2 x 1 mm2
Grado di protezione frontale: IP 65 con guarnizione
Grado di polluzione: 2
Temperatura ambiente di funzionamento: 0 ... 50 °C
Umidità ambiente di funzionamento: 30 ... 95 RH% senza
condensazione
Temperatura di trasporto e immagazzinaggio: -10 ... 60 °C
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 12
7.3 - DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO[mm]
7.4 - CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Campionamento misura : Selezionabile da 8 a 64 acquisizioni al
secondo per ingresso con segnali normalizzati o potenziometro.
Range di misura: Secondo la sonda utilizzata (vedi tabella)
Risoluzione misura: Per ingresso con segnali normalizzati o
potenziometro secondo il campionamento selezionato come 32000
punti (8 acq./sec.), 16000 punti (16 acq./sec.), 8000 punti (32
acq./sec.), 4000 punti (64 acq./sec.).
Risoluzione visualizzazione: Secondo la sonda utilizzata.
1/0,1/0,01/0,001
Precisione totale: +/- 0,15 % fs
Massimo errore di compensazione del giunto freddo (in tc) : 0,04
°C/°C con temperatura ambiente 0 ... 50 °C dopo un tempo di warm-
up (accensione strumento) di 20 min.
Tipo interfaccia seriale : RS 485 isolata
Protocollo di comunicazione: MODBUS RTU (JBUS)
Velocità di trasmissione seriale: selezionabile 1200 ... 38400 baud
Display: 4 Digit Rosso h 12 mm
Conformita': Direttiva CEE EMC 2004/108/CE (EN 61326), Direttiva
CEE BT 2006/95/CE (EN 61010-1)
7.5 - TABELLA RANGE DI MISURA
INPUT “dP” = 0 “dP”= 1, 2, 3
tc J
“HCFG” = tc
“SEnS” = J
-160 ... 1000 °C
- 256 ... 1832 °F
-160.0 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc K
“HCFG” = tc
“SEnS” = CrAl
-270 ... 1370 °C
- 454 ... 2498 °F
-199.9 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc S
“HCFG” = tc
“SEnS” = S
-50 ... 1760 °C
-58 ... 3200 °F
-50.0 ... 999.9 °C
-58.0 ... 999.9 °F
tc B
“HCFG” = tc
“SEnS” = b
72 ... 1820 °C
162 ... 3308 °F
72.0 ... 999.9 °C
162.0 ... 999.9 °F
tc E
“HCFG” = tc
“SEnS” = E
-150 ... 750 °C
-252 ... 1382 °F
-150.0 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc L
“HCFG” = tc
“SEnS” = L
-150 ... 900 °C
-252 ... 1652 °F
-150.0 ... 900.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc N
“HCFG” = tc
“SEnS” = n
-270 ... 1300 °C
-454 ... 2372 °F
-199.9 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc R
“HCFG” = tc
“SEnS” = r
-50 ... 1760 °C
-58 ... 3200 °F
-50.0 ... 999.9 °C
-58.0 ... 999.9 °F
tc T
“HCFG” = tc
“SEnS” = t
-270 ... 400 °C
-454 ... 752 °F
-199.9 ... 400.0 °C
-199.9 ... 752.0 °F
tc C
“HCFG” = tc
“SEnS” = C
0 ... 2320 °C
32 ... 4208 °F
0.0 ... 999.9 °C
32.0 ... 999.9 °F
TECNOLOGIC IRS
range “A”
“HCFG” = tc
“SEnS”= Ir.J - Ir.CA
-46 ... 785 °C
-50 ... 1445 °F
-46.0 ... 785.0 °C
-50.8 ... 999.9 °F
Pt100 (IEC)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Pt1
-200 ... 850 °C
-328 ... 1562 °F
-99.9 ... 850.0 °C
-99.9 ... 999.9 °F
PTC (KTY81-121)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Ptc
-55 ... 150 °C
-67 ... 302 °F
-55.0 ... 150.0 °C
-67.0 ...302.0 °F
NTC (103-AT2)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = ntc
-50 ... 110 °C
-58 ... 230 °F
-50.0 ... 110.0 °C
-58.0 ... 230.0 °F
0..20 mA
“HCFG” = I
“SEnS” = 0.20
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
4..20 mA
“HCFG” = I
“SEnS” = 4.20
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 50 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.50
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 60 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.60
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
12 ... 60 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 12.60
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 5 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.5
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
1 ... 5 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 1.5
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
ASCON TECNOLOGIC - TLI 40 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 13
0 ... 10 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.10
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
2 ... 10 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 2.10
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
Potenziometri
(> 1 K
)
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = Pot
-1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
7.6 - CODIFICA DELLO STRUMENTO
TLI 40 a b c d e f g h ii
a : ALIMENTAZIONE
L = 24 VAC/VDC
H = 100 ... 240 VAC
b : USCITA OUT1
-= Non presente
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
C = Uscita analogica 0/4 ..20 mA
V = Uscita analogica 0/2 .. 10 V
c : USCITA OUT2
-= Non presente
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
d : USCITA OUT3
-= Non presente
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
e : USCITA OUT4
-= Non presente
R = A relè
O = Uscita in tensione per SSR
f : INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
S = Interfaccia Seriale RS 485
I = Interfaccia Seriale RS 485 + ingresso digitale
-= Nessuna Interfaccia
g : USCITA DI ALIMENTAZIONE SENSORI
A = 12 VDC
B = 2,5 VDC (per ingresso da potenziometri)
h : SONDE OPZIONALI
-= Nessuna
ii : CODICI SPECIALI
N.B. :
- L’uscita OUT4, se presente, deve essere dello stesso tipo di
OUT3.
- L’ingresso digitale può essere presente solo in alternativa all’uscita
OUT4.
TLI 40 PASSWORD = 381
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Ascon tecnologic TLI40 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario