Ascon tecnologic X34 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario
X34- X34S
CONTROLLORE ELETTRONICO
DIGITALE PER UNITA’ REFRIGERANTI
ISTRUZIONI PER L'USO
Vr. 05 (ITA) - 05/16 - cod.: ISTR-MX34-ITA05
ASCON TECNOLOGIC S.r.l.
VIA INDIPENDENZA 56
27029 VIGEVANO (PV) ITALY
TEL.: +39 0381 69871
FAX: +39 0381 698730
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e-mail: info@ascontecnologic.com
PREMESSA
Nel presente manuale sono contenute le
informazioni necessarie ad una corretta
installazione e le istruzioni per l'utilizzo e la
manutenzione del prodotto, si raccomanda
pertanto di leggerlo attentamente e di
conservarlo.
La presente pubblicazione è di esclusiva proprietà della
ASCON TECNOLOGIC la quale pone il divieto assoluto di
riproduzione e divulgazione, anche parziale, se non
espressamente autorizzata.
La ASCON TECNOLOGIC si riserva di apportare modifiche
estetiche e funzionali in qualsiasi momento e senza alcun
preavviso.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio
possa creare situazioni pericolose o dannose per persone, co-
se o animali si ricorda che l'impianto deve essere predisposto
con dispositivi aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
La ASCON TECNOLOGIC ed i suoi legali rappresentanti non si
ritengono in alcun modo responsabili per eventuali danni a
persone, cose o animali derivanti da manomissioni, uso im-
proprio, errato o comunque non conforme alle caratteristiche
dello strumento.
INDICE
CODI
CI MODELLI STRUMENTO
7.5
CARATTERISTICHE FUNZIONALI7.4
DIMENSIONI MECCANICHE, FORATURE E
FISSAGGIO
7.3
CARATTERISTICHE MECCANICHE
7.2
CARATTERISTICHE ELETTRICHE7.1
DATI TECNICI7
GARANZIA E RIPARAZIONI
6.3
PULIZIA6.2
SEGNALAZIONI
6.1
PROBLEMI , MANUTENZIONE E GARANZIA
6
PROGRAMMABILI
5
VISUALIZZATORE REMOTO “TVR Y”4.15.2
CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “A01”
4.15.1
ACCESSORI4.15
INTERFACCIA SERIALE RS 485
4.14
EVENTI PROGRAMMABILI AD ORARI STABILITI4.13
FUNZIONAMENTO
DEI
TASTI
“U” E
“DOWN/AUX”
4.12
ALLARMI HACCP DA INGRESSI DIGITALI4.11.3
ALLARMI HACCP DI MANCANZA ALIMENTAZIONE
(BLACK-OUT)
4.11.2
ALLARMI
HA
CCP
DI
TEMPERATURA
4.11.1
FUNZIONE HACCP (REGISTRAZIONE ALLARMI)4.11
ALLARME
PORTA APERTA
4.10.3
ALLARMI ESTERNI DA INGRESSI DIGITALI4.10.2
ALLARMI
DI TEMPERATURA
4.10.1
FUNZIONI DI ALLARME4.10
CONTROLLO VENTOLE EVAPORATORE
4.9
SBRINAMENTO HOT-GAS IN
IMPIANTI
CENTRALIZZATI
4.8.6
BLOCCO DISPLAY IN SBRINAMENTO4.8.5
INTERVALLI E DURATA SBRINAMENTO IN CAS
O DI
ERRORE SONDA EVAPORATORE
4.8.4
FINE SBRINAMENTI
4.8.3
SBRINAMENTI MANUALI4.8.2
AVVIO
SBRINAMENTI
AUTOMATICI
4.8.1
CONTROLLO DI SBRINAMENTO4.8
FUNZIONE COMPRESSOR PROTECTION
E RITARDO
ALL’ACCENSIONE
4.7
REGOLATORE DI TEMPERATURA
4.6
CONFIGURAZIONE DELLE USCITE E DEL BUZZER4.5
CONFIGURAZIONE INGRESSI
DIGITAL
I
4.4
CONFIGURAZIONE INGRESSI DI MISURA
E
VISUALIZZAZIONE
4.3
MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO “NORMALE”, “ECO
-
NOMICA” E “TURBO”
4.2
FUNZIONE ON / STAND-BY4.1
FUNZIONAMENTO4
SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
3.4
COLLEGAMENTO ELETTRICO3.3
MONTAGGIO MECCANICO
3.2
USO CONSENTITO3.1
AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO3
VISUALIZZAZIONE
DEGLI
ALLARMI
HACCP
2.9
PROGRAMMAZIONE DEGLI EVENTI ATTUABILI A
D
ORARI STABILITI
2.8
IMPOSTAZIONE DELL’ORA CORRENTE E DELLA DA
-
TA CORRENTE
2.7
FUNZIONE BLOCCO TASTI2.6
RIPRISTINO DELLA CONFIGURAZIONE PARAMETR
I
DI DEFAULT
2.5
PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI PERSONALIZ
-
ZATA (LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI)
2.4
PROTEZIONE DEI PARAMETRI MEDIANTE
PASSWORD
2.3
PROGRAMMAZIONE
STANDAR
D
DEI
PARAMETRI
2.2
IMPOSTAZIONE RAPIDA DEL SET POINT2.1
PROGRAMMAZIONE2
DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
1.2
DESCRIZIONE GENERALE1.1
DESCRIZIONE STRUMENTO1
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 1
1 - DESCRIZIONE STRUMENTO
1.1 - DESCRIZIONE GENERALE
Il modello X34 è un controllore elettronico digitale a microproces-
sore utilizzabile tipicamente per applicazioni di refrigerazione dota-
to di controllo di temperatura con regolazione ON/OFF e controllo
di sbrinamento ad orari stabiliti (Real Time Clock Defrosting) , a in-
tervalli di tempo, per raggiungimento temperatura o per tempo di
funzionamento continuo del compressore attraverso fermata com-
pressore, riscaldamento elettrico o gas caldo/inversione di ciclo,
inoltre risulta utilizzabile anche negli impianti con centrali frigorifere
dotati di sbrinamento HOT-GAS.
L’apparecchio risulta dotato di particolari funzioni di ottimizzazione
degli sbrinamenti e di funzioni utilizzabili al fine di ottenere un
risparmio energetico dell’impianto controllato.
Lo strumento prevede sino a 4 uscite a relè, sino a 4 ingressi con-
figurabili per sonde di temperatura PTC, NTC, Pt1000 e 2 ingressi
digitali, inoltre può essere equipaggiato da un buzzer interno per la
segnalazione acustica degli allarmi, da una interfaccia di
comunicazione seriale RS485 con protocollo di comunicazione
MODBUS-RTU e di un’orologio-calendario.
Attraverso l’orologio è possibile programmare ad orari stabiliti
eventi di sbrinamento, commutazione uscita ausiliaria, commuta-
zioni del Set point di regolazione, accensione spegnimento stru-
mento etc.. (max. 14 eventi giornalieri e 98 settimanali)
Sempre nella versione con orologio calendario lo strumento dispo-
ne della funzione HACCP che consente la memorizzazione degli
ultimi 10 allarmi avvenuti (Tipo di allarme, inizio, durata e picchi di
temperatura raggiunti)
Le 4 uscite sono utilizzabili per il comando del compressore o del
dispositivo di controllo della temperatura, dello sbrinatore, delle
ventole evaporatore e di un dispositivo ausiliario configurabile (Lu-
ce, Allarme, secondo evaporatore etc.)
I 4 ingressi per sonde di temperatura sono utilizzabili invece per la
regolazione della temperatura cella, per la misura della temperatu-
ra evaporatore, per la misura di due temperature ausiliarie (es.
temperatura prodotto, temperatura condensatore, temperatura di
un secondo evaporatore etc.).
Due ingressi digitali sono sempre disponibili e, in alternativa agli in-
gressi per sonde di temperatura Pr3 e Pr4, possono essere confi-
gurati altri due ingressi digitali.
I 4 ingressi digitali possono essere configurati per eseguire varie
funzioni quali ad esempio segnale porta cella, comandi di sbrina-
mento, la selezione di un diverso set di regolazione della tempera-
tura, la segnalazione di un allarme esterno, l’attivazione di un ciclo
continuo, l’attivazione dell’uscita ausiliaria ecc.
Il modello X34S si differenzia dal modello standard per l’estetica e
la tastiera a sfioramento di tipo capacitivo denominata “S-touch”.
1.2 - DESCRIZIONE PANNELLO FRONTALE
3
1
5
2
4
Aux
96
10
12
13
7
11
8
1 - Tasto P : Premuto e rilasciato rapidamente consente l’accesso
all'impostazione del Set point. Premuto per 5 sec. consente l’ac-
cesso alla modalità di programmazione parametri. In modalità di
programmazione viene utilizzato per accedere all’editazione dei pa-
rametri e per la conferma dei valori. Sempre in modalità di pro-
grammazione può essere utilizzato insieme al tasto UP per
modificare il livello di programmazione dei parametri. Premuto in-
sieme al tasto UP per 5 sec. quando la tastiera è bloccata consen-
te lo sblocco della tastiera.
2 - Tasto DOWN/Aux: Nelle modali di programmazione viene
utilizzato per il decremento dei valori da impostare e per la selezio-
ne dei parametri.
Se programmato tramite il par. “t.Fb” consente, premuto per 1 sec.
nella normale modali di funzionamento di svolgere altre funzioni
quali la selezione della modalieconomica, il comando dell’uscita
Aux, etc. (Vedere Funzione tasto Down).
3 - Tasto UP/ DEFROST: Nella normale modalità di funzionamento
premuto per 5 sec. consente di attivare/disattivare un ciclo di sbri-
namento manuale.
Nelle modalità di programmazione viene utilizzato per l'incremento
dei valori da impostare e per la selezione dei parametri.
Sempre in modalità di programmazione può inoltre essere utilizzato
insieme al tasto P per modificare il livello di programmazione dei
parametri.
Premuto insieme al tasto P per 5 sec. quando la tastiera è bloccata
consente lo sblocco della tastiera.
4 - Tasto U : Premuto e rilasciato rapidamente consente di visua-
lizzare le variabili dello strumento (temperature misurate, etc.).
Nella modalità di programmazione viene utilizzato per uscire dalla
modalità e tornare al normale funzionamento.
Se programmato tramite il par. t.UF” consente, premuto per 1 sec.
nella normale modalità di funzionamento, l’accensione/spegnimen-
to (Stand-by) del controllo o altre funzioni, quali il comando del-
l’uscita Aux, etc. (Vedere Funzione tasto U).
5 - Led SET : Nella normale modalità di funzionamento si accende
quando un tasto è premuto per segnalare l’avvenuta pressione del
medesimo.
Nella modalidi programmazione viene utilizzato per indicare il li-
vello di programmazione dei parametri.
6 - Led OUT - COOL : Indica lo stato dell'uscita di regolazione
(compressore o dispositivo di controllo della temperatura); uscita
attivata (acceso), disattivata (spento), inibita (lampeggiante).
7 - Led OUT - HEAT : Indica lo stato dell'uscita di regolazione
(compressore o dispositivo di controllo della temperatura) quando
l’azione operante è quella di riscaldamento; uscita attivata
(acceso), disattivata (spento), inibita (lampeggiante).
8 - Led DEF : Indica lo stato dello sbrinamento in corso o lo stato
di sgocciolamento (lampeggiante).
9 - Led FAN : Indica lo stato dell'uscita ventole evaporatore on (ac-
ceso), off (spento) o inibita (lampeggiante).
10 - Led ALARM : Indica lo stato di allarme on (acceso), off (spen-
to) e tacitato o memorizzato (lampeggiante)
11 - Led AUX : Indica lo stato dell’uscita Ausiliaria.
12 - Led CLOCK : Indica che è attivo l’orologio interno. Se lampeg-
giante lento indica un errore dell’orologio (chip orologio non funzio-
nante). Se lampeggiante veloce indica la batteria dell’orologio
scarica.
13 - Led Stand-By: Quando lo strumento viene posto nella modali-
tà stand-by resta l’unico led acceso.
2 - PROGRAMMAZIONE
2.1 - IMPOSTAZIONE RAPIDA DEL SET POINT
La normale modalità di programmazione dei Set Point avviene pre-
mendo e rilasciando rapidamente il tasto P e il display visualizze
“SP” (o “SPE” o “SPH”) alternato al valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Questi tasti agiscono a passi di un digit ma se mantenuti premuti
oltre un secondo il valore si incrementa o decrementa in modo ve-
loce e, dopo due secondi nella stessa condizione, la velocità au-
menta ulteriormente per consentire il rapido raggiungimento del
valore desiderato.
Tuttavia attraverso il par. “t.Ed” è possibile stabilire se e quali Set
sono impostabili con la procedura rapida del tasto P.
Il parametro può assumere un valore compreso tra oF e 6 il che si-
gnifica che:
oF = Nessun Set è impostabile con la procedura rapida del tasto P
(dunque il tasto P premuto e rilasciato non ha alcun effetto)
1 = E’ impostabile solo SP (Set “normale”)
2 = E’ impostabile solo SPE (Set “economico”)
3 = Sono impostabili sia SP che SPE
4 = E’ impostabile il Set Attivo (SP o SPE)
5 = Sono impostabili sia SP che SPH (Set “turbo” o Set indipen-
dente “Riscaldamento”)
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 2
6 = Sono impostabili sia SP che SPE che SPH
Ad esempio, nel caso il parametro t.Ed” = 1 o 3, la procedura è la
seguente:
Premere il tasto P quindi rilasciarlo e il display visualizze “SP” al-
ternato al valore impostato.
Per modificarlo agire sui tasti UP per incrementare il valore o
DOWN per decrementarlo.
Se è presente solo il Set Point 1 (“t.Ed” = 1) una volta impostato il
valore desiderato premendo il tasto P si esce dalla modalità rapida
di impostazione.
Se invece è impostabile anche il Set Point Economico (“t.Ed” = 3)
premendo e rilasciando ancora il tasto P il display visualizzerà
“SPE” alternato al valore impostato.
Per modificarlo agire quindi sui tasti UP e DOWN come per il Set
Point “SP”
Una volta impostato il valore desiderato premendo il tasto P si esce
dalla modalità rapida di impostazione dei Set Point.
L'uscita dal modo di impostazione rapida dei Set avviene pertanto
alla pressione del tasto P dopo la visualizzazione dell’ultimo Set
programmabile oppure automaticamente non agendo su alcun ta-
sto per circa 10 secondi, trascorsi i quali il display tornerà al nor-
male modo di funzionamento.
2.2 - PROGRAMMAZIONE STANDARD DEI PARAMETRI
Per avere accesso ai parametri di funzionamento dello strumento
quando la protezione dei parametri non è attiva occorre premere il
tasto P e mantenerlo premuto per circa 5 secondi, trascorsi i quali il
display visualizzerà il codice che identifica il primo gruppo di para-
metri (
]
SP ) e con i tasti UP e DOWN sarà possibile selezionare
il gruppo desiderato.
Una volta selezionato il gruppo di parametri desiderato premere il
tasto P e verrà visualizzato il codice che identifica il primo parame-
tro del gruppo selezionato.
Sempre con i tasti UP e DOWN si può selezionare il parametro de-
siderato e, premendo il tasto P, il display visualizze alternativa-
mente il codice del parametro e la sua impostazione che potrà es-
sere modificata con i tasti UP o DOWN.
Impostato il valore desiderato premere nuovamente il tasto P: il
nuovo valore verrà memorizzato e il display mostrerà nuovamente
solo la sigla del parametro selezionato.
Agendo sui tasti UP o DOWN è quindi possibile selezionare un al-
tro parametro del gruppo e modificarlo come descritto.
Per tornare a selezionare un altro gruppo di parametri mantenere
premuto il tasto U per circa 1 sec. trascorso il quale il display torne-
rà a visualizzare il codice del gruppo di parametri.
A questo punto è possibile selezionare un altro gruppo, accedere
ai parametri e modificarli come descritto.
Per uscire dal modo di programmazione non agire su alcun tasto
per circa 30 secondi, oppure premere il tasto U per circa 2 sec. si-
no ad uscire dalla modalità di programmazione.
2 sec.
Hold for
Hold for
5 sec.
Hold for
2 sec.
2.3 - PROTEZIONE DEI PARAMETRI MEDIANTE PASSWORD
Lo strumento dispone di una funzione di protezione dei parametri
mediante password personalizzabile attraverso il par. “t.PP”.
Qualora si desideri disporre di questa protezione impostare al pa-
rametro “t.PP” il numero di password desiderato e uscire dalla pro-
grammazione parametri.
Quando la protezione è attiva, per poter aver accesso ai parametri,
premere il tasto P e mantenerlo premuto per circa 5 secondi, tra-
scorsi i quali, il display visualizzerà “r.P” e premendo ancora il ta-
sto P il display visualizzerà “0” .
A questo punto impostare, attraverso i tasti UP e DOWN, il numero
di password programmato e premere il tasto P.
Se la password è corretta il display visualizzeil codice che identi-
fica il primo gruppo di parametri e sarà possibile programmare i pa-
rametri con le stesse modalità descritte al paragrafo precedente.
La protezione mediante password è disabilitata impostando il par.
“t.PP” = oF.
Note: Qualora venga dimenticata la Password per accedere ai pa-
rametri utilizzare la seguente procedura: Togliere e ridare alimenta-
zione allo strumento , premere il tasto P durante il test iniziale del
display mantenendo premuto il tasto oltre 5 sec. Si avrà cosi ac-
cesso ai parametri protetti e si potrà quindi verificare e modificare
anche il parametro “t.PP” .
2 sec.
Hold for
5 sec.
Hold for
2.4 - PROGRAMMAZIONE DEI PARAMETRI PERSONALIZZATA
(LIVELLI DI PROGRAMMAZIONE PARAMETRI)
Dall’impostazione di fabbrica dello strumento la protezione median-
te password agisce su tutti i parametri.
Qualora si desideri, dopo aver abilitato la Password mediante il pa-
rametro “t.PP”, rendere programmabili senza protezione alcuni pa-
rametri mantenendo la protezione sugli altri occorre seguire la se-
guente procedura.
Accedere alla programmazione attraverso la Password e selezio-
nare il parametro che si vuole rendere programmabile senza
password.
Un volta selezionato il parametro se il led SET è lampeggiante si-
gnifica che il parametro è programmabile solo mediante password
ed è quindi protetto” (se invece è acceso significa che il parame-
tro è programmabile anche senza password ed è quindi “non
protetto”).
Per modificare la visibilità del parametro premere il P e mantenen-
dolo premuto premere anche il tasto UP.
Il led SET cambierà stato indicando il nuovo livello di accessibili
del parametro (acceso = non protetto; lampeggiante = protetto me-
diante password).
Hold for
5 sec.
2 sec.
Hold for
In caso di Password abilitata e nel caso in cui vengano “sprotetti
alcuni parametri quando si accede alla programmazione verranno
visualizzati per primi tutti i parametri configurati come “non protetti”
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 3
senza alcuna divisione in gruppi e per ultimo il par. “r.P” attraverso
il quale sarà possibile accedere ai parametri “protetti
Nella gestione dei parametri non protetti fanno eccezione i parame-
tri relativi agli allarmi HACCP (“H.01”, “H.02”, etc. i quali risultano
visibili solo in presenza di memorizzazione di allarmi) il cui livello di
visualizzazione è gestibile mediante il parametro “t.HA”.
Se “t.HA” = 1 i parametri relativi agli allarmi HACCP memorizzati
sono visibili solo all’interno del gruppo
]
HA (che è visualizzabile co-
me tutti gli altri gruppi senza password se t.PP=oF oppure con l’in-
serimento della password t.PP impostata).
Se “t.HA” = 2 i parametri relativi agli allarmi HACCP memorizzati
sono visibili sia all’interno del gruppo
]
HA” (che è visualizzabile
come tutti gli altri gruppi senza password se t.PP=oF oppure con
l’inserimento della password t.PP impostata) sia come parametri
non protetti se al par. t.PP è programmata una password.
2.5 - RIPRISTINO DELLA CONFIGURAZIONE PARAMETRI DI
DEFAULT
Lo strumento consente il reset dei parametri ai valori impostati in
fabbrica come default.
Per ripristinare ai valori di default i parametri è sufficiente imposta-
re alla richiesta di “r.P” la password -48.
Pertanto, qualora si desideri realizzare tale reset occorre abilitare
la Password mediante il parametro “t.PP” in modo che venga ri-
chiesta l’impostazione di r.P” e quindi impostare “-48” anzichè la
password di accesso programmata.
Una volta confermata la password con il tasto P il display mostra
per circa 2 sec. “- - -” quindi lo strumento effettua il reset dello
strumento come all'accensione e ripristina tutti i parametri ai valori
di default programmati in fabbrica.
2.6 - FUNZIONE BLOCCO TASTI
Sullo strumento è possibile il blocco totale dei tasti.
Tale funzione risulta utile quando il controllore è esposto al pubbli-
co e si vuole impedire qualsiasi comando.
La funzione di blocco della tastiera è attivabile programmando il
parametro “t.Lo” ad un qualsiasi valore diverso da oF .
Il valore impostato al par. “t.Lo” costituisce il tempo di inattividei
tasti trascorso il quale la tastiera viene automaticamente bloccata.
Pertanto non premendo alcun tasto per il tempo “t.Lo” lo strumento
blocca automaticamente le normali funzioni dei tasti.
Premendo un qualsiasi tasto quando la tastiera è bloccata viene il
display mostra “Ln” per avvisare del blocco attivo.
Per sbloccare la tastiera occorre premere contemporaneamente i
tasti P e UP e mantenerli premuti per 5 sec., trascorsi i quali il di-
splay mostrerà “LF” e tutte le funzioni dei tasti risulteranno di nuo-
vo operative.
2.7 - IMPOSTAZIONE DELL’ORA CORRENTE E DELLA DATA
CORRENTE
Quando lo strumento è dotato dell' orologio/calendario interno è
necessario abilitarlo e programmarlo sull'ora e sul giorno settima-
nale correnti attraverso il par. “c.CL” e sulla data corrente attraver-
so il par. “c.dt”.
Dopo aver selezionato il par. c.CL” premendo il tasto P più volte
vengono visualizzati nell’ordine:
“h.” e le ore (es. “h.13”)
“n.” e i minuti (es. “n.45”)
“d.” e il giorno della settimana (es. “d.1”)
I giorni sono considerati:
d. 1 = Lune
d. 2 = Martedì
d. 3 = Mercoledì
d. 4 = Giove
d. 5 = Venerdì
d. 6 = Sabato
d. 7 = Domenica
+ l’opzione oF che considera l’orologio come disabilitato.
Analogamente dopo aver selezionato il par. “c.dt” premendo il tasto
P più volte vengono visualizzati nell’ordine:
“y” e l’anno corrente (es. “y.10)
“M” e il mese corrente (es. “M.05”)
“d” e la data del mese corrente (es. “d.31”)
L’accensione del led Clock Indica che è attivo l’orologio interno.
Se acceso fisso indica che, dopo essere stato abilitato l’orologio,
non è mai mancata l’alimentazione allo strumento e pertanto l’ora
corrente risulta presumibilmente corretta.
Se lampeggiante indica che, dopo che l’orologio è stato abilitato, è
sicuramente mancata l’alimentazione e pertanto l’ora corrente po-
trebbe anche non essere corretta.
In questa condizione la pressione di un qualsiasi tasto annulla la
segnalazione ed il led torna ad accendersi in modo permanente.
2.8 - PROGRAMMAZIONE DEGLI EVENTI ATTUABILI AD ORARI
STABILITI
Tutti gli eventi sono programmabili attraverso i 14 parametri
“c.01” ... “c.14” contenuti nel gruppo
]
cE”.
Esattamente come per l’ora corrente poichè i parametri relativi alle
funzioni legate all’ora richiedono l’inserimento di più valori la pro-
grammazione di tali parametri avviene nel modo seguente.
Dopo aver selezionato il par. desiderato premendo il tasto P più
volte vengono visualizzati nell’ordine:
“h.” e le ore (es. “h.13”)
“n.” e i minuti (es. “n.40”)
“d.” e il giorno della settimana (es. “d.1”)
“t.” e il tipo di evento che si desidera venga eseguito all’istante
programmato (es. t.1).
I giorni sono considerati:
d. 1 = Lune
d. 2 = Martedì
d. 3 = Mercoledì
d. 4 = Giove
d. 5 = Venerdì
d. 6 = Sabato
d. 7 = Domenica
d. 8 = tutti i giorni
d. 9 = Lune, Martedì, Mercole, Giovedì, Venerdì
d.10 = Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì,Sabato
d.11 = Sabato e Domenica
d.oF = nessun giorno (evento disabilitato)
Lo strumento prevede 14 parametri di programmazione degli eventi
che consentono di schedulare un massimo di 14 x 7 = 98 eventi
settimanali (con. d.8).
Per quanto riguarda le tipologie di eventi programmabili vedere il
relativo paragrafo.
2.9 - VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI HACCP
La funzione denominata HACCP ( Hazard Analysis and Critical
Control Points) prevede la registrazione da parte dello strumento
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 4
degli ultimi 10 allarmi avvenuti con relative informazioni utili a
determinare la criticità dell’allarme.
La funzione risulta disponibile solo per gli strumenti dotati di
orologio calendario.
Gli allarmi HACCP memorizzabili sono:
Allarme da ingresso digitale
AL
Allarme mancanza alimentazione
(Black-out)
bo
Allarme di minima temperatura L2
L2
Allarme di massima temperatura H2
H2
Allarme di minima temperatura L1
L1
Allarme di massima temperatura H1
H1
Allarmecod. all. HACCP
La visualizzazione di tali allarmi avviene secondo la medesima pro-
cedura di visualizzazione dei parametri di programmazione acce-
dendo ai parametri “H.01” ...”H.10” contenuti nel gruppo
]
HA.
Esattamente come per l’ora corrente e gli eventi poichè i parametri
relativi alle funzioni legate all’ora richiedono l’inserimento di più va-
lori la programmazione di tali parametri avviene nel modo
seguente.
Dopo aver selezionato il par. desiderato premendo il tasto P più
volte vengono visualizzati nell’ordine:
- Tipo allarme (A. = vedi codici allarmi HACCP)
- Istante di inizio All. HACCP ( y. =anno, M. =mese, d. =giorno, h.
=ora, n. =minuti)
- Durata All HACCP ( E. = ore, e. = minuti)
- Temp. critica (picco max.se allarme Hi o min. se allarme Lo o
altro)
Tali parametri vengono ordinati automaticamente dallo strumento
dal più recente (H.01) al meno recente (H.10) ogni volta che viene
registrato un allarme o ne viene cancellato uno.
Se gli allarmi superano il numero di 10 lo strumento provvede ad
eliminare le informazioni relative all’alarme meno recente sovra-
scrivendole con quello più recente.
Quando questo avviene lo strumento provvede ad incrementare di
una uniil valore del par. “H.dL” attraverso il quale è possibile vi-
sualizzare il numero degli allarmi che lo strumento è stato costret-
to a cancellare perchè eccedenti la memoria consentita.
Una volta selezionato il parametro relativo all’allarme che si desi-
dera visualizzare se la label risulta lampeggiante significa che l’al-
larme non è mai stato visualizzato (quindi riconosciuto).
Per riconoscerlo è sufficiente accedere al parametro mediante il ta-
sto P e visualizzarlo.
Alla successiva visualizzazione la label del parametro risulterà
fissa.
Nel caso in cui l’allarme fosse ancora in corso al momento della vi-
sualizzazione vengono visualizzati i dati ma l’allarme non viene
riconosciuto.
In presenza di allarmi HACCP non riconosciuti (quindi anche in cor-
so) lo strumento visualizza sul display il messaggio “HAC” alterna-
to alla normale visualizzazione.
All’interno del parametro i dati saranno visualizzati sequenzialmen-
te attraverso successive pressioni del tasto P.
L’allarme viene cancellato se si mantiene premuto il tasto Down
per oltre 5 sec. durante la visualizzazione di uno dei dati
dell’allarme.
Analogamente è possibile resettare il valore del parametro H.dL”
mantenendo premuto il tasto Down per oltre 5 sec. durante la
visualizzazione del valore)
Per quanto riguarda la configurazione e il funzionamento degli al-
larmi HACCP vedere il relativo paragrafo.
3 - AVVERTENZE PER INSTALLAZIONE ED USO
3.1 - USO CONSENTITO
Lo strumento è stato concepito come apparecchio
di misura e regolazione in conformicon la norma
EN 60730-1 per il funzionamento ad altitudini sino a
2000 m. L’utilizzo dello strumento in applicazioni
non espressamente previste dalla norma sopra cita-
ta deve prevedere tutte le adeguate misure di protezione. Lo stru-
mento NON può essere utilizzato in ambienti con atmosfera
pericolosa (infiammabile od esplosiva) senza una adeguata prote-
zione. Lo strumento, se utilizzato con sonda Tecnologic NTC
103AT11 (riconoscibile dal codice stampato sulla parte sensibile)o
con sonda Pt1000, risulta conforme alla norma EN 13485
(“Termometri la misurazione della temperatura dell’aria e dei
prodotti per il trasporto, la conservazione e la distribuzione di
prodotti alimentari refrigerati, congelati, surgelati e gelati”) con la
seguente designazione: [aria, S, A, 1,- 50°C +90°C]. Si ricorda che
tali termometri, quando si trovano in servizio, devono essere
verificati periodicamente a cura dell'utilizzatore finale in conformità
alla norma EN 13486. Si ricorda che l’installatore deve assicurarsi
che le norme relative alla compatibilità elettromagnetica siano ri-
spettate anche dopo l’installazione dello strumento, eventualmente
utilizzando appositi filtri.
Qualora un guasto o un malfunzionamento dell'apparecchio possa
creare situazioni pericolose o dannose per persone, cose o animali
si ricorda che l'impianto deve essere predisposto con dispositivi
elettromeccanici aggiuntivi atti a garantire la sicurezza.
3.2 - MONTAGGIO MECCANICO
Lo strumento, in contenitore 78 x 35 mm , è concepito per il mon-
taggio ad incasso a pannello entro un involucro. Praticare quindi un
foro 71 x 29 mm ed inserirvi lo strumento fissandolo con le apposi-
te staffe fornite. Si raccomanda di montare l'apposita guarnizione
per ottenere il grado di protezione frontale dichiarato. Evitare di col-
locare la parte interna dello strumento in luoghi soggetti ad alta
umidi o sporcizia che possono provocare condensa o introduzio-
ne nello strumento di parti o sostanze conduttive. Assicurarsi che
lo strumento abbia una adeguata ventilazione ed evitare l’installa-
zione in contenitori dove sono collocati dispositivi che possano por-
tare lo strumento a funzionare al di fuori dai limiti di temperatura
dichiarati. Installare lo strumento il più lontano possibile da fonti
che possono generare disturbi elettromagnetici come motori, tele-
ruttori, relè, elettrovalvole ecc.
3.3 - COLLEGAMENTI ELETTRICI
Effettuare le connessioni collegando un solo conduttore per
morsetto e seguendo lo schema riportato, controllando che la
tensione di alimentazione sia quella indicata sullo strumento e che
l'assorbimento degli attuatori collegati allo strumento non sia
superiore alla corrente massima consentita. Lo strumento, essendo
previsto per collegamento permanente entro un'apparecchiatura,
non è dotato di interruttore di dispositivi interni di protezione
da sovracorrenti. Si raccomanda pertanto di prevedere
l’installazione di un interruttore/sezionatore di tipo bipolare,
marcato come dispositivo di disconnessione, che interrompa
l’alimentazione dell’apparecchio. Tale interruttore deve essere
posto il più possibile vicino allo strumento e in luogo facilmente
accessibile dall’utilizzatore. Inoltre si raccomanda di proteggere
adeguatamente tutti i circuiti connessi allo strumento con dispositivi
(es. fusibili) adeguati alle correnti circolanti. Si raccomanda di
utilizzare cavi con isolamento appropriato alle tensioni, alle
temperature e alle condizioni di esercizio e di fare in modo che i
cavi relativi ai sensori di ingresso siano tenuti lontani dai cavi di
alimentazione e da altri cavi di potenza al fine di evitare l’induzione
di disturbi elettromagnetici. Se alcuni cavi utilizzati per il cablaggio
sono schermati si raccomanda di collegarli a terra da un solo lato.
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 5
Per la versione dello strumento con alimentazione G (12...24 V) è
necessario l’uso dell'apposito trasformatore TCTR, o di trasforma-
tore con caratteristiche equivalenti (Isolamento Classe II); inoltre si
consiglia di utilizzare un trasformatore per ogni apparecchio in
quanto non vi è isolamento tra alimentazione ed ingressi.
Prima di collegare le uscite agli attuatori si raccomanda di control-
lare che i parametri impostati siano quelli desiderati e che l’applica-
zione funzioni correttamente onde evitare anomalie nell’impianto
che possano causare danni a persone, cose o animali.
3.4 - SCHEMA ELETTRICO DI COLLEGAMENTO
Out1
17
X34
21 3
Pr1 Pr2
2322201918 21
Out2
C NC NO
Out3
27 28262524
SUPPLY
Out4
D-
15
RS485
9
di1
INPUTS
54 6 7 8
di4
Pr3
di3
Pr4
di2
121110 13 14
D+
16
GND
INTERNAL
BUZZER
8 (3) A
5 (1) A
EN
16 (9) A
2 A Gen.Use
10 A Res.
12 A Res. 30 LRA / 5 FLA
4 (4) A
2 (1) A
EN
10 (4) A
UL
Out2:
Out3,4:
Out1:
6073061810
4 - FUNZIONAMENTO
4.1 - FUNZIONE ON / STAND-BY
Lo strumento, una volta alimentato, può assumere 2 diverse
condizioni:
- ON : significa che il controllore attua le funzioni di controllo
previste.
- STAND-BY : significa che il controllore non attua nessuna funzio-
ne di controllo e il display viene spento ad eccezione del led Stand-
by .
Il passaggio dallo stato di Stand-by allo stato di ON equivale esat-
tamente all’accensione dello strumento dando alimentazione.
In caso di mancanza di alimentazione quindi al ritorno della stessa
il sistema si pone sempre nella condizione che aveva prima
dell'interruzione.
Il comando di ON/Stand-by può essere selezionato:
- mediante il tasto U premuto per 1 sec. se il par. “t.UF” = 3 o 5
- mediante il tasto DOWN premuto per 1 sec. se il par. “t.Fb” = 3 o
5
- mediante un ingresso digitale se il par. “i.xF” = 7 o 15
- mediante la programmazione di un evento programmabile attra-
verso l’orologio (se presente)
4.2 - MODALITA’ DI FUNZIONAMENTO “NORMALE”, “ECONO-
MICA” E “TURBO”
Lo strumento permette di preimpostare fino a 3 diversi Set point di
regolazione, uno Normale - “SP”, uno Economico - “SPE ed uno
“Turbo” - ”SPH”.
Associati a ciascuno di essi vi è il relativo differenziale (isteresi)
normale - “r.d”, Economico - “r.Ed” e “Turbo” “r.Hd”.
La commutazione tra le varie modalità può essere automatica o
manuale
FUNZIONAMENTO MODALITA’ “NORMALE-ECONOMICA
Può essere utilizzata nel caso sia necessario commutare due di-
verse temperature di funzionamento (es. diurna/notturna o
feriale/festiva)
La modalità NORMALE / ECONOMICA può essere selezionata ma-
nualmente :
- Mediante il tasto U se il parametro "t.UF" = 2.
- Mediante il tasto DOWN/AUX se il parametro "t.Fb" = 2.
- Mediante un ingresso digitale se il par. “i.xF” = 6
La modalità NORMALE / ECONOMICA può essere selezionata au-
tomaticamente :
- Dopo il tempo “i.Et” di chiusura della porta (commutazione da
Norm. a Eco)
- All’apertura della porta se è attivo il set point SPE da par. i.Et”
(commutazione da Eco a Norm.)
- Dopo il tempo “i.tt” di chiusura della porta dall’attivazione del set
point SPE da par. “i.Et” (commutazione da Eco a Norm.)
- Ad orari stabiliti tramite l’orologio mediante la programmazione
degli eventi t.6 (Commutazione a mod. Eco) e t.7 (Commutazione
a modalità normale). Per ulteriori informazioni vedere il par. relativo
alla programmazione degli eventi tramite l’orologio.
r.Ed
SPE
SP
r.d
Pr1
Temp.
"ECO"
i.Et
"Norm." time
DOOR
"Norm."
DAY (shop open) NIGHT(shop close) DAY (shop open)
Esempio funzionamento inserimento automatico modalità Eco -
modalità normale. Durante l’orario di attivi la porta viene aperta
frequentemente e il controllore rimane nella modalità normale. Tra-
scorso il tempo “i.Et” da quando la porta non viene più aperta il
controllore commuta nella modalità Eco. Alla prima riapertura della
porta il controllore torna nella modalità normale.
Per questa funzione occorre utilizzare un ingresso digitale configu-
rato come “i.xF” = 1, 2 o 3 (ingresso porta aperta)
Se “i.Et” = oF la selezione della modali Eco/Norm. tramite l’in-
gresso digitale configurato come porta risulta disattivata.
Se “i.tt = oF la commutazione della modali da Eco a Normale
per time-out risulta disattivata.
r.d
SPE
SP
Pr1
Temp.
"ECO""Norm."
i.Et (1) i.tt (2)
"Norm."
i.Et
r.Ed
time
(1) - Il tempo i.Et viene resettato ad ogni apertura della porta. Nel
caso rappresentato la porta è sempre chiusa.
(2) - Il tempo i.tt viene fermato all'apertura della porta e lo
strumento commuta subito nella mod. "normale". Nel caso
rappresentato la porta è sempre chiusa.
L’inserimento della modalità economica è segnalata dalla label
“Eco”.
Se “i.dS”= Ec lo strumento in modalieconomica visualizza sem-
pre “Eco” diversamente la label Eco” appare ogni 10 sec. circa al-
ternata alla normale visualizzazione impostata al par. “i.dS”.
La selezione della modaliEco risulta sempre abbinata anche alla
funzione di spegnimento dell’uscita Ausiliaria se utilizzata come lu-
ce vetrina (“o.Fo”= 3).
FUNZIONAMENTO MODALITA’ “TURBO - NORMALE -
ECONOMICA
La modalità “Turbo” può essere selezionata manualmente :
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 6
- Mediante il tasto U se il parametro "t.UF" = 4.
- Mediante il tasto DOWN/AUX se il parametro "t.Fb" = 4.
- Mediante un ingresso digitale se il par. “i.xF” = 8
La modalità “Turbo” può essere selezionata automaticamente:
- All’uscita dalla modalità Eco (solo se “r.HC” = C3)
- Ad ogni accensione dello strumento (solo se r.HC” = C3 e Pr1 >
SPE+r.Ed)
L’uscita dalla modali turbo” avviene automaticamente allo sca-
dere del tempo “r.tC” oppure manualmente attraverso il comando
programmato (tasto o ingresso digitale) e lo strumento torna sem-
pre alla modalità normale.
La modalità “turbo” può essere utilizzata manualmente ad esempio
quando è richiesto un rapido abbassamento della temperatura dei
prodotti dopo la fase di caricamento del frigorifero.
Viene invece utilizzata automaticamente per consentire il recupero
della temperatura dei prodotti al termine del funzionamento della
modalità economica.
Impostando “r.HC” = C3 il ciclo di funzionamento risulta il
seguente:
SPH
Temp.
r.Hd
time
Pr1
r.tC
SP
r.d
SPE
r.Ed
r.tC
"Turbo" "Norm." "ECO"
i.Et (1) i.tt (2)
"Turbo"
r.HC = C3
(1) - Il tempo i.Et viene resettato ad ogni apertura della porta e nel
caso rappresentato la porta è sempre chiusa.
(2) - Il tempo i.tt viene fermato all'apertura della porta e lo
strumento commuta subito nella mod. "Turbo". Nel caso
rappresentato la porta è sempre chiusa.
All’accensione lo strumento si pone nella modalità che aveva al
momento dello spegnimento (“Normale” o “Eco”) a meno che la
temperatura all’accensione non sia > SPE+r.Ed. In questo caso
(vedi fig.) viene avviato automaticamente un ciclo “Turbo”.
Trascorso il tempo r.tC” lo strumento passa automaticamente alla
modalità “Normale”.
Se la porta viene aperta frequentemente lo strumento rimane nella
modalità Normale” se invece non viene aperta per il tempo “i.Et”
commuta automaticamente alla modalità “Eco”.
Lo strumento rimane nella modalità “Eco” sino alla riapertura della
porta o, se impostato, sino al time-out “i.tt”.
All’uscita della modali“Eco” lo strumento effettua quindi un ciclo
“Turbo” per consentire il recupero della temperatura dei prodotti do-
po di che ritorna alla modalità di funzionamento Normale” e così
via.
La modalità “turbo” in corso è segnalata dal display con l'indicazio-
ne “trb” sul display alternata alla normale visualizzazione.
Il Set point "SP" (normale) sarà impostabile con un valore compre-
so tra il valore programmato al par. “S.LS” e il valore programma-
to al par. “S.HS” mentre il Set Point “SPE” (essendo il set point
economico) sarà impostabile con un valore compreso tra il valore
programmato al par. “SP” e il valore programmato al par. “S.HS”.
Il Set point "SPH" sarà impostabile con un valore compreso tra il
valore programmato al par. “S.LS” e il valore programmato al par.
“SP” (essendo il set point “turbo”).
Nota: negli esempi che seguono il Set point viene indicato generi-
camente come "SP" ed il differenziale come “r.d” comunque opera-
tivamente lo strumento agirà in base al Set point e al differenziale
selezionato come attivo.
4.3 - CONFIGURAZIONE INGRESSI DI MISURA E
VISUALIZZAZIONE
I paramentri relativi alla configurazione degli ingressi di misura so-
no contenuti nel gruppo
]
In”.
Mediante il par. “i.SE” è possibile selezionare la tipologia di sonda
che si desidera utilizzare e che può essere: termistori PTC KTY81-
121 (Pt), NTC 103AT-2 (nt) oppure Pt1000 (P1).
Invece mediante il parametro “i.uP” è possibile selezionare l’unità
di misura della temperatura e la risoluzione di misura desidera-
ta (C0C / ; C1C / 0.1° ; F0= °F / 1°; F1= °F / 0.1°).
Lo strumento consente la calibrazione delle misure, che può esse-
re utilizzata per una ritaratura dello strumento secondo le necessità
dell’applicazione, mediante i par. “i.C1” (ingresso Pr1) ,“i.C2” (in-
gresso Pr2) ,“i.C3” (ingresso Pr3) ,“i.C4” (ingresso Pr4).
I par. “i.P2”, “i.P3” e “i.P4” permettono di selezionare l’utilizzo de-
gli ingressi da parte del regolatore secondo le seguenti possibilità:
= EP - Sonda Evaporatore: la sonda svolge le funzioni successiva-
mente descritte allo scopo di controllare gli sbrinamenti e le ventole
evaporatore.
= Au - Sonda Ausiliaria: può essere utilizzata come sonda di sola
visualizzazione ma è anche possibile associarle degli allarmi di
temperatura (possibili utilizzi: sonda prodotto, sonda anti-freeze
etc.)
= cd - Sonda Condensatore: può essere utilizzata come sonda di
sola visualizzazione ma è anche possibile associarle degli allarmi
di temperatura in modo da segnalare allarmi relativi al malfunziona-
mento del condensatore (es. condensatore sporco/intasato).
= 2E - Sonda Evaporatore 2: la sonda svolge le funzioni successi-
vamente descritte allo scopo di controllare gli sbrinamenti del se-
condo evaporatore negli impianti a doppio evaporatore.
= dG - Ingresso Digitale (vedi Funzioni Ingressi digitali)
Se l’ingresso non viene utilizzato impostare “i.Px = oF.
Non è possibile impostare i due ingressi per la medesima funzione.
Qualora vengano impostati i due ingressi per la stessa funzione
questa è svolta solo dall’ingresso con il numero inferiore.
Mediante il par. “i.Ftè possibile impostare un filtro software rela-
tivo alla misura dei valori in ingresso in modo da poter diminuire la
sensibilità a rapide variazioni di temperatura (aumentando il
tempo).
Attraverso il par. “i.dS” è possibile stabilire la normale visualizza-
zione del display che può essere la misura della sonda Pr1 (P1),
della sonda Pr2 (P2), della sonda Pr3 (P3),della sonda Pr4 (P4), il
set point di regolazione attivo (SP), la misura della sonda Pr1 se lo
strumento è in modalità normale e la label Eco” se lo strumento è
in modaliEco (Ec) oppure ancora si può avere il display numeri-
co spento (oF).
Qualora ad essere visualizzata fosse una delle misure (“i.dS”= P1,
P2, P3, P4, Ec) il par. “i.CU” permette di impostare un’offset che
verrà applicato alla sola visualizzazione della variabile (tutti i con-
trolli di regolazione avverranno sempre in funzione della misura
corretta dai soli par. di calibrazione).
Indipendentemente da quanto impostato al par. i.dS” è possibile
visualizzare tutte le variabili di misura e di funzionamento a rotazio-
ne premendo e rilasciando il tasto U.
Il display mostrerà alternativamente il codice che identifica la varia-
bile (vedi sotto) e il suo valore.
Le variabili visualizzabili sono:
“Pr1” - Misura Sonda Pr1
“Pr2” - Misura Sonda Pr2
“Pr3” - Misura Sonda Pr3 (stato on/oF se ing. digitale)
“Pr4” - Misura Sonda Pr4 (stato on/oF se ing. digitale)
“Lt” - Temperatura minima Pr1 memorizzata
“Ht” - Temperatura massima Pr1 memorizzata
e, se è abilitato l’orologio:
“h.” e ora corrente
“n.” e minuti correnti
“d.” e giorno corrente
I valori di picco minimo e massimo di Pr1 non vengono salvati al
mancare dell’alimentazione e possono essere resettati mediante la
pressione mantenuta per 3 sec. del tasto Down durante la
visualizzazione del picco. Trascorsi 3 secondi il display mostrerà
“---” per un instante ad indicare l’avvenuta cancellazione e
assumerà come temperatura di picco quella misurata in
quell’istante.
L’uscita dalla modalidi visualizzazione delle variabili avviene au-
tomaticamente dopo 15 secondi circa dall’ultima pressione del ta-
sto U.
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 7
Si ricorda inoltre che la visualizzazione relativa alla sonda Pr1 può
essere modificata anche mediante la funzione di blocco display in
sbrinamento tramite il par. “d.dL” (vedere funzione “sbrinamento”).
4.4 - CONFIGURAZIONE INGRESSI DIGITALI
I paramentri relativi alla configurazione degli ingressi digitali sono
contenuti nel gruppo
]
In”.
Lo strumento dispone di 2 ingressi digitali per contatti liberi da ten-
sione la cui funzione è definita mediante i par. “i.1F” e “i.2F” e la
cui azione è ritardabile del tempo impostato ai par. “i.1te “i.2t”.
Inoltre lo strumento può disporre di altri 2 ingressi digitali per con-
tatti liberi da tensione in alternativa agli ingressi di misura Pr3 e
Pr4.
Per utilizzare questi ingressi come digitali occorre programmare il
par. relativo “i.P3” o “i.P4” = dG.
La funzione svolta da questi ingressi configurati come digitali è de-
finita mediante i par. “i.3F” e “i.4F” mentre l’azione risulta istanta-
nea e non è ritardabile.
I parametri “i.1F” , “i.2F”, “i.3F”, “i.4F”: possono essere configu-
rati per i seguenti funzionamenti:
= 0 - Ingresso digitale non attivo
= 1 - Apertura porta cella mediante contatto normalmente aperto:
alla chiusura dell'ingresso lo strumento visualizza sul display alter-
nativamente oP e la variabile stabilita al par. “i.dS”. Con questo
modo di funzionamento l'azione dell'ingresso digitale attiva anche il
tempo impostabile al par. "A.oA" trascorso il quale viene attivato
l'allarme per segnalare che la porta è rimasta aperta.
Inoltre all’apertura della porta lo strumento ritorna al funzionamento
normale qualora si trovasse in modalità Eco e fosse abilitata la fun-
zione di inserimento modalità Eco tramite par. “i.Et”.
= 2 - Apertura porta cella con blocco ventole mediante contatto
normalmente aperto: analogo a i.xF” = 1 ma con blocco delle ven-
tole evaporatore. Inoltre All’intervento dell’allarme di porta aperta
"A.oA" le ventole vengono comunque riavviate.
= 3 - Apertura porta cella con blocco compressore e ventole me-
diante contatto normalmente aperto: analogo a i.xF = 2 ma con
blocco di ventole e compressore. All’intervento dell’allarme di porta
aperta "A.oA" oltre alle ventole viene riavviato anche il
compressore.
= 4 - Segnalazione di allarme esterno con contatto normalmente
aperto: alla chiusura dell'ingresso viene attivato l'allarme e lo stru-
mento visualizza sul display alternativamente AL e la variabile sta-
bilita al par. “i.dS”
= 5 - Segnalazione di allarme esterno con disattivazione di tutte le
uscite di controllo (escluse uscite allarme e luce) mediante contatto
normalmente aperto : alla chiusura dell'ingresso vengono disattiva-
te tutte le uscite di controllo, viene attivato l'allarme e lo strumento
visualizza sul display alternativamente AL e la variabile stabilita al
par. “i.dS”.
= 6 - Selezione modalità Normale/Economica con contatto normal-
mente aperto: alla chiusura dell’ingresso viene resa operativa la
modalità Economica. Quando l’ingresso è invece aperto ad essere
operativa è la modalità Normale
= 7 - Accensione/Spegnimento (Stand-by) strumento mediante
contatto normalmente aperto: alla chiusura dell'ingresso viene ac-
ceso lo strumento mentre alla sua apertura viene posto nello stato
di Stand-by.
= 8 - Comando di attivazione ciclo turbo” con contatto normalmen-
te aperto : alla chiusura dell'ingresso viene avviato un ciclo “turbo”.
= 9 - Comando remoto uscita ausiliaria AUX con contatto normal-
mente aperto: alla chiusura dell’ingresso viene attivata l’uscita au-
siliaria come descritto nel modo di funzionamento "o.Fo" = 2
dell'uscita ausiliaria.
= 10 - Disabilitazione registrazione allarmi HACCP: alla chiusura
dell’ingresso viene disabilitata la registrazione degli allarmi
HACCP.
= 11 - Reset registrazioni allarmi HACCP: alla chiusura dell’ingres-
so vengono cancellati tutti gli allarmi HACCP registrati.
= 12 - Segnalazione di allarme esterno “PrA” con disattivazione
uscita “ot” mediante contatto normalmente aperto : alla chiusura
dell'ingresso viene disattivata l’uscita configurata come ot”, viene
attivato l'allarme e lo strumento visualizza sul display alternativa-
mente PrA e la variabile stabilita al par. “i.dS”.
= 13 - Segnalazione di allarme esterno HP” con disattivazione
uscita “ot” mediante contatto normalmente aperto : alla chiusura
dell'ingresso viene disattivata l’uscita configurata come “ot”, viene
attivato l'allarme e lo strumento visualizza sul display alternativa-
mente HP e la variabile stabilita al par.i.dS”.
= 14 - Segnalazione di allarme esterno “LP” con disattivazione
uscita “ot” mediante contatto normalmente aperto : alla chiusura
dell'ingresso viene disattivata l’uscita configurata come “ot”, viene
attivato l'allarme e lo strumento visualizza sul display alternativa-
mente LP e la variabile stabilita al par. “i.dS”.
= 15 - Forzatura evento programmato Accensione/Spegnimento
(Stand-by) - Premendo un tasto collegato all’ingresso digitale per
almeno 1 sec. è possibile commutare lo strumento dallo stato di
ON allo stato di Stand-by e viceversa. Nel caso in cui fossero pro-
grammati eventi di attivazione/disattivazione del regolatore differ-
enziale tramite orologio, l’azione con questa modali risulta
forzare l’uscita sino all’evento di commutazione successivo.
= 16 - Comando di inizio sbrinamento con contatto normalmente
aperto : alla chiusura dell'ingresso (e dopo il tempo “i.ti”) viene atti-
vato un ciclo di sbrinamento.
= 17 - Comando di fine sbrinamento con contatto normalmente
aperto : alla chiusura dell'ingresso (e dopo il tempo “i.ti”) viene ter-
minato lo sbrinamento se questo è in corso o viene inibito lo
sbrinamento.
= -1, -2, -3, ecc. - Funzioni identiche alle precedenti ma ottenibili
tramite comandi di contatti normalmente chiusi e quindi con logica
di funzionamento inversa.
Nota: Nel caso in cui vengano configurati più ingressi digitali per la
stessa funzione lo strumento considererà i contatti come se fossero
i parallelo (considerando quindi il risultato di una funzione OR).
4.5 - CONFIGURAZIONE DELLE USCITE E DEL BUZZER
I paramentri relativi alla configurazione delle uscite sono contenuti
nel gruppo
]
Ou”.
Le uscite dello strumento possono essere configurate attraverso i
parametri “o.o1”, “o.o2”, “o.o3”, “o.o4”.
Le uscite possono essere configurate per i seguenti funzionamenti:
= ot - Per comando del dispositivo di controllo della temperatura
(es. compressore). Nel caso di controllo a zona neutra (“r.HC” = nr)
per il comando del dispositivo di controllo del raffreddamento.
= dF - Per comando del dispositivo di sbrinamento (1)
= Fn - Per il comando delle ventole evaporatore
= Au - Per il comando di un dispositivo ausiliario
= At - Per il comando di un dispositivo di allarme tacitabile attraver-
so un contatto normalmente aperto e chiuso in allarme.
= AL - Per il comando di un dispositivo di allarme non tacitabile at-
traverso un contatto normalmente aperto e chiuso in allarme.
= An - Per il comando di un dispositivo di allarme con funzione di
memoria attraverso un contatto normalmente aperto e chiuso in
allarme.
= -t - Per il comando di un dispositivo di allarme tacitabile attraver-
so un contatto normalmente chiuso e aperto in allarme.
= -L - Per il comando di un dispositivo di allarme non tacitabile at-
traverso un contatto normalmente chiuso e aperto in allarme.
= -n - Per il comando di un dispositivo di allarme con funzione di
memoria attraverso un contatto normalmente chiuso e aperto in
allarme.
= on - Per il comando di un dispositivo che deve risultare attivato
quando lo strumento risulta acceso. L’uscita risulta pertanto
disattivata quando lo strumento non è alimentato o risulta nello
stato di stand-by. Questo modo di funzionamento può essere utiliz-
zato come comando dell’illuminazione della vetrina, di resistenze
antiappannamento o di altre utenze.
= HE - Per comando del dispositivo di controllo di riscaldamento in
caso di controllo a zona neutra (“r.HC” = nr)
= 2d - Per comando del dispositivo di sbrinamento 2
= L1 - Luce vetrina collegata alla modali Normale/Eco. L’uscita
risulta accesa quando è attiva la modalità Normale mentre risulta
spenta quando è attiva la modalità Eco.
= L2 - Luce interna cella. L’uscita è sempre spenta e si accende
solo da ingresso digitale configurato come apertura porta (“i.xF”= 1,
2, 3).
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 8
= oF - Nessuna Funzione (uscita disabilitata).
Se una delle uscite viene configurata come uscita ausiliaria (=Au)
la sua funzione viene invece stabilita dal par. “o.Fo” e il funziona-
mento può essere condizionato dal tempo impostato al par. “o.tu”.
Il parametro o.Fo” può essere configurato per i seguenti
funzionamenti:
= oF - Nessuna Funzione
= 1 - Uscita di regolazione ritardata. L'uscita ausiliaria viene attivata
con ritardo impostabile al parametro "o.tu" rispetto all'uscita confi-
gurata come “ot”. L'uscita verrà poi spenta in concomitanza con la
disattivazione dell'uscita “ot”. Questo modo di funzionamento può
essere utilizzato come comando di un secondo compressore o co-
munque di altre utenze funzionanti secondo le stesse condizioni
dell'uscita di regolazione, ma che devono essere ritardate rispetto
all'accensione del compressore per evitare eccessivi assorbimenti
di corrente.
= 2 - Attivazione da tasto frontale (U o DOWN/AUX) o da ingresso
digitale o da orologio. l'uscita viene attivata mediante la pressione
dei tasti U o DOWN/AUX opportunamente configurati (“t.UF” o
“t.Fb” = 1) oppure tramite l'attivazione dell'ingresso digitale sempre
se opportunamente configurato (“i.xF”=9) oppure ancora tramite
eventi programmabili ad orari stabiliti. I comandi da tasti e da in-
gresso digitale hanno un funzionamento bistabile, il che significa
che alla prima pressione del tasto l'uscita viene attivata mentre alla
seconda viene disattivata.
L'uscita configurata come ausiliaria può essere anche spenta in
modo automatico dopo un certo tempo impostabile al parametro
"o.tu". Con "o.tu" = oF l'uscita viene attivata e disattivata solo ma-
nualmente tramite il tasto frontale (U o DOWN/AUX) o tramite l'in-
gresso digitale o da eventi di attivazione o disattivazione ad orari
programmati, diversamente l'uscita, una volta attivata, viene spenta
automaticamente dopo il tempo impostato. Questo funzionamento
può essere utilizzato ad esempio come comando luce cella, di resi-
stenze antiappannamento o di altre utenze.
Nel caso in cui fossero programmati eventi di attivazione/disattiva-
zione dell’uscita ausiliaria tramite orologio, l’azione dei tasti o
dell’ingresso digitale con questa modalità risulta forzare l’uscita
sino all’evento successivo.
= 3 - Uscita elettrovalvola Aspirazione. L'uscita viene utilizzata per
il comando dell'elettrovalvola di aspirazione nella modalicon sbri-
namento HOT-GAS in impianti centralizzati ("d.dt"=HG). L'uscita
così configurata risulta sostianzialmente sempre attivata durante il
funzionamento di regolazione temperatura mentre viene disattivata
durante lo sbrinamento e nella fase di post-sbrinamento per evitare
l'introduzione del gas caldo nella linea di aspirazione.
Il par. “o.bu” permette invece la configurazione del buzzer interno
(se presente) come segue:
= oF - il buzzer è disattivato
= 1 - il buzzer si attiva solo per segnalare gli allarmi
= 2 - il buzzer si attiva brevemente solo per segnalare la pressione
dei tasti (non segnala gli allarmi)
= 3 - il buzzer si attiva sia per segnalare gli allarmi che la pressione
dei tasti.
4.6 - REGOLATORE DI TEMPERATURA
I paramentri relativi alle funzioni di controllo temperatura sono pre-
valentemente contenuti nel gruppo
]
rE”.
Il modo di regolazione dello strumento è di tipo ON/OFF e agisce
sulle uscite configurate come “ot” e come “HE” in funzione della mi-
sura della sonda Pr1, del/dei Set Point attivo/i “SP” (o “SPEe/o
“SPH), del differenziale di intervento “r.d” (o “r.Ed” e/o “r.Hd”) e
del modo di funzionamento “r.HC”.
Attraverso il par. “r.HC” è possibile ottenere i seguenti
funzionamenti:
= C (Raffreddamento) o = H (Riscaldamento)
Relativamente al modo di funzionamento programmato al parame-
tro r.HC” il differenziale viene considerato automaticamente dal re-
golatore con valori positivi per un controllo di Refrigerazione
(“r.HC”=C) o con valori negativi per il controllo di Riscaldamento
(“r.HC”=H).
ON
r.HC=C
(ot)
Out
Pr1
Temp.
SP
off
ON ON
off
r.HC=H
ONON
Out
(ot)
time
r.d
SP
off
Temp.
Pr1
off
ON
time
r.d
= nr (Zona Neutra o Raffreddamento e Riscaldamento un’unico Set
Point)
Nel caso in cui venga programmato il par. r.HC” = nr l’uscita confi-
gurata come ot” opera con azione di raffreddamento (come “r.HC”
= C) mentre l’uscita configurata come “HE” opera con azione di
riscaldamento.
In questo caso il Set point di regolazione per entrambe le uscite ri-
sulta quello attivo tra SP, SPE o SPH ed il differenziale di interven-
to (“r.d” o r.Ed” o “r.Hd”) viene considerato automaticamente dal
regolatore con valori positivi per l’azione di raffreddamento e con
valori negativi per l’azione di riscaldamento.
off
Out
Out
(ot)
(HE)
off
0N
SP
Pr1
Temp.
off
0N
r.d
r.d
time
0N
off
= HC (Raffreddamento e Riscaldamento con due Set Point
indipendenti)
Analogamente nel caso in cui venga programmato il par. r.HC” =
HC l’uscita configurata come “ot opera con azione di raffredda-
mento (come “r.HC” = C) mentre l’uscita configurata come “HE”
opera con azione di riscaldamento.
In questo caso il Set point di regolazione per l’uscita “ot” risulta
quello attivo tra SP, SPE o SPH mentre per l’uscita HE” risulta il
Set SPH.
Il differenziale di intervento per l’uscita “ot” sarà quello attivo (“r.d” o
“r.Ed” o “r.Hd”) e verconsiderato automaticamente dal regolatore
con valori positivi (trattandosi di Raffreddamento) mentre per l’usci-
ta “HE” sarà “r.Hd” considerato con valori negativi (trattandosi di
Riscaldamento).
In questa modalil’attivazione del ciclo turbo” porta lo strumento
ad operare con regolazione a zona neutra a set point SPH.
SP
(ot)
Out
(HE)
Out
ON
off off
Pr1
Temp.
time
r.d
r.HC=HC
SPH
r.Hd
off
off
ON ON
ON ON
off off
= C3 (Raffreddamento con tre modalità automatiche)
Lo strumento opera sempre in raffreddamento ma questa selezio-
ne attiva la commutazione automatica tra le tre modaliNormale-
Eco-Turbo già descritta al paragrafo relativo alle modali di
funzionamento.
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 9
Tutte le protezioni a tempo descritte al par. successivo (P.P1,
P.P2, P.P3) agiscono sempre e solo sull’uscita configurata come
“ot”.
In caso di errore sonda è possibile fare in modo che l’uscita confi-
gurata come ot” continui a funzionare ciclicamente secondo i tem-
pi programmati ai par. “r.t1” (tempo di attivazione) e “r.t2” (tempo
di disattivazione). Al verificarsi di un errore della sonda Pr1 lo stru-
mento provvede ad attivare l’uscita “ot” per il tempo “r.t1”, quindi a
disattivarla per il tempo r.t2” e così via sino al permanere dell’erro-
re. Programmando r.t1” = oF l’uscita in condizioni di errore sonda
resterà sempre spenta. Programmando invece “r.t1” ad un qualsia-
si valore e “r.t2” = oF l’uscita in condizioni di errore sonda resterà
sempre accesa. Si ricorda che il funzionamento del regolatore di
temperatura può essere condizionato dalle seguenti funzioni:
“Protezioni compressore e ritardo all’accensione”, “Sbrinamento”,
“porta aperta” e allarme esterno con blocco uscite” con ingresso
digitale.
4.7 - FUNZIONI DI PROTEZIONE COMPRESSORE E RITARDO
ALL’ACCENSIONE
I paramentri relativi alle funzioni di protezione compressore sono
contenuti nel gruppo
]
Pr”.
Le funzioni di protezione compressore svolte dall'apparecchio han-
no lo scopo di evitare partenze frequenti e ravvicinate del compres-
sore comandato dallo strumento nelle applicazioni di refrigerazio-
ne o comunque possono essere utilizzate per aggiungere un con-
trollo a tempo sull’uscita destinata al comando dell’attuatore. Tale
funzione prevede 3 controlli a tempo sull'accensione dell'uscita
configurata come “ot” associati alla richiesta del regolatore di tem-
peratura. La protezione consiste nell'impedire che si verifichi un'at-
tivazione dell'uscita durante il conteggio dei tempi di protezione im-
postati e quindi che l’eventuale attivazione si verifichi solo allo sca-
dere di tutti i tempi di protezione.
Il primo controllo prevede un ritardo all’attivazione dell’uscita “ot”
secondo quanto impostato al parametro “P.P1” (ritardo
all’accensione).
Temp.
off
ON
SP
time
r.d
off off off
ON ON
Pr1
Out
(ot)
Il secondo controllo prevede un inibizione all’attivazione dell’uscita
“ot” se, da quando l’uscita è stata disattivata, non è trascorso il
tempo impostato al parametro “P.P2” (ritardo dopo lo spegnimento
o tempo minimo di spegnimento).
ON
off
P.P2 P.P2 P.P2
SP
Temp.
time
r.d
ON ON
off off
Pr1
Out
(ot)
Il terzo controllo prevede un inibizione all’attivazione dell’uscita “ot”
se, da quando l’uscita è stata attivata l’ultima volta, non è trascorso
il tempo impostato al parametro “P.P3” (ritardo tra le accensioni).
P.P3
off
SP
ON
Temp.
P.P3
P.P3
time
r.d
off off
ON ON
Pr1
(ot)
Out
Durante tutte le fasi di inibizione causate dalle protezioni il led che
segnala l’attivazione dell’uscita di regolazione (Cool o Heat) è
lampeggiante.
Inoltre è possibile impedire l'attivazione di tutte le uscite dopo l'ac-
censione dello strumento per il tempo impostato al par. “P.od”.
Durante la fase di ritardo all’accensione il display mostra l’indica-
zione od alternata alla normale visualizzazione programmata.
Le funzioni di temporizzazione descritte risultano disattivate pro-
grammando i relativi parametri = oF.
Nel caso di funzionamento con modalidi sbrinamento HOT-GAS
per impianti centralizzati ("d.dt" = HG) i par. "P.P1" e "P.P2" vengo-
no utilizzati per l'impostazione dei ritardi di attivazione dell'elettro-
valvola Liquido e ritardo disattivazione elettrovalvola Aspirazione
(vedere funzionamento sbrinamento HOT-GAS per impianti
centralizzati)
4.8 - CONTROLLO DI SBRINAMENTO
Il modo di controllo dello sbrinamento agisce normalmente sulle
uscite configurate come “ot” e “dF”.
I paramentri relativi alle funzioni inerenti il controllo sbrinamento
sono contenuti nel gruppo
]
dF”.
Il tipo di sbrinamento che lo strumento deve effettuare viene
stabilito dal par. “d.dt” che può essere programmato:
= EL - CON RISCALDAMENTO ELETTRICO (o comunque per
fermata compressore): con questa modalità durante lo
sbrinamento l'uscita “otè disattivata mentre l'uscita “dF” è attivata.
Non utilizzando l’uscita “dF” si otterrà uno sbrinamento per fermata
compressore.
= in - CON GAS CALDO o INVERSIONE DI CICLO: con questa
modalità durante lo sbrinamento le uscite “ot” e “dF” sono attivate.
= no - SENZA CONDIZIONAMENTO DELL’USCITA
COMPRESSORE: con questa modalità durante lo sbrinamento
l'uscita “ot” continua ad operare in funzione del regolatore di
temperatura mentre l'uscita “dF” è attivata)
= Et - CON RISCALDAMENTO ELETTRICO E
TERMOSTATAZIONE: con questa modalità durante lo sbrinamento
l'uscita “ot” è disattivata mentre l'uscita dF” opera come regolatore
di temperatura dell’evaporatore in sbrinamento.
Con questa selezione il termine dello sbrinamento risulta essere
sempre a tempo (d.dE). Durante lo sbrinamento l’uscita “dF” si
comporta come un regolatore di temperatura in funzione di
riscaldamento con Set = “d.tE” e isteresi fissa a C e con
riferimento alla temperatura misurata dalla sonda configurata come
sonda evaporatore (EP).
In questa modalità ,se la sonda evaporatore non è abilitata o risulta
in errore, lo sbrinamento si comporta come con selezione EL
(quindi l’uscita dF durante lo sbrinamento deve rimanere sempre
attivata).
= HG - CON GAS CALDO (HOT GAS) in impianti centralizzati: con
questa modalità occorre configurare 3 uscite per svolgere le
funzioni di elettrovalvola Liquido (uscita "ot"), elettrovalvola Gas
Caldo (uscita "dF") ed elettrovalvola Aspirazione (uscita "Au" con
configurazione "Fo"=3).
Durante lo sbrinamento viene attivata solo l'uscita "dF" mentre
prima e dopo lo sbrinamento le valvole eseguono una sequenza di
operazioni temporizzate successivamente descritte.
4.8.1 - AVVIO SBRINAMENTI AUTOMATICI
Gli sbrinamenti possono essere avviati automaticamente:
- Ad orari stabiliti (Se è presente e abilitato l’orologio interno)
- Ad intervalli (regolari o dinamici)
- Per temperatura evaporatore
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 10
- Per tempo continuo di funzionamento compressore
Allo scopo di evitare inutili sbrinamenti quando la temperatura eva-
poratore risulta elevata il par. “d.tS” permette di stabilire la tempe-
ratura riferita alla sonda evaporatore (sonda configurata come EP)
al di sotto della quale gli sbrinamenti sono possibili.
Pertanto, nelle modaliindicate, se la temperatura misurata dalla
sonda evaporatore è superiore a quella impostata al par. “d.tS” gli
sbrinamenti sono inibiti.
- Sbrinamento ad orari stabiliti - “Real Time Clock Defrosting”
Impostando il par. “d.dC” = cL vengono disabilitati gli sbrinamenti
ad intervalli (par. “d.di” ed.Sd”) ed abilitati eventuali eventi di
sbrinamento programmati ad orari stabiliti tramite i parametri
“c.01”, “c.02”, “c.03”, “c.04”, “c.05”, “c.06”, “c.07”, “c.08”,
“c.09”, “c.10”, “c.11”, “c.12”, “c.13”, “c.14.
In questa modalità lo strumento può quindi gestire sino ad un
massimo di 14 eventi giornalieri di sbrinamento (14x7 = 98 sbrina-
menti settimanali con. d.8).
In ogni caso gli eventi sono programmabili a piacere anche giornal-
mente secondo le seguenti impostazioni:
d.1 = lunedì ... d.7 = domenica
d. 8 = tutti i giorni
d. 9 = Lun, Mar, Mer, Gio, Ven
d.10 = Lun, Mar, Mer, Gio, Ven,Sab
d.11 = Sab e Dom
d.oF = nessuno
Queste opzioni permettono di gestire l’avvio di sbrinamenti
diversificati per i giorni feriali e festivi secondo le proprie esigenze.
Per ulterioni informazioni dettagliate ed esempi di programmazione
vedere il paragrafo relativo agli eventi programmabili.
Nota: Si ricorda che per il funzionamento del “Real Time Clock
Defrosting occorre programmare d.dC” = cL e deve essere
presente ed abilitato l’orologio interno.
- Sbrinamento ad intervalli regolari
In alternativa agli sbrinamenti programmbili ad orario lo strumento
permette l’esecuzione degli sbrinamenti ad intervallo.
Attraverso il par. “d.dC” è possibile stabilire le modali di
conteggio dell’intervallo di sbrinamento i tale intervallo come
segue:
= rt - Ad intervalli per tempo reale di accensione. L’intervalllo “d.di
è conteggiato come tempo totale di accensione strumento.
Questa modali risulta quella tipicamente usata attualmente nei
sistemi frigoriferi.
= ct - Ad intervalli per tempo funzionamento compressore .
L’intervallo d.di” è conteggiato come somma dei tempi di funziona-
mento dell’uscita di regolazione (uscita ot attivata).
Questa modalità viene usata solitamente nei sistemi frigoriferi a
temperatura positiva dotati di sbrinamento per fermata
compressore.
= cS - Sbrinamento ad ogni fermata del compressore. Lo strumen-
to avvia un ciclo di sbrinamento allo spegnimento uscita ot al
raggiungimento del Set, o comunque allo scadere dell’intervallo
“d.di impostato (se “d.di” = oF lo sbrinamento avviene solo alla
fermata del compressore).
Questa modalità viene usata solo su macchine frigorifere particolari
nelle quali si desidera avere l’evaporatore sempre alle condizioni di
massima efficienza ad ogni ciclo del compressore.
Dopo aver sezionato il par. “d.dC” nel modo desiderato tra rt, ct o
cS impostare al par. “d.di” il tempo che deve intercorrere tra la
fine di uno sbrinamento e l’inizio del successivo per abilitatare lo
sbrinamento automatico ad intervalli
In queste modali il primo sbrinamento dall’accensione dello
strumento può essere stabilito dal par. “d.Sd”.
Questo permette di eseguire il primo sbrinamento ad un intervallo
diverso da quello impostato al par. “d.di”.
Se si desidera che ad ogni accensione dello strumento venga
realizzato un ciclo di sbrinamento (sempre che vi siano le
condizioni stabilite dal par. "d.tE" nei casi indicati e descritti
successivamente) programmare il par. “d.Sd” = oF .
Questo consente di avere l’evaporatore sempre sbrinato anche
quando dovessero verificarsi frequenti interruzioni
dell’alimentazione che potrebbero causare l’annullamento di vari
cicli di sbrinamento.
Se invece si desidera l’esecuzione di tutti gli sbrinamenti allo
stesso intervallo impostare “d.Sd” = “d.di”.
Impostando d.di” = oF gli sbrinamenti ad intervallo sono disabilitati
(compreso il primo, indipendentemente dal tempo impostato al par.
“d.Sd”.
- Sbrinamento ad intervalli dinamici - “Dynamic Defrost
Intervals System.
Nota: Per questa funzione risulta necessario utilizzare la sonda
evaporatore.
Impostando “d.dC” nel modo desiderato tra rt, ct o cS e “d.dd” ad
un qualsiasi valore la funzione “Dynamic Defrost Intervals System”
risulta operativa.
Impostando “d.dd” = 0 gli intervalli di sbrinamento risultano quelli
impostati e dunque la funzione “Dynamic Defrost Intervals System”
risulta disabilitata.
Questa funzione permette allo strumento di ridurre dinamicamente
il conteggio dell’intervallo in corso (“d.di” o d.Sd” se si tratta del
primo sbrinamento), anticipando così l’esecuzione di uno
sbrinamento quando fosse necessario, in funzione di un algoritmo
che permette di rilevare un calo di prestazioni dello scambio
termico nel frigorifero.
L’algoritmo permette di stimare una riduzione dello scambio
termico in base all’aumento della differenza di temperatura tra Pr1
(regolazione cella) e sonda evaporatore (sonda configurata come
EP) che viene memorizzata dallo strumento in prossimità del Set
Point di regolazione.
Il vantaggio dello sbrinamento ad intervalli dinamici è che consente
di programmare intervalli di sbrinamento più lunghi del normale e
fare in modo che siano le condizioni del sistema determinate dallo
strumento ad anticiparne l’esecuzione se necessario.
Se il sistema risulta tarato correttamente questo consente la
riduzione di molti sbrinamenti non necessari (e quindi un risparmio
di energia) che potrebbero invece verificarsi con il normale
funzionamento quando, per garantire con maggior certezza
l’efficenza del sistema, l’intervallo di sbrinamento viene
programmato con un tempo che spesso risulta troppo breve.
Attraverso il par.
“d.dd” - PERCENTUALE RIDUZIONE TEMPO MANCANTE ALLO
SBRINAMENTO
E’ possibile stabilire la percentuale di riduzione del tempo
mancante allo sbrinamento da eseguire quando si presentano le
condizioni per la riduzione.
Impostando il par. d.dd” = 100 % alla prima rilevazione di aumento
della differenza di temperatura tra cella ed evaporatore (> 1 °)
avviene immediatamente uno sbrinamento.
Poichè lo strumento necessita di un primo valore di riferimento
della differenza di temperatura tra cella ed evaporatore ogni
variazione del valore del Set Point Attivo, del differenziale di
regolazione, o l’esecuzione di uno sbrinamento annulla tale
riferimento e non può essere eseguita nessuna riduzione di tempo
sino all’acquisizione di un nuovo valore di riferimento.
Pr1
Temp.
time
EP
SP
r.d
off
ON
Cool
(ot)
SP+r.d
DT0 DT1
1 °
DT2 DT3
ON ON ON
off off
d.tE
d.di / d.Sd
Defrost
(dF)
Phase 0 1 2 3
time to defrost Ph. 0, 1
time to defrost Ph. 2
time to defrost Ph. 3
Defrost
d.tS
esempio funzionamento “dynamic defrost intervals system” con
riduzione “d.dd” = 40 % e fine sbrinamento per temperatura.
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 11
- Sbrinamento per temperatura evaporatore
Lo strumento avvia un ciclo di sbrinamento quando la temperatura
evaporatore (sonda configurata come EP) scende al di sotto del
valore programmato al par. “d.tF” per il tempo “d.St” per garantire
uno sbrinamento qualora l’evaporatore raggiunga temperature
molto basse che risultano normalmente sintomatiche di un basso
scambio termico rispetto alle condizioni normali di funzionamento.
Impostando “d.tF”= -99.9 la funzione risulta sostianzialmente
disabilitata.
La funzione risulta operativa sia nel caso di funzionamento con
sbrinamenti a orari (“d.dC” = cL) sia nel caso di funzionamento con
sbrinamenti ad intervallo (“d.dC” = rt, ct, cS).
- Sbrinamento per tempo continuo di funzionamento
compressore
Lo strumento avvia un ciclo di sbrinamento quando il compressore
risulta attivato ininterrottamente per il tempo “d.cd”.
Tale funzione viene utilizzata in quanto il funzionamento continuo
del compressore per un lungo periodo è spesso e normalmente
sintomo di un basso scambio termico tipicamente causato dalla
brina sull’evaporatore.
Impostando “d.cd” = oF la funzione è disabilitata.
La funzione risulta operativa sia nel caso di funzionamento con
sbrinamenti a orari (“d.dC” = cL) sia nel caso di funzionamento con
sbrinamenti ad intervallo (“d.dC” = rt, ct, cS).
4.8.2 - SBRINAMENTI MANUALI
Per avviare un ciclo di sbrinamento manuale premere il tasto
UP/DEFROST nella normale modalità di funzionamento e mante-
nerlo premuto per circa 5 secondi trascorsi i quali, se vi sono le
condizioni per eseguire lo sbrinamento, il led Def si accendee
lo strumento realizzerà un ciclo di sbrinamento. Per interrompere
un ciclo di sbrinamento in corso premere il tasto UP/DEFROST e
mantenerlo premuto per circa 5 secondi durante il ciclo di sbrina-
mento.
4.8.3 - FINE SBRINAMENTI
Gestione con 1 evaporatore
La durata del ciclo di sbrinamento può essere a tempo oppure, se
si utilizza la sonda evaporatore (sonda Pr2 configurata come EP),
per raggiungimento di temperatura.
Nel caso non venga utilizzata la sonda evaporatore la durata del
ciclo viene stabilita dal par. “d.dE” (impostando d.dE” = oF gli
sbrinamenti ad intervallo o manuali risultano disabilitati).
Se invece la sonda evaporatore viene utilizzata il termine dello
sbrinamento avviene quando la temperatura misurata da questa
sonda configurata come EP supera la temperatura impostata al
par. “d.tE”.
Qualora questa temperatura non venga raggiunta nel tempo
impostato al par. “d.dE” lo sbrinamento viene comunque interrotto.
Allo scopo di evitare inutili sbrinamenti quando la temperatura eva-
poratore è elevata nelle modalità “d.dC” = rt, ct, cS il par. “d.tS”
permette di stabilire la temperatura riferita alla sonda evaporatore
al di sotto della quale gli sbrinamenti sono possibili.
Pertanto, nelle modaliindicate, se la temperatura misurata dallo
sonda evaporatore è superiore a quella impostata al par. “d.tS” e
comunque al par. "d.tE" gli sbrinamenti sono inibiti.
d.di
Temp.
dF
d.di
off
d.tS
d.tE
ON
A
off
EP
d.di
ON
d.dE
B
(NO defrost)
d.di
off
C
time
Esempi di fine sbrinamento: lo sbrinamento indicato come A
termina per raggiungimento della temperatura d.tE”, lo
sbrinamento B termina allo scadere del tempo d.dE” in quanto la
temperatura “d.tE” non viene raggiunta, lo sbrinamento C non
avviene in quanto la temperatura è superiore a “d.tS”.
d.di
d.tE
d.tS
dF
off
O N
off
T em p .
E P
1°
tim e
d.dE d.di
O N O N
Esempio di sbrinamento elettrico termostatato (“d.dt” = Et): lo
sbrinamento termina allo scadere del tempo d.dE”. Durante lo
sbrinamento l’uscita configurata come dF si accende/spegne come
un regolatore di temperatura on-off in funzione di riscaldamento
con isteresi di allo scopo di mantenere costante la temperatura
di sbrinamento al valore “d.tE” impostato.
Gestione con 2 evaporatori
Lo strumento permette la gestione degli sbrinamenti anche negli
impiati dotati di doppio evaporatore (o volendo di evaporatori unici
ma particolarmente grandi da necessitare di due zone di controllo
dello sbrinamento) attraverso due uscite di sbrinamento e due in-
gressi sonde per i due evaporatori.
L’ avvio degli sbrinamenti è sempre contemporaneo per entrambi
gli evaporatori e pertanto l’uscita configurata come “2d” viene
sempre attivata in concomitanza con l’uscita configurata come
“dF”.
Nel caso in cui non vengano utilizzate le due sonde evaporatore il
termine dello sbrinamento, inteso come disattivazione delle uscite
di sbrinamento, avviene separatamente al termine dei tempi stabili-
ti rispettivamente ai parametri “d.dE” (per l’uscita “dF” che gesti-
sce lo sbrinatore dell’evaporatore 1) e d.d2” (per l’uscita 2d” che
gestisce lo sbrinatore dell’evaporatore 2).
T
E v a p . 1
E v a p . 2
" d F "
" E P "
" 2 P "
T
" 2 d "
Esempio schematico di impianto a due evaporatori con sbrinamen-
to elettrico.
Il termine dello sbrinamento intesa come fase del controllore avvie-
ne invece sempre quando entrambi i tempi sono terminati.
Se si desidera dotare i due evaporatori delle rispettive sonde oc-
corre configurare un ingresso come sonda evaporatore 1 (“i.Px” =
EP) e un ingresso come sonda evaporatore 2 (“i.Px” = 2E).
In questo caso lo strumento provede a gestire gli sbrinamenti se-
condo i criteri seguenti:
- Lo sbrinamento risulta abilitato quando almeno una delle due mi-
sure risulta al di sotto della temperatura impostata al parametro
“d.tS”
- Lo sbrinamento per temperatura viene avviato quando almeno
una delle due misure rimane al di sotto della temperatura imposta-
ta al par. “d.tF” per il tempo “d.St”.
- Il termine dello sbrinamento inteso come disattivazione delle usci-
te di comando degli sbrinatori “dF” e “2d” nelle modali “d.dt =
EL, in, no avviene separatamente per i due evaporatori quando le
rispettive temperature misurate dalle sonde salgono al di sopra dei
valori impostati ai par. “d.tE” ( evaporatore 1 con sonda EP) e
“d.t2” ( evaporatore 2 con sonda 2E).
Qualora queste temperature non vengano raggiunte nei tempi
impostati ai par. “d.dE” e “d.d2” le rispettive azioni di sbrinamento
vengono comunque interrotte.
Il termine dello sbrinamento inteso come fase del controllore avvie-
ne invece quando entrambe le misure superano i valori previsti
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(oppure in alternativa al mancato raggiungimento delle temperatura
quando i relativi tempi di durata massima sono terminati).
Nel caso in cui la modalidi sbrinamento selezionata sia del tipo
con riscaldamento elettrico e termostatazione (“d.dt = Et) le due
uscite di sbrinamento “dF” e “2d” si comportano come regolatori di
temperatura in funzione di riscaldamento con i rispettivi Set = “d.tE”
(evaporatore 1) e “dt2” (evaporatore 2) entrambi con isteresi fissa
a C e con riferimento alle rispettive temperature misurate sui due
evaporatori.
Se una delle due sonde evaporatore non è abilitata o risulta in
errore, lo sbrinamento relativo si comporta come con selezione EL
(quindi l’uscita di sbrinamento durante lo sbrinamento deve
rimanere sempre attivata).
Note: La funzione “Dynamic Defrost” e la funzione di termostatazio-
ne delle ventole operano sempre e solo in funzione della sonda
configurata come EP (evaporatore 1). Nel caso in cui non non si
utilizzi il controllo con il doppio evaporatore è opportuno impostare
“d.d2 = oF in modo da evitare influenze indesiderate sulla durata
totale dello sbrinamento.
Il ciclo di sbrinamento in corso è segnalato dall’accensione del led
DEF.
Al termine dello sbrinamento è possibile ritardare la ripartenza del
compressore (uscita “ot”) del tempo impostato al par. “d.td” in
modo da permettere lo sgocciolamento dell'evaporatore.
Durante questo ritardo il led Def è lampeggiante ad indicare lo
stato di sgocciolamento.
4.8.4 INTERVALLI E DURATA SBRINAMENTO IN CASO DI ER-
RORE SONDA EVAPORATORE
In caso di errore sonda evaporatore gli sbrinamenti avvengono con
intervallo “d.Ei” e con durata “d.EE”.
Nel caso in cui avvenga un errore sonda quando il tempo
mancante all’avvio dello sbrinamento o alla fine dello sbrinamento
conteggiato normalmente fosse inferiore a quello impostato ai
parametri relativi alle condizioni di errore sonda, l’inizio o la fine
avvengono con il tempo minore.
Le funzioni sono previste in quanto quando viene utilizzata la son-
da evaporatore il tempo di durata dello sbrinamento viene normal-
mente impostato più lungo del necessario in quanto opera come
sicurezza (il valore di temperatura misurato dalla sonda provvede a
terminare prima lo sbrinamento) e, nel caso venga utilizzata la fun-
zione “Dynamic Defrost Intervals System l’intervallo di
sbrinamento è normalmente impostato molto più lungo di quello
che viene normalmente programmato negli strumenti non dotati
della funzione.
Nota: in caso di impianti con doppio evaporatore la funzione di
commutazione della durata sbrinamento opera solo sul par. “d.dE”
relativo all’evaporatore 1 (il par. “d.d2” rimane allo stesso valore
anche se la sonda configurata come 2P è in errore).
4.8.5 - BLOCCO DISPLAY IN SBRINAMENTO
Mediante i parametri “d.dL” e “A.dA” è possibile stabilire il com-
portamento del display durante lo sbrinamento.
Il parametro “d.dL” consente il blocco della visualizzazione del di-
splay sull'ultima misura di temperatura della sonda Pr1 (“d.dL” =
on) prima dell’inizio di uno sbrinamento, durante tutto il ciclo e sino
a quando, finito lo sbrinamento, la temperatura non è tornata al di
sotto del valore dell’ultima misura, oppure del valore [”SP” + r.d”],
oppure è scaduto il tempo impostato al par. "A.dA".
Oppure permette la visualizzazione della sola scritta "dEF" (“dL” =
Lb) durante lo sbrinamento e, dopo il termine dello sbrinamento,
della scritta "PdF" sino a quando , finito lo sbrinamento, la tempe-
ratura Pr1 non è tornata al di sotto del valore dell’ultima lettura, op-
pure del valore [”SP” + “r.d”]) oppure è scaduto il tempo impostato
al par. "A.dA".
Diversamente (“d.dL” = oF) il display durante lo sbrinamento conti-
nuerà a visualizzare la temperatura misurata effettivamente dalla
sonda Pr1.
4.8.6 - SBRINAMENTO HOT-GAS IN IMPIANTI CENTRALIZZATI
Per abilitare il funzionamento descritto il par. "d.dt" deve essere
impostato = HG
Con questa modali occorre configurare 3 uscite per svolgere le
funzioni di elettrovalvola Liquido (uscita "ot"), elettrovalvola Gas
Caldo (uscita "dF") ed elettrovalvola Aspirazione (uscita "Au"
con configurazione "o.Fo" = 3).
In questa configurazione durante lo sbrinamento vero e proprio
viene attivata solo l'uscita "dF" mentre prima e dopo lo sbrinamento
le valvole "ot" ed "Au" eseguono una sequenza di operazioni
temporizzate successivamente descritte.
Come in tutti gli sbrinamenti di tipo Hot Gas anche questi sistemi
utilizzano il calore del gas di scarico del compressore per
realizzare lo sbrinamento.
Tuttavia data la conformazioni di questi impianti in cui gli
evaporatori sono tutti in parallelo ed i compressori, essendo
centralizzati, non sono sono comandati dallo strumento (per
regolare la temperatura lo strumento comanda l'elettrovalvola del
Liquido) si rende necessario l'uso di una uscita che comandi una
elettrovalvola di aspirazione in modo che l'evaporatore che esegue
lo sbrinamento venga isolato dall'impianto.
Analogamente durante lo sbrinamento deve essere chiusa anche
l'elettrovalvola del Liquido (la stessa utilizzata per la regolazione
della temperatura) sempre per isolare l'evaporatore.
Liquid
(ot) (Au)
Suction
(dF)
Hot Gas
Fan
(Fn)
(ot)
Liquid Fan (Au)
(Fn)
Hot Gas
Suction
(dF)
Liquid
(ot) (Fn)
(dF)
Suction.
Fan (Au)
Hot Gas
Liquid Line
Suction Line
Hot Gas Line
evap. n
evap. 2
evap. 1
Compressor Rack unit
Nota: per maggiore chiarezza nello schema sono stati volutamente
omessi alcuni particolari inerenti il circuito idraulico (valvole di non
ritorno etc.) perchè non controllati dallo strumento ma comunque
necessari al corretto funzionamento dell'impianto.
Per evitare bruschi sbalzi di pressione nell'impianto le fasi dello
sbrinamento vengono eseguite rispettando una precisa sequenza
sotto rappresentata.
L'impianto configurato per il defrost Hot Gas in impianti centralizzati
si comporta nel modo seguente:
All'accensione l'elettrovalvola di aspirazione viene attivata
immediatamente (eventualmente rispettando il ritardo "P.od" se
impostato) dopo di che, se vi è richiesta di raffreddamento, viene
attivata con il ritardo "P.P1" anche l'elettrovalvola Liquido.
Durante la fase di regolazione l'elettrovalvola di aspirazione rimane
quindi sempre attivata mentre la valvola del liquido viene attivata in
funzione del comando del regolatore di temperatura.
ON
Pr1
Temp.
SP
off
ON ON
off
time
r.d
(Au "o.Fo"=3)
(ot)
Liquid
Suction
ON
P.P1
A) L'esecuzione dello sbrinamento avviene anzitutto con
l'immediata disattivazione (se questa è attivata) dell'elettrovalvola
del liquido (uscita "ot").
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 13
B) Quindi, dopo il ritardo impostato al par. "P.P2" viene disattivata
anche l'elettrovalvola di aspirazione (uscita "Au" configurata con
"o.Fo" = 3 e, se il par. "F.FE" = oF, viene disattivata anche l'uscita
ventole (uscita "Fn").
(Nota: In questo tempo il funzionamento delle ventole ed il
mantenimento dell'apertura della valvola di aspirazione sono
normalmente necessari per favorire la completa evaporazione del
fluido contenuto nell'evaporatore).
Nel caso in cui la richiesta di esecuzione dello sbrinamento
dovesse arrivare quando l'uscita dell'elettrovalvola del liquido è già
chiusa ed è già trascorso il tempo "P.P2" (il cui conteggio parte
sempre dallo spegnimento dell'uscita "ot") la disattivazione
dell'elettrovalvola di aspirazione ed eventualmente delle ventole è
immediata.
Diversamente se avviene all'interno del conteggio del tempo "P.P2"
la loro disattivazione avviene allo scadere del tempo.
A questo punto viene attivata l'elettrovalvola della linea di Gas
Caldo (uscita "dF") ed ha inizio lo sbrinamento vero e proprio.
C) Al termine dello sbrinamento (stabilito sempre per tempo "d.dE"
o per temperatura evaporatore "d.tE" oppure ancora per comando
manuale) l'uscita "dF" viene quindi disattivata e vengono attivati i
tempi di ritardo "d.td" (tempo di sgocciolamento) e "F.Fd" (ritardo
ventole dopo sbrinamento)
D) Al termine del tempo "d.td" viene riattivata, come all'accensione
dello strumento, l'uscita dell'elettrovalvola di aspirazione.
E) Nel caso in cui, come probabile, vi fosse quindi richiesta da
parte del regolatore di temperatura, dopo il tempo "P.P1" verrà
attivata l'elettrovalvola Liquido e lo strumento torna alla normale
modalità di regolazione temperatura.
F) Al termine del tempo "F.Fd" vengono eventualmente riattivate le
ventole sempre che la temperatura sullevaporatore sia inferiore a
quella impostata al par. "F.FL".
(ot)
Liquid
(Au "o.Fo"=3)
Suction
ON
P.P2
off
Defrost
(dF)
Fan
(Fn)
d.td
F.Fd
d.dE
P.P1
ON
ON ON
ON ON
ON
off
off
A B C D E F
Esempio di sbrinamento di tipo Hot Gas per impianti centralizzati
con inizio sbrinamento quando la valvola Liquido è aperta.
d.tdP.P2
Suction
(Au "o.Fo"=3)
B
C
D
(Fn)
Defrost
(dF)
Fan
ON
ON
ON
d.dE
off
off
F.Fd
ON
F
E
ON
Liquid
(ot)
off
P.P1
ONON
Esempio di sbrinamento di tipo Hot Gas per impianti centralizzati
con inizio sbrinamento quando la valvola Liquido è chiusa da oltre
il tempo P.P2.
4.9 - CONTROLLO VENTOLE EVAPORATORE
Il controllo delle ventole evaporatore opera sull’uscita configurata
come “Fn” in funzione di determinati stati di controllo dello
strumento e della temperatura misurata dalla sonda evaporatore
(sonda configurata come “EP”).
I paramentri relativi alle funzioni inerenti il controllo ventole sono
contenuti nel gruppo
]
Fn”.
Nel caso la sonda evaporatore non venga utilizzata oppure sia in
errore , l’uscita configurata come Fn” risulta attivata solo in
funzione dei parametri “F.tn”, “F.tF” e “F.FE”.
Tramite i parametri “F.tn” e “F.tF” è possibile stabilire il
comportamento delle ventole evaporatore quando l’uscita di
regolazione configurata come “ot” (compressore) è spenta.
Quando l’uscita ot” risulta disattivata è possibile fare in modo che
l’uscita configurata come “Fn” continui a funzionare ciclicamente
secondo i tempi programmati ai par. “F.tn” (tempo di attivazione
ventole evaporatore a compressore spento) e “F.tF” (tempo di di-
sattivazione ventole evaporatore a compressore spento).
All’arresto del compressore lo strumento provvede a mantenere ac-
cese le ventole evaporatore per il tempo “F.tn”, quindi a disattivarla
per il tempo “F.tF” e così via sino a che l’uscita “ot” rimane
disattivata.
Programmando F.tn” = oF l’uscita Fn verrà disattivata alla disatti-
vazione dell’uscita “ot” (ventole evaporatore spente a compressore
spento o funzionamento ventole agganciate al compressore).
Programmando invece “F.tn” ad un qualsiasi valore e “F.tF” = oF
l’uscita Fn” rimarrà attivata anche alla disattivazione dell’uscita ot
(ventole evaporatore accese a compressore spento).
Il parametro “F.FE permette invece di stabilire se le ventole
devono essere sempre accese indipendentemente dallo stato dello
sbrinamento (“F.FE” = on) oppure spegnersi durante lo
sbrinamento (“F.FE” = oF).
In quest’ultimo caso è possibile ritardare la ripartenza delle ventole
anche dopo il termine dello sbrinamento del tempo impostato al
par. “F.Fd”.
Quando è attivo questo ritardo il led FAN risulta lampeggiante per
segnalare il ritardo in corso.
Quando la sonda evaporatore è utilizzata le ventole, oltre ad
essere condizionate dai parametri “F.tn”, “F.tF e F.FE”, risultano
condizionate anche da un controllo di temperatura.
F .d F
F .d F
tim e
F n
o ff
O N
F .L F
E P
T e m p .
F . F L
off off
O N
E’ infatti possibile stabilire la disabilitazione delle ventole quando la
temperatura misurata dalla sonda evaporatore è superiore a
quanto impostato al par. F.FL” (temperatura troppo calda) oppure
anche quando è inferiore a quanto impostato al par. “F.LF”
(temperatura troppo fredda).
Associato a questi parametri vi è anche il relativo differenziale
impostabile al par. “F.dF”.
Nota: Occorre prestare particolare attenzione all’utilizzo corretto
delle funzioni di controllo delle ventole in base alla temperatura in
quanto in una tipica applicazione di refrigerazione l’arresto delle
ventole evaporatore blocca lo scambio termico.
Si ricorda che il funzionamento delle ventole evaporatore può
essere condizionato anche dalla funzione “porta aperta” operato
dell’ingresso digitale.
4.10 - FUNZIONI DI ALLARME
I paramentri relativi alle funzioni di allarme sono prevalentemente
contenuti nel gruppo
]
AL”.
Le condizioni di allarme dello strumento sono:
- Errori Sonde: E1”, “-E1”, “E2, “-E2”, E3”, “-E3”, “E4, “-E4”
- Allarmi di temperatura: “H1”, “L1”, “H2”, “L2”
- Allarmi esterni: “AL”, “PrA”, “HP”, LP”
- Allarme porta aperta: “oP”
Le funzioni di allarme agiscono sul led ALARM, sul buzzer interno,
se presente e configurato mediante il par. “o.bu” , e sull’uscita
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 14
desiderata, se configurata mediante i par. “o.o1”, o.o2”, “o.o3”,
“o.o4”,secondo quanto impostato ai parametri citati.
Qualsiasi condizione di allarme attivo viene segnalata con l’accen-
sione del led ALARM mentre la condizione di allarme tacitato viene
segnalata con il led ALARM lampeggiante.
Il buzzer (se presente) può essere configurato per segnalare gli al-
larmi programmando il par. “o.bu” = 1 o 3 ed opera sempre come
segnalazione di allarme tacitabile. Questo significa che, quando at-
tivato, può essere disattivato mediante la breve pressione di un
qualsiasi tasto.
Le uscite possono invece operare per segnalare allarmi come le
seguenti programmazioni dei parametri di configurazione uscite:
Le possibili selezioni di questi parametri per il funzionamento di se-
gnalazione di allarmi sono:
= At - quando si desidera che l’uscita si attivi in condizione di allar-
me e che possa essere disattivata (tacitazione allarme) manual-
mente mediante la pressione di un qualsiasi tasto dello strumento
(applicazione tipica per una segnalazione acustica).
= AL - quando si desidera che l’uscita si attivi in condizione di allar-
me ma non possa essere disattivata manualmente e che quindi si
disattivi solo al cessare della condizione di allarme (applicazione ti-
pica per una segnalazione luminosa).
= An - quando si desidera che l’uscita si attivi in condizione di allar-
me e che rimanga attivata anche quando la condizione di allarme è
cessata (memoria allarme). La disattivazione (riconoscimento allar-
me memorizzato) può quindi avvenire manualmente mediante la
pressione di qualsiasi tasto solo quando l’allarme è terminato.
= -t - quando si desidera il funzionamento descritto come At ma
con logica di funzionamento inversa (uscita attivata in condizione
normale e disattivata in condizione di allarme).
= -L - quando si desidera il funzionamento descritto come AL ma
con logica di funzionamento inversa (uscita attivata in condizione
normale e disattivata in condizione di allarme).
= -n - quando si desidera il funzionamento descritto come An ma
con logica di funzionamento inversa (uscita attivata in condizione
normale e disattivata in condizione di allarme).
4.10.1 - ALLARMI DI TEMPERATURA
Lo strumento dispone di due allarmi di temperatura, ciascuno con
una soglia di massima e di minima, completamente configurabili.
Le funzioni di allarmi di temperatura agiscono in funzione delle
misure delle sonde stabilite ai par. “A.y1” e “A.y2”, delle soglie di
allarme impostate ai par. “A.H1”, “A.H2” (allarmi di massima),
“A.L1”, “A.L2” (allarmi di minima) e dei relativi differenziali
“A.d1”, “A.d2
Attraverso i par. “A.y1” e “A.y2” è possibile anche stabilire se le
soglie di allarme “A.H1”, “A.H2 “, “A.L1”, “A.L2” devono essere
considerate come assolute oppure relative al Set Point.
A seconda del funzionamento desiderato i par. “A.y1” e “A.y2”
possono essere impostati con i seguenti valori:
= 1 : Assoluti riferiti a Pr1 con visualizzazione label (H - L)
= 2 : Relativi riferiti a Pr1 con visualizzazione label (H - L)
= 3 : Assoluti riferiti a sonda Au con visualizzazione label (H - L)
= 4 : Relativi riferiti a sonda Au con visualizzazione label (H - L)
= 5 : Assoluti riferiti a sonda cd con visualizzazione label (H - L)
= 6 : Assoluti riferiti a Pr1 senza visualizzazione label
= 7 : Relativi riferiti a Pr1 senza visualizzazione label
= 8 : Assoluti riferiti a sonda Au senza visualizzazione label
= 9 : Relativi riferiti a sonda Au senza visualizzazione label
= 10 : Assoluti riferiti a sonda cd senza visualizzazione label
= 11 : Assoluti riferiti a sonda EP con visualizzazione label (H - L)
= 12 : Assoluti riferiti a sonda EP senza visualizzazione label
Mediante alcuni parametri è inoltre possibile ritardare l’abilitazione
e l’intervento di questi allarmi. Questi parametri sono:
“A.P1” e “A.P2”- sono i tempi di esclusione degli allarmi di
temperatura dall’accensione dello strumento qualora lo strumento
all’accensione si trovi in condizioni di allarme.
Qualora all’accensione non vi siano condizioni di allarme il tempo
relativo “A.Px” non viene considerato.
“A.dA” - è il tempo di esclusione allarmi di temperatura 1 dopo il
termine di uno sbrinamento.
Nota: L’allarme 1 durante gli sbrinamenti e per il tempo “A.dA” dopo
il termine degli sbrinamenti risulta disabilitato mentre l’allarme 2
durante gli sbrinamenti è sempre abilitato.
“A.t1”, “A.t2” - sono i tempi di ritardo attuazione allarmi di
temperatura 1 e 2.
Gli allarmi di temperatura 1 e 2 risultano abilitati allo scadere dei
tempi di esclusione e si attivano dopo i tempi “A.t1” e “A.t2” quando
la temperatura misurata dalla sonda configurata per l’allarme sale
al di sopra o scende al di sotto delle rispettive soglie di allarme di
massima e di minima.
Mediante i par. “A.A1” e “A.A2 è inoltre possibile stabilire a
piacere l’azione degli allarmi sull’uscita di regolazione e sulle uscite
di allarme (buzzer compreso).
Questo consente per esempio di intervenire direttamente sull’uscita
di regolazione disattivandola nel caso vi siano allarmi di
temperatura anche sulla sonde configurate come “Au” (ad esempio
funzione “antifreeze”) o “cd” (ad esempio funzione condensatore
“sporco”).
Configurando entrambi gli allarmi con riferimento alla stessa sonda
lo strumento permette anche di gestire delle segnalazioni di
pre-allarme (ad esempio che non attivano l’uscita di allarme e/o il
buzzer) e di allarme (che invece attivano l’uscita di allarme e/o il
buzzer).
Le soglie di allarme saranno le stesse impostate ai parametri
“A.Hx” e “A.Lx” se gli allarmi sono assoluti (“A.yx”=1, 3, 5, 7, 9, 10).
A .d 1
A .d 1
tim e
A L
o ff
O N
A .L 1
H 1
A .H 1
T e m p .
L 1
o ff o ff
O N
oppure saranno i valori [”SP”+”A.Hx”] e [”SP”+”A.Lx”] se gli allarmi
sono relativi (“A.yx”=2, 4, 6, 8).
tim e
A .d 1
A .d 1
A L
off
O N
H 1
A .L 1
S P
A .H 1
T e m p .
L 1
off o ff
O N
Gli allarmi di temperatura di massima e di minima possono essere
disabilitati impostando i relativi parametri "A.Hx" e "A.Lx" = oF.
L’intervento degli allarmi di temperatura prevede l’accensione del
led AL di segnalazione allarmi, l’attivazione delle uscite configurate
con funzione di allarme, l’attivazione del buzzer interno se
configurato.
4.10.2 - ALLARMI ESTERNI DA INGRESSI DIGITALI
Lo strumento può segnalare allarmi esterni allo strumento tramite
l’attivazione di uno o più ingressi digitali configurati con funzioni
programmate come “i.xF = 4, 5, 12, 13, 14.
Contemporaneamente alla segnalazione di allarme configurata
(buzzer e/o uscita), lo strumento segnala l'allarme tramite l'accen-
sione del led ALARM e la visualizzazione sul display della label
prevista per l’allarme (AL, PrA , HP, LP) alternativamente alla va-
riabile stabilita al par. “i.dS”.
La modalità “i.xF”= 4 non opera nessuna azione sulle uscite di con-
trollo mentre le altre modalità prevedono la disattivazione dell’usci-
ta ot” o di di tutte le uscite di controllo all’intervento dell’ingresso
digitale.
OFF
AL (5)
invariate
AL (4)
altre uscite di controllo
(“Fn”, “dF”, “Au”, “HE”).
uscita “ot” (compr.)Allarme
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 15
LP
invariateOFF
HP
invariateOFF
PrA
4.10.3 - ALLARME PORTA APERTA
Lo strumento può segnalare un allarme di porta aperta tramite l’at-
tivazione dell’ingresso digitale con funzione programmata come
“i.xF” = 1, 2 o 3.
All’attivazione dell’ingresso digitale lo strumento segnala che la
porta è aperta mediante la visualizzazione sul display della label
oP alternativamente alla variabile stabilita al par.i.dS”.
Dopo il ritardo programmato al par. “A.oA” lo strumento segnala
l’allarme attraverso l’attivazione dei dispositivi configurati (buzzer
e/o uscita), l'accensione del led ALARM, e continua naturalmente a
visualizzare la label oP.
All’intervento dell’allarme di porta aperta vengono inoltre riattivate
le uscite eventualmente inibite (ventole o ventole + compressore).
4.11 - FUNZIONE HACCP (REGISTRAZIONE ALLARMI)
La funzione denominata HACCP (Hazard Analysis and Critical
Control Points) prevede la registrazione da parte dello strumento
degli ultimi 10 allarmi avvenuti con relative informazioni utili a
determinare la criticità dell’allarme.
La funzione risulta disponibile solo per gli strumenti dotati di
orologio calendario.
I parametri relativi alla visualizzazione degli allarmi HACCP sono
contenuti nel gruppo
]
HA” mentre quelli relativi alla configurazio-
ne sono contenuti nel gruppo
]
AL”.
Gli allarmi HACCP memorizzabili sono:
Allarme da ingresso digitale
AL
Allarme mancanza alimentazione (Black-out)
bo
Allarme di minima temperatura L2
L2
Allarme di massima temperatura H2
H2
Allarme di minima temperatura L1
L1
Allarme di massima temperatura H1
H1
Allarme
cod.
all.
HACCP
Gli allarmi HACCP vengono memorizzati se i relativi parametri di
abilitazione sono configurati e se è trascorso il tempo previsto e
configurato allo stesso parametro.
Inoltre è possibile disabilitare la registrazione degli allarmi anche
attraverso un ingresso digitale opportunamento configurato
(i.xF=13) oppure attraverso i tasti U o DOWN/AUX opportunamenti
configurati (“t.UF” o “t.Fb” = 7).
La visualizzazione di tali allarmi avviene secondo la medesima pro-
cedura di visualizzazione dei parametri di programmazione acce-
dendo ai parametri “H.01” ...”H.10” contenuti nel gruppo
]
HA.
Nota: vedere paragrafo relativo alla visualizzazione allarmi HACCP
al cap. 2
Tali parametri vengono ordinati automaticamente dallo strumento
dal più recente (H.01) al meno recente (H.10) ogni volta che viene
registrato un allarme o ne viene cancellato uno.
Se gli allarmi superano il numero di 10 lo strumento provvede ad
eliminare le informazioni relative all’alarme meno recente sovra-
scrivendole con quello più recente.
Quando questo avviene lo strumento provvede ad incrementare di
una uniil valore del par. “H.dL” attraverso il quale è possibile vi-
sualizzare il numero degli allarmi che lo strumento è stato costret-
to a cancellare perchè eccedenti la memoria consentita.
Una volta selezionato il parametro relativo all’allarme che si desi-
dera visualizzare se la label risulta lampeggiante significa che l’al-
larme non è mai stato visualizzato (quindi riconosciuto).
Per riconoscerlo è sufficiente accedere al parametro mediante il ta-
sto P e visualizzarlo.
Alla successiva visualizzazione la label del parametro risulterà
fissa.
Nel caso in cui l’allarme fosse ancora in corso al momento della vi-
sualizzazione vengono visualizzati i dati ma l’allarme non viene ri-
conosciuto e non può essere cancellato.
In presenza di allarmi HACCP non riconosciuti (quindi anche in cor-
so) lo strumento visualizza sul display il messaggio “HAC” alterna-
to alla normale visualizzazione.
All’interno del parametro i dati saranno visualizzati sequenzialmen-
te attraverso successive pressioni del tasto P.
L’allarme può essere cancellato mantenendo premuto il tasto
Down per oltre 5 sec. durante la visualizzazione di uno dei dati
dell’allarme.
L’avvenuta cancellazione è segnalata dal display indicante “---” per
circa 1 sec.
Analogamente è resettabile il valore del parametro “H.dL” sempre
mantenendo premuto il tasto Down per oltre 5 sec. durante la
visualizzazione del valore.
Tuttavia quando si desideri una cancellazione immediata di tutti gli
allarmi è possibile farlo:
- mediante il tasto U premuto per 5 sec. se il par. “t.UF” = 6
- mediante il tasto DOWN premuto per 5 sec. se il par. “t.Fb” = 6
- mediante un ingresso digitale se il par. relativo “i.xF” = 11
- mediante la funzione di reset parametri (impostando alla richiesta
password r.P = -48).
4.11.1 - ALLARMI HACCP DI TEMPERATURA
Attraverso i par. “A.r1” (per gli allarmi H1 e L1) e “Ar.2” (per gli
allarmi H2 e L2) è possibile abilitare la registrazione degli allarmi di
temperatura come allarmi HACCP.
Inoltre gli stessi parametri permettono di stabilire il tempo minimo
di permanenza dell’allarme perchè venga registrato come allarme
HACCP.
Se la durata dell’allarme è inferiore al tempo programmato l’allarme
non viene registrato.
Se i par. vengono impostati = oF la registrazione è disabilitata.
Per ogni allarme di temperatura registrato vengono memorizzati:
- Tipo allarme (A. = H1 o L1 o H2 o L2)
- Istante di inizio All. HACCP ( y. =anno, M. =mese, d. =giorno, h.
=ora, n. =minuti)
- Durata All HACCP ( E. = ore, e. = minuti)
- Temp. critica raggiunta (picco max.se allarme Hi o min. se
allarme Lo)
A .r 1
A .H 1
T e m p .
H 1 tim e
A .d 1
M a x
E .e .tim e
1 2 3
T e m p .
Esempio allarme HACCP H1 di massima temperatura
1= inizio allarme configurato (in questo caso con A.t1 = oF)
2= inizio registrazione allarme HACCP
3= fine allarme
Nota: Nel caso in cui sia in corso un’allarme di temperatura e
venga a mancare l’alimentazione lo strumento registra la durata
dell’allarme sino alla mancanza di alimentazione.
Per avere informazioni corrette sulle condizioni di temperatura che
si vuole monitorare si raccomanda di impostare un allarme di
Black-out ed eventualmente di disabilitare i ritardi allarme
all’accensione (par. A.P1 e A.P2) in modo che l’allarme
eventualmente ancora in corso al ritorno dell’alimentazione venga
registrato come un nuovo allarme al ritorno dell’alimentazione.
4.11.2 - ALLARMI HACCP DI MANCANZA ALIMENTAZIONE
(BLACK-OUT)
Viene registrato solo se la mancanza di alimentazione è superiore
al valore impostato al par. “A.bo”.
Se “A.bo” = oF l’allarme di black-out non viene mai registrato
Per ogni allarme di black-out registrato vengono memorizzati:
- Tipo allarme (A. = bo)
- Istante di inizio ( y. =anno, M. =mese, d. =giorno, h. =ora, n.
=minuti)
- Durata del black-out ( E. = ore, e. =minuti)
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 16
- Temp. relativa alla sonda configurata per l’allarme di temperatura
1 (vedi par. “A.y1”) mis. al termine del black-out (se disponibile,
diversamente se non disponibile viene indicato “---”).
E .e .tim e
A .b o
1
2
B la ck
P W o n
T e m p .
tim e
3
O u t
T e m p .
Esempio allarme HACCP di Black-out
1= mancanza di alimentazione
2= tempo min. mancanza di alimentazione per abilitazione
registrazione allarme HACCP di Black-out
3= ritorno alimentazione (fine allarme)
4.11.3 - ALLARMI HACCP DA INGRESSI DIGITALI
Viene registrato solo se l’allarme generico (AL) da ingresso digitale
configurato nelle modali4 o 5 ha una durata superiore al tempo
impostato al par. “A.di”.
Se A.di” = oF l’allarme da ingresso digitale non viene mai
registrato
Per ogni allarme da ingresso digitale registrato vengono
memorizzati:
- Tipo allarme (A. = AL)
- Istante di inizio ( y. =anno, M. =mese, d. =giorno, h. =ora, n.
=minuti)
- Durata dell’allarme ( E. = ore, e. =minuti)
- Temp. relativa alla sonda configurata per l’allarme di temperatura
1 (vedi par. “A.y1”) mis. al termine del black-out (se disponibile,
diversamente se non disponibile viene indicato “---”).
E.e .tim eA.d i
1 2 3
A L e n d
A L
tim e
T e m p .
T e m p .
Nota: Nel caso in cui sia in corso un’allarme da ingresso digitale e
venga a mancare l’alimentazione lo strumento registra la durata
dell’allarme sino alla mancanza di alimentazione.
4.12 - FUNZIONAMENTO DEI TASTI “U” E “DOWN/AUX”
Due dei tasti dello strumento, oltre alle loro normali funzioni, posso-
no essere configurati per operare altri comandi.
I parametri relativi sono contenuti nel gruppo
]
tS”.
La funzione del tasto U può essere definita mediante il parame-
tro “t.UF” mentre quella del tasto DOWN/AUX mediante il par.
“t.Fb”.
Entrambi i parametri presentano le stesse possibilità e possono es-
sere configurati per i seguenti funzionamenti:
= oF - Il tasto non esegue nessuna funzione.
= 1 - Attivazione/Disattivazione Uscita ausiliaria - Premendo il
tasto per almeno 1 sec. è possibile attivare/disattivare l’uscita au-
siliaria se configurata. Nel caso in cui fossero programmati eventi
di attivazione/disattivazione tramite orologio, l’azione con questa
modalità risulta forzare l’uscita sino all’evento successivo.
= 2 - Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile selezionare a
rotazione la modali di funzionamento operativa Normale o Eco-
nomica (SP/SPE). A selezione avvenuta il display mostrerà lam-
peggiando per circa 1 sec. il codice del set point attivo (“SP” o
“Eco”). Nel caso in cui fossero programmati eventi di commutazi-
one tramite orologio, l’azione con questa modalità risulta forzare la
modalità sino all’evento successivo.
= 3 - Accensione/Spegnimento (Stand-by) - Premendo il tasto per
almeno 1 sec. è possibile commutare lo strumento dallo stato di
ON allo stato di Stand-by e viceversa. Nel caso in cui fossero pro-
grammati eventi di accensione/stand-by tramite orologio l’azione
con questa modalità risulta avere priorià sull’evento.
= 4 - Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile attivare/disat-
tivare un ciclo “Turbo”.
= 5 - Forzatura evento programmato Accensione/Spegnimento
(Stand-by) - Premendo il tasto per almeno 1 sec. è possibile com-
mutare lo strumento dallo stato di ON allo stato di Stand-by e
viceversa sino al successivo evento. Pertanto, nel caso in cui
fossero programmati eventi di accensione/stand-by tramite orologio
l’azione con questa modalità risulta forzare lo stato sino all’evento
successivo.
= 6 - Reset Allarmi HACCP - Premendo il tasto per almeno 1 sec.
è possibile resettare gli allarmi HACCP memorizzati. L’avvenuto re-
set viene segnalato dal display con l’indicazione “---” per circa 1
sec.
= 7 - Disabilitazione Registrazione Allarmi HACCP - Premendo il
tasto per almeno 1 sec. è possibile disabilitare/abilitare la registra-
zione degli allarmi HACCP memorizzati. A selezione avvenuta il di-
splay mostrerà lampeggiando per circa 1 sec. Hon” (Allarmi
HACCP abilitati) o “HoF” ( Allarmi HACCP disabilitati).
4.13 - EVENTI PROGRAMMABILI AD ORARI STABILITI
Tutti gli eventi sono programmabili attraverso i 14 parametri “c.01”
... “c.14” contenuti nel gruppo
]
cE”.
Dopo aver selezionato il par. desiderato premendo il tasto P più
volte vengono visualizzati nell’ordine:
“h.” e le ore (es. “h.13”)
“n.” e i minuti (es. “n.45”)
“d.” e il giorno della settimana (es. “d.1”)
“t.” e il tipo di evento che si desidera venga eseguito all’istante
programmato (es. t.1).
Nota: vedere paragrafo relativo alla programmazione dei parametri
relativi agli eventi al cap. 2
I giorni sono considerati:
d. 1 = Lune
d. 2 = Martedì
d. 3 = Mercoledì
d. 4 = Giove
d. 5 = Venerdì
d. 6 = Sabato
d. 7 = Domenica
d. 8 = tutti i giorni
d. 9 = Lune, Martedì, Mercole, Giovedì, Venerdì
d.10 = Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì,Sabato
d.11 = Sabato e Domenica
d.oF = nessun giorno (evento disabilitato)
I 14 parametri di programmazione degli eventi consentono di sche-
dulare un massimo di 14 x 7 = 98 eventi settimanali (con. d.8).
Gli eventi programmabili sono:
t.1 = Accensione strumento
t.2 = Stand-by strumento
t.3 = Accensione uscita ausiliaria
t.4 = Spegnimento uscita ausiliaria
t.5 = Avvio sbrinamento (per abilitare gli sbrinamenti ad orario pro-
grammare anche “d.dC” = cL)
t.6 = Commutazione a mod. Eco (SPE)
t.7 = Commutazione a modalità normale (SP)
L’eventuale intervento manuale, ad esempio sulla commutazione
della modalità (eco o normale) o sull’attivazione/disattivazione del-
l’uscita ausiliaria ha effetto solo sino allo scadere del successivo
evento schedulato.
Ad esempio se lo strumento si trova nella modali economica e
viene forzato manualmente alla modalità normale esso rimane nel-
la modalità normale sino al successivo evento che prevede la com-
mutazione alla modalità economica.
Esempio di programmazione
Si desiderano eseguire:
- 4 sbrinamenti giornalieri feriali alle ore 7.00, 12.00, 17.00 e 22.00
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 17
- 2 sbrinamenti giornalieri festivi domenicali alle ore 7.00 e 19.00
(programmare anche “d.dC” = cL)
- 1 commutazione giornaliera feriale da modali normale ad eco-
nomica alle ore 20.00 e 1 commutazione da modalità economica a
normale alle ore 6.00.
- nessuna commutazione nei giorni festivi domenicali
- 1 commutazione giornaliera feriale dell’uscita ausiliaria ad on alle
ore 8.00 ed 1 commutazione giornaliera ad off alle ore 21.00.
- nessuna commutazione nei giorni festivi domenicali.
t.oFd.oFn.00h.00c.11...
c.14
t.4
d.10
n.00
h.21
c.10
Aux off
t.3
d.10
n.00
h.08
c.09
Aux on
t.7d.10n.00h.06c.08
mod. nomale
t.6
d.10
n.00
h.20
c.07
mod. ECO
t.5d.7n.00h.19c.06
sbrin. festivo 2
t.5d.7n.00h.07c.05
sbrin. festivo 1
t.5
d.10
n.00
h.22
c.04
sbrin. feriale 4
t.5d.10n.00h.17c.03
sbrin. feriale 3
t.5d.10n.00h.12c.02
sbrin. feriale 2
t.5
d.10
n.00
h.07
c.01
sbrin. feriale 1
evento
giorni
min.
ora
Par.
Evento
4.14 - INTERFACCIA SERIALE RS 485
Lo strumento può essere dotato di una interfaccia di comunicazio-
ne seriale del tipo RS 485 attraverso la quale è possibile collegarlo
ad un rete in cui sono inseriti altri strumenti (regolatori o PLC) e fa-
cente capo tipicamente ad un personal computer utilizzato come
supervisore dell'impianto.
Attraverso il personal computer è quindi possibile acquisire tutti i
dati di funzionamento e programmare tutti i parametri di configura-
zione dello strumento.
Il protocollo software adottato dallo strumento è del tipo MODBUS-
RTU largamente utilizzato in molti PLC e programmi di supervisio-
ne disponibili sul mercato (il manuale del protocollo di comunica-
zione dello strumento X34 è disponibile a richiesta).
Lo strumento con opzione RS485 è dotato di due morsetti chiamati
D+ e D- che devono essere connessi a tutti i morsetti omonimi del-
la rete.
Per il cablaggio della linea è consigliabile adottare un cavo a 3 poli
intrecciato e schermato collegato come in figura.
X34 n.2X34 n.1
14
GND
15
D+ D-
16
D+ D-
X34 n.N
GND D+ GNDD-
shield
D+
Interface
RS485
GND
D-
HOST
(PC/PLC)
120 ohm
Rt
14 15 16 14 15 16
Il circuito d'interfaccia consente di collegare sino a 32 strumenti
sulla stessa linea.
Per mantenere la linea in condizioni di riposo, è richiesto il collega-
mento di una resistenza (Rt) al termine della linea del valore di 120
Ohm.
Se lo strumento viene collegato ad una rete RS485 programmare
al par. "t.AS" l’indirizzo della stazione.
Impostare pertanto a questo parametro, un numero diverso per
ogni stazione, da 1 a 255.
La veloci di trasmissione (baud-rate) della seriale è impostabile
tramite il par. "t.br" con le seguenti opzioni:
= 1 - 9600 baud
= 2 - 19200 baud
= 3 - 38400 baud
4.15 - ACCESSORI
Lo strumento è dotato di un connettore a 5 poli che permette il col-
legamento di alcuni accessori di seguito descritti
4.15.1 - CONFIGURAZIONE PARAMETRI CON “A01”
Lo strumento è dotato di un connettore che permette il
trasferimento dei parametri di funzionamento da e verso lo
strumento attraverso il dispositivo A01 dotato di connettore a 5 poli.
Il dispositivo A01 è utilizzabile per la programmazione in serie di
strumenti che devono avere la stessa configurazione dei parametri
o per conservare una copia della programmazione di uno
strumento e poterla ritrasferire rapidamente. Lo stesso dispositivo
consente la connessione tramite porta USB ad un PC con il quale,
attraverso l’apposito software di configurazione per strumenti
“TECNOLOGIC UniversalConf”, è possibile configurare i parametri
di funzionamento. Per l’utilizzo del dispositivo A01 è possibile ali-
mentare solo il dispositivo o solo lo strumento.
SUPPLY
USB
SUPPLY ADAPTER
12 VDC AC SUPPLY
USB
Per maggiori informazioni fare riferimento al manuale d’uso del
dispositivo A01.
4.15.2 - VISUALIZZATORE REMOTO TVR Y
Allo strumento è possibile collegare il dispositivo di visualizzazione
remota TVR Y mediante l’apposito cavo che può avere una lun-
ghezza massima di 10 m. Il dispositivo TVR Y, alimentato diretta-
mente dallo strumento, permette di visualizzare la temperatura mi-
surata dalla sonda Pr1 mediante un display a 2 ½ digit.
SUPPLY
TVR Y
cable 10 m MAX.
Per maggiori informazioni consultare il manuale d’uso relativo al di-
spositivo TVR Y.
5 - TABELLA PARAMETRI
PROGRAMMABILI
Di seguito vengono descritti tutti i parametri di cui lo strumento può
essere dotato, si fa presente che alcuni di essi potranno non esse-
re presenti perchè dipendono dal tipo di strumento utilizzato.
-2.0S.LS ÷ SPSet Point Turbo (o Set
SPH
5
2.0SP ÷ S.HSSet Point Economico
SPE
4
0.0S.LS ÷ S.HSSet Point
SP
3
99.9S.LS ÷ 999Set Point massimo
S.HS
2
-50.0-99.9 ÷ S.HSSet Point minimo
S.LS
1
S. - Parametri relativi al Set Point]SP
NoteDef.RangeDescrizionePar.
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 18
0-17 / -16/ -15 /
-14 / -13 / -12 /
-11 / -10 / -9 /
-8 / -7 / -6 / -5 /
-4 / -3 / -2 / -1 /
0 / 1 / 2 / 3 / 4 /
5 / 6 / 7 / 8 / 9 /
10 / 11 / 12 / 13
/ 14 / 15 /16 /17
Funzione e logica di
funzionamento ingres-
so digitale di1:
0 = Nessuna funzione
1= Apertura Porta
2= Apertura porta con
blocco Fn
3= Apertura porta con
blocco Fn e ot
4= Allarme esterno AL
5= Allarme esterno AL
con disattivazione
uscite di controllo
6= Selezione Set Point
Attivo (SP-SPE)
7= Accensione/Spegni-
mento (Stand-by)
8= Avvio ciclo “Turbo”
9= Comando uscita
Ausiliaria
10= Disabilitazione
registrazione allarmi
HACCP
i.1F
17
oFoF / EP / Au /
cd / 2E /
dG
Utilizzo ingresso Pr4:
vedi
i.P3
i.P4
16
oFoF / EP / Au /
cd / 2E / dG
Utilizzo ingresso Pr3:
oF = non utilizzata
EP = sonda
evaporatore (1)
Au = sonda Ausiliaria
cd = sonda
condensatore
2E = sonda
evaporatore 2
dG
= ingresso digitale
i.P3
15
EPoF / EP / Au /
cd / 2E
Utilizzo ingresso Pr2:
oF = non utilizzata
EP = sonda
evaporatore (1)
Au = sonda Ausiliaria
cd = sonda
condensatore
2E = sonda
evaporatore 2
i.P2
14
0.0-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
Offset di sola
visualizzazione
i.CU
13
0.0-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
Calibrazione sonda
Pr4
i.C4
12
0.0-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
Calibrazione sonda
Pr3
i.C3
11
0.0-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
Calibrazione sonda
Pr2
i.C2
10
0.0-30.0 ÷ 30.0
°C/°F
Calibrazione sonda
Pr1
i.C1
9
2.0oF ÷ 20.0
sec
Filtro di misura
i.Ft
8
C1C0 / F0 / C1 /
F1
Unità di misura e
risoluzione (punto
decimale)
C0 = °C con
risoluzione
F0 = °F con risoluzione
C1 C con risoluzione
0,1°
F1 = °F con risoluzione
0,1°
i.uP
7
ntPt / nt / P1Tipo di sonde
Pt = PTC
nt = NTC
P1 = Pt1000
i.SE
6
i. - Parametri relativi agli ingressi
]
In
Riscaldamento indip.
in
mod.
HC
)
ELEL / in / no / Et
/ HG
Tipo di sbrinamento:
EL= Sbrinamento elet-
trico/fermata
compressore
in= Sbrinamento a gas
caldo/inversione di
ciclo
no= Senza
condizionamento
dell’uscita
compressore
d.dt
26
d. - parametri relativi al controllo di sbrinamento
]dF
P1P1 / P2 / P3 /
P4 / Ec / SP /
rE / oF
Variabile visualizzata
normalmente sul
display:
P1 = Misura sonda Pr1
P2 = Misura sonda Pr2
P3 = Misura sonda Pr3
P4 = Misura sonda Pr4
Ec = Misura Pr1 in
mod. normale e label
Eco in modalità Eco
SP= Set Point attivo
rE = non operativa
oF = display spento
i.dS
25
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Tempo massimo di
funzionamento in
modo economico.
oF = funzione
disabilitata
i.tt
24
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Tempo ritardo
attivazione modo
economico quando la
porta è chiusa
oF = funzione
disabilitata
i.Et
23
0-17 ... 0 ... 17Funzione e logica di
funzionamento ingres-
so Pr4 come digitale:
vedi
i.1F
i.4F
22
0-17 ... 0 ... 17Funzione e logica di
funzionamento ingres-
so Pr3 come digitale:
vedi
i.1F
i.3F
21
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Ritardo ingresso digita-
le di2
i.2t
20
0-17 ... 0 ... 17Funzione e logica di
funzionamento ingres-
so ingresso digitale
di2:
vedi
i.1F
i.2F
19
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Ritardo ingresso digita-
le di1
i.1t
18
11= Reset allarmi
HACCP memorizzati.
12= Allarme esterno
PrA con disattivazione
uscita “ot”
13= Allarme esterno
HP con disattivazione
uscita “ot”
14= Allarme esterno
LP con disattivazione
uscita “ot”
15 = Forzatura evento
Accensione/Spegni-
mento (Stand-by)
16= Inizio sbrinamento
17= Fine
sbrinamento
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 19
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
Ritardo compressore
dopo sbrinamento
(sgocciolamento)
d.td
40
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Avvio sbrinamento per
funzionamento
continuo del
compressore
d.cd
39
1.00oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Ritardo avvio
sbrinamento per
temperatura
evaporatore
d.St
38
-99.9- 99.9 ÷ 999
°C/°F
Temperatura evapora-
tore di avvio
sbrinamento
d.tF
37
2.0- 99.9 ÷ 999
°C/°F
Temperatura evapora-
tore di abilitazione
sbrinamento
d.tS
36
10.0oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Durata sbrinamento in
caso di errore sonda
evaporatore
d.EE
35
6.00oF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Intervallo sbrinamenti
in caso di errore sonda
evaporatore
d.Ei
34
8.0- 99.9 ÷ 999
°C/°F
Temperatura di fine
sbrinamento
(evaporatore 1)
d.tE
33
oFoF - on - LbBlocco display in
sbrinamento:
oF= Non attivo
on = attivo con ultima
misura
Lb = attivo con label
(“dEF” in sbrinamento
e “PdF” in
Post-sbrinamento)
d.dL
32
20.0oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Durata massima sbri-
namento (evaporatore
1)
d.dE
31
00 ÷ 100 %Percentuale riduzione
intervallo sbrinamento
dinamico
d.dd
30
6.00oF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Ritardo primo sbrina-
mento dall’accensione.
(oF = Sbrinamento
all’accensione)
d.Sd
29
6.00oF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Intervallo sbrinamenti
d.di
28
rtrt / ct / cS / cLModalità di avvio
sbrinamenti
rt = ad intervalli per
tempo accensione
strumento
ct = ad intervalli per
tempo funzionamento
compressore (uscita ot
attivata)
cS = sbrinamento ad
ogni fermata del
compressore
(spegnimento uscita ot
al raggiungimento del
Set + intervalli rt)
cL = Ad orari stabiliti
da real time clock
d.dC
27
Et= Sbrinamento elet-
trico termostatato
HG = Sbrinamento
HOT-GAS per impianti
centralizzati
P. parametri relativi alla protezione compressore e
]Pr
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Ritardo ventole dopo
sbrinamento
F.Fd
56
oFoF - onModalità
funzionamento ventole
in sbrinamento
F.FE
55
1.00.0 ÷ 30.0
°C/°F
Differenziale blocco
ventole
F.dF
54
-99.9- 99.9 ÷ 999
°C/°F
Soglia inferiore
temperatura blocco
ventole
F.LF
53
10.0- 99.9 ÷ 999
°C/°F
Soglia superiore
temperatura blocco
ventole
F.FL
52
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Tempo spegnimento
ventole con uscita ot
(compressore) spenta
F.tF
51
5.00oF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Tempo accensione
ventole con uscita ot
(compressore) spenta
F.tn
50
F. parametri relativi al controllo delle ventole
evaporatore
]Fn
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(hrs.min. ) ÷
99.5
(hrs.min.x10)
Durata modaliTurbo
r.tC
49
CH / C / nr / HC /
C3
Modo di
funzionamento uscita/e
di regolazione:
H= Riscaldamento
C= Raffreddamento
nr = Zona Neutra
HC = Zona neutra con
set indipendenti
C3 = Raffreddamento
con 3 modali
automatiche
r.HC
48
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Tempo disattivazione
uscita di regolazione ot
per sonda (Pr1) guasta
r.t2
47
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Tempo attivazione
uscita di regolazione ot
per sonda (Pr1) guasta
r.t1
46
1.00.0 ÷ 30.0
°C/°F
Differenziale (Isteresi)
di intervento modalità
Turbo o
Riscaldamento in mod.
HC
r.Hd
45
4.00.0 ÷ 30.0
°C/°F
Differenziale (Isteresi)
di intervento modalità
Eco
r.Ed
44
2.00.0 ÷ 30.0
°C/°F
Differenziale (Isteresi)
di intervento modalità
normale
r.d
43
r. - parametri relativi alla regolazione di
temperatura
]rE
8.0- 99.9 ÷ 999
°C/°F
Temperatura di fine
sbrinamento
evaporatore 2
d.t2
42
oFoF/ 0.01 ÷ 9.59
(min.sec ) ÷
99.5
(min.sec.x10)
Durata massima sbri-
namento evaporatore
2
d.d2
41
99.5
(min.sec.x10)
ASCON TECNOLOGIC - X34- - ISTRUZIONI PER L’USO - Vr. 05 - 05/16 - ISTR-MX34-ITA05 - PAG. 20
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Ascon tecnologic X34 Manuale del proprietario

Tipo
Manuale del proprietario