Ascon tecnologic TLK94 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
REGOLATORE ELETTRONICO
DIGITALE
PREMESSA
Nel presente manuale sono contenute le
informazioni necessarie ad una corretta
installazione e le istruzioni per l'utilizzo e la
manutenzione del prodotto, si raccomanda
pertanto di leggerlo attentamente e di
conservarlo.
La presente pubblicazione è di esclusiva proprietà della
ASCON TECNOLOGIC la quale pone il divieto assoluto di
riproduzione e divulgazione, anche parziale, se non
espressamente autorizzata.
La ASCON TECNOLOGIC si riserva di apportare modifiche
estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun
preavviso.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio
possa creare situazioni pericolose o dannose per persone,
cose o animali si ricorda che l'impianto deve essere predis-
posto con dispositivi aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
La ASCON TECNOLOGIC ed i suoi legali rappresentanti non si
ritengono in alcun modo responsabili per eventuali danni a
persone, cose o animali derivanti da manomissioni, uso im-
proprio, errato o comunque non conforme alle caratteristiche
dello strumento.
INDICE
CODIFICA DELLO STRUMENTO7.6
TABELLA RANGE DI MISURA7.5
CARATTERISTICHE FUNZIONALI7.4
DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO
7.3
CARATTERISTICHE MECCANICHE7.2
CARATTERISTICHE ELETTRICHE7.1
DATI TECNICI7
GARANZIA E RIPARAZIONI6.3
PULIZIA6.2
SEGNALAZIONI DI ERRORE6.1
PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA6
TABELLA PARAMETRI PROGRAMMABILI5
CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON A01 4.20
INTERFACCIA SERIALE RS 4854.19
INGRESSI DIGITALI4.18
FUNZIONAMENTO DEL TASTO U4.17
FUNZIONE ALLARME DI LOOP BREAK4.16
FUNZIONE ALLARME DI HEATER BREAK4.15
FUNZIONAMENTO DELLE USCITE DI ALLARME4.14
FUNZIONE DI SOFT-START4.13
VARIAZIONE DINAMICA DEL SET POINT E COMMU-
TAZIONE AUTOMATICA TRA DUE SET POINT (RAMPE
E TEMPO DI MANTENIMENTO)
4.12
FUNZIONE DI SPLIT RANGE4.11
LIMITAZIONE DELLA VELOCITA’ DI VARIAZIONE
DELLA POTENZA DI REGOLAZIONE
4.10
LIMITAZIONE DELLA POTENZA DI REGOLAZIONE4.9
FUNZIONI DI AUTOTUNING E SELFTUNING4.8
REGOLATORE PID PER AZIONAMENTI MOTORIZZATI
A POSIZIONAMENTO TEMPORALE
4.7
REGOLATORE PID A DOPPIA AZIONE4.6
REGOLATORE PID A SINGOLA AZIONE4.5
REGOLATORE ON/OFF A ZONA NEUTRA4.4
REGOLATORE ON/OFF4.3
CONFIGURAZIONE DELLE USCITE4.2
MISURA E VISUALIZZAZIONE4.1
FUNZIONAMENTO4
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO3.4
COLLEGAMENTO ELETTRICO3.3
MONTAGGIO MECCANICO3.2
USO CONSENTITO3.1
AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO3
RIPRISTINO DELLA CONFIGURAZIONE PARAMETRI
DI DEFAULT
2.6
SELEZIONE DEL SET POINT ATTIVO2.5
STATI DI REGOLAZIONE2.4
LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI2.3
SELEZIONE DEGLI STATI DI REGOLAZIONE E
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
2.2
IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT2.1
PROGRAMMAZIONE2
DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE1.2
DESCRIZIONE GENERALE1.1
DESCRIZIONE STRUMENTO1
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello TLK 94 è un regolatore digitale a microprocessore "sin-
gle loop", con regolazione ON/OFF, ON/OFF a Zona Neutra, PID a
singola azione , PID a doppia azione (diretta e inversa), PID per
azionamenti motorizzati a posizionamento temporale. Per la rego-
lazione PID lo strumento dispone delle funzioni di AUTOTUNING
FAST o OSCILLATORIO, SELFTUNING con calcolo automatico
del parametro FUZZY OVERSHOOT CONTROL. La regolazione
PID attuata dallo strumento dispone di un particolare algoritmo a
DUE GRADI DI LIBERTÀ che ottimizza in modo indipendente le
prestazioni di regolazione in presenza di perturbazioni del processo
e di variazioni del Set Point. Lo strumento offre inoltre la possibilità
di disporre di interfaccia di comunicazione seriale RS485 con pro-
tocollo di comunicazione MODBUS-RTU e con velocità di
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 1
TLK 94
ISTRUZIONI PER L'USO
12/04 - Code: ISTR_M_TLK94_I_02_--
ASCON TECNOLOGIC S.r.l.
Viale Indipendenza 56
27029 Vigevano (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871 - FAX: +39 0381 698730
http:\\www.ascontecnologic.com
trasmissione sino a 38400 baud. Il valore di processo viene visual-
izzato su 4 display rossi, il valore di Set su 4 display verdi mentre
lo stato delle uscite viene segnalato da 6 led. Lo strumento pre-
vede la memorizzazione di 4 Set-Point di regolazione e può avere
sino a 6 uscite. 5 uscite possono essere digitali a relè o per il pi-
lotaggio di relè statici (SSR) mentrte una è sempre per il pilotaggio
di relè statici (o per l’alimentazione di trasduttori per segnali nor-
malizzati) oppure si possono avere sino a 2 uscite analogiche
(0/4..20 mA o 0/2..10 V). L'ingresso è configurabile ed accetta
sonde di temperatura (Termocoppie J, K, S, B, C, E, L, N , R, T ;
Termoresistenze Pt100 e Pt1000; Termistori PTC, NTC; Sensori ad
infrarosso TECNOLOGIC IRS) e segnali analogici normalizzati
(0/4..20 mA, 0/1..5 V, 0/2..10 V, 0..50/60 mV, 12..60 mV). Lo stru-
mento dispone inoltre di 2 ingressi digitali per contatti liberi da ten-
sione e può disporre di un ingresso per trasformatore
amperometrico per la funzione di Heater Break Alarm. Altre impor-
tanti funzioni presenti sono: funzione di Loop-Break Alarm, limitazi-
one della potenza in uscita, limitazione della velocità di variazione
della potenza in uscita, split-range, raggiungimento Set Point a ve-
locità controllata, controllo a due spezzate con tempo di manteni-
mento intermedio, funzione di Soft-Start, protezione parametri su
vari livelli.
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
1 - Tasto P : Utilizzato per accedere alla programmazione dei
parametri di funzionamento e per confermare la selezione.
2 - Tasto DOWN : Utilizzato per il decremento dei valori da im-
postare e per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto
consente inoltre di passare al precedente livello di programmazi-
one sino ad uscire dalla modalità di programmazione. Quando non
ci si trova in modalità di programmazione consente di visualizzare
sul display SV la corrente misurata dall’ingresso TAHB.
3 - Tasto UP : Utilizzato per l'incremento dei valori da impostare e
per la selezione dei parametri. Se mantenuto premuto consente
inoltre di passare al precedente livello di programmazione sino ad
uscire dalla modalità di programmazione. Quando non ci si trova in
modalità di programmazione consente di visualizzare sul display
SV la potenza di regolazione in uscita.
4 - Tasto U : Tasto dal funzionamento programmabile tramite il
par. “USrb”. Può essere configurato per: Attivare Autotuning o
Selftuning, Mettere lo strumento in regolazione manuale, Tacitare
l’allarme, Cambiare il Set Point attivo, Disattivare la regolazione
(vedi par. 4.17). Quando ci si trova nel menu “ConF” può essere
utilizzato per modificare la visibilità dei parametri (vedi par. 2.3).
5 - Led OUT1 : Indica lo stato dell'uscita OUT1
6 - Led OUT2 : Indica lo stato dell'uscita OUT2
7 - Led OUT3 : Indica lo stato dell'uscita OUT3
8 - Led OUT4 : Indica lo stato dell'uscita OUT4
9 - Led OUT5 : Indica lo stato dell'uscita OUT5
10 - Led OUT6 : Indica lo stato dell'uscita OUT6
11 - Led SET : Indica l’ingresso nella modalità di programmazione
e il livello di programmazione dei parametri (vedi par. 2.3).
12 - Led TUN : Indica la funzione Selftuning inserita (acceso) o Au-
totuning in corso (lampeggiante).
13 - Display PV: Indica normalmente il valore di processo.
14 - Display SV: Indica normalmente il valore di Set attivo tuttavia
può essere configurato tramite il par. “diSP” per visualizzare nor-
malmente altre grandezze.
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - IMPOSTAZIONE RAPIDA DEI SET POINT
Questa procedura permette di impostare in modo veloce il Set
Point attivo ed eventualmente le soglie di allarme (vedi par. 2.3).
Premere il tasto P quindi rilasciarlo e il display visualizzerà “SP n”
(dove n è il numero del Set Point attivo in quel momento) ed il va-
lore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo ve-
loce e, dopo due secondi nella stessa condizione, la velocità au-
menta ulteriormente per consentire il rapido raggiungimento del va-
lore desiderato.
Una volta impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce
dalla modalità rapida di impostazione oppure si passa alla visualiz-
zazione delle soglie di allarme AL1, AL2, AL3, AL4 (vedi par. 2.3).
L'uscita dal modo di impostazione rapida dei Set avviene alla pres-
sione del tasto P dopo la visualizzazione dell’ultimo Set oppure
automaticamente non agendo su alcun tasto per circa 15 secondi,
trascorsi i quali il display tornerà al normale modo di
funzionamento.
2.2 - SELEZIONE DEGLI STATI DI REGOLAZIONE E PRO-
GRAMMAZIONE DEI PARAMETRI
Premendo il tasto "P" e mantenendolo premuto per circa 2 sec. si
accede al menù di selezione principale.
SELFTUNING
AUTOTUNING
2 sec.
Hold for
"OFF"
"rEG"
"OPLO"
Mediante i tasti "UP" o DOWN” è possibile quindi scorrere le
selezioni:
permette di porre il regolatore nello stato di
regolazione OFF
"OFF"
permette di accedere al menù dei parametri di
configurazione
"ConF"
permette di accedere al menù dei parametri operativi
"OPEr"
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 2
67
Out1 Out2 Out3 Out4 Out5
59
13 8
PV
TUN
14 12
SV
SET
11
10
Out6
43
12
TLK 94
permette di porre il regolatore nello stato di
regolazione manuale e quindi di impostare il valore di
regolazione % da attuare mediante i tasti UP e DOWN
"OPLO"
permette di attivare la funzione di Autotuning o
Selftuning
"tunE"
permette di porre il regolatore in stato di regolazione
automatica
"rEG"
Una volta selezionata la voce desiderata premere il tasto "P" per
confermarla.
Le selezioni "OPEr" e "ConF" fanno accedere a sottomenù conte-
nenti più parametri e precisamente:
"OPEr" - Menù parametri operativi: contiene normalmente i para-
metri di impostazione dei Set point ma può contenere tutti i para-
metri desiderati (vedi par. 2.3).
"ConF" - Menù parametri di configurazione: contiene tutti i para-
metri operativi e i parametri di configurazione funzionamento (Con-
figurazione allarmi, regolazione, ingresso, ecc.) .
Per accedere al menù “ConF” selezionare quindi l’opzione “ConF”,
premere il tasto P e il display mostrerà “0” .
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
di password riportato all'ultima pagina di questo manuale e pre-
mere il tasto "P".
Se si imposta una password errata lo strumento ritorna nello stato
di regolazione in cui si trovava precedentemente.
Se la password è corretta il display visualizzerà il codice che identi-
fica il primo gruppo di parametri (“
]
SP “) e con i tasti UP e DOWN
sarà possibile selezionare il gruppo di parametri che si intende
editare.
Una volta selezionato il gruppo di parametri desiderato premere il
tasto P e verrà visualizzato il codice che identifica il primo parame-
tro del gruppo selezionato.
Sempre con i tasti UP e DOWN si può selezionare il parametro de-
siderato e, premendo il tasto P, il display visualizzerà il codice del
parametro e la sua impostazione che potrà essere modificata con i
tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionare un al-
tro parametro del gruppo (se presente) e modificarlo come de-
scritto.
Per tornare a selezionare un altro gruppo di parametri mantenere
premuto il tasto UP o il tasto DOWN per circa 2 sec. trascorsi i
quali il display tornerà a visualizzare il codice del gruppo di
parametri.
Quando questo accade rilasciare il tasto premuto e con i tasti UP
e DOWN sarà possibile selezionare un’altro gruppo ed accedere ai
suoi parametri come descritto precedentemente.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 20 secondi, oppure mantenere premuto il tasto UP o
DOWN oltre 2 secondi sino ad uscire dalla modalità di
programmazione.
Le modalità di programmazione e di uscita dalla programmazione
del menù “OPEr” sono le stesse descritte per il menù “ConF” con la
differenza che per accedere al menù “OPEr” non è richiesta la
Password.
Longer
Hold
2 sec.
Hol d f or
2 sec.
Hold for
ATTENZIONE: Lo strumento viene programmato in fabbrica con
tutti i parametri, ad eccezione del Set Point “SP1” (e 2,3,4), pro-
grammabili nel menù “ConF” allo scopo di prevenire errate pro-
grammazioni accidentali da parte di utenti non esperti.
2.3 - LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI
Il menù “OPEr” contiene normalmente i parametri di impostazione
dei Set point, tuttavia è possibile fare comparire o scomparire a
questo livello tutti i parametri desiderati mediante la seguente
procedura:
Accedere al menù “ConF” e selezionare il parametro che si vuole
rendere o non rendere programmabile nel menù “OPEr”.
Una volta selezionato il parametro se il led SET è spento significa
che il parametro è programmabile solo nel menù “ConF” se invece
è acceso significa che il parametro è programmabile anche nel
menù “OPEr”.
Per modificare la visibilità del parametro premere il tasto U: il led
SET cambierà stato indicando il livello di accessibilità del parame-
tro (acceso = menù ”OPEr” e “ConF”; spento = solo menù “ConF”).
Al livello di impostazione rapida dei Set Point descritto al par. 2.1
saranno resi visibili il Set Point Attivo e le soglie di allarme solo se i
relativi parametri sono configurati come operativi (sono cioè pre-
senti nel menù “OPEr”).
La possibile modifica di questi Set con la procedura descritta al
par. 2.1 è invece subordinata a quanto programmato al par. “Edit”
(contenuto nel gruppo
]
PAn “).
Questo parametro può essere impostato come:
= SE: Il Set point attivo risulta editabile mentre le soglie di allarme
non sono editabili .
= AE : Il Set point attivo risulta non editabile mentre le soglie di al-
larme sono editabili.
= SAE: Sia il Set point attivo che le soglie di allarme sono editabili.
= SAnE: Sia il Set point attivo che le soglie di allarme non sono
editabili.
2.4 - STATI DI REGOLAZIONE
Il controllore può assumere 3 diversi stati : regolazione automatica
(rEG), regolazione disattivata (OFF) e regolazione manuale
(OPLO).
Lo strumento può passare da uno stato di regolazione all'altro:
- Da tastiera selezionando lo stato desiderato nel menù di selezi-
one principale.
- Da tastiera tramite il tasto U programmando opportunamente il
par. “USrb” (“USrb” = tunE; “USrb” = OPLO; “USrb” = OFF) si può
passare dallo stato “rEG” allo stato programmato al parametro e
viceversa.
- Da ingresso digitale programmando opportunamente il par. “ diF”
(“diF”=OFF) si può passare dallo stato “rEG” allo stato “OFF”.
- Automaticamente (lo strumento si porta nello stato "rEG" al ter-
mine dell'esecuzione dell'autotuning).
All'accensione, lo strumento si porta automaticamente nello stato
che aveva al momento dello spegnimento.
REGOLAZIONE AUTOMATICA (rEG) - Lo stato di regolazione
automatica è il normale stato di funzionamento del controllore.
Durante la regolazione automatica è possibile visualizzare la po-
tenza di regolazione sul display SV premendo il tasto "UP".
I valori visualizzabili per la potenza variano da H100 (100% di po-
tenza in uscita con azione inversa) a C100 (100% di potenza in us-
cita con azione diretta).
REGOLAZIONE DISATTIVATA (OFF) - Lo strumento può essere
messo in stato di "OFF" , il che significa che la regolazione e le
relative uscite vengono disattivate.
Le uscite di allarme invece risultano normalmente operative.
REGOLAZIONE MANUALE BUMPLESS (OPLO) - Tramite questa
opzione è possibile impostare manualmente la percentuale di po-
tenza fornita in uscita dal regolatore disattivando la regolazione
automatica.
Quando lo strumento viene messo in regolazione manuale la per-
centuale di potenza attuata, visualizzata dal display SV, è l’ultima
fornita in uscita e può essere editata mediante i tasti UP e DOWN.
In caso di regolazione di tipo ON/OFF lo 0% corrisponde all’uscita
disattivata mentre un qualsiasi valore diverso da 0 corrisponde
all’uscita attivata.
Come nel caso della visualizzazione i valori impostabili per la po-
tenza variano da H100 (100% di potenza in uscita con azione in-
versa) a C100 (100% di potenza in uscita con azione diretta).
Nel caso di controllo per azionamenti motorizzati a posizionamento
temporale il comando manuale dell'uscita avviene in questo modo :
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 3
- Premendo il tasto UP viene comandata l'apertura
dell'azionamento
- Premendo il tasto DOWN, viene comandata la chiusura
dell'azionamento
Per tutto il tempo in cui è attivo il controllo manuale, sul display in-
feriore è presente la scritta ³3W´ oppure 23(Q mentre viene
premuto il tasto UP o &/26 mentre viene premuto il tasto
DOWN.
Per riportare il regolatore nello stato di regolazione automatica, se-
lezionare "rEG" nel menù di selezione.
6(/(=,21('(/6(732,17$77,92
Lo strumento permette di preimpostare fino a 4 diversi Set point di
regolazione (³63´, ³63´, ³63´, ³63´) e poi di selezionare
quale rendere attivo.
Il numero massimo di set point viene determinato dal parametro
Q63 nel gruppo di parametri
@
63“.
Il set point attivo può essere selezionato :
- Attraverso il parametro63$W nel gruppo di parametri
@
63“.
- Mediante il tasto U se il parametro "USrb" = CHSP.
- Mediante l’ingresso digitale opportunamente programmato attrav-
erso il par. “diF” (“diF” = CHSP, = SP1.2 o =HECo)
- Automaticamente tra SP1 e SP2 nel caso venga impostato un
tempo di mantenimento "dur.t" (vedi par. 4.12).
I Set point "SP1", "SP2", "SP3", "SP4", saranno visibili in funzione
del numero massimo di Set point selezionato al parametro "nSP" e
saranno impostabili con un valore compreso tra il valore program-
mato al par.³63//´ e il valore programmato al par. ³63+/´
Nota: negli esempi che seguono il Set point viene indicato generi-
camente come "SP"; operativamente lo strumento agirà in base al
Set point selezionato come attivo.
  5,35,67,12 '(//$ &21),*85$=,21( 3$5$0(75, ',
'()$8/7
Lo strumento consente il reset dei parametri ai valori impostati in
fabbrica come default.
Per ripristinare ai valori di default i parametri occorre seguire la se-
guente procedura:
Togliere alimentazione allo strumento, premere il tasto U e ridare
alimentazione allo strumento mantenendo premuto il tasto.
Dopo il test iniziale il display visualizzerà ³U6(W´ sul display superi-
ore e ³´ sul display inferiore.
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
di password per il Reset riportato all'ultima pagina di questo manu-
ale e premere il tasto "P" per 2 volte.
Una volta confermata la password con il tasto P per la seconda
volta il display mostra per circa 2 sec. ³GRQ(´ quindi lo strumento
effettua il reset dello strumento come all'accensione e ripristina ai
valori di default programmati in fabbrica tutti i parametri.
$99(57(1=(3(5,167$//$=,21(('862
862&216(17,72
Lo strumento è stato concepito come apparecchio
di misura e regolazione in conformità con la norma
EN61010-1 per il funzionamento ad altitudini sino a
2000 m. L’utilizzo dello strumento in applicazioni
non espressamente previste dalla norma sopra cita-
ta deve prevedere tutte le adeguate misure di protezione. Lo stru-
mento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata prote-
zione.Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi che le norme re-
lative alla compatibilità elettromagnetica siano rispettate anche
dopo l’installazione dello strumento, eventualmente utilizzando ap-
positi filtri. Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparec-
chio possa creare situazioni pericolose o dannose per persone,
cose o animali si ricorda che l'impianto deve essere predisposto
con dispositivi elettromeccanici aggiuntivi atti a garantire la
sicurezza.
0217$**,20(&&$1,&2
Lo strumento, in contenitore DIN 48 x 96 mm , è concepito per il
montaggio ad incasso a pannello entro un involucro. Praticare
quindi un foro 45 x 92 mm ed inserirvi lo strumento fissandolo con
le apposite staffe fornite. Si raccomanda di montare l'apposita
guarnizione per ottenere il grado di protezione frontale dichiarato.
Evitare di collocare la parte interna dello strumento in luoghi sog-
getti ad alta umidità o sporcizia che possono provocare condensa
o introduzione nello strumento di parti o sostanze conduttive. As-
sicurarsi che lo strumento abbia una adeguata ventilazione ed evi-
tare l’installazione in contenitori dove sono collocati dispositivi che
possano portare lo strumento a funzionare al di fuori dai limiti di
temperatura dichiarati. Installare lo strumento il più lontano possi-
bile da fonti che possono generare disturbi elettromagnetici come
motori, teleruttori, relè, elettrovalvole ecc. Lo strumento è estraibile
frontalmente dal proprio contenitore. Quando si attua questa op-
erazione si raccomanda di disconnettere dall'alimentazione tutti i
morsetti.
&2//(*$0(17,(/(775,&,
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per mor-
setto e seguendo lo schema riportato, controllando che la tensione
di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che l'assorbi-
mento degli attuatori collegati allo strumento non sia superiore alla
corrente massima consentita. Lo strumento, essendo previsto per
collegamento permanente entro un'apparecchiatura, non è dotato
nè di interruttore nè di dispositivi interni di protezione da sovracor-
renti. Si raccomanda pertanto di prevedere l’installazione di un
interruttore/sezionatore di tipo bipolare, marcato come dispositivo
di disconnessione, che interrompa l’alimentazione
dell’apparecchio. Tale interruttore deve essere posto il più possibile
vicino allo strumento e in luogo facilmente accessibile dall’utilizza-
tore. Inoltre si raccomanda di proteggere adeguatamente tutti i cir-
cuiti connessi allo strumento con dispositivi (es. fusibili) adeguati
alle correnti circolanti. Si raccomanda di utilizzare cavi con isola-
mento appropriato alle tensioni, alle temperature e alle condizioni
di esercizio e di fare in modo che i cavi relativi ai sensori di ingres-
so siano tenuti lontani dai cavi di alimentazione e da altri cavi di po-
tenza al fine di evitare l’induzione di disturbi elettromagnetici. Se al-
cuni cavi utilizzati per il cablaggio sono schermati si raccomanda di
collegarli a terra da un solo lato. Infine si raccomanda di control-
lare che i parametri impostati siano quelli desiderati e che l’applica-
zione funzioni correttamente prima di collegare le uscite agli attua-
tori onde evitare anomalie nell’impianto che possano causare
danni a persone, cose o animali.
6&+(0$(/(775,&2',&2//(*$0(172
2XW$$&$$&9$&
2XW$$&$$&9$&
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$
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2XW
9'&
9
9

DFWLYH
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',*,1
D
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E
6833/
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E
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2XW
D
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2XW
D
D
TLK
94
3W 

)81=,21$0(172
0,685$(9,68$/,==$=,21(
Tutti i parametri riguardanti la misura sono contenuti nel gruppo
³
@
,Q3´
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 4
Mediante il par. “HCFG” è possibile selezionare il tipo di segnale in
ingresso che può essere: da termocoppia (tc), da termoresistenza
o termistore (rtd), da trasduttore con segnale normalizzato in cor-
rente (I) o in tensione (UoLt) oppure ancora proveniente dalla linea
seriale di comunicazione dello strumento (SEr).
Una volta selezionato il tipo di segnale occorre impostare al par.
“SEnS” il tipo di sonda in ingresso che può essere:
- per termocoppie J (J), K (CrAL), S (S), B (b), C (C), E (E), L (L), N
(n), R (r), T (t), o per sensori all’infrarosso TECNOLOGIC serie IRS
range A con linearizzazione J (Ir.J) o K (Ir.CA)
- per termoresistenze Pt100 IEC (Pt1), Pt1000 IEC (Pt10) o termis-
tori PTC KTY81-121 (Ptc) o NTC 103AT-2 (ntc)
- Per segnali normalizzati in corrente 0..20 mA (0.20) o 4..20 mA
(4.20)
- Per segnali normalizzati in tensione 0..50 mV (0.50), 0..60 mV
(0.60), 12..60 mV (12.60), 0..5 V (0.5), 1..5 V (1.5), 0..10 V (0.10) o
2..10 V (2.10).
Al cambio di questi parametri si raccomanda di spegnere e riac-
cendere lo strumento per ottenere una misura corretta.
Per gli strumenti con ingresso per sonde di temperatura (tc, rtd) è
possibile selezionare, mediante il parametro “Unit” l’unità di
misura della temperatura (°C, °F) e, mediante il parametro “dP” la
risoluzione di misura desiderata (0=1°; 1=0,1°)
Per quanto riguarda gli strumenti configurati con ingresso per seg-
nali analogici normalizzati è invece necessario innanzi tutto im-
postare la risoluzione desiderata al parametro “dP” (0=1; 1=0,1;
2=0,01; 3=0,001) e quindi al parametro "SSC" il valore che lo stru-
mento deve visualizzare in corrispondenza dell'inizio scala (0/4 mA,
0/12 mV, 0/1 V o 0/2 V) e al parametro "FSC" il valore che lo stru-
mento deve visualizzare in corrispondenza del fondo scala (20 mA,
50 mV, 60 mV, 5 V o 10 V).
Nel caso vengano utilizzati sensori di temperatura ad infrarossi
(TECNOLOGIC IRS range “A”), configurando il sensore come “Ir.J”
o “Ir.CA” è presente anche il par. “rEFL” che consente la correzi-
one di eventuali errori di misura causati dall’illuminazione dell’ambi-
ente e dalla riflessività del materiale.
Impostare tale parametro ad un valore alto quando il materiale da
misurare risulta particolarmente chiaro/riflettente e ridurlo quando
la superficie risulta particolarmente scura/non riflettente, tenendo
presente però che per la maggior parte dei materiali il valore consi-
gliato è compreso nel campo 1.00 ... 0.80.
Lo strumento consente la calibrazione della misura, che può
essere utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le ne-
cessità dell’applicazione, mediante i par. “OFSt” e “rot”.
Impostando il par. “rot”=1,000, al par. “OFSt” è possibile impostare
un offset positivo o negativo che viene semplicemente sommato al
valore letto dalla sonda prima della visualizzazione e che risulta co-
stante per tutte le misure.
Se invece si desidera che l’offset impostato non sia costante per
tutte le misure è possibile effettuare la calibrazione su due punti a
piacere.
In questo caso, per stabilire i valori da impostare ai parametri
“OFSt” e “rot”, occorrerà applicare le seguenti formule:
“rot” = (D2-D1) / (M2-M1) “OFSt” = D2 - (“rot” x M2)
dove:
M1 =valore misurato 1
D1 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M1
M2 =valore misurato 2
D2 = valore da visualizzare quando lo strumento misura M2
Ne deriva che lo strumento visualizzerà:
DV = MV x “rot” + “OFSt”
dove: DV = Valore visualizzato MV= Valore misurato
Esempio1: Si desidera che lo strumento visualizzi il valore real-
mente misurato a 20 ° ma che a 200° visualizzi un valore inferiore
di 10° (190°).
Ne deriva che : M1=20 ; D1=20 ; M2=200 ; D2=190
“rot” = (190 - 20) / (200 - 20) = 0,944
“OFSt” = 190 - (0,944 x 200) = 1,2
Esempio2: Si desidera che lo strumento visualizzi 10° quando il va-
lore realmente misurato è 0° ma che a 500° visualizzi un valore su-
periore di 50° (550°).
Ne deriva che : M1=0 ; D1=10 ; M2=500 ; D2=550
“rot” = (550 - 10) / (500 - 0) = 1,08
“OFSt” = 550 - (1,08 x 500) = 10
Mediante il par. “FiL” è possibile impostare la costante di tempo
del filtro software relativo alla misura del valore in ingresso in modo
da poter diminuire la sensibilità ai disturbi di misura (aumentando il
tempo). In caso di errore di misura lo strumento provvede a fornire
in uscita la potenza impostata al par. “OPE”. Questa potenza sarà
calcolata in base al tempo di ciclo programmato per il regolatore
PID mentre per i regolatori ON/OFF viene automaticamente con-
siderato un tempo di ciclo di 20 sec.
(es. in caso di errore sonda con regolazione ON/OFF e “OPE”= 50
l’uscita di regolazione si attiverà per 10 sec. quindi resterà disatti-
vata per 10 sec. e così via sino al permanere dell’errore di misura).
Mediante il par. “InE” è possibile anche stabilire quali sono le con-
dizioni di errore dell’ingresso che portano lo strumento a fornire in
uscita la potenza impostata al par. “OPE”.
Le possibilità del par. “InE” sono:
=Or : la condizione è determinata dall’overrange o dalla rottura del-
la sonda.
= Ur : la condizione è determinata dall’underrange o dalla rottura
della sonda.
= OUr :la condizione è determinata dall’overrange o dall’underran-
ge o dalla rottura della sonda.
Attraverso il par. “diSP” presente nel gruppo
]
PAn” è possibile
stabilire la normale visualizzazione del display SV che può essere il
Set Point attivo (SP.F), la potenza di regolazione (Pou), il Set Point
operativo quando vi sono delle rampe attive (SP.o), la soglia di al-
larme AL1, 2 , 3 o 4 (AL1, 2, 3, 4).
4.2 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE
Le uscite dello strumento possono essere configurate nel gruppo
di parametri
]
Out”,dove si trovano, in funzione del tipo di uscita
presente (digitale o analogica) diversi parametri.
N.B.: In tutti gli esempi che seguono il numero dell’uscita è indicato
genericamente con n
- USCITE DIGITALI a relè o per SSR:
Par. “OnF”.
Tale parametro può essere programmato per i seguenti
funzionamenti:
= 1.rEG : Uscita di regolazione primaria
= 2.rEG : Uscita di regolazione secondaria
= ALno : Uscita di allarme normalmente aperta
= ALnc : Uscita di allarme normalmente chiusa
= On : Uscita sempre attivata
= OFF : Uscita disabilitata
L’abbinamento [numero uscita - numero allarme] viene invece ef-
fettuata nel gruppo relativo all’allarme (“
]
AL1, 2, 3, 4”)
L’opzione “On” risulta utilizzabile in particolar modo per l’uscita
OUT6 (che è sempre presente su tutti i modelli) allo scopo di poter
disporre di un’uscita per l’alimentazione di sensori di ingresso.
- USCITE ANALOGICHE 0/4..20 mA o 0/2..10 V (solo OUT1 e 2):
Se lo strumento è dotato di uscite analogiche all’interno del gruppo
sarà presente il parametro “Aorn con il quale è possibile im-
postare l’inizio scala utilizzato per l’uscita.
Si imposterà quindi questo parametro:
= 0 : se si intende utilizzare l'inizio scala uguale a 0 (0 mA se l' us-
cita è 0/4...20 mA, o 0 V se l'uscita è 0/2...10 V)
= no_0 : se si intende utilizzare l'inizio scala diverso da 0 (4 mA se
l' uscita è 0/4...20 mA, o 2 V se l'uscita è 0/2...10 V)
Sarà poi presente il par. “AonF” con il quale è possibile configu-
rare il funzionamento dell’uscita analogica come:
= 1.rEG : Uscita di regolazione primaria
= 2.rEG : Uscita di regolazione secondaria
= r.inP : Uscita di ritrasmissione della misura
= r.Err : Uscita di ritrasmissione dell’errore [SP-PV]
= r.SP : Uscita di ritrasmissione del Set Point Attivo
= r.SEr : Uscita pilotata tramite la linea seriale di comunicazione
dello strumento
= OFF : Uscita disabilitata
Nel caso l’uscita analogica venga configurata come 1.rEG o 2.rEG
il segnale in uscita sarà proporzionale alla potenza di regolazione
calcolata dallo strumento a partire dallo 0% (segnale di uscita cor-
rispondente all'inizio scala programmato) sino a 100 % (segnale di
uscita corrispondente al massimo fornibile dal tipo di uscita
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 5
disponibile). Le uscite analogiche di regolazione sono utilizzabili
solo nelle regolazioni PID a singola azione o a doppia azione. Se il
modo di regolazione impostato fosse del tipo ON/OFF l'uscita
analogica potrà assumere solo gli stati di regolazione 0 % o 100 %.
Nel caso il funzionamento dell’uscita analogica venga invece con-
figurato per la ritrasmissione del segnale si rende necessario pro-
grammare altri due parametri attraverso i quali impostare i valori di
riferimento minimo e massimo. Pertanto, in questi casi, impostare
al parametro "AonL" il valore al quale lo strumento deve fornire in
uscita il valore minimo (0/4 mA o 0/2 V) e al parametro "AonH" il
valore al quale lo strumento deve fornire in uscita il valore massimo
(20 mA o 10 V).
4.3 - REGOLATORE ON/OFF (1.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione ON/OFF sono contenuti
nel gruppo
]
rEG”. Questo modo di regolazione è attuabile im-
postando il parametro "Cont" = On.FS o = On.FA ed agisce
sull'uscita configurata come 1.rEG in funzione della misura, del Set
point "SP" attivo, del modo di funzionamento "Func” e dell'isteresi
"HSEt" programmati. Lo strumento attua una regolazione ON/OFF
con isteresi simmetrica se “Cont" = On.FS oppure con isteresi
asimmetrica se “Cont” = On.FA.
Il regolatore si comporta nel seguente modo: in caso di azione in-
versa, o di riscaldamento (“FunC”=HEAt), disattiva l'uscita quando
il valore di processo raggiunge il valore [SP + HSEt] nel caso di is-
teresi simmetrica oppure [SP] nel caso di isteresi asimmetrica, per
riattivarla quando scende sotto al valore [SP - HSEt].
Viceversa, in caso di azione diretta o di raffredamento
("Func”=CooL), disattiva l'uscita quando il valore di processo raggi-
unge il valore [SP - HSEt] nel caso di isteresi simmetrica oppure
[SP] in caso di isteresi asimmetrica, per riattivarla quando sale al di
sopra del valore [SP + HSEt].
OUT
SP
PV
off
ON
HEAt - On.FA
OUT
time
HSEt
SP
PV
HSEt
time
CooL - On.FA
ON ON ON ON ON
off off off
CooL - On.FSHEAt - On.FS
ONON
OUT
SP
off
PV
off
ON
HSEt
time
OUT
ON
SP
PV
ON
off off
ON
time
HSEt
HSEt HSEt
1.rEG 1.rEG
1.rEG1.rEG
4.4 - REGOLAZIONE ON/OFF A ZONA NEUTRA (1.rEG - 2.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione ON/OFF a Zona Neutra
sono contenuti nel gruppo
]
rEG”.
Questo funzionamento è attuabile quando sono configurate 2 us-
cite rispettivamente come 1.rEG e 2.rEG e si ottiene program-
mando il par. “Cont” = nr ,
Il funzionamento a Zona Neutra viene utilizzato per il controllo degli
impianti che possiedono un elemento che causa un incremento
positivo (ad es. Riscaldante, Umidificante ecc.) e un elemento che
causa un incremento Negativo (ad es. Refrigerante, Deumidificante
ecc.).
Il funzionamento di regolazione agisce sulle uscite configurate in
funzione della misura, del Set point "SP" attivo, e dell'isteresi
"HSEt" programmati.
Il regolatore si comporta nel seguente modo: spegne le uscite
quando il valore di processo raggiunge il Set e attiva l'uscita 1.rEG
quando il valore di processo è minore di [SP-HSEt], oppure ac-
cende l'uscita 2.rEG quando il valore di processo è maggiore di
[SP+HSEt].
Di conseguenza l'elemento che causa incremento Positivo andrà
collegato all'uscita configurata come 1.rEG mentre l'elemento di in-
cremento negativo andrà collegato all'uscita configurata come
2.rEG.
0N
OUT 2.rEG
(cooling)
OUT 1.rEG
(heating)
SP
PV
off
0N
off
off
off
0N
time
HSEt
HSEt
4.5 - REGOLATORE PID A SINGOLA AZIONE (1.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione PID sono contenuti nel
gruppo
]
rEG”.
Il modo di regolazione di tipo PID a Singola Azione è attuabile im-
postando il parametro "Cont" = Pid ed agisce sull'uscita 1.rEG in
funzione del Set point “SP” attivo , del modo di funzionamento
"FunC", e del risultato dell’algoritmo di controllo PID a due gradi di
libertà dello strumento.
0N
0%
(H E A t)
1.rEG
ANALOG.
100%
tcr1
1.rEG
(H E A t)
DIG.
SP
PV
tcr1
off
tcr1tcr1 tcr1 tcr1
0N
off off
0N
offoff
0N 0N
tcr1
off
0N 0N
tim e
Per ottenere una buona stabilità della variabile in caso di processi
veloci e di comando dell’attuatore con uscita digitale, il tempo di ci-
clo “tcr1” deve avere un valore basso con un intervento molto fre-
quente dell’uscita di regolazione.
In questo caso si raccomanda l’uso di un relè statico (SSR) per il
comando dell’attuatore.
L'algoritmo di regolazione PID a singola azione dello strumento
prevede l'impostazione dei seguenti parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"tcr1" - Tempo di ciclo dell'uscita 1.rEG (solo per uscite di tipo
digitale)
"Int" - Tempo Integrale
"rS" - Reset manuale (solo se “Int =0)
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
Quest’ultimo parametro premette di eliminare le sovraelongazioni
della variabile (overshoot) all’avviamento del processo o al cambia-
mento del Set Point.
Occorre tener presente che un valore basso del parametro riduce
l’overshoot mentre un valore alto lo aumenta.
2
1
3
SP
PV
tim e
1: Valore “FuOC” OK
2: Valore “FuOC” troppo alto
3: Valore “FuOC” troppo basso
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 6
4.6 - REGOLATORE PID A DOPPIA AZIONE (1.rEG - 2.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione PID sono contenuti nel
gruppo
]
rEG”.
La regolazione PID a Doppia Azione viene utilizzata per il controllo
degli impianti che possiedono un elemento che causa un incre-
mento positivo (ad es. Riscaldante) e un elemento che causa un
incremento negativo (ad es. Raffreddante) e viene attuata quando
sono configurate 2 uscite rispettivamente come 1.rEG e 2.rEG e
programmando il par. “Cont” = Pid.
L'elemento che causa incremento Positivo andrà collegato all'us-
cita configurata come 1.rEG mentre l'elemento di incremento nega-
tivo andrà collegato all'uscita configurata come 2.rEG.
Il modo di regolazione di tipo PID a doppia azione agisce pertanto
sulle uscite 1.rEG e 2.rEG in funzione del Set point “SP” attivo e
del risultato dell’algoritmo di controllo PID a due gradi di libertà
dello strumento.
Per ottenere una buona stabilità della variabile in caso di processi
veloci e di comando degli attuatori con uscite digitali, i tempi di ci-
clo “tcr1” e “tcr2” devono avere un valore basso con un intervento
molto frequente delle uscite di regolazione.
In questo caso si raccomanda l’uso di un relè statico (SSR) per il
comando degli attuatori.
L'algoritmo di regolazione PID a doppia azione dello strumento pre-
vede l'impostazione dei seguenti parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"tcr1" - Tempo di ciclo dell'uscita 1.rEG (solo per uscite di tipo
digitale)
"tcr2" - Tempo di ciclo dell'uscita 2.rEG (solo per uscite di tipo
digitale)
"Int" - Tempo Integrale
"rS" - Reset manuale (solo se “Int =0)
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
"Prat" - Power Ratio o rapporto tra potenza dell'elemento coman-
dato dall'uscita 2.rEG e potenza dell'elemento comandato dall'us-
cita 1.rEG.
4.7 - REGOLATORE PID PER AZIONAMENTI MOTORIZZATI A
POSIZIONAMENTO TEMPORALE (1.rEG - 2.rEG)
Tutti i parametri riguardanti la regolazione PID per azionamenti mo-
torizzati sono contenuti nel gruppo
]
rEG”.
Questo tipo di regolazione viene utilizzato per il controllo degli impi-
anti dotati di un azionamento motorizzato con controlli di apertura e
chiusura di tipo digitale che in assenza di comandi rimane nel
punto raggiunto e viene attuata quando sono configurate 2 uscite
rispettivamente come 1.rEG e 2.rEG e programmando il par.
“Cont” = 3 Pt.
Il comando di apertura dell’azionamento sarà fornito dall'uscita
configurata come 1.rEG mentre il comando di chiusura sarà fonito
dall’uscita configurata come 2.rEG.
Il modo di regolazione di tipo PID per azionamenti motorizzati
agisce pertanto sulle uscite 1.rEG e 2.rEG in funzione del Set point
“SP” attivo e del risultato dell’algoritmo di controllo PID a due gradi
di libertà dello strumento.
Il sistema di controllo utilizzato, non prevede una retroazione per
stabilire la posizione attuale dell'azionamento.
Qualora l'attuatore non fosse dotato di contatti di finecorsa di
sicurezza che interrompano l'azionamento a fine corsa è necessa-
rio dotare l'impianto di questi contatti (SQo, SQc) come rappresen-
tato in figura
Supply
CLOSEOPEN M
SQo
1.rEG 2.rEG
SQc
TLK 94
L'algoritmo di regolazione PID per azionamenti motorizzati a posizi-
onamento temporale prevede l'impostazione dei seguenti
parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"Int" - Tempo Integrale
"rS" - Reset manuale (solo se “Int =0)
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
"tcor" : Tempo di corsa dell’azionamento.
E' il tempo, espresso in secondi, che occorre all'azionamento per
passare dalla posizione "tutto aperto" alla posizione "tutto chiuso".
"SHrI" : Valore minimo di regolazione.
E' il valore che deve aver raggiunto la regolazione (in %) prima che
abbia effetto sull'uscita. Serve per evitare che il controllo inter-
venga troppo frequentemente.
"PoSI" : Posizionamento all'accensione.
E' la posizione in cui si deve portare l'azionamento quando si ac-
cende lo strumento. Può assumere i seguenti valori :
nO = l'azionamento rimane dove si trova,
oPEn = l'azionamento si porta in posizione di "tutto aperto",
cLoS = l'azionamento si porta in posizione di "tutto chiuso".
Se si programmano le opzioni "OPEn" o "CloS", all'accensione l'ap-
parecchio attiverà l' uscita 1.rEG (se "oPEn") o 2.rEG (se "cLoS")
per il tempo impostato al par. "tcor" dopo di che inizierà la
regolazione.
In caso di errore di misura, le uscite vengono azionate in modo da
portare la valvola nella posizione stabilita dal parametro “PoSI”.
4.8 - FUNZIONI DI AUTOTUNING E SELFTUNING
Tutti i parametri riguardanti le funzioni di AUTOTUNING e
SELFTUNING sono contenuti nel gruppo
]
rEG”.
La funzione di AUTOTUNING e la funzione di SELTUNING permet-
tono la sintonizzazione automatica del regolatore PID.
La funzione di AUTOTUNING prevede il calcolo dei parametri PID
attraverso un ciclo di sintonizzazione di tipo FAST oppure di tipo
OSCILLATORIO, terminato il quale i parametri vengono memoriz-
zati dallo strumento e durante la regolazione rimangono costanti.
La funzione di SELFTUNING (rule based "TUNE-IN") prevede in-
vece il monitoraggio della regolazione ed il continuo ricalcolo dei
parametri durante la regolazione.
Entrambe le funzioni calcolano in modo automatico i seguenti
parametri:
"Pb" - Banda Proporzionale
"tcr1" - Tempo di ciclo dell'uscita 1.rEG
"Int" - Tempo Integrale
"dEr" - Tempo derivativo
“FuOC” - Fuzzy Overshoot Control
e, per la regolazione PID a doppia azione, anche:
"tcr2" - Tempo di ciclo dell'uscita 2.rEG
"Prat" - Rapporto P 2.rEG/ P 1.rEG
Per attivare la funzione di AUTOTUNING procedere come segue:
1) Impostare ed attivare il Set point desiderato.
2) Impostare il parametro "Cont" =Pid oppure = 3 Pt , se lo stru-
mento comanda un azionamento motorizzato a posizionamento
temporale.
3) Se il controllo è a singola azione impostare il parametro "Func"
in funzione del processo da controllare attraverso l'uscita 1.rEG.
4) Configurare un’uscita come 2.rEG se lo strumento comanda un
impianto con doppia azione o un azionamento motorizzato a po-
sizionamento temporale.
5) Impostare il parametro "Auto" come:
= 1 : se si desidera che l’autotuning FAST venga
avviato automati-
camente ogni volta che si accende lo strumento a condizione che il
valore di processo sia minore (per “Func” =HEAt) di [SP- |SP/2|] o
maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+ |SP/2|]
= 2 : se si desidera che l’autotuning FAST venga avviato automati-
camente all’accensione successiva dello strumento a condizione
che il valore di processo sia minore (per “Func” =HEAt) di [SP-
|SP/2|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+ |SP/2|], e, una volta
terminata la sintonizzazione, venga posto automaticamente il par.
“Auto”=OFF.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 7
= 3 : se si desidera avviare l’autuning FAST manualmente, median-
te la selezione della voce “tunE” nel menù principale o mediante il
tasto U opportunamente programmato (“USrb” = tunE). In questo
caso l’autotuning parte a condizione che il valore di processo sia
minore (per “Func” =HEAt) di [SP- |SP/5|] o maggiore (per “Func”
=CooL) di [SP+ |SP/5|].
= 4 : se si desidera che l’autotuning FAST venga avviato automati-
camente ad ogni modifica del Set di regolazione o al termine del ci-
clo di Soft-Start programmato. L’autotuning verrà comunque
eseguito a condizione che il valore di processo sia minore (per
“Func” =HEAt) di [SP- |SP/5|] o maggiore (per “Func” =CooL) di
[SP+ |SP/5|].
= - 1 : se si desidera che l’autotuning OSCILLATORIO venga
av-
viato automaticamente ogni volta che si accende lo strumento
= - 2 : se si desidera che l’autotuning OSCILLATORIO venga av-
viato automaticamente all’accensione successiva dello strumento
e, una volta terminata la sintonizzazione, venga posto automatica-
mente il par. “Auto”=OFF.
= - 3 : se si desidera avviare l’autuning OSCILLATORIO manual-
mente mediante il tasto U.
= - 4 : se si desidera che l’autotuning OSCILLATORIO venga av-
viato automaticamente ad ogni modifica del Set di regolazione o al
termine del ciclo di Soft-Start programmato.
NOTA: L’Autotuning di tipo Fast risulta particolarmente rapido e
non manifesta alcun effetto sulla regolazione poichè calcola i para-
metri del regolatore durante la fase di raggiungimento del Set
Point.
Per la corretta esecuzione dell’autotuning di tipo Fast è però ne-
cessario che all’avvio del ciclo vi sia una certa differenza tra la va-
riabile di processo ed il Set Point, per questa ragione lo strumento
avvia l’autotuning Fast solo quando:
- Per “Auto” = 1 o 2 : il valore di processo è minore (per “Func”
=HEAt) di [SP- |SP/2|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+
|SP/2|]
- Per “Auto” = 3 o 4 : il valore di processo è minore (per “Func”
=HEAt) di [SP- |SP/5|] o maggiore (per “Func” =CooL) di [SP+
|SP/5|].
L’Autotuning FAST non è indicato quando il Set point è prossimo
alla lettura iniziale o quando la variabile misurata varia in modo ir-
regolare durante il ciclo di sintonizzazione (per motivi dovuti al
processo la variabile sale o scende).
In questi casi si consiglia l'uso dell’Autotuning di tipo oscillatorio il
quale attua alcuni cicli di regolazione ON-OFF che portano il valore
di processo ad oscillare intorno al valore di Set point terminati i
quali passa alla regolazione di tipo PID con i parametri calcolati
dall’Autotuning.
6) Uscire dalla programmazione parametri.
7) Collegare lo strumento all'impianto comandato.
8) Attivare l'autotuning spegnendo e riaccendendo l’apparecchio se
“Auto” = 1o 2, oppure mediante la selezione della voce “tunE” nel
menù principale (o mediante il tasto U opportunamente program-
mato) se “Auto” = 3, oppure ancora variando il valore di Set se
“Auto” = 4.
A questo punto la funzione di Autotuning è attivata e viene segna-
lata attraverso il led TUN lampeggiante.
Il regolatore attua quindi una serie di operazioni sull'impianto colle-
gato al fine di calcolare i parametri della regolazione PID più
idonei. Qualora non siano verificate le condizioni di valore di pro-
cesso per avviare l’Autotuning, il display visualizzerà “ErAt” ad in-
dicare l’impossibilità di eseguire l’operazione e lo strumento si
porrà nel normale modo di regolazione secondo i parametri impos-
tati precedentemente.
Per far scomparire l’errore “ErAt” è sufficiente premere il tasto P.
La durata del ciclo di Autotuning è limitata ad un massimo di 12
ore.
Nel caso in cui il processo non sia terminato nell'arco di 12 ore lo
strumento visualizzerà "noAt" .
Nel caso invece si dovesse verificare un errore della sonda lo stru-
mento naturalmente interromperà il ciclo in esecuzione.
I valori calcolati dall’Autotuning saranno memorizzati automatica-
mente dallo strumento al termine della corretta esecuzione del ci-
clo di Autotuning nei parametri relativi alla regolazione PID.
Nota : Lo strumento è già preimpostato in fabbrica per eseguire
l’autotuning FASTad ogni accensione dello strumento ("Auto" = 1).
Per attivare la funzione di SELFTUNING procedere come segue:
1) Impostare ed attivare il Set point desiderato.
2) Impostare il parametro "Cont" =Pid oppure = 3 Pt , se lo stru-
mento comanda un azionamento motorizzato a posizionamento
temporale.
3) Se il controllo è a singola azione impostare il parametro "Func"
in funzione del processo da controllare attraverso l'uscita 1.rEG.
4) Configurare un’uscita come 2.rEG se lo strumento comanda un
impianto con doppia azione o un azionamento motorizzato a po-
sizionamento temporale.
5) Impostare il parametro "SELF" =yES
6) Uscire dalla programmazione parametri.
7) Collegare lo strumento all'impianto comandato.
8) Attivare il Selftuning mediante la selezione della voce “tunE” nel
menù principale (o mediante il tasto U opportunamente
programmato).
Quando la funzione di Selftuning è attiva, il led TUN si accende in
modo fisso, e tutti i parametri di regolazione PID ("Pb", "Int", "dEr",
ecc.) non vengono più visualizzati.
Per interrompere il ciclo di Autotuning o disattivare il Selftuning se-
lezionare dal menù "SEL" uno qualsiasi degli stati di regolazione:
"rEG", "OPLO" o "OFF".
Se lo strumento viene spento durante l'autotuning o con la funzione
di Selftuning attivata, alla sua riaccensione le funzioni risulteranno
inserite.
4.9 - LIMITAZIONE DELLA POTENZA DI REGOLAZIONE
Attraverso questa funzione è possibile limitare la potenza di regola-
zione in uscita (in modo separato per entrambe le uscite di regola-
zione) entro un limite minimo ed un limite massimo .
L’utilizzo di questi limiti è possibile solo in caso di regolazione PID
a singola o doppia azione e può essere utile per sopperire ad al-
cuni problemi meccanici degli attuatori come, ad esempio, valvole
che non iniziano ad aprirsi fino a che l'uscita non ha raggiunto al-
meno il 20% e/o risultano già completamente chiuse quando la po-
tenza ha raggiunto l'80%.
Il regolatore PID dello strumento lavora normalmente producendo
potenze tra 0 e 100 % nel caso di PID a singola azione e –100 (C)
e 100 (H) % nel caso di PID a doppia azione.
La funzione pertanto risulta disabilitata impostando “ro1.L” =0
“ro2.L” = 0 e “ro1.H” =100, “ro2.H” = 100.
Impostando valori diversi la potenza viene quindi scalata entro i
limiti impostati in modo da sfruttare al massimo la dinamica
dell'attuatore.
I parametri impostabili per questa funzione, contenuti nel blocco
]
rEG”, sono :
“ro1.L” - Potenza minima in uscita da 1.rEG (H)
“ro1.H” - Potenza massima in uscita da 1.rEG (H)
“ro2.L” - Potenza minima in uscita da 2.rEG (C)
“ro2.H” - Potenza massima in uscita da 2.rEG (C)
La limitazione non è attiva in modalità di controllo manuale
“OPLO”.
4.10 - LIMITAZIONE DELLA VELOCITA’ DI VARIAZIONE DELLA
POTENZA DI REGOLAZIONE
Attraverso questa funzione è possibile limitare velocità di variazi-
one della potenza di regolazione in uscita (in modo separato per
entrambe le uscite di regolazione) .
L’utilizzo di questa funzione è possibile solo in caso di regolazione
PID a singola o doppia azione e può essere utile per sopperire ad
alcuni problemi degli attuatori che potrebbero necessitare di una
lenta e progressiva variazione di potenza.
I parametri impostabili per questa funzione, contenuti nel blocco
]
rEG”, sono :
“OPS1” - Velocità di variazione della potenza in uscita da 1.rEG
(H) espressa in [% / sec].
“OPS2” - Velocità di variazione della potenza in uscita da 2.rEG
(C) espressa in [% / sec].
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 8
La funzione di limitazione risulta disabilitata impostando i par. = InF
e non è attiva in modalità di controllo manuale “OPLO”.
4.11 - FUNZIONE DI SPLIT RANGE
L’utilizzo di questa funzione è possibile solo in caso di regolazione
PID a doppia azione e può essere utilizzata per ritardare o antici-
pare l’intervento dei due attuatori comandati dallo strumento.
Con questa funzione è quindi possibile ottimizzare l’intervento dei
due attuatori facendo sì che le loro azioni non si sovrappongano
oppure diversamente si sovrappongano in modo da ottenere la
miscela delle due azioni degli attuatori.
In pratica si tratta di impostare due offset di potenza (uno per l’azi-
one diretta e uno per l’azione inversa) che stabiliscono l’inizio
dell’intervento dell’attuatore comandato dall’uscita.
I parametri impostabili per questa funzione, contenuti nel blocco
]
rEG”, sono :
“thr1” : Soglia di potenza alla quale l’uscita 1.rEG inizia ad
operare.
“thr2” : Soglia di potenza alla quale l’uscita 2.rEG inizia ad
operare.
In pratica se si desidera anticipare l’intervento dell’azione inversa
(1.rEG) e ritardare quello dell’azione diretta (2.rEG) occorrerà im-
postare valori positivi al par. “thr1” e negativi al par. “thr2”.
In questo modo verrà aumentata la zona entro la quale le due us-
cite non si attiveranno contemporaneamente.
Pb
Pb
time
-100%
thr2
thr1
100%
1rEG
(Cooling)
2rEG
(Heating)
0%
SP
PV
Viceversa se si desidera prolungare l’intervento dell’azione inversa
(1.rEG) e anticipare quello dell’azione diretta (2.rEG) occorrerà im-
postare valori negativi al par. “thr1” e positivi al par. “thr2”.
In questo modo verrà aumentata la zona entro la quale le due us-
cite si attiveranno contemporaneamente.
Pb
Pb
time
thr1
thr2
100%
-100%
2rEG
(Cooling)
1rEG
(Heating)
0%
SP
PV
La funzione di split range viene disabilitata impostando i rispettivi
parametri =0.
time
Pb
Pb
100%
-100%
(Heating)
(Cooling)
2rEG
1rEG
0%
SP
PV
N.B. : Allo scopo di semplificare la spiegazione nei grafici di esem-
pio è stato considerato un regolatore solo proporzionale (e quindi
con “dEr” e “Int” = OFF) a doppia azione con “Prat” = 1.0 e “rS” =
0.0
4.12 - VARIAZIONE DINAMICA DEL SET POINT E COMMUTAZI-
ONE AUTOMATICA TRA DUE SET POINT (RAMPE E TEMPO DI
MANTENIMENTO)
Tutti i parametri riguardanti il funzionamento delle rampe sono
contenuti nel gruppo
]
rEG”.
E' possibile fare in modo che il Set point venga raggiunto in un
tempo predeterminato (comunque maggiore del tempo che il
sistema impiegherebbe naturalmente).
Questo può essere utile in quei processi (trattamenti termici,
chimici, ecc.) in cui il Set point deve essere raggiunto gradata-
mente, in tempi prestabiliti.
Inoltre è possibile fare in modo che, dopo l’accensione dello stru-
mento, raggiunto il primo Set (SP1) lo strumento commuti automa-
ticamente sul secondo Set (SP2) dopo un tempo programmabile
realizzando così un ciclo automatico.
Queste funzioni sono disponibili per tutti i tipi di regolazione pro-
grammabili .
Il funzionamento è stabilito dai seguenti parametri:
"SLor" - Pendenza della prima rampa espressa in unità/minuto.
"SLoF" - Pendenza della seconda rampa espressa in unità/minuto.
"dur.t" - Tempo di mantenimento del Set Point “SP1” prima di
commutare automaticamente su “SP2” (espresso in ore e min.).
Le funzioni risultano disattivate quando si impostano i relativi para-
metri = InF.
Se si desidera il solo raggiungimento del Set Attivo (es. “SP1”) a
velocità controllata è sufficiente impostare il par. “SLor” al valore
desiderato.
La rampa “SLor” risulterà sempre operativa all’accensione dello
strumento e quando viene cambiato il valore di set point attivo.
Se invece si desidera realizzare un ciclo automatico dall’accen-
sione dello strumento occorre programmare il par. “nSP”= 2, impo-
stare i due valori “SP1” e “SP2” e naturalmente programmare i par.
“SLor”, “dur.t” e “SLoF” con i valori desiderati.
In questo caso al termine del ciclo tutte le rampe non saranno più
attive.
SP1
[U nit]
SV
SP1 Value
change
SP1
tim e [m in.]
SLor SLor
[U n it]
SP1
SV
AUTO
change
Set
dur.t
SP2
tim e [m in .]
SLor SLoF
Gli esempi sono con partenza da valori inferiori a SP1 e con suc-
cessiva diminuzione del Set Point.
Nota: In caso di regolatore PID se si desidera effettuare l’autotun-
ing ed è attiva una rampa questa non viene eseguita. Si racco-
manda pertanto di eseguire l’Autotuning senza attivare alcuna
rampa e quindi, una volta eseguita la sintonizzazione, disabilitare
l’Autotuning (“Auto” = 0), programmare le rampe desiderate e, se si
desidera la sintonizzazione automatica, abilitare la funzione di
Selftuning.
4.13 - FUNZIONE DI SOFT-START
Tutti i parametri riguardanti il funzionamento del Soft Start sono
contenuti nel gruppo
]
rEG”.
La funzione di Soft-Start è attuabile solo con regolazione PID e
consente di limitare la potenza di regolazione all’accensione dello
strumento per un tempo prefissato.
Ciò risulta utile quando l’attuatore comandato dallo strumento si
potrebbe danneggiare a causa di una potenza troppo elevata
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 9
fornita quando questi non è ancora in condizioni di regime (ad
esempio nel caso di alcuni elementi riscaldanti).
Il funzionamento è stabilito dai seguenti parametri:
“St.P” - Potenza di Soft Start
“SSt” - Tempo massimo di Soft Start (espresso in hh.mm)
“HSEt” - Soglia disabilitazione ciclo Soft Start
Una volta impostati i parametri ai valori desiderati, all’accensione lo
strumento provvederà a fornire in uscita la potenza impostata al
par. “St.P” per il tempo impostato al par. “SSt” o sino al raggiungi-
mento del valore assoluto impostato al par. “HSEt”.
In pratica lo strumento opera in regolazione manuale per commuta-
re automaticamente in regolazione automatica al termine del tem-
po “SSt” o quando il valore di processo è uguale al valore program-
mato al par. “HSEt”.
Per escludere la funzione di Soft Start è sufficiente impostare il par.
“SSt” = OFF
Qualora, durante l’esecuzione del Soft Start, si verifichi un errore di
misura la funzione viene interrotta e lo strumento passa a fornire in
uscita la potenza impostata al par. “OPE”.
Se la misura si ripristina, il Soft Start rimane comunque disattivato.
Se si desidera eseguire l’Autotuning con il Soft Start inserito oc-
corre programmare il par. “Auto” = 4 / - 4.
In questo modo l’autotuning verrà eseguito al termine del ciclo di
Soft-Start (ved. par. 4.8).
4.14 - FUNZIONAMENTO DELLE USCITE DI ALLARME (AL1,
AL2, AL3, AL4)
Per la configurazione di funzionamento degli allarmi il cui
intervento è legato al valore di processo (AL1, AL2, AL3, AL4) è
necessario prima stabilire a quale uscita deve corrispondere
l’allarme. Per fare questo occorre configurare innanzitutto nel
gruppo di parametri
]
Out” i parametri relativi alle uscite che si
desiderano utilizzare come allarmi (“O1F”, “O2F”, “O3F”, “O4F”,
“O5F”, “O6F”) programmando il parametro relativo all’uscita
desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo (in
questo caso il led frontale dello strumento segnala lo stato
dell’allarme)
Nota: In tutti gli esempi che seguono viene fatto riferimento all’al-
larme AL1. Naturalmente il funzionamento degli altri allarmi risulta
analogo.
Accedere quindi al gruppo
]
AL1 e programmare al parametro
“OAL1” , su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di
allarme.
Il funzionamento dell’allarme AL1 è invece stabilito dai parametri:
"AL1t " - TIPO DI ALLARME
"Ab1" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME
“AL1” - SOGLIA DI ALLARME
“AL1L” - SOGLIA INFERIORE ALLARME (per allarme a finestra)
O LIMITE INFERIORE DEL SET DI ALLARME “AL1” (per allarmi di
minima o di massima)
“AL1H” - SOGLIA SUPERIORE ALLARME (per allarme a finestra)
O LIMITE SUPERIORE DEL SET DI ALLARME “AL1” (per allarmi
di minima o di massima)
“HAL1” - ISTERESI DEGLI ALLARMI
“AL1d” - RITARDO ATTIVAZIONE DELL’ALLARME (in sec.)
"AL1i" - COMPORTAMENTO ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA
"AL1t" - TIPO DI ALLARME: Si possono avere 6 differenti com-
portamenti dell'uscita di allarme.
LoAb = ALLARME ASSOLUTO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto della soglia di al-
larme impostata al parametro "AL1" per disattivarsi quando sale al
di sopra della soglia [AL1 + HAL1].
Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L” e AL1H” i
limiti entro i quali è possibile programmare la soglia “AL1”.
HiAb = ALLARME ASSOLUTO DI MASSIMA: L'allarme viene atti-
vato quando il valore di processo sale al di sopra della soglia di al-
larme impostata al parametro "AL1" per disattivarsi quando scende
al di sotto della soglia [AL1 - HAL1]. Con questa modalità è
possibile impostare ai par. “AL1L” e AL1H” i limiti entro i quali è
possibile programmare la soglia “AL1”.
LoAb
off
ON
AL1
AL1
PV
HiAb
HAL1
time
off
ON
AL1
PV
time
HAL1
off off
ON
OUT
off off
ON
OUT
AL1
LodE = ALLARME RELATIVO DI MINIMA: L'allarme viene attivato
quando il valore di processo scende al di sotto del valore [SP +
AL1] per disattivarsi quando sale al di sopra della soglia [SP + AL1
+ HAL1]. Con questa modalità è possibile impostare ai par. “AL1L”
e AL1H” i limiti entro i quali è possibile programmare la soglia
“AL1”.
HidE = ALLARME RELATIVO DI MASSIMA: L'allarme viene atti-
vato quando il valore di processo sale al di sopra del valore [SP +
AL1] per disattivarsi quando scende al di sotto della soglia [SP +
AL1 - HAL1]. Con questa modalità è possibile impostare ai par.
“AL1L” e AL1H” i limiti entro i quali è possibile programmare la so-
glia “AL1”.
LodE
ON
off
PV
SP
-AL1
HAL1
time
off
ON
SP
AL1
PV
HidE
time
HAL1
ON
off off off off
ON
OUT
AL1
OUT
AL1
LHAb = ALLARME ASSOLUTO A FINESTRA: L'allarme viene atti-
vato quando il valore di processo scende al di sotto della soglia di
allarme impostata al parametro "AL1L" oppure sale al di sopra
della soglia di allarme impostata al parametro "AL1H" e si disattiva
quando rientra nel campo [AL1H - HAL1 ... AL1L + HAL1].
LHdE = ALLARME RELATIVO A FINESTRA: L'allarme viene atti-
vato quando il valore di processo scende al di sotto del valore [SP
+ AL1L] oppure quando il valore di processo sale al di sopra del
valore [SP + AL1H] e si disattiva quando rientra nel campo [SP +
AL1H - HAL1 ... SP + AL1L + HAL1].
LHAb
ON
off
AL1H
AL1L
PV
ON
time
off
HAL1
HAL1
SP
AL1L
AL1H
PV
time
LHdE
HAL1
HAL1
off off
ON ON
off off
OUT
AL1
OUT
AL1
"Ab1" - CONFIGURAZIONE DELL'ALLARME: Il parametro può
assumere un valore compreso tra 0 e 15.
Il numero da impostare, che corrisponderà al funzionamento desid-
erato, viene ottenuto sommando i valori riportati nelle seguenti
descrizioni:
COMPORTAMENTO ALLARME ALL'ACCENSIONE: Si possono
avere 2 differenti comportamenti dell'uscita di allarme, a seconda
del valore sommato al par. “Ab1”.
+0 = COMPORTAMENTO NORMALE: L'allarme viene attivato
sempre quando vi sono le condizioni di allarme.
+1 = ALLARME NON ATTIVO ALL'AVVIAMENTO: Se all'avvia-
mento lo strumento si trova nelle condizioni di allarme questo non
viene attivato. L'allarme si attiverà solo quando il valore di proc-
esso, dopo l'accensione, non si è portato nelle condizioni di non al-
larme e successivamente nelle condizioni di allarme.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 10
PV
+1
+0
tim e
AL1
ONON
ON
off off
offoff
Ab1
Nell’esempio il comportamento è rappresentato con un allarme di
minima assoluto
RITARDO ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Ab1”.
+0 = ALLARME NON RITARDATO: L'allarme si attiva immediata-
mente al verificarsi delle condizioni di allarme.
+2 = ALLARME RITARDATO: Al verificarsi delle condizioni di al-
larme viene fatto partire il ritardo impostato al par. “AL1d” (es-
presso in sec.) e solo trascorso tale tempo l’allarme verrà attivato.
MEMORIA ALLARME: Si possono avere 2 differenti comportamenti
dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par. “Ab1”.
+ 0 = ALLARME NON MEMORIZZATO: L'allarme rimane attivo
solo nelle condizioni di allarme
+ 4 = ALLARME MEMORIZZATO: L'allarme si attiva quando vi
sono le condizioni di allarme e rimane attivo anche se tali condizi-
oni non permangono sino a quando non viene premuto il pulsante
U se opportunamente programmato (“USrb”=Aac).
AL1
PV
ON
ON tim e
+0
Ab1
+4
off
off
off
Nell’esempio il comportamento è rappresentato con un allarme di
massima assoluto
TACITAZIONE ALLARME: Si possono avere 2 differenti comporta-
menti dell'uscita di allarme, a seconda del valore sommato al par.
“Ab1”.
+ 0 = ALLARME NON TACITABILE: L'allarme rimane sempre attivo
nelle condizioni di allarme
+8 = ALLARME TACITABILE: L'allarme si attiva quando vi sono le
condizioni di allarme e può essere disattivato mediante il pulsante
U, se opportunamente programmato (“USrb”=ASi) anche se le con-
dizioni di allarme permangono.
"AL1i" - ATTIVAZIONE ALLARME IN CASO DI ERRORE DI
MISURA: consente di stabilire in che condizione si deve porre l’al-
larme quando lo strumento ha un errore di misura (yES=allarme at-
tivo; no=allarme disattivato)
4.15 - FUNZIONE ALLARME DI HEATER BREAK (HB)
Tutti i parametri riguardanti le funzioni relativi all’allarme di Heater
Break sono contenuti nel gruppo
]
Hb”.
La funzione di allarme Heater Break (Allarme rottura dell'elemento
riscaldante) è attuabile solo quando lo strumento è dotato dell'in-
gresso (TAHB) per la misura della corrente assorbita dal carico e
viene utilizzata un’uscita digitale per il comando del carico.
Tale ingresso accetta segnali provenienti da trasformatori ampero-
metrici (TA) con uscita massima di 50 mA .
La prima operazione da effettuare per avere una corretta misura di
corrente è quella di impostare al par. “IFS” la corrente che lo stru-
mento deve misurare in corrispondenza del fondo scala dell’in-
gresso TA (50 mA).
Per la configurazione dell’uscita a cui destinare l’allarme di Heater
Break è necessario prima stabilire a quale uscita deve corrispon-
dere l’allarme.
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nel gruppo di
parametri
]
Out” i parametri relativi alle uscite che si desiderano
utilizzare come allarmi (“O1F”, “O2F”, “O3F”, “O4F”, “O5F”, “O6F”)
programmando il parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo.
Accedere poi al gruppo
]
Hb” e programmare al parametro “OHb,
su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di allarme.
La modalità di funzionamento dell’allarme dell’allarme viene in-
vece stabilita al par. “HbF” che può essere programmato nei se-
guenti modi:
= 1 : Allarme attivato quando, in condizioni di uscita 1.rEG attiva, la
corrente misurata dall'ingresso TAHB è inferiore al valore imposta-
to al parametro "IHbL" .
= 2 : Allarme attivato quando, in condizioni di uscita 1.rEG non atti-
va, la corrente misurata dall'ingresso TAHB è superiore al valore
impostato al parametro "IHbH" .
= 3 : Allarme attivato quando, in condizioni di uscita 1.rEG attiva, la
corrente misurata dall'ingresso TAHB è inferiore al valore imposta-
to al parametro "IHbL" oppure quando, in condizioni di uscita
1.rEG non attiva, la corrente misurata è superiore al valore impo-
stato al parametro "IHbH" (entrambi i due casi precedenti) .
= 4 : Allarme attivato quando la corrente misurata dall'ingresso
TAHB è inferiore al valore impostato al parametro "IHbL" oppure
quando la corrente misurata è superiore al valore impostato al pa-
rametro "IHbH" indipendentemente dallo stato dell’uscita 1.rEG.
Al parametro "IHbL" andrà quindi impostato il valore della corrente
normalmente assorbita dal carico quando l’uscita 1.rEG è attiva,
mentre al par. “IHbH” la corrente normalmente assorbita dal carico
quando l’uscita 1.rEG non è attiva.
L’impostazione di questi parametri va eseguita tenendo conto an-
che delle fluttuazioni della tensione di rete per evitare allarmi inde-
siderati.
Per quanto riguarda l'isteresi dell'allarme HB essa viene calcolata
automaticamente dallo strumento come 1 % delle soglie impostate.
Durante il funzionamento è possibile visualizzare sul display la cor-
rente misurata dall'ingresso TAHB quando l’uscita 1.rEG è attivata,
premendo il tasto "DOWN" e la corrente misurata quando l’uscita
1.rEG è disattivata, premendo contemporaneamente il tasto
DOWN ed il tasto U.
Per escludere l’allarme di Heater Break è sufficiente programmare
“OHb” = OFF.
TLK 94
TA
EH
KM
Load
Power
Supply
AC
5b 6b out 1.rEG
N.B. : La misura della corrente HB viene ritenuta valida se l’uscita
1rEG è attivata (o disattivata) per almeno 264 ms.
Questo vuol dire che se il tempo di ciclo (“tcr1”) è di 1 s, l’allarme
HB può intervenire solo quando la potenza in uscita è maggiore di
26,4%.
4.16 - FUNZIONE ALLARME DI LOOP BREAK
Tutti i parametri riguardanti le funzioni relativi all’allarme di Loop
Break sono contenuti nel gruppo
]
LbA”.
Su tutti gli strumenti, è disponibile l’allarme di Loop Break che inter-
viene quando, per un motivo qualsiasi (cortocircuito di una termo-
coppia, inversione di una termocoppia, interruzione del carico) si
interrompe l'anello di regolazione.
Per la configurazione dell’uscita a cui destinare l’allarme di Loop
Break è necessario prima stabilire a quale uscita deve corrispon-
dere l’allarme.
Per fare questo occorre configurare innanzitutto nel gruppo di
parametri
]
Out” i parametri relativi alle uscite che si desiderano
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 11
utilizzare come allarmi (“O1F”, “O2F”, “O3F”, “O4F”, “O5F”, “O6F”)
programmando il parametro relativo all’uscita desiderata :
= ALno se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme non è attivo.
= ALnc se l’uscita di allarme deve essere attivata quando l'allarme
non è attivo, mentre è disattivata quando l'allarme è attivo.
Quindi accedere al gruppo
]
LbA” e programmare al parametro
“OLbA, su quale uscita dovrà essere destinato il segnale di
allarme.
L’allarme di Loop Break viene attivato se la potenza di uscita ri-
mane al valore del 100 % per il tempo impostato al par. "LbAt"
(espresso in sec.).
Per non dar luogo a falsi allarmi, il valore di impostazione di questo
parametro va eseguita tenendo conto del tempo di raggiungimento
del valore di Set quando il valore misurato è lontano da questo (ad
esempio all’accensione dell’impianto).
All’intervento dell’allarme lo strumento visualizza il messaggio
“LbA” e si comporta come nel caso di un errore di misura for-
nendo in uscita la potenza impostata al par. “OPE” (programma-
bile nel gruppo
]
InP”).
Per ripristinare il normale funzionamento dopo l'allarme selezionare
il modo di regolazione “OFF” e quindi reimpostare il funzionamento
di regolazione automatica (“rEG”) dopo aver controllato il corretto
funzionamento della sonda e dell’attuatore.
Per escludere l’allarme di Loop Break è sufficiente programmare
“OLbA” = OFF.
4.17 - FUNZIONAMENTO DEL TASTO U
La funzione del tasto U può essere definita mediante il parametro
“USrb” contenuto nel gruppo
]
PAn”.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : Il tasto non esegue nessuna funzione.
= tunE : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile
attivare/disattivare l’Autotuning o il Selftuning.
= OPLO : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile passare
dal modo di regolazione automatica (rEG) a quello manuale
(OPLO) e viceversa.
= Aac : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile resettare
un allarme memorizzato (vedi par. 4.14)
= ASi :Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile tacitare un
allarme attivo (vedi par. 4.14)
= CHSP : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile selezi-
onare a rotazione uno dei 4 Set Point memorizzati.
= OFF : Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile passare
dal modo di regolazione automatica (rEG) a quello di regolazione
disattivata (OFF) e viceversa.
4.18 - INGRESSI DIGITALI
Lo strumento è dotato di due ingressi digitali il cui funzionamento è
configurabile mediante il parametro "dIF" contenuto nel gruppo
]
InP”.
Il parametro può essere programmato come:
= noF : L’ingresso non esegue nessuna funzione
= Aac : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale 1 è
possibile resettare un allarme memorizzato (vedi par. 4.14)
= ASi :Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale 1 è pos-
sibile tacitare un allarme attivo (vedi par. 4.14)
= HoLd : Chiudendo il contatto connesso all’ingresso digitale 1 vie-
ne bloccata l’acquisizione della misura in quell’istante (N.B.: non la
lettura sul display, quindi l’indicazione potrebbe stabilizzarsi con un
ritardo proporzionale al filtro di misura). Con la funzione di hold in-
serita lo strumento opera la regolazione in funzione della misura
memorizzata. Riaprendo il contatto lo strumento riprende la norma-
le acquisizione della misura.
= OFF : Quando lo strumento è nello stato “rEG” chiudendo il con-
tatto connesso all’ingresso digitale 1 lo strumento viene posto nello
stato di OFF. Riaprendo il contatto lo strumento ritorna nello stato
di regolazione automatica “rEG”.
= CHSP : Chiudendo e riaprendo il contatto connesso all’ingresso
digitale 1 è possibile selezionare a rotazione uno dei 4 Set Point
memorizzati.
= SP1.4 : La seguente combinazione di chiusura dei contatti con-
nessi ai due ingressi digitali permette l’attivazione di uno dei 4 set
point memorizzati.
SP4onon
SP3onoff
SP2offon
SP1offoff
SET POINTDIG IN2DIG IN1
Quando la funzione è attivata disabilita la selezione del set attivo
tramite il parametro “SPAt” e tramite il tasto U.
= HE.Co : La chiusura del contatto connesso all’ingresso digitale 1
seleziona come attivo il set point SP2 con modalità di regolazione
“CooL” mentre l’apertura del contatto seleziona come attivo il set
point SP1 con modalità di regolazione “HEAt”. La funzione è attua-
bile solo con “nSP” = 2 , inoltre quando è attivata disabilita la sele-
zione del set attivo tramite il parametro “SPAt” e tramite il tasto U.
4.19 - INTERFACCIA SERIALE RS 485
Lo strumento può essere dotato di una interfaccia di comunicazi-
one seriale del tipo RS 485 attraverso la quale è possibile colle-
garlo ad un rete in cui sono inseriti altri strumenti (regolatori o PLC)
e facente capo tipicamente ad un personal computer utilizzato
come supervisore dell'impianto.
Attraverso il personal computer è quindi possibile acquisire tutti i
dati di funzionamento e programmare tutti i parametri di configura-
zione dello strumento.
Il protocollo software adottato nel TLK94 è del tipo MODBUS-RTU
largamente utilizzato in molti PLC e programmi di supervisione dis-
ponibili sul mercato (il manuale del protocollo di comunicazione è
disponibile a richiesta).
Il circuito d'interfaccia consente di collegare sino a 32 strumenti
sulla stessa linea.
Per mantenere la linea in condizioni di riposo, è richiesto il collega-
mento di una resistenza (Rt) al termine della linea del valore di 120
Ohm.
Lo strumento è dotato di due morsetti chiamati A e B che devono
essere connessi a tutti i morsetti omonimi della rete.
Per il cablaggio della linea è consigliabile adottare un cavo a 3 poli
intrecciato e schermato collegato come in figura.
Se lo strumento è dotato di interfaccia seriale devono essere pro-
grammati i seguenti parametri tutti disponibili nel gruppo di para-
metri
]
SEr” :
"Add" : Indirizzo della stazione. Impostare un numero diverso per
ogni stazione, da 1 a 255
"baud" : Velocità di trasmissione (baud-rate), impostabile da 1200
a 38400 baud. Tutte le stazioni devono avere la stessa velocità di
trasmissione.
"PACS" : Accesso alla programmazione. Se impostato come
"LoCL" significa che lo strumento è programmabile solo da tastiera,
se impostato come "LorE" significa che è programmabile sia da
tastiera che tramite linea seriale.
Quando si tenta di entrare in programmazione da tastiera mentre è
in corso una comunicazione tramite la porta seriale lo strumento
visualizza "buSy" ad indicare lo stato di occupato.
TLK94 n.2TLK94 n.1
3a
GND
2a
AB
1a
AB
TLK94 n.N
GND A GNDB
shield
A
Interface
RS485
GND
B
HOST
(PC/PLC)
120 ohm
Rt
3a 2a 1a 3a 2a 1a
4.20 - CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “A01”
Lo strumento è dotato di un connettore che permette il trasferi-
mento da e verso lo strumento dei parametri di funzionamento at-
traverso il dispositivo A01 con connettore a 5 poli.
Questo dispositivo è utilizzabile per la programmazione in serie di
strumenti che devono avere la stessa configurazione dei parametri
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 12
o per conservare una copia della programmazione di uno stru-
mento e poterla ritrasferire rapidamente.
Per l’utilizzo del dispositivo A01 è possibile alimentare solo il dis-
positivo o solo lo strumento.
Strumento alimentato e dispositivo non alimentato
SUPPLY
Strumento alimentato dal dispositivo
ADAPTER
SUPPLY
AC SUPPLY 12 VDC
N.B.: Per gli strumenti dotati di porta di comunicazione seriale
RS485 è indispensabile che il parametro “PACS” sia impostato =
LorE.
Per maggiori informazioni e le indicazioni delle cause di errore ve-
dere il manuale d’uso relativo al dispositivo A01.
5 - PARAMETRI PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non
essere presenti o perchè dipendono dal tipo di strumento utilizzato
o perchè sono automaticamente disabilitati in quanto parametri non
necessari.
Gruppo “
]
SP” (parametri relativi al Set Point)
9999SPLL ÷ 9999Set Point massimo
SPHL
8
-1999-1999 ÷ SPHLSet Point minimo
SPLL
7
0SPLL ÷ SPHLSet Point 4
SP4
6
0SPLL ÷ SPHLSet Point 3
SP3
5
0SPLL ÷ SPHLSet Point 2
SP2
4
0SPLL ÷ SPHLSet Point 1
SP1
3
11 ÷ nSPSet point Attivo
SPAt
2
1 1 ÷ 4Numero Set point
programmabili
nSP
1
NoteDef.RangeDescrizionePar.
Gruppo “
]
InP” (parametri relativi agli ingressi)
Jtc :Tipo sonda in ingresso:
J= termocoppia J
SEnS
10
tctc / rtd / I /
UoLt / SEr
Tipo di segnale in
ingresso
HCFG
9
NoteDef.RangeDescrizionePar.
noFnoF / AaC /
ASi / HoLd /
OFF / CHSP /
SP1.4 /
HE.Co
Funzione ingressi
digitali:
noF = nessuna funz.
Aac= Res. mem. allarmi
ASi= Tacitaz. allarmi
HoLd = Blocco misura
OFF= messa in OFF
CHSP= Selezione Set
point a rotazione
SP1.4 = Selezione Set
“SP1, 2, 3, 4”
HE.Co= Selezione
HEAt con “SP1” o CooL
con “SP2”
diF
21
0-100 ÷ 100
%
Potenza in uscita in ca-
so di errore di misura
OPE
20
OUrOUr / Or / UrCondizioni per funz.
“OPE” con errore mis.:
OUr= Over e Under
range
Or=Solo Over-range
Ur= Solo Under-range
InE
19
1.0000.000 ÷ 2.000Rotazione della retta di
misura
rot
18
0-1999 ÷ 9999Offset della misura
OFSt
17
0.20FF÷ 20.0
sec.
Filtro digitale ingresso
FiL
16
°Ctc/rtd :
°C / °F
Unità di misura della
temperatura
Unit
15
0
tc/rtd :
0 / 1
UoLt / I / SEr:
0 ÷ 3
Numero di cifre
decimali
dP
14
0SSC ÷ 9999Limite superiore scala
ingresso segnali V / I
FSC
13
0-1999 ÷ FSCLimite inferiore scala
ingresso segnali V / I
SSC
12
1.000.10 ÷ 1.00Coefficiente riflessione
per sensori IRS
rEFL
11
J/ CrAL/ S/ b/
E/ L/ n/ r/ t/ C/
Ir.J / Ir.CA
rtd :
Pt1 / Ptc / ntc
/ Pt10
I :
0.20 / 4.20
UoLt :
0.50 / 0.60 /
12.60 / 0.5 /
1.5 / 0.10 /
2.10
CrAL= termocoppia K
S= termocoppia S
b= termocoppia B
E= termocoppia E
n= termocoppia N
r= termocoppia R
t= termocoppia T
C= termocoppia C
Ir.J= sens. IRS J
Ir.CA= sens. IRS K
Pt1= termores. Pt100
0.50= 0..50 mV
0.60= 0..60 mV
12.60= 12..60 mV
Pt1= Pt100
Ptc= PTC KTY81-121
ntc= NTC 103-AT2
Pt10= Pt1000
0.20= 0..20 mA
4.20= 4..20 mA
0.1= 0..1 V
0.5=0..5 V
1.5= 1..5 V
0.10= 0..10 V
2.10= 2..10 V
Gruppo “
]
Out” (parametri relativi alle uscite)
1.rEG1.rEG / 2.rEG
ALno / Alnc
On / OFF
Funzione dell’uscita 1
se di tipo digitale:
1.rEG= Uscita di rego-
lazione 1
2.rEG= Uscita di rego-
lazione 2
O1F
22
NoteDef.RangeDescrizionePar.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 13
On1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
On / OFF
Funzione dell’uscita 6:
vedi “O1F”
O6F
35
OFF1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
On / OFF
Funzione dell’uscita 5:
vedi “O1F”
O5F
34
OFF1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
On / OFF
Funzione dell’uscita 4:
vedi “O1F”
O4F
33
OFF1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
On / OFF
Funzione dell’uscita 3:
vedi “O1F”
O3F
32
0Ao2L ÷ 9999Riferimento massimo
uscita analogica 2 per
ritrasmissione del
segnale
Ao2H
31
0-1999 ÷ Ao2HRiferimento minimo
uscita analogica 2 per
ritrasmissione del
segnale
Ao2L
30
OFF1.rEG / 2.rEG
r.inP / r.Err
r.SP / r.SEr
OFF
Funzione dell’uscita 2
se di tipo analogico:
vedi “Ao1F”
Ao2F
29
00 / no_0Inizio scala uscita 2 se
di tipo analogico
Aor2
28
OFF1.rEG / 2.rEG
ALno / ALnc
On / OFF
Funzione dell’uscita 2
se di tipo digitale:
vedi “O1F”
O2F
27
0Ao1L ÷ 9999Riferimento massimo
uscita analogica 1 per
ritrasmissione del
segnale
Ao1H
26
0-1999 ÷ Ao1HRiferimento minimo
uscita analogica 1 per
ritrasmissione del
segnale
Ao1L
25
1.rEG1.rEG / 2.rEG
r.inP / r.Err
r.SP / r.SEr
OFF
Funzione dell’uscita 1
se di tipo analogico:
1.rEG= Uscita di rego-
lazione 1
2.rEG= Uscita di rego-
lazione 2
r.InP= Ritrasm. misura
r.Err= Ritrasm. SP-PV
r.SP= Ritrasm. SV
r.SEr= Ritrasm. valore
da seriale
Ao1F
24
00 / no_0Inizio scala uscita 1 se
di tipo analogico
Aor1
23
ALno= Uscita di allarme
normalmente aperta
ALnc= Uscita di allarme
normalmente chiusa
On = Sempre attivata
OFF= Sempre
disattivata
Gruppo “
]
AL1” (parametri relativi all’allarme AL1)
LoAbLoAb / HiAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
Tipo allarme AL1:
LoAb= minima assoluto
HiAb= massima assol.
LHAb= finestra assoluti
LodE= minima relativo
HidE= massima relativo
LHdE= finestra relativi
AL1t
37
Out2Out1 / Out2
Out3 / Out4 /
Out5 / Out6 /
OFF
Uscita destinata all’al-
larme AL1
OAL1
36
NoteDef.RangeDescrizionePar.
nono / yESAttivazione allarme AL1
in caso di errore di
misura
AL1i
44
OFFOFF ÷ 9999
sec.
Ritardo attivazione al-
larme AL1
AL1d
43
1OFF ÷ 9999Isteresi allarme AL1
HAL1
42
9999AL1L ÷ 9999Soglia inferiore allarme
AL1 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
AL1H
41
-1999-1999 ÷ AL1HSoglia inferiore allarme
AL1 a finestra o limite
inferiore del set AL1 per
allarmi di minima o
massima
AL1L
40
0 AL1L÷ AL1HSoglia allarme AL1
AL1
39
00 ÷ 15Config. funzionam.
allarme AL1:
+1 = non attivo
all’avviamento
+2 = ritardato
+4 = memorizzato
+8 = tacitabile
Ab1
38
Gruppo “
]
AL2” (parametri relativi all’allarme AL2)
nono / yESAttivazione allarme AL2
in caso di errore di
misura
AL2i
53
OFFOFF ÷ 9999
sec.
Ritardo attivazione al-
larme AL2
AL2d
52
1OFF ÷ 9999Isteresi allarme AL2
HAL2
51
9999AL2L ÷ 9999Soglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
AL2H
50
-1999-1999 ÷ AL2HSoglia inferiore allarme
AL2 a finestra o limite
inferiore del set AL2 per
allarmi di minima o
massima
AL2L
49
0 AL2L÷ AL2HSoglia allarme AL2
AL2
48
00 ÷ 15Config. funzionamento
allarme AL2: vedi “Ab1”
Ab2
47
LoAbLoAb / HiAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
Tipo allarme AL2:
vedi “AL1t”
AL2t
46
OFFOut1 / Out2
Out3 / Out4 /
Out5 / Out6 /
OFF
Uscita destinata all’al-
larme AL2
OAL2
45
NoteDef.RangeDescrizionePar.
Gruppo “
]
AL3” (parametri relativi all’allarme AL3)
-1999-1999 ÷ AL3HSoglia inferiore allarme
AL3 a finestra o limite
inferiore del set AL3 per
allarmi di minima o
massima
AL3L
58
0AL3L÷ AL3HSoglia allarme AL3
AL3
57
00 ÷ 15Config. funzionamento
allarme AL3: vedi “Ab1”
Ab3
56
LoAbLoAb / HiAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
Tipo allarme AL3:
vedi “AL1t”
AL3t
55
OFFOut1 / Out2
Out3 / Out4 /
Out5 / Out6 /
OFF
Uscita destinata all’al-
larme AL3
OAL3
54
NoteDef.RangeDescrizionePar.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 14
nono / yESAttivazione allarme AL3
in caso di errore di
misura
$/L
62
OFFOFF ÷ 9999
sec.
Ritardo attivazione al-
larme AL3
$/G
61
1OFF ÷ 9999Isteresi allarme AL3
+$/
60
9999AL3L ÷ 9999Soglia inferiore allarme
AL3 a finestra o limite
inferiore del set AL3 per
allarmi di minima o
massima
$/+
59
*UXSSR³
@
$/´ (parametri relativi all’allarme AL4)
nono / yESAttivazione allarme AL4
in caso di errore di
misura
$/L
71
OFFOFF ÷ 9999
sec.
Ritardo attivazione al-
larme AL4
$/G
70
1OFF ÷ 9999Isteresi allarme AL4
+$/
69
9999AL4L ÷ 9999Soglia inferiore allarme
AL4 a finestra o limite
inferiore del set AL4 per
allarmi di minima o
massima
$/+
68
-1999-1999 ÷ AL4HSoglia inferiore allarme
AL4 a finestra o limite
inferiore del set AL4 per
allarmi di minima o
massima
$//
67
0AL4L÷ AL4HSoglia allarme AL4
$/
66
00 ÷ 15Config. funzionamento
allarme AL4: vedi “Ab1”
$E
65
LoAbLoAb / HiAb
LHAb / LodE
HidE / LHdE
Tipo allarme AL4:
vedi “AL1t”
$/W
64
OFFOut1 / Out2
Out3 / Out4 /
Out5 / Out6 /
OFF
Uscita destinata all’al-
larme AL4
2$/
63
1RWH'HI5DQJH'HVFUL]LRQH3DU
*UXSSR³
@
/E$´(parametri relativi al Loop Break Alarm)
OFFOFF ÷ 9999
sec.
Tempo per allarme LbA
/E$W
73
OFFOut1 / Out2
Out3 / Out4 /
Out5 / Out6 /
OFF
Uscita destinata all’al-
larme LbA
2/E$
72
1RWH'HI5DQJH'HVFUL]LRQH3DU
*UXSSR³
@
+E´(parametri relativi all’ Heater Break Alarm)
100.0IHbL ÷ IFSSoglia superiore all. HB
(con Out 1.rEG off)
,+E+
78
0.00.0 ÷ IFSSoglia inferiore all. HB
(con Out 1.rEG on)
,+E/
77
11 / 2 / 3 / 4Funzione allarme HB:
1= Minina 1.rEG on
2=Massima 1.rEG off
3= Minima 1.rEG on e
Massima 1.rEG off
4= Massima e Minima
+E)
76
100.00.0 ÷ 100.0Limite superiore scala
ingresso TA HB
,)6
75
OFFOut1 / Out2
Out3 / Out4 /
Out5 / Out6 /
OFF
Uscita destinata all’al-
larme HB
2+E
74
1RWH'HI5DQJH'HVFUL]LRQH3DU
*UXSSR³
@
U(*´(parametri relativi alla regolazione)
PidPid / On.FA
On.FS / nr
3 Pt
Tipo di regolazione:
Pid= PID
On.FA= ON/OFF asim.
On.FS= ON/OFF simm.
&RQW
79
1RWH'HI5DQJH'HVFUL]LRQH3DU
0-100 ÷ 100 %Potenza Soft Start
6W3
106
0-100 ÷ 100 %Soglia di potenza Split
Range uscita 2.rEG
WKU
105
0-100 ÷ 100 %Soglia di potenza Split
Range uscita 1.rEG
WKU
104
InF1 ÷ 50 / InF
% / sec.
Velocità di variazione
della potenza in uscita
da 2.rEG
236
103
InF1 ÷ 50 / InF
% / sec.
Velocità di variazione
della potenza in uscita
da 1.rEG
236
102
100ro2.L ÷ 100
%
Potenza massima in
uscita da 2.rEG
UR+
101
00 ÷ ro2.H
%
Potenza minima in
uscita da 2.rEG
UR/
100
100ro1.L ÷ 100
%
Potenza massima in
uscita da 1.rEG
UR+
99
00 ÷ ro1.H
%
Potenza minima in
uscita da 1.rEG
UR/
98
InF0.00 ÷ 99.99
/ InF
unit / min.
Velocità della seconda
rampa:
InF= Rampa non attiva
6/R)
97
InF0.00 ÷ 99.59
/ InF
hrs.-min.
Tempo di mantenimen-
to tra le due rampe:
InF= Tempo non attivo
GXUW
96
InF0.00 ÷ 99.99
/ InF
unit/min.
Velocità della prima
rampa:
InF= Rampa non attiva
6/RU
95
nono /
cLoS / oPEn
Posizionamento all'ac-
censione azionamento
motorizzato
3R6,
94
0.00.0 ÷ 10.0 %Valore minimo di rego-
lazione azionamento
motorizzato
6+U,
93
44 ÷ 1000 sec.Tempo di corsa aziona-
mento motorizzato
WFRU
92
0.0-100.0÷100.0
%
Reset manuale
U6
91
10.00.1 ÷ 130.0
sec.
Tempo di ciclo uscita
2.rEG
WFU
90
1.000.01 ÷ 99.99Rapporto potenza
2.rEG / 1.rEG
3UDW
89
20.00.1 ÷ 130.0
sec.
Tempo di ciclo uscita
1.rEG
WFU
88
0.50.00 ÷ 2.00Fuzzy overshoot control
)X2F
87
50OFF÷ 9999
sec.
Tempo derivativo
G(U
86
200OFF ÷ 9999
sec.
Tempo integrale
,QW
85
500 ÷ 9999Banda proporzionale
3E
84
nono / yESAbilitazione selftuning
6(/)
83
1-4 / -3 / -2 / -1
0 /
1 / 2 / 3 / 4
Abilitazione dell’autotu-
ning FAST (valori posi-
tivi o OSCILLATORIO
(valori negativi):
0 = Non abilitato
1 = Avvio ad ogni
accensione
2= Avvio alla prima
accensione
3= Avvio manuale
4= Avvio dopo SoftStart
o al cambio Set Point
$XWR
82
10 ÷ 9999Isteresi regolazione
ON/OFF (o Soglia
disinserzione Soft Start)
+6(W
81
HEAtHEAt / CooLModo di funzionamento
uscita 1.rEG
HEAt= Riscaldamento
CooL= Raffreddamento
)XQF
80
nr= ON/OFF a Zona
Neutra
3 Pt= PID az. motorizz.
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 15
OFFOFF /
0.1÷7.59
/ InF
hrs.-min.
Tempo Soft Start
66W
107
*UXSSR³
@
3$Q´ (parametri relativi all’ interfaccia operatore)
SAESE / AE /
SAE / SAnE
Modifica Set e allarmi
con procedura rapida:
SE= Set editabile e Al-
larmi non editabili
AE= Allarmi editabili e
Set non editabile
SAE= Set e allarmi
editabili
SAnE= Set e allarmi
non editabili
(GLW
110
SP.FOFF / Pou /
SP.F / SP.o /
AL1 / AL2 /
AL3 / AL4
Variabile visualizzata
sul display SV:
OFF= nessuna
Pou= Potenza di
regolazione
SP.F= Set attivo
SP.o = Set operativo
AL1 = Soglia AL1
AL2 = Soglia AL2
AL3 = Soglia AL3
AL4= Soglia AL4
GL63
109
noFnoF / tunE /
OPLO / Aac /
ASi / CHSP /
OFF
Funzione del tasto “U”:
noF = nessuna
funzione
tune= Avvio Autotuning
o Selftuning
OPLO= Regolazione
manuale (open loop)
Aac= Reset memoria
allarmi
ASi= Tacitazione
allarmi
CHSP= Cambio Set att.
OFF= messa in OFF
della regolazione
86UE
108
1RWH'HI5DQJH'HVFUL]LRQH3DU
*UXSSR³
@
6(U´ (parametri relativi alla comunicazione seriale)
LorELoCL / LorEAccesso programm.
tramite porta seriale:
LoCL = No, progr. solo
da tastiera
LorE= Si, progr. sia da
seriale che da tastiera
3$&6
113
96001200 / 2400 /
9600 / 19.2 /
38.4
Baud rate porta seriale
EDXG
112
10 … 255Indirizzo della stazione
per comunicazione
seriale
$GG
111
1RWH'HI5DQJH'HVFUL]LRQH3DU
352%/(0,0$187(1=,21((*$5$1=,$
6(*1$/$=,21,',(5525(:
Premere il tasto P per far
scomparire l’errore.
Provare quindi a ripetere
l’autotuning FAST
Autotuning FAST non
eseguibile perchè non
sono verificate le
condizioni per poterlo
avviare.
(U$W
Variabile misurata al
disopra dei limiti della
sonda (overrange)
RRRR
Variabile misurata al
disotto dei limiti della
sonda (underrange)
XXXX
Verificare la corretta
connessione della sonda
con lo strumento e quindi
verificare il corretto
funzionamento della
sonda
Interruzione della sonda
 $]LRQH0RWLYR(UURUH
Sostituire il prodotto o
inviarlo in riparazione
Errore irreversibile di
memoria taratura
strumento
(UUW
Premere il tasto PPossibile anomalia nella
memoria EEPROM
(U(3
Mettere lo strumento
nello stato OFFe succes-
sivamente nello stato di
regolazione (rEG) dopo
aver controllato il funzi-
onamento della sonda e
dell’attuatore
Interruzione dell'anello
di regolazione (Loop
break alarm)
/E$
Provare a ripetere l’auto-
tuning dopo aver control-
lato il funzionamento
della sonda e
dell’attuatore
Autotuning non
terminato entro 12 ore
QR$W
quando le condizioni lo
permettono.
In condizioni di errore di misura lo strumento provvede a fornire in
uscita la potenza programmata al par. “OPE” e provvede ad atti-
vare gli allarmi desiderati se i relativi par. “ALni” sono programmati
= yES.
38/,=,$
Si raccomanda di pulire lo strumento solo con un panno legger-
mente imbevuto d’acqua o detergente non abrasivo e non conte-
nente solventi.
*$5$1=,$(5,3$5$=,21,
Lo strumento è garantito da vizi di costruzione o difetti di materiale
riscontrati entro i 18 mesi dalla data di consegna. La garanzia si
limita alla riparazione o la sostituzione del prodotto. L'eventuale
apertura del contenitore, la manomissione dello strumento o l'uso e
l'installazione non conforme del prodotto comporta
automaticamente il decadimento della garanzia. In caso di prodotto
difettoso in periodo di garanzia o fuori periodo di garanzia
contattare l'ufficio vendite ASCON TECNOLOGIC per ottenere
l'autorizzazione alla spedizione. Il prodotto difettoso, quindi ,
accompagnato dalle indicazioni del difetto riscontrato, deve
pervenire con spedizione in porto franco presso lo stabilimento
ASCON TECNOLOGIC salvo accordi diversi.
'$7,7(&1,&,
&$5$77(5,67,&+((/(775,&+(
Alimentazione: 24 VAC/VDC, 100... 240 VAC +/- 10%
Frequenza AC: 50/60 Hz
Assorbimento: 10 VA circa
Ingresso/i: 1 ingresso per sonde di temperatura: tc
J,K,S,B,C,E,L,N, R,T; sensori all’infrarosso TECNOLOGIC IRS J e
K range A ; RTD Pt 100 IEC; Pt1000 IEC; PTC KTY 81-121 (990
@ 25 °C); NTC 103AT-2 (10K @ 25 °C) o segnali in mV 0...50
mV, 0...60 mV, 12 ...60 mV o segnali normalizzati 0/4...20 mA,
0/1...5 V , 0/2...10 V;
1 ingresso per trasformatore amperometrico (max. 50 mA)
2 ingressi digitali per contatti liberi da tensione.
Impedenza ingresso segnali normalizzati: 0/4..20 mA: 51 ;
mV e V: 1 M
Uscita/e: Sino a 6 uscite digitali; a relè OUT1: SPST-NO (6 A-AC1,
3 A-AC3 / 250 VAC), OUT2,3,4,5:SPST-NO (4 A-AC1, 2 A-AC3 /
250 VAC), o in tensione per pilotaggio SSR (12 VDC / 20 mA).
Sino a 2 uscite analogiche (OUT1,2) : 0/4 ..20 mA (Load Max. 300
) o 0/2 ..10 V.
Uscita alimentazione ausiliaria/OUT6: 12 VDC / 20 mA Max.
Vita elettrica uscite a relè: 100000 operaz.
Categoria di installazione: II
Categoria di misura: I
Classe di protezione contro le scosse elettriche: Frontale in Classe
II
Isolamenti:Rinforzato tra parti in bassa tensione (alimentazione e
uscite a relè) e frontale; Rinforzato tra parti in bassa tensione (ali-
mentazione e uscite a relè) e parti in bassissima tensione
(ingresso, uscite statiche, uscite analogiche); Uscite statiche e
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 16
analogiche optoisolate rispetto all’ingresso; Isolamento a 50 V tra
RS485 e parti in bassissima tensione.
7.2 - CARATTERISTICHE MECCANICHE
Contenitore: Plastico autoestinguente UL 94 V0
Dimensioni: 48 x 96 mm DIN, prof. 98 mm
Peso: 260 g circa
Installazione: Incasso a pannello in foro 45 x 92 mm
Connessioni: Morsettiera a vite 2 x 1 mm
2
Grado di protezione frontale: IP 54 con guarnizione
Grado di polluzione: 2
Temperatura ambiente di funzionamento: 0 ... 50 °C
Umidità ambiente di funzionamento: 30 ... 95 RH% senza
condensazione
Temperatura di trasporto e immagazzinaggio: -10 ... 60 °C
7.3 - DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURA PANNELLO E
FISSAGGIO[mm]
PANEL CUTOUT
RECOMMENDED
45
92
min. 10 mm
min. 20 mm
PANEL + GASKET
MAX. 8 mm
BRACKETS
7.4 - CARATTERISTICHE FUNZIONALI
Regolazione: ON/OFF, PID a singola azione, PID a doppia azione,
PID per azionamenti motorizzati a posizionamento temporale.
Range di misura: Secondo la sonda utilizzata (vedi tabella)
Risoluzione visualizzazione: Secondo la sonda utilizzata.
1/0,1/0,01/0,001
Precisione totale: +/- (0,2 % fs + 1 digit); PTC/NTC/Pt1000: +/- (0,5
% fs + 1 digit)
Massimo errore di compensazione del giunto freddo (in tc) : 0,04
°C/°C con temperatura ambiente 0 ... 50 °C dopo un tempo di
warm-up (accensione strumento) di 20 min.
Tempo di campionamento misura : 130 ms
Tipo interfaccia seriale : RS 485 isolata
Protocollo di comunicazione: MODBUS RTU (JBUS)
Velocità di trasmissione seriale: selezionabile 1200 ... 38400 baud
Display: 4 digit, 1 Rosso (PV) h 10 mm e 1 Verde (SV) h 7,5 mm
Conformita': Direttiva CEE EMC 2004/108/CE (EN 61326), Direttiva
CEE BT 2006/95/CE (EN 61010-1).
7.5 - TABELLA RANGE DI MISURA
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
4..20 mA
“HCFG” = I
“SEnS” = 4.20
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
0..20 mA
“HCFG” = I
“SEnS” = 0.20
-199.9 ... 500.0 °C
-199.9 ... 932.0 °F
-200 ... 500 °C
-328 ... 932 °F
Pt1000 (IEC)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Pt10
-50.0 ... 110.0 °C
-58.0 ... 230.0 °F
-50 ... 110 °C
-58 ... 230 °F
NTC (103-AT2)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = ntc
-55.0 ... 150.0 °C
-67.0 ...302.0 °F
-55 ... 150 °C
-67 ... 302 °F
PTC (KTY81-121)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Ptc
-199.9 ... 850.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
-200 ... 850 °C
-328 ... 1562 °F
Pt100 (IEC)
“HCFG” = rtd
“SEnS” = Pt1
-46.0 ... 785.0 °C
-50.8 ... 999.9 °F
-46 ... 785 °C
-50 ... 1445 °F
IRS range “A”
“HCFG” = tc
“SEnS”= Ir.J - Ir.CA
0.0 ... 999.9 °C
32.0 ... 999.9 °F
0 ... 2320 °C
32 ... 4208 °F
tc C
“HCFG” = tc
“SEnS” = C
-199.9 ... 400.0 °C
-199.9 ... 752.0 °F
-250 ... 400 °C
-418 ... 752 °F
tc T
“HCFG” = tc
“SEnS” = t
-50.0 ... 999.9 °C
-58.0 ... 999.9 °F
-50 ... 1760 °C
-58 ... 3200 °F
tc R
“HCFG” = tc
“SEnS” = r
-199.9 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
-250 ... 1300 °C
-418 ... 2372 °F
tc N
“HCFG” = tc
“SEnS” = n
-150.0 ... 900.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
-150 ... 900 °C
-252 ... 1652 °F
tc L
“HCFG” = tc
“SEnS” = L
-150.0 ... 750.0 °C
-199.9 ... 999.9 °F
-150 ... 750 °C
-252 ... 1382 °F
tc E
“HCFG” = tc
“SEnS” = E
72.0 ... 999.9 °C
162.0 ... 999.9 °F
72 ... 1820 °C
162 ... 3308 °F
tc B
“HCFG” = tc
“SEnS” = b
0.0 ... 999.9 °C
32.0 ... 999.9 °F
0 ... 1760 °C
32 ... 3200 °F
tc S
“HCFG” = tc
“SEnS” = S
-100.0 ... 999.9 °C
-148.0 ... 999.9 °F
-100 ... 1370 °C
- 148 ... 2498 °F
tc K
“HCFG” = tc
“SEnS” = CrAl
-160.0 ... 999.9 °C
-199.9 ... 999.9 °F
-160 ... 1000 °C
- 256 ... 1832 °F
tc J
“HCFG” = tc
“SEnS” = J
“dP”= 1, 2, 3“dP” = 0INPUT
ASCON TECNOLOGIC - TLK 94 - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 17
48 10 97,5
Out1 Out2 Out3 Out4 Out5
PV
TUN
SV
SET
Out6
TLK 94
96
89,5
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
2 ... 10 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 2.10
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
0 ... 10 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.10
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
1 ... 5 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 1.5
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
0 ... 5 V
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.5
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
12 ... 60 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 12.60
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
0 ... 60 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.60
-199.9 ... 999.9
-19.99 ... 99.99
-1.999 ... 9.999
-1999 ... 9999
0 ... 50 mV
“HCFG” = UoLt
“SEnS” = 0.50
7.6 - CODIFICA DELLO STRUMENTO
TLK94 a b c d e f g h i j kk ll m
a : ALIMENTAZIONE
L = Alim. 24 VAC/VDC
H = Alim. 100 ... 240 VAC
b : USCITA OUT1
R = OUT1 a Relè SPDT 6 A-AC1
O = OUT1 VDC per SSR
I = OUT1 analog. 0/4 ..20 mA
V = OUT1 analog. 0/2 .. 10 V
c : USCITA OUT2
R = OUT2 a Relè SPST-NO 4 A-AC1
O = OUT2 VDC per SSR
I = OUT2 analog. 0/4 ..20 mA
V = OUT2 analog. 0/2 .. 10 V
-= (No OUT2)
d : USCITA OUT3
R = OUT3 a Relè SPST-NO 4 A-AC1
O = OUT3 VDC per SSR
-= (No OUT3)
e : USCITA OUT4
R = OUT4 a Relè SPST-NO 4 A-AC1
O = OUT4 VDC per SSR
-= (No OUT4)
f : USCITA OUT5
R = OUT5 a Relè SPST-NO 4 A-AC1
O = OUT5 VDC per SSR
-= (No OUT5)
g : INTERFACCIA DI COMUNICAZIONE E INGRESSO PER TA
S = Interfaccia Seriale RS 485
H = Ingresso per Trasformatore Amperometrico
T = Interfaccia Seriale RS 485 + Ingresso per Trasformatore
Amperometrico
-= (No RS485, No Ingresso TA)
h, i, j : CODICI RISERVATI
kk, ll : CODICI SPECIALI
m : VERSIONI SPECIALI
N.B. : Le uscite OUT 4, 5, se presenti, devono essere dello stesso
tipo (o Relè o per SSR).
TLK 94 PASSWORD = 381
TLK 94 RESET PAR. PASSWORD = 481
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Ascon tecnologic TLK94 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario