Ascon tecnologic TLK43 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 1
REGOLATORE ELETTRONICO
DIGITALE A
MICROPROCESSORE
PREMESSA
Nel presente manuale sono contenute le
informazioni necessarie ad una corretta
installazione e le istruzioni per l'utilizzo e la
manutenzione del prodotto, si raccomanda
pertanto di leggerlo attentamente e di
conservarlo. La presente pubblicazione è di
esclusiva proprietà della ASCON TECNOLOGIC
Srl la quale pone il divieto assoluto di riproduzione e
divulgazione, anche parziale, se non espressamente
autorizzata. La ASCON TECNOLOGIC Srl si riserva di apportare
modifiche estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza
alcun preavviso. Qualora un guasto o un malfunzionamento
dell'apparecchio possa creare situazioni pericolose o dannose
per persone, cose o animali si ricorda che l'impianto deve
essere predisposto con dispositivi aggiuntivi atti a garantire la
sicurezza. La ASCON TECNOLOGIC Srl ed i suoi legali
rappresentanti non si ritengono in alcun modo responsabili per
eventuali danni a persone, cose o animali derivanti da
manomissioni, uso improprio, errato o comunque non
conforme alle caratteristiche dello strumento.
INDICE
1 DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 DESCRIZIONE GENERALE
1.2 DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
2 PROGRAMMAZIONE
2.1 IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT
2.2 SELEZIONE DEGLI STATI DI REGOLAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
2.3 LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
2.4 STATI DI REGOLAZIONE
2.5 SELEZIONE DEL SET POINT ATTIVO
3 AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 USO CONSENTITO
3.2 MONTAGGIO MECCANICO
3.3 COLLEGAMENTO ELETTRICO
3.4 SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4 FUNZIONAMENTO
4.1 MISURA E VISUALIZZAZIONE
4.2 CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
4.3 REGOLATORE ON/OFF
4.4 REGOLATORE ON/OFF A ZONA NEUTRA
4.5 REGOLATORE PID A SINGOLA AZIONE
4.6 REGOLATORE PID A DOPPIA AZIONE
4.7 REGOLATORE PID PER AZIONAMENTI MOTORIZZATI
A POSIZIONAMENTO TEMPORALE
4.8 FUNZIONI DI AUTOTUNING E SELFTUNING
4.9 LIMITAZIONE DELLA POTENZA DI REGOLAZIONE
4.10 LIMITAZIONE DELLA VELOCITA DI VARIAZIONE
DELLA POTENZA DI REGOLAZIONE
4.11 FUNZIONE DI SPLIT RANGE
4.12 VARIAZIONE DINAMICA DEL SET POINT E
COMMUTAZIONE AUTOMATICA TRA DUE SET POINT
(RAMPE E TEMPO DI MANTENIMENTO)
4.13 FUNZIONE DI SOFT-START
4.14 FUNZIONAMENTO DELLE USCITE DI ALLARME
4.15 FUNZIONE ALLARME DI HEATER BREAK
4.16 FUNZIONE ALLARME DI LOOP BREAK
4.17 FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
4.18 INGRESSO DIGITALE
4.19 INTERFACCIA SERIALE RS 485
4.20 CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON KEY 01
5 TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI
6 PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA
6.1 SEGNALAZIONI DI ERRORE
6.2 PULIZIA
6.3 GARANZIA E RIPARAZIONI
7 DATI TECNICI
7.1 CARATTERISTICHE ELETTRICHE
7.2 CARATTERISTICHE MECCANICHE
7.3 DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO
7.4 CARATTERISTICHE FUNZIONALI
7.5 TABELLA RANGE DI MISURA
7.6 CODIFICA DELLO STRUMENTO
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello TLK 43 è un regolatore digitale a microprocessore
"single loop", con regolazione ON/OFF, ON/OFF a Zona Neutra,
PID a singola azione , PID a doppia azione (diretta e inversa), PID
per azionamenti motorizzati a posizionamento temporale. Per la
regolazione PID lo strumento dispone delle funzioni di
AUTOTUNING FAST o OSCILLATORIO, SELFTUNING con
calcolo automatico del parametro FUZZY OVERSHOOT
CONTROL. La regolazione PID attuata dallo strumento dispone di
un particolare algoritmo a DUE GRADI DI LIBERTÀ che ottimizza
in modo indipendente le prestazioni di regolazione in presenza di
perturbazioni del processo e di variazioni del Set Point Lo
strumento offre inoltre la possibilità di disporre di interfaccia di
comunicazione seriale RS485 con protocollo di comunicazione
MODBUS-RTU e con velocità di trasmissione sino a 38400 baud. Il
ISTRUZIONI PER L'USO
18/03 - Code: ISTR_M_TLK43_I_05_--
ASCON TECNOLOGIC S.r.l.
Viale Indipendenza 56
27029 Vigevano (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871 - FAX: +39 0381 698730
http:\\www.ascontecnologic.com
TLK 43
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
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valore di processo viene visualizzato su 4 display rossi, il valore di
Set su 4 display verdi mentre lo stato delle uscite viene segnalato
da 4 led. Lo strumento prevede la memorizzazione di 4 Set-Point di
regolazione e può avere sino a 4 uscite.
Le 4 uscite possono essere digitali a relè o per il pilotaggio di relè
statici (SSR) oppure si possono avere sino a 2 uscite analogiche
(0/4..20 mA o 0/2..10 V). L'ingresso è configurabile ed accetta
sonde di temperatura (Termocoppie J, K, S, B, C, E, L, N , R, T ;
Termoresistenze Pt100; Termistori PTC, NTC; Sensori ad infrarosso
ASCON TECNOLOGIC IRS) e segnali analogici normalizzati
(0/4..20 mA, 0/1..5 V, 0/2..10 V, 0..50/60 mV, 12..60 mV). Lo
strumento può disporre inoltre di un ingresso per trasformatore
amperometrico per la funzione di Heater Break Alarm e di un
ingresso digitale configurabile in alternativa all’uscita OUT4. Altre
importanti funzioni presenti sono: funzione di Loop-Break Alarm,
limitazione della potenza in uscita, limitazione della velocità di
variazione della potenza in uscita, split-range, raggiungimento Set
Point a velocità controllata, controllo a due spezzate con tempo di
mantenimento intermedio, funzione di Soft-Start, protezione
parametri su vari livelli.
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
7
3
Out
2
Out
1
10
12
9
11
SET
Out
AT-ST
SV
PV
8
6
1
2
4
3
TLK 43
5
Out
4
1 - Tasto P : Utilizzato per accedere alla programmazione dei
parametri di funzionamento e per confermare la selezione.
2 - Tasto DOWN : Utilizzato per il decremento dei valori da
impostare e per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto
consente inoltre di passare al precedente livello di programmazione
sino ad uscire dalla modalità di programmazione. Quando non ci si
trova in modalità di programmazione consente di visualizzare sul
display SV la corrente misurata dall’ingresso TAHB.
3 - Tasto UP : Utilizzato per l'incremento dei valori da impostare e
per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto consente
inoltre di passare al precedente livello di programmazione sino ad
uscire dalla modalità di programmazione. Quando non ci si trova in
modalità di programmazione consente di visualizzare sul display SV
la potenza di regolazione in uscita.
4 - Tasto U : Tasto dal funzionamento programmabile tramite il par.
“USrb”. Può essere configurato per: Attivare Autotuning o
Selftuning, Mettere lo strumento in regolazione manuale, Tacitare
l’allarme, Cambiare il Set Point attivo, Disattivare la regolazione
(vedi par. 4.17). Quando ci si trova nel menu “ConF” può essere
utilizzato per modificare la visibilità dei parametri (vedi par. 2.3).
5 - Led OUT1 : Indica lo stato dell'uscita OUT1
6 - Led OUT2 : Indica lo stato dell'uscita OUT2
7 - Led OUT3 : Indica lo stato dell'uscita OUT3
8 - Led OUT4 : Indica lo stato dell'uscita OUT4
9 - Led SET : Indica l’ingresso nella modalità di programmazione e
il livello di programmazione dei parametri (vedi par. 2.3).
10 - Led AT/ST : Indica la funzione Selftuning inserita (acceso) o
Autotuning in corso (lampeggiante).
11 - Display PV: Indica normalmente il valore di processo.
12 - Display SV: Indica normalmente il valore di Set attivo tuttavia
può essere configurato tramite il par. “diSP” per visualizzare
normalmente altre grandezze.
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT
Questa procedura permette di impostare in modo veloce il Set Point
attivo ed eventualmente le soglie di allarme (vedi par. 2.3).
Premere il tasto P quindi rilasciarlo e il display visualizzerà “SP n”
(dove n è il numero del Set Point attivo in quel momento) ed il
valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo
veloce e, dopo due secondi nella stessa condizione, la velocità
aumenta ulteriormente per consentire il rapido raggiungimento del
valore desiderato.
Una volta impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce
dalla modalità rapida di impostazione oppure si passa alla
visualizzazione delle soglie di allarme AL1, AL2, AL3 (vedi par. 2.3).
L'uscita dal modo di impostazione rapida dei Set avviene alla
pressione del tasto P dopo la visualizzazione dell’ultimo Set oppure
automaticamente non agendo su alcun tasto per circa 15 secondi,
trascorsi i quali il display tornerà al normale modo di funzionamento.
2.2 - SELEZIONE DEGLI STATI DI REGOLAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
Premendo il tasto "P" e mantenendolo premuto per circa 2 sec. si
accede al menù di selezione principale.
SELFTUNING
AUTOTUNING
2 sec.
Hold for
"OFF"
"rEG"
"OPLO"
Mediante i tasti "UP"/"DOWN” è possibile quindi scorrere le selezioni:
"OPEr" permette di accedere al menù dei parametri operativi
"ConF" permette di accedere al menù dei parametri di
configurazione
"OFF" permette di porre il regolatore nello stato di
regolazione OFF
"rEG" permette di porre il regolatore in stato di regolazione
automatica
"tunE" permette di attivare la funzione di Autotuning o
Selftuning
"OPLO" permette di porre il regolatore nello stato di
regolazione manuale e quindi di impostare il valore di
regolazione % da attuare mediante i tasti UP e DOWN
Selezionata la voce desiderata premere il tasto "P" per confermarla.
Le selezioni "OPEr" e "ConF" fanno accedere a sottomenù
contenenti più parametri e precisamente:
"OPEr" - Menù parametri operativi: contiene normalmente i
parametri di impostazione dei Set point ma può contenere tutti i
parametri desiderati (vedi par. 2.3).
"ConF" - Menù parametri di configurazione: contiene tutti i
parametri operativi e i parametri di configurazione funzionamento
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
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(Configurazione allarmi, regolazione, ingresso, ecc.) .
Per accedere al menù “ConF” selezionare quindi l’opzione “ConF”,
premere il tasto P e il display mostrerà “0” .
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
riportato all'ultima pagina di questo manuale e premere il tasto "P".
Se si imposta una password errata lo strumento ritorna nello stato di
regolazione in cui si trovava precedentemente.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice che
identifica il primo gruppo di parametri (“
]
SP “) e con i tasti UP e
DOWN sarà possibile selezionare il gruppo di parametri che si
intende editare.
Una volta selezionato il gruppo di parametri desiderato premere il
tasto P e verrà visualizzato il codice che identifica il primo
parametro del gruppo selezionato.
Sempre con i tasti UP e DOWN si può selezionare il parametro
desiderato e, premendo il tasto P, il display visualizzerà il codice del
parametro e la sua impostazione che potrà essere modificata con i
tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionare un altro
parametro del gruppo (se presente) e modificarlo come descritto.
Per tornare a selezionare un altro gruppo di parametri mantenere
premuto il tasto UP o il tasto DOWN per circa 2 sec. trascorsi i quali
il display tornerà a visualizzare il codice del gruppo di parametri.
Quando questo accade rilasciare il tasto premuto e con i tasti UP e
DOWN sarà possibile selezionare un’altro gruppo ed accedere ai
suoi parametri come descritto precedentemente.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 20 secondi, oppure mantenere premuto il tasto UP o
DOWN oltre 2 secondi sino ad uscire dalla modalità di
programmazione.
Le modalità di programmazione e di uscita dalla programmazione
del menù “OPEr” sono le stesse descritte per il menù “ConF” con la
differenza che per accedere al menù “OPEr” non è richiesta la
Password.
Longer
Hold
2 sec.
H old for
2 sec.
Hold for
ATTENZIONE: Lo strumento viene programmato in fabbrica con
tutti i parametri, ad eccezione del Set Point “SP1” (e 2,3,4),
programmabili nel menù “ConF” allo scopo di prevenire errate
programmazioni accidentali da parte di utenti non esperti.
2.3 - LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
Il menù “OPEr” contiene normalmente i parametri di impostazione
dei Set point, tuttavia è possibile fare comparire o scomparire a
questo livello tutti i parametri desiderati mediante la seguente
procedura:
Accedere al menù “ConF” e selezionare il parametro che si vuole
rendere o non rendere programmabile nel menù “OPEr”.
Una volta selezionato il parametro se il led SET è spento significa
che il parametro è programmabile solo nel menù “ConF” se invece
è acceso significa che il parametro è programmabile anche nel
menù “OPEr”. Per modificare la visibilità del parametro premere il
tasto U: il led SET cambierà stato indicando il livello di accessibilità
del parametro (acceso = menù ”OPEr” e “ConF”; spento = solo
menù “ConF”). Al livello di impostazione rapida dei Set Point
descritto al par. 2.1 saranno resi visibili il Set Point Attivo e le soglie
di allarme solo se i relativi parametri sono configurati come operativi
(sono cioè presenti nel menù “OPEr”). La possibile modifica di
questi Set con la procedura descritta al par. 2.1 è invece
subordinata a quanto programmato al par. “Edit (contenuto nel
gruppo “
]
PAn “).
Questo parametro può essere impostato come:
= SE: Il Set point attivo risulta editabile mentre le soglie di allarme
non sono editabili .
= AE : Il Set point attivo risulta non editabile mentre le soglie di
allarme sono editabili.
= SAE: Sia il Set point attivo che le soglie di allarme sono editabili.
= SAnE: Sia il Set point attivo che le soglie di allarme non sono
editabili.
2.4 - STATI DI REGOLAZIONE
Il controllore può assumere 3 diversi stati : regolazione automatica
(rEG), regolazione disattivata (OFF) e regolazione manuale
(OPLO).
Lo strumento può passare da uno stato di regolazione all'altro:
- Da tastiera selezionando lo stato desiderato nel menù di selezione
principale.
- Da tastiera tramite il tasto U programmando opportunamente il
par. “USrb” (“USrb” = tunE; “USrb” = OPLO; “USrb” = OFF) si può
passare dallo stato “rEG” allo stato programmato al parametro e
viceversa.
- Da ingresso digitale programmando opportunamente il par. “ diF”
(“diF”=OFF) si può passare dallo stato “rEG” allo stato “OFF”.
- Automaticamente (lo strumento si porta nello stato "rEG" al
termine dell'esecuzione dell'autotuning).
All'accensione, lo strumento si porta automaticamente nello stato
che aveva al momento dello spegnimento.
REGOLAZIONE AUTOMATICA (rEG) - Lo stato di regolazione
automatica è il normale stato di funzionamento del controllore.
Durante la regolazione automatica è possibile visualizzare la
potenza di regolazione sul display SV premendo il tasto "UP".
I valori visualizzabili per la potenza variano da H100 (100% di
potenza in uscita con azione inversa) a C100 (100% di potenza in
uscita con azione diretta).
REGOLAZIONE DISATTIVATA (OFF) - Lo strumento può essere
messo in stato di "OFF" , il che significa che la regolazione e le
relative uscite vengono disattivate.
Le uscite di allarme invece risultano normalmente operative.
REGOLAZIONE MANUALE BUMPLESS (OPLO) - Tramite questa
opzione è possibile impostare manualmente la percentuale di
potenza fornita in uscita dal regolatore disattivando la regolazione
automatica. Quando lo strumento viene messo in regolazione
manuale la percentuale di potenza attuata, visualizzata dal display
SV, è l’ultima fornita in uscita e può essere editata mediante i tasti
UP e DOWN. In caso di regolazione di tipo ON/OFF lo 0%
corrisponde all’uscita disattivata mentre un qualsiasi valore diverso
da 0 corrisponde all’uscita attivata. Come nel caso della
visualizzazione i valori impostabili per la potenza variano da H100
(100% di potenza in uscita con azione inversa) a C100 (100% di
potenza in uscita con azione diretta). Nel caso di controllo per
azionamenti motorizzati a posizionamento temporale il comando
manuale dell'uscita avviene in questo modo :
-Premendo il tasto UP viene comandata l'apertura
- Premendo il tasto DOWN, viene comandata la chiusura dell'azionamento
Per tutto il tempo in cui è attivo il controllo manuale, sul display
inferiore è presente la scritta “3 Pt” oppure "OPEn" mentre viene
premuto il tasto UP o "CLOS" mentre viene premuto il tasto
DOWN. Per riportare il regolatore nello stato di regolazione
automatica, selezionare "rEG" nel menù di selezione.
2.5 - SELEZIONE DEL SET POINT ATTIVO
Lo strumento permette di preimpostare fino a 4 diversi Set point di
regolazione (SP1”, “SP2, “SP3”, “SP4”) e poi di selezionare
quale rendere attivo.
Il numero massimo di set point viene determinato dal parametro
"nSP" nel gruppo di parametri “
]
SP “.
Il set point attivo può essere selezionato :
- Attraverso il parametro "SPAt" nel gruppo di parametri “
]
SP “.
- Mediante il tasto U se il parametro "USrb" = CHSP.
- Mediante l’ingresso digitale opportunamente programmato
attraverso il par. “diF” (“diF” = CHSP, = SP1.2 o =HECo)
- Automaticamente tra SP1 e SP2 nel caso venga impostato un
tempo di mantenimento "dur.t" (vedi par. 4.12).
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
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I Set point "SP1", "SP2", "SP3", "SP4", saranno visibili in funzione
del numero massimo di Set point selezionato al parametro "nSP" e
saranno impostabili con un valore compreso tra il valore
programmato al par. “SPLL” e il valore programmato al par.
“SPHL”.
Nota: negli esempi che seguono il Set point viene indicato
genericamente come "SP"; operativamente lo strumento agirà in
base al Set point selezionato come attivo.
3 - AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 - USO CONSENTITO
Lo strumento è stato concepito come apparecchio
di misura e regolazione in conformità con la norma
EN61010-1 per il funzionamento ad altitudini sino a
2000 m. L’utilizzo dello strumento in applicazioni
non espressamente previste dalla norma sopra
citata deve prevedere tutte le adeguate misure di protezione. Lo
strumento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata
protezione. Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le
norme relative alla compatibilità elettromagnetica siano rispettate
anche dopo l’installazione dello strumento, eventualmente
utilizzando appositi filtri. Qualora un guasto o un malfunzionamento
dell'apparecchio possa creare situazioni pericolose o dannose per
persone, cose o animali si ricorda che l'impianto deve essere
predisposto con dispositivi elettromeccanici aggiuntivi atti a
garantire la sicurezza.
3.2 - MONTAGGIO MECCANICO
Lo strumento, in contenitore DIN 48 x 48 mm , è concepito per il
montaggio ad incasso a pannello entro un involucro. Praticare
quindi un foro 45 x 45 mm ed inserirvi lo strumento fissandolo con l’
apposita staffa fornita. Si raccomanda di montare l'apposita
guarnizione per ottenere il grado di protezione frontale dichiarato.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in luoghi
soggetti ad alta umidità o sporcizia che possono provocare
condensa o introduzione nello strumento di parti o sostanze
conduttive. Assicurarsi che lo strumento abbia una adeguata
ventilazione ed evitare l’installazione in contenitori dove sono
collocati dispositivi che possano portare lo strumento a funzionare
al di fuori dai limiti di temperatura dichiarati. Installare lo strumento il
più lontano possibile da fonti che possono generare disturbi
elettromagnetici come motori, teleruttori, relè, elettrovalvole ecc. Lo
strumento è estraibile frontalmente dal proprio contenitore. Quando
si attua questa operazione si raccomanda di disconnettere
dall'alimentazione tutti i morsetti.
3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che la
tensione di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che
l'assorbimento degli attuatori collegati allo strumento non sia
superiore alla corrente massima consentita. Lo strumento, essendo
previsto per collegamento permanente entro un'apparecchiatura,
non è dotato nè di interruttore nè di dispositivi interni di protezione
da sovracorrenti. Si raccomanda pertanto di prevedere
l’installazione di un interruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato
come dispositivo di disconnessione, che interrompa l’alimentazione
dell’apparecchio. Tale interruttore deve essere posto il più possibile
vicino allo strumento e in luogo facilmente accessibile
dall’utilizzatore. Inoltre si raccomanda di proteggere adeguatamente
tutti i circuiti connessi allo strumento con dispositivi (es. fusibili)
adeguati alle correnti circolanti. Si raccomanda di utilizzare cavi con
isolamento appropriato alle tensioni, alle temperature e alle
condizioni di esercizio e di fare in modo che i cavi relativi ai sensori
di ingresso siano tenuti lontani dai cavi di alimentazione e da altri
cavi di potenza al fine di evitare l’induzione di disturbi
elettromagnetici. Se alcuni cavi utilizzati per il cablaggio sono
schermati si raccomanda di collegarli a terra da un solo lato. Infine
si raccomanda di controllare che i parametri impostati siano quelli
desiderati e che l’applicazione funzioni correttamente prima di
collegare le uscite agli attuatori onde evitare anomalie nell’impianto
che possano causare danni a persone, cose o animali.
3.4 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - MISURA E VISUALIZZAZIONE
Tutti i parametri riguardanti la misura sono contenuti nel gruppo ]InP”.
Mediante il par. “HCFG” è possibile selezionare il tipo di segnale in
ingresso che può essere: da termocoppia (tc), da termoresistenza
o termistore (rtd), da trasduttore con segnale normalizzato in
corrente (I) o in tensione (UoLt) oppure ancora proveniente dalla
linea seriale di comunicazione dello strumento (SEr).
Una volta selezionato il tipo di segnale occorre impostare al par.
“SEnS” il tipo di sonda in ingresso che può essere:
- per termocoppie J (J), K (CrAL), S (S), B (b), C (C), E (E), L (L), N
(n), R (r), T (t), o per sensori all’infrarosso ASCON TECNOLOGIC
serie IRS range A con linearizzazione J (Ir.J) o K (Ir.CA)
- per termoresistenze Pt100 IEC (Pt1) o termistori PTC KTY81-121
(Ptc) o NTC 103AT-2 (ntc)
- Per segnali normalizzati in corrente 0..20 mA (0.20) o 4..20 mA (4.20)
- Per segnali normalizzati in tensione 0..50 mV (0.50), 0..60 mV
(0.60), 12..60 mV (12.60), 0..5 V (0.5), 1..5 V (1.5), 0..10 V (0.10) o
2..10 V (2.10).
Al cambio di questi parametri si raccomanda di spegnere e
riaccendere lo strumento per ottenere una misura corretta.
Per gli strumenti con ingresso per sonde di temperatura (tc, rtd) è
possibile selezionare, mediante il parametro “Unit” l’unità di misura
della temperatura (°C, °F) e, mediante il parametro “dP” la
risoluzione di misura desiderata (0=1°; 1=0,1°)
Per quanto riguarda gli strumenti configurati con ingresso per
segnali analogici normalizzati è invece necessario innanzi tutto
impostare la risoluzione desiderata al parametro “dP” (0=1; 1=0,1;
2=0,01; 3=0,001) e quindi al parametro "SSC" il valore che lo
strumento deve visualizzare in corrispondenza dell'inizio scala (0/4
mA, 0/12 mV, 0/1 V o 0/2 V) e al parametro "FSC" il valore che lo
strumento deve visualizzare in corrispondenza del fondo scala (20
mA, 50 mV, 60 mV, 5 V o 10 V).
Nel caso vengano utilizzati sensori di temperatura ad infrarossi
(ASCON TECNOLOGIC IRS range “A”), configurando il sensore
come “Ir.J” o “Ir.CA” è presente anche il par. “rEFL” che consente
la correzione di eventuali errori di misura causati dall’illuminazione
dell’ambiente e dalla riflessività del materiale.
Impostare tale parametro ad un valore alto quando il materiale da
misurare risulta particolarmente chiaro/riflettente e ridurlo quando la
superficie risulta particolarmente scura/non riflettente, tenendo
presente però che per la maggior parte dei materiali il valore
consigliato è compreso nel campo 1.00 ... 0.80.
Lo strumento consente la calibrazione della misura, che può essere
utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le necessità
dell’applicazione, mediante i par. “OFSt” e “rot”.
Impostando il par. “rot”=1,000, al par. “OFSt” è possibile impostare
un offset positivo o negativo che viene semplicemente sommato al
valore letto dalla sonda prima della visualizzazione e che risulta
costante per tutte le misure.
Se invece si desidera che l’offset impostato non sia costante per
tutte le misure è possibile effettuare la calibrazione su due punti a
piacere.
RELAYS OUT2,3,4: 3A-AC1 (1A-AC3) 250VAC
ANALOG.: 0/4 ..20 mA - 0/2..10 V SSR: 7mA/14VDC
RELAY OUT1: 5A-AC1 (2A-AC3) 250VAC
NO
(Max 20 mA)
PTC
NTC
I
ext.
gen.
OUT 12 VDC
SUPPLY
0/4..20 mA
0..50/60 mV
0/1..5 V
0/2..10 V
ACTIVE
TA HB
ACTIVE
PASSIVE
(2 wires)
4..20 mA
4..20 mA
4
Pt100
TLK 43
TC
INPUT
2
+
13
-
ANALOG.
7
56
RELAY
8
SSR
C
910
OUT2
G
BA
GND
RS485
DIG. IN
17
NO
OUT4
NO
11
C
12
OUT1
G
NO
13 14 15
C
OUT3
16 18
+
+
+
+
-
-
+
+
-
-
+
++
++
-
-
-
--
-
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
5
dove: DV = Valore visualizzato MV= Valore misurato
Esempio1: Si desidera che lo strumento visualizzi il valore
realmente misurato a 20 ° ma che a 200° visualizzi un valore
inferiore di 10° (190°).
Ne deriva che : M1=20 ; D1=20 ; M2=200 ; D2=190
“rot” = (190 - 20) / (200 - 20) = 0,944
“OFSt” = 190 - (0,944 x 200) = 1,2
Esempio2: Si desidera che lo strumento visualizzi 10° quando il
valore realmente misurato è 0° ma che a 50 visualizzi un valore
superiore di 50° (550°).
Ne deriva che : M1=0 ; D1=10 ; M2=500 ; D2=550
“rot” = (550 - 10) / (500 - 0) = 1,08
“OFSt” = 550 - (1,08 x 500) = 10
Mediante il par. “FiL” è possibile impostare la costante di tempo
del filtro software relativo alla misura del valore in ingresso in modo
da poter diminuire la sensibilità ai disturbi di misura (aumentando il
tempo). In caso di errore di misura lo strumento provvede a fornire
in uscita la potenza impostata al par. “OPE”.
Questa potenza sarà calcolata in base al tempo di ciclo
programmato per il regolatore PID mentre per i regolatori ON/OFF
viene automaticamente considerato un tempo di ciclo di 20 sec.
(es. in caso di errore sonda con regolazione ON/OFF e “OPE”= 50
l’uscita di regolazione si attiverà per 10 sec. quindi resterà disattivata
per 10 sec. e così via sino al permanere dell’errore di misura.
Mediante il par. “InE è possibile anche stabilire quali sono le
condizioni di errore dell’ingresso che portano lo strumento a fornire
in uscita la potenza impostata al par. “OPE”.
Le possibilità del par. “InE” sono:
=Or: la condizione è determinata dall’overrange o dalla rottura della sonda.
= Ur: la condizione è determinata dallunderrange o dalla rottura
della sonda.
= OUr :la condizione è determinata dall’overrange o dall’underrange
o dalla rottura della sonda.
Attraverso il par. “diSP” presente nel gruppo
]
PAn è possibile
stabilire la normale visualizzazione del display SV che può essere il
Set Point attivo (SP.F), la potenza di regolazione (Pou), il Set Point
operativo quando vi sono delle rampe attive (SP.o), la soglia di
allarme AL1, 2 o 3 (AL1, AL2 o AL3).
4.2 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
Le uscite dello strumento possono essere configurate nei gruppi di
parametri
]
O1”, “
]
O2”, “
]
O3”, “
]
O4”, dove si trovano, in funzione
del tipo di uscita presente (digitale o analogica) diversi parametri.
N.B.: In tutti gli esempi che seguono il numero dell’uscita è indicato
genericamente con n
- USCITE DIGITALI a relè o per SSR:
All’interno del gruppo selezionato sarà presente solo il parametro "Onf".
Tale parametro può essere programmato per i seguenti funzionamenti:
= 1.rEG : Uscita di regolazione primaria
= 2.rEG : Uscita di regolazione secondaria
= ALno : Uscita di allarme normalmente aperta
= ALnc : Uscita di allarme normalmente chiusa
= OFF : Uscita disabilitata
L’abbinamento [numero uscita - numero allarme] viene invece
effettuata nel gruppo relativo all’allarme (“
]
AL1”,”
]
AL2” o “
]
AL3”)
- USCITE ANALOGICHE 0/4..20 mA o 0/2..10 V (solo OUT1 e 2):
All’interno del gruppo sarà presente il parametro “Aorn” con il
quale è possibile impostare l’inizio scala utilizzato per l’uscita.
Si imposterà quindi questo parametro:
= 0 : se si intende utilizzare l'inizio scala uguale a 0 (0 mA se l'
uscita è 0/4...20 mA, o 0 V se l'uscita è 0/2...10 V)
= no_0 : se si intende utilizzare l'inizio scala diverso da 0 (4 mA se
l' uscita è 0/4...20 mA, o 2 V se l'uscita è 0/2...10 V)
Sarà poi presente il par. “AonF” con il quale è possibile configurare
il funzionamento dell’uscita analogica come:
= 1.rEG : Uscita di regolazione primaria
= 2.rEG : Uscita di regolazione secondaria
= r.inP : Uscita di ritrasmissione della misura
= r.Err : Uscita di ritrasmissione dell’errore [SP-PV]
= r.SP : Uscita di ritrasmissione del Set Point Attivo
= r.SEr : Uscita pilotata tramite la linea seriale di comunicazione
dello strumento
= OFF : Uscita disabilitata
Nel caso l’uscita analogica venga configurata come 1.rEG o 2.rEG il
segnale in uscita sarà proporzionale alla potenza di regolazione
calcolata dallo strumento a partire dallo 0% (segnale di uscita
corrispondente all'inizio scala programmato) sino a 100 % (segnale
di uscita corrispondente al massimo fornibile dal tipo di uscita
disponibile).
Le uscite analogiche di regolazione sono utilizzabili solo nelle
regolazioni PID a singola azione o a doppia azione.
Se il modo di regolazione impostato fosse del tipo ON/OFF l'uscita
analogica potrà assumere solo gli stati di regolazione 0 % o 100 %.
Nel caso il funzionamento dell’uscita analogica venga invece
configurato per la ritrasmissione del segnale si rende necessario
programmare altri due parametri attraverso i quali impostare i valori
di riferimento minimo e massimo.
Pertanto, in questi casi, impostare al parametro "AonL" il valore al
quale lo strumento deve fornire in uscita il valore minimo (0/4 mA o
0/2 V) e al parametro "AonH" il valore al quale lo strumento deve
fornire in uscita il valore massimo (20 mA o 10 V).
4.3 - REGOLATORE ON/OFF (1rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione ON/OFF sono contenuti
nel gruppo
]
rEG”. Questo modo di regolazione è attuabile
impostando il parametro "Cont" = On.FS o = On.FA ed agisce
sull'uscita configurata come 1.rEG in funzione della misura, del Set
point "SP" attivo, del modo di funzionamento "Func” e dell'isteresi
"HSEt" programmati. Lo strumento attua una regolazione ON/OFF
con isteresi simmetrica se “Cont" = On.FS oppure con isteresi
asimmetrica se “Cont” = On.FA.
OUT
SP
PV
off
ON
HEAt - On.FA
OUT
time
HSEt
SP
PV
HSEt
time
CooL - On.FA
ON ON ON ON ON
off off off
CooL - On.FSHEAt - On.FS
ONON
OUT
SP
off
PV
off
ON
HSEt
time
OUT
ON
SP
PV
ON
off off
ON
time
HSEt
HSEt HSEt
1.rEG 1.rEG
1.rEG1.rEG
Il regolatore si comporta nel seguente modo: in caso di azione
inversa, o di riscaldamento (“FunC”=HEAt), disattiva l'uscita
quando il valore di processo raggiunge il valore [SP + HSEt] nel
caso di isteresi simmetrica oppure [SP] nel caso di isteresi
asimmetrica, per riattivarla quando scende sotto al valore [SP -
HSEt]. Viceversa, in caso di azione diretta o di raffredamento
("Func”=CooL), disattiva l'uscita quando il valore di processo
raggiunge il valore [SP - HSEt] nel caso di isteresi simmetrica
oppure [SP] in caso di isteresi asimmetrica, per riattivarla quando
sale al di sopra del valore [SP + HSEt].
4.4 - REGOLAZIONE ON/OFF A ZONA NEUTRA (1rEG - 2rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione ON/OFF a Zona Neutra
sono contenuti nel gruppo
]
rEG”.
Questo funzionamento è attuabile quando sono configurate 2
uscite rispettivamente come 1.rEG e 2.rEG e si ottiene
programmando il par. “Cont” = nr ,
Il funzionamento a Zona Neutra viene utilizzato per il controllo degli
impianti che possiedono un elemento che causa un incremento
positivo (ad es. Riscaldante, Umidificante ecc.) e un elemento che
causa un incremento Negativo (ad es. Refrigerante, Deumidificante
ecc.).
Ne deriva che lo strumento visualizzerà:
DV = MV x “rot” + “OFSt”
M2 =valore misurato 2
D2 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M2
dove: M1 =valore misurato 1
D1 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M1
“OFSt” e “rot”, occorrerà applicare le seguenti formule:
rot” = (D2-D1) / (M2-M1) “OFSt” = D2 - (“rot” x M2)
In questo caso, per stabilire i valori da impostare ai parametri
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
6
Il funzionamento di regolazione agisce sulle uscite configurate in
funzione della misura, del Set point "SP" attivo, e dell'isteresi
"HSEt" programmati.
Il regolatore si comporta nel seguente modo: spegne le uscite
quando il valore di processo raggiunge il Set e attiva l'uscita 1.rEG
quando il valore di processo è minore di [SP-HSEt], oppure
accende l'uscita 2.rEG quando il valore di processo è maggiore di
[SP+HSEt].
Di conseguenza l'elemento che causa incremento Positivo andrà
collegato all'uscita configurata come 1.rEG mentre l'elemento di
incremento negativo andrà collegato all'uscita configurata come
2.rEG.
0N
OUT 2.rEG
(cooling)
OUT 1.rEG
(heating)
SP
PV
off
0N
off
off
off
0N
tim e
HSEt
HSEt
4.5 - REGOLATORE PID A SINGOLA AZIONE (1.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione PID sono contenuti nel
gruppo
]
rEG”.
Il modo di regolazione di tipo PID a Singola Azione è attuabile
impostando il parametro "Cont" = Pid ed agisce sull'uscita 1.rEG in
funzione del Set point “SP” attivo , del modo di funzionamento
"FunC", e del risultato dell’algoritmo di controllo PID a due gradi di
libertà dello strumento.
0N
0%
(HEAt)
1.rEG
ANALOG.
100%
tcr1
1.rEG
(HEAt)
DIG.
SP
PV
tcr1
off
tcr1tcr1 tcr1 tcr1
0N
off off
0N
offoff
0N 0N
tcr1
off
0N 0N
time
Per ottenere una buona stabilità della variabile in caso di processi
veloci e di comando dell’attuatore con uscita digitale, il tempo di
ciclo “tcr1” deve avere un valore basso con un intervento molto
frequente delluscita di regolazione.
In questo caso si raccomanda l’uso di un relè statico (SSR) per il
comando dell’attuatore.
L'algoritmo di regolazione PID a singola azione dello strumento
prevede l'impostazione dei seguenti parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"tcr1" - Tempo di ciclo dell'uscita 1.rEG (solo per uscite di tipo
digitale)
"Int" - Tempo Integrale
"rS" - Reset manuale (solo se “Int =0)
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
Quest’ultimo parametro premette di eliminare le sovraelongazioni
della variabile (overshoot) all’avviamento del processo o al
cambiamento del Set Point.
Occorre tener presente che un valore basso del parametro riduce
l’overshoot mentre un valore alto lo aumenta.
2
1
3
SP
PV
tim e
1: Valore “FuOC” OK
2: Valore “FuOC” troppo alto
3: Valore “FuOC” troppo basso
4.6 - REGOLATORE PID A DOPPIA AZIONE (1.rEG - 2.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione PID sono contenuti nel
gruppo
]
rEG”.
La regolazione PID a Doppia Azione viene utilizzata per il controllo
degli impianti che possiedono un elemento che causa un
incremento positivo (ad es. Riscaldante) e un elemento che causa
un incremento negativo (ad es. Raffreddante) e viene attuata
quando sono configurate 2 uscite rispettivamente come 1.rEG e
2.rEG e programmando il par. “Cont” = Pid.
L'elemento che causa incremento Positivo andrà collegato all'uscita
configurata come 1.rEG mentre l'elemento di incremento negativo
andrà collegato all'uscita configurata come 2.rEG.
Il modo di regolazione di tipo PID a doppia azione agisce pertanto
sulle uscite 1.rEG e 2.rEG in funzione del Set point “SPattivo e
del risultato dell’algoritmo di controllo PID a due gradi di libertà dello
strumento.
Per ottenere una buona stabilità della variabile in caso di processi
veloci e di comando degli attuatori con uscite digitali, i tempi di ciclo
“tcr1” e “tcr2” devono avere un valore basso con un intervento molto
frequente delle uscite di regolazione.
In questo caso si raccomanda l’uso di un relè statico (SSR) per il
comando degli attuatori.
L'algoritmo di regolazione PID a doppia azione dello strumento
prevede l'impostazione dei seguenti parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"tcr1" - Tempo di ciclo dell'uscita 1.rEG (solo per uscite di tipo
digitale)
"tcr2" - Tempo di ciclo dell'uscita 2.rEG (solo per uscite di tipo
digitale)
"Int" - Tempo Integrale
"rS" - Reset manuale (solo se “Int =0)
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
"Prat" - Power Ratio o rapporto tra potenza dell'elemento
comandato dall'uscita 2.rEG e potenza dell'elemento comandato
dall'uscita 1.rEG.
4.7 - REGOLATORE PID PER AZIONAMENTI MOTORIZZATI A
POSIZIONAMENTO TEMPORALE (1.rEG - 2.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione PID per azionamenti
motorizzati sono contenuti nel gruppo
]
rEG”.
Questo tipo di regolazione viene utilizzato per il controllo degli
impianti dotati di un azionamento motorizzato con controlli di
apertura e chiusura di tipo digitale che in assenza di comandi
rimane nel punto raggiunto e viene attuata quando sono configurate
2 uscite rispettivamente come 1.rEG e 2.rEG e programmando il
par. “Cont” = 3 Pt.
Il comando di apertura dell’azionamento sarà fornito dall'uscita
configurata come 1.rEG mentre il comando di chiusura sarà fonito
dall’uscita configurata come 2.rEG.
Il modo di regolazione di tipo PID per azionamenti motorizzati
agisce pertanto sulle uscite 1.rEG e 2.rEG in funzione del Set point
“SP” attivo e del risultato dell’algoritmo di controllo PID a due gradi
di libertà dello strumento.
Il sistema di controllo utilizzato, non prevede una retroazione per
stabilire la posizione attuale dell'azionamento.
Qualora l'attuatore non fosse dotato di contatti di finecorsa di
sicurezza che interrompano l'azionamento a fine corsa è necessario
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
7
dotare l'impianto di questi contatti (SQo, SQc) come rappresentato
in figura
Supply
CLOSEOPEN M
SQo
1.rEG 2.rEG
SQc
TLK 43
L'algoritmo di regolazione PID per azionamenti motorizzati a
posizionamento temporale prevede l'impostazione dei seguenti
parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"Int" - Tempo Integrale
"rS" - Reset manuale (solo se “Int =0)
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
"tcor" : Tempo di corsa dell’azionamento.
E' il tempo, espresso in secondi, che occorre all'azionamento per
passare dalla posizione "tutto aperto" alla posizione "tutto chiuso".
"SHrI" : Valore minimo di regolazione.
E' il valore che deve aver raggiunto la regolazione (in %) prima che
abbia effetto sull'uscita. Serve per evitare che il controllo intervenga
troppo frequentemente.
"PoSI" : Posizionamento all'accensione.
E' la posizione in cui si deve portare l'azionamento quando si
accende lo strumento. Può assumere i seguenti valori :
nO = l'azionamento rimane dove si trova,
oPEn = l'azionamento si porta in posizione di "tutto aperto",
cLoS = l'azionamento si porta in posizione di "tutto chiuso".
Se si programmano le opzioni "OPEn" o "CloS", all'accensione
l'apparecchio attiverà l' uscita 1.rEG (se "oPEn") o 2.rEG (se
"cLoS") per il tempo impostato al par. "tcor" dopo di che inizierà la
regolazione.
In caso di errore di misura, le uscite vengono azionate in modo da
portare la valvola nella posizione stabilita dal parametro “PoSI”.
4.8 - FUNZIONI DI AUTOTUNING E SELFTUNING
Tutti i parametri riguardanti le funzioni di AUTOTUNING e
SELFTUNING sono contenuti nel gruppo
]
rEG”.
La funzione di AUTOTUNING e la funzione di SELTUNING
permettono la sintonizzazione automatica del regolatore PID.
La funzione di AUTOTUNING prevede il calcolo dei parametri PID
attraverso un ciclo di sintonizzazione di tipo FAST oppure di tipo
OSCILLATORIO, terminato il quale i parametri vengono
memorizzati dallo strumento e durante la regolazione rimangono
costanti.
La funzione di SELFTUNING (rule based "TUNE-IN") prevede
invece il monitoraggio della regolazione ed il continuo ricalcolo dei
parametri durante la regolazione.
Entrambe le funzioni calcolano in modo automatico i seguenti
parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"tcr1" - Tempo di ciclo dell'uscita 1.rEG
"Int" - Tempo Integrale
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
e, per la regolazione PID a doppia azione, anche:
"tcr2" - Tempo di ciclo dell'uscita 2.rEG
"Prat" - Rapporto P 2.rEG/ P 1.rEG
Per attivare la funzione di AUTOTUNING procedere come segue:
1) Impostare ed attivare il Set point desiderato.
2) Impostare il parametro "Cont" =Pid oppure = 3 Pt , se lo
strumento comanda un azionamento motorizzato a posizionamento
temporale.
3) Se il controllo è a singola azione impostare il parametro "Func" in
funzione del processo da controllare attraverso l'uscita 1.rEG.
4) Configurare un’uscita come 2.rEG se lo strumento comanda un
impianto con doppia azione o un azionamento motorizzato a
posizionamento temporale.
5) Impostare il parametro "Auto" come:
= 1 : se si desidera che l’autotuning FAST venga avviato
automaticamente ogni volta che si accende lo strumento a
condizione che il valore di processo sia minore (per “Func” =HEAt)
di [SP- |SP/2|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+ |SP/2|]
= 2 : se si desidera che l’autotuning FAST venga avviato
automaticamente all’accensione successiva dello strumento a
condizione che il valore di processo sia minore (per “Func” =HEAt)
di [SP- |SP/2|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+ |SP/2|], e,
una volta terminata la sintonizzazione, venga posto
automaticamente il par. “Auto”=OFF.
= 3 : se si desidera avviare l’autuning FAST manualmente,
mediante la selezione della voce “tunE” nel menù principale o
mediante il tasto U opportunamente programmato (“USrb” = tunE).
In questo caso l’autotuning parte a condizione che il valore di
processo sia minore (per “Func” =HEAt) di [SP- |SP/5|] o maggiore
(per “Func” =CooL) di [SP+ |SP/5|].
= 4 : se si desidera che l’autotuning FAST venga avviato
automaticamente ad ogni modifica del Set di regolazione o al
termine del ciclo di Soft-Start programmato. L’autotuning verrà
comunque eseguito a condizione che il valore di processo sia
minore (per “Func” =HEAt) di [SP- |SP/5|] o maggiore (per “Func”
=CooL) di [SP+ |SP/5|].
= - 1 : se si desidera che l’autotuning OSCILLATORIO venga
avviato automaticamente ogni volta che si accende lo strumento
= - 2 : se si desidera che l’autotuning OSCILLATORIO venga
avviato automaticamente all’accensione successiva dello strumento
e, una volta terminata la sintonizzazione, venga posto
automaticamente il par. “Auto”=OFF.
= - 3 : se si desidera avviare l’autuning OSCILLATORIO
manualmente mediante il tasto U.
= - 4 : se si desidera che l’autotuning OSCILLATORIO venga
avviato automaticamente ad ogni modifica del Set di regolazione o
al termine del ciclo di Soft-Start programmato.
NOTA: L’Autotuning di tipo Fast risulta particolarmente rapido e non
manifesta alcun effetto sulla regolazione poichè calcola i parametri
del regolatore durante la fase di raggiungimento del Set Point.
Per la corretta esecuzione dell’autotuning di tipo Fast è però
necessario che all’avvio del ciclo vi sia una certa differenza tra la
variabile di processo ed il Set Point, per questa ragione lo
strumento avvia l’autotuning Fast solo quando:
- Per “Auto” = 1 o 2 : il valore di processo è minore (per “Func”
=HEAt) di [SP- |SP/2|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+
|SP/2|]
-Per “Auto” = 3 o 4 : il valore di processo è minore (per “Func”
=HEAt) di [SP- |SP/5|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+
|SP/5|].
L’Autotuning FAST non è indicato quando il Set point è prossimo
alla lettura iniziale o quando la variabile misurata varia in modo
irregolare durante il ciclo di sintonizzazione (per motivi dovuti al
processo la variabile sale o scende).
In questi casi si consiglia l'uso dell’Autotuning di tipo oscillatorio il
quale attua alcuni cicli di regolazione ON-OFF che portano il valore
di processo ad oscillare intorno al valore di Set point terminati i
quali passa alla regolazione di tipo PID con i parametri calcolati
dall’Autotuning.
6) Uscire dalla programmazione parametri.
7) Collegare lo strumento all'impianto comandato.
8) Attivare l'autotuning spegnendo e riaccendendo l’apparecchio se
“Auto” = 1o 2, oppure mediante la selezione della voce “tunE” nel
menù principale (o mediante il tasto U opportunamente
programmato) se “Auto” = 3, oppure ancora variando il valore di
Set se “Auto” = 4.
A questo punto la funzione di Autotuning è attivata e viene
segnalata attraverso il led AT/ST lampeggiante.
Il regolatore attua quindi una serie di operazioni sull'impianto
collegato al fine di calcolare i parametri della regolazione PID più
idonei. Qualora non siano verificate le condizioni di valore di
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
8
processo per avviare l’Autotuning, il display visualizzerà “ErAt” ad
indicare l’impossibilità di eseguire l’operazione e lo strumento si
porrà nel normale modo di regolazione secondo i parametri
impostati precedentemente.
Per far scomparire l’errore “ErAt” è sufficiente premere il tasto P.
La durata del ciclo di Autotuning è limitata ad un massimo di 12 ore.
Nel caso in cui il processo non sia terminato nell'arco di 12 ore lo
strumento visualizzerà "noAt" .
Nel caso invece si dovesse verificare un errore della sonda lo
strumento naturalmente interromperà il ciclo in esecuzione.
I valori calcolati dall’Autotuning saranno memorizzati
automaticamente dallo strumento al termine della corretta
esecuzione del ciclo di Autotuning nei parametri relativi alla
regolazione PID.
Nota : Lo strumento è già preimpostato in fabbrica per eseguire
l’autotuning FASTad ogni accensione dello strumento ("Auto" = 1).
Per attivare la funzione di SELFTUNING procedere come segue:
1) Impostare ed attivare il Set point desiderato.
2) Impostare il parametro "Cont" =Pid oppure = 3 Pt , se lo
strumento comanda un azionamento motorizzato a posizionamento
temporale.
3) Se il controllo è a singola azione impostare il parametro "Func" in
funzione del processo da controllare attraverso l'uscita 1.rEG.
4) Configurare un’uscita come 2.rEG se lo strumento comanda un
impianto con doppia azione o un azionamento motorizzato a
posizionamento temporale.
5) Impostare il parametro "SELF" =yES
6) Uscire dalla programmazione parametri.
7) Collegare lo strumento all'impianto comandato.
8) Attivare il Selftuning mediante la selezione della voce “tunE” nel
menù principale (o mediante il tasto U opportunamente
programmato).
Quando la funzione di Selftuning è attiva, il led AT/ST si accende in
modo fisso, e tutti i parametri di regolazione PID ("Pb", "Int", "dEr",
ecc.) non vengono più visualizzati.
Per interrompere il ciclo di Autotuning o disattivare il Selftuning
selezionare dal menù "SEL" uno qualsiasi degli stati di regolazione:
"rEG", "OPLO" o "OFF".
Se lo strumento viene spento durante l'autotuning o con la funzione
di Selftuning attivata, alla sua riaccensione le funzioni risulteranno
inserite.
4.9 - LIMITAZIONE DELLA POTENZA DI REGOLAZIONE
Attraverso questa funzione è possibile limitare la potenza di
regolazione in uscita (in modo separato per entrambe le uscite di
regolazione) entro un limite minimo ed un limite massimo .
L’utilizzo di questi limiti è possibile solo in caso di regolazione PID a
singola o doppia azione e può essere utile per sopperire ad alcuni
problemi meccanici degli attuatori come, ad esempio, valvole che
non iniziano ad aprirsi fino a che l'uscita non ha raggiunto almeno il
20% e/o risultano già completamente chiuse quando la potenza ha
raggiunto l'80%.
Il regolatore PID dello strumento lavora normalmente producendo
potenze tra 0 e 100 % nel caso di PID a singola azione e –100 (C)
e 100 (H) % nel caso di PID a doppia azione.
La funzione pertanto risulta disabilitata impostando “ro1.L” =0
“ro2.L” = 0 e “ro1.H” =100, “ro2.H” = 100.
Impostando valori diversi la potenza viene quindi scalata entro i
limiti impostati in modo da sfruttare al massimo la dinamica
dell'attuatore.
I parametri impostabili per questa funzione, contenuti nel blocco
]
rEG”, sono :
“ro1.L” - Potenza minima in uscita da 1.rEG (H)
“ro1.H” - Potenza massima in uscita da 1.rEG (H)
“ro2.L” - Potenza minima in uscita da 2.rEG (C)
“ro2.H” - Potenza massima in uscita da 2.rEG (C)
La limitazione non è attiva in modalità di controllo manuale “OPLO”.
4.10 - LIMITAZIONE DELLA VELOCITA DI VARIAZIONE DELLA
POTENZA DI REGOLAZIONE
Attraverso questa funzione è possibile limitare velocità di variazione
della potenza di regolazione in uscita (in modo separato per
entrambe le uscite di regolazione) .
L’utilizzo di questa funzione è possibile solo in caso di regolazione
PID a singola o doppia azione e può essere utile per sopperire ad
alcuni problemi degli attuatori che potrebbero necessitare di una
lenta e progressiva variazione di potenza.
I parametri impostabili per questa funzione, contenuti nel blocco
]
rEG”, sono :
“OPS1” - Velocità di variazione della potenza in uscita da 1.rEG (H)
espressa in [% / sec].
“OPS2” - Velocità di variazione della potenza in uscita da 2.rEG (C)
espressa in [% / sec].
La funzione di limitazione risulta disabilitata impostando i par. = InF
e non è attiva in modalità di controllo manuale “OPLO”.
4.11 - FUNZIONE DI SPLIT RANGE
L’utilizzo di questa funzione è possibile solo in caso di regolazione
PID a doppia azione e può essere utilizzata per ritardare o
anticipare l’intervento dei due attuatori comandati dallo strumento.
Con questa funzione è quindi possibile ottimizzare l’intervento dei
due attuatori facendo sì che le loro azioni non si sovrappongano
oppure diversamente si sovrappongano in modo da ottenere la
miscela delle due azioni degli attuatori.
In pratica si tratta di impostare due offset di potenza (uno per
l’azione diretta e uno per l’azione inversa) che stabiliscono l’inizio
dell’intervento dell’attuatore comandato dall’uscita.
I parametri impostabili per questa funzione, contenuti nel blocco
]
rEG”, sono :
“thr1” : Soglia di potenza alla quale l’uscita 1.rEG inizia ad operare.
“thr2” : Soglia di potenza alla quale l’uscita 2.rEG inizia ad operare.
In pratica se si desidera anticipare l’intervento dell’azione inversa
(1.rEG) e ritardare quello dell’azione diretta (2.rEG) occorrerà
impostare valori positivi al par. “thr1” e negativi al par. “thr2”.
In questo modo verrà aumentata la zona entro la quale le due
uscite non si attiveranno contemporaneamente.
Pb
Pb
time
-100%
thr2
thr1
100%
1rEG
(Cooling)
2rEG
(Heating)
0%
SP
PV
Viceversa se si desidera prolungare l’intervento dell’azione inversa
(1.rEG) e anticipare quello dell’azione diretta (2.rEG) occorrerà
impostare valori negativi al par. “thr1” e positivi al par. “thr2”.
In questo modo verrà aumentata la zona entro la quale le due
uscite si attiveranno contemporaneamente.
Pb
Pb
time
thr1
thr2
100%
-100%
2rEG
(Cooling)
1rEG
(Heating)
0%
SP
PV
La funzione di split range viene disabilitata impostando i rispettivi
parametri =0.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
9
time
Pb
Pb
100%
-100%
(Heating)
(C oo ling)
2rEG
1rEG
0%
SP
PV
N.B. : Allo scopo di semplificare la spiegazione nei grafici di
esempio è stato considerato un regolatore solo proporzionale (e
quindi con “dEr” e “Int” = OFF) a doppia azione con “Prat” = 1.0 e
“rS” = 0.0
4.12 - VARIAZIONE DINAMICA DEL SET POINT E
COMMUTAZIONE AUTOMATICA TRA DUE SET POINT (RAMPE
E TEMPO DI MANTENIMENTO)
Tutti i parametri riguardanti il funzionamento delle rampe sono
contenuti nel gruppo
]
rEG”.
E' possibile fare in modo che il Set point venga raggiunto in un
tempo predeterminato (comunque maggiore del tempo che il
sistema impiegherebbe naturalmente).
Questo può essere utile in quei processi (trattamenti termici,
chimici, ecc.) in cui il Set point deve essere raggiunto
gradatamente, in tempi prestabiliti.
Inoltre è possibile fare in modo che, dopo l’accensione dello
strumento, raggiunto il primo Set (SP1) lo strumento commuti
automaticamente sul secondo Set (SP2) dopo un tempo
programmabile realizzando così un ciclo automatico.
Queste funzioni sono disponibili per tutti i tipi di regolazione
programmabili .
Il funzionamento è stabilito dai seguenti parametri:
"SLor" - Pendenza della prima rampa espressa in unità/minuto.
"SLoF" - Pendenza della seconda rampa espressa in unità/minuto.
"dur.t" - Tempo di mantenimento del Set Point “SP1” prima di
commutare automaticamente su “SP2” (espresso in ore e min.).
Le funzioni risultano disattivate quando si impostano i relativi
parametri = InF.
Se si desidera il solo raggiungimento del Set Attivo (es. “SP1”) a
velocità controllata è sufficiente impostare il par. “SLor” al valore
desiderato.
La rampa “SLor” risulterà sempre operativa all’accensione dello
strumento e quando viene cambiato il valore di set point attivo.
Se invece si desidera realizzare un ciclo automatico dall’accensione
dello strumento occorre programmare il par. “nSP”= 2, impostare i
due valori “SP1” e “SP2” e naturalmente programmare i par. “SLor”,
“dur.t” e “SLoF” con i valori desiderati.
In questo caso al termine del ciclo tutte le rampe non saranno più
attive.
SP1
[U n it]
SV
SP1 Value
change
SP1
tim e [m in .]
SLor SLor
[U n it]
SP1
SV
AUTO
change
Set
dur.t
SP2
tim e [m in .]
SLor SLoF
Gli esempi sono con partenza da valori inferiori a SP1 e con
successiva diminuzione del Set Point.
Nota: In caso di regolatore PID se si desidera effettuare
l’autotuning ed è attiva una rampa questa non viene eseguita. Si
raccomanda pertanto di eseguire l’Autotuning senza attivare alcuna
rampa e quindi, una volta eseguita la sintonizzazione, disabilitare
l’Autotuning (“Auto” = 0), programmare le rampe desiderate e, se si
desidera la sintonizzazione automatica, abilitare la funzione di
Selftuning.
4.13 - FUNZIONE DI SOFT-START
Tutti i parametri riguardanti il funzionamento del Soft Start sono
contenuti nel gruppo
]
rEG”.
La funzione di Soft-Start è attuabile solo con regolazione PID e
consente di limitare la potenza di regolazione all’accensione dello
strumento per un tempo prefissato.
Ciò risulta utile quando l’attuatore comandato dallo strumento si
potrebbe danneggiare a causa di una potenza troppo elevata fornita
quando questi non è ancora in condizioni di regime (ad esempio nel
caso di alcuni elementi riscaldanti).
Il funzionamento è stabilito dai seguenti parametri:
“St.P” - Potenza di Soft Start
“SSt - Tempo massimo di Soft Start (espresso in hh.mm)
“HSEt” - Soglia disabilitazione ciclo Soft Start
Una volta impostati i parametri ai valori desiderati, all’accensione lo
strumento provvederà a fornire in uscita la potenza impostata al par.
“St.P” per il tempo impostato al par. “SSt” o sino al raggiungimento
del valore assoluto impostato al par. “HSEt”.
In pratica lo strumento opera in regolazione manuale per
commutare automaticamente in regolazione automatica al termine
del tempo “SSt” o quando il valore di processo è uguale al valore
programmato al par. “HSEt”.
Per escludere la funzione di Soft Start è sufficiente impostare il par.
“SSt” = OFF
Qualora, durante l’esecuzione del Soft Start, si verifichi un errore di
misura la funzione viene interrotta e lo strumento passa a fornire in
uscita la potenza impostata al par. “OPE”.
Se la misura si ripristina, il Soft Start rimane comunque disattivato.
Se si desidera eseguire l’Autotuning con il Soft Start inserito occorre
programmare il par. “Auto” = 4 / - 4.
In questo modo l’autotuning verrà eseguito al termine del ciclo di
Soft-Start (ved. par. 4.8).
4.14 - FUNZIONAMENTO DELLE USCITE DI ALLARME (AL1,
AL2, AL3)
Per la configurazione di funzionamento degli allarmi il cui intervento
è legato al valore di processo (AL1, AL2, AL3) è necessario prima
stabilire a quale uscita deve corrispondere l’allarme.
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nei gruppi di
parametri
]
O1”, “
]
O2” ,“
]
O3” ,“
]
O4” i parametri relativi alle
uscite che si desiderano utilizzare come allarmi programmando il
parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo (in
questo caso il led frontale dello strumento segnala lo stato
dell’allarme)
Nota: In tutti gli esempi che seguono viene fatto riferimento
all’allarme AL1. Naturalmente il funzionamento degli altri allarmi
risulta analogo.
Accedere quindi al gruppo
]
AL1” e programmare al parametro
“OAL1” , su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di
allarme.
Il funzionamento dell’allarme AL1 è invece stabilito dai parametri:
"AL1t " - TIPO DI ALLARME
"Ab1" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME
“AL1” - SOGLIA DI ALLARME
“AL1L” - SOGLIA INFERIORE ALLARME (per allarme a finestra) O
LIMITE INFERIORE DEL SET DI ALLARME “AL1” (per allarmi di
minima o di massima)
“AL1H” - SOGLIA SUPERIORE ALLARME (per allarme a finestra)
O LIMITE SUPERIORE DEL SET DI ALLARME “AL1” (per allarmi di
minima o di massima)
“HAL1” - ISTERESI DEGLI ALLARMI
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
10
“AL1d” - RITARDO ATTIVAZIONE DELL’ALLARME (in sec.)
"AL1i" - COMPORTAMENTO ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA
"AL1t" - TIPO DI ALLARME: Si possono avere 6 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme.
LoAb = ALLARME ASSOLUTO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1" per disattivarsi quando sale al
di sopra della soglia [AL1 + HAL1].
Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L” e AL1H” i
limiti entro i quali è possibile programmare la soglia “AL1”.
HiAb = ALLARME ASSOLUTO DI MASSIMA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo sale al di sopra della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1" per disattivarsi quando
scende al di sotto della soglia [AL1 - HAL1]. Con questa modalità è
possibile impostare ai par. “AL1L” e AL1H” i limiti entro i quali è
possibile programmare la soglia “AL1”.
LoAb
off
ON
AL1
AL1
PV
HiAb
HAL1
tim e
off
ON
AL1
PV
tim e
HAL1
off off
ON
OUT
off off
ON
OUT
AL1
LodE = ALLARME RELATIVO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto del valore [SP + AL1]
per disattivarsi quando sale al di sopra della soglia [SP + AL1 +
HAL1]. Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L” e
AL1H” i limiti entro i quali è possibile programmare la soglia “AL1”.
HidE = ALLARME RELATIVO DI MASSIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo sale al di sopra del valore [SP + AL1]
per disattivarsi quando scende al di sotto della soglia [SP + AL1 -
HAL1]. Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L” e
AL1H” i limiti entro i quali è possibile programmare la soglia “AL1”.
LodE
ON
off
PV
SP
-A L 1
HAL1
tim e
off
ON
SP
AL1
PV
HidE
tim e
HAL1
ON
off off off off
ON
OUT
AL1
OUT
AL1
LHAb = ALLARME ASSOLUTO A FINESTRA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo scende al di sotto della soglia
di allarme impostata al parametro "AL1L" oppure sale al di sopra
della soglia di allarme impostata al parametro "AL1H" e si disattiva
quando rientra nel campo [AL1H - HAL1 ... AL1L + HAL1].
LHdE = ALLARME RELATIVO A FINESTRA: L'allarme viene
attivato quando il valore di processo scende al di sotto del valore
[SP + AL1L] oppure quando il valore di processo sale al di sopra del
valore [SP + AL1H] e si disattiva quando rientra nel campo [SP +
AL1H - HAL1 ... SP + AL1L + HAL1].
LHAb
ON
off
AL1H
AL1L
PV
ON
tim e
off
HAL1
HAL1
SP
AL1L
AL1H
PV
tim e
LHdE
HAL1
HAL1
off off
ON ON
off off
OUT
AL1
OUT
AL1
"Ab1" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME: Il parametro può
assumere un valore compreso tra 0 e 15.
Il numero da impostare, che corrisponderà al funzionamento
desiderato, viene ottenuto sommando i valori riportati nelle seguenti
descrizioni:
COMPORTAMENTO ALLARME ALL'ACCENSIONE: Si possono
avere 2 differenti comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda
del valore sommato al par. “Ab1”.
+0 = COMPORTAMENTO NORMALE: L'allarme viene attivato
sempre quando vi sono le condizioni di allarme.
+1 = ALLARME NON ATTIVO ALL'AVVIAMENTO: Se
all'avviamento lo strumento si trova nelle condizioni di allarme
questo non viene attivato. L'allarme si attiverà solo quando il valore
di processo, dopo l'accensione, non si è portato nelle condizioni di
non allarme e successivamente nelle condizioni di allarme.
PV
+1
+0
tim e
AL1
ONON
ON
off off
offoff
Ab1
Nell’esempio il comportamento è rappresentato con un allarme di
minima assoluto
RITARDO ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Ab1”.
+0 = ALLARME NON RITARDATO: L'allarme si attiva
immediatamente al verificarsi delle condizioni di allarme.
+2 = ALLARME RITARDATO: Al verificarsi delle condizioni di
allarme viene fatto partire il ritardo impostato al par. “AL1d”
(espresso in sec.) e solo trascorso tale tempo l’allarme verrà
attivato.
MEMORIA ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Ab1”.
+ 0 = ALLARME NON MEMORIZZATO: L'allarme rimane attivo solo
nelle condizioni di allarme
+ 4 = ALLARME MEMORIZZATO: L'allarme si attiva quando vi sono
le condizioni di allarme e rimane attivo anche se tali condizioni non
permangono sino a quando non viene premuto il pulsante U se
opportunamente programmato (“USrb”=Aac).
AL1
PV
ON
ON tim e
+0
Ab1
+4
off
off
off
Nell’esempio il comportamento è rappresentato con un allarme di
massima assoluto
TACITAZIONE ALLARME: Si possono avere 2 differenti
comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato
al par. “Ab1”.
+ 0 = ALLARME NON TACITABILE: L'allarme rimane sempre attivo
nelle condizioni di allarme
+ 8 = ALLARME TACITABILE: L'allarme si attiva quando vi sono le
condizioni di allarme e può essere disattivato mediante il pulsante
U, se opportunamente programmato (“USrb”=ASi) anche se le
condizioni di allarme permangono.
"AL1i" - ATTIVAZIONE ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA: consente di stabilire in che condizione si deve porre
l’allarme quando lo strumento ha un errore di misura (yES=allarme
attivo; no=allarme disattivato)
4.15 - FUNZIONE ALLARME DI HEATER BREAK (HB)
Tutti i parametri riguardanti le funzioni relativi all’allarme di Heater
Break sono contenuti nel gruppo
]
Hb”.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
11
La funzione di allarme Heater Break (Allarme rottura dell'elemento
riscaldante) è attuabile solo quando lo strumento è dotato
dell'ingresso (TAHB) per la misura della corrente assorbita dal
carico e viene utilizzata un’uscita digitale per il comando del carico.
Tale ingresso accetta segnali provenienti da trasformatori
amperometrici (TA) con uscita massima di 50 mA .
La prima operazione da effettuare per avere una corretta misura di
corrente è quella di impostare al par. “IFS” la corrente che lo
strumento deve misurare in corrispondenza del fondo scala
dell’ingresso TA (50 mA).
Per la configurazione dell’uscita a cui destinare l’allarme di Heater
Break è necessario prima stabilire a quale uscita deve
corrispondere l’allarme.
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nei gruppi di
parametri
]
O1”, “
]
O2” ,“
]
O3” ,“
]
O4” i parametri relativi alle
uscite che si desiderano utilizzare come allarmi programmando il
parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo.
Accedere poi al gruppo
]
Hb” e programmare al parametro “OHb”,
su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di allarme.
La modalità di funzionamento dell’allarme dell’allarme viene invece
stabilita al par. “HbF” che può essere programmato nei seguenti
modi:
= 1 : Allarme attivato quando, in condizioni di uscita 1.rEG attiva, la
corrente misurata dall'ingresso TAHB è inferiore al valore impostato
al parametro "IHbL" .
= 2 : Allarme attivato quando, in condizioni di uscita 1.rEG non
attiva, la corrente misurata dall'ingresso TAHB è superiore al valore
impostato al parametro "IHbH" .
= 3 : Allarme attivato quando, in condizioni di uscita 1.rEG attiva, la
corrente misurata dall'ingresso TAHB è inferiore al valore impostato
al parametro "IHbL" oppure quando, in condizioni di uscita 1.rEG
non attiva, la corrente misurata è superiore al valore impostato al
parametro "IHbH" (entrambi i due casi precedenti).
= 4 : Allarme attivato quando la corrente misurata dall'ingresso
TAHB è inferiore al valore impostato al parametro "IHbL" oppure
quando la corrente misurata è superiore al valore impostato al
parametro "IHbH" indipendentemente dallo stato dell’uscita 1.rEG.
Al parametro "IHbL" andrà quindi impostato il valore della corrente
normalmente assorbita dal carico quando l’uscita 1.rEG è attiva,
mentre al par. “IHbH” la corrente normalmente assorbita dal carico
quando l’uscita 1.rEG non è attiva.
L’impostazione di questi parametri va eseguita tenendo conto
anche delle fluttuazioni della tensione di rete per evitare allarmi
indesiderati.
Per quanto riguarda l'isteresi dell'allarme HB essa viene calcolata
automaticamente dallo strumento come 1 % delle soglie impostate.
Durante il funzionamento è possibile visualizzare sul display la
corrente misurata dall'ingresso TAHB quando l’uscita 1.rEG è
attivata, premendo il tasto "DOWN" e la corrente misurata quando
l’uscita 1.rEG è disattivata, premendo contemporaneamente il tasto
DOWN ed il tasto U.
Per escludere l’allarme di Heater Break è sufficiente programmare
“OHb” = OFF.
N.B. : La misura della corrente HB viene ritenuta valida se l’uscita
1rEG è attivata (o disattivata) per almeno 264 ms.
Questo vuol dire che se il tempo di ciclo (“tcr1”) è di 1 s, l’allarme
HB può intervenire solo quando la potenza in uscita è maggiore di
26,4%.
TLK 43
TA
EH
KM
Load
Power
Supply
AC
56 Out 1.rEG
4.16 - FUNZIONE ALLARME DI LOOP BREAK
Tutti i parametri riguardanti le funzioni relativi all’allarme di Loop
Break sono contenuti nel gruppo
]
LbA”.
Su tutti gli strumenti, è disponibile l’allarme di Loop Break che
interviene quando, per un motivo qualsiasi (cortocircuito di una
termocoppia, inversione di una termocoppia, interruzione del carico)
si interrompe l'anello di regolazione.
Per la configurazione dell’uscita a cui destinare l’allarme di Loop
Break è necessario prima stabilire a quale uscita deve
corrispondere l’allarme.
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nei gruppi di
parametri
]
O1”, “
]
O2” ,“
]
O3” ,“
]
O4” i parametri relativi alle
uscite che si desiderano utilizzare come allarmi programmando il
parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo.
Quindi accedere al gruppo
]
LbA” e programmare al parametro
“OLbA, su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di
allarme.
L’allarme di Loop Break viene attivato se la potenza di uscita
rimane al valore del 100 % per il tempo impostato al par. "LbAt"
(espresso in sec.).
Per non dar luogo a falsi allarmi, il valore di impostazione di questo
parametro va eseguita tenendo conto del tempo di raggiungimento
del valore di Set quando il valore misurato è lontano da questo (ad
esempio all’accensione dell’impianto).
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza il messaggio
“LbA” e si comporta come nel caso di un errore di misura fornendo
in uscita la potenza impostata al par. “OPE” (programmabile nel
gruppo
]
InP”).
Per ripristinare il normale funzionamento dopo l'allarme selezionare
il modo di regolazione “OFF” e quindi reimpostare il funzionamento
di regolazione automatica (“rEG”) dopo aver controllato il corretto
funzionamento della sonda e dell’attuatore.
Per escludere l’allarme di Loop Break è sufficiente programmare
“OLbA” = OFF.
4.17 - FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
La funzione del tasto U può essere definita mediante il parametro
“USrb” contenuto nel gruppo
]
PAn.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : Il tasto non esegue nessuna funzione.
= tunE : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile
attivare/disattivare l’Autotuning o il Selftuning.
= OPLO : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile passare
dal modo di regolazione automatica (rEG) a quello manuale (OPLO)
e viceversa.
= Aac : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile resettare un
allarme memorizzato (vedi par. 4.14)
= ASi :Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile tacitare un
allarme attivo (vedi par. 4.14)
= CHSP : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile
selezionare a rotazione uno dei 4 Set Point memorizzati.
= OFF : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile passare dal
modo di regolazione automatica (rEG) a quello di regolazione
disattivata (OFF) e viceversa.
4.18 - INGRESSO DIGITALE
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
12
In alternativa all’uscita OUT4, lo strumento può essere dotato di un
ingresso digitale il cui funzionamento è configurabile mediante il
parametro "diF" contenuto nel gruppo
]
InP”.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : L’ingresso non esegue nessuna funzione
= AaC : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale è
possibile resettare un allarme memorizzato (vedi par. 4.14)
= ASi :Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale è
possibile tacitare un allarme attivo (vedi par. 4.14)
= HoLd : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale viene
bloccata l’acquisizione della misura in quell’istante (N.B.: non la
lettura sul display, quindi l’indicazione potrebbe stabilizzarsi con un
ritardo proporzionale al filtro di misura). Con la funzione di hold
inserita lo strumento opera la regolazione in funzione della misura
memorizzata. Riaprendo il contatto lo strumento riprende la normale
acquisizione della misura.
= OFF : Quando lo strumento è nello stato “rEG” chiudendo il
contatto connesso all’ingresso digitale lo strumento viene posto
nello stato di OFF. Riaprendo il contatto lo strumento ritorna nello
stato di regolazione automatica “rEG”.
= CHSP : Chiudendo e riaprendo il contatto connesso all’ingresso
digitale è possibile selezionare a rotazione uno dei 4 Set Point
memorizzati.
= SP1.2 : La chiusura del contatto connesso all’ingresso digitale
seleziona come attivo il set point SP2 mentre l’apertura del contatto
seleziona come attivo il set point SP1. La funzione è attuabile solo
con “nSP” = 2 , inoltre quando è attivata disabilita la selezione del
set attivo tramite il parametro “SPAt” e tramite il tasto U.
= HE.Co : La chiusura del contatto connesso all’ingresso digitale
seleziona come attivo il set point SP2 con modalità di regolazione
“CooL” mentre l’apertura del contatto seleziona come attivo il set
point SP1 con modalità di regolazione “HEAt”. La funzione è
attuabile solo con “nSP” = 2 , inoltre quando è attivata disabilita la
selezione del set attivo tramite il parametro “SPAt” e tramite il tasto
U.
4.19 - INTERFACCIA SERIALE RS 485
Lo strumento può essere dotato di una interfaccia di comunicazione
seriale del tipo RS 485 attraverso la quale è possibile collegarlo ad
un rete in cui sono inseriti altri strumenti (regolatori o PLC) e
facente capo tipicamente ad un personal computer utilizzato come
supervisore dell'impianto.
Attraverso il personal computer è quindi possibile acquisire tutti i
dati di funzionamento e programmare tutti i parametri di
configurazione dello strumento.
Il protocollo software adottato nel TLK 43 è del tipo MODBUS-RTU
largamente utilizzato in molti PLC e programmi di supervisione
disponibili sul mercato (il manuale del protocollo di comunicazione
degli strumenti della serie TLK è disponibile a richiesta).
Il circuito d'interfaccia consente di collegare sino a 32 strumenti
sulla stessa linea.
Per mantenere la linea in condizioni di riposo, è richiesto il
collegamento di una resistenza (Rt) al termine della linea del valore
di 120 Ohm.
Lo strumento è dotato di due morsetti chiamati A e B che devono
essere connessi a tutti i morsetti omonimi della rete.
Per il cablaggio della linea è consigliabile adottare un cavo a 3 poli
intrecciato e schermato collegato come in figura.
Se lo strumento è dotato di interfaccia seriale devono essere
programmati i seguenti parametri tutti disponibili nel gruppo di
parametri
]
SEr” :
"Add" : Indirizzo della stazione. Impostare un numero diverso per
ogni stazione, da 1 a 255
"baud" : Velocità di trasmissione (baud-rate), impostabile da 1200
a 38400 baud. Tutte le stazioni devono avere la stessa velocità di
trasmissione.
"PACS" : Accesso alla programmazione. Se impostato come
"LoCL" significa che lo strumento è programmabile solo da tastiera,
se impostato come "LorE" significa che è programmabile sia da
tastiera che tramite linea seriale.
Quando si tenta di entrare in programmazione da tastiera mentre è
in corso una comunicazione tramite la porta seriale lo strumento
visualizza "buSy" ad indicare lo stato di occupato.
TLK43 n.2TLK43 n.1
18
GND
17
AB
16
AB
TLK43 n.N
GND A GNDB
shie ld
A
Interface
RS485
GND
B
HOST
(PC/PLC)
120 ohm
Rt
18 17 16 18 17 16
4.20 - CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “KEY 01”
Lo strumento è dotato di un connettore che permette il trasferimento
da e verso lo strumento dei parametri di funzionamento attraverso il
dispositivo ASCON TECNOLOGIC KEY01 con connettore a 3 poli.
Questo dispositivo è utilizzabile per la programmazione in serie di
strumenti che devono avere la stessa configurazione dei parametri
oper conservare una copia della programmazione di uno strumento
e poterla ritrasferire rapidamente.
Per l’utilizzo del dispositivo KEY 01 è necessario che sia il
dispositivo che lo strumento siano alimentati.
SUPPLY ADAPTER
12 VDC AC SUPPLY
SUPPLY
N.B.: Per gli strumenti dotati di porta di comunicazione seriale
RS485 è indispensabile che il parametro “PACS” sia impostato =
LorE.
Per trasferire la configurazione di uno strumento sul dispositivo
(UPLOAD) procedere nel modo seguente:
1) posizionare entrambi i dip switch del dispositivo KEY01 nella
posizione OFF.
2) collegare il dispositivo allo strumento TLK inserendo l’apposito
connettore.
3) accertarsi che lo strumento e il dispositivo siano alimentati
4) osservare il led di segnalazione della KEY 01: se risulta verde
significa che sul dispositivo è già caricata una configurazione
mentre se risulta verde lampeggiante o rosso lampeggiante
significa che sul dispositivo non è stata caricata nessuna
configurazione valida.
5) premere il pulsante posto sul dispositivo.
6) osservare il led di segnalazione: dopo aver premuto il pulsante il
led diventa rosso e quindi, al termine del trasferimento dei dati,
diventa verde.
7) a questo punto è possibile disinserire il dispositivo.
Per trasferire la configurazione caricata sul dispositivo ad uno
strumento della stessa famiglia (DOWNLOAD), procedere nel modo
seguente:
1) posizionare entrambi i dip switch del dispositivo KEY01 nella
posizione ON.
2) collegare il dispositivo ad uno strumento TLK che abbia le
stesse caratteristiche di quello da cui è stata ricavata la
configurazione che si desidera trasferire inserendovi l’apposito
connettore.
3) accertarsi che lo strumento e il dispositivo siano alimentati.
4) osservare il led di segnalazione della KEY 01: il led deve risultare
verde, poichè se il led risulta verde lampeggiante o rosso
lampeggiante significa che sul dispositivo non è stata caricata
nessuna configurazione valida e quindi è inutile proseguire.
5) se il led risulta verde premere il pulsante posto sul dispositivo.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
13
6) osservare il led di segnalazione: dopo aver premuto il pulsante il
led diventa rosso e quindi, al termine del trasferimento dei dati,
ritorna verde.
7) a questo punto è possibile disinserire il dispositivo.
Per maggiori informazioni e le indicazioni delle cause di errore
vedere il manuale d’uso relativo al dispositivo KEY 01.
5 - PARAMETRI PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non essere
presenti o perchè dipendono dal tipo di strumento utilizzato o
perchè sono automaticamente disabilitati in quanto parametri non
necessari.
Gruppo “
]
SP” (parametri relativi al Set Point)
Gruppo
]
O2” (parametri relativi all’uscita 2)
Par. Descrizione Range Def. Note
27 O2F Funzione dell’uscita 2
se di tipo digitale:
vedi “O1F”
1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
OFF
OFF
Par. Descrizione Range Def. Note
1nSPNumero Set point
programmabili
1 ÷ 4 1
2SPAt Set point Attivo 1 ÷ nSP 1
3SP1 Set Point 1 SPLL ÷ SPHL 0
4SP2 Set Point 2 SPLL ÷ SPHL 0
5SP3 Set Point 3 SPLL ÷ SPHL 0
6SP4 Set Point 4 SPLL ÷ SPHL 0
7SPLL Set Point minimo -1999 ÷ SPHL -1999
8SPHL Set Point massimo SPLL ÷ 9999 9999
Gruppo
]
InP(parametri relativi agli ingressi)
Par. Descrizione Range Def. Note
9HCFG Tipo di segnale in
ingresso
tc / rtd / I / tc
UoLt / SEr
10 SEnS Tipo sonda in ingresso:
J= termocoppia J
CrAL= termocoppia K
S= termocoppia S
b= termocoppia B
E= termocoppia E
n= termocoppia N
r= termocoppia R
t= termocoppia T
C= termocoppia C
Ir.J= sens. IRS J
Ir.CA= sens. IRS K
Pt10 = termor..Pt 1000
Pt1= termores. Pt100
Ptc= PTC KTY81-121
ntc= NTC 103-AT2
0.20= 0..20 mA
4.20= 4..20 mA
0.50= 0..50 mV
0.60= 0..60 mV
12.60= 12..60 mV
0.5=0..5 V
1.5= 1..5 V
0.10= 0..10 V
2.10= 2..10 V
tc : J
J/ CrAL/ S/ b/
E/ L/ n/ r/ t/ C/
Ir.J / Ir.CA
rtd :
Pt10/Pt1 / Ptc
/ ntc
I :
0.20 / 4.20
UoLt :
0.50 / 0.60 /
12.60 / 0.5 /
1.5 / 0.10 /
2.10
11 rEFL Coefficiente riflessione
per sensori IRS
0.10 ÷ 1.00 1.00
12 SSC Limite inferiore scala
ingresso segnali V / I
-1999 ÷ FSC 0
13 FSCLimite superiore scala
ingresso segnali V / I
SSC ÷ 9999 0
14 dP Numero di cifre
decimali
tc/rtd : 0
0 / 1
UoLt / I / SEr:
0 ÷ 3
15 UnitUnità di misura della
temperatura
tc/rtd : °C
°C / °F
16 FiLFiltro digitale ingresso 0FF÷ 20.0 0.2
sec.
17 OFSt Offset della misura -1999 ÷ 9999 0
18 rot Rotazione della retta di
misura
0.000 ÷ 2.000 1.000
19 InECondizioni per funz.
“OPE” con errore mis.:
OUr= Over e Under
range
Or=Solo Over-range
Ur= Solo Under-range
OUr / Or / Ur OUr
20 OPE Potenza in uscita in
caso di errore di misura
-100 ÷ 100 0
%
21 diFFunzione ingresso
digitale:
noF = nessuna funz.
Aac= Res. mem. allarmi
ASi= Tacitaz. allarmi
HoLd = Blocco misura
OFF= messa in OFF
CHSP= Selezione Set
point a rotazione
SP1.2 = Selezione Set
“SP1” e “SP2
HE.Co= Selezione
HEAt con “SP1” o CooL
con “SP2”
noF / AaC / noF
ASi / HoLd /
OFF / CHSP /
SP1.2 /HE.Co
Gruppo
]
O1” (parametri relativi all’uscita 1)
Par. Descrizione Range Def. Note
22 O1F Funzione dell’uscita 1
se di tipo digitale:
1.rEG= Uscita di
regolazione 1
2.rEG= Uscita di
regolazione 2
ALno= Uscita di allarme
normalmente aperta
ALnc= Uscita di allarme
normalmente chiusa
1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
1.rEG
OFF
23 Aor1 Inizio scala uscita 1 se
di tipo analogico
0 / no_0 0
24 Ao1F Funzione dell’uscita 1
se di tipo analogico:
1.rEG= Uscita di
regolazione 1
2.rEG= Uscita di
regolazione 2
r.InP= Ritrasm. misura
r.Err= Ritrasm. SP-PV
r.SP= Ritrasm. SV
r.SEr= Ritrasm. valore
da seriale
1.rEG
r.SP / r.SEr
OFF
25 Ao1L Riferimento minimo
uscita analogica 1 per
ritrasmissione del
segnale
-1999 ÷ Ao1H 0
26 Ao1H Riferimento massimo
uscita analogica 1 per
ritrasmissione del
segnale
Ao1L ÷ 9999 0
1.rEG / 2.rEG
r.inP / r.Err
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
14
28 Aor2 Inizio scala uscita 2 se
di tipo analogico
0 / no_0 0 Gruppo
]
AL2” (parametri relativi allallarme AL2)
Par. Descrizione Range Def. Note
29 Ao2F Funzione dell’uscita 2
se di tipo analogico:
vedi “Ao1F”
OFF 43 OAL2 Uscita destinata
all’allarme AL2
Out1 / Out2 OFF
Out3 / Out4
r.SP / r.SEr
OFF OFF
44 AL2t Tipo allarme AL2:
vedi “AL1t”
LoAb / HiAb LoAb
30 Ao2L Riferimento minimo
uscita analogica 2 per
ritrasmissione del
segnale
-1999 ÷ Ao2H 0 LHAb / LodE
HidE / LHdE
45 Ab2 Config. funzionamento
allarme AL2:
vedi “Ab1
0 ÷ 15 0
31 Ao2H Riferimento massimo
uscita analogica 2 per
ritrasmissione del
segnale
Ao2L ÷ 9999 0
46 AL2 Soglia allarme AL2 AL2L÷ AL2H 0
47 AL2L Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL2H-1999
Gruppo
]
O3” (parametri relativi all’uscita 3)
Par. Descrizione Range Def. Note
32 O3F Funzione dell’uscita 3:
vedi “O1F”
1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
OFF 48 AL2H Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
AL2L ÷ 9999 9999
OFF
Gruppo
]
O4” (parametri relativi all’uscita 4)
Par. Descrizione Range Def. Note 49 HAL2 Isteresi allarme AL2 OFF ÷ 9999 1
33 O4F Funzione dell’uscita 4:
vedi “O1F”
1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
OFF 50 AL2d Ritardo attivazione
allarme AL2
OFF ÷ 9999 OFF
sec.
OFF 51 AL2i Attivazione allarme AL2
in caso di errore di
misura
no / yES no
Gruppo
]
AL1” (parametri relativi allallarme AL1)
Par. Descrizione Range Def. Note
34 OAL1 Uscita destinata
all’allarme AL1
Out1 / Out2 Out2 Gruppo
]
AL3” (parametri relativi allallarme AL3)
Out3 / Out4 Par. Descrizione Range Def. Note
OFF
35 AL1t Tipo allarme AL1:
LoAb= minima assoluto
HiAb= massima assol.
LHAb= finestra assoluti
LodE= minima relativo
HidE= massima relativo
LHdE= finestra relativi
LoAb / HiAb LoAb 52 OAL3 Uscita destinata
all’allarme AL3
Out1 / Out2 OFF
LHAb / LodE Out3 / Out4
HidE / LHdE OFF
53 AL3t Tipo allarme AL3:
vedi “AL1t”
LoAb / HiAb LoAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
54 Ab3 Config. funzionamento
allarme AL3:
vedi “Ab1
0 ÷ 15 0
36 Ab1 Config. funzionam.
allarme AL1:
+1 = non attivo
all’avviamento
0 ÷ 15 0
55 AL3 Soglia allarme AL3 AL3L÷ AL3H 0
56 AL3L Soglia inferiore allarme
AL3 a finestra o limite
inferiore del set AL3 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL3H-1999
37 AL1 Soglia allarme AL1 AL1L÷ AL1H 0
38 AL1L Soglia inferiore allarme
AL1 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
-1999 ÷ AL1H-199957 AL3H Soglia inferiore allarme
AL3 a finestra o limite
inferiore del set AL3 per
allarmi di minima o
massima
AL3L ÷ 9999 9999
39 AL1H Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
AL1L ÷ 9999 9999 58 HAL3 Isteresi allarme AL3 OFF ÷ 9999 1
59 AL3d Ritardo attivazione
allarme AL3
OFF ÷ 9999 OFF
sec.
60 AL3i Attivazione allarme AL3
in caso di errore di
misura
no / yES no
40 HAL1 Isteresi allarme AL1 OFF ÷ 9999 1
41 AL1d Ritardo attivazione
allarme AL1
OFF ÷ 9999 OFF
sec. Gruppo
]
LbA” (parametri relativi al Loop Break Alarm)
42 AL1i Attivazione allarme AL1
in caso di errore di
misura
no / yES no Par. Descrizione Range Def. Note
61 OLbAUscita destinata
allallarme LbA
Out1 / Out2 OFF
Out3 / Out4
OFF
1.rEG / 2.rEG
r.inP / r.Err
+2 = ritardato
+4 = memorizzato
+8 = tacitabile
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
15
Gruppo
]
Hb(parametri relativi all’ Heater Break Alarm)
Par. Descrizione Range Def. Note
83 PoSI Posizionamento
all'accensione
azionamento
motorizzato
no / no
63 OHbUscita destinata
allallarme HB
Out1 / Out2 OFF
cLoS / oPEn
Out3 / Out4
OFF
64 IFSLimite superiore scala
ingresso TA HB
0.0 ÷ 100.0 100.0
84 SLorVelocità della prima
rampa:
InF= Rampa non attiva
0.00 ÷ 99.99 InF
/ InF
65 HbF Funzione allarme HB:
1= Minina 1.rEG on
2=Massima 1.rEG off
3= Minima 1.rEG on e
Massima 1.rEG off
4= Massima e Minima
1 / 2 / 3 / 4 1
unit/min.
85 dur.t Tempo di mantenimento
tra le due rampe:
InF= Tempo non attivo
0.00 ÷ 99.59 InF
/ InF
hrs.-min.
86 SLoFVelocità della seconda
rampa:
InF= Rampa non attiva
0.00 ÷ 99.99 InF
/ InF
66 IHbLSoglia inferiore all. HB
(con Out 1.rEG on)
0.0 ÷ IFS 0.0
unit / min.
87 ro1.L Potenza minima in
uscita da 1.rEG
0 ÷ ro1.H 0
67 IHbHSoglia superiore all. HB
(con Out 1.rEG off)
IHbL ÷ IFS 100.0
%
88 ro1.H Potenza massima in
uscita da 1.rEG
ro1.L ÷ 100 100
%
Gruppo
]
rEG(parametri relativi alla regolazione)
89 ro2.L Potenza minima in
uscita da 2.rEG
0 ÷ ro2.H 0
%
Par. Descrizione Range Def. Note
90 ro2.H Potenza massima in
uscita da 2.rEG
ro2.L ÷ 100 100
68 ContTipo di regolazione:
Pid= PID
On.FA= ON/OFF asim.
On.FS= ON/OFF simm.
nr= ON/OFF a Zona
Neutra
3 Pt= PID az. motorizz.
Pid / On.FA Pid
%
On.FS / nr
91 OPS1Velocità di variazione
della potenza in uscita
da 1.rEG
1 ÷ 50 / InF InF
3 Pt
% / sec.
92 OPS2 Velocità di variazione
della potenza in uscita
da 2.rEG
1 ÷ 50 / InF InF
% / sec.
69 FuncModo di funzionamento
uscita 1.rEG
HEAt= Riscaldamento
CooL= Raffreddamento
HEAt / CooL HEAt
93 thr1 Soglia di potenza Split
Range uscita 1.rEG
-100 ÷ 100 % 0
94 thr2 Soglia di potenza Split
Range uscita 2.rEG
-100 ÷ 100 % 0
70 HSEt Isteresi regolazione
ON/OFF (o Soglia
disinserzione Soft Start)
0 ÷ 9999 1
95 St.P Potenza Soft Start -100 ÷ 100 % 0
96 SSt Tempo Soft Start OFF / OFF
0.1÷7.59
71 Auto Abilitazione
dell’autotuning FAST
(valori positivi o
OSCILLATORIO (valori
negativi):
0 = Non abilitato
1 = Avvio ad ogni
accensione
2= Avvio alla prima
accensione
3= Avvio manuale
4= Avvio dopo SoftStart
-4 / -3 / -2 / -1
0 /
1 / 2 / 3 / 4
1
/ InF
hrs.-min.
Gruppo
]
PAn” (parametri relativi all interfaccia operatore)
Par. Descrizione Range Def. Note
97 USrbFunzione del tasto “U”:
noF = nessuna funzione
tune= Avvio Autotuning
noF / tunE / noF
OPLO / Aac /
ASi / CHSP /
OFF
72 SELF Abilitazione selftuning no / yES no
73 Pb Banda proporzionale 0 ÷ 9999 50
74 IntTempo integrale OFF ÷ 9999 200
sec.
75 dErTempo derivativo OFF÷ 9999 50
sec.
98 diSPVariabile visualizzata
sul display SV:
OFF= nessuna
Pou= Potenza di
regolazione
SP.F= Set attivo
SP.o = Set operativo
AL1 = Soglia AL1
AL2 = Soglia AL2
AL3 = Soglia AL3
OFF / Pou / SP.F
76 FuOc Fuzzy overshoot control 0.00 ÷ 2.00 0.5
SP.F / SP.o /
77 tcr1 Tempo di ciclo uscita
1.rEG
0.1 ÷ 130.0 20,0
AL1 / AL2 /
sec.
AL3
78 PratRapporto potenza
2.rEG / 1.rEG
0.01 ÷ 99.99 1.00
79 tcr2 Tempo di ciclo uscita
2.rEG
0.1 ÷ 130.0 10.0
sec.
80 rS Reset manuale -100.100.0 0.0
%
81 tcor Tempo di corsa
azionamento
motorizzato
4 ÷ 1000 sec. 4
82 SHrIValore minimo di
regolazione
azionamento
motorizzato
0.0 ÷ 10.0 % 0.0
oSelftuning
OPLO= Regolazione
manuale (open loop)
Aac= Reset memoria
allarmi
ASi= Tacitazione allarmi
CHSP= Cambio Set att.
OFF= messa in OFF
della regolazione
oal cambio Set Point
99 Edit Modifica Set e allarmi
con procedura rapida:
SE= Set editabile e
Allarmi non editabili
AE= Allarmi editabili e
Set non editabile
SAE= Set e allarmi
editabili
SAnE= Set e allarmi
non editabili
SE / AE / SAE
/ SAnE
SAE
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
16
6 - PROBLEMI, MANUTENZIONE E GARANZIA
Gruppo
]
SEr” (parametri relativi alla comunicazione seriale)
Par. Descrizione Range Def. Note
100 Add Indirizzo della stazione
per comunicazione
seriale
0 … 255 1
101 baud Baud rate porta seriale 1200 / 2400 / 9600
9600 / 19.2 /
38.4
102 PACS Accesso programm.
tramite porta seriale:
LoCL = No, progr. solo
da tastiera
LorE= Si, progr. sia da
seriale che da tastiera
LoCL / LorE LorE
6.1 - SEGNALAZIONI DI ERRORE:
Errore Motivo Azione
---- Interruzione della sonda Verificare la corretta
connessione della sonda
con lo strumento e quindi
verificare il corretto
funzionamento della
sonda
uuuu Variabile misurata al
disotto dei limiti della
sonda (underrange)
oooo Variabile misurata al
disopra dei limiti della
sonda (overrange)
ErAt Autotuning FAST non
eseguibile perchè non
sono verificate le
condizioni per poterlo
avviare.
Premere il tasto P per far
scomparire l’errore.
Provare quindi a ripetere
l’autotuning FAST quando
le condizioni lo
permettono.
noAt Autotuning non
terminato entro 12 ore
Provare a ripetere
l’autotuning dopo aver
controllato il
funzionamento della
sonda e dellattuatore
LbA Interruzione dell'anello
di regolazione (Loop
break alarm)
Mettere lo strumento nello
stato OFFe
successivamente nello
stato di regolazione (rEG)
dopo aver controllato il
funzionamento della
sonda e dellattuatore
ErEP Possibile anomalia nella
memoria EEPROM
Premere il tasto P
In condizioni di errore di misura lo strumento provvede a fornire in
uscita la potenza programmata al par. “OPE” e provvede ad attivare
gli allarmi desiderati se i relativi par. “ALni” sono programmati =
yES.
6.2 - PULIZIA
Si raccomanda di pulire lo strumento solo con un panno
leggermente imbevuto d’acqua o detergente non abrasivo e non
contenente solventi.
6.3 - GARANZIA E RIPARAZIONI
Lo strumento è garantito da vizi di costruzione o difetti di materiale
riscontrati entro i 18 mesi dalla data di consegna.
La garanzia si limita alla riparazione o la sostituzione del prodotto.
L'eventuale apertura del contenitore, la manomissione dello
strumento o l'uso e l'installazione non conforme del prodotto
comporta automaticamente il decadimento della garanzia.
In caso di prodotto difettoso in periodo di garanzia o fuori periodo
di garanzia contattare l'ufficio vendite ASCON TECNOLOGIC per
ottenere l'autorizzazione alla spedizione.
Il prodotto difettoso, quindi , accompagnato dalle indicazioni del
difetto riscontrato, deve pervenire con spedizione in porto franco
presso lo stabilimento ASCON TECNOLOGIC salvo accordi
diversi.
7 - DATI TECNICI
7.1 - CARATTERISTICHE ELETTRICHE
Alimentazione: 24 VAC/VDC, 100... 240 VAC ±10%
Frequenza AC: 50/60 Hz
Assorbimento: 10 VA circa
Ingresso/i: 1 ingresso per sonde di temperatura: tc
J,K,S,B,C,E,L,N, R,T; sensori all’infrarosso ASCON TECNOLOGIC
IRS J e K range A ; RTD Pt 100 IEC; Pt 1000 IEC, PTC KTY
81-121 (990 @ 25 °C); NTC 103AT-2 (10K @ 25 °C) o
segnali in mV 0...50 mV, 0...60 mV, 12 ...60 mV o segnali
normalizzati 0/4...20 mA, 0/1...5 V, 0/2...10 V.
1 ingresso per trasformatore amperometrico (max. 50 mA)
1 ingresso digitale per contatti liberi da tensione.
Impedenza ingresso segnali normalizzati: 0/4..20 mA: 51 ;
mV e V: 1 M
Uscita/e: Sino a 4 uscite digitali; a relè OUT1: SPST-NO (5 A-AC1,
2 A-AC3 / 250 VAC), OUT2,3,4:SPST-NO (3 A-AC1, 1,5 A-AC3 /
250 VAC), o in tensione per pilotaggio SSR (24V@1mA
4V@15mADC). Sino a 2 uscite analogiche (OUT1,2) : 0/4 ..20 mA
(Load Max. 300 ) o 0/2 ..10 V.
Uscita alimentazione ausiliaria: 12 VDC / 20 mA Max.
Vita elettrica uscite a relè: 100000 operaz.
Categoria di installazione: II
Categoria di misura: I
Classe di protezione contro le scosse elettriche: Frontale in Classe II
Isolamenti: Rinforzato tra parti in bassa tensione (alimentazione e
uscite a relè) e frontale; Rinforzato tra parti in bassa tensione
(alimentazione e uscite a relè) e parti in bassissima tensione
(ingresso, uscite statiche, uscite analogiche); Uscite statiche e
analogiche optoisolate rispetto all’ingresso; Isolamento a 50 V tra
RS485 e parti in bassissima tensione.
7.2 - CARATTERISTICHE MECCANICHE
Contenitore: Plastico autoestinguente UL 94 V0
Dimensioni: 48 x 48 mm DIN, prof. 98 mm
Peso: 190 g circa
Installazione: Incasso a pannello in foro 45 x 45 mm
Connessioni: Morsettiera a vite 2 x 1 mm
2
Grado di protezione frontale: IP 54 con guarnizione
Grado di polluzione: 2
Temperatura ambiente di funzionamento: 0 ... 50 °C
Umidità ambiente di funzionamento: 30... 95 RH% senza condensa
Temperatura di trasporto e immagazzinaggio: -10 ... 60 °C
7.3 - DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO[mm]
48
44.5
98
TLK 43
Out
PV
1
Out
2
Out
3
SV
Out
4
SET
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
17
MAX 9 mm
PANEL + GASKET BRACKET TYPE 1 BRACKET TYPE 2
7.4 - CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Regolazione: ON/OFF, PID a singola azione, PID a doppia azione,
PID per azionamenti motorizzati a posizionamento temporale.
Range di misura: Secondo la sonda utilizzata (vedi tabella)
Risoluzione visualizzazione: Secondo la sonda utilizzata.
1/0,1/0,01/0,001
Precisione totale: ±(0.2% fs + 1 digit); PTC/NTC: ±(0.5% fs + 1 digit)
Massimo errore di compensazione del giunto freddo (in tc) : 0,04
°C/°C con temperatura ambiente 0 ... 50 °C dopo un tempo di
warm-up (accensione strumento) di 20 min.
Tempo di campionamento misura : 130 ms
Tipo interfaccia seriale : RS 485 isolata
Protocollo di comunicazione: MODBUS RTU (JBUS)
Velocità di trasmissione seriale: selezionabile 1200 ... 38400 baud
Display: 1 Rosso (PV) e 1 Verde (SV) h 7 mm, 4 digit
Conformita': Direttiva CEE EMC 2004/108/CE (EN 61326), Direttiva
CEE BT 2006/95/CE (EN 61010-1)
Omologazioni: C-UL (file n. E206847)
7.5
-
TABELLA RANGE DI MISURA
INPUT without D.P. with D.P.
tc J
“HCFG” = tc
“SEnS” = J
-160 ... 1000 °C
- 256 ... 1832 °F
-160.0 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc K
“HCFG” = tc
“SEnS” = CrAl
-100 ... 1370 °C
- 148 ... 2498 °F
-100.0 ... 999.9 °C
-148.0 ... 999.9 °F
tc S
“HCFG” = tc
“SEnS” = S
0 ... 1760 °C
32 ... 3200 °F
0.0 ... 999.9 °C
32.0 ... 999.9 °F
tc B
“HCFG” = tc
“SEnS” = b
72 ... 1820 °C
162 ... 3308 °F
72.0 ... 999.9 °C
162.0 ... 999.9 °F
tc E
“HCFG” = tc
“SEnS” = E
-150 ... 750 °C
-252 ... 1382 °F
-150.0 ... 750.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc L
“HCFG” = tc
“SEnS” = L
-150 ... 900 °C
-252 ... 1652 °F
-150.0 ... 900.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc N
“HCFG” = tc
“SEnS” = n
-250 ... 1300 °C
-418 ... 2372 °F
-199.9 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
tc R
“HCFG” = tc
“SEnS” = r
-50 ... 1760 °C
-58 ... 3200 °F
-50.0 ... 999.9 °C
-58.0 ... 999.9 °F
tc T
“HCFG” = tc
“SEnS” = t
-250 ... 400 °C
-418 ... 752 °F
-199.9 ... 400.0 °C
-199.9 ... 752.0 °F
tc C
“HCFG” = tc
“SEnS” = C
0 ... 2320 °C
32 ... 4208 °F
0.0 ... 999.9 °C
32.0 ... 999.9 °F
IRS range A
“HCFG” = tc
“SEnS”= Ir.J - Ir.CA
-46 ... 785 °C
-50 ... 1445 °F
-46.0 ... 785.0 °C
-50.8 ... 999.9 °F
Pt1000 (IEC)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Pt10
-200 ... 500 °C
-328 ... 932 °F
-199.9 ... 500.0 °C
-199.9 ... 932.0 °F
Pt100 (IEC)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Pt1
-200 ... 850 °C
-328 ... 1562 °F
-199.9 ... 850.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
PTC (KTY81-121)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Ptc
-55 ... 150 °C
-67 ... 302 °F
-55.0 ... 150.0 °C
-67.0 ...302.0 °F
NTC (103-AT2)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = ntc
-50 ... 110 °C
-58 ... 230 °F
-50.0 ... 110.0 °C
-58.0 ... 230.0 °F
0..20 m
A
“HCFG” = I
“SEnS” = 0.20 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
4..20 m
A
“HCFG” = I
“SEnS” = 4.20 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 50 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.50 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 60 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.60 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
12 ... 60 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 12.60 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 5 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.5 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
1 ... 5 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 1.5 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
0 ... 10 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.10 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
2 ... 10 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 2.10 -1999 ... 9999
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
min 15 mm
45
Raccomended
panel cutouts
min 15 mm
45
ASCON TECNOLOGIC - TLK 43 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG.
18
c : USCITA OUT2
R = A relè
O = Uscita in tensione VDC per SSR
C = Uscita analogica 0/4 ..20 mA
V = Uscita analogica 0/2 .. 10 V
-= Non presente
d : USCITA OUT3
R = A relè
O = Uscita in tensione VDC per SSR
-= Non presente
e : USCITA OUT4
R = A relè
O = Uscita in tensione VDC per SSR
-= Non presente
f : INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE
S = Interfaccia Seriale RS 485
I = Interfaccia Seriale RS 485 + ingresso digitale
-= Nessuna Interfaccia
g : INGRESSO PER TRASFORMATORE AMPEROMETRICO
H = Presente
-= Non presente
h : SONDE OPZIONALI
-= Nessuna
ii = CODICI SPECIALI
N.B. :
- L’uscita OUT4, se presente, deve essere dello stesso tipo di
OUT3.
- L’ingresso digitale può essere presente solo in alternativa all’uscita
OUT4.
TLK 43 PASSWORD = 381
7.6 - CODIFICA DELLO STRUMENTO
TLK 43 a b c d e f g h ii
a : ALIMENTAZIONE
L = 24 VAC/VDC
H = 100 ... 240 VAC
b : USCITA OUT1
R = A relè
O = Uscita in tensione VDC per SSR
C = Uscita analogica 0/4 ..20 mA
V = Uscita analogica 0/2 .. 10 V
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Ascon tecnologic TLK43 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario