Ascon Tecnologic - B05B - ISTRUZIONI PER L’USO - PAG. 14
troppo calda) oppure anche quando è inferiore a quanto
impostato al parametro LF (temperatura troppo fredda). As-
sociato a questi parametri vi è anche il relativo differenziale
impostabile al parametro dF.
LF
FL
dF
dF
time
offoff offON ON
Ep
Nota: Occorre prestare particolare attenzione all’utilizzo
corretto delle funzioni di controllo delle ventole in base
alla temperatura, in quanto in una tipica applicazione
di refrigerazione l’arresto delle ventole evaporatore
blocca lo scambio termico.
Si ricorda che il funzionamento delle ventole evaporatore
può essere condizionato anche dalla funzione “Porta aperta”
operato dell’ingresso digitale.
5.10 Funzioni di allarme
I parametri relativi alle funzioni di allarme sono prevalente-
mente contenuti nel gruppo -AL.
Le condizioni di allarme dello strumento sono:
–Errori Sonde: E1, -E1, E2, -E2, E3, -E3;
–Allarmi di temperatura: H1, L1 e H2, L2;
–Allarme esterno: AL, Pr, HP, LP;
–Allarme porta aperta: oP
–Allarme di bassa o alta tensione di rete: LU, HU.
Le funzioni di allarme agiscono sul LED di allarme ( se
presente) e sul buzzer interno (se presente e configurato col
parametro bu) e sull’uscita desiderata, se configurata median-
te i parametri o1, o2, o3 e o4, secondo quanto impostato ai
parametri citati.
Qualsiasi condizione di allarme attivo viene segnalata con
l’accensione stabile del LED
mentre la condizione di allar-
me tacitato viene segnalata con il LED
lampeggiante.
Il buzzer (se presente) può essere configurato per segnalare
gli allarmi programmando il parametro
bu
= 1, 3 o 4 ed opera
sempre come segnalazione di allarme tacitabile. Questo si-
gnifica che, quando attivato, può essere disattivato mediante
la breve pressione di un tasto qualsiasi.
Le uscite possono invece operare per segnalare allarmi. Le
possibili selezioni di questi parametri per il funzionamento di
segnalazione di allarmi sono:
At Quando si desidera che l’uscita si attivi in condizione
di allarme e che possa essere disattivata (tacitazione
allarme) manualmente mediante la pressione di un qual-
siasi tasto dello strumento (applicazione tipica per una
segnalazione acustica).
AL
Quando si desidera che l’uscita si attivi in condizione di al-
larme ma non possa essere disattivata manualmente e che
quindi si disattivi solo al cessare della condizione di allarme
(applicazione tipica per una segnalazione luminosa).
An Quando si desidera che l’uscita si attivi in condizione di
allarme e che rimanga attivata anche quando la condi-
zione di allarme è cessata (memoria allarme). La disatti-
vazione (riconoscimento di un allarme memorizzato) può
quindi avvenire manualmente mediante la pressione di
qualsiasi tasto solo quando l’allarme è terminato.
-t
Quando si desidera il funzionamento descritto come At
ma con logica di funzionamento inversa (uscita attivata in
condizione normale e disattivata in condizione di allarme).
-L
Quando si desidera il funzionamento descritto come AL
ma con logica di funzionamento inversa (uscita attivata in
condizione normale e disattivata in condizione di allarme).
-n
Quando si desidera il funzionamento descritto come An
ma con logica di funzionamento inversa (uscita attivata in
condizione normale e disattivata in condizione di allarme).
Lo strumento offre la possibilità di disporre della funzione di
memoria allarme attivabile tramite il parametro AtA:
oF Lo strumento annulla la segnalazione di allarme al ces-
sare delle condizioni di allarme;
on
Lo strumento al cessare delle condizioni di allarme mantie-
ne il LED lampeggiante ad indicare che si è verificato un
allarme. Per annullare la segnalazione di memoria allarme
è quindi sufficiente premere un tasto qualsiasi.
5.10.1 Allarmi di temperatura
Lo strumento dispone di due allarmi di temperatura, ciascuno
con una soglia di massima e di minima, completamente confi-
gurabili.
Le funzioni di allarmi di temperatura agiscono in funzione delle
misure delle sonde stabilite ai parametri 1y e 2y, delle soglie
di allarme impostate ai parametri 1H, 2H (allarmi di massima),
1L, 2L (allarmi di minima) e dei relativi differenziali 1d, 2d.
Attraverso i parametri y1 e 2y è possibile anche stabilire se
le soglie di allarme 1H, 2H, 1L, 2L devono essere considerate
come assolute oppure relative al Set Point.
In funzione del funzionamento desiderato i parametri 1y e
2y possono essere impostati con i seguenti valori:
1 Assoluti riferiti a Pr1, visualizza: H/L;
2 Relativi riferiti a Pr1, visualizza: H/L;
3 Assoluti riferiti a Au, visualizza: H/L;
4 Relativi riferiti a Au, visualizza: H/L;
5 Assoluti riferiti a cd, visualizza: H/L;
6
Assoluti riferiti a Pr1
,
senza visualizzazione;
7 Relativi riferiti a Pr1,
senza visualizzazione;
8
Assoluti riferiti a
Au,
senza visualizzazione;
9 Relativi riferiti a Au,
senza visualizzazione;
10 Assoluti riferiti a cd,
senza visualizzazione.
Mediante alcuni parametri è inoltre possibile ritardare l’abilita-
zione e l’intervento di questi allarmi. Questi parametri sono:
oP (o = numero dell’allarme: 1 o 2) Tempo di esclusione
allarme di temperatura dall’accensione dello stru-
mento qualora lo strumento all’accensione si trovi in
condizioni di allarme. Qualora lo strumento all’accen-
sione non si trovi in condizioni di allarme il tempo oP
non viene considerato.
dA Tempo di esclusione allarme di temperatura 1 dopo il
termine di uno sbrinamento.
Nota: L’allarme 1 durante gli sbrinamenti e per il tempo dA
dopo il termine degli sbrinamenti risulta disabilitato men-
tre l’allarme 2 durante gli sbrinamenti è sempre abilitato.
ot (o = numero dell’allarme: 1 o 2) Tempo di ritardo
attuazione allarmi di temperatura 1 e 2. Gli allarmi
di temperatura1 1 e 2 risultano abilitati allo scadere
dei tempi di esclusione e si attivano dopo il tempo
1t e 1t quando la temperatura misurata dalla sonda
configurata sale al di sopra o scende al di sotto delle
rispettive soglie di allarme di massima e di mini-
ma. Mediante i parametri 1A e 2A è inoltre possibile